Disputationes Theologicae continua a informare sugli sviluppi della vicenda dell’Istituto del Buon Pastore “ Senza procedere in maniera affrettata - come evidente ad ogni osservatore attento - ma anche tentando di perseverare in quell’amore alla verità, sebbene scomoda, che ci ha fatto parlare (anche con la giusta visibilità) a proposito di altri soggetti.
Sicché, dopo aver prudentemente seguito la “scaletta” evangelica, pubblichiamo anche gli atti recentemente posti, che - riteniamo - parlano da sé.
Né perdiamo di vista - diversamente dalla non rara demagogia - che le pressioni sono un aspetto certamente molto rilevante, ma non l’unico: il fattore principale è come ad esse ci si rapporta, libero arbitrio per libero arbitrio. E’ in effetti la frequente presenza di questo secondo fattore, quello interno, ciò che dà campo al primo.
Guardiamo alla recente storia (che, ahinoi, tanto raramente è magistra vitae…), ad esempio la storia ecclesiastica: se gli uomini di Chiesa “di buona dottrina” avessero diffusamente preferito il bene della causa al bene personale (o al miraggio di esso…), se almeno i “buoni” fossero stati disponibili ad esporsi di persona senza troppi calcoli opportunistici - di una falsa prudenza solo umana - e ciò stabilmente, la crisi modernista non avrebbe potuto nuocere molto meno?
Forse il Signore ci avrebbe addirittura del tutto risparmiato tale castigo.
D’altra parte, queste prove hanno il grande pregio di svelare i cuori e di vagliarli uno ad uno.
Ecco dunque gli atti che sono stati posti in questi mesi.
Guardando senza ansia ai segni della Provvidenza e mentre praticamente tutte le attività ordinarie, le appaganti gioie del sacerdozio e del Seminario, proseguivano come sempre.
A questa medesima Provvidenza per l’intercessione della Madonna ci affidiamo, senza fretta, anche per l’avvenire. Fiat voluntas Tua.”
Leggere QUI l'articolo corredato dai Documenti allegati