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Card. Arizmendi difende gli “adattamenti liturgici” per i Maya, scagliandosi contro i tradizionalisti: “Né Gesù né gli apostoli hanno celebrato con questo Messale tridentino”.

Ancora sul grottesco rito maya. Questa volta, purtroppo, da parte del card.  Arizmendi. " È qui che coglie l'occasione per attaccar...

venerdì 16 maggio 2014

Abuso "oscurantista" contro il Summorum Pontificum: il Vescovo di Alghero lo interpreta a modo suo e stravolge l'Universae Ecclesiae

Pensavamo di averle viste tutte, e che ormai, grazie all'Istruzione Universae Ecclesiae i vescovoni sessantottini avessero abbassato la cresta e la mitra. Invece no. C'è addirittura che ha l'ardire di usare la citata Istruzione a proprio vantaggio, tagliandone ed omettendone brani e parole pur di stravolgerne colpevolmente il senso e la norma. 
Abbiamo ricevuto due segnalazioni concordi, in merito ad una lettera pastorale che il Vescovo di Alghero, Mons. Morfino, ha inviato nel febbraio 2014 al proprio presbiterio, cui ha imposto di leggerla durante le messe nella domenica successiva 16.02.2014. 
La lettera tratta due argomenti: i modi di ricevere e distribuire la S. Comunione e la celebrazione in rito antico.
Sul primo punto appaiono evidenti l'avversione e l'ostilità nei confronti degli insegnamenti di Benedetto XVI, mascherate dietro ad un'ipocrita adesione alle normative CEI; sul secondo è palese l'interpretazione personale ed errata della legge universale qual'è il
Summorum Pontificum
Riguardo questo punto Mons. Morfino si è sbizzarito maggiormente con creatività sbalorditiva (l'uso del messale di San Giovanni XXIII): sono ben chiari i "rimaneggiamenti" che il prelato propina ai fedeli ignari.  Mons. Morfino parlando delle qualità che deve avere il coetus che richieda la celebrazione in rito antico, con un "taglia e cuci" di citazioni dall'Istruzione Universae Ecclesiae, diffonde informazioni mendaci ed afferma cose errate. Sapendo di errare. L'Istruzione non dice affatto che gli aderenti al coetus debbano avere sensibilità liturgica nè che debbano avere una formazione latinista avanzata, come lascia invece intendere il Vescovo di Alghero (solo) menzionando il n. 15 dell'Universae Ecclesiae. Peccato però che il n. 15 reciti proprio il contrario: una totale libertà e informalità: "15. Un coetus fidelium potrà dirsi stabiliter exsistens ai sensi dell’art. 5 § 1 del Motu Proprio Summorum Pontificum, quando è costituito da alcune persone di una determinata parrocchia che, anche dopo la pubblicazione del Motu Proprio, si siano unite in ragione della loro venerazione per la Liturgia nell’Usus Antiquior, le quali chiedono che questa sia celebrata nella chiesa parrocchiale o in un oratorio o cappella; tale coetus può essere anche costituito da persone che provengano da diverse parrocchie o Diocesi e che a tal fine si riuniscano in una determinata chiesa parrocchiale o in un oratorio o cappella."
Più avanti nella lettera, Mons. Morfino, nel ridicolo tentativo di porre dei limiti anche sulle qualità e sulle competenze che, a suo infondato parere, debbano avere i sacerdoti che vogliano celebrare nel rito antico, si fa un clamoroso autogol (tradento la propria malafede). Il mitrato infatti afferma surrettiziamente solo quello che fa comodo: cioè che essi debbano accettare il Concilio Vaticano II (ripezione ridondante, in quanto già affermato bene nel Summorum Pontificum), conoscere  il latino ed avere una "adeguata preparazione attorno alla liturgia preconciliare". E lì si ferma, menzionando solo tra parentesi il riferimento normativo all'Istrizuione Universae Ecclesiae: n. 20 b) e c). Ed qui che il Vescovo Morfino si tira il... pastorale sul piede:  la norma citata (n. 20 b) e  c) dell'Universae Ecclesiae) afferma che il sacerdote debba avere una conoscenza almeno "basilare" del latino (e non avanzata, come lascia intendere Morfino); inoltre, riguardo alla "adeguata competenza del sacerdote sulla liturgia antica" il numero successivo  dell'Istruzione (stranamente ignorato dal prelato sardo) afferma sì che il sacerdote debba conoscere la liturgia antica, ma che tale preparazione debba essere permessa e favorita, indovinate da chi? dall'ordinario del luogo! Ma ovviamente questo numero, il 21, mons. Morfino lo ha omesso: "21. Si chiede agli Ordinari di offrire al clero la possibilità di acquisire una preparazione adeguata alle celebrazioni nella forma extraordinaria. Ciò vale anche per i Seminari, dove si dovrà provvedere alla formazione conveniente dei futuri sacerdoti con lo studio del latino [8] e, se le esigenze pastorali lo suggeriscono, offrire la possibilità di apprendere la forma extraordinaria del Rito." 
Cosa fa a tal proposito Morfino? Si adegua? Oppure è troppo preso a inventarsi dei pretestuosi vincoli e limitiazioni (supportati da interpretazioni surrettizie e quindi infondate) alle norme invece chiare e liberali, dell'Istruzioni che tanto sbandiera? 
Se inoltre il Vescovo avesse letto oltre il n. 20, avrebbe trovato quanto segue: "22. Nelle Diocesi dove non ci siano sacerdoti idonei, i Vescovi diocesani possono chiedere la collaborazione dei sacerdoti degli Istituti eretti dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, sia in ordine alla celebrazione, sia in ordine all’eventuale apprendimento della stessa."
E' inutile quindi che il Caro Morfino si sbizzarrisca in vaniloqui,  ipotizzando un'impossibilità di attuazione del Summorum Pontificum e ne propini una "castrazione" forzata grazie alle proprie "interpretazioni": soppia che per celebrare la Messa in rito antico basta un gruppo di fedeli, anche analfabeti, in numero di tre, pur a totale digiuno di latino e di liturgia tridentina, che ne faccia richiesta in qualsiasi chiesa, cappella, oratorio o santuario. (n. 16 Universae Ecclesiae): salvo eccezioniali casi, non può essere frapposto alcun divieto o limitazione.
E se davvero in tutta la sua diocesi non ci fosse un sacerdote idoneo (n. 20 a dell'Universae Ecclesiae, cioè, validamente ordinato e non canonicamente impedito) a celebrare e che non conosca nemmeno la pronuncia del latino, i fedeli possono chiamare sacerdoti da altre diocesi, o dagli istituti Ecclesia Dei (quindi esclusa la Fraternità San Pio X), a cui non può essere fatto diviedo di celebrazione.

