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sabato 1 marzo 2014

"Il Papa non è l'oggetto di nessuno, neanche della Chiesa" ( Mons.Negri)

Da : ZENIT  

Messaggio alla Diocesi dell'Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Monsignor Luigi Negri 

Carissimi figli e figlie, come ho anticipato nel corso dell’ultimo incontro col clero diocesano, ritengo di dover levare la mia voce per denunciare un fenomeno gravissimo dal punto di vista ecclesiale. 

La Chiesa e i cristiani non possono accettare quello che accade ogni giorno sotto i nostri occhi, ossia che la persona e il magistero del Papa diventino oggetto delle più svariate manipolazioni e delle più diverse interpretazioni e strumentalizzazioni. 
Tra l’altro è del tutto evidente quali siano i contesti ideologici da cui muovono questi tentativi di ridurre il Papa alle proprie visioni ideologiche e ai propri progetti socio-politici. 

Il Papa non è l’oggetto di nessuno, neanche della Chiesa. 
Il Papa è una GRAZIA che si accoglie con la stessa profondità e immediatezza con cui si deve ricevere la grazia che è Cristo. 
Nel Papa si rende presente il Signore nella sua realtà obiettiva, ecclesiale e sacramentale. Riconoscere la grazia significa, conseguentemente, corrispondervi con tutta l’intelligenza e l’affezione di cui siamo capaci. 

Ho servito fedelmente sette Papi, da Pio XII all’attuale; nella prima parte della mia vita, come laico e docente universitario, identificando il mio servizio culturale come tentativo di dare aiuto alle iniziative del Santo Padre, nel campo della cultura. 

Ho poi servito i Papi come presbitero, come docente universitario e, infine, come Vescovo.
Ho dato ad ogni Papa che ho incontrato e servito la totalità del mio cuore, della mia intelligenza e della mia capacità operativa. 

Il pontificato di Francesco è una grande grazia e per questo dobbiamo mettere i nostri passi dietro i suoi, cercando di immedesimarci col suo magistero e di viverlo come direttiva della pastorale della diocesi. 

Certo, il vanto della Chiesa è che la dipendenza frutta una creatività responsabile. Il magistero del Papa non si contesta, ma neanche si ripete semplicemente. 
Il magistero del Papa diventa ipotesi di lavoro sulla propria vita personale e sulla propria attività pastorale. 

Occorre dare un contributo responsabile e creativo a questo grande magistero che sta iniziando, per tutta la Chiesa: un cammino certo di approfondimento della tradizione e del suo riproporsi in modo attuale. 
Questa sintesi di dipendenza e di creatività è l’esperienza che più lietamente si fa nella vita della Chiesa. 
L’ho fatta e la faccio con grande volontà di immedesimazione con il Santo Padre Francesco e invito tutti i cristiani, e tutti gli uomini di buona volontà di questa nostra arcidiocesi, a vivere con me l’identificazione col Papa che ci renda una realtà ecclesiale viva, attiva e intraprendente. 
Vi esorto tutti a non correre dietro alle interpretazioni, alle esegesi, ai gossip, agli scoop e ai segreti che, interessatamente, circondano la presenza e gli insegnamenti del Santo Padre. 

Noi preferiamo seguire la fonte diretta. 
Non le cosiddette interpretazioni, o manipolazioni, di coloro che non intendono servire la Verità, o meglio intendono servire quella parte di verità che costituisce il contenuto della loro posizione ideologica, che viene spacciata come verità totale. 
Così alla verità totale - che non ci sarebbe più, perché ci viene detto non c’è più un’unica verità - si sostituiscono le piccole verità e i piccoli interessi che finiscono per avere proditoriamente il peso della verità stessa. 

Vi affido queste considerazioni che mettono in comune con voi la mia vita e il mio cammino ecclesiale, affinché, quasi come prosecuzione della lettera pastorale su cui state lodevolmente lavorando, possiate approfondire il senso della nostra vita di fede, che è vita drammaticamente libera e profondamente responsabile. 

Benedico tutti di cuore. 

+Luigi Negri Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa 

Ferrara 1 marzo 2014

11 commenti:

  1. Ha ragione mons. Negri. Tuttavia il Presule dimentica di dire che neppure il Depositum Fidei può esser oggetto di manipolazione da parte di chicchessia, neppure del Papa, e, tanto meno, del card. Kasper. Il Papa ed i vescovi son tali per difender il Depositum, non per crearne a loro uso e piacimento.
    Credo che tutti i cattolici vorrebbero poter accettar senza alcuna riserva, con pieno abbandono filiale, la parola del Pontefice, ma se questa è equivoca, come si fa ad accettarla ad occhi ed orecchie chiusi? Non ha il sito vaticano ritirato alcune dichiarazioni del regnante Pontefice perché causavano problemi per la loro equivocità? Ecco, dunque, il nocciolo del problema e dell'angoscia del cattolico: il Papa parli senza ambagi, in continuità col magistero ininterrotto ch'esprime la Rivelazione come la riceviamo dalla Tradizione e dalla Sacra Scrittura.

