Sintesi del Convegno
PELLEGRINI DELLA VERITA' VERSO ASSISI
-UN APPROFONDIMENTO SUI PASSI DI BENEDETTO XVI-
1° ottobre 2011
Padre Serafino Lanzetta ha affrontato il tema del Convegno - “Pellegrini della Verità verso Assisi” - ponendo una considerazione molto importante: “spesso, da cinquant’anni a questa parte grossomodo, si è generato un equivoco: il Cristianesimo, come ogni altra religione, non può pretendere l’assolutezza, perché nessuno può vantare di possedere la verità. La verità è sempre più in là di noi stessi. Sì, è vero: la verità ci trascende sempre perché la verità è Dio. Però, mentre ci trascende, non si smarrisce nei tentativi pluralisti di ricercarla. Rimane sempre una e identica.” Proprio il documento “Dominus Iesus” - al centro dell'intervento di P. Lanzetta – rappresenta una risposta del Magistero della Chiesa rispetto ai problemi sollevati da certo pluralismo religioso.
A questo proposito l'interessante relazione del prof. don Manfred Hauke – sul rapporto tra i Padri della Chiesa e le religioni pagane – ha fatto notare come fin dalle origini il cristianesimo ha dovuto confrontarsi con un pluralismo religioso molto vasto.
Come può dunque essere riassunta la posizione dei Padri nei confronti del pluralismo religioso della loro epoca?
La possibilità dell’uomo di essere salvato – ha spiegato don Hauke - è reale, ma è allo stesso momento minacciata dal peccato e dall’azione del diavolo. Tale influsso negativo si mostra in particolare nella venerazione degli idoli, delle immagini che rappresentavano gli dèi pagani. Gli idoli vengono strettamente legati all’azione dei demoni. Testimone di questa lettura patristica della realtà pluralistica è la traduzione dei LXX del versetto 5 del Salmo 95: Omnes dii gentium daemonia (gli dèi delle genti sono demoni).
Si tratta dunque sostanzialmente di una posizione piuttosto negativa: di certo non si trattava di una ricezione tout-court dell’eredità religiosa pagana. I vecchi culti, secondo i Padri, dovevano cedere all’adorazione del vero Dio e dell’unico Signore Gesù Cristo. Solo per alcuni punti singoli della religione pagana venivano messi in luce degli elementi positivi mentre i cosiddetti “semi del Verbo” non erano cercati tanto nella religione quanto piuttosto nella riflessione filosofica.
Questa razionalità filosofica come “terreno comune” su cui confrontarsi, appare la chiave interpretativa utile per approcciarsi al prossimo incontro di Assisi, i cui momenti in comune dovrebbero essere intesi non tanto come un dialogo interreligioso con una finalità religiosa, bensì riguarderanno alcune problematiche concrete, quali la pace, la persecuzione religiosa, etc., che vedono coinvolte le stesse religioni in quanto fenomeni socialmente significativi. Inutile ribadire che comunque resta il rischio dell'interpretazione mass-mediale dell'incontro, interpretazione che – è stato rilevato da tutti i relatori presenti al convegno - difficilmente potrà rendere ragione di aspetti così delicati e complessi.
Anche Mons. Pozzo, nell'omelia della S.Messa di apertura del Convegno, ha fatto presente che questo incontro di Assisi deve collocarsi nell'ottica di un dialogo da sviluppare “nel rispetto dell'ordine naturale”. “L’incontro di Assisi – ha detto Mons. Pozzo - non è un pantheon dove tutte le religioni si mescolano o si confondono o, addirittura si equivalgono fra loro, ma è un opportunità. Perché non solo la Chiesa Cattolica, ma anche le altre confessioni cristiane e le altre tradizioni religiose, e persino uomini di buona volontà che sono ancora in ricerca verso la Luce, si ritrovano, per proseguire nell’impegno comune a difendere e a promuovere le basi fondamentali delle umana e civile convivenza nel rispetto dell’ordine naturale e nella ricerca della giustizia e della pace.”
E' giusto ricordare che l'omelia di Mons. Pozzo si è concentrata sulla “compassione mariana” ai piedi della Croce, così il Segretario della Pontificia Commisione Ecclesia Dei non ha mancato di ricordare che “non si può stare presso la Croce di Gesù se non si sta anche presso Maria. E’ proprio lì, ai piedi della Croce, che Maria è diventata Madre della Chiesa".
A questo proposito l'interessante relazione del prof. don Manfred Hauke – sul rapporto tra i Padri della Chiesa e le religioni pagane – ha fatto notare come fin dalle origini il cristianesimo ha dovuto confrontarsi con un pluralismo religioso molto vasto.
Come può dunque essere riassunta la posizione dei Padri nei confronti del pluralismo religioso della loro epoca?