Quindi Eccellenza Reverendissima (?), si metta l'anima in pace: di molte sue considerazioni personali contenute in questa lettera pastorale i suoi fedeli e i suoi sacerdoti possono lavarsene... le mani. Parimenti come Ella ha fatto del testo integrale del Summorum Pontificum e dell'Istruzione Universae Ecclesiae. E, francamente, sono quindi autorizzati a infischiarsene (citazione filmografica) laddove siano contra supremam legem.

Di seguito riportiamo le lettere dei lettori che hanno portato alla nostra attenzione questo abuso episcopale, e il testo della lettera pastorale di Mons. Morfino, con la nostra rassicurazione che sarà sicuramente letta (attraverso un monitor di computer) dalla Pontificia Ecclesia Dei, a cui chiediamo di provvedere d'ufficio. 
Roberto 


Gentile redazione di MIL,
sono un'assidua lettrice del vostro blog e vorrei sottoporre alla vostra attenzione (d'accordo con il mio Parroco) la lettera che il vescovo della mia diocesi ha inviato a tutti i suoi sacerdoti riguardo alla Comunione Eucaristica e alla Santa Messa nella forma extra-ordinaria, affinchè venisse letta oggi durante tutte le Sante Messe (impedendo di fatto ai Sacerdoti di istruire il popolo sul Vangelo di oggi!). Lascio a voi il giudizio su questo capolavoro di disobbedienza aperta nei confronti del magistero bimillenario di Santa Madre Chiesa, con la speranza che presto tale lettera possa arrivare alla scrivania dell'Ecclesia Dei e della Congregazione per il Culto Divino.
Desidero che la lettera venga pubblicata, affinchè il Popolo Santo di Dio capisca la drammatica situazione della mia diocesi dopo la triste vicenda del seminario di Cuglieri, di cui avete già parlato.
Cordiali saluti,
una lettrice di MiL


 Vorrei inviare alla Vostra cortese attenzione, la lettera pastorale fatta pervenire a tutte le parrocchie della diocesi di Alghero Bosa, dal vescovo mauro Maria Morfino.
Il contenuto della lettera riguarda: indicazioni pastorali, sulla Comunione Eucaristica e la Santa Messa nella "Forma Straordinaria". Gradirei da parte Vostra un pubblicazione e un commento a tale proposito.
Naturalmente anche questa presa di posizione da parte del Vescovo, era strettamente legata alla venuta in sardegna dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, come dire : " Mettiamo le mani avanti".E' ormai nota a tutti la battaglia del Vescovo di Alghero Bosa contro questo istituto che aveva presentato richiesta per riaprire L'ex Seminario Pontificio di Cuglieri.
Un lettore di MiL






95 commenti:

  1. Benvenuti nelle piccole diocesi della Sardegna dove la Messa tridentina è inesistente... nel senso che non si sa nemmeno che è esistita e che esiste ancora... anzi i vescovi la nascondono... andate a Tempio, Nuoro, Ozieri, Ales, e Iglesias oltre ad Alghero... per non parlare di Oristano... siamo fermi al sessantotto!!! La messa Vetus Ordo è celebrata soltanto a Sassari e Cagliari e forse in un paesino dell'Ogliastra... per il resto tabula rasa...

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    1. non è vero, la messa vetus ordo si celebra in tante parrocchie proprio della diocesi di Alghero-bosa

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    2. Quali? Ora che ci penso forse solo a Villanova Monteleone...

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    3. la "vetus ordo" a Sassari è celebrata perchè l'Arcivescovo l'ha dovuta concedere "obtorto collo"...
      e pur di accontentare il Summorum Pontificum l'ha concessa solamente in una piccola chiesa (non parrocchia)...

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    4. Io faccio parte della Diocesi di Alghero-Bosa,appena ho letto questa lettera che S.E. mons. Mauro Maria Morfino ha mandato ai sacerdoti,al Clero e ai fedeli delle nostreparrocchie,leggendola sono rimasto costernato e deluso da ciò che ha scritto: penso che nessun vescovo abbia l'autorità di negare ai fedeli la Santa Messa celebrata con il rito del "VETUS ORDO". Ormai le celebrazioni Eucaristiche di adesso si stanno distaccando da quella che era la solennità,la perfezione,la magnificenza del rito antico....vi racconto un aneddoto tanto per comprenderci,un giorni chiesi al mio parroco il motivo per il quale non indossasse la stola sotto la casula. Mi rispose <>. Questo per farvi capire come anche i paramenti stiano sempre di più perdendo importanza....

