Vi proponiamo un bellissimo commento sulla celebrazione del Santo Padre a Mestre lo scorso 8 maggio 2011 al parco San Giuliano.
Condividiamo l'apprezzamento per la cura (e realizzazione) degli elmenti statici (palco con presbiterio, abside e ciborio, altare papale, iconografia bizantina) e di quelli "vivi" (servizio dei ministranti, scelta ed esecuzione dei canti, partecipazione dei fedeli, celebrazione) della liturgia papale.
Condividiamo l'apprezzamento per la cura (e realizzazione) degli elmenti statici (palco con presbiterio, abside e ciborio, altare papale, iconografia bizantina) e di quelli "vivi" (servizio dei ministranti, scelta ed esecuzione dei canti, partecipazione dei fedeli, celebrazione) della liturgia papale.
E ci uniamo accoratamente alle lodi che l'autore rivolge ai competenti e seri responsabili della mise ensemble eucaristica (ammonimenti compresti!).
Roberto
Una Basilica a cielo aperto:
la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali
la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali
L'ho vista in TV, tutta quanta, e ne sono stato davvero edificato. Parlo della celebrazione della Messa di Benedetto XVI nel parco mestrino di San Giuliano. Dobbiamo dare atto agli organizzatori di aver offerto, sul serio, un tempo di preghiera e raccogliemento a tutte le 300 mila persone presenti, e ai milioni di cristiani collegati in video.
Il cosiddetto "palco papale" era un vero e proprio abside basilicale, con la riproduzione in gigantografia su tela di mosaici in stile bizantino veneziano. L'altare coperto dal ciborio, pilastri che inframezzavano l'enorme presbiterio e lo splendido e semplicissimo ambone che richiamava visivamente quello di San Marco. Tutto era studiato nei dettagli.
Il simbolismo era evidentemente preparato e adattato anche alle esigenze televisive. Niente biancume iconoclasta o peggio ancora palchi da concerto rock o manifestazione politica: i cerimonieri organizzatori veneti ci hanno finalmente una cattedrale virtuale, degna di una Messa papale, in puro stile Benedetto XVI.
Ma non c'è da lodare solo la scenografia: tutto è stato veramente lodevole.
La posizione di vescovi e presbiteri attorno al Papa celebrante, il canto dei ministri (il diacono ha cantillato il vangelo in maniera splendida e significativa), il canto gregoriano, a cui si è voluto dare - ed è ben giusto - il posto d'onore, senza dimenticare il canto assembleare (senza stravaganti novità, ma puntando sui canti più conosciuti).
Ottimi e solenni i seminaristi ministranti, guidati - per quanto potevo vedere e sapere - dai precisi (ma discreti) cerimonieri di Padova, i proff. di liturgia Don Gianandrea Di Donna e padre Andrea Massarin, francescano, che ci hanno mostrato di saper unire le competenze teoriche (leggi qui) ad una sana pratica. Non è certo facile organizzare e gestire una celebrazione del genere, neanche sotto la supervisione esperta ed attenta del Maestro delle Celebrazioni pontificie Guido Marini.
Un grazie vivissimo, quindi, a chi si è messo a servizio del Papa, per far risaltare la sua presenza e la sua parola. Non ci sono sfuggite, al riguardo, le direttive impartite alla sterminata assemblea liturgica: non sventolare bandiere, bandierine e striscioni (era ora che qualcuno lo dicesse! Siamo a Messa, mica allo stadio!) e soprattutto non applaudire, nemmeno all'omelia: ed infatti non si è udito neppure un battimano (ci vuole coraggio a dare un invito simile a 300 mila papa-fans!!!). La disciplina e la sincera devozione dei nordestini ha fatto il resto.
Continuiamo così: mattone dopo mattone, anche le megacelebrazioni devono prendere la via giusta. Ieri ci è stato mostrato che un modo cattolico e romano di pregare in centinaia di migliaia è possibile.
Le foto sono prese a prestito da Sacrissolemniis, dove potete leggere anche l'intero sermone di Sua Santità.
Testo preso da: "Una basilica a cielo aperto: la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali"
fonte: Cantuale Antonianum.