La possibilità dell’uomo di essere salvato – ha spiegato don Hauke - è reale, ma è allo stesso momento minacciata dal peccato e dall’azione del diavolo. Tale influsso negativo si mostra in particolare nella venerazione degli idoli, delle immagini che rappresentavano gli dèi pagani. Gli idoli vengono strettamente legati all’azione dei demoni. Testimone di questa lettura patristica della realtà pluralistica è la traduzione dei LXX del versetto 5 del Salmo 95: Omnes dii gentium daemonia (gli dèi delle genti sono demoni).
Si tratta dunque sostanzialmente di una posizione piuttosto negativa: di certo non si trattava di una ricezione tout-court dell’eredità religiosa pagana. I vecchi culti, secondo i Padri, dovevano cedere all’adorazione del vero Dio e dell’unico Signore Gesù Cristo. Solo per alcuni punti singoli della religione pagana venivano messi in luce degli elementi positivi mentre i cosiddetti “semi del Verbo” non erano cercati tanto nella religione quanto piuttosto nella riflessione filosofica.
Questa razionalità filosofica come “terreno comune” su cui confrontarsi, appare la chiave interpretativa utile per approcciarsi al prossimo incontro di Assisi, i cui momenti in comune dovrebbero essere intesi non tanto come un dialogo interreligioso con una finalità religiosa, bensì riguarderanno alcune problematiche concrete, quali la pace, la persecuzione religiosa, etc., che vedono coinvolte le stesse religioni in quanto fenomeni socialmente significativi. Inutile ribadire che comunque resta il rischio dell'interpretazione mass-mediale dell'incontro, interpretazione che – è stato rilevato da tutti i relatori presenti al convegno - difficilmente potrà rendere ragione di aspetti così delicati e complessi.
Anche Mons. Pozzo, nell'omelia della S.Messa di apertura del Convegno, ha fatto presente che questo incontro di Assisi deve collocarsi nell'ottica di un dialogo da sviluppare “nel rispetto dell'ordine naturale”. “L’incontro di Assisi – ha detto Mons. Pozzo - non è un pantheon dove tutte le religioni si mescolano o si confondono o, addirittura si equivalgono fra loro, ma è un opportunità. Perché non solo la Chiesa Cattolica, ma anche le altre confessioni cristiane e le altre tradizioni religiose, e persino uomini di buona volontà che sono ancora in ricerca verso la Luce, si ritrovano, per proseguire nell’impegno comune a difendere e a promuovere le basi fondamentali delle umana e civile convivenza nel rispetto dell’ordine naturale e nella ricerca della giustizia e della pace.”
E' giusto ricordare che l'omelia di Mons. Pozzo si è concentrata sulla “compassione mariana” ai piedi della Croce, così il Segretario della Pontificia Commisione Ecclesia Dei non ha mancato di ricordare che “non si può stare presso la Croce di Gesù se non si sta anche presso Maria. E’ proprio lì, ai piedi della Croce, che Maria è diventata Madre della Chiesa".
Associazione Catholica Spes
per approfondimenti: www.verumperegrinantes.blogspot.com
Che pagliacciate....se questa è l'ermeneutica della continuità....esprimo i miei dubbi su tale ermeneutica dell'inciucio "verso Assisi".
RispondiEliminaLa conferma evidente è che i Francescani dell'Immacolata sono dei falsi tradizionalisti.
Certo, caro Anacoreta, che il suo mi sembra un ottimo modo di parlare e confrontarsi.
RispondiEliminaLe considerazione dei tre relatori mi sembrano interessanti ed equilibrate e soprattutto prospettano una modalità positiva di confronto con le altre religioni diversa sia dell'indifferentismo di chi le vorrebbe intercambiabili sia di chi s'imbarcherebbe domani pe runa crociata (o più probabilmente direbbe agli altri armiamoci e imbarcatevi).
RispondiElimina<span>Le considerazioni dei tre relatori mi sembrano interessanti ed equilibrate e soprattutto prospettano una modalità positiva di confronto con le altre religioni diversa sia dell'indifferentismo di chi le vorrebbe intercambiabili sia di chi s'imbarcherebbe domani per una crociata (o più probabilmente direbbe agli altri armiamoci e imbarcatevi).</span>
RispondiElimina<span><span>Le considerazioni dei tre relatori mi sembrano interessanti ed equilibrate e soprattutto prospettano una modalità positiva di confronto con le altre religioni diversa sia dell'indifferentismo di chi le vorrebbe intercambiabili sia dai soliti noti (che anche stavolta nn mancheranno di farsi sentire) che s'imbarcherebbero domani per una crociata (o più probabilmente direbbero agli altri armiamoci e imbarcatevi).</span></span>
RispondiEliminaIn sostanza: un'intelligente via per sviluppare nel mondo d'oggi il dialogo alla luce del Magistero e della Tradizione. E' molto bello pensare che la Chiesa possa ritrovare un modo per essere "moderna", nel senso di essere capace di confrontarsi con il divenire della storia e del mondo, senza né arroccarsi acriticamente su se stessa né tradire se stessa e la sua Tradizione.