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  2. Mi ricorda i vecchi tempi dell'Unione Sovietica dov'era permessa la "libertà di culto" con tanto di documento ufficiale, ma , nella pratica, i fedeli venivano perseguitati!

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  3. La verità purtroppo è che abbiamo sempre spesso avuto Sommi Pontefici smidollati verso le conferenze dei vescovi.
    Ci vorrebbe un vero Papa che obblighi i vescovi a distribuire il Corpus Domini nelle forme della dovuta adorazione.
    Il vescovo che disobbedisce viene sbattuto a pulire i cessi del seminario ,però li può pulire con le mani invece che con la lingua poiché senza carità saremmo solo dei cembali che tintinnano.

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    1. "però li può pulire con le mani invece che con la lingua"

      buona questa!

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    2. purtroppo il seminario, anzi i seminari (Bosa e Alghero), sono chiusi (conseguenza della "meravigliosa primavera"?!), potrà accontentarsi di pulire il centro pastorale!

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    3. gli argomenti che trattate per sostenere la messa in latino sono molto profondi e intelligenti

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  4. Aboliamoli questi Vescovi ,tanto a cosa servono?
    Adesso inaugurano solo rosticcerie ,scrivono lettere pastorali insipienti e imbucano parenti dallo sguardo spento e/o amanti sospettamente focose/i nelle curie.
    Per le cresime viene dato mandato ad un sacerdote degno nella diocesi e le ordinazioni vengono fatte direttamente dal Papa in Vaticano ,trattandosi ormai di numeri miserrimi.

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  5. Questa lettera non è da collegarsi alla questione del seminario di Cuglieri, quella era un'altra battaglia. Sembra invece che il biblista Morfino, dopo aver atteso invano la stesura di una lettera collettiva da parte della conferenza episcopale sarda contro il Motu Proprio, spazientito e preso dalla sua nota avversione per la Tradizione abbia agito da solo, quasi a voler dare l'esempio agli eccellentissimi suoi confratelli isolani. Già da vescovo novello, nel maggio 2011 (dunque Benedetto XVI f.r.) prese la parola durante la plenaria della conferenza episcopale italiana contro il Motu Proprio. Un confratello Vescovo sardo lo avvisò che si sarebbe potuto bruciare la carriera (Sua Eccellenza aspira alla cattedra metropolitana di Sassari)! Oggi - sappiamo bene - anche oltre Tevere l'aria è cambiata, al punto che il presule algherese, avendo ben pochi argomenti nel trattare coi suoi preti, ha fatto della difesa di papa Francesco e dell'attacco ai "tradizionalisti" l'unico leitmotiv del suo episcopato, che - ahimé! - sarà ancora lungo! In compenso nella Cattedrale di Alghero è stato piazzato un ambone digitale, a disposizione di tutti i fedeli, costato solo 8.000 euro alle casse diocesane... e peròòòò! I nostri padri cantavano: Procurade 'è moderare barones sa tirannia! by Battore

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  6. Mi consta che la Commissione Ecclesia Dei con il cambio del pontificato sia diventata quasi completamente inattiva. Se già lavorava poco prima, ora è divenuta un organismo completamente inutile che non interviene praticamente mai, neanche su specifica denuncia dei fedeli. Figuriamoci se interverrà mai in questa circostanza in cui non è stata neppure formalmente interpellata da nessuno. Inoltre le illazioni del Vescovo Morfino sono inesattezze e ingigantimenti ma non sono balle nel vero senso della parola. Scoraggiano, ma non vietano nulla.

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  7. Ci vorrebbe un vero papa......basterebbe un papa vero....

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    1. o un papa nero..
      ....sarà vero...? dopo miss italia aver un papa nero..? no me par vero...

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  8. se morfino sapesse cosa pensano e sanno di lui i preti sardi......

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    1. E che non lo sa ahahahahahah.....

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    2. melius silere quam loqui...

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  9. Per il vescovo biblista mons. Morfino: Orrios de ainu non pigana a chelu ( i ragli dell'asino non salgono al cielo). Ossequiosamente.

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    1. Parli dei ragli degli integralisti?

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    2. No, dei tuoi e di quelli del tuo pari.

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    3. caro "te l'avevo detto", quando scrivi in lingua sarda, cerca di scrivere bene almeno i verbi.
      Quanto al Vescovo Morfino, è vero che tutti questi ragli non lo toccano per nulla. Perciò chi ha voglia di ragliare, ragli pure...

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    4. Chi parla di ragli d'asino é uno che se ne intende . Addestrato com'è da un maestro eccezionale : il parroco di Suni .

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  10. Le questioni per le quali Sua Eccellenza Mons.Morfino ha dovuto provvedere ad emanare una simile istruzione è determinata da fatti di cui si sono responsabili presbiteri diocesani e che non credo debba spiegare a voi intelligentissimi lettori di questo "sito". Chi muove queste accuse anche con il permesso del suo parroco dovrebbe vergognarsi di non portare rispetto al suo Vescovo.

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    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Se tu supponi che la critica anche eccessiva comporti giustamente una reazione occhio per occhio dente per dente, vuol dire che hai un concetto molto basso della Chiesa cattolica. E se questo avvenisse nella realtà ("fai il cattivone e ti tolgo la Messa, protesti e mazzuolo ancora di più i FFI") vorrebbe dire che la Chiesa è caduta veramente molto in basso.

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    4. Evidentemente non ricordi cosa hanno dovuto subire i fedeli ed il clero "modernisti" durante il periodo ultraconservatore della Chiesa. Se oggi potete lanciare le vostre invettive è grazie al CVII e le aperture che ha portato.

