Sono una ventina le Associazioni che hanno aderito al “Family Day Palermo – Giornata della Famiglia”, una manifestazione in favore della famiglia naturale fondata sul matrimonio, cioè sull’unione legittima tra un uomo e una donna, che avrà luogo a Palermo, sabato 22 e domenica 23 giugno 2013 a Parco Cassarà.
Sono date e luoghi scelti non a caso: è nel capoluogo siciliano che il 22 giugno sfilerà il Gay Pride nazionale, con l’obiettivo di rivendicare l’equiparazione legale delle unioni di persone dello stesso sesso al matrimonio per poi puntare al riconoscimento, sempre per i medesimi soggetti, del diritto all’adozione, come è già accaduto in Francia. “Nello scorso mese di gennaio – racconta Filippo Campo, membro dell’associazione “Sos ragazzi” di Roma e Palermo, tra le promotrici dell’iniziativa - il Comune di Palermo e la Regione Sicilia hanno dato il loro patrocinio all’edizione del Gay Pride nazionale e hanno dichiarato che sono favorevoli alla possibilità che la manifestazione si svolga ogni anno a Palermo, perché il sud è molto poco sensibile al tema dell’omosessualità. Del resto la Regione Sicilia, nel corso di questi mesi, si è prodigata nel discutere e approvare disegni legge contro l’omofobia e a favore dell’identità di genere”.
I promotori del “Family day” hanno allora deciso di organizzare la loro manifestazione proprio in quel giorno “Per ricordare che il matrimonio non può che essere – per definizione – soltanto l’unione legittima tra un uomo e una donna e che la Repubblica Italiana – come recita l’articolo 29 della Costituzione – ‘riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata su di esso’, il tutto in sintonia con l’articolo 13, comma 3, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che così si esprime: ‘La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato’, non potendo, dunque, altri tipi di unione essere equiparate a questo istituto. Il neonato Comitato, aperto ad ogni ulteriore adesione da parte di chi ne condivida le finalità, è apartitico e aconfessionale ed intende agire nel rispetto delle leggi e degli individui”.
Il Comitato promotore dell’iniziativa è composto, secondo Nello campo da “Gente semplice, comune. Donne e uomini che non si vogliono piegare alla dittatura ideologica omosessualista. La nostra vuole essere una testimonianza, anche per ripristinare la verità su un argomento rispetto al quale si continua a fare molta confusione, con l’intento palese di distruggere il concetto di famiglia, quello che conosciamo da millenni a questa parte”.
La due giorni di Palermo prevede spettacoli, musica, tavole rotonde, presentazioni di libri e di riviste cattoliche. Molti saranno coloro che porteranno la loro testimonianza. Tra questi va ricordato Luca Di Tolve, ex omosessuale, ora sposato e convertito al cattolicesimo. «Lo abbiamo invitato – afferma Filippo Campo – perché testimoni l’importanza dello spirito della nostra iniziativa, che non è contro qualcosa o qualcuno, ma è per la vita che anela alla verità, che intende smascherare la pericolosità dell’ideologia di genere e raccontare la bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna”.
Quanti sarete il 22 giugno nel Parco Cassarà?
“Abbiamo scelto quel parco di Palerno, lontano dalle vie dove si svolgerà il Gay Pride, per evitare contrapposzioni, perché di solito ci sono tante famiglie con i loro bambini. Vorremmo che fossero due grandi giornate di festa. Non so quanti saremo. Spero davvero tanti e spero anche che tanti vogliano darci una mano per organizzare questa due giorni. Ci occorrono anche aiuti economici, perché non ci sponsorizza e non ci finanzia nessuno. Chi volesse, può contattare “Family Day Palermo” su FaceBook e Twitter. Ma soprattutto, mi creda, abbiamo bisogno di tante preghiere”.
https://www.facebook.com/FamilyDayPalermo
La presidente della Camera sarà a Palermo quel giorno. Indovinate a quale delle due manifestazioni ?
RispondiEliminaAl Pride
EliminaPremesso che sono felicemente e "regolarmente" sposato - e con una donna - da trentanni con matrimonio prima religioso e poi civile, ciò premesso mi sono sempre chiesto perchè dobbiate imporre la vostra volontà a coloro che la pensano diversamente. Anche se altri desiderano contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso, MAI mi convincerebbero a fare altrettanto per cui "che me ne frega"?
RispondiEliminaLibertà a tutti: la libertà che ci ha concesso Dio!!
Se Dio approvasse il matrimonio tra persone dello stesso sesso Sodoma non sarebbe stata incenerita.
EliminaLibertà non è "fare quello che ci pare e piace"!
EliminaMa perseguire il bene assoluto e quello che è secondo la nostra natura umana creata da Dio.
Una relazione fra due individui dello stesso sesso si può basare su molti aspetti: di amicizia, di lavoro, sportiva, ...
Quando una relazione fra due persone dello stesso sesso diventa una relazione sessuale questa oltre a non perseguire il bene assoluto và anche contro natura perchè è finalizzata soltanto al proprio piacere personale, o al massimo a provocare piacere al proprio partner.
Un piacere che oltre essere fine a sè stesso è soprattutto sterile.
La finalità della sessualità non è il piacere personale o dell'altro partner.
Anche un uomo e una donna che consumano sessualmente la loro relazione senza la volontaria accettazione dei figli che quell'atto comporta sono in grave peccato perchè la loro azione non persegue il bene assoluto.
Una famiglia non può essere "omosessuale" (o meglio monosessuale) perchè la famiglia naturale è formata solo da un uomo e una donna che consapevolmente e volontariamente accetteranno tutti i figli che potranno avere dalla loro relazione sponsale.
Due uomini o due donne non possono generare niente, se non per mezzo dell'uso della tecnologia medica che però anch'essa và contro natura perchè la fecondazione dell'ovulo femminile (che non è nel caso di 2 uomini proprio della coppia) avviene con l'intervento esterno con uno spermatozoe (che nel caso di 2 donne è, per forza di cose, esterno alla coppia).
E nemmeno l'adozione è ammissibile nelle coppie monosessuali perchè ogni persona ha il diritto (naturale) di vivere in una famiglia in cui abbia l'amore di un padre e di una madre.
Cerchiamo di essere un po' più onesti intellettualmente.
Beh, certo, se crediamo alle favole!
RispondiEliminaE comunque, approvava gli atti sessuali fra consanguinei? Oppure ammetteva che l'uomo avesse più mogli e concubine??
RispondiEliminaGrazie REDAZIONE: dopo le bestemmie alla Madonna, dopo gli inni all'aborto, ecco che, per bocca di tale c.dalla1949, viene anche sbandierato l'indifferentismo sul PECCATO di omosessualità. Grazie per questo florilegio che ci permettete di leggere...e dire che ora approvate anche i commenti!
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