Post in evidenza

ABSTULIT ATRA DIES ET FUNERE MERSIT ACERBO - #requiem

Siamo oggi listati a lutto nel giorno dei funerali di Arnaud, ragazzo diciannovenne, tragicamente coinvolto in un incidente stradale alcune ...

martedì 2 aprile 2013

La predica "preoccupante" di p. Cantalamessa a San Pietro il Venerdì Santo. E' contrario ad ortodossia e liturgia?


 Senza commenti eccessivi, irriverenti e maleducati, sull'esempio di un nostro lettore, Vi chiediamo un'opinione su passaggio della predicazione di Padre Cantalemessa davanti al Papa la sera del Venerdì Santo nella Basilica di San Pietro durante la Passione di N.S.G.C.

"Dobbiamo fare il possibile perché la Chiesa non divenga mai quel castello complicato e ingombro descritto da Kafka, e il messaggio possa uscire da essa libero e gioioso come quando iniziò la sua corsa. Sappiamo quali sono gli impedimenti che possono trattenere il messaggero: i muri divisori, a partire da quelli che separano le varie chiese cristiane tra di loro, l’eccesso di burocrazia, i residui di cerimoniali, leggi e controversie passate, divenuti ormai solo dei detriti".
A parte la preoccupazione per gli aspetti liturgici e cerimoniali che lui considera detriti, ma quei "muri divisori", che in realtà sono l'ortodossia contro l'eresia, come è possibile considerarli "impedimenti"? E come è possibile che il Papa e altri prelati e sacerdoti tacciano davanti a parole del genere?
Forse il francescano si è espresso male, o voleva proprio dire quello che temiamo?

Magister, a proposito della predica di p. Cantalamessa così ha scritto nel suo articolo sul suo blog il 30.03.2012

Ottocento anni fa giusti giusti, il 30 marzo 1202, morì Gioacchino da Fiore, l´abate calabrese «di spirito profetico donato» che Dante collocò nel Paradiso.
E che in Paradiso c´è andato per davvero, stando al processo di canonizzazione avviato dalla diocesi di Cosenza, in cui ricade il monastero di San Giovanni in Fiore.
Oltre che dall´avvio del processo di santità, il centenario è segnato da una serie di convegni. Che dietro la facciata dell´erudizione nascondono questioni vitali per il presente e il futuro della Chiesa.
Perché le visioni di Gioacchino da Fiore hanno traversato i tempi, anche se per il grande pubblico egli resta uno sconosciuto. E continuano a influenzare larga parte del cattolicesimo d´oggi.
Affiorano, ad esempio, nelle tesi sostenute dal francescano Raniero Cantalamessa, che è il predicatore ufficiale della Casa pontificia: «La storia sacra ha tre fasi. Nella prima, l´Antico Testamento, si è rivelato il Padre. Nella seconda, il Nuovo Testamento, si è rivelato il Cristo. Ora siamo nella terza fase, quando lo Spirito Santo brilla in tutta la sua luce e anima l´esperienza della Chiesa».
Proprio questo, infatti, Gioacchino profetizzò: la venuta di una terza e ultima età del mondo, quella dello Spirito Santo. Con una nuova Chiesa tutta spirituale, tollerante, libera, ecumenica. Che prende il posto della vecchia Chiesa dogmatica, gerarchica, troppo materiale.
Padre Cantalamessa è vicino al movimento dei carismatici e quindi sensibile a queste visioni. Ma l´influsso di Gioacchino da Fiore sul pensiero cattolico è molto più ampio e profondo.[...]

142 commenti:

  1. Cantalamessa ha delineato chiaramente e plasticamente la sfida che la Chiesa di oggi si trova ad affrontare per rispondere sempre meglio e in mondo sempre attuale alla sua missione evangelizzatrice. Quel che conta è il contenuto e non il contenitore. Quello che la Chiesa di provincia da tempo mette in pratica, finalmente trova una formulazione alta a Roma nel pensiero del Papa e del suo Predicatore. Molte cose devono cambiare ancora; ma se un giorno passeggiando nei musei o leggendo libri di storia troveremo scritto che la Chiesa fino al 2013 ha agito in un certo modo e poi ha cambiato registro, avremo l'ennesima riprova della giovinezza di questa nostra Istituzione.

    Manlio. Roma

    RispondiElimina
    Risposte
    1. bravo Manlio. Sono perfettamente d'accordo!

      Elimina
    2. Peccato che i tradizionalisti non abbiano un predicatore così bravo.

      Elimina
    3. i tradizionalisti seguono la tradizione che vuol dire tramandare da in generazione in generazione cioè tramsettere cio che ci hanno insegnato gli apostoli.I modernisti hanno impoverita la vera santa messa.Il moderno che vantaggio ha portato nella chiesa cattolica?Possiamo dire che la chiesa è uno splendore come quando in tutto il mondo la messa veniva celebrata in lingua latina? Che frutti ha portato il modernismo? Io prefersco un predicatore tradizionale tradizionale che un moderno ecumenico. Se la barca di Pietro non è affondata grazie ai tradizionalisti che si mantengono con l'insegnamento degli apostoli che non hanno sminuito la santa messa

      Elimina
    4. Caro Manlio, a qualche anno di distanza dalle tue visioni ecumeniche spinte, posso a maggior ragione dirti che questa Chiesa,in questo momento storico, secondo la tua visione, non avrà' un futuro. Quando sara' stata rasa al suolo da eretici e muslim, avrai ben poco da rallegrarti..SARAI CREPATO !
      Antimo

      Elimina
  2. Lo vuoi proprio un mio commento? Ebbene un papozzo che non finiva più, da tagliarsi le vene, ma dove pensava di trovarsi Cantalamessa? Ma robe da matti, 45 minuti di predica, fuori da ogni grazie, ritegno e moderazione. Un'enuresi della parola come solo poche persone ce l'hanno. Bocciato senza appello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. l'omelia del Venerdì santo è tradizionalmente di questa lunghezza.. lo è sempre stata, anche negli anni precedenti e con altri predicatori. Quindi evita di parlare per niente. I contenuti invece erano ottimi!

      Elimina
    2. I contenuti sono degni di una riunione massonica! Anonimo 18.18, sveglia!

      Elimina
    3. Sempre meglio dei papelli tradizionalisti. Chi conosce le riunioni massoniche deve esserne un assiduo frequentatore. Atronz!

      Elimina
    4. ricordate GIOVANNI il Battista? rivolgendosi al popolo che lo seguiva diceva: RAZZA DI IPOCRATI il vangelo dice che ----------------le folle lo seguivano Tu che giudichi con chi ti identifichi?

      Elimina
  3. Si badi di capir bene:
    molto probabilmente (io dico sicuramente!) con "residui di cerimoniali" si intende proprio "cerimoniale" ma "di stato"; non credo (ne sono certo!) che si intenda le "cerimonie liturgiche.

    RispondiElimina
  4. Per quanto sia molto preoccupato per i "residui di cerimoniali" (annullare il Summorum Pontificum ad esempio?) trovo che la parte peggiore sia qulla relativa ai " i muri divisori, a partire da quelli che separano le varie chiese cristiane tra di loro": questi muri divisori sono poi i dogmi, e gauai a eliminarli, a meno di non voler sciogliere la Una Santa Cattolica e Apostolica Chiesa nell'acido del sincretismo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finalmente qualcuno che ha colto il senso di questa segnalazione!
      Piero Mainardi

      Elimina
  5. ..padre Cantalamessa è membro del rinnovamento carismatico, le cui espressioni non mi sembrano ortodosse ma di forte matrice protestante, vedi i vari canti in lingue (suoni senza senso), riposi dello spirito (svenimenti causati dall'imposizione delle mani del celebrante..) e lodi spontanee di stampo pentecostale durante le liturgie. Non mi stupiscono certe sue parole sui "residui cerimoniali".

    nikolaus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hai ragione ,sono di madrice protestante .Fare attenzione con l'imposizione delle mani ci sono dei libri che spiegano guardare libretto di Don Giorgio Maffei :la sètta carismatica,pro manuscripto,Ferrara 1994.l'autore era rettore (non so se lo è ancora)

      della Certosa di Ferrara. Il moderno ha portato tanta confusione e la confusione non viene da Dio

