Nel discorso ufficiale che il Presiente Napolitano ha rivolto ieri a Papa Francesco (durante la Visita di Stato che Bergoglio gli ha reso (14.11.2013), recandosi al Quirinale) alcuni passi sono inauditi e preoccupanti!
Alcune espressioni presidenziali infatti esplicitano in maniera chiara e ufficiale alcuni concetti pericolosissimi che pur essendo inauditi se riferiti alla Chiesa Cattolica e al Papa, sono di fatto il frutto (inconsapevole...?) dello "stile Bergoglio" e che vengono purtroppo diffusamente percepiti come positivi e felicemente innovativi.
Nel passo che proponiamo, le entusiaste parole di Napolitano confermano mestamente che il modo di fare e di parlare del Papa sono ambigui, imprecisi, errati, espressi male, e sicuramente intesi ancor peggio.
Però, ahinoi, una dato di fatto è certo: il significato del pontificato di Papa Francesco che si è diffuso, o almeno quello che gli si vuol da più parti attribuire, è errato e sicuramente incompatibile con il Magistero della Chiesa.
Roberto
Il testo del Presidente è tratto dal sito ufficiale del Palazzo del Quirinale. Le sottolineature sono nostre.
" [...]E abbiamo pensato a queste nuove presenze in occasione della Sua visita per raccogliere l'ispirazione che La muove, l'intento di non lasciar racchiuso il Suo impegno, lo stesso Suo discorso pastorale entro l'orizzonte di un rapporto tra istituzioni. Ella ha trasmesso nel modo più diretto a ciascuno di noi motivi di riflessione e di grande suggestione per il nostro agire individuale e collettivo. E lo ha fatto in questi mesi raccontando Sé stesso, dicendoci - con sorprendente generosità e schiettezza - molto della Sua formazione, della Sua evoluzione, della Sua visione.
E a tutti - credenti e non credenti - è giunta attraverso semplici e forti parole, la Sua concezione della Chiesa e della fede.
Ci ha colpito l'assenza di ogni dogmatismo, la presa di distanze da "posizioni non sfiorate da un margine di incertezza", il richiamo a quel "lasciare spazio al dubbio" proprio delle "grandi guide del popolo di Dio".
Abbiamo sentito, nelle Sue parole, vibrare lo spirito del Concilio Vaticano II, come "rilettura del Vangelo alla luce della cultura contemporanea". E vediamo così profilarsi nuove prospettive di quel "dialogo con tutti, anche i più lontani e gli avversari", che Ella, Santità, ha sollecitato e che costituisce appunto l'orizzonte più vasto - oltre il contesto dei rapporti tra Chiesa e Stato - a cui oggi si deve necessariamente tendere.
Necessariamente, dico, dinanzi alle inaudite sfide dell'oggi, da superare - guardando al futuro - attraverso la più larga mobilitazione delle coscienze e delle energie - innanzitutto morali - di un popolo come il nostro, e di ogni popolo.
[...]
Ma le sfide da affrontare nel mondo d'oggi sono anche di natura "antropologica". "L'uomo col tempo cambia il modo di percepire se stesso", "l'uomo è alla ricerca di se stesso" - Ella ha detto, e ci ha messo in guardia da un pensiero che "perda di vista l'umano".
[...]
E credo che in questo senso la politica possa, Santità, trarre uno stimolo nuovo dal Suo messaggio e dalle Sue parole. Un messaggio che, come Ella stesso ha detto, "si rivolge non soltanto ai cattolici ma a tutti gli uomini di buona volontà", e che fa dunque pensare a un dialogo senza precedenti per ampiezza e profondità tra credenti e non credenti, a una sorta di simbolico, sconfinato "Cortile dei Gentili
[...] "
non praevalebunt, ricordiamocelo!
RispondiEliminaPreoccupa il fatto che questi discorsi protocollari sono reciprocamente e anticipatamente fatti conoscere e approvare.
RispondiEliminaCome la mettiamo?