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    5. Lasciali berciare, il Nuovo, è ormai l'unica cosa che possono e che sanno fare. Lascia che i bigotti oscurantisti seppelliscano i bigotti oscurantisti. Visitare i loro siti è divertente, perché con la loro rabbia senza speranza danno spettacolo.

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    6. infatti, sono tutte cavolate e dicerie di qualche "fedele" ignorante... Nella diocesi di Alghero-Bosa ci sono tante parrocchie in cui si celebra tutto in rito antico con il beneplacito del Vescovo. Non dimentichiamo che alla Santa messa del Giovedì Santo molti sacerdoti (ma non dico chi) hanno disertato per cui non hanno rinnovato i voti come previsto dalla legge ecclesiastica. Forse i signori che hanno segnalato la lettera del Vescovo sono loro fedeli. Con le dicerie e le malelingue non si costruisce nulla. Giovanni

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    7. E cosa si potrebbe costruire avendo come base la tua ignoranza crassa, supina e affettata? Ma ti rendi conto delle castronerie che hai scritto? Prima di sparare le suddette castronerie informati bene e se riesci ad esprimerti correttamente allora scrivi. Studia va!

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    8. caro anonimo delle 08,13 - io sono più che informato. sicuramente molto più di te, su questo non vi è dubbio.

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    9. E infatti si vede.......

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    10. E lei, così pio, devoto e attento, compito e compreso del mistero che si celebrava in quel momento e, soprattutto, alla faccia della sbandierata carità e fraternità sacerdotale, dovuti al giorno sacro qual è il Giovedì Santo, non trovava di meglio che fare la conta dei preti presenti e di quelli assenti?!?! Ora, se lei è un prete, il Signore ci conceda la grazia di stare alla larga da pettegoli e malvagi quale lei dimostra d'essere. Se lei è un laico, che escludo dal momento che avrebbe voluto pubblicare persino i nomi dei confratelli, allora dimostra quanto amore e rispetto ha per l'ordine sacerdotale e per i sacri riti ai quali attivamente partecipa con la attiva lingua biforcuta. Caro lei si vergogni! Però volemose bene, continui a riempirsi la bocca di carità e continui a denigrare i preti. Non commento le assurdità inserite nel suo ben documentato intervento, concludo che carità avrebbe usato tacendo.

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    11. nessuna "legge ecclesiastica" impone ai sacerdoti di "rinnovare" i "voti". I sacerdoti secolari fanno delle promesse il giorno dell'ordinazione, che non scadono né tanto meno son da rinnovare di anno in anno. Il "rinnovo delle promesse sacerdotali" il giovedì santo è semplicemente una prassi introdotta da Paolo VI, che non aggiunge o toglie nulla al ministero sacerdotale. Anzi forse questa introduzione forzata genera solo confusione. Tanti pensano che alla Messa crismale si celebri l'istituzione del sacerdozio. Comunque nessuna legge ecclesiastica impone ai preti né la concelebrazione né la presenza alla Messa Crismale. Giovanni sei un povero ignorante. Fammi indovinare, sei uno dei soliti chierichettoni che creano scompiglio in parrocchia e cercano un pò di visibilità e riscatto sociale sull'altare?

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    12. Egregio anonimo delle 2.26, io abito nella Sardegna meridionale e non ho notizia di alcuna S.Messa "antica" nell'intera mia diocesi. Sono davvero meravigliato di questo gran numero di S. Messe Vetus Orso nella diocesi di Alghero. Potrei gentilmente avere l'elenco delle Parrocchie e l'orario delle Messe? Cosi' appena mi capita, ci vado anch'io. Grazie

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    13. Redazione: visto che questi commenti sono moderati, vi chiedo se il commento dell'anonimo delle 23.20, degno compare del nuovo è stato approvato da qualcuno...tutto regolare?

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  11. E il vescovo il rispetto dovuto alla Chiesa e al Papa.

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  12. e tu chi sei? L'avvocato del Vescovo? L'avversione di Morfino per la Tradizione è nota, non c'è bisogno di invocare chissà quali arcane motivazioni per giustificare questa lettera. Occorre essere sotto le sue grinfie per comprendere...

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  13. Quando conosco questi episodi mi viene da pensare che certi vescovi abbiano proprio la mamma "ecumenica", parecchio "ecumenica"....

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    1. Vorresti dire aperta a tutti?...Così come deve essere oggi la Chiesa?

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    2. Sono queste le cose che fanno bene alla tradizione, continuate così.

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    3. Sono l'anonimo di sopra. Intendevo dire aperta a tutti, ma in modo sarcastico.....per usare un eufemismo direi promiscua.....cioè con tanti partner....ecumenica TRA VIRGOLETTE....appunto aperta a tutti.....la mamma c'è chi ce l'ha casta e chi ce l'ha "ecumenica".

      Lui la mamma ce l'ha ecumenica, CIOE' APERTA A TUTTI!!!!
      stavolta capite il sarcasmo! in amicizia

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  14. quindi dopo questa lettera ridicola padre Mauro Maria ha risolto i problemi della diocesi di Alghero Bosa? Immagino che ora le chiese siano nuovamente strapiene, il seminario sia stato riaperto, tutti adulti nella fede, ecc... ma po' caridadi, ma perchè non la finiamo con queste persecuzioni ideologiche anni '70! La Sardegna ormai è in ginocchio non solo economicamente ma soprattutto spiritualmente. L'isola da cristiana è diventata pagana e i vescovi sardi di cosa di preoccupano? SOLO e ripeto SOLO della messa in latino, delle sottane, delle berrette dei loro preti! Siamo proprio tornati indietro, non c'è male. Che un prete preghi e cerchi di santificarsi e santificare ai Vescovi sardi non interessa. Andiamo avanti così. Ci siamo!