      Elimina
  6. Che la Chiesa sia un organismo che vive anche nella storia, che come tale sia costantemente sottoposta all’attrito con la storia e quindi ad una necessita di formali adeguamenti ad essa è indubbio. E’ indubbio anche che tale necessità sia particolarmente urgente nel momento attuale, momento in cui la Chiesa appare appannata e arretrata. Quello che però mi meraviglia fino allo sbigottimento, è che la proposta di riforma non tenga conto – nonostante tanto parlare apparentemente in tale direzione – proprio dei dati reali, storici, concreti, ma continui a basarsi su castelli ideologici (o profetico-ideologici). Qualsiasi sensato riformatore valuterebbe i reali dati e le reali esperienze del proprio tempo (2013) nonché quindi la concreta situazione e da lì partirebbe. E qual è questa concreta situazione? Quella di una Chiesa che dopo reiterati, insistiti, incaponiti, quasi ottusi tentativi (che durano da almeno 50 anni) di percorrere la via di una profetica rifondazione sulle basi della vulgata post conciliare (di cui, purtroppo, le parole del Frate predicatore Cantalamessa riportate nel post potrebbero anche essere l’ennesima riproposizione) si ritrova non solo non meno corrotta di un tempo, ma anche debole, incerta, vacillante anche sui principi fondamentali di dogma e istituzione e soprattutto sempre più povera di fedeli, di religiosi e di sacerdoti. Questa è l’innegabile, salvo querela di falso, lampante verità.
    Eppure, proprio chi più grida alla necessità di riforma, continua a non volerla vedere questa realtà e a presentare un progetto, una via già percorsa e che si è nei fatti già rivelata disastrosa. Oltretutto una via vecchia. Sì, perché, diciamolo: i segni dei tempi non sono stati irrevocabilmente fissati nel 1958… allo schiudersi del Vaticano II. Assurdo ai limiti del ridicolo e del contraddittorio continuare a voler leggere la realtà, i bisogni del mondo, dei credenti come dei non credenti, della Chiesa e del mondo sulla base delle esigenze della fine degli anni ’50 del ‘900 (esigenze già allora non del tutto attuali ma maliziosamente post datate, ossia proposte come esigenze in emersione, sorgive quando invece erano già frutto di elaborazione teorica su basi di dati di vari decenni prima).
    Le concrete prove fallimentari non servono proprio a nulla? Le primavere rivelatesi rigidi e grigi inverni non ci hanno insegnato niente? Qui, purtroppo, vengono da citare le acutissime analisi sul comportamento delle élite ideologiche degli ultimi due secoli e mezzo (quelle che hanno dato vita in primis alla Rivoluzione francese e che ancora ci dominano) dovute a pensatori quali Barruel e Cochin… quelle relative alla loro disperata incapacità (e non volontà) di aprire gli occhi sulla realtà e staccarli da quell’immagine del mondo costruito dall’ideologia. Un po’ come, in politica, fanno gli ancora numerosi sostenitori delle esperienze comuniste… ancora capaci di esaltarsi ed esaltare magnificando le esaltanti sorti del mondo non appena la rivoluzione comunista si sarà ovunque diffusa, nonostante le ormai innumerevoli concrete e tragiche esperienze in quel senso che la storia da un secolo registra.
    Sì, è ora di qualche cambiamento per la Chiesa (e a maggior ragione e in maggior misura per il mondo… del resto dovrà essere come sempre proprio la Chiesa a segnare la via), ma da effettuarsi proprio nel senso diametralmente opposto a quello che tanti “dinosauri”, con o senza saio, continuano scleroticamente (e maliziosamente) a riproporre…
    E forse tanto affanno e tanta furia nel tentare di rianimare quella fallita e nei fatti esangue esperienza, è dovuta proprio alla crescente e spaventata presa di coscienza che la prossima riforma della Chiesa (e le avvisaglie si sono avute proprio con Woytila prima e poi in maniera ancor più evidente con Ratzinger) sarà proprio quella di lasciarsela finalmente alle spalle.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido pienamente. Non e' un caso se le esperienze piu' vitali oggi, dal punto di vista quantitativo quanto a numero di fedeli, ma soprattutto di giovani sacerdoti e religiosi, e dal punto di vusta qualitativo quanto a livello di proposta, siano quelle legate alla sensibilita' tradizionale.... Felice

      Elimina
    2. Ma Felice, tu dici che dal punto di vista quantitativo le esperienze più vitali oggi sono quelle legate alla sensibilità della tradizione???
      Ma di quale contesto stai parlando? Nel mondo intero? In Europa? In Italia? Non mi sembra che questo sia così in Latinoamerica o in Asia... e nemmeno in Africa...
      Riguardo al punto di vista qualitativo, mi sembra che si no anche delle esperienze molto positive non legate alla sensibilità tradizionale! Io non sarei così di parte come te, credo che ce ne siano sia tra questi ma anche tra quelli che qualcuno chiama più progresisti, senza cadere nei noti estremismi di certi gruppi chiusi e autoriferenziali da una parte e dall'altra...

      Elimina
  7. Mi piaccerebbe che commenti come quello di Monaldo Trulli non si limitassero semplicemente a dire che l'omelia di P. Cantalamessa è "un'enuresi della parola" ma che spiegassero e argomentassero in quale punti del discorso non sono d'accordo e perché...

    Ovviamente, se prima, riescono ad averlo chiaro loro stessi... Se no è scontato che si limiteranno soltanto a semplici enunciati coprofiliaci... di scarso valore intellettuale ed infimo rigore logico...

    Grazie!

    RispondiElimina
  8. Padre Cantalamessa non è mai stato così ambiguo e "inconcludente" come in questa occasione, la sua interminabile e fumosa omelia tutto ha fatto fuorchè indicare l'essenziale, malignando dico che se avessero eletto un Papa che il giorno prima era intento a raccogliere nei campi fagioli, nell'omelia avrebbe fatto l'elogio del fagiolo! RgR

    RispondiElimina
  9. Concordo con Anonimo (12.59). E' evidente che c'è tutto un modo "criptico" di esprimersi, in questo momento, volutamente non trasparente: Tizio parla a Caio, in maniera che Sempronio non intenda e viceversa. L'apparente "tranquillità" e mitezza poi dei soliti "noti novatori" è alquanto strana e inquietante, come se non ci fosse già "materiale" sufficiente per lamentele varie (dal loro punto di vista). Sarebbe davvero bello che qualcuno spiegasse in definitiva qual'è il vero "mostro" da abbattere (tra "curie", "conferenze", "consigli" e via dicendo).

    RispondiElimina
  10. P. Cantalamessa come tutti i prelati di Curia in questo momento è in attesa di sapere quale sarà la sua sorte: promozione episcopale o oblio? E come molti si esprime in maniera criptica, ammiccando a quello che parrebbe essere il pensiero del papa, ma senza rischiare troppo. Un esempio di ciò che dovrebbe essere radicalmente estirpato, questo atteggiamento sì che è ormai un detrito!

    RispondiElimina
  11. Papa Francesco è un caterpillar, non si farà fermare dai soliti lamenti conservatori che hanno finora bloccato l'attuazione completa del CVII e che ha lasciato la Chiesa in un limbo indefinito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedrai quanti di questi soloni piangeranno W Papa Fraancesco

      Elimina
    2. Si è proprio un caterpillar che in inglese significa bruco. Mentre brujo significa in spagnolo stregone scegliete voi.

      Elimina
    3. Caspita, Il Nuovo delle 14:37 l'ha detta giusta. Un caterpillar non e' solo un bruco, ma anche una larva d'insetto ed un predatore.

      Elimina
    4. Un bruco che vi tratterà per quello che siete, ne vedremo delle belle!

      Elimina
    5. Più divertenti delle buffonate viste finora con questo vescovo romano? Allora siamo su scherzi a parte!!

      Elimina
    6. Per la prima volta sono d'accordo con Simon, il Papa, questo Papa ov escovo di Roma come preferisce farsi chiamare lui, possiede un'indole Lefebvriana, e di questi ciancicatori di parole e bla bla bla vari credo proprio che farà polpette.
      Per quello che ho capito Papa Francesco, nei modi e nella sostanza è l'esatto contrario di Ratzinger, troppo timido, intellettuale e spirituale questo, mentre Brgoglio a paragone possiede i modi e la risolutezza di un camionista (in senso buono, ricordate Er Principe nel film di verdone con la sora Lella?).
      Ecco credo che Bergoglio potrebbe pensionarne parecchie di queste cariatidi vaneggianti.

      Elimina
    7. E certo perchè il problema della Chiesa sono quelli con l'indole lefebvriana mica gli eredi di Marcinkus che stanno ancora in Curia. Immagino che di loro non farà polpette, per riconoscenza visto che l'hanno fatto "papa". Ah annamo bene, annamo proprio bene; come direbbe la Sora Lella

      Meo

      Elimina
    8. Siete fuori strada come una jeep. Bergoglio era il candidato di Re e di Bertone, eletto apposta affinché blateri di povertà e pauperismo e non rompa le palle alla Curia. Sveglia!

      Elimina
  12. Cantalamessa chi? Forse questo qui sotto?
    http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSpydmvhtedPzdQ_aDQUdRciqFyPRkft2xnKC9FS3uzSUnUKtJ7hQ

    Ed era in buona compagnia:

    http://nicolaiannazzo.org/wp-content/uploads/2013/03/BergoglioEcumenico06.06.jpg

    Chi nega quello che sta avvenendo o è uno stolto, o un incosciente o un disonesto. Se la prima e la seconda categoria spopolano tra i fedeli, credo che la terza sia quella più in voga in Curia.

