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mercoledì 13 novembre 2013

Lettera aperta a p. Livio Fanzaga sul caso di Gnocchi-Palmaro-Socci



Provo sinceramente un sentimento misto di tenerezza e rabbia nell'ascoltare, in queste ultime settimane, la rassegna stampa quotidiana di Radio Maria. Perchè tenerezza?
Perchè è davvero commovente il sentimento di devozione al S. Padre che traspare dalle parole, seppur oggettivamente incomprensibili, pronunciate dal buon padre Livio Fanzaga. Il popolo italiano è davvero imbevuto di cattolicità fin nel più profondo della sua anima: amare e difendere, sempre e comunque, anche contro ogni ragione ed evidenza, anche in situazioni indifendibili, il S. Padre, ogni Suo atteggiamento, ogni suo comportamento, ogni suo starnuto, ogni suo sbadiglio... è indice di un sentimento rispettabile, certo decadente, ma comunque rispettabile: il sentimento profondo della Cattolicità. 
Ciò premesso tuttavia non è più davvero possibile ascoltare, turandosi sistematicamente il "montanelliano" naso, le quotidiane arrampicature sugli specchi del bonario, ma non troppo,  sacerdote bergamasco.   
Ogni giorno un goffo tentativo di gettare acqua sul fuoco, tutte le sante mattine un bislacco fervorino in diretta da S. Marta, accompagnato da generiche, quanto infondate intemerate contro i "critici improvvisati senza sale in zucca" o "quelli che vogliono insegnare il mestiere al Papa". Il tutto, naturalmente, senza mai citare nomi e cognomi nè, tanto meno, gli argomenti degli avversari. 
Noi però, che, con tutta umiltà, ci sentiamo onorati di essere annoverati fra questi "parìa" senza nome, proveremo a rispondere almeno a qualcuna di queste asserzioni del "direttorissimo" di Erba.
Un'idea che oggi va dunque per la maggiore dai microfoni lariani è la seguente:
Papa Francesco è cosciente che il mondo contemporaneo è ormai completamente scristianizzato. Egli pertanto riterrebbe del tutto improduttivo insistere sulla Dottrina, sulla Morale, sul Catechismo ecc. ecc. Tutte cose che nessuno ascolterebbe più.
Bisognerebbe allora tornare al "primo annuncio"...
E cosa sarebbe questo primo annuncio?
Quì padre Livio, comunque in ottima compagnia su questo fronte, inizia a sciorinare formulette sentimentalistiche quanto apparentemente coinvolgenti:bisognerebbe, in altre parole, dire a tutti: "Dio ti ama..., Gesù ci ha salvato..., Apriti fratello alla Misericordia di Dio..., Dio perdona tutti..., Dio conosce i tuoi affanni..." e via di questo passo, senza dogmi, senza appesantire il messaggio, senza sovrastrutture.
Segue poi, come se fosse un'ovvietà, la battutina ripresa successivamente anche dall'ineffabile Antonio Socci: "Non si evangelizza brandendo il Denzinger ma portando il Vangelo!". E tutti i critici sarebbero così, secondo il Fanzaga, messi a tacere per sempre.
Purtroppo però io ho il grave torto di pensare, di usare quel grande dono di Dio che è la ragione. O meglio: ci provo ad usarlo e mi piacerebbe che chi non condivide la mia idea, cercasse almeno di rispondere nel merito. Speranza però quasi sempre vana.
Ed ecco dunque qualche semplice domanda rivolta al direttore di Radio Maria:
1 - Lei usa, in modo chiaramente spregiativo il nome del "denzinger" per intendere la Vera Dottrina della Chiesa Cattolica e la contrappone forzatamente al Vangelo. Ma io rispondo: che differenza c'è fra il Denzinger e il Vangelo? Il primo non è infatti semplicemente la lettura e l'interpretazione autentica  del secondo?  
2 - E sul punto direi ancor di più: il Vangelo non esisterebbe senza il Denzinger... E' stata infatti la Chiesa a decidere, con il Suo Magistero e la Sua Tradizione,  quali fossero da considerare le fonti ispirate della S. Scrittura.
3 - Ad evangelizzare utilizzando la "sola scriptura" ci ha già provato qualcun altro alcuni secoli prima di Lei o di Papa Francesco: i risultati li vediamo molto bene nella situazione comatosa in cui si dibatte oggi il mondo protestante.
E veniamo dunque ora alla questione di questo fantomatico "primo annuncio". Lei mi dovrebbe per favore spiegare, a questo proposito, una cosa molto semplice: per quale motivo un nostro fratello uomo contemporaneo, completamente digiuno di cultura religiosa,  dovrebbe aderire a questo primo annuncio se questo non è accompagnato da un'argomentazione credibile, da un ragionamento sull'ordine che governa il mondo, da uno studio serio delle realtà naturali, della storia della Chiesa, dell'ordine dell'Universo, dell'incontestabile divinità di Cristo, della superiorità della Sua Dottrina ecc?
Per quale motivo, se si prescinde dalla Dottrina, il nostro catechizzando dovrebbe preferire il "primo annuncio" cristiano rispetto alle migliaia di "primi annunci" che ci raggiungono nella vita di tutti i giorni? da "Allah è grande" a "lo yoga libera il tuospirito", da "il sesso libero ci può dare la felicità" a "La lotta per l'egualianza sociale porterà il paradiso su questa terra" ecc. ecc.? 
E' verissimo infatti che la società contemporanea è completamente scristianizzata. Fin quì siamo d'accordo. Penso però che, se proprio bisogna ricominciare da capo, a ben poco possano servire formulette sentimentalistiche. I veri "primi annunci", con qualche possibilità di successo,  sarebbero dunque proprio quelli più apologetici:innanzitutto DIO ESISTE e possiamo conoscerne l'esistenza con la nostra ragione.
Poi GESÙ CRISTO è davvero DIO perchè ha fatto miracoli, è risorto, ha fondato la Sua Chiesa che si è diffusa nel mondo senza nè armi nè eserciti, ha insegnato agli uomini una Dottrina eterna, trascendente e non relativistica, ha suscitato legioni di Santi e Martiri che hanno testimoniato con la vita la Verità di questa Dottrina ecc.
Da ciò discende infine che esiste una sola morale, in primo luogo naturale e poi, non in contrasto con questa, quella portataci dalla Rivelazione. Esistono dei "valori non negoziabili" che non piacciono a molti uomini ma sono comunque Veri.
Questi sarebbero i "primi annunci" che servirebbero davvero oggi. Ma il mondo non applaudirebbe certo chi avesse il coraggio di proclamarli senza paura. Già, caro p. Livio... queste cose le diceva anche Lei, fino a qualche mese fa... Come mai oggi ha così vistosamente mutato stile pastorale?