Un grazie vivissimo, quindi, a chi si è messo a servizio del Papa, per far risaltare la sua presenza e la sua parola. Non ci sono sfuggite, al riguardo, le direttive impartite alla sterminata assemblea liturgica: non sventolare bandiere, bandierine e striscioni (era ora che qualcuno lo dicesse! Siamo a Messa, mica allo stadio!) e soprattutto non applaudire, nemmeno all'omelia: ed infatti non si è udito neppure un battimano (ci vuole coraggio a dare un invito simile a 300 mila papa-fans!!!). La disciplina e la sincera devozione dei nordestini ha fatto il resto.
Continuiamo così: mattone dopo mattone, anche le megacelebrazioni devono prendere la via giusta. Ieri ci è stato mostrato che un modo cattolico e romano di pregare in centinaia di migliaia è possibile.
Le foto sono prese a prestito da Sacrissolemniis, dove potete leggere anche l'intero sermone di Sua Santità.
Testo preso da: "Una basilica a cielo aperto: la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali"
Un altro piccolo passo da evidenziare con puntualità. Grazie alla redazione!
RispondiEliminaGrazie alla redazione!
RispondiEliminaBisogna gioire di questi passi, nella direzione giusta... Preghiamo e speriamo
"nella direzione giusta"; Non ci vorrebbe niente perché fosse "giusta".
RispondiEliminail/la solita massimalista! Mai contenti!
RispondiEliminaTutto vero. Ed ancora molto, molto di più.
RispondiEliminaHo gradito quel seminarista che si è rifiutato di dare la comunione in maniera diversa da quella "vera" e a chi si avvicinava con le mani bene in vista, comunque somministrava in bocca.
Piccolo neo, chissà quale realtà ecclesiale (?), nonostante i vari moniti precedenti la Messa, ah fatto un megaboato degno dello stadio durante l'Angelus?
Vediamo chi indovina...
Aggiungo, per moltissimi era la prima volta che assistevano ad una celebrazione in latino (per quanto secondo le rubriche del messale di Paolo VI) , e ho avuto l'impressione che la maggior parte ne siano rimasti positivamente colpiti, stante il clima di compostezza e riflessione che porta la lingua della Tradizione.
RispondiEliminaChissà che questo possa portare maggiori frutti. Vediamo domenica prossima da P. Konrad, se ci sarò qualche faccia nuova.
Vorrei ricordare che si spera che si arrivi alla Messa di San Pio V.....come una rondine non fa' primavera...un po' di formalita' liturica latina o qualche canto gregoriano...non fa' una Messa di Sempre!!! E' sempre un'altra Messa....come esperti insegnano! Speriamo non ci si fermi ad un ibrido che accontenti qualcuno!
RispondiEliminaVorrei ricordare che si spera che si arrivi alla Messa di San Pio V.....come una rondine non fa' primavera...un po' di formalita' liturica latina o qualche canto gregoriano...non fa' una Messa di Sempre!!! E' sempre un'altra Messa....come esperti insegnano! Speriamo non ci si fermi ad un ibrido che accontenti qualcuno!
RispondiEliminaVorrei ricordare che si spera che si arrivi alla Messa di San Pio V.....come una rondine non fa' primavera...un po' di formalita' liturica latina o qualche canto gregoriano...non fa' una Messa di Sempre!!! E' sempre un'altra Messa....come esperti insegnano! Speriamo non ci si fermi ad un ibrido che accontenti qualcuno!
RispondiEliminaBen detto!
RispondiEliminaUn altro dettaglio che mi ha piacevolmente colpito è stato il "campanile" allestito ad hoc per il il palco-presbiterio, che ha rintoccato per la consacrazione e ha allietato la conclusione della S.Messa con un lungo e bel concerto...il tutto, per di più, senza meccanismi automatici ma azionando le campane a corda! E ora...prendere esempio!
Un piccolo neo: la casula e la mitria del Papa, decisamente bruttine e poco tradizionali. Quel finto povero che si ispira al Medio-Evo (archeologismo) purtroppo molto di moda per i paramenti attualmente usati da vescovi e preti.
RispondiEliminaPer il resto, tutto bene. Ottimo il canto del Vangelo da parte del diacono (giustamente distinto e più solenne rispetto alle letture). Ottimi i canti proposti dal coro, molto tradizionali e solenni. Ottimo l'uso del latino per l'intera liturgia eucaristica, che avrà fatto venire l'orticaria al vescovo di Treviso, il quale si è distinto dagli altri per non aver cantato il Credo, forse proprio perchè in latino.