    P.S.
    Alla Redazione: il vostro sito è citato oggi su un articolo del Corriere.it ripreso anche da Dagospia.

    Meo.

    RispondiElimina
  13. A commento dell'articolo di Accattoli sul CdS: - A quando le vostre "critiche"? Attendiamo con ansia ... A proposito: non avvertiamo la mancanza delle lingue volgari ... e voi?

    RispondiElimina
  14. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

      Elimina
    2. Io mi auguro che la Redazione nell'incipit del post quando parla di un lettore maleducato si stia riferendo a te, e non a qualcun altro.
      Monaldo Trulli ha espresso un parere legittimo peraltro motivato dalla lunghezza della "pappardella" di Cantalamessa.
      Come diceva il grande Cardinale Siri una buona predicazione deve durare poco così se è bella lascia un senso di piacevolezza all'ascoltatore, se è brutta lo rallegra perchè finisce presto. Cantalamessa più che come referente della delegazione cattolica per il dialogo con le chiese pentecostali (come pomposamente si presenta sul suo sito personale!!!) avrebbe dovuto fare il referente delle chiese pentecostali per il dialogo con la delegazione cattolica.

      Meo.

      Elimina
    3. Grazie Meo. Ma non ti curar troppo di lui, evidentemente è un troll venuto qui solo a creare disturbo e gettare zizzania.

      Elimina
  15. Un commento: http://opportuneimportune.blogspot.gr/2013/04/i-vestiti-nuovi-dellimperatore-bergoglio.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma è proprio necessario che venga a farsi qui pubblicità?

      Elimina
    2. il Nuovo, visto che ci tocca subire le tue fregnacce quotidiane, almeno leggere Baronio è una panacea per i nostro occhi.

      Elimina
    3. BXVI non ha molto tempo davanti a sé, dopo Papa Francesco farà pulizia e non credo che ti basteranno le parole di Baronio.

      Elimina
    4. due sole parole: Mastro Lindo

      Elimina
    5. Ma voi credete che a Bergoglio freghi qualcosa di ripulire la curia romana... Poveri illusi! Bergoglio era il candidato di re e Bertone, eletto apposta affinché blateri di povertà e pauperismo e non rompa le palle ai curiali. Sveglia!

      Elimina
    6. Bravo Silver, sono pienamente concorde. bastava vedere quanto sghignazzavano dalla loggia centrale la sera dell'elezione. e non mi parlate di cristiana letizia, quella era una vera e propria crassa risata. alle spalle ed alla faccia di quella centomillata che in piazza san pietro già piangeva per il Nuovo che avanza (o come dico io che ci è rimasto in credenza)

      Elimina
  16. Su questo signor Cantalamessa, che come tutti i carismatici ha il riso sardonico quando é in TV, piú di tante parole é utile vederlo all' opera insieme ad un suo compagno di eresie.
    http://info-caotica.blogspot.it/2012/10/preguntas-tontas.html

    RispondiElimina
  17. Il sito «Messa in latino» - che chiama Bergoglio «Papa piacione» - il 27 marzo così commentava l’informazione data dal portavoce vaticano riguardante il desiderio del Papa di rimanere «per ora» ad abitare in una stanza della Domus Sanctae Martae e di voler pranzare e cenare con gli altri ospiti: «Speriamo solo che non aggiunga il suo appartamento del terzo piano del Palazzo Apostolico ai Musei Vaticani». ] Il sito «Messa in latino» - che chiama Bergoglio «Papa piacione» - il 27 marzo così commentava l'informazione data dal portavoce vaticano riguardante il desiderio del Papa di rimanere «per ora» ad abitare in una stanza della Domus Sanctae Martae e di voler pranzare e cenare con gli altri ospiti: «Speriamo solo che non aggiunga il suo appartamento del terzo piano del Palazzo Apostolico ai Musei Vaticani».

    Così Accattoli nel Corriere. Viva lo sputtanamento del tradizionalismo d'accatto(li)! Continuate così, che andate bene!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma nasconditi anonimo! Lascia in pace questo ottimo sito di cattolici.
      Viva Papa Benedetto XVI!

      Elimina
  18. Chiedo venia in anticipo per il tono apodittico, ma avete chiesto un commento ed eccolo qui - breve, perche' dopo la pausa pasquale ho un mucchio di lavoro arretrato e non potro' spiegare il perche' del mio commento fino a fine settimana. Dunque:

    A mio debol parere P. Cantalamessa ha dato prova di pari ignoranza riguardo al catechismo di base ed a Kafka; e non parliamo neppure di teologia, perche' quella e' cosa seria per persone serie, e P. Cantalamessa non sa neppure dove sta di casa.

    P.S. - Un piccolo OT: complimenti alla Redazione per aver fatto colpo su Accattoli con l'azzeccatissimo "Papa pacione."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Errata corrige: Papa piacione.

      Elimina
    2. Mi associo, solo oggi le visite sono quasi quadruplicate rispetto alla media del periodo.
      Ottimo, ottimo.

      Elimina
    3. Cara Luciana,
      A mio parere, il tuo commento è una semplice falacia "ad hominem".

      Non affronti i contenuti dell'omelia di p. Cantalamessa e non contraponi ad essi il tuo punto di vista e finisci semplicemente col fare degli imprechi generici...

      Secondo me dovresti imparare ad argomentare, magari leggendo la Logica di Aristotele e San Tommaso...

      Elimina
  19. Messa in latino dando spazio ad esaltati, sedevacantisti, tradiprotestanti, lefebvriani e affini, non sta' facendo un servizio alla tradizione, l'articolo di Accattoli e' sintomatico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ormai il ritornello del "sedevacantista" è nella hit degli ospedali psichiatrici subito dopo a "Piacere, Napoleone".

      Meo.

      Elimina
  20. "Chiese cristiane"? Ma c'è una sola Chiesa...

    RispondiElimina

  21. Che cavolo di superbia avete a chiamare fanatici tutti coloro che si interrogano sullo stato attuale della Chiesa??

    Anzi, secondo me chi non si interroga e non fà un esame completo di realtà rimane lui stesso un poveretto o una poveretta senza senno che non sa usare il cervello. Non vedete che disastro l'Europa che una volta era cristiana? Non vedete che disastro le ultime generazioni? Falsi buonisti, il cristianesimo se viene ridotto a un falso umanitarismo diventa solamente un'insieme di norme etiche che si possono girare a piacimento, quindi il cattolicesimo che i Santi e i Padri della Chiesa hanno sempre trasmesso viene trasformato anche a partire dai vertici del Clero come un sentimentalismo e "valori" che si possono buttare nel cestino con tutte le altre ideologie New Age degli ultimi 200 anni! Altro che avanti!!! Qua si va indietro! Qua si perde il vero significato e la natura stessa! Chi snatura il cristianesimo (e specialmente oggi i falsi umanitari e i falsi buonisti) e purtroppo quanti preti e cristiani oggi, tutti questi sbagliano e pensano anche di fare del bene!!! E pensano anche di essere "avanti" di aver capito tutto.... di falsi buoni è pieno il mondo, molto meglio sacerdoti che per il VERO bene delle anime parlano e agiscono in maniera scomoda non per gli applausi del mondo ma per la salvezza delle anime e la vera gloria di Dio. Perché Dio oggi viene insultato a partire dalle Chiese e dai suoi ministri, chi dà veramente gloria a DIo con le parole e con l'esempio sono in minoranza e non sono di certo i falsi buonisti e i falsi umanitari

    Poi è VERO è VERO è VERO e lo dovremo gridare nelle strade: Il papa NON deve fare il piacione, il cristiano NON deve piacere, anzi chi va d'accordo con il mondo NON è vero cristiano! Il vero uomo di Dio e soprattutto un sacerdote è un uomo che ha una bontà interiore, ma 1. per vera umiltà deve sempre riconoscere di essere un poco di buono 2. Bontà NON vuole dire FALSO BUONISMO . Capito? Per chi è duro di orecchio e non vuole sentire mettetevelo bene in testa: BONTA NON SIGNIFICA FALSO BUONISMO, bontà è comprensione certo, ma è anche grinta, autorevolezza, amminimento. Poi oggi manca la vera semplicità! Non è semplicità chi si mostra semplice ma dentro è tutto contorto!! Sappiate distinguere la vera umiltà da quella falsa, la vera semplcità di cuore dalla falsa, la vera fede dalla falsa. Attenzione, oggi si fa molto in fretta a prendere per oro tutto quello che luccica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu sei un perfetto esempio di cristiano che non piace, almeno al 99% dei Cattolici.

      Elimina
    2. meglio: a quelli che si credono tali ma non sanno di non esserlo. Più.

      Elimina
    3. PLACET anonimo 15.30!!

      Elimina
    4. Meno male che ci sei tu, anonimo; che per umiltà e saccenza sei imbattibile. Potevi fare il papa!