Marco BONGI  

44 commenti:

  1. “temo” che Papa Francesco (e spero anche Don Fanzaga) intenda il termine “Vangelo” non come “sola scriptura”... mai letto Evangelo e Vangeli di Segalla?
    Per info:

    http://pellegrininellaverita.wordpress.com/2013/11/12/blog-dei-blogs-breve-rassegna-web-10/

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  2. Il Dentzinger è garanzia del Vangelo.
    Il Kerigma, primo annuncio, è elencare i valori non negoziabili.
    Il Vangelo è insufficiente all'evangelizzazione.
    La Chiesa si è diffusa nel mondo "senza armi né eserciti": Questa poi....
    Gesù è Dio perché ha fatto miracoli. Allora erano Dio anche Elia e sant'Antonio di Padova..
    Gesù è Dio perché è risorto. Allora erano Dio anche la figlia di Giairo e Lazzaro..
    E questa sarebbe la vostra apologetica???
    Marco Bongi, rileggiti primaTommaso d'Aquino e poi prendi in mano la penna!!!

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    1. dario13 novembre 2013 09:08
      >Il Dentzinger è garanzia del Vangelo.
      Infatti, è la contestualizzazione dello stesso nella realtà presente.
      >Il Kerigma, primo annuncio, è elencare i valori non negoziabili.
      Ovviamente.
      >Il Vangelo è insufficiente all'evangelizzazione.
      In astratto forse no. In concreto sì. Proprio perchè viviamo in un mondo che ci ha fatto il callo e non lo distingue più da nulla .
      >La Chiesa si è diffusa nel mondo "senza armi né eserciti":
      >Questa poi.
      Quando ne ha avuto bisogno, li ha trovati. Certamente non è l'islam, dove l'annuncio missionario ha seguito le armi, ed è stato più che altro il ripiego, quando l guerra santa non era reputata l'opzione vincente.
      >Gesù è Dio perché ha fatto miracoli. Allora erano Dio anche >Elia e sant'Antonio di Padova.
      Gesù li faceva in nome ed in virtù propria. Questa è la differenza.
      >Gesù è Dio perché è risorto. Allora erano Dio anche la figlia di >Giairo e Lazzaro.
      IDEM con patate. Gesù E' risuscitato per virtù propria. Lazzaro e la figlia di Giairo SONO stati resuscitati.
      >E questa sarebbe la vostra apologetica???
      E la tua?
      >Marco Bongi, rileggiti primaTommaso d'Aquino e poi prendi in >mano la penna!
      Ti meriti l'invito a pieno titolo pure tu. Mi sa che quanto a tomismo lasci proprio a desiderare.

