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mercoledì 21 marzo 2012

Modernismo e vecchi merletti: il centro Pattaro di Venezia

Riceviamo e pubblichiamo

Spettabile Messainlatino,
dopo lunga vacanza episcopale, nel frattempo che qui a Venezia si attende l'arrivo del nuovo Patriarca, sono andato ad una serie di incontri al Centro Studi Germano Pattaro


Il volantino prometteva bene, lezioni a cura di don Gianni Cavagnoli (Istituto di Liturgia Pastorale -Padova ) e di Mons. Orlando Barbaro (responsabile ufficio Liturgico del Patriarcato di Venezia cui mi riservo di scrivervi in una seconda lettera).Nel frattempo che attendevo l'inizio della prima conferenza cui partecipavo, davanti all'ingresso del centro un arzillo vecchietto con maglioncino grigio e col loden mi superava. Ho pensato subito che si debba un po' a Monti il ritorno del loden , ma poi persona a me vicina mi faceva presente che quello era il conferenziere della serata, don Cavagnoli. Mai capito perchè, ma deve esistere un qualche principio della fisica relativistica che correla una diretta proporzionalità tra sciatteria nel vestire e progressismo nel parlare, quasi ci si vergognasse dell'essere sacerdoti o che si dovesse celare come i supereroi la propria identità segreta.
In circa 50 minuti di esposizione ho dovuto farmi una serie ininterrotta di esami di coscienza e di revisione intellettuale, toccato nelle corde di tutto ciò che è la mia (scarsa) preparazione teologica e liturgica.
Ho scoperto infatti durante la trattazione riguardo "l'efficacia della Parola di Dio nell'azione liturgica" tra le tante cose che l'efficacia della parola di Dio è pari all'efficacia Sacramentale (concetto ribadito più volte) e ho pensato subito che così leggendo un codice biblico in ostrogoto io possa riceverne uguale grazia di quella che ricevetti col Battesimo. Che la Messa fino al 1962 era solo "un rito esteriore da mettere in atto". Ho scoperto che la causa principale dello scisma Luterano era che non vi erano sufficienti letture Bibliche nel Messale che erano solo sei o sette in tutto l'anno. Tra l'altro ho intenzione di denunciare per frode chi mi ha venduto il Messale preCVII in quanto di letture Veterotestamentarie (anzi, pardon, del Primo testamento come ha precisato) solo per il ciclo quaresimale ne conto più di trenta e quindi qualcuno lo ha adulterato. Ho scoperto altresì che l'aumento del numero di letture Veter... ehm Primotestamentarie aveva come scopo di trasformare il popolo Cristiano in un popolo che conosceva profondamente la Bibbia ed effettivamente anche ieri al supermercato c'erano due vecchiette che discutevano sulla corretta esegesi del libro di Abdia... Ma d'altronde ci ha anche assicurato che il popolo Cristiano è si diminuito numericamente ma enormemente aumentato qualitativamente. I milioni di Cattolici che usciti dalla Messa la Domenica vanno a recitare il Rosario di fronte alle cliniche abortiste, in effetti sono una realtà sotto gli occhi di tutti. Un problema di tutta la Cattolicità pre1962 e non dei protestanti evidentemente , perchè , come faceva presente l'oratore, la causa principale dello scisma Luterano era causato dal fatto che non vi era sufficiente spazio alla lettura Biblica nei Messali dell'epoca ed in effetti udito ciò , verrebbe da pensare che a parte le diversità su bazzecole come Predestinazione, Giustificazione, Papato,il Purgatorio, i Sacramenti, fonti della Dottrina Cristiana , il Canone, Lutero alla fine fosse un buon Cattolico.
Ho scoperto che il problema precedente della Chiesa prima del Concilio era che si rifaceva troppo alla Morale e poco all'Esegesi Biblica che da come ho capito dev'essere un argomento di così facile immediatezza da poter essere semplicimente spiegato in un'omelia, senza alcuna pregressa e profonda base storica , archeologica, linguistica, filologica,teologica.
Insomma, completamente riempito ed ispirato da quello che il relatore chiamava "Spirito del Concilio" ho voluto alla fine porre qualche domanda, perché di fronte a tanta illuminazione ero ancora un po' scosso. Mi ero un poco stupito in effetti e ho fatto presente, come un incontro tenuto da un Sacerdote su temi di questo calibro nel quadro di un'iniziativa del Patriarcato non fosse stato preceduto da un momento di preghiera, e ho chiesto se almeno al termine dell'evento fosse possibile una benedizione.

Proprio partendo dalla mia richiesta di cosa fosse lo Spirito Conciliare e se questo termine era forse frutto di quella lettura del CVII quale elemento di rottura , analisi condannata dal Papa ho ricevuto rassicurazione che era viceversa un elemento cui si riferiva già Pio XII nel radiomessaggio di Natale nel 1955. Porterò questa precisazione alla Curia Romana, in quanto prevedere elementi futuri dovrebbe essere utile per la Canonizzazione di Papa Pacelli.
Poi ho chiesto perchè una Liturgia così mutila e mancante di un qualcosa che evidentemente era necessario fosse stata una così immensa fucina di Santi. Ma forse per via dell'evidente illuminazione quasi carismatica e profetica di fronte a tanta dottrina appena esposta rischiavo di essere elemento di disturbo.
La Provvidenza quindi per mano del responsabile del centro (che ha voluto precisare di essere un democratico) mi ha tolto la parola.
E il resto del pubblico? Praticamente rintronato ed addormentato dai precedenti 50 minuti, con scene di incontrovertibile abbiocco in atto già dopo la prima mezz'ora.
Ecco , l'incomprensibilità di certa Teologia è forse l'unica sua Virtù.

Almeno però alla fine il sacerdote si è ricordato di benedirci.
Cordialmente.
Lettera firmata

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