RispondiElimina<span>In sostanza: un'intelligente via per sviluppare nel mondo d'oggi il dialogo alla luce del Magistero e della Tradizione. E' molto bello pensare che la Chiesa possa ritrovare un modo per essere "moderna", nel senso di essere capace di confrontarsi con il divenire della storia e del mondo, senza né arroccarsi acriticamente su se stessa né tradire se stessa e la sua Tradizione. E che questo venga da persone e ordini "tradizionalisti" nel senso positivo della parola.
RispondiElimina</span>
L'intervento del prof. Hauke mi suona a conferma di quanto suggerito da recente: il modo di porsi del Cristianesimo nel mondo è incomprensibile se non si tiene presente che secondo gli scrittori neotestamenteri ( soprattutto san Paolo e san Giovanni ) il "principe di questo mondo" è Satana, che lo domina con l "Potenza delle Tenebre". Il sacrificio della Croce e la sua conseguenza nelle Risurrezione rappresentano la vittoria nella battaglia decisiva, ma non ancora l'occupazione del territorio controllato dal nemico. Un po' come lo sbarco in Normandia. Il motto che rappresenta la situazione è GIA' E NON ANCORA.
RispondiEliminaIl problema è come rendere accettabile agli occhi dell'uomo contemporaneo la reale esistenza di Satana e dei suoi accoliti. E' un discorso che solitamente viene rifiutato a priori come un grottesco residuo dei tempi bui. L'unico predicatore di mia conoscenza che cavalca l'argomento senza remore è padre Livio Fanzaga di Radio Maria. Per quanto mi riguarda personalmente posso dire che solo dopo la lettura di testi su casi di possessione diabolica, che ho ritenuto convincenti, mi è sembrato di aver superato un "passo" decisivo nel superamento della montagna di ostacoli che mi impediva di accettare integralmente la dogmatica cattolica.
Assolutamente d'accordo con il prof. Hauke anche sul ruolo di Maria. Un discorso più lungo può essre semplicemente riassunto nella massima "NON HA DIO PER PADRE CHI NON HA LA CHIESA PER MADRE".
Maria è il principio della maternità come, tenerezza, accoglienza, difesa e riparo dai pericoli. "MADRE DI MISERICORDIA, VITA, DOLCEZZA, SPERANZA NOSTRA... CLEMENTE, PIA, DOLCE... Si esclama"Madonna mia! esattamente come "Mamma mia!. E' da notare che nella predicazione, o piuttosto comunicazione dei preti cosiddetti progressisti, dal tono arrabbiato - sdegnato - giustizialista con amarezza l'accenno a Maria è praticamente assente. Anche in questo caso si pone il problema di come far accettare che Maria e le vicende evangeliche in cui Maria ha un ruolo centrale non siano solo una bellissima, meravigliosa favola. Per quanto mi riguarda, credo di aver trovato per me argomenti tali da convincermi e appagarmi.
senza l'intercessione della Madre Immacolata di Gesù e Nostra, la Chiesa non potrà risalire dalla china in cui sta precipitando. Dovremo tutti vedere coi nostri occhi che si va ad jesum per Mariam, non altrimenti.
RispondiEliminama molti, moltissimi sacerdoti e vescovi pensando i poter fare a meno della Mediatrice di tutte le grazie.
Se i papi avessero dato seguito alla richiesta di Maria a Fatima, che era ed è Volontà di Dio stesso, la Chiesa non sarebbe arrivata a questa inesorabile autodistruzione, e tantissime tragedie mondiali ci sarebbero state risparmiate nel 20.mo secolo. PIù passa il tempo, e osservo gli eventi recenti e remoti e i loro nessi, e il rifiuto degli uomini di sottoporsi alla Signoria spirituale e universale di Gesù Cristo, mediante la soprannaturale maternità Maria SS.ma, più questa convinzione mi diventa certezza; ciò vale soprattutto per i SACERDOTI, che fino al 1960, coltivavano generalmente la devozione alla Madonna: dettaglio indicativo di una netta <span>svolta</span>, in senso discendente e "dissipante" della spiritualità cristiana, molto significativo.
(ripensando a S. Luigi Maria Grignon de Monfort : far<span> <span>tutto </span>con Maria<span>, in </span>Maria<span>, per mezzo di </span>Maria<span> e </span>per Maria : <span>è ciò che al Chiesa dal CV2 in poi ha perso.....)</span></span>
<span>senza l'intercessione della Madre Immacolata di Gesù e Nostra, la Chiesa non potrà risalire dalla china in cui sta precipitando. Dovremo tutti vedere coi nostri occhi che si va <span>ad Jesum per Mariam</span>, non altrimenti.
