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martedì 11 settembre 2012

Quando la Musica Sacra , i cori e i musicisti da chiesa accorsero a difesa dell’Ideale e della Bellezza nella Liturgia.


Il 24 settembre 1972, nel Centenario della nascita di Lorenzo Perosi il “popolo” dei cantori dei cori “ceciliani” italiani affollò la Basilica di San Pietro per la Messa Papale conclusiva del loro Congresso straordinario.
Quella folla a servizio dell'ideale e dela Bellezza nella Liturgia provocò un brivido paura negli scatenati innovatori liturgici che, appellandosi alla loro idea del “Concilio” dopo aver umiliato e flagellato la Santa Liturgia, avrebbero fariseicamente diagnosticato la fine della “Musica Sacra” .
Il Servo di Dio Papa Paolo VI, che i testimoni dell’epoca descrissero che fu particolarmente colpito dalla grande affluenza di cantori accorti nel nome di Perosi, nell’Omelia disse: “… a noi pare che Lorenzo Perosi abbia ancora qualcosa da dire ai cultori della musica sacra. E anzitutto questo: il culto del Signore, le sante parole che velano il «mistero», e pur rivelano, in qualche modo, le tremende affascinanti realtà soprannaturali, devono essere rivestite di forme musicali perfette, quanto è possibile ad una creatura. Il genio è dono di Dio; e Dio distribuisce i suoi doni secondo la sua volontà.

Ma anche quando la mente umana non può assurgere a quel supremo fastigio, non si può né si deve trascurare sforzo alcuno per raggiungere quella perfezione di forme e di sacralità, che conviene alla musica di chiesa. Inoltre, è necessario che il musicista, nella ricerca di nuove espressioni, tenga conto del momento della celebrazione, del luogo sacro, dell’assemblea, della maestà divina a cui si rivolge e per cui scrive il suo brano musicale, e insieme delle tradizioni della Chiesa, della quale Lorenzo Perosi fu un servo buono e fedele, consacrando ad essa tutta la sua vena artistica e tutta la sua vita. Ecco perché Ci sembra doveroso che la Chiesa ricordi solennemente questo suo sacerdote e proponga la sua arte, il movente della sua ispirazione musicale, la sua dedizione, alla attenta riflessione di quanti oggi mettono i propri talenti artistici al servizio del Culto divino."

Medesimo entusiasmo fu registrato a Loreto a conclusione della XII Edizione della Rassegna Cappelle Musicali.
Alla Messa conclusiva della Domenica in albis 9 aprile dovettero chiudere le porte della Basilica perché una folla incontenibile era accorsa, fra cui cantori di altri cori che non avevano partecipato alla Rassegna, perché si eseguiva la Missa Pontificalis Prima di Perosi.
Sei anni prima della ricorrenza perosiana un grande Ceciliano , Ernesto Dalla Libera, da Vicenza aveva scritto al Presidente della Rassegna Lauretana : “ Non mollare! Se la Madonna salverà il latino e la musica sacra, Le canteremo il più bello e solenne “Magnificat”. Ma io non ci sarò. A Lei, presidente, l’augurio di non mollare!” .
I cantori e i musicisti che si dedicano alla Lode divina attraverso le varie espressioni artistiche della musica sacra, aspirano, aiuati dalla loro professionalità, alla dimensione di distacco dalle mode e dalle competizioni mondane : per questo è stato coniato il termine di "sacro ministero della musica sacra”.

Anche essere fuori da ogni tipo di competizione musicale è un vantaggio perché si può esprimere più liberamente il proprio pensiero e le proprie aspirazioni al solo servizio dell’Ideale.

Cosa offriranno musicalmente gli organizzatori del Pellegrinaggio romano del 3 novembre prossimo?
Sicuramente un bel programma che terrà anche presente la legittima aspirazione espressa da alcuni sacerdoti che fanno parte dell'organizzazione " ... che i fedeli non siano costretti ad assistere ad un concerto".
Ottima impostazione come, come fedele e come cantore, mi trova totalmente d'accordo!
Questa è stata sempre l'impostazione dell'Associazione Internazionale Una Voce che anche in altre occasioni di ritrovi internazionali ha favorito la partecipazione "actuosa" dei fedeli attraverso il canto del Kyriale.
Alla data odierna dicono, e purtroppo scrivono, che nulla è stato ancora stabilito per il servizio musicale.
Mentre noi esprimiamo il nostro completo disinteresse per la scelta del Direttore e del Complesso Corale che abbellirà, si spera assieme al canto dei fedeli, la celebrazione nella Basilica di San Pietro, prorompe spontanea dal cuore la domanda: gli organizzatori avranno pensanto anche di coinvolgere nel progetto anche i cori da chiesa italiani e/o stranieri?
Ecco allora che l'iniziativa avrebbe avuto quell'impostazione doverosamente promozionale e missionaria per aumentare la conoscenza el'amore  per l'antica liturgia .
Il tempo a disposizione ormai è pochissimo ma, se alcuni cori decidessero di partecipare il Direttore designato  potrebbero individuare, daccordo con i suoi colleghi, alcuni Mottetti, che fanno parte del repertorio comune corale, ed anche altri che potrebbero essere studiati “ad hoc” per un’esecuzione collettiva dignitosa.
Quanti cantori e di musicisti “di chiesa” sarebbero pronti a dire “adsumus – presenti!” per partecipare a Roma alla Messa Pontificale in San Pietro a chiusura del Pellegrinaggio “Una cum Papa nostro” del 3 novembre prossimo?
Quanti cori polifonici, specialmente quelli che abitualmente arricchiscono le celebrazioni liturgiche nella forma ex straordinaria, si vorranno rendere disponibili?
Tutti i gruppi stabili “Summorum Pontificum” sono, per fortuna, lodevolmente poveri.
Eppure siamo a conoscenza che in varie parti d'Italia diversi giovanissimi musicisti alcuni dei quali, per titoli e per concorsi brillantemente superati rappresentano l’eccellenza della musica organistica italiana, collaborano volentieri a sola lode di Dio con i gruppi stabili.
Anche essi si debbono sentire invitati alla Messa del 3 novembre : tutti coloro che hanno dato prova, in questi ultimi sofferti decenni, di fedeltà all’Ideale della Musica Sacra possono far risuonare idealmente la loro voce sotto le auguste volte della Basilica Vaticana per dare lode all’Altissimo come abitualmente fanno sempre e con rinnovato entusiasmo dopo la pubblicazione del Motu Proprio “Summorum Pontificum”.
A.C.



Foto : Il Maestro Mons.Lorenzo Perosi.