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    2. @Serafino che scrive all'anonimo: "IDEM con patate. Gesù E' risuscitato per virtù propria. Lazzaro e la figlia di Giairo SONO stati resuscitati."

      E aggiungerei: dopodiché con il loro corpo sia Lazzaro che la figlia di Giairo sono comunque poi morti, mentre Gesù, resuscitato da morte, è vivo anche con il Suo Corpo.

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  3. Che Dio sia inifinitamente misericordioso non v'è dubbio, ma sappiamo pure ch'è altrettanto giusto. Che perdoni tutti, è verissimo, ma i "tutti" pentiti. Che conosca tutti i nostri affanni, essendo onnisciente, è innegabile, ed è pronto a lenirli, ma a chi si volga a Lui.
    L'annuncio è indispensabile, per conoscere il volto autentico di Cristo. Ma come possono gli uomini pretendere misericordia, perdono, lenimento degl'intimi affanni ove ignorino la Legge divina e di conseguenza non abbiano contezza del peccato, che a sua volta presuppone la conoscenza della morale divino-naturale, dei doveri verso Dio, verso se stessi e verso gli altri?
    Lasciamo da parte il Denzinger che richiede una formazione abbastanza solida, non è forse il Catechismo, che ci fa conoscere ciò che Dio dà all'uomo e ciò che l'uomo deve a Dio? E pertanto i principi fondamentali della nostra santa religione? Cos' hanno insegnato gli Apostoli se non la Legge divina, l'amore di Cristo che per i nostri peccati s'è incarnato e sofferto Passione e Morte per poi gloriosamente risorgere? L'annuncio di Cristo e della Sua opera salvifica è stato dagli Apostoli proclamato scindendolo dall'insegnamento di ciò ch'è bene e ciò ch'è male? Hanno o no gli Apostoli parlato di salvezza e dannazione? Hanno o no trasmesso i sacramenti come esseniziali per la rionascita spirituale? Hanno o no parlato della continuo rinnovamento del Sacrificio della Croce sull'altare tramite il sacerdote alter Christus? E si potrebbe continuare a lungo con le domande scomode. Il fatto grave e annientante la vera fede e quindi il vero annuncio, è che oggi persino il Papa dice ciò che l'uomo vuol sentirsi dire per non porsi altre domante sulla sua vita. L'amore per i poveri, e l'insistenza su tal punto certo importante, esaurisce i doveri del cattolico, il suo esser interamente cattolico?

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    1. -“All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo”.
      (At 2, 37-38)

      -“Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”
      (At 3, 19)

      -“Poi udii un'altra voce dal cielo:
      'Uscite, popolo mio, da Babilonia
      per non associarvi ai suoi peccati
      e non ricevere parte dei suoi flagelli”.
      (Ap 18,4)

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    2. Signor Dante, dire che "Dio è misericordioso ma altrettanto giusto" significa pensare Dio a immagine dell'uomo, come un giudice che è giusto perchè punisce i cattivi e premia i buoni, ma che, se uno si pente, mostra misericordia. In realtà, la giustizia di Dio non è il "dare a ciascuno il suo", ma coincide con la sua misericordia. Inoltre, Dio non perdona solo i "tutti pentiti" ma tutti e basta. Il principio è questo: non è che prima io mi pento e solo dopo Dio mi perdona, ma Dio è misericordioso con me e mi perdona, quindi, avendo scoperto questo amore nei miei confronti, mi converto a Lui. Poi questa conversione si traduce nella Confessione sacramentale, in cui mi riconosco peccatore dinanzi all'amore infinito di Dio per me e ricevo l'assoluzione, che è il segno di quella misericordia. Dire questo non significa arrivare al Paradiso per tutti. No. Perchè io posso rifiutare l'amore di Dio per me fino all'ultimo istante e, siccome Dio è sempre misericordioso, rispetta la mia decisione di voler stare lontano da Lui anche dopo la morte (che è ciò che noi chiamiamo Inferno). Sul "pretendere la misericordia" sono d'accordo con lei. Invece, per quanto concerne le "domande scomode", bisogna stabilire le priorità e poi tutto ciò che segue. Il primo annuncio consiste nel Kerygma, ossia l'annuncio di Gesù Cristo morto e risorto per noi, poi segue il resto. Ad esempio, non posso iniziare l'annuncio con i novissimi o con la teologia dei sacramenti o con le verità definite di Concili (ecco il Denzinger!). Inizio dal Vangelo "sine glossa", da Gesù Cristo. Poi nel prosieguo del discorso parlerò delle altre cose man mano. E l'annuncio deve essere accompagnato dall'esperienza via del Signore tramite i Sacramenti e la carità.
      Se fossi il signor Bongi, eviterei di parlare delle cose di cui non ho competenza. Grazie.