RispondiEliminaMa molti, moltissimi sacerdoti e prelati e teologi, divenuti "adulti " e auto-sufficienti, pensando i poter fare a meno della Mediatrice di tutte le grazie.
Se i papi avessero dato seguito alla richiesta di Maria a Fatima, che era ed è Volontà di Dio stesso, la Chiesa non sarebbe arrivata a questa inesorabile autodistruzione, e tantissime tragedie mondiali ci sarebbero state risparmiate nel 20.mo secolo. PIù passa il tempo, e osservo gli eventi recenti e remoti e i loro nessi, velati ma riconoscibili, e il persistente rifiuto degli uomini di sottoporsi alla Signoria spirituale e universale di Gesù Cristo, mediante la soprannaturale Maternità Maria SS.ma, più questa convinzione mi diventa certezza; ciò vale soprattutto per i SACERDOTI, che fino al 1960, coltivavano generalmente la devozione alla Madonna: dettaglio indicativo di una netta <span>svolta</span>, in senso discendente e "dissipante" della spiritualità cristiana, molto significativo.
(ripensando a S. Luigi Maria Grignon de Monfort : far<span> <span>tutto </span>con Maria<span>, in </span>Maria<span>, per mezzo di </span>Maria<span> e </span>per Maria : <span>è ciò che al Chiesa dal CV2 in poi ha perso.....)</span></span></span>
in tal senso l'evento Assisi3 sarà quanto di più alieno ci possa essere dalla Chiesa di sempre, sposa dio Gesù Cristo e governata dallo Spirito Santo;
RispondiEliminaNON C'E' CHIESA DOVE MARIA NON C'E':
basta ricordare il giorno della Santa Pentecoste dell'anno 33, quando nel Cenacolo gli Apostoli erano riuniti attorno alla Madre di Gesù, MADRE DELLA CHIESA NASCENTE, e con Lei Mediatrice hanno ricevuto lo Spirito Santo (3.° Mistero Glorioso del SS.mo Rosario).
Assisi3, con la Madonna ASSENTE, non avrà la presenza dello Spirito Santo, perchè NON SARA' PROCLAMATO IL NOME DI GESU' SALVATORE del mondo.
Tra quegli uomini riuniti solo in nome dell'umanità <span>(schiava del peccato originale</span>) e dei loro comuni falsi dei, NON SARA' PRESENTE il Signore, perchè non sono riuniti nel Suo Nome, come Egli ha detto chiaramente, cioè che sarebbe stato presente dove sono riuniti "due o più" a pregare NEL SUO NOME.
Mi sembra evidente dunque che NON sarà un fausto evento per la Chiesa, nè per l'umanità:
c'è da dire altro per illudersi sul contrario ?
<span>in tal senso l'evento Assisi3 sarà quanto di più alieno ci possa essere dalla Chiesa di sempre, Sposa di Gesù Cristo e governata dallo Spirito Santo;
RispondiEliminaNON C'E' CHIESA DOVE MARIA, (Sposa dello Spirito Santo) NON C'E':
basta ricordare il giorno della Santa Pentecoste dell'anno 33, quando nel Cenacolo gli Apostoli erano riuniti attorno alla Madre di Gesù, MADRE DELLA CHIESA NASCENTE, e con Lei Mediatrice hanno ricevuto lo Spirito Santo (3.° Mistero Glorioso del SS.mo Rosario).
Assisi3, con la Madonna ASSENTE, non avrà la Presenza dello Spirito Santo, perchè NON SARA' PROCLAMATO AI PAGANI E MISCREDENTI IL NOME DI GESU' SALVATORE del mondo.
Tra quegli uomini riuniti solo in nome dell'umanità <span>(schiava del peccato originale e di satana)</span> e dei loro comuni falsi dei, NON SARA' PRESENTE il Signore, perchè non sono riuniti nel Suo Nome, come Egli ha detto chiaramente, cioè che sarebbe stato presente dove sono riuniti "due o più" a pregare NEL SUO NOME.
Mi sembra evidente dunque che NON sarà un fausto evento per la Chiesa, nè per l'umanità:
c'è da dire altro per illudersi sul contrario ?</span>
<span><span> E’ proprio lì, ai piedi della Croce, che Maria è diventata Madre della Chiesa".</span></span>
RispondiEliminaah...è vero !
ma perchè.non ho ben capito, mi dica MOns. Pozzo:
AD ASSISI,
gli idolatri e pagani saranno riuniti attorno ALLA CROCE DI GESU' ?