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  15. Quindi in sostanza l'episcopo che fa? Un esame sulla sintassi dei casi a tutti quelli che chiedono l'applicazione del MP per vedere se hanno conoscenze avanzate di latino? Ammesso che l'episcopo sappia cos'è la sintassi dei casi.

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    1. l'episcopo si intende solo di talmud, kabala ecc..

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    2. a me invece han detto che chiede entrambe le perifrastiche e i paradigmi dei verbi deponenti!
      e se uno non li sa è rimandato a settembre.. e con 5 in condotta!

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    3. caspita che cultura la tua, intanto campi anche con il mio otto per mille, vai a lavorare, che non sei pagato per le tue diatribe con il vescovo!

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  16. Questi vescovi oramai sono di un'accidia abominevole.
    Si svegliano dal loro torpore solo quando un geniale lampo di cretinismo impone loro di scrivere una lettera pastorale dove ,in sostanza, affermano che è vietato portare troppa devozione a N.S. Gesù.

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  17. Ci vorrebbe un vero Papa.....
    ma ormai siamo nave sanza nocchiero in gran tempesta...

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    1. Permettimi di spostarmi 2 versi più in basso, quando parlava della Chiesa:
      " Ahi gente che dovresti esser devota,
      e lasciar seder Cesare in la sella,
      se bene intendi ciò che Dio ti nota,

      guarda come esta fiera è fatta fella
      per non esser corretta da li sproni,
      poi che ponesti mano a la predella."

      Oggi non calzano col potere temporale di allora, ma di affanni di cui preoccuparsi a discapito di tutto quello che succede di conseguenza certo che ne trovano...

      Parliamo veramente di quanto questa grande bellissima rivoluzione moderna ha migliorato la Chiesa.
      - Sacerdoti che si presentano qualche minuto prima della Messa e scappano appena finito, sbrigandosi a finire, perché tanto hanno fatto il loro dovere. Confessione? Depennamento rapido dalla lista. Direzione spirituale? Illustre sconosciuta. Mi chiedo il discernimento delle vocazioni come lo facciano a questo punto.... Però le omelie, quelle sì... sono dei momenti per farsi trasportare acriticamente verso quello che ritengono l'argomento più opportuno (errori compresi), senza pensare che sono l'unico momento formativo potenziale per molti di quelli presenti in chiesa....Poi vogliono a tutti i costi insegnare nelle scuole, quando ci sono flotte di laici ben inseriti anche nelle parrocchie e nelle diocesi, laureati in scienze religiose e con famiglie a carico. Nelle ore di scuola, di consigli scolastici ecc. chi ci sta in parrocchia?
      - Con il gran rispetto per l'Eucarestia ho già contato almeno tre o quattro Ostie cadute a terra dalle mani di chi le distribuiva o di chi le riceveva. E ho visto fare riparazione solo una volta.
      - Formazione demandata a laici il più delle volte non formati... Buone madri, buoni padri, brave persone, ma se non dai l'armatura per la battaglia al soldato, al primo attacco muore.. Non siamo nel mondo ovattato in cui la famiglia ti rinchiude dentro casa e tu sei al sicuro...Non siamo più gente semplice e di cuore, terreno fertile per la Fede una volta... Qui a 14 anni al ragazzino non serve dire "questo no, questo no, quello no". Devi dare un motivo vero per il quale lui scelga la strada buona piuttosto che l'altra. Non rinunce, scelte consapevoli d'amore, non pochi aforismi di fede ma un'istruzione solida sulla Fede che sia difficile far crollare. E il gruppo amorevole dove si sta insieme cantando filastrocche e usando gergo propro vediamo che fa presa su pochissimi, non tutti si sentono a loro agio in questo ambiente, né da ragazzi né da bambini, io non mi ci sentivo e non per questioni di fede ma perché per la mia sensibilità era un contesto banalizzante e della Fede insegnava poco e niente.
      -Parliamo della musica liturgica... Invece che mettere al centro il Signore, c'è sempre al centro l'inventiva umana, che non sempre azzecca il tema... La Messa non è la festicciola con le filastrocche, né il corteo funebre con quelli che si strappano i capelli e i canti lugubri e calanti... Oltre alle musiche inadatte, vogliamo parlare dei profondi testi e di quello che ti lasciano? Sorvoliamo che è meglio, ho avuto le mie prove di quello che un "vidi aquam" gregoriano o un "ecce quomodo..." di Palestrina hanno trasmesso ai fedeli in chiesa.

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    2. Vero. Ma il dramma è che l'unica speranza di raddrizzare le cose, almeno nel campo liturgico, è sfumata definitivamente con l'accaparramento del V.O. da parte dei fondamentalisti.

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    3. Accaparramento? Ma de che parli? Il V. O. è stato verboten per quarant'anni, poi è stato concesso ma in condizioni tali che bisogna essere Rambo per spuntarla. Basterebbe concederlo davvero e i "fondamentalisti" non si vedrebbero neanche col binocolo.

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    4. che la Chiesa sia in gran tempesta, non v'è dubbio, ma il Nocchiero c'è, se tu ritieni di essere in pericolo perché non ti butti a mare? O hai talmente poca fede da aver paura di annegare? Perchè avere fede significa anche aver rispetto, ma tu di che religione sei? Sei proprio sicuro di adorare il Dio di Gesù Cristo?

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  18. Le prove che questo modernismo mal calcolato non funziona invece sono date dal fatto che anche nei posti in cui in 20 anni la popolazione è raddoppiata, i fedeli in chiesa sono dimezzati. Non è l'apertura incondizionata che riempirà le chiese, chi vuole entrare pur senza Comunione ci entra anche ora, tutti quelli che si aspettano dalla Chiesa un appiattimento al protestantesimo non torneranno a frequentarla, magari poi pretenderanno che non andare a Messa la domenica sia da considerarsi veniale...