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    3. Inoltre, Dio non perdona solo i "tutti pentiti" ma tutti e basta.
      DA chi la ha appresa tale sciocchezza?

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    4. Legga a mò di esempio l'episodio di Zaccheo (Luca 19,1-10). Gesù non gli dice: "Zaccheo, tu sei un peccatore. Convertiti o non entrerò mai nella tua casa". Gesù si invita nella sua casa perchè è venuto a portare l'amore e la misericordia di Dio a chi era perduto. Solo dopo che Zaccheo fa l'esperienza di questa misericordia, si converte e cambia vita. L'amore di Dio precede il pentimento. Altrimenti, quale molla dovrebbe far scattare il mio pentimento? Il Vangelo è pieno di esempi di tal genere.

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    5. Dal Catechismo maggiore di san Pio X-Sacramento della Penitenza o Confessione

      363. Che cos'è il dolore perfetto o contrizione?
      Il dolore perfetto o contrizione, è il dispiacere dei peccati commessi, perché sono offesa a Dio nostro Padre, infinitamente buono e amabile, e cagione della Passione e Morte del Nostro Redentore Gesù Cristo, Figliuolo di Dio.

      368. Perchè è necessario aver dolore di tutti i peccati mortali?
      È necessario aver dolore di tutti i peccati mortali, perchè con qualunque di essi si è gravemente offeso Dio, se ne è perduta la grazia, e si merita di restare separati da Lui in eterno.

      376. Perchè non dobbiamo farci vincere dalla vergogna a tacere qualche peccato mortale?
      Non dobbiamo farci vincere dalla vergogna a tacere qualche peccato mortale, perchè ci confessiamo a Gesú Cristo nella persona del confessore, e questi non può rivelar nessun peccato, a costo anche della vita; e perchè, altrimenti, NON OTTENENDO IL PERDONO, saremo svergognati dinanzi a tutti, nel giudizio universale.

      Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
      ARTICOLO 4
      IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE
      1422 « Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera ».

      1423 È chiamato sacramento della Conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione, il cammino di ritorno al Padre da cui ci si è allontanati con il peccato.

      1424 È chiamato sacramento della Confessione poiché l'accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento […].
      È chiamato sacramento del Perdono poiché, ATTRAVERSO L’ASSOLUZIONE SACRAMENTALE del sacerdote, DIO ACCORDA AL PENITENTE «il PERDONO e la pace».
      [cfr. Rito della Penitenza, 46. 55 (Libreria Editrice Vaticana 1974) p. 51. 81.]

      «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli."
      (Mt 18, 3)

      «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
      (Lc 13, 2-3)

      -“All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo”.
      (At 2, 37-38)

      -“Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”
      (At 3, 19)

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    6. Se legge bene il mio commento, io sono d'accordissimo con san Pio X. Il dolore perfetto o contrizione ce l'ho se riconosco e mi apro alla misericordia di Dio verso di me. Il Catechismo CC dice "realizza sacramentalmente". E' giusto dire che "attraverso l'assoluzione sacramentale Dio accorda al penitente il perdono ....". E' quello che dico io in un linguaggio più semplice nel mio primo commento. La misericordia di Dio verso di me precede la mia conversione. Quando la scopro, se il mio cuore si apre alla grazia, mi converto. Nella confessione ricevo sacramentalmente quel perdono, che ho riconosciuto, mediante il ministero della Santa Chiesa, alla quale Dio ha detto "a chi perdonerete i peccati saranno perdonati, ecc..". Se non mi confesso, Dio mi ama lo stesso, ma non ricevo l'assoluzione sacramentale. L'assoluzione è riconoscere e accogliere umilmente il perdono. Questo l'ho già detto, non capisco perchè mi cita i Catechismi.