è così allora che sarù organizzata la preghiera comune ?
allora verranno tutti battezzati ? ALLELUIA !
se è così, faremo festa, per tanti nuovi figli di Dio, rinati in Cristo Gesù !
che Dio lo voglia e Maria SS.ma interceda !
<span><span><span> E’ proprio lì, ai piedi della Croce, che Maria è diventata Madre della Chiesa".</span></span>
RispondiEliminaah...CERTO è verissimo !
ma perchè.....scusate, non ho ben capito, mi dica Mons. Pozzo:
AD ASSISI,
gli idolatri e pagani saranno riuniti attorno ALLA CROCE DI GESU' ?
è così allora che sarà organizzata la preghiera comune ?
allora verranno tutti battezzati ? ALLELUIA !
se è così, faremo festa, per tanti nuovi figli di Dio, rinati in Cristo Gesù !
che Dio lo voglia e Maria SS.ma interceda !</span>
la verità ci trascende sempre perché la verità è Dio... mai sentito parlare di Rivelazione ??
RispondiElimina<span>"la verità ci trascende sempre perché la verità è Dio..." mai sentito parlare di Rivelazione ?? e di Incarnazione ??</span>
RispondiEliminaa me sembra che Dio si é fatto uomo proprio perché la Verità non trascenda più l'uomo, ma stia per sempre in mezzo a lui.
la Verità é Gesu'Cristo e da 2000 anni non ci trascende più ... tanto che possiamo capirla, possederla e adorarla anche nel Bambino Gesu'.
Una Verità fatta bambino ... <span>meno trascendente di cosi' si muore.</span>
<span><span>"la verità ci trascende sempre perché la verità è Dio..." mai sentito parlare di Rivelazione ?? e di Incarnazione ??</span>
RispondiEliminaa me sembra che Dio si é fatto uomo proprio perché la Verità non trascenda più l'uomo, ma stia per sempre in mezzo a lui.
la Verità é Gesu'Cristo e da 2000 anni non ci trascende più ... tanto che possiamo capirla, possederla e adorarla anche nel Bambino Gesu'.
Una Verità fatta bambino ... <span>meno trascendente di cosi' si muore.</span></span>
se si é Pellegrini della Verità e Gesu' Cristo é Verita ... basta dire una volta per tutte convertitevi a Gesu'.
RispondiEliminaé cosi' complicato ?
Falso è lei, Anacoreta, se scrive queste cose. Esprima le sue idee, contesti quello che vuole, ma non dia del falso proprio ai FFI, veri cattolici degni dei loro fondatori e dei Santi loro protettori. E chiunque li conosca un po' a fondo può garantire sulla loro formazione Tradizionale.
RispondiEliminaAbolire Assisi in questo momento avrebbe significato una "frenata" legittima, ma forse troppo brusca. Probabilmente papa Ratzinger, a suo tempo perplesso o contrario, si rende conto che in questo momento di attacco alla Chiesa, con lo scandalo della pedofilia come ferita recente e con parte del clero in polemica "subacquea" o in rivolta più o meno strisciante, non sarebbe opportuno tirare troppo la corda. Le minacce di scisma non sono semplicemente folkloristiche, anche perchè gran parte della stampa offrirebbe appoggio. Data l'età di Benedetto XIV l'elezione del successore sarà di importanza fondamentale. Questo parlando da un punto di vista esclusivamente umano; da un altro, ben superiore, ci basta pensare che la nave è di Dio.
RispondiEliminaInsomma Assisi è la Canossa del Papa ai tedeschi ....
RispondiEliminaAssisi vissuto come vuole il Santo Padre non è assolutamente in contraddizione con la dottrina cattolica. E' indubbiamente giusto confrontarsi dialogare e cercare punti di condivisione con le altre religioni per riuscire a convivere. Il mondo globalizzato non da scampo a chi finge che tutto sia immutabile ogni giorno uscendo di casa abbiamo a che fare con mussulmani induisti protestanti ortodossi buddisti etc.
RispondiEliminaE' giusto che come noi anche la nostra Chiesa si confronti con queste realta.
Il problema è il come non il farlo!
Sono certo che Benedetto XVI saprà mostrarci come dialogare senza tradire il nostro credo. Papa Giovanni Paolo II ha forse sbagliato nei modi scadendo in una forma di relativismo inaccettabile.
E' però doveroso conservare e approfondire buoni rapporti con le altre religioni, non per assimilarne la dottrina ma per poterle capire e attuare una possibile strategia di convivenza pacifica.
Ma che cavolo dici, omonimo dei miei stivali!
RispondiEliminaInfatti è da mo' che te lo diciamo. hpoirot convertiti a Gesù Cristo! Ma tu te ne infischi e continui a idolatrare un Lefebvre di tua fantasia.
RispondiEliminama lei lo conosce mons. Lefebvre ? sa tutto di ciò che ha detto e fatto ?