      Elimina
    5. Che gusto vedere la coda di paglia di Simon :-D

      Elimina
  22. Il processo di canonizzazione avviato dalla diocesi di Cosenza, non è un processo concluso. Prima di dire che Gioacchino da Fiore sta in Paradiso, aspettiamo che e se mai lo dica il Papa.

    RispondiElimina
  23. Qualsiasi discorso si faccia, il pubblico non presta più attenzione dopo circa 10 minuti! Una predica che supera i 10 o 15 minuti diventa aria al vento. Oppure si è dei predicatori eccezionali e si riesce ad accattivare il pubblico per più dei 10 min. Non mi pare sia qui il caso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, anche Bergoglio credo abbia dato una impronta importante in questo senso: i suoi sono discorsi pane pane e vino al vino, al limite per alcuni anche sbagliati, ma mai troppo contorti e mai troppo prolissi.
      Ma ormai, anche per questioni anagrafiche i vari Cantalamessa non sono più un pericolo, appartengono ad un passato sempre più lontano.

      Elimina
  24. E' dal 1980 che il buon fratacchione, su chiamata di Giovanni Paolo II, è Predicatore della Casa Pontificia: in tale veste, da oltre TRENTA anni, TUTTI i venerdì di Quaresima ed Avvento espone le proprie meditazioni all'ascolto del Papa (meglio, dei Papi: con l'attuale siamo a tre) e di varie autorità ecclesiastiche. Il fratacchione, inoltre, ha un proprio sito web: www.cantalamessa.org, nel quale ci informa che "... è stato membro della Commissione Teologica Internazionale dal 1975 al 1981 e, per dodici anni, membro della delegazione cattolica per il dialogo con le Chiese Pentecostali ...".

    Alla luce di tutto ciò, davvero ci dobbiamo preoccupare delle "meditazioni", quali che siano, di un tale flanellone?

    RispondiElimina
  25. Siamo ritornati ai tempi pre-Benedetto XVI.

    Si è sola aggiunta una vena isterica tesa a superare, ora e subito, ogni scarto tra la Chiesa ed il mondo.

    Che tristezza. Ancora una volta siamo costretti ad assistere alle azioni demolitorie portate avanti da uomini di Chiesa e finalizzate alla distruzione della Chiesa.

    Caro Santo Padre Benedetto, ci mancate moltissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cantalamessa è perfetto per "papa" Francesco. Il sincretismo ha vinto.

      Elimina
    2. Addio Chiesa Cattolica...è la fine!

      Elimina
    3. Francesco è il falso profeta di cui parlano le Scritture, non credetegli!

      Elimina
    4. Papa Francesco è il Sommo Pontefice che lo Spirito Santo ha suscitato a guidare la Chiesa in questo momento storico!!!

      Elimina
    5. VIVA IL PAPA, BENEDETTO XVI!!!

      Elimina
    6. VIVA BENEDETTO XVI, VIVA FRANCESCO, VIVA GIOVANNI PAOLO II, VIVA PIO X, ECC ECC ECC

      Se san Paolo vivesse oggi fra noi, probabilmente ci amonirebbe come lo ha fatto ai Corinzi nella sua 1º lettera (1 Cor 1,10-16):

      "[10]Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti. [11]Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. [12]Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!».

      [13]Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? [14]Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, [15]perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. [16]Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno."

      Non siete d'accordo???
      Possiamo dire io sono di papa Benedetto, io di papa Francesco, io di papa Pio X???
      Ognuno non è il "dolce vicario di Cristo in terra"???

      http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/il%20papa.htm

      Elimina
  26. no non è la fine: è solo prevalso il pensiero non cattolico^!_

    RispondiElimina
  27. Io sono molto limitato nel mio comprendere, l'unica cosa che mi sembra chiara è che a Cantalamessa non piace cantarelamessa. E su questo non è solo: è in buona compagnia.

    RispondiElimina
  28. Magnifique!, Excellent!2 aprile 2013 alle ore 18:59

    Magnifique!, Excellent!, non facevano che ripetere, ed erano tutti molto felici di dire cose del genere. [...]
    ...." Come sta bene! Questi vestiti lo fanno sembrare più bello!", tutti dicevano. "Che disegno! Che colori! Che vestito incredibile!"
    Stanno arrivando i portatori col baldacchino che starà sopra la testa del re durante il corteo!, disse il Gran Maestro del Cerimoniale.

    Sono pronto, disse l'imperatore. Sto proprio bene, non è vero?
    E ancora una volta si rigirò davanti allo specchio, facendo finta di osservare il suo vestito.
    I ciambellani che erano incaricati di reggergli lo strascico finsero di raccoglierlo per terra, e poi si mossero tastando l'aria: mica potevano far capire che non vedevano niente.
    Così l'imperatore marciò alla testa del corteo, sotto il grande baldacchino, e la gente per la strada e alle finestre non faceva che dire:
    Dio mio, quanto sono belli gli abiti nuovi dell'imperatore! Gli stanno proprio bene! Nessuno voleva confessare di non vedere NIIENTE, per paura di passare per uno stupido, o un incompetente. Tra i tanti abiti dell'imperatore, nessuno aveva riscosso tanto successo.
    Ma l'imperatore non ha nulla addosso!, disse a un certo punto un bambino. Santo cielo, disse il padre, Questa è la voce dell'innocenza!. Così tutti si misero a sussurrare quello che aveva detto il bambino.
    Non ha nulla indosso! C'è un bambino che dice che non ha nulla indosso! Non ha proprio nulla indosso!, si misero tutti a urlare alla fine. E l'imperatore rabbrividì, perché sapeva che avevano ragione; ma intanto pensava:
    "Ormai devo condurre questa parata fino alla fine!", e così si drizzò ancora più fiero, mentre i ciambellani lo seguivano reggendo una coda che non c'era per niente.

    Solo il bimbo innocente riconosce la realtà della nudità del re, mentre i cortigiani e i sudditi elogiano le magnifiche vesti invisibili.
    ----------------------------
    I vestiti nuovi dell'imperatore Bergoglio
    * * * * * * * * *
    IL vestito nuovo dell'imperator Bergoglio è la tanto osannata "umiltà":
    tutti la acclamano su tutto il pianeta, e lui fiero e COMPIACIUTO di sè la esibisce, si specchia e si crogiola nell'applauso delle masse oceaniche (conquistate-frastornate dai suoi nuvoloni di tenerezza-zucchero filato) inebetite dalla sua somma immensa bontà-umiltà mai vista nella storia....., ma quel vestito.....non esiste!
    Plagio di massa, ipocrisia collettiva, di teste resettate e pronte al conformismo a qualsiasi perniciosa NOVITA', nelle quali la retta ragione e la coscienza, il sano discernimento Vero/falso, bene/male, tutte le facoltà razionali e gli occhi della Fede sono messi in STAND-BY.
    Desiderio profondo e dilagante di un Gran Dittatore, che privi i singoli del libero arbitrio, della scelta consapevole tra Bene e male. Il "bene" sarà ciò che il dittatore vorrà, il male ciò che egli condannerà. Nuovi schemi di ragionamento, inversione possibile di tutti i valori.
    Saranno accontentati i ciechi volontari, gli stolti che non seguono più la Verità eterna per correre dietro alle favole dei moderni Pifferai, pronti a trascinare tutti al baratro di illusioni dove si potranno perdere la vera Fede e, nella confusione tra veri e falsi pastori/profeti, anche l'anima.
    Castigo di Dio: Deus dementat quos perdere vult.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. commento al testo ripreso dal blog di C. Baronio:

      http://opportuneimportune.blogspot.com/2013/04/i-vestiti-nuovi-dellimperatore-bergoglio.html

      Elimina
    2. Molto intelligente il post... troppo intelligente, sebbene non esista una sola parola di questo Papa per poterlo definire "eterodosso".

      Certo che questa e' la chiesa agognata da don Gallo: quello di "O bella ciao" cantata in chiesa.

      Ora accanto a Lady D. e a Obama le masse scristianizzate hanno il loro paladino.

      Accanto ai gesti che non riesco a comprendere (CHISSA' QUANTO POTEVA IMPORTARE A BENEDETTO XVI LE SCARPE ROSSE E LA MOZZETTA)mi è forza ammettere che l'insistere di Papa Francesco sul valore della Croce mi piace molto.