    Siamo realisti: se la Messa nuova venisse celebrata in maniera degna, non ci sarebbe per molti la necessità così forte di cercare la Messa antica. Ma siccome nei gesti, negli atteggiamenti e nei canti il rispetto e il senso del sacro sono vecchi ricordi, è più che ovvio che il bisogno di questi spinga alla ricerca di una Messa degna del Celebrato.

    Gli scandali di cui si sono resi protagonisti sostenitori della Messa antica non hanno a che fare con la Messa in sé, sappiamo bene che un certo gusto per l'estetica e la concentrazione sull'aspetto esteriore e formale ben si coniugano con un orientamento sessuale che spesso non resta solo una tendenza ma viene praticato e dà scandalo. Poi basta poco per collegare lo scandalo alla Messa antica tagliando via il collegamento fondamentale, specie per chi vuole boicottarla.

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    1. La tua prova non prova nulla, perché non abbiamo la prova contraria. Non sapremo mai quanti fedeli avremmo in chiesa se la liturgia fosse stata lasciata nelle mani dei leviti & farisei tridentinoidi.

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    2. Tu disprezzi un modo degno (e autorizzato) di celebrare la Messa onorando il Celebrato e disprezzi i cattolici che lo fanno, io discuto un modo indegno di celebrare la Messa che sposta l'attenzione dal Celebrato al celebrante e a tutti i collaboratori che decidono secondo le loro teorie e non secondo quello che è più degno per Colui che si sta celebrando e che non dà attenzione all'Eucarestia. Non mi metto a discutere col bambino che vuole vincere il capriccio e se ne esce con i soliti insulti sentendosi forte e credendo di aver vinto. Vuoi un applauso per la tua battuta? L'ego umano con la sua inventiva non può prendere il controllo del culto. Altrimenti i frutti saranno ancora peggiori di quelli già ben visibili, perché sono visibili purtroppo. Ah, per la cronaca, visto che avevi troppa fretta di scrivere per la speranza di infastidirmi per fermarti a riflettere, ho scritto che se la Messa nuova fosse celebrata degnamente non ci sarebbe neanche tanto vagheggiamento di quella antica. Lo strumento è stato dato, se ne è stato fatto cattivo uso purtroppo non puoi prendertela coi leviti e farisei che citi, ma coi compagni innovatori della Chiesa che ne decidono le sorti da decenni. Ah, parlando di gergo proprio, la tua frase è l'emblema di come ci sia un'assoluta necessità di una formazione seria scevra da influenze di movimenti o cammini vari, in modo da non farsi condizionare nel pensare e nel parlare e soprattutto da non farsi trarre in inganno da chi fa o viene messo a fare il maestro senza esserlo.

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    3. Chi disprezza sei invece tu, ma è un tuo problema. Il rito tridentino è una meraviglia. I fondamentalisti fanatici che lo usano come un par di braghe per coprire le loro vergogne sono invece persone che si comportano in modo indegno.

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    4. "Non sapremo mai quanti fedeli avremmo in chiesa se la liturgia fosse stata lasciata nelle mani dei leviti & farisei tridentinoidi"...Anche questo commento passato? I miei commenti vengono cassati regolarmente per molto meno!

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  19. Carta canta e villan tace.
    L'ordinamento della Chiesa cioè l'insieme delle norme che reggono e regolano l'attività ecclesiale, va rispettato in toto. Non ad intermittenza secondo le convenienze e le proprie opinioni.
    Poi, chi stravolge le disposizioni a proprio piacimento alterandone il senso, commette una grave falsificazione.
    Chi commette una falsificazione è un falsario.
    Il falsario è un "divisore".
    Il divisore è...

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  20. le propensioni omo non sono esclusive del clero tridentinoide come il caso di muro maria dimostra. se dovessimo fare il censimento vincono i modernisti.

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    1. Un clero mediamente "rustico" oppure altamente modernista prevalente, parlo della situazione in cui vivo io, al verificarsi di uno scandalo di quel genere ad opera chi chi si era fatto sostenitore della Messa antica, purtroppo prende la palla al balzo per scoraggiare qualsiasi tentativo di richiesta.

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  21. tutte cavolate e dicerie di qualche "fedele" ignorante... Nella diocesi di Alghero-Bosa ci sono tante parrocchie in cui si celebra tutto in rito antico con il beneplacito del Vescovo. Con le dicerie e le malelingue non si costruisce nulla. Giovanni

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    1. Ci può far sapere in quali chiese della diocesi si celebra la messa di San Pio V. Vorrei partecipare......... se può ci dia anche i giorni e gli orari

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    2. Ci può dire, di grazie, in quale città, chiesa o paese vengono celebrate le tante messe antiche? E il nome dei sacerdoti? A noi non risulta proprio.

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    3. Mi associo alla richiesta. Ho gia' avvertito sopra che non ho notizia di nessuna Messa Vetus Orso nell'intera mia diocesi (Sardegna meridionale). E non dico altro ..... sabato Santo, ad esempio, ho dovuto girare per quattro Chiese (quattro) prima di riuscire a trovare un confessore (citta' capoluogo di provincia, sede vescovile !).