RispondiEliminaallora ce ne parli lei, perchè nelle parrocchie è tabù !
<p><span><span><span>Gesù non ha mai comandato di avallare le menzogne, per malintesa carità, asservita ai potenti di turno, o mal-interpretata da rivoluzionari politici.</span>
RispondiElimina<span>Gesù ha detto :<span> Guai a coloro per colpa dei quali uno scandalo avviene.</span></span><span> </span>
Gesù ha detto anche "Se il tuo occhio ti dà scandalo, toglilo e gettalo via da te.
Non ha mai detto: <span>s</span><span><span>arete miei discepoli se confermate per "amore" le menzogne che qualcuno vorrà imporvi.</span></span></span>
</span>
</p>
Gesù Cristo <span>NOn ha mai detto: Dialogate con i portatori di menzogne, cercando di trovare un PUNTO D'INTESA politico-buonista CON LE MENZOGNE, ma ha sempre ammonito tutti a guardare oltre le apparenze, per vedere le cose come SONO, con gli occhi di Dio e non degli uomini superbi e faziosi, a dirle e definirle secondo Verità. Per questo rimproverava sempre aspramente i farisei, e tutti <span><span>i ciechi volontari,</span></span> quelli che non vogliono vedere la Verità, continuando a negarla, dopo averla conosciuta, per odio di parte, cioè preconcetto, fazioso e invincibile, come quelli che, avendo visto i suoi miracoli, meditavano di UCCIDERLO, proprio perchè avevano capito che era veramente il Figlio di Dio, il vero Messia ! </span>
RispondiElimina<span>HA DETTO sì di non resistere al malvagio, e di pregare per lui, ma <span>non</span> di dire che il malvagio è buono, e ha insegnato a <span>chiamare le cose col loro nome, col sì sì no no</span>; e soprattutto ha ribadito che i 10 comandamenti sono tutti validi:
<span>Non sono venuto ad abolire la Legge e i Profeti, ma per dar loro compimento.</span>
Amare i fratelli viene DOPO e soltanto in dipendenza dell' Amore a Dio: l'amore viene dall'alto, da LUI, che ci ha amati mentre eravamo peccatori; da noi uomini carnali NON può nascere alcuna forma di amore, perchè la nostra natura è malata, inquinata dal peccato originale, che vuole sempre governare i nostri pensieri e azioni, e che viene combattuto e vinto solo dalla Grazia soprannaturale e santificante, riportata nell'anima dai Sacramenti.
Gesù ci dona la Vita eterna, nella sua Gloria, insieme ai Santi e agli Angeli del Paradiso, (che già iniziamo a vivere in questa vita, se <span>rimaniamo uniti a LUI, come i tralci alla vite</span>) : <span>non</span> una posizione MORALE o politica, rassicurante e convincente in questo mondo, come un partito che ci procuri consensi e amici:
<span><span>seguire Lui comporta l'accettazione della Croce e delle persecuzioni</span></span>, perchè sempre gli uomini, peccatori e inclini alla falsità e alle vanità del mondo, perseguiteranno la Verità rivelata in Gesù Cristo, e i suoi testimoni.
Infatti Egli ha detto:
<span><span>Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.</span></span>
(si tratta della Giustizia di Dio: è solo Lui che ci fa giusti, è la sua Grazia che ci rende giusti e santi, e dà la misura alla giustizia umana. Senza di Lui non esiste vera giustizia, ma solo egoismo individuale o sociale, la giungla in sempre nuove forme).
E ha detto anche:
<span> Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.</span>
<span><span><span>Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.</span> Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo<span>. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. ....</span></span> [...]
<span>"convivenza pacifica", finché non sorgono problemi specifici, è l'unico modo per andare avanti.
RispondiEliminaEd è per questo che possono dialogare le culture (non le fedi) e trovare intese pragmatiche per il bene comune.
Ma nel frattempo non deve mai essere interrotto l'Annuncio, perché il dialogo del cristiano è un "dialogo di Salvezza" e l'unico portatore di Salvezza è Cristo Signore. E' questo che va, prima vissuto e poi annunciato opportune ed importune, altrimenti molti semplici, sviati dalla grancasse mediatiche che purtroppo tendono a prevalere, non ci capiscono più nulla.</span>
<span>riguardo a mons. Lefebvre....</span>
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/v/GDPtuMdElPo&feature" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
<span>min. 2:22
"...sono solo un Vescovo della Chiesa Cattolica, che continua a trasmettere tutto ciò che ha ricevuto"
(scomunicato per il suo amore alla Chiesa Cattolica......così disse un cardinale)</span>
<span><span>ciò che farà il papa ad Assisi3 è fin da ora criticabilissimo, perchè non è un atto di Fede cattolica, nè di Magistero, ma essenzialmente un gesto di politica oppportunità, di diplomazia verso i "diversi".