Su "La Nuova Venezia" di stamattina, tuttavia, una giovane fedele intervistata ha dichiarato di essere rimasta colpita negativamente per l'uso eccessivo del latino durante la Messa, dimostrando di non aver capito niente di cosa sia la Fede Cattolica e la liturgia della Chiesa e di non aver capito nulla neanche circa le mirabili intenzioni di moderata restaurazione liturgica che intende operare Benedetto XVI.
"<span>una giovane fedele intervistata ha dichiarato di essere rimasta colpita negativamente per l'uso eccessivo del latino durante la Messa, dimostrando di non aver capito niente di cosa sia la Fede Cattolica"</span>
RispondiEliminaPerchè?
E' chiaro, ma si si può essere anche cautamente ottimisti. Ovvio che tutto ciò che riporta l'articolo non fa neanche lontanamente una Messa di sempre, ma pensando ai Papa-Show del passato prossimo e remoto c'è da essere contenti. La sfida ora è:
RispondiElimina- Si ripeterà questo stile nei prossimi viaggi del Papa? Alla GMG per esempio si riusciranno a disciplinare i giovani allo stesso modo e a non cadere nel ritrito giovanilismo? E nel viaggio che farà in Germania, dove l'episcopato veneto al confronto di quello tedesco è ultra-tradizionalista?
- Almeno nel Veneto lo "stile"-Benedetto XVI riuscirà ora a prendere piede?
E' in questi due quesiti che credo si dovrebbero vedere i "frutti" di questo fine settimana veneziano, altrimenti certo sarà solo un fuoco di paglia.
Dopo la non bella cerimonia della Beatificazione del Beato Giovanni Paolo II, pensavo di vedere a Venezia una brutta cerimonia invece mi sono ricreduto. Il Papa dovrebbe fare un Motu Proprio per rendere obbligatoria la croce ed i candelieri sull'altare, abbiamo sete di una liturgia migliore, è un'urgenza. La liturgia ordinaria sta deragliando sempre più: occorre che il POntefice faccia qualcosa , restando fermi i valori della liturgia ordinaria . Sorprendente il gruppo dei gregorianisti. Belli i paramenti e il ciborio. Abbiamo bisogno di cambiamento liturgico, perchè il Signore possa esere celebrato ed annunziato in maniera sempre più degna e santa dalla liturgia romana ordinaria. La casula sicuramente più degna della tovaglia indossata il primo maggio. Santità grazie, faccia qualcosa imponga delle novità, siamo stanchi delle chitarrine e dei tamburelli.
RispondiEliminaOttimo articolo! Grazie alla Redazione per averlo postato.
RispondiEliminaPer chi conosce un po' la situazione della liturgia in Veneto negli ultimi anni, può solo gioire di una celebrazione così preparata. Si può sempre migliorare, questo è vero, ma occorre a mio avviso anche gioire quando si vedono questi segni di serietà liturgica. Grazie a tutti coloro che hanno preparato e curato quella S. Liturgia.
Qualcuno già c'era, guardate qua:
RispondiEliminahttp://www.giornalettismo.com/archives/124458/il-papa-contestato-a-venezia-dai-cattolici/
La Nuova Venezia è sempre stata un faro per il progressismo (catto e non) nostrano, ovvio che abbia scelto la voce che più aggradava al target della testata ed alle opzioni ideologiche della redazione.
RispondiEliminaGielo spiego io perchè, caro B'Rat: la chiesa di Cristo è "cattolica", che significa "universale". La testimonianza più mirabile della cattolicità della Chiesa è data dall'uso dell'unica lingua sacra, liturgica e univerale che esista e che da sempre è stata usata nel rito romano: il latino. Chi non ha capito questo, ha capito poco o nulla su cosa sia la Chiesa cattolica.
RispondiElimina... poteva esserlo anche a Roma se avessero avuto il coraggio degli uomini a prendere una decisione di quel laico competente che avrebbe riportato il canto gregroiano al suo posto principale cantato come si deve e non come la sistina ....... si il coraggio di chiamare e di voltare pagina e invece no!! un prete incompetente , borioso e megalomane....
RispondiEliminaripeto poteva esserlo anche a Roma ...chiudo a roma vive e impera FRISINA e PALOMBELLA che sono come Stanlio e Olio con una differenza che questi ultimi erano degli artisti loro NOOOOOOOOO !!!