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    4. provate a chiedere alle persone che hanno fatto pervenire a MIL, la lettera pastorale del Vescovo Morfino, lo vi sanno dire esattamente in quali parrocchie e in quali orari si celebra in VO

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  22. Le espressioni irriguardose verso il Vescovo Mons. Morfino tradiscono la carità che anima certi tradizionalisti....
    don Antonio

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    1. Sono i tradizionalisti devianti. Purtroppo frequentando le messe e i contesti in cui sono presenti, si finisce per esserne traviati. Chi veramente vuole il ritorno del rito antico, la NORMALIZZAZIONE del rito antico, deve cercare di marginalizzare gente come De Mattei o la Siccardi.

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    2. Ha parlato il genio

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  23. Il Nuovo, non ricordo cos'hanno dovuto subire i modernisti perché non ho l'età di Matusalemme. Ma se tutto è come allora questo CVII è servito a poco, semplicemente i mazzuolati sono diventati mazzuolatori e viceversa, non mi sembra un'apertura di cui andare fieri.

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    1. Allora si informi, non sono nemmeno paragonabili le due situazioni. Inoltre molte "mazzolate" denunciate dagli integralisti sono solo frutto della loro mente. Se uno vuole andare a messa ha la possibilità di farlo dappertutto e non è detto che ci debba essere sempre la messa extraordinaria. Fortunatamente gi integralisti si stanno isolando da soli con i loro continui attacchi al Papa ed alla Chiesa postconciliare ed è colpa oro se la messa VO ormai è identificata con neofascisti, ultraconservatori e fanatici moralisti.

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    2. Non sono paragonabili perché la Chiesa del 1910 condannava certe idee in maniera chiara e diceva che quanti le professavano erano fuori, la Chiesa del 2014 ufficialmente non condanna nessuno, dice anzi che hanno tutti ragione, perfino i non cristiani, ma poi arrivano i commissariamenti, i vescovi secondo cui bisogna sapere tutto Cicerone a memoria per chiedere la Messa tradizionale, i vescovi che dicono ai loro preti "se celebri la Messa tradizionale ti tolgo lo stipendio" ecc. ecc. Il metodo è diverso, i risultati sono simili.
      Ma mi tolga una curiosità, Il Nuovo: non le viene mai il dubbio che il modernismo dopo cinquant'anni che ha raggiunto il potere nella Chiesa abbia fallito? Che la gente si stia allontanando sempre più? E non mi venga fuori con la solita favoletta autoconsolatoria che la colpa è della secolarizzazione. Qualche decennio fa nella mia città i testimoni di geova erano un paio di buffi tipi che tutti consideravano picchiatelli, oggi sono migliaia. Per loro la secolarizzazione non vale? Lo stesso vale per i buddisti, che qualche decennio fa erano gente che stava in Asia, o per gli evangelici-pentecostali di cui nemmeno si sospettava l'esistenza. Per loro non vale la secolarizzazione? Vale solo per i cattolici? Vede, Il Nuovo, per riprendere le sue parole, se c'è qualcuno che si è isolato con le sue mani e si è ridotto da solo al lumicino, questa è la Chiesa cattolica postconciliare. Gli integralisti come lei li chiama saranno anche a volte esagitati ed eccessivi, ma denunciano un problema che esiste davvero e si aggrava di anno in anno, e presto dovrà essere affrontato, se la Chiesa vorrà sopravvivere. La lascio alle sue certezze, ma ho il dovere di farle presente che il mondo forse sta marciando in una direzione diversa da quella che lei presume.

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    3. I cosidetti modernisti erano cacciati dalla Chiesa, se religiosi si ritrovavano in mezzo ad una strada, ne ho testimonianze dirette.
      Tutte le religioni sono in crisi ( tranne l'Islam che però esercita un forte controllo sociale) e lei non ha nessuna prova che senza CVII la situazione sarebbe stata migliore, personalmente penso che sarebbe stata peggiore. E fino alla II guerra mondiale in Italia non era neanche pensabile di fare proselitismo per un'altra religione quindi come si poteva cambiare religione? Molto spesso i vescovi non concedono la MVO proprio per i personaggi che la richiedono che spesso manifestano la superiorità di questo rito, in assoluto, sulla messa ordinaria. I comportamenti estremistici di personaggi come De Mattei hanno influito non poco sulla questione dei FFI e non volerlo ammettere è malafede.

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    4. E' in crisi anche l'Islam. E' la ragione per cui alza la voce e passa alle vie di fatto: sente di perdere terreno. Per il resto ha ragione il Nuovo. Gente come De Mattei, Siccardi o Radaelli ha fatto e sta facendo danni spaventosi al ritorno del venerabile rito antico.

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    5. Per i "tradizionalisti" il VO non è una variante del rito liturgico uguale al NO, magari scelto per pura sensiblilità personale. Basta confrontare le preghiere del Venerdì Santo e rendersi conto della differenza:
      http://www.maranatha.it/Festiv2/triduo/VensPage.htm
      http://musicasacra.forumfree.it/?t=9347022

      Se poi alla fine fossero davvero uguali, che senso ha chiedere ai Vescovi il VO?
      Anzi è proprio ai cattolici che non vogliono assistere al NO, ma solo al VO deve essere concessa la Santa Messa.

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    6. Le ulcere putride del nuovo non si possono proprio leggere! Ma vengono costantemente approvate...mentre se cerco di rispondere per le rime, vengo sempre bloccato!

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  24. SCRIVETE PER PROTESTA!!!
    Catechesi
    Padre Antonio CP (direttore)
    Tel. 079.975209
    catechesi@diocesialghero-bosa.it


    Liturgia
    Don Pier Paolo Calaresu (direttore)
    Commissione: Maestro Gabriella Mura (Alghero); Maestro Lucia Priami (Alghero); Architetto Alberto Marrone (Alghero); Ingegnere Giampaolo Sanna (Alghero); Professor Aldo Sari (Alghero)
    Tel. 079.975209
    liturgia@diocesialghero-bosa.it

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    1. Ihihih!!!! l'avete trovato il veritiero e coraggioso direttore dell'Ufficio liturgico! Piccolo e......carrierista.