      Elimina
    3. Un commento troppo fine, troppo raffinato per la maggioranza della gente e dei cristiani di oggi.... che sono generazioni la cui testa è infarcita di scemenze. Inoltre come possiamo vedere i sacerdoti oltre ad appartenere a queste ultime generazioni malsane, hanno una formazione insufficiente, anzi inquinata e imbottita di motti rivoluzionari falsamente cristiani se non anticristiani. Ora non solo i sacerdoti ma anche laici, studiano teologia, magari fanno due lauree e il dottorato, ma alla fine ne sa più un'anziana che è stata formata come Dio comanda, o ne sa di più un bambino di 10 anni che ha letto il catechismo di San Pio X. Abbiamo intere generazioni che reputano gli insegnamenti bimillenari della Chiesa una palla al piede, qualcosa di cui liberarsi, fanno finta di volere la continuità con il passato, la maggioranza di loro è gente piena di sé stessa che pavoneggia una conoscenza della fede che non è cattolicesimo ma una dottrina nuova molto aperta al mondo, molto "conciliare" anche con il diavolo. Fanno pure "dialogo ecumenico" con il diavolo in persona questa gente.... talmente è accecata e orgogliosa della nuova forma di cattolicesimo "fai da te" "post-sessantottino, umanista, perbenista, falso umanitario, rivoluzionario (quasi appunto inquinato anche da un socialismo ideologico radicato nella maniera stessa di vivere la fede), vedi gruppi post conciliari, sempre più disarmati e ben amici di questo mondo

      Elimina
    4. si può anche parlare -con discorsi sonanti- della Croce, mentre, nelle azioni e decisioni pratiche si rifiuta di prendere la propria, quella assegnata da Dio ogni giorno, che è fatta di disciplina interiore ed esteriore, ognuno nel proprio stato di vita, sottomettendosi ad un Ordine, un insieme di Regole stabilite da tempo da Autorità della Istituzione, nella quale si occupa un ruolo basso, alto o sommo.
      La squalificazione e mortificazione, l'involgarimento banalizzante a gesto umanitario, più che "volgarizzazione" presunta, della Missa in Coena Domini del Giovedì Santo, caso unico nella storia della Chiesa nel suo sapore lugubre e amaro di decadenza della Fede, un colpo fendente mortale inferto al cuore del Corpo Mistico e dei Sacri Riti bimillenari, essendo la ISTITUZIONE DELLA DIVINA EUCARISTIA E DEL SACERDOZIO, sviliti, oscurati e sbattuti nel fango umano caduco (gestualità socio-umanitaria) che ricopre tutto il contenuto soprannaturale, ne è un esempio lampante.
      Ma chi non ha più la Fede ORMAI non se ne accorge neanche, e minimizza l'episodio.
      Assuefazione progressiva alle dissacrazioni, picconamento della Fede e dei Sacramenti, attuata con nonchalance e fiera determinazione, dall'"alto", come se un elefante entrasse in una cristalleria per RI-sistemare tutto. A modo suo, ovviamente.
      Purchè TUTTO sia nuovo, e il passato sia cancellato dalle coscienze, e la Verità sia "figlia del tempo", in continua evoluzione, anzichè Eterna.
      Bisogna che il popolo diventi indifferente al sacro, che l'uomo sia innalzato ad oggetto di culto, al posto di Dio. Siamo sulla "buona" strada.

      Elimina
    5. Baronio ormai ha perso la testa. Vaneggia di re per diritto divino, di padri che sono mariti (ma per S.Giuseppe non vale?), di fanciulli traviati dall'educazione sessuale che paragona alla pedofilia ed un mare di allucinazioni prodotte da un'intossicazione da bile. Sarebbe da far leggere nelle parrocchie per far capire a che punto di follia porta il fanatismo. Ma forse è meglio così, ignorarlo è un atto di pietà come lo è stato per l'autoproclamatosi 007 di Dio, Don Villa: il mio nome è Villa, don Villa! E vai con un altro martini, agitato non mescolato!

      Elimina
    6. Egregio sig. Nuovo delle 21:38,

      grazie a Dio, l'età non mi ha ancora annebbiato le facoltà di raziocinio, né credo di vaneggiare. Inutile dire che, se ci sono vaneggiamenti, mi pare possano essere palesemente riscontrati nelle Sue parole, da cui quantomeno emerge o la lettura frettolosa e superficiale del mio commento, o l'inadeguatezza a comprenderlo. Mi conforta che altri ne abbiano capito il senso e i riferimenti. Se per Lei io sono un fanatico, ne meno vanto, mi creda. E non creda che gli sfoghi intemperanti di cui mi fa bersaglio riescano a dissuadermi dall'esprimere quello che in coscienza reputo giusto.

      Non perderà tempo a confutare le Sue affermazioni, che si argomentano da sole.
      Ma La invito cristianamente a moderare, se non la lingua, quantomeno la penna, o le dita sui tasti del computer.

      B+

      Elimina
    7. E' proprio dei folli non ritenersi tali.

      Elimina
    8. Io non Le ho ancora dato del folle, ma sono certo che se mi sbilanciassi non potrei trovarLa d'accordo. Che se poi Ella lo fosse, si sconfesserebbe da solo. Faccia il piacere: eviti di creare confusione e dissidi in un blog che non ha bisogno delle Sue esternazioni.

      Elimina
  29. condivido appieno quello che ha detto padre Cantalamessa!

    RispondiElimina


  30. Per questo, il Terzo Segreto di Fatima rivelerebbe il "mistero dell’iniquità" (2 Tess. 2,7): la Chiesa Cattolica "contraffatta" - la contro-chiesa, l’anti-Chiesa - il mistero del drago, la cui coda avrebbe spazzato via un terzo delle stelle del cielo , ovvero un terzo della gerarchia Cattolica sotto la guida di un antipapa eretico.

    E’ questo che Papa Giovanni Paolo II rivelò criticamente, nel suo discorso relativo alla rivelazione del Terzo Segreto il 13 maggio 2000: "Il messaggio di Fatima è un appello alla conversione, che mette in guardia l’umanità affinché non faccia il gioco del "drago", il quale con la "coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra" (Ap. 12, 4).

    Quando parlai con Padre Malachi Martin riguardo all’antipapa eretico e dell’apostasia nel Terzo Segreto, la sua risposta fu: "Fosse solo quello." L’antipapa e i suoi collaboratori apostati saranno (come li chiama Suor Lucia) i partigiani del diavolo (os partidarios do demonio) "i quali lavoreranno per il male e non avranno paura di niente".1 Sono questi "partigiani del demonio" che costituiscono il "terzo delle stelle del cielo" precipitate sulla terra dalla coda del drago. Questi uomini che si nascondono come clero "Cattolico" sono in realtà membri segreti della setta e sono consacrati al demonio. Essi otterranno il controllo dell’apparato Vaticano e creeranno il "ramo" cattolico di una nuova religione ecumenica mondiale. La loro "chiesa" contraffatta sarà Cattolica solo di nome. Essa formerà la parte "Cattolica" della religione imposta e asservita dal Nuovo Ordine Mondiale. Il vero Cattolicesimo sarà considerato fuori legge, ed i fedeli Cattolici che rimarranno saldi nella loro vera fede, saranno soggetti alle più feroci "persecuzioni" che si siano mai viste nella storia.

    Fonte: http://www.fatima.it/index.php?option=com_content&view=article&id=148&Itemid=209

    RispondiElimina
  31. La Chiesa rivive misticamente la vita e la Passione di N.S. Gesù Cristo, mi sa che in questa logica il Concilio II è stato il tradimento di Giuda, ora che la Chiesa è stata flagellata e umiliata a partire dai suoi stessi componenti, ora verrà crocifissa e risorgerà. Tutto si ripete.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono d'accordo. L'unico dubbio verte sul fatto se Essa risorgerà per continuare la storia, tornando all'antico e perenne splendore di Fede, o se passerà al Giudizio Finale e alla vita eterna, essendo conclusa la storia e finito il ciclo spazio-tempo-materia. Questo solo Dio lo sa.
      L'importante è essere pronti a risorgere in Cristo, ogni giorno consegnando se stessi e le proprie cose a Lui: cfr. Io sono la Resurrezione e la vita...

      Elimina
  32. Papa Francesco, già dalla scelta del nome, cavalca di gran passo il trend “low cost” intriso di melassa ecologista e pacifista. Si dimentica che la vera povertà materiale deve essere personale, escludendo ciò che appartiene agli altri e in primis a Dio: se io voglio essere povero, non debbo eliminare i beni tuoi, ma soltanto i miei: San Francesco povero, voleva ricco l'Altare. Non solo, ma debbho praticare la povertà con dignità, con discrezione, non suonando la tromba come i farisei. Amare il prossimo implica aiutarlo innanzitutto e soprattutto nella sua povertà spirituale, cercando di convertirlo per dargli la ricchezza della Fede e della Grazia: questo è l'ordine dato da Dio alla sua Chiesa, "andate e predicate il Vangelo a tutte le creaturte" (anche ai musulmani, anche agli ebrei... convertiteli!), altro che dialogo!... L'aiuto materiale è secondario. Questo insegna N.S. Gesù Cristo, questo insegna San Francesco, questo hanno praticato i Santi e Pio XII, un Papa degno di questo nome!

    Fonte: http://www.salpan.org/Index2.htm

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricordati che nel GIUDIZIO FINALE, Gesù, il Cristo, ti essaminerà sul tuo AMORE CONCRETO AL PROSSIMO, aldilà che fosse cristiano, ebreo, musulmano; nero, bianco o giallo; povero, ricco, colto o ignorante. E sono Parole del Vangelo, "Parole di Dio":

      Vangelo di Matteo: 25,31-45
      Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?” Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.