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    7. Quindi, come appare particolarmente chiaro anche dai due Catechismi citati, la Confessione sacramentale dei nostri peccati è fondamentale perchè (testuale dal Catechismo maggiore di San Pio X): "non ottenendo il perdono saremo svergognati davanti a tutti nel Giudizio universale"; ed è solo attraverso l'assoluzione sacramentale del sacerdote che Dio accorda al penitente "il perdono e la pace". (citato dal Catechismo della Chiesa Cattolica, art. 4). Se ne deduce ovviamente che la Chiesa Cattolica afferma del tutto nettamente che non è affatto vero che Dio ci perdona tutti, a prescindere dal nostro pentimento o meno: esiste appunto per questo un Sacramento apposito per pentirci e riconciliarci con Lui, offeso dai nostri peccati, che ci dona solo a quella condizione il Suo perdono.

      Dante Pastorelli ha perciò evidentemente ragione perchè in linea con quanto afferma la Chiesa Cattolica.

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    8. "non è affatto vero che Dio ci perdona tutti, a prescindere dal nostro pentimento o meno: esiste appunto per questo un Sacramento apposito per pentirci e riconciliarci con Lui..."

      Sul Sacramento sono d'accordo e l'ho già detto. Ma Dio ci ha già perdonati tutti in Cristo. Se ti penti e vai a confessarti, vuol dire che hai accolto la misericordia. Se non ti penti, vuol dire con non l'hai accolta. Non vedo cosa ci sia di sbagliato.

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    9. Di estremamente sbagliato ad esempio c'è questa affermazione (a meno che lei non sia lo stesso anonimo che l'ha fatta alle 12.35):

      "Inoltre, Dio non perdona solo i "tutti pentiti" ma tutti e basta.
      DA chi la ha appresa tale sciocchezza?"

      Perchè questa che viene definita "sciocchezza" è ciò che insegna da duemila anni la Chiesa Cattolica, quindi anche prima della redazione dei Catechismi, tanto che sia Gesù prima ( "No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo". Lc 13, 2-3) sia Pietro successivamente (“Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”At 3, 19) lo predicavano apertamente.

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    10. Ma Dio ci ha già perdonati tutti in Cristo.
      "Virtualmente " e POTENZIALMENTE.
      Se vogliamo che tale perdono passi dal "Virtuale" al "REALE" e dalla POTENZA all'ATTO, ci dobbiamo pentire dei nostri peccati. Altrimenti il perdono sta a nostra portata, ma noi non ne beneficiamo. Presentare come la presenta Lei, confonde le idee.

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    11. Mi scrive:"Presentare come la presenta Lei, confonde le idee."

      A dir la verità mi pare di essere stato molto chiaro. Perché chiara è la Dottrina della Chiesa Cattolica anche su questo punto e io non sono abituato a far molti giri di parole su ciò che è lampante e che ho postato copiosamente. Saluti.

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    12. L'Anonimo delle 14:49 ha capito bene cosa voglio dire. Io ho detto che sono d'accordo con i Catechismi e l'insegnamento della Chiesa di 2000 anni. E ho anche detto che il pentimento, che lei richiama con dei versetti della Scrittura, è un'altra cosa. Le consiglio di leggere bene i miei commenti.

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  4. Tornare al "primo annuncio" in senso archeologistico, cioè imitando un determinato periodo della Chiesa, sarebbe una sciocchezza, e infatti il Papa non si sogna lontanamente di farlo.
    Molto più semplicemente, il Papa, essendo un Gesuita, ha come obiettivo l'imitazione di Cristo, e quindi vuole utilizzare per l'annuncio nientemeno che lo stile di Gesù.
    Può sembrare un obiettivo ambizioso, ma è l'insegnamento originale di S. Ignazio.
    I difensori del Papa hanno buona volontà ma non sanno un piffero di spiritualità ignaziana, al pari dei detrattori.
    Mary

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  5. bravo aderisco totalmente...anch'io da alcuni giorni ho dovuto spegnere Radio Maria non ne potevo più...sta mattina leggo che il cardinale Marx ha detto che il Papa vuole cambiare la disciplina sui divorziati e chiede al cardinale Mueller di ritirare il suo articolo ortodosso apparso sull' Osservatore Romano...tout va très bien Madame la Marquise! Certo abbiamo avuto dei Papi di tutti i tipi ma un Papa che volesse cambiare l'insegnamento di Nostro Signore...mai visto prima: Che la Vergine ci protegga! Per rimanere fedeli alla fede e l'insegnamento evangelico dovremo subire il martirio anche nella nostra Chiesa