Giusto: un po' di formalita' liturgica latina o qualche canto gregoriano...non fa' NON una c.d. messa di sempre (semmai delle epoche di decadenza clerico-sacrale), ma non fa' una vera condivsione della Parola che converte e salva e del sacramento che unisce. Queste formalità uccidono lo spirito del Concilio, che ha voluto non allegorie ma testimonianze.
RispondiEliminaQuoto ogni sillaba!
RispondiEliminaLa solita supercazzola brematurata con tarapìo tapioco come se fose spiritodelconcilio! Ma non ti rileggi mai? Ti sei mai posto il dubbio che non stai dicendo niente di niente? Altroché latino, che in confronto è un modello di intelligibilità!
RispondiEliminaSperiamo non sia un caso isolato ...
RispondiEliminaGent. ministrante, complimenti per le corbellerie che ha scritto!
RispondiEliminaMinistrante...protestante! Mi sa che lei non ha capito cosa e' una Messa Cattolica! Ne' la Messa Tridentina...Infatti usare dei riti e musiche formalmente per addobbare un rito Novus Ordo CONCILIARE non ha senso ed infatti non mi gusta e giustamente si puo' parlare di formalita' in quanto manca l'elemento fondamentale, il Sacrificio. Diciamo che e' il trailer di un Film, che non e' ancora il vero film!!! La Messa Vera di Sempre Tridentina e' innanzitutto il Sacrificio Perpetuo , la sostanza del rito . Il Cielo che si apre per donare le grazie che si ottengono in cambio del Santo Sacrificio gradito a DIO, la Vittima Perfetta, Ostia Immacolata, Gesu'...sacrificio gradito cosi' come quello di Abele e celebrato dal Sommo Sacerdote alla maniera di Meldissedech, l'Alter Christus , il Celebrante che incarna Gesu', Sommo Sacerdote. Il resto e' fatto per rendere GLORIA A DIO, INCLUSI I PARAMENTI SACRI, I PIZZI E MERLETTI, LE MUSICHE , I CANTI, LA LINGUA SACRA LATINA......PER DARE GLORIA A DIO . E cio' per dare ancora piu' sostanza sacrale a cio' che piu' Sacro non c'e', incluso il permettere al fedele di raccogliersi e comunicare con Dio senza farlo distrarre in inutili partecipazioni e distrazioni ma coinvolgerlo nella bellezza dell'evento con la sua degna cornice di gesti, musiche sacre, latino sacro , paramenti, vesti , addobbi etc. il meglio che l'uomo sa' offrire cosi come Abele offri' il miglior agnello , cosa che uomo non puo' fare e fu' fatto e viene fatto da Gesu in maniera perpetua, IL SEMEL DIVENTA SEMPER!!!!!! PERPETUO!PERCHE' QUESTA E' LA VERA COMUNIONE, QUELLA CON DIO, E' QUESTA LA VERA TESTIMONIANZA , CHE CONVERTE E CHE CI UNISCE CON GESU', E CHE SALVA i FEDELI IN TERRA E LIBERA LE ANIME DEL PURGATORIO !....L'UNIONE CON GLI UOMINI NON SALVA, NON INNALZA. NOI ANDIAMO A MESSA PER INCONTRARE DIO, NON GLI UOMINI, ...cio' e' stato per 2000 anni. L'unica Parola veramente importante e' cio' che il Sacerdote pronuncia offrendo a Dio l'Ostia Immacolata e non il pane e vino come nella messa conciliare , quasi un'offerta pagana. Nella Messa Tridentina si offre Gesu', la Vittima senza macchia! E QUESTA NON E' FORMALITA'!!!! NON E' FUMO CONCILIARE....E' CARNE e SANGUE DI GESU'! Questa e' l'Offerta . Le sue parole, caro Ministrante invece sono Protestanti Luterane e <span>nella messa concliare non ci sono le stesse parole della Tridentina</span>!!!......Nella Messa di Sempre Tridentina , con la sua sostanza e forma sacra , eccelsa, Divina .... non c'e' posto per i ministranti....o meglio, per i teatranti.....!!
RispondiEliminaIl Pontefice dovrebbe mettere su carta le sue novità liturgiche , scrivere qualcosa per lanciare una nuova fase. Occorre una riforma della liturgia ordinaria che parta dalla tradizione. Venezia è stata una bella tappa, pochi anni fa imperava il palco rok, ciò che comunque sorprende è la totale assenza di rito. I diaconi impalati, non c'è stato il Kirye, manca ars celebrandi, i diaconi potevanno reggere i lembi della casula all'incensazione e all' elevazione, incolonnarsi a treno nei momenti del canone, mancavano i diaconi assitenti e molto altro. Manca il rito, ripeto. Ridateci il rito!!! Il Signore , durante l'opus Dei, ossia la liturgia, va servito bene.