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  25. UNA PROTESTA SPECIALE PER IL VESCOVO

    mmmorfino@tiscali.it

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    1. a MMM tutta il nostro affetto! Bisogna lasciar crescere la zizzania fino al tempo debito...

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    2. ma i preti giovedì santo non hanno risposto al Vescovo a voce alta:" Lo Voglio "? Alla faccia della coerenza! Bell'esempio ci danno. La gente "normale", come sono io, si sente amata dal Vescovo Mauro, lo apprezza, lo stima e gli vuol bene. Forza Mauro siamo con te!

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    3. se non fosse per l'esempio del vescovo Mauro mi farei musulmano forse hanno più carità dei cristiani.

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  26. Meglio non commentare queste cose. Il Signore nostro Gesu Cristo sa bene chi sbaglia, e di certo non perché sbagli un alto prelato chiude un occhio. Solidarietà ai fratelli della Sardegna che da qualche anno a questa parte sono costretti a subire.

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  27. E quali oscuri scandali avrebbero coinvolto i preti tridentini d'Alghero per meritarsi questa lettera?

    In ogni caso per assistere ad una messa in rito antico non occorre saper tradurre una tragedia di Seneca. Mia nonna che considero una Santa ha assistito per decenni alla messa in rito antico senza sapere ne il latino ne l'italiano, parlava solo il dialetto, eppure il suo esempio di fede, devozione, e attaccamento alla Chiesa mi sembra irraggiungibile.

    Urban

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    1. agli anonimi (16/05 ore 13.56 e seguenti, ore 16.14 e seguenti): gli argomenti che trattate a sostegno della celebrazione in latino sono molto profondi, da vertigini, si capisce che quei luoghi li conoscete bene e ne avete esperienza. Per grazia di Dio non siete voi a rappresentare la nostra Chiesa, di voi ci vergogniamo e chiediamo al Signore che vi perdoni.

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    2. con tanto di rispetto per la tua santa nonna, io quando vado a messa voglio capire quello che dico e quello che, nel nome del Signore mi dicono, o dovrebbero dirmi. Al vescovo tutta la mia solidarietà e la mia preghiera.

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  28. questo è un sito da delirium tremens, per quanto mi riguarda non lo rivedrò mai più. Troppa gente maleducata, volgare, ignorante, codarda e vigliacca. Sarebbe corretto dire queste cose in faccia alla persona e non nascondersi nell'anonimato. Già, ci vuole troppo coraggio e " se uno il coraggio non c'è l'ha non se lo può dare" così diceva Don Abbondio! Al Vescovo Morfino la solidarietà mia e dei miei amici. Anna Parisi

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  29. beh uno scandalo è certamente quello di non aver partecipato alla Santa Messa del Giovedì Santo in cattedrale insieme al Vescovo. Forse era troppo prestare fedeltà al Capo

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  30. tutti in diocesi di Alghero sanno che il vicario si è autosospeso perchè a due incarichi (vicario della diocesi e cappellano militare). Morfino copre questa situazione

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  31. Tutte belle chiacchiere, anche io sn di una diocesi sarda e posso assicurare ke la messa antica viene celebrata in diversi luoghi della Sardegna e in particolare anche in alcune parrocchie della diocesi di Alghero-Bosa. Ma anche nelle diocesi del Sud. In ogni caso credo che il presupposto di ogni discussione sia il rispetto reciproco e nei confronti di chi qui non commenta e in particolar modo degli Eccellentissimi Vescovi della Chiesa Sarda chiunque essi siano se non altro perché per grazia di Dio e della Sede Apostolica sono a chiamati a guidare questo popolo. E il vescovo Morfino è persona a parer mio gradita ed amata dai fedeli della sua diocesi e da una bella fetta del Clero. Meno forse da chi ostenta un tradizionalismo falso. Chi ama la tradizione lo fa rispettando il diverso e obbedendo al suo Vescovo PPerché l'obbedienza al vescovo e si una previsione che i sacerdoti sono tenuti a rispettare

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    1. Tutti scrivono sulla messa antica celebrata nella diocesi di Alghero! Ma dove?? Quando.. in quali chiese in che giorni??
      E ancora perchè diffendere un Vescovo che ha fatto di tutto per non far affidare l'ex seminario pontificio di Cuglieri all'ICRSS.
      Ve bene tutto ma la verità rimane.

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    2. e perché avrebbe dovuto far tornare la diocesi al Medioevo?l'ICRSS ha forse bisogno di un feudo in Sardegna? E questo solo perché a voi piacciono pizzi, merletti, guanti, bande rosse, tricorni con relativo ponpon, incensi, candele, orologi d'oro ai polsi, confraternite, congreghe, riverenze;sembrate usciti dal museo delle cere, ma la sostanza dov'è ? Guardate la gente dall'alto al basso, credete di essere chissà chi e dei poveri cristi ve ne fregate, Gesù Cristo non vi riconoscerebbe come suoi seguaci, voi servite solo voi stessi, non certo la povera gente tanto meno la Chiesa di Gesù Cristo

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    3. Meno male che ci sei tu che sei puro di cuore... probabilmente sarai l'unico a salvarti, visto che sei in grado di giudicare in modo così chiaro e luminoso... vorrei poi capire cos'hai contro le confraternite, gli incensi e le candele, che fanno parte del culto pubblico della Chiesa secondo le sue norme. Ah già, probabilmente tu aboliresti anche quelle!

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