Mi sto convincendo che Papa Francesco è soltanto un fifone che ha paura di fare la fine di Benedetto XVI, attaccato da tutti e quindi da un colpo al cerchio (i cattolici) ed uno alla botte (gli atei).
EliminaSperiamo bene
La frase sul cortile dei gentili non è così tremenda, potrebbe anche starci. La caduta di gusto è nell'indicare un Papa come portatore di dubbio e di incertezza e dire pure che questo è proprio delle grandi guide. Ma Napolitano ci andrebbe con una guida che ad ogni bivio domanda: "Si va a destra o a sinistra?".
RispondiEliminainfatti dove sta andando l'Italia?
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSolo caduta di gusto?
RispondiEliminaMa il Papa , se non avesse condiviso, avrebbe dovuto replicar con la massima forza che lui è rappresentante di Cristo e porta sicura Verità e non dubbi e incertezze. Quale filo unisce Napolitano a Bergoglio?
@Dante Pastorelli:"avrebbe dovuto replicar con la massima forza che lui è rappresentante di Cristo e PORTA SICURA VERITA' e non dubbi e incertezze"
EliminaAvrebbe dovuto, certo... ma è da un bel pò che in realtà non si fa più così da quelle parti. Solo un esempio, ma era iniziato già decenni prima:
"Giornata di riflessione, dialogo e preghiera
per la pace e la giustizia nel mondo
"PELLEGRINI [nota mia: non PORTATORI SICURI ] DELLA VERITA', pellegrini della pace"
Assisi, 27 ottobre 2011"
(con la partecipazione di moltissime delegazioni delle altre "religioni")
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/travels/2011/index_assisi_it.htm
il comunismo
Eliminano la massoneria
EliminaPer quanto ho letto direi che si tratta del solito polpettone ecumenicosecondista.
RispondiEliminaInsomma, voglio dire, si incontrano due personaggi già abbastanza squalliducci, un quasi ottantenne e un novantenne abituato a vivere in un museo rinascimentale con una corte stile ancien regime (pensiamo alle corazze e i pennacchi dei corazzieri, nulla in confronto alle due scarpette rosse di Ratzinger ver?), insomma il nuovo che avanza, come siamo abituati qui in Italia.
Due cariatidi del marxismo, l'uno politico l'altro mistico, due fratelli di loggia.
Ma di cosa ci lamentiamo, hanno detto ciò che dovevano.
Concordo!
EliminaConcordo, specialmente sui fratelli di loggia
EliminaMemoria corta..si è dimenticato il rapporto particolarissimo e forte tra Napolitano e Bendetto XVI; tra Bendetto XVI e Monti? Quando ogni occasione è buona per criticare, ogni critica seria perde valore, confusa tra le critiche inutili e faziose...
RispondiEliminaLeggo da ogni parte critiche di ogni genere su Papa Francesco (che io invece apprezzo in tutto e per tutto). Che abbia ragione quel bel tomo del Patriarca Elio (non quello delle 'Storie Tese') della sedicente vera Chiesa Cattolica Cattolica Bizantina Ucraina che lo definisce "APOSTATA"? E come si fa asbattere giù dal Trono di Pietro un Papa apostata che è regolarmente stato eletto da un Conclave dove ci sarebbe dovuta essere l'assistenza dello Spirito Santo? Oppure 'TUTTE' sono, come dicono i francesi: "SOTTISES"?
RispondiEliminaAssistenza dello Spirito Santo, sì, accoglimento dello Spirito Santo, non in automatico.
RispondiEliminaDio si limita a suggerire, non obbliga mai.
Questa è la fede della Chiesa di sempre.
Difatti un prete arguto ha commentato ... http://traditiocatholica.blogspot.it/2013/11/la-carrozza-di-benedetto-xvi-usata-fino.html
RispondiEliminaAnonimo15 novembre 2013 23:03
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Certe accuse gravissime si posson lanciar nell'anonimato e senza prove? I comportamenti e le parole, tutte prive di qualsiasi valore magisteriale, si posson criticare, ma è altra questione.
