Dopo aver bene e opportunamente ribadito con chiarezza e forza (si veda qui) la dottrina immutabile della Chiesa sull'indissolubilità del matrimonio sacramentale, e aver confermato la pastorale verso i divorziati risposati, che se pur non possano ricevere la S. Comunione, sono amati, rispettati e accolti da Santa Madre Chiesa, il prefetto della Dottrina della Fede interviene in maniera diretta e ferma nei confronti dei Vescovi dell'arcidiocesi di Friburgo e tedeschi e li richiama all'ordine: ritirare e modificare il vademecum che prevedeva strappi al magistero della Chiesa.
Ben fatto, ci voleva!
Roberto
Divorziati e risposati, intervento di Muellersul vademecum dell'arcidiocesi di Friburgo
L’arcivescovo
Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina
della fede, ha chiesto all’arcidiocesi di Friburgo di ritirare e
rielaborare il suo vademecum «per l’accompagnamento delle persone
separate, divorziate o risposate con rito civile», rivolto agli
operatori pastorali e divulgato lo scorso 8 ottobre. Ne dà notizia la Kna,
l’agenzia della Conferenza episcopale tedesca.
Müller ha inviato una lettera all’arcivescovo Robert Zollitsch, amministratore apostolico di Friburgo oltre che presidente della Conferenza episcopale tedesca. Secondo il quotidiano cattolico Die Tagespost, che ha pubblicato il testo della missiva, questa sarebbe stata mandata in copia a tutti i vescovi della Chiesa in Germania.
Il vademecum uscito da Friburgo apriva alla possibilità della Comunione per i divorziati e risposati nel caso che costoro, dopo un accompagnamento pastorale e un adeguato esame di coscienza, fossero arrivati al convincimento di voler prendere parte alla vita della comunità ecclesiale in tutta la sua pienezza, anche sacramentale. Una decisione che sia il parroco che la comunità avrebbero dovuto rispettare.
Müller mette in guardia dal «disorientare i credenti in merito all’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio», richiamando la non ammissibilità dei divorziati risposati al banchetto eucaristico. Anche per quanto riguarda la nuova cerimonia per festeggiare il “pieno rientro” nella comunità dei divorziati risposati, prevista dal documento di Friburgo, Müller ricorda come riti simili siano stati «espressamente proibiti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI».
Müller ha inviato una lettera all’arcivescovo Robert Zollitsch, amministratore apostolico di Friburgo oltre che presidente della Conferenza episcopale tedesca. Secondo il quotidiano cattolico Die Tagespost, che ha pubblicato il testo della missiva, questa sarebbe stata mandata in copia a tutti i vescovi della Chiesa in Germania.
Il vademecum uscito da Friburgo apriva alla possibilità della Comunione per i divorziati e risposati nel caso che costoro, dopo un accompagnamento pastorale e un adeguato esame di coscienza, fossero arrivati al convincimento di voler prendere parte alla vita della comunità ecclesiale in tutta la sua pienezza, anche sacramentale. Una decisione che sia il parroco che la comunità avrebbero dovuto rispettare.
Müller mette in guardia dal «disorientare i credenti in merito all’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio», richiamando la non ammissibilità dei divorziati risposati al banchetto eucaristico. Anche per quanto riguarda la nuova cerimonia per festeggiare il “pieno rientro” nella comunità dei divorziati risposati, prevista dal documento di Friburgo, Müller ricorda come riti simili siano stati «espressamente proibiti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI».
Andrea Galli
Brava la Redazione per questo articolo !
RispondiEliminaBRAVO CARDINALE MULLER..METTI LE COSE APPOSTO CORREGGI GLI IMBROGLI
Eliminacarlo maria pg
Finalmente qualcuno che dice qualcosa di Cattilico.
RispondiEliminaDove sono quelli che citavano a sproposito "Dogmatica Cattolica" all'epoca della sua nomina?
RispondiEliminaMi permetto: buuuuuuuuuuu e strabuuuuuu a loro!
E grazie MiL per questa notizia!
Credo che alla base del problema dei divorziati ci sia un fenomeno più serio, cioè la facilità con cui sono ammessi al matrimonio cattolico coppie che non sanno nemmeno cosa sia la CC.
RispondiEliminaPer una volta sono d'accordo con Il Nuovo!!
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