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  6. Marco Bongi ottimo articolo. Poco da aggiungere se non questo: Sto cercando di capire come mai fino al 10 febbraio i 3/4 della Cattolici criticavano contestavano e disobbedivano al Papa, i non cattolici lo deridevano, in 6 mesi si è capovolto il mondo e oggi è fulminato chi osa riflettere e analizzare sugli stessi argomenti e sulla stessa figura. Trattasi a mio inutile parere di plagio diffuso sbornia mediatica, in altre parole papolatria dilagante che ha contagiato anche buona parte quel 1/4 di cattolici che fino al 10 febbraio erano fedeli sostenitori di tradizione e papato. Complesso di inferiorità o interessi di "bottega" per tentare almeno di sopravvivere e non essere spazzati via come è successo ai due noti e sempre più culturalmente giganti Gnocchi e Palmaro ? un dubbio che il tempo risolverà. Questo sito e pochi altri sono ormai recinti di clandestini. Io ci voglio rimanere.

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    1. Alberto Melloni scrisse che con il nuovo papa si erano sdoganati i clandestini progressisti e che dentro al cancello erano stati spinti i tradizionalisti. Un po ciascuno in braccio alla mamma, si potrebbe dire con un vecchio detto popolare ma molto noto. La mamma chiesa è diversa credo e spero... Padre Livio credo perderà molti ascoltatori e sostenitori. Io sono il primo. Credo anche io si tratti di complesso di inferiorità rispetto al politicamente corretto. Socci come padre Livio ha perso punti e stima da parte di moltissimi. Dicesi in gergo militare allineati e coperti. Questo mi sembra sia l'atteggiamento oggi di Soggi Fanzaga Barra (Timone). Tristissimo!!!!

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    2. non ascolto + radio maria, non rinnoverò l'abbonamento al timone, socci mi fa venire in mente il servire il popolo dei maoisti, i miei figli non frequentano + IRC , quella + piccola dopo la comunione aspetterà x la cresima che torni un papa, l' 8 x 1000 lo do allo stato.
      E di questa massa di parassiti non me ne frega + niente.

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  7. È vero.... è molto curioso che con Ratzinger si alzavano continuamente critiche e lo tenevano d'occhio ogni cosa che diceva o faceva. Lo vagliavano come il grano nell'aia granello per granello. E ora? Visto che con questo papa la mentalità del mondo è quasi del tutto penetrata nella Chiesa va tutto bene, il loro obbiettivo è stato raggiunto ovviamente mascherato sotto forma di "amore" "innovazione" "apertura" "solidarietà"..... !

    Se San Paolo non avesse criticato aspramente (e anche ammonito) San Pietro ora saremmo tutti circoncisi e magari l'Europa nemmeno cristiana perché troppo pagana per un ebreo puritano. La storia insegna che nel suo bimillenario incedere salirono al soglio papi eretici, simoniaci, indegni senza per questo intaccarne l'ascesa perché la Chiesa è Territorio di Dio e la Radio è uno strumento di Dio non suo.

    Il cristianesimo non vuol dire essere creduloni e idolatrare le persone, se no diventa una setta. Il cristiano deve avere uno spirito critico perché è chiamato alla prudenza e al discernimento, spesso oggi invece molti cristiani non sanno criticare o non vogliono criticare mascherando la cosa sotto forma di "obbedienza" e di "fedeltà". Bisogna essere fedeli a Dio e alle verità di fede confermate dalla Tradizione prima ancora di essere fedeli al papa, questo va ricordato ai discepoli della setta bergogliana.

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    1. @Michele scrive:"Bisogna essere fedeli a Dio e alle verità di fede confermate dalla Tradizione prima ancora di essere fedeli al papa",

      «Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi; noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».
      (At 4, 19-20)


      "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini"
      (At 5, 29)

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  8. Conosco persone che seguivano p.Livio quotidianamente da più di 10 anni e che ora non ascoltano più radio Maria.

    Esistono ancora cristiani pensanti.

    GdM

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    1. diciamo che pasta seguirla negli orari cattolici, dalle 6 alle 7 di mattina già va bene, secondo me, non so cosa ne pensate.

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    2. e succederà pure che CAttolici dalla nascita lascieranno la Chiesa e il Papa ( ubi Petrum ibi Ecclesia) per non sentir parlare di Misericordia.... sie tutti avvisati succederà ta non molto il Diavolo, ( colui che divide) vi sta affumicando

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  9. Padre Livio non tarderà ad essere purgato da Bergoglio in persona. E' il destino di tutti gli arrampicatori e dei ruffiani. Per quanto mi riguarda Bye Bye.