RispondiEliminava servito seriamente con gesti e parole, non restando impalati.
si ma lasciamoli perdere...
RispondiEliminaGUAAARDOO GLI ASINI CHE VOOOLANO NEL CIEL...
RispondiEliminaE LE PAPERE SULLE NUVOLE SI DIVERTONO A FARE I CIGNI NEL RUSCEL....
Prendete il cerimoniere dell'istituto di Cristo Re(per esempio) a Roma al posto dell'incompetente Marini e vedrete che riforma della riforma!!! Ma ci vuol tanto ad abbellire la basilica di San Pietro con due drappi rossi e qualche lampadario almeno per le feste grosse?? (AH, don Guido, in una basilica BAROCCA i paramenti NEOGOTICI steccano abbastanza, a meno che non li si sappia scegliere VERAMENTE bene, e non mi sembra il suo caso)
RispondiEliminaBenedetto XVI non merita quello che gli hanno scritto su quello striscione. Ha detto bene Placentinum, lasciar perdere... Han rovinato pure l'immagine di S. Simon Piccolo, a mio parere.
RispondiEliminaDavvero impressionante il clima di silenzio e di raccoglimento tra i presenti, durato quasi fino alla fine della Celebrazione, nonostante il caldo e le lunghe ore passate al parco in attesa del Papa.
RispondiEliminaPer quanto ho visto, non tutti i seminaristi o sacerdoti distribuivano la Comunione in bocca, quasi tutti i fedeli si avvicinavano con le mani in vista: questa è la "consuetudine" nelle nostre zone...
La celebrazione è stata davvero curata, da tutti i punti di vista. Sicuramente alcuni Vescovi e sacerdoti che erano sul palco avranno storto il naso vedendo croce e candelieri sull'altare, sentendo tutti quei canti in latino e pure il Canone Romano in latino...
Un plauso e un grazie al Patriarca Scola, a cui probabilmente va quasi tutto il merito di una celebrazione e, comunque più in generale, di una visita cosi ben preparata e curata, come forse non si è mai visto per altri viaggi del Papa in Italia.
Mi chiedo però: cosa cambierà in concreto, liturgicamente parlando, nelle nostre chiese, nelle nostre Cattedrali dopo questa visita? Sono pessimista se dico...praticamente niente?! Per la serie: "Qui non comanda il Papa e non siamo a Roma"...e si ritorna alla solita sciatteria liturgica, dove ci si inventa di tutto pur di non dare un minimo di dignità e di senso sacro alla S.Messa...
Però Placentinum, io disapprovo il suo disprezzo verso Mons. Guido Marini, che ritengo un santo e degnissimo sacerdote, che ha fatto fare passi da gigante alle liturgie papali. Si rende conto, ad esempio, che camici e rocchetti in pizzo, troni e cattedre dorate, gradini e tappeti rossi, pianete, cardinali-diaconi assistenti al soglio e via discorrendo mancavano da S. Pietro addirittura dai tempi precedenti la riforma liturgica, cioè dal Montini prima maniera? Le pare poco questo? E l'alto crocifisso, gli alti candelieri sugli altari papali, le mozzette di velluto rosso e raso bianco bordate di ermellino da quanto mancavano? Una croce pettorale e un anello piscatorio decenti, da quanti decenni non erano indossati da un Papa? E messe in latino e altre liturgie papali celebrate completamente in latino, compresa la liturgia della parola a partire dal Confiteor? E le Messe coram Deo officiate sia dal Papa sia da Mons. Marini, dove le mette? Le paiono niente? Suvvia, un pò di realismo! Non sono d'accordo sul fatto che un NO riformato in maniera tradizionale, secondo le prescrizioni osservate dal Papa, sia peggiore della Messa di sempre. No. La riforma della riforma è più necessaria che mai.