RispondiElimina<span>Non è una didattica svolta da Pietro ex-Cathedra,</span> perchè non farà pronunciamenti dalla Cattedra di Pietro.
(ma purtroppo mostrerà un esempio dalla cattedra mediatica, più potente di tutte quelle scolastiche del mondo....)
Anzi, davanti ai pagani, non dovrà dichiarare di essere il Vicario di Cristo, come parrebbe dal suo vestito bianco (per noi che lo sappiamo).
Dunque non dichiarerà apertis verbis la propria identità e funzione, e di conseguenza dovrà tacere il Nome del Figlio di Dio , Gesù, di cui è Vicario, per politico rispetto degli uomini.
Che io sappia, il politico rispetto degli uomini non è il comandamento di Gesù dato a Pietro e ai suoi Apostoli:
ANDATE, PREDICATE, BATTEZZATE, FATE DISCEPOLE TUTTE LE GENTI, insegnando loro ad osservare tutto CIO' CHE VI HO COMANDATO.
Fino a prova contraria <span>da sempre</span> questo e solo questo è il precipuo COMPITO, assegnato dal Salvatore alla Sua Chiesa APOSTOLICA, non certo quello di dialogare coi falsi credenti per trovare "un punto d'intesa comune su elementi umani ecc...."
Il cosiddetto bene comune è OGGETTO DI POLITICA, non di APOSTOLATO E DI EVANGELIZZAZIONE.
Se pensate che sia il contrario, cioè che il suo gesto sia magistero della Chiesa, infallibile, da accettare come sommamente giusto e non-discutibile, lo si dimostri con argomenti ragionevoli.
(e prego che cerchino di spiegarlo soprattutto ai piccoli del Gregge di Cristo, i grandi dotti qui sopra citati, le cui parole non sono certo cristalline e comprensibili a tutti, laddove la Verità non viene identificata con Nostro Signore, ma lasciata NON-IDENTIFICATA, come un UFO intellettuale, persa nel vago fumo di una filosofia umana....)</span></span>
<span></span><span><span>– </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>
<span>se Gesu non avesse dialogato con chi non credeva, il brano del vangelo di oggi non sarebbe esistito. i sacerdoti chiedeno a Gesù un parere riguardo una donna adultera, non perchè lo credessero il maestro, il Signore figlio di Dio ma per sbugiardarlo davanti a tutti , metterlo in difficoltà! mostrare che non era un uomo giusto perchè predicando il perdono andava contro le parole della bibbia che prevedeva in questi casi la lapidazione .
RispondiEliminaGesù risponde con la famosa frase chi è senza peccato scagli per primo la pietra.I sacerdoti se ne andarono nell'imbarazzo dovuto all'esame di coscienza che si impose su tutti....
Magari Gesù non li avrà convertiti, il giorno dopo avranno lapidato qualche altra malcapitata ma di sicuro li ha fatti riflettere e ha toccato il loro cuore e la loro mente verso un atto di tolleranza.
Speriamo che a questo serva Assisi.
Ne piu ne meno</span>
<p><span>Quanti continuate a “insegnare” al Papa che cosa deve fare e dire, o lo immaginate burattino nelle vostre mani, dovreste riflettere sulla china per la quale rischiate di cadere. E magari esaminare con cura la vostra condotta quanto alla missione.</span>
RispondiElimina</p><p><span></span>
</p><p><span>Fu V. Messori a definire giornalisticamente Assisi una “parata sincretista”, e questo dimostra che non c’è bisogno di coltivare scismi per manifestare nella Chiesa – con libertà e franchezza, e con eguale rispetto – le proprie legittime perplessità. Ma un cattolico neanche si sogna per questo di mettere in discussione, censurare o addirittura condannare le scelte del Vicario di Cristo; piuttosto si sforza di correggere il proprio punto di vista, per essere sempre meglio arricchito dal Magistero petrino. Il convegno che è stato presentato è un esempio lodevolissimo di questa attitudine cattolica.</span>
</p><p><span></span>
</p><p><span>In questa valle di lacrime le religioni convivono perché convivono le persone e i popoli. Sotto i regimi confessionali del “cuius regio et eius religio” i Papi che “dialogavano” coi sovrani e firmavano trattati erano relativisti o bazzicavano l’eresia? Oggi gli stati si sgretolano e si mescolano i popoli.</span>
</p><p><span></span>
</p><p><span>Il dialogo vero e autentico, da ricercare, non è “tra le religioni” in quanto tali, ma tra le persone e le comunità che appartengono a diverse confessioni religiose. E’ basato sui principi universali di diritto naturale che nessuno meglio della Chiesa cattolica conosce. Ed è teso a costituire contesti di pace, ambienti spiritualmente vivi per la missione: questo insegna Benedetto XVI. Rasserenate gli animi e fatevi apostoli.</span>
</p><p><span></span>
</p><p><span>Pregate per il Papa, amici. Offrite mortificazioni per le intenzioni del Vicario di Cristo, che in quanto tale è nel cuore dell’Eterno, associato in modo tutto speciale alla Sua Croce.</span></p>
Ottima ironia, ma non per tutti.