      Elimina
  33. All'inferno non ci sono barriere culturali o razziali.
    C'è un pò di tutto:atei,peccatori impenitenti,saraceni, luterani e sedicenti cattolici e pure qualche
    papa se vogliamo dirla tutta.
    Io il dialogo ecumenico me lo terrei da parte se vado a finire a casa del demonio.
    Qui sul pianeta sarebbe il caso di parlare di salvezza delle anime.
    atronge.

    RispondiElimina
  34. L'articolo su Corriere.it riportato poi dal seguitissimo Dagospia ha avuto il grande merito di far conoscere al grande pubblico la voce di dissenso verso bergoglio e i suoi metodi pecorecci. Questa voce c'è, esiste e probabilmente oggi molti cattolici che ignoravano siti come Messainlatino e gli altri siti citati ma che di fronte agli oltraggi compiuti dal sudamericano sono rimasti indignati, si sono rallegrati nel constatare che non sono soli ma possono contare su una buona compagnia. Qualche schizzo di fango è arrivato sulla sciatta vestaglia del sudamericano.
    Anche la Zanzara su Radio24 ha affrontato l'argomento chiamandone a parlare tal Maurizio Ruggiero in qualità di esponente del tradizionalismo cattolico. Purtroppo questo personaggio si è mostrato essere solo un sedevacantista in grado d'interpretare alla grande lo stereotipo che i nostri nemici vorrebbero affibbiarci. E dire che forse si trova d'accordo con l'utente "(finto)tradizionalista) col suo squallido antisemitismo che mi ha fatto vomitare.
    Però se n'è parlato, ed è bene così.

    Meo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. meo mistero su italia1 ha mandato in onda un servizio in cui c'erano tutte le tue teorie sull'abdicazione di Benedetto condite dalle profezie della beata Emmerick e si parla anche di francesco come antipapa

      Elimina
    2. Si, vi hanno sputtanato per bene.

      Elimina
    3. Caro Il Nuovo, io sono un nuovo lettore di Messainlatino, non lo conoscevo prima e l'ho scoperto proprio grazie all'articolo del Corriere.
      Finalmente un Blog che ha il coraggio di dire quello che pensano in moltissimi cattolici!
      Non ne posso più di tanta stampa finto-cattolica, francesco è un antipapa.

      Un nuovo lettore

      Elimina
    4. Sei patetico, fai finta di essere un nuovo lettore quando invece scrivi qui un mare di fesserie. Moltissimi cattolici? Dove? Nelle tue allucinazioni?

      Elimina
    5. Questo genere di servizi hanno il merito di far scattare qualche domanda nelle teste dei fedeli più svegli che poi si aggirano su internet a cercare informazioni. Tuttavia, Mistero è un programma fatto appositamente per mischiare controinformazione e fantascienza. Il personaggio di Adam Kadmon è fatto apposta per ridicolizzare e screditare qualsiasi tesi sostenuta: uno che dice di vivere sotto anonimato con una maschera da carnevale ma ha una rubrica televisiva quando le produzioni sono costrette a far firmare autorizzazioni anche a chi entra in inquadratura per sbaglio, che credibilità può avere? E' sicuramente un bene che se ne sia parlato, è un bene che qualcuno con un pò di sale in zucca si vada a cercare su internet le informazioni del caso ma c'è da dire che queste luci dei riflettori faranno accorrere anche pazzoidi e fondamentalisti del complotto. Magari anche qualche merdaccia neonazista. Che sappiano che non sono i benvenuti, se ne restino tranquillamente nei loro bunker-fogne.

      Meo.

      Elimina
    6. Nuovo io non ho il tuo vizietto, non uso decine di account diversi.
      Mi basta questo per affondare te e i tuoi vari (finto)Tradizionalista, (s)Crociato e compagnia cantando.
      Sappi che di lettori come l'anonimo qui sopra (a cui mando il mio saluto di benvenuto) ce ne saranno stati a decine oggi. Oggi finalmente la serenata al gesuita ha stonato un pò.
      Credo che l'interesse attorno al dissenso su franceschiello aumenterà i prossimi giorni e non è escluso che la redazione sia chiamata a dare una testimonianza. Il mio consiglio è di non accettare le proposte che arriveranno perchè saranno soltanto imboscate volte a tratteggiare il mondo tradizionalista come una specie di circo. Vi daranno un ruolo da recitare davanti ad un pubblico che sa già cosa aspettarsi, non sopravvalutate il vostro copione e mettete nel cassetto l'ego.

      Meo.

      Elimina
    7. Io credo che, nel ripetuto rifiuto della realtà, ci sia o superficialità, o malafede. Mi pare inutile continuare a negare cosa rappresenta Bergoglio: è uno strappo totale con la Chiesa precedente, una negazione dell'opera di Benedetto XVI ed una reinterpretazione delle norme liturgiche.

      I denigratori del Cattolicesimo accusano i tradizionalisti di lamentarsi per l'assenza della mozzetta e delle scarpe rosse, proprio per appiccicarci addosso l'immagine di persone vacue, interessate solo alle apparenze. E' una mossa astuta, ma davvero superficiale: magari il problema fosse solo l'assenza della mozzetta!

      Qui siamo di fronte ad una vera e propria negazione del magistero di Papa Benedetto. Nemmeno ai tempi di Giovanni Paolo II qualcuno si sarebbe mai sognato di ammettere alla lavanda dei piedi delle donne musulmane, con le quali Bergoglio si è esibito in grandi e profondi inchini a terra (mentre, durante la Consacrazione, nemmeno si genuflette!).

      Solitamente non credo a veggenti e profeti, che considero millantatori, ma qui la situazione è davvero palese. Bergoglio sta facendo di tutto per creare "qualcosa" di nuovo, che non è più Cattolicesimo, ma una filosofia sincretistica alla moda.

      Elimina
  35. "Sappiamo quali sono gli impedimenti.....i residui di cerimoniali, LEGGI,CONTROVERSIE PASSATE divenuti ormai solo dei detriti."
    Sveglia, ragazzi, è un riferimento neanche troppo nascosto al Motu Proprio, con un invito abbastanza chiaro ad ABROGARLO. Altrimenti quali sarebbero le "leggi" e "controversie passate " a cui si riferisce il pentecostale che veste un saio da frate?
    Si prospettano tempi bui per gli amici della Tradizione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non a caso Bergoglio impedì l'applicazione del Motu Proprio di Benedetto XVI in Argentina e perseguitò i preti che volevano celebrare la messa in latino.

      Se ve ne state rendendo conto solo ora, mi spiace per voi.

      Sveglia, cattolici!

      Elimina
    2. Appena finirà BXVI, e manca poco, ci saranno novità interessanti.

      Elimina
    3. Minacce? Illuminaci, così potremo nasconderci nelle catacombe!

      Elimina
    4. Fu profetico il "Buonanotte" che Benedetto XVI disse al balconcino di Castelgandolfo, prima di ritirarsi per l'ultima volta. E' finita, il modernismo ha vinto, la "dittatura del relativismo" è arrivata perfino al soglio di Pietro.

      Elimina
    5. Meglio della dittatura del Cristo Re. Il Cattolicesimo si sta liberando della visione totalitaria e conservatrice di matrice prettamente politica.

      Elimina
    6. Perchè, Nuovo, Cristo non è Re? Hai qualcosa da ridire?

      Elimina
    7. invece secondo "Nuovo", il governo mondialista con la religione ONU_NWO non sarà dittatura, no ? ci sta portanto in braccio papa Berg. come tanti agnellini in braccio eh....tutti al grande circo NWO, nuovo contenitore ecumenico per tutte le sette, e guai chi si rifiuta, sarà perseguitato come fanatico nemico del genere umano

      Elimina
  36. I soliti ottimisti.
    Pensiamo un pò alle cose serie.
    Il minestrino preparato per Benedetto lo facciamo mangiare a Francesco e la frittatina cucinata per Francesco la facciamo mangiare a Benedetto.
    E vediamo che succede.......
    atronge

    RispondiElimina
  37. Segnalo la puntata di stasera Mistero - misteri della fede, appena conclusa su Italia 1. Molto, molto inquietante.
    La trasmissione oltre a passare in rassegna svariate apparizioni, profezie, storie di templari...etc...un misto di verità e menzogne ha fatto passare un'idea dominante: è in atto un cambiamento.
    La trasmissione si è aperta con papa Benedetto abdicante - dicendo chiaramente che era tutto previsto da tempo, c'era un disegno...etc... - e papa Francesco regnante - dicendo chiaramente che, a parte l'elezione rapida, quasi imposta (si è fatto intendere, richiamando il conclave del 1958 in cui sarebbe stato eletto Siri ma costretto seduta stante a rinunciare, che fosse stato quasi eletto un altro al posto di Bergoglio) sarà un papa a servizio della pace e del nuovo ordine mondiale riportando il papato alle origini, privo delle sovrastrutture di potere costruite dalla Chiesa...
    La trasmissione si è conclusa con un attacco ad ogni forma di dogma che causerebbe solo divisioni, violenze...etc...
    Resto molto perplesso, sapendo che dietro trasmissioni come queste, per la quale scorrono fior di euro, ci sono altri interessi...e si trasmettono "verità".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Premesso che la storia di Siri è una balla (lo dico davvero a ragion veduta, avendo conosciuto Siri personalmente), l'elezione di Bergoglio fu rapida a causa del ritiro della candidatura di Scola.