Il fatto che il Papa sia regolarmente eletto - e, come altri ha già detto , la voce dello Spirito Santo può anche non esser ascoltata - non esclude che un Papa non possa errare ed al limite apostatare. Naturalmente si tratta di "casi" di scuola le teorie sull'argomento,che son anche presentate da eccelsi teologi. In genere sbagliano i papi quando parlan come dottori privati, o comunque non impegnanti esplicitamente la definizione infallibile.
RispondiEliminaA proposito dei PELLEGRINI DELLA VERITA', l'espressione può anche aver un significato positivo: noi siamo i pellegrini che diffondono per il mondo la Verità; pellegrini verso il cielo offrenti a tutti la verità. Son altre le frasi da prender con le pinze.
RispondiEliminaOggi avevo postato due brevi commenti che, vedo, non sono stati pubblicati, e non so per qual motivo perché niente di sconveniente contenevano.
RispondiElimina1) Prima di lanciar accuse gravi come la fratellanza di loggia si dovrebbe: a) scrivere con nome e cognome; b) argomentare portando prove e non supposizioni.
2) A proposito dello SpiritoSanto nell'elezione del Pontefice, i membri del conclave possono anche resistere alla voce dello Spirito. Come può resistere il Papa.
Per quanto concerne il Papa apostata o comunque negatore di qualche verità di fede, e quindi eretico, v'è tutta una scuola teologica, dal Gaetano sino almeno al card. Journet. Naturalmente si tratta di illustri teologi che parlano di eventualità, e quindi si tratta di argomentazioni "di scuola". I fatti concreti poi bisogna analizzarli. La sana teologia dice che difficilmente un Papa può errare in campo di fede e morale, ma nel magistero infallibile. I discorsi, le omelie ecc. non son magistero, e infallibile men che mai. L'infallibilità dev'esser esplicitamente proclamata. Gli errori dei pontefici sono spesso errori dei dottori privati. O, come sempre ho sostenuto, di Simone, non di Pietro.
Questo dicevano i miei interventi. Perché censurarli?
Impressionante, questa volta abbiamo toccato il fondo.
RispondiEliminaGiovanni
@Dante Pastorelli scrive: "A proposito dei PELLEGRINI DELLA VERITA', l'espressione può anche aver un significato positivo: noi siamo i pellegrini che diffondono per il mondo la Verità; pellegrini verso il cielo offrenti a tutti la verità".
RispondiEliminaDifficile in quel contesto pensare che a quello fosse riferita l'espressione, anche perché il "noi" di cui lei parla era un ben altro "noi" e includeva tutte le delegazioni delle "altre religioni" là convenute a portare appunto anche il loro sentirsi , insieme ai cattolici che lo hanno promosso, "pellegrini della verità"... Infine, che fosse realmente questa l'intenzione, cioè di proclamare che possa esistere un itinerario in cui tutte le "religioni" in qualche modo, arriverebbero comunque alla Verità (fingendo di ignorare, cosa sorprendente quantomeno per gli organizzatori nostrani dell'evento, che solo Gesù è VIA, oltre che Verità e Vita) si è visto anche a fine sessione quando tutti sono scesi insieme a "pregare" presso la tomba del poverello...
Non posso dire sinceramente di avere assistito ad uno spettacolo di quelli che avrebbe fatto la gioia pazza, che so, di un San Pio V o di San Pio X, o di un Pio XI (vedasi tutta l'enciclica Mortalium animos, ad esempio). O... semplicemente della Chiesa di sempre, che ha sempre raccomandato di convertire apertamente ("andate a predicare in tutto il mondo e battezzate..., perchè chi crede sarà salvato, dice Gesù, ma chi non crede sarà condannato (dice sempre Gesù...).
E se in duemila anni di storia della Chiesa quegli happenings non ci sono mai stati, ma anzi deplorati anche da papi che ho testé citato, beh, un motivo, e grosso come l'Everest, c'è.