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martedì 27 marzo 2012

"Caso Enzo Bianchi": Lettera di replica di un nostro lettore al Direttore di l'Avvenire che aveva criticato l'articolo di Mons. Livi su Enzo Bianchi

Riceviamo e pubblichiamo con il consenso espresso dell'autore, la lettera che un nostro lettore ha inviato al Direttore dell' Avvenire, in replica alla critica di quest'ultimo sull'articolo di Mons. Livi pubblicata sul quotidiano cattolicao il 23.03.2012.


Roberto

"Gentile Direttore,

ho anch’io una speranza che lei con coraggio e onestà intellettuale, non si fermi alla risposta data nei giorni scorsi, ma voglia approfondire la vicenda di Bianchi e non derubrichi il preciso e argomentato articolo di Monsignor Livi come ha fatto a mio parere troppo frettolosamente.
Rileggendo serenamente il coraggioso Monsignor non ha fatto altro che dire una verità che tutti sanno e vedono (Lei compreso Direttore) , ma che non vogliono o non possono esplicitare.
Livi lo ha fatto come prima di lui alcuni eccellenti giornalisti, non politicamente corretti: Mario Palmaro e Alessandro Gnocchi in Cattivi Maestri Francesco Agnoli con un articolo sul foglio del 2009.

Bianchi è un caso unico di successo, personaggio di frontiera sul limite con due identità mai del tutto chiare che usa sapientemente a seconda dei casi.
Non è un membro ufficiale della Chiesa, non deve rispondere a nessuno se non a se stesso. Si è autoproclamato priore di una comunità unica e anomale che comprende uomini e donne e persone di diverse religioni, quindi non cattolica. ed esperto di materie per cui non ha titoli accademici. L’unico che possiede è un quello di dottore in scienze economiche.
Ha cavalcato in modo straordinariamente vincente da un punto di vista dei media la corrente contestatrice e progressista della Chiesa Cattolica, senza mai entrarvi. Si è proposto alla cultura dominate anticattolica trovando porte spalancate in quel sistema culturale egemonico che ruota intorno al gruppo Repubblica Espresso. Da Fazio e di casa, il festival della filosofia di Modena vetrina sempre più importante del pensiero debole apertamente anticattolico lo vede da anni come protagonista. E’ stato una delle firme del numero speciale di micromega nello scorso maggio in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II in cui si contestava la beatificazione. Nel 1989 Bianchi insieme ad altre 69 firme di teologi progressisti, accusa apertamente la linea di Giovanni Paolo II. Si potrebbe continuare. La difformità rispetto al magistero, di quanto dice e scrive con straordinaria prolificità il Dottor Bianchi è un dato oggettivo.
Mi stupisce moltissimo la sua risposta. La leggo fedelmente da anni e la guardo su Sat2000 e nutro una sincera stima per il suo modo di porsi, le sue idee sono spesso utili e approfondite.
Riguardo a Bose non avevo mai capito quale fosse la sua posizione. Ora è molto chiara.

Al Signor Todeschini vorrei fare notare che I Papi come successori di Cristo sono il vertice di una istituzione divina e non umana che come madre e maestra accetta ed ama tutti i suoi figli anche coloro che esprimono le loro idee.
Un invito a partecipare al sinodo non accredita certo in toto la persona e meno che meno gli conferisce mandato di infallibilità.
Questo è il primo grande motivo per cui Bianchi è in se stesso e nella sua vita un insieme di contraddizioni evidenti. Critica la Chiesa esprime idee diverse dal suo magistero, lo fa sapientemente rimanendo al margine e dopo essersi ritagliato una visibilità per cui la Chiesa con la sua giusta prudenza non esprime scomuniche, anche per il seguito che in questi anni è riuscito a raccogliere intorno alla sua opera. Seguito che come bene afferma Livi è generato da un dottrina evanescente fatta di mezze verità presentate con fare angelico e con stile profetico, tale per cui diventa difficile ed impopolare anche solo azzardarsi a fare qualche critica ai suoi discorsi. Ma analizzando la sua dottrina di cattolico rimane davvero poco o nulla.
La invito pertanto a fare giornalisticamente luce – e sarebbe tempo_ su chi sia Enzo Bianchi, mi permetto di darle una sintetica traccia, provi a rispondere a queste semplici ingenua domande:
- E’un laico o un consacrato ?
- il “suo Monastero” è a tutti gli effetti un monastero Cattolico o no ?
- E’ gerarchicamente sottoposto all’autorità de Papa in ordine alla dottrina o può fare quello che vuole ?

Sta silenziosamente raccogliendo sempre più persone intorno a d un idea di Chiesa errata in aperto dissenso al Papa al magistero e cancellando completamente l’indispensabile figura di Maria. Il tutto partendo da un assioma assoluto. La verità non esiste e la Chiesa Cattolica non deve pensare di possederla, quando lo ha fatto ha fatto disastri.. ????

Queste, caro Direttore, sono le idee che diffonde un grandissimo affabulatore e straordinario oratore. Tanto di cappello a queste indiscutibili capacità. Quanto a idee e contenuti e soprattutto alla adesione alla buona dottrina Cattolica. Ci sarebbe molto e molto da approfondire e da portare a galla.
In sintesi il messaggio di Bose è un messaggio che indebolisce e svilisce la fede. Livi ha avuto il coraggio di affermarlo.
Auspico Lei abbia il coraggio di aprire con mite fermezza, nello stile meraviglioso di Benedetto, una corretta e rispettosa indagine per capire dove sia la verità. Sempre che anche lei creda ancora che possa essere nella Cattolica.
Cordialità"

C.R.

2 commenti:

  1. idem sentio, caro C.R. ma per quanto tempo saremo così minoranza?
    Non lasciatemi solo!

    fidelius.

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  2. Sono passati oltre due anni da questo episodio e Bianchi ora con l'avvento di Bergoglio al soglio pontificio ha visto le sue profezie di rinascita spirituale della chiesa ecumenica e dialogante finalmente avverate. Io credo che sia l'inizio di una liquefazione ormai molto avanzata dentro un liquido mondano che puzza parecchio di zolfo. Bianchi e tutta la sua corte di adulatori per larga parte creduloni e poco preparati per il resto conformisti e buonisti politicamente corretti e impregnati di quello snobismo morale che è alla radice del degrado della civiltà europea e della crisi della cattolicità nel vecchio continente.

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