RispondiEliminaAvviso ai naviganti... FA, inteso come terza persona singolare, indicativo presente del verbo FARE, NON vuole nè apostrofo, nè accento. ^_^
RispondiEliminaSono d'accordo con lei, Mt, nulla cambierà nel Veneto dal punto di vista liturgico: il modernismo è proprio nel DNA dei preti e dei vescovi veneti, non c'è niente da fare. E non si può neanche dire che le nuove leve sacerdotali siano migliori dei preti sessantottardi, proprio no. L'unica speranza, secondo me, è data dai giovani che parteciperanno alle prossime giornate mondiali della gioventù: vedendo le liturgie di Benedetto XVI, con tutto il recupero sacrale che le caratterizza (coprattutto la comunione data in ginocchio e sulla lingua), non potranno che assorbire una mentalità e ricevere un input più tradizionale di quello a cui assistono nello loro parrocchie e, per analogia, saranno portati a trasmetterlo tra i loro coetanei e parrocchiani. Speriamo che Benedetto XVI possa presiedere ancora numerose GMG.
RispondiEliminaBeh non esageriamo, anche sotto Giovanni Paolo II si celebrava (soprattutto nei primi tempi) con dignità. Così come in certe occasioni comparivano i card. diaconi.
RispondiEliminaQuello che non capisco è la totale sparizione del "presbitero assistente" che nelle messe papali dovrebbe essere il cardinale proto-prete, che voi sappiate è stato formalmente abolito?
Ci teniamo a precisare che il suddetto striscione non ha nulla a che vedere con la FSSP di Venezia.
RispondiEliminaSulla santità di Marini io non discuto: mi sembra un uomo innamorato di Dio molto più di tanti altris suoi confratelli, e non oso parlare contro la sua persona. Ma contro il suo gusto sì. Vede caro Francesco, stiamo tutti a tesser lodi al buon Guido perchè ha reintrodotto questo o quello, ma ci dimentichiamo chi c'è dietro: Il Papa! Il papa ha rivoluto la croce al centro, e la solennità. Il problema sta proprio nel come è stato accontentato: nello stesso modo in cui lo si è accontentato sulla musica con Palombella, cioè nominando ad un alto ufficio un MEDIOCRE. Mediocre è l'orecchio di Palombella, mediocre è il gusto di Marini, Patrono dei mediocri il cardinal Bertone. Tutto qui. Quello che ha fatto il Prefetto delle cerimonie poteva farlo qualsiasi altra persona di sentimento tradizionale, persino io e lei. Se ne rende conto? Cosa ci voleva a tirare fuori due pizzi e un po' di damasco oltre che sette candelieri? Niente. Ma il gusto è quello che manca, oltre che il coraggio, cosa che lo porta a uscite assurde: cambio dei centimetri di pizzo a seconda della sollennità(mai vista roba simile), nuovi paramenti made in LAVS, che artisticamente valgono poco, paccottiglia dorata come corredo, mitrie improbabili(con il picco dell'uscita infelice delle nuove mitrie "ornate" per i cardinali, cosa che ha rotto una plurisecolare tradizione), nuovi camici col pizzo, ma di qualità scadentissima, e tante altre trovate, naturalmente malriuscite, come i suoi abbinamenti di colori. Monsignor Dante era altra cosa. Marini il vecchio, seppur nel male, era altra cosa. Ma lei ha forse rivisto i drappi e i lampadari ornare la basilica? Ha forse rivisto sedie gestatorie e baldacchini?O anche solamente chiroteche o fanoni(mai aboliti entrambi)? Sono cambiate VERAMENTE così tanto le liturgie papali??
RispondiEliminaAbolito.
RispondiEliminaMi permetto di fare una nota: è giusto esaltare la forma del rito, ma bisogna stare attenti alla sostanza vera e propria della Santa Messa. A mio modesto parere la forma liturgica, anche se perfetta, è svuotata di significato quando viene privata della sostanza..e allora ripeto: attenzione a non esaltare la forma più della sostanza. A porre sempre e solo l'accento sulla forma dimenticandosi della sostanza. Mi hanno spinto a questa riflessione le persone che hanno riconosciuto in una celerazione detta in latino (forma) una Messa tridentina: ma non è la stessa cosa! Oppure chi ha analizzato in maniera varamente maniacale i bei particolari dell'altare e del silenzio (forma) senza però spiccicare nemmeno una parola a riguardo dell'omelia stupenda del Santo Padre. non è una citica al tradizionalismo, anzi! é un richiamo affinchè sia sempre vero: un tradizionalista non è (ahimè) sempre un cattolico. é più importante vivere con Cristo prima che giudicare il vestito che ha scelto per venirci a trovare.