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  2. Ha ragione mons. Negri. Tuttavia il Presule dimentica di dire che neppure il Depositum Fidei può esser oggetto di manipolazione da parte di chicchessia, neppure del Papa, e, tanto meno, del card. Kasper. Il Papa ed i vescovi son tali per difender il Depositum, non per crearne a loro uso e piacimento.
    Credo che tutti i cattolici vorrebbero poter accettar senza alcuna riserva, con pieno abbandono filiale, la parola del Pontefice, ma se questa è equivoca, come si fa ad accettarla ad occhi ed orecchie chiusi? Non ha il sito vaticano ritirato alcune dichiarazioni del regnante Pontefice perché causavano problemi per la loro equivocità? Ecco, dunque, il nocciolo del problema e dell'angoscia del cattolico: il Papa parli senza ambagi, in continuità col magistero ininterrotto ch'esprime la Rivelazione come la riceviamo dalla Tradizione e dalla Sacra Scrittura.

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  3. il papa DOVREBBE ESSERE UNA GRAZIA , il caro mons. Negri scambia un desiderio ed un auspicio per una realtà dei fatti. Quella frase mi fa sorridere e un po' mi irrita ma poi mi rendo conto che egli sta parlando solo di un vescovo (quello di Roma) e mi tranquillizzo perchè il Signore ci conserva la Grazia di Papa Benedetto XVI. Alla morte di Ratzinger eventualmente ci sarà da discuterne.
    Lorenzo

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    1. Il Papa è sempre una grazia. "IL" Papa, non questo o quel Papa che posson dirazzare ed anche deviare se resistono allo Spirito Santo che li vuol dirigere. E' difficile che ciò avvenga ma può accadere.
      Attendiamo il vero magistero dottrinale di Francesco: per ora solo discorsi di circostanza spesso privi di fondamento teologico e taluni certamente quanto meno equivoci e sempre non obbliganti.
      Benedetto XVI non è Papa in servizio attivo (che strane espressioni) ma, come dice lui con una sicurezza non so su cosa basata, è sempre Papa pur nel silenzio e nella preghiera. Che preghi lo credo senza dubbio alcuno, che sempre resti in silenzio e nell'ombra non mi sembra. E da qui un continuo rapporto-contrasto Francesco - Benedetto che assai nuoce alla Chiesa e che ora ispira anche qualche giallista. Gli arzigogoli pseudo-teologici e le ombre complottiste lascino il posto alla preghiera perché il Papa sappia governar la barca di Pietro che si trova in acque procellose.

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    2. Dante Pastorelli02 marzo 2014 20:48
      "Attendiamo il vero magistero dottrinale di Francesco: per ora solo discorsi di circostanza spesso privi di fondamento teologico e taluni certamente quanto meno equivoci e sempre non obbliganti." "Che preghi lo credo senza dubbio alcuno, che sempre resti in silenzio e nell'ombra non mi sembra."
      -----------------
      forse la lingua batte dove il dante duole?

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    3. il dante può dolere, il cretino-ombra vana non s'accorge che fa pena.

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  4. difendere l'indifendibile....questo misura a che punto siamo arrivati!

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  5. Avanza la dittatura nel silenzio. Mons, Luigi Negri
    http://www.luiginegri.it/default.asp?id=401&id_n=642&Pagina=1

    Incontro del vescovo Negri e di Marco Ferrini con il Papa emerito.
    Benedetto: "Se non c'è battaglia non c'è Cristianesimo"
    http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2014/02/mons-luigi-negri-e-marco-ferrini.html

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  6. Qualcosa di assolutamente incalcolabile è appena accaduto in Russia: il Consiglio della Federazione Russa, l’equivalente del Senato americano, ha appena approvato ALL’UNANIMITA’ una risoluzione che permette a Putin di utilizzare le forze armate russe in Ucraina, qualcosa che la Duma aveva chiesto in precedenza. Prima che la votazione avesse luogo, i senatori russi hanno detto che Obama ha minacciato la Russia , insultato il popolo russo E hanno chiesto a Putin di richiamare l’ambasciatore russo negli Stati Uniti. Non ho mai visto un tale livello di indignazione di rabbia in Russia come in questo momento.

    Spero e prego che Obama e i suoi consiglieri, si fermino e riflettere attentamente sulla loro prossima mossa, e di non FARE ERRORI su questo perché la Russia è pronta per la guerra.
    http://www.informarexresistere.fr/2014/03/02/la-russia-e-pronta-per-la-guerra/

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    1. Questo non c'entra niente col post. E non perché non sia importante.

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  7. Noi le guerre possiamo solo subirle , come sempre non possiamo fare altro che pregare....

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