RispondiElimina<span><span> fatevi apostoli.</span> </span>
RispondiEliminaapostoli DI CHI ?
CHI SONO gli Apostoli ?
tranquillo, a breve te lo spiegherà S.E. Mons Fellay
RispondiEliminaPer chi legge il francese:
RispondiEliminahttp://blog.lefigaro.fr/religioblog/2011/10/on-ferait-bien-de-se-mefier-da.html
Sono molto deluso dai cosidetti tradizionalisti italiani. Tranne che chiacchiere di sagrestia non si è mosso nessuno per contrastare seriamente ed efficacemente questa buffonata di Assisi. Addirittura c'è chi ci vede del buono e si accontenterà del fatto che il Papa questa volta non bacerà il corano. Essere pavidi significa essere complici, che Dio li perdoni!
RispondiEliminaPazienza, speriamo che ci perdoni e che apprezzi i nostri sforzi più di te.
RispondiEliminaPellegrini di quale verità, mi chiedo!
RispondiElimina<span>"...dialogo da sviluppare “nel rispetto dell'ordine naturale”</span>
RispondiElimina<span>"...per proseguire nell’impegno comune a difendere e a promuovere le basi fondamentali delle umana e civile convivenza nel rispetto dell’ordine naturale e nella ricerca della giustizia e della pace"</span>
Bene, giusto, lodevoli intenzioni. Il problema è sempre lo stesso, al primo posto la libertà di coscienza dell'altro travestita da "buona convivenza" o la Verità? Il compito della Chiesa è di far questo dialogo oppure no?
Capisco un laico che ha come vicini di casa dei mussulmani o degli indiani (sikh), deve cercare di instaurare dei buoni rapporti di vicinato, ma la giustizia non è già regolata da leggi dello Stato?Valgono per il laico come per il mussulmano. Per quanto riguarda la pace mettiamo che il laico non dà fastidio al sikh e il sikh si fa gli affari suoi, quindi?Perchè la Chiesa Cattolica deve parlare con dei rappresentanti delle altre religioni?Forse è più giusto che il Papa come capo di Stato e i suoi rappresentanti parlino direttamente con i rappresentanti del popolo in quegli stati in cui sia necessario.
Sto cercando di capire...
<span><span>"...dialogo da sviluppare “nel rispetto dell'ordine naturale”</span>
RispondiElimina<span>"...per proseguire nell’impegno comune a difendere e a promuovere le basi fondamentali delle umana e civile convivenza nel rispetto dell’ordine naturale e nella ricerca della giustizia e della pace"</span>
Bene, giusto, lodevoli intenzioni. Il problema è sempre lo stesso, al primo posto la libertà di coscienza dell'altro travestita da "buona convivenza" o la Verità? Il compito della Chiesa è di far questo dialogo oppure no?
Capisco un laico cattolico che ha come vicini di casa dei mussulmani o degli indiani (sikh), deve cercare di instaurare dei buoni rapporti di vicinato, ma la giustizia non è già regolata da leggi dello Stato?Valgono per il laico come per il mussulmano. Per quanto riguarda la pace mettiamo che il laico non dà fastidio al sikh e il sikh si fa gli affari suoi, quindi?Perchè la Chiesa Cattolica deve parlare con dei rappresentanti delle altre religioni?Forse è più giusto che il Papa come capo di Stato e i suoi rappresentanti parlino direttamente con i rappresentanti del popolo in quegli stati in cui sia necessario.
Sto cercando di capire...</span>
Gli ingenui sincretismi di Assisi I (avallati dalla presenza del Papa) una volta riconosciuti come tali non potevano essere semplicemente ignorati. I loro sostentori avrebbero avuto buon gioco a ricordarli come esempio fulgido. E per carità di patria non si poteva nemmeno dire che un Papa si era fatto prendere la mano. Quell'esperienza andava corretta dall'interno, ripetendola svuotata dei suoi errori. Ci si riuscirà? Lo speriamo vivamente. Ma altro mezzo per una catarsi delle menti non c'era.
RispondiElimina<span>Tradizionali ?? Ma chi, i Francescani dell'Immacolata ? Ma li conosce ?
RispondiEliminaNon ho detto che sono "falsi" (questo lo dice lei). Ho detto che sono dei "falsi tradizionalisti", questo convegno del piffero lo dimostra...stanno con tutti, dalla San Pio X alla destra liberale. Ma per carità di Dio.
Poi scusi ma che roba è la MIM ?</span>