      Pare, stando alle indiscrezioni più affidabili, che Scola fosse stato il candidato più votato fino al terzo scrutinio (se le mie fonti sono affidabili, e ho motivo per crederlo, Scola dovrebbe aver toccato i 40 voti), quando la sua candidatura sarebbe stata affossata dai cardinali della curia romana per via di vecchi rancori mai sopiti. I curiali, quindi, spinsero l'acceleratore su Bergoglio.

      Se la candidatura di Scola non fosse finita nel mirino dei curiali, forse adesso avremmo Scola papa, o forse la lotta fra lui e Bergoglio si sarebbe risolta in favore di un terzo candidato. Chissà.

      Re e Bertone vollero Bergoglio papa apposta per avere uno che si perde in discorsi ecumenici su povertà e pauperismi, senza quindi rompere le palle alla curia. Non a caso i due apparvero ilari e felici come pasque, accanto a Bergoglio, la sera del 13 marzo alla loggia delle benedizioni.

      Sul fatto che Bergoglio sia intenzionato a perseguire l'ermeneutica della discontinuità, su questo non ci piove.

      Elimina
    2. ricordo la facce dei cardinali elettori sol loggione...non erano da Pasqua e ciò mi fa dubitare....liberamenti costretti a votare il vescovo di Roma...

      Elimina
    3. secondo silver, quindi, tutto si è giocato tra il primo e il secondo...contorno e frutta del pranzo del 13 marzo e Bergoglio avrebbe raggiunto il quorum e abbondantemente superato ... nei due scrutinii del pomeriggio? Restano delle perplessità...
      Si i cardinali erano alquanto...turbati

      Elimina
  38. Il predicone di Raniero Cantalamessa non è altro che l'ennesimo raglio dell'asino. Questa persona è uno dei tanti luridi cortigiani che cercano di captare la benevolenza del "papa" straccione. Ma in fondo Raniero non deve fare grossi sforzi per adeguarsi al nuovo corso, anzi! Si può dire che ha gettato completamente la maschera. C'è quasi un clima da caccia alle streghe. I mass media cominciano a segnalare cardinali e prelati che hanno dismesso la croce pettorale d'oro per adottarne una di ferro ed essere, così, più vicini allo stile del "papa" dell'amore, della gioia, della povertà..
    A proposito, se a qualcuno interessa c'è pure l'album delle figurine di "papa" Francesco. Si chiama " l'album della gioia" :) Per la serie: non c'è limite al kitsch ed al trash.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma tu sei "cattolico"??? E chiama il papa, papa straccione???
      Dovresti vergognarti, convertirti di cuore e confessarti.
      Il papa è stato eletto secondo le norme della Santa Madre Chiesa ed è il Vicario di Cristo in terra. E tu lo tratti così???
      Immagino cosa diresti se questo papa come Gesù andrebbe a cena con pubblicani e peccatori???
      Fareste le stesse cose dei farisei, che Gesù non ha esitato in descrivere come sepolcri imbiancati...
      Invece di straciarti le vesti perche il papa usa una croce di ferro, strapati il cuore e mettiti ad amare il prossimo, specialmente chi ne ha più bisogno, con i fatti, concretamente... non a parole!!!

      Elimina
  39. Immaginiamoci a questo punto la beatificazione del Servo di Dio, Papa Pio XII.

    Mi dispiace che a fronte di questo GIGANTE della Fede e del Magistero nemmeno Papa Benedetto abbia voluto procedere.

    CristianoTrieste



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le priorità sono altre:
      http://www.fanpage.it/un-martire-della-dittatura-militare-possibile-beato-di-papa-francesco/

      Elimina
  40. Ristoriamo i nostri spiriti ricordando i bei tempi appena trascorsi:
    http://www.youtube.com/watch?v=Mjkzo1zDlqI
    GUARDATE!

    RispondiElimina
  41. Gioacchino da Fiore? Preoccupatevi piuttosto delle radici chiaramente frankiste-sabbatee del sedevacantismo, anche noto come sedeprivazionismo, che nella sua forma criptica (si parla appunto di criptosedevacantismo) si è infiltrato nelle associazioni "tradizionaliste" ufficialmente fedeli alla Chiesa e nei gruppi organizzatori delle Messe SP prendendone talvolta il controllo, Cattolica docet.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. criptosedeche? andrè, ce l'hai fatto a peperini co sto sedevacantismo. Ma vatte a magnà na cosa vah, ch'è meglio!
      A Basaglia, ma n'te potevi fa l'affaracci tua quer giorno?

      Meo.

      Elimina
    2. Simò (alias Andrea), con tutto il rispetto, le dottrine antinomiche e il sedevancantismo afferiscono a periodi storici lontani tra loro parecchie decine d'anni. Non dico che sia impossibile, ma se lo dai per scontato devi accettare di essere annoverato anche tu nella folta schiera dei complottisti, che sono appunto, sedevacantisti (e sabbatei?).
      Complessivamente più che alle forme criptiche ti consiglio di evitare gli accumuli di criptonite, per non incorrere nel rischio di contrarre di criptoorchidismo.

      Elimina
  42. ANCHE PER ME BERGOGLIO E' IL FALSO PROFETA .IL LUPO RAPACE TRAVESTITO DA AGNELLO.CHE FALSA UMILTA',QUANTO UMANITARISMO NELLE SUE SPIEGAZIONI DOTTRINALI,SENTO ODORE DI MASSONERIA.SIAMO ALLA FINE

    RispondiElimina
    Risposte
    1. evitiamo eccessi controproducenti, restiamo vigili, d'altro canto non abbiamo molte alternative.
      Estote parati.

      Elimina
    2. State pronti...a scappare prima che il lupi vi mangi!!

      Elimina
    3. E' una pena leggere ciò che qui viene scritto, le maldicenze di cui queste pagine sono piene. Ricordiamoci tutti che se siamo cristiani, è perché seguiamo Gesù Cristo, e non è questo lo stile che Lui ci ha insegnato.

      Elimina
  43. papa mulino bianco I ..per un mondo più pulito e più buono

    RispondiElimina
  44. Andrea che c'entra il SVACANT.?
    Si tratta di non essere cechi il papa mulino bianco I è, dalle sue parolette e dai primi fatti una realtà purtroppo. Carlo Maria

    RispondiElimina
  45. Verso il conformismo dell’anticonformismo
    http://unesorcistaoggi.blogspot.it/2013/03/cronache-b-orgogliose.html

    RispondiElimina
  46. IL LINGUAGGIO DI FRANCESCO: ESCE DAL CUORE ED ENTRA NEL CUORE

    http://www.news.va/it/news/l-linguaggio-di-francesco-esce-dal-cuore-ed-entra

    Un linguaggio semplice, accessibile a tutti, fatto di frasi brevi, poche subordinate, vocaboli ordinari, ripetizione delle parole chiave. È lo stile di Papa Francesco, emerso nei suoi primi interventi pubblici, secondo l’analisi di un esperto, il biblista don Matteo Crimella, docente di Esegesi del Nuovo Testamento alla Pontificia Facoltà Teologica Italia Settentrionale e alla Pontificia Università Urbaniana.Antonella Palermo lo ha intervistato:
    R. – Quello che appare evidente è il linguaggio semplice: frasi brevi, poche subordinate, vocaboli ordinari. E questo fa sì che tutti possano comprendere. Dietro si sente la profondità di un pensiero: un uomo che riflette, che prega, che comunica una grande esperienza, che ha una visione complessa della realtà, ma la esprime – appunto – con un linguaggio accessibile veramente a tutti. Colpisce, per esempio, il fatto che il Papa qualche volta citi dei piccoli episodi. Ecco, questi piccoli esempi dicono la forza della comunicazione ma soprattutto mi sembra che questo emerga nel momento in cui il Papa si distacca dal testo e parla a braccio. Si sente: si sente che anche fisicamente alza i fogli, e quindi non legge, e guarda le persone con cui sta parlando. Qui mi è venuto alla mente un celebre detto del Talmud: “Ciò che esce dal cuore entra nel cuore”. Ecco, mi sembra proprio che sia il caso di Francesco: cioè, noi sentiamo che dal cuore di quest’uomo, di questo pastore viene qualcosa di molto profondo a proposito di Dio, della vita, della Chiesa, dell’uomo. Lo dice, lo esprime in maniera molto diretta e questo va alle persone.
    D. – Poi queste esortazioni: tutte al positivo, vero?
    R. – Certo: anche questa capacità pedagogica di mettere l’accento lui stesso sulle parole chiave. Tecnicamente, questo effetto è quello di suscitare una domanda, un’attesa, una curiosità introducendo una risposta che non è esaustiva nel senso che naturalmente chiede di fare un cammino, ma mostra come questo itinerario sia promettente, invitante, pieno di gioia, di speranza … Questo entusiasma, entusiasma!
    D. - E ci sembra di poter dire che questo linguaggio sia stato già particolarmente efficace, se solo guardiamo a quanto si è rimesso in moto in diversi cuori già subito dopo quel primo Angelus in Piazza San Pietro, vero?
    R. – Ora, io vivo a Milano in una parrocchia della periferia e nel pomeriggio sono – come sempre – sceso in chiesa, verso le cinque – noi abbiamo la Messa alle 18: quindi, alle 17 ero in chiesa. Solitamente, qualcuno arriva per confessarsi … Ebbene, io domenica ho confessato due ore di fila. E la cosa che mi ha colpito è che tutti, tutti mi hanno detto: “Sono dieci anni che non mi confesso”, “Sono cinque anni che non mi confesso”, “Ho sentito il Papa e ho sentito la necessità di venire a confessarmi”. Ecco, questo io credo che sia un segno bellissimo: un uomo che parla dell’amore di Dio, che comunica la sua esperienza della misericordia, la sua grande passione per Dio e suscita immediatamente negli altri il desiderio di vivere questa stessa esperienza.