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  10. Io seguivo radio Maria da quasi vent'anni. Forse p. Livio deve darsi una calmatina e riflettere sul fatto che sopra tutti e tutto c'è sempre Dio e la sua vittoria non dipende solo da una radio... Temo anch'io che prenderà una bella batosta...

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  11. Ho grande stima di p. Livio, anche se non condivido questo suo martellamento. Comunque stamani nel suo commento all' omelia di papa Francesco ha dovuto completarla con una citazione di S. Caterina... Conferma quanto Lei dice.

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  12. Livio Fanzaga è un edepto didell'impostura megiugoriana e questo la dice lunga....impostura smascherata da bergoglio che non crede a quelle false apparizioni.

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  13. A proposito di Medjugorje una delle "veggenti" disse, appena eletto Bergoglio, che; "il nostro papa Francesco che subito è entrato nel cuore di tutti e che è il papa di cui noi tutti abbiamo proprio avuto bisogno adesso. E bisogna tanto pregare per lui perchè ne avrà tanto bisogno perchè la strada che dovrà percorrere sarà molto dura". Questo è il video del servizio del Tg1 che lo mandò in onda:

    http://www.youtube.com/watch?v=CAmE9PYOctc

    se non si apre, provare quest'altro:
    http://www.freenewspos.com/english/video/close/CAmE9PYOctc

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  14. semplicemente don Fanzaga, come tantissimi altri ha capito (o saputo) che col Nuovo Corso occorre essere ben allineati e coperti, non dare nell'occhio, e mai finire nel Grande Occhio di Bergoglio...o altrimenti si fa la fine dei FI. Magister non smette di sottolineare incessantemente che bergoglio (fra le mura leonine) si comporta in modo piu "papale" ed autocratico dei 5 pontefici precedenti. per sopravvivere o galleggiare il mimetismo o il baciapilismo sono diventati indispensabili. che disgusto...

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  15. Già perchè anche p. Livio ha cambiato repentinamente rotta ? Lui che era l'esatto contrario del sentimentalismo oggi imperante. Io una spiegazione ce l'ho. p. Livio teme per la sua radio. La sua propria opera. Sua propria oramai, tutta terrena e per nulla trascendente. Teme perchè come questo sito ha mostrato nella lettera ai vescovi americani sugli incontri con i veggenti, p. Livio non potrebbe nemmeno parlare di loro, non dico addirittura partecipare a qualche riunione; come invece spesso e volentieri fa. p. Livio deve rigare diritto se non vuole che anche la sua radio venga commissariata per deviazione dalla linea di partito.

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  16. A Bongi... studia il Denziger.. noi predichiamo il Vangelo. La differenza enorme sta nel fatto che i Vangelo è scritto sulle testimonianze vive degli apostoli...e questo non l'ha deciso il Denzigher... ma il collegio Apostolico! E di cosa dovevano riguardre queste testimoniaze vive? ... Bongi parli tanto ma ti perdi il punto fondamentale "GESU' CRISTO è risorto e l'abbiamo visto!"... ecco il primo annuncio, Gesù è colui che salva l'uomo dalle sue perdizioni, miserie e povertà, a partire dalla morte. Se la tradizione no trasmette questo primo annuncio, è un soprammobile. JHS

    PS
    Se è vero che il diavolo semina zizzania succederà pure che Cattolici dalla nascita lascieranno la Chiesa e il Papa ( ubi Petrum ibi Ecclesia) per non sentir parlare di Misericordia che ci ha fatto Dio Padre doando Suo Figlio.... siete tutti avvisati succederà tra non molto il diavolo, ( colui che divide) vi sta affumicando...

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  17. Sono grato a Radio Maria perchè è stata molto importante per la mia formazione personale (non voglio generalizzare ma ormai i preti nelle parrocchie non insegnano quasi più niente).
    Ascoltavo quotidianamente e sostenevo economicamente Radio Maria perchè è uno strumento molto buono (e lo sarebbe anche adesso) ma ho gradualmente smesso di ascoltarla già da poco prima delle dimissioni di Benedetto XVI.
    Innanzitutto la qualità musicale era veramente scadente, salvo rare eccezioni.
    Non poche volte ho sentito in alcune trasmissioni (soprattutto quelle tenute da sacerdoti e inerenti la Sacra Scrittura) insegnamenti abbastanza ambigui e filo-protestanti.
    E poi un "medjugorismo" troppo spinto: va bene i messaggi delle apparizioni (se presi con uno spirito pastorale) però si è arrivati al limite del sopportabile senza nemmeno tener presente che tali presunte apparizioni non sono ancora state approvate ufficialmente dalla Chiesa.
    Per ora ho spento la radio...poi si vedrà...

