Abbiamo già avuto occasione di ricordare l’abbazia benedettina Notre-Dame di Fontgombault, da ultimo in occasione della benedizione abbaziale del nuovo Padre Abate Dom Jean Pateau O.S.B., quale successore di Dom Antoine Forgeot O.S.B. Monastero facente parte della Congregazione di Solesmes, l’abbazia di Fontgombault è stata fondata nel 1948 e si è distinta nei decenni successivi per l’impegno di fedeltà alla Santa Sede e alla tradizione monastica ed ecclesiale, con particolare riguardo per le antiche usanze liturgiche: a partire dal 1984, quando un indulto del beato Giovanni Paolo II (1978-2005) ha permesso la celebrazione della Messa nella forma extraordinaria del Rito romano, e poi in maniera compiuta dal 1988, l’abbazia di Fontgombault ha profittato di tale permesso per tornare alla celebrazione secondo i libri liturgici del 1962 e il Breviario monastico tradizionale. Questa scelta ha prodotto dei risultati, anche in termini di abbondanza di vocazioni, di tutto rilievo, tant’è che da Fontgombault sono nate nel tempo nuove abbazie “figlie”, ugualmente legate alle usanze monastiche tradizionali e alla forma extraordinaria del Rito romano: in Francia a Randol (1971), Triors (1984) e Gaussan (1994, in seguito – nel 2007 – trasferitasi a Donezan), e negli Stati Uniti d’America a Clear Creek (1999). L’irradiamento per cui Fontgombault è da molti considerata un faro di fedeltà monastica e liturgica, è ulteriormente testimoniato dalle Giornate Liturgiche di Fontgombault del 2001, alle quali partecipò l’allora cardinale Joseph Ratzinger con una relazione di grande rilievo in cui si anticipavano alcune scelte del motu proprio Summorum pontificum, pubblicato nel 2007 durante l’attuale pontificato di Benedetto XVI.
È di questi giorni la notizia di un ulteriore e importante nuovo sviluppo dell’abbazia benedettina Notre-Dame di Fontgombault, e dell’impostazione quanto alle osservanze e alla vita liturgica di cui essa è un importante vettore. Infatti, la storica abbazia Saint-Paul de Wisques – fondata nel 1889 e facente parte anch’essa della Congregazione di Solesmes; situata nella regione francese Nord-Pas-de-Calais, all’inizio del secolo XX si è posta alle origini dell’abbazia San Paolo di Oosterhout, nei Paesi Bassi –, trovandosi a dovere fare fronte al declino numerico della comunità, che avrebbe presto condotto alla chiusura del monastero, ha accolto la proposta proveniente dai fratelli di Fontgombault, i quali durante l’anno in corso invieranno un numero relativamente importante di monaci, onde potere così ristabilire un’integrale osservanza della vita comune secondo la Regola di san Benedetto. La notizia è stata accolta con gioia e gratitudine dall’abbazia Saint-Paul de Wisques, che ha informato della decisione assunta attraverso il proprio sito Internet, con un comunicato del 13 gennaio 2013 dal titolo “Une bonne nouvelle : l’Abbaye Saint Paul ne fermera pas ses portes !”.
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