    RispondiElimina
  47. Vorrei contribuire a ristabilire il buon nome del Padre Raniero, vilmente diffamato dagli imperiti e imprudenti censori di questa fogna di sito pseudotradizionalista. Riporto quindi testualmente il pensiero del Padre Raniero nella Predica della Seconda Domenica di Quaresima, pronunciata il 16 marzo 2012. Ognuno potrà giudicare da sè.

    <<1. Gregorio Nazianzeno, cantore della Trinità.
    Il gigante sulle spalle del quale vogliamo salire oggi è san Gregorio Nazianzeno, l’orizzonte che con lui vogliamo scrutare è la Trinità. Suo è il grandioso quadro che mostra il dispiegarsi della rivelazione della Trinità nella storia e la pedagogia di Dio che si rivela in esso. L’Antico Testamento, scrive, proclama apertamente l’esistenza del Padre e comincia ad annunziare velatamente quella del Figlio; il Nuovo Testamento proclama apertamente il Figlio e comincia a rivelare la divinità dello Spirito Santo; ora, nella Chiesa, lo Spirito ci concede distintamente la sua manifestazione e si confessa la gloria della beata Trinità. Dio ha dosato la sua manifestazione, adeguandola ai tempi e alla capacità recettiva degli uomini .
    Questa triplice ripartizione non ha nulla a che vedere con la tesi, conosciuta sotto il nome di Gioacchino da Fiore, delle tre epoche distinte: quella del Padre, nell’Antico Testamento, quella del Figlio nel Nuovo e quella dello Spirito nella Chiesa. La distinzione di san Gregorio si colloca nell’ordine della manifestazione, non dell’essere o dell’agire delle Tre Persone, le quali sono presenti e operano insieme in tutto l’arco del tempo.>>

    RispondiElimina
  48. Chiese piene e omelie online
    I parroci affermano: "Più fedeli nei confessionali"

    ANDREA TORNIELLI
    CITTÀ DEL VATICANO
    E' l'effetto Bergoglio. Mentre si registrano critiche al nuovo Papa da intellettuali e siti web fino a un mese fa dichiaratamente papisti che mal digeriscono la sobrietà del successore di Benedetto, continua l’onda di simpatia dei fedeli per Francesco.

    Una simpatia non certo riconducibile a un’infatuazione mediatica: tante persone si sono riavvicinate al sacramento della confessione nei giorni di Pasqua perché colpite dalle parole di Bergoglio sul perdono e sulla misericordia. A testimoniarlo sono parroci e sacerdoti di varie parti d’Italia.

    Per leggere tutto l'articolo: http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-francesco-francis-francisco-23895/

    RispondiElimina
  49. TIMORE O PROFEZIA
    Francesco Colafemmina

    ……

    “…Lo scrivevo già nel 2009, quando terminavo il mio romanzo La Serpe fra gli Ulivi, e forse è per questo che sono scettico in merito a Papa Francesco. Oggi ho ripreso in mano questa mia opera e alle pagine 278-79 ecco cosa avevo scritto:

    “Il cardinale con la sua faccia ieratica e severa, sebbene a volte viscida e maliziosamente malvagia era riuscito ad aggregare notevoli gruppi di vescovi, sacerdoti ed altri membri del collegio. Il loro scopo era mantenere la Chiesa in una condizione di disagio permanente. Indebolire il ruolo del Papa, far perdere credibilità all’ortodossia, diffondere la profonda incoerenza del cattolicesimo, rispetto alla vita privata delle gerarchie.
    Questo indebolimento costante della Chiesa non poteva essere compiuto apertamente. Se così fosse stato, avrebbero rischiato di apparire come i veri propalatori dell’apostasia. Essi dovevano agire dietro le quinte. Serviva loro un Papa che fosse davvero santo! Un Papa ortodosso, giusto e retto, nella fede e nella dottrina. Di lui si sarebbero serviti per distruggere la Chiesa come il mondo la conosceva. Non era poi così banale il loro programma.
    Essi avrebbero organizzato dall’interno del Vaticano una puntuale e costante opera, volta a screditare il Papa ortodosso e giusto. A mostrare come le sue decisioni, la sua visione del mondo, la sua stessa fede, fossero superate, vecchie, insostenibili per l’uomo moderno. L’avrebbero messo al centro del discredito mediatico mondiale, creando polveroni attorno a piccoli eventi ecclesiali la cui portata sarebbe stata ingigantita ad hoc. Così preparavano il loro pontificato: quello in cui sarebbe stato eletto il vero Apostata, il vero Antipapa. Costui lo coltivavano blandendolo attentamente. Ne soddisfacevano ogni possibile desiderio, ogni ambizione, purché egli restasse nel silenzio: un cardinale tra i tanti. Al momento opportuno, quando la Chiesa sarebbe stata screditata, maltrattata, umiliata dalle Nazioni e dai loro statisti massoni ed illuminati, quando il Papa santo e retto sarebbe stato cancellato dal cuore dei cristiani, soltanto allora avrebbero attuato il loro piano. Il nuovo papa sarebbe stato latinoamericano.”

    Spero solo di non essere stato profetico

    http://fidesetforma.blogspot.it/2013/04/timore-o-profezia.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Colafemmina,
      nel tuo blog dici che "Magari parla di misericordia senza parlare di conversione, di pentimento, di timore di Dio, di inferno..."
      E allora come spieghi che nella diocesi di Roma le confessioni sono aumentate? Se chiedi ai parrocci te lo confermeranno.
      Dai frutti si riconosce l'albero.
      Tu spargi quello che hai in cuore; sei malato di coprofilia e coprofagia!!!

      Elimina
  50. Il card. Scola sulla libertà religiosa: senza questo diritto crollano tutti gli altri

    Una riflessione sul pluralismo della società, sulla libertà religiosa e sullo spazio di Dio nel mondo di oggi. E’ il filone dell’ultimo libro del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dal titolo “Non dimentichiamoci di Dio. Libertà di fedi, di culture e politica”, edito da Rizzoli, che sarà presentato martedì prossimo alle 18.30 presso l’Auditorium di Milano. Il libro affianca le celebrazioni dei 1.700 anni dell’Editto di Milano sulla libertà religiosa, promulgato da Costantino nel 313, che culmineranno con la visita alla Chiesa ambrosiana del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, il 15 e 16 maggio.

    http://www.news.va/it/news/il-card-scola-sulla-liberta-religiosa-senza-questo

    GRAZIE CL PER AVER FORMATO UN CARDINALE DI SANTA ROMANA CHIESA DI QUESTO CALIBRO!!!

    RispondiElimina
  51. Scola: "Dobbiamo imparare a vivere in una società plurale"

    La società va verso l'interculturalità e l'interreligiosità. Dunque «ci piaccia o non ci piaccia dobbiamo imparare a stare insieme».

    (...) la libertà religiosa va garantita e rispettata. E attenzione perché «il processo di meticciamento che è in atto - avverte Scola - non deve essere inteso come `confusione´ di tutte le religioni, ma va visto nell'ottica del rispetto della libertà di ciascuno sancito dal Concilio Vaticano II». Libertà dunque, ma nel rispetto delle regole. «Il fondamentalismo nasce e tragicamente sfocia in terrorismo - conclude - quando il potere ideologico come un parassita usa la religione distogliendola dal suo vero fine».

    http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/scola-religioni-dialogo-24734/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. siete tutti ---bravi,dotti, conoscete la dottrina, tutti pronti a critiche anche molto perspicace ma chiedetevi con ...GESU' CRISTO--- che non E' una Dottrina che tipo di rapporto avete?

      Elimina