Appello al popolo che ama la liturgia antica
Straordinaria partecipazione di fedeli, domenica scorsa, 8 dicembre, alla Messa in rito antico che si celebra ogni settimana a Monza, nella chiesa della Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento. La prevista “Missa Brevis” di Andrea Gabrieli, compositore del ‘500, non si è potuta tenere a causa della malattia del soprano. Ma nella splendida chiesa di via Italia si è celebrata egualmente una meravigliosa Missa de Angelis alla quale hanno dato voce le tantissime persone, molte in piedi, che gremivano il tempio. Un ulteriore segnale della vitalità della liturgia di sempre, e del desiderio che nel cuore di molti si va facendo strada per un ritorno alla tradizione e alle fonti più belle della nostra fede. La Messa è stata celebrata da Padre Bruno Scuccato, sacerdote del Sacro Cuore che ormai si dedica a questa liturgia dal luglio 2012. Ad assisterlo Andrea Bigi, che con impegno e tenacia organizza ogni domenica la presenza di ministranti e chierichetti e promuove il progressivo miglioramento della celebrazione, per renderla sempre più conforme al suo modello originale. Insieme a lui giovani e ragazzi che non si vergognano della messa di sempre.
Come ormai tutti hanno capito da tempo, siamo di fronte a una sfida epocale, che chiama in gioco la perseveranza e la pazienza dei fedeli. L’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum non avviene infatti in maniera pacifica, ma è circondata da diffidenza, ostilità dichiarata, talvolta perfino disprezzo. E ciò anche nelle diocesi in cui il vescovo la ha accolta benevolmente. Anche in simili contesti ci si sente dire apertis verbis che “i parroci sono tutti contrari”.
Dunque, chi si impegna nella promozione della Messa di San Pio V si imbatte in ostacoli, avversità, piccoli e grandi dispetti che nulla hanno di cattolico e di cristiano. Sarebbe molto più agevole mettere in scena una parodia di messa cantando Bella Ciao o agitando la bandiera della pace: lì, nessun esponente del clero avrebbe qualche cosa da ridire.
Ma pazienza. E’ bene però che i fedeli sappiano e capiscano questo stato di cose, e non facciano mancare la loro presenza fisica alla celebrazione della Messa, atto foriero innanzitutto di grazie soprannaturali e di benefici spirituali. Ma anche atto di autentica testimonianza, per dire coram populo che questa Messa esiste e deve continuare a esistere sempre di più nella Chiesa, dopo essere stata ristabilita nel suo pieno diritto da Papa Benedetto XVI. Purtroppo, i detrattori e i nemici della liturgia antica sperano di vedere presto le panche vuote, e di poter prendere a pretesto questa contabilità mondana – come se l’efficacia di una Messa dipendesse dal numero dei partecipanti… – per mettere fine allo “scandalo”.
La chiesa monzese gremita in ogni ordine di posti domenica dice che i fedeli interessati a questa liturgia ci sono, e che ve ne sono ancora molti da invitare e da avvicinare a questa Messa, che non è una forma di devozione privata, ma un atto pubblico di culto autenticamente cattolico, mai abrogato dalla Chiesa.
La Messa nella chiesa delle Adoratrici Perpetue di via Italia 37 a Monza si celebra ogni domenica e ogni festa comandata alle 18.45. E’ un appuntamento troppo importante per dimenticarselo.
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