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  18. comunque nella divisione il diavolo ce la gode!

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  19. Medjugorie NON è un'impostura; dire che papa francesco abbia bisogno di molte preghiere mi sembra normale e non ha nessun valore di giudizio, né pro, né contro. In quanto al fatto che papa Francesco sarebbe contro tali apparizioni a me non risulta; quando l'avrebbe dichiarato? Per taddeo, il diavolo è strafurbo, per questo dobbiamo seguire il Vangelo:"Siate semplici come colombe e prudenti come serpenti". Infatti l'imprudenza può farti cadere nel tranello ed esser causa (involontaria) di ciò che avevi intenzione di combattere. Per dirla più semplice, qui si rischia di creare spaccature, mentre invece bisogna avere la pazienza di aspettare che la spaccatura parta da dove c'è la vera causa. Naturalmente ad oggi non vi è ancora nulla di assolutamente certo.

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  20. Gnocchi e Palmaro giudicano sè stessi:
    http://www.tempi.it/blog/viva-il-papa-di-gnocchi-e-palmaro#.UoVhsCd_ZEk

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  21. non state a incaponirvi sulle definizioni dogmatiche. Tutte giuste, quelle giuste, ma possono rimanere "lettera" che non salva ma uccide, se non conformate il cuore umile a quello di Gesù. Anche i farisei facevano così, erano tecnicamente perfetti. Propongo approfondimento e integrazione continua, sotto la guida e con la luce dello Spirito Santo

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  22. E’ la terza volta che scrivo un commento e non lo pubblicate… Io voglio solo dire che Padre Livio attraverso Radio Maria mi ha salvata perchè mi ha fatto conoscere Gesù e credetemi è la cosa piu’ bella che possa capitare nella vita perchè hai tutto …Lui ti da’ la Pace e la Gioia nel cuore anche nelle difficolta’ della vita…Lui ti fa amare gli altri …Gesù è meraviglioso ! Grazie a Lui sono guarita…quindi perfavore quando criticate Padre Livio tenete conto di tutto il bene che fa’ e che ha fatto attraverso Radio Maria…chissa’ quante persone come me si sono salvate e per salvate intendo salvate l’anima !!…io gli saro’ debitrice per tutta la vita…lo difendero’ sempre. Grazie Padre Livio, mio Buon Pastore…per favore pubblicate questo commento…farete contenta me e tante altre persone che si riconoscono in quello che ho detto…un abbraccio
    Paola Maestri

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    1. Condivido con te i tuoi sentimenti x padre Livio e la " nostra" Radio Maria. Mi dispiace che alcuni stiano ora criticando un operato di bene incalcolabile. Ho letto tutti i commenti, un impressione di smembramento della Cristianità mi pervade. Ognuno che cerca di dimostrare la sua superiore conoscenza. Una falcidia demoniaca. Umiltà, unico sentimento che unisce. Lo dimentichiamo spesso. Cristo si è lasciato crocifiggere senza criticare alcuno pur nella Verità. Impariamo da Lui ke è umile e puro di cuore.

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  23. morale naturale. Qualcuno mi saprebbe spiegare qual'e'? il primitivo OETZI del Similaun mori' ucciso da una freccia....nella natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo, Mose' scrisse i comandamenti per contrastare LA NATURA cattiva dell'uomo. Per me la natura non e' buona, e' decaduta dal peccato originale. So che e' difficile qui per ragioni di spazio: ma perche' la chiesa ha sempre innalzato la natura? Gianni Bono

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  24. Non moltissimo tempo fa scrissi un'email a Padre Livio proprio a proposito dell'atteggiamento di Bergoglio verso Mejugorjie. Mi rispose e il venerdì successivo (me l'aspettavo persino) tenne una catechesi giovanile che sembrava rivolta proprioa quelli come me in cui disse: 'Anche se non arriva il riconoscimento della Chiesa, perché vi fate problemi... Vi dovete fidare della Madonna, Lei anche fra 30 anni potrà decidere di dimostrare la veridicità delle apparizioni'. Riporto le parole tra virgolette, ache se non ricordo proprio alla perfezione il discorso di Padre Livio, ma il concetto era esattamente questo. Sono grata a Radio Maria che senza dubbio non è perfetta perché fatta di esseri umani inevitabilmente imperfetti, ma ha portato grande conforto a persone sole e dimenticate, a persone invisibilmente sole come me.

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