RispondiEliminaMessa impeccabile. L'unica cosa che contesto è stata la scelta di avvicinare troppo i candelieri ai due lati dell'altare, anziché distribuirli equamente. probabilmente si voleva evitare di nascndere alla vista i concelebranti, ma dal momenbto che la preghiera è rivolta al Cielo...
RispondiElimina...già quel piccolo bimillenario accorgimento che fa sì che nella lingua di tutti e di nessuno, ciascun cattolico, ovunque sia e da dovunque provenga, sappia cosa succede durante la Messa (e questa è la spiegazione più banale che si possa dare... le ragioni sono molteplici e assai più profonde; ma per ora s'accontenti di questo che è un dato elementare e lo capiscono anche i più duri.).
RispondiElimina...grazie, a nome delle mie piccole intransigenze di lettore e soprattutto a nome dell'ortografia della lingua italiana!
RispondiElimina"Occorre una riforma della liturgia ordinaria che parta dalla tradizione."
RispondiEliminaLo pensavo anch'io... qualche tempo fa.
Occorrerebbe piuttosto il riassorbimento della forma ordinaria in quella straordinaria considerando la Tradizione non un punto di partenza ma di arrivo (apertis verbis: abolizione del messalaccio brutto e pericoloso che fu compilato in laboratorio come un OGM dal defunto Bugnini).
Giusto un appunto che esula dalle mirabili osservazioni prettamenti liturgiche di forme di spazi e di colori, di casule e non casule. Nessuno ha detto che un povero contadino del Trevigiano apprestatosi a correre per assistere alla S. Messa celebrata dal Papa, accompagnato dalla sua mucca per prendere la Benedizione
RispondiElimina(considerando che l'agricoltura è messa proprio male) gli è stato proibito l'accesso.
Sbeffeggiando così la pietà popolare che ANCORA crede nella Benedizione e nella Paternità della Chiesa, ivi rappresentata dal Papa in persona, difatto hanno sbeffeggiato le pecorelle del gregge di Cristo. Nessun bel paramento nessun bel canto, potrà mai equiparare a quella gravissima mancanza e stoltezza.
Ricordo inoltre che il Papa è stato solerte nel ribadire ai Veneti l'accoglienza agli extracomunitari, come a dire non abbiate paura date loro anche le vostre case, abbandonate tutto e datelo a loro perchè oramai ai Veneti resta solo la casa (per chi la possiede) spazio e lavoro sono già stati regalati.
Non ho parole!!!
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2011/05/08/502216-venezia_folla_350mila_fedeli.shtml
NO, QUESTO NO NELLA MIA CHIESA!!!!!!!! E' una vergogna! Ma come si permettono di usare la mia chiesa per contestare il Papa!!!! E' inoltre un insulto a padre Konrad ed a tutti noi che la frequentiamo e che non condividiamo quella scritta perché SIAMO CON IL SANTO PADRE!!!!!
RispondiEliminaAlle ore 8 di domenica mattina io ho preso la Santa Messa celebrata da padre Konrad E ABBIAMO PREGATO PER IL PAPA, poi padre Konrad si è subito affrettato per raggiungere il Papa a Mestre.... la Chiesa è rimasta chiusa quindi è una strumentalizzazione VERGOGNOSA della Chiesa san Simon Piccolo!!
RispondiEliminaSi tenta, così facendo, di screditare l'opera faticosa ma fruttuosa di padre Konrad e della stessa FSSP....
a quelli che hanno esposto il cartellone direi di VERGOGNARSI!!!!
e magari di meditare attentamente i richiami alla conversione che il Papa ha fatto in questi due giorni, e di come, con il suo carattere mite, ha davvero usato parole in sè anche forti....
Con Miserere e mia figlia siamo stati dietro al Papa in questi due giorni.... e non abbiamo affatto notato alcuna contestazione.... c'era FESTA a Venezia.... perfino i gondolieri che hanno portato il Papa si sono detti entusiasti per l'onore ricevuto e per la paternità del Papa...
La contestazione, che è di per sè legittima poteva fermarsi ad una richiesta AI VESCOVI E AL CARDINALE, semmai, per una più ampia CONCESSIONE del Summorum Pontificum, ma non di scrivere che il Papa "non è ben accetto" questa non è contestazione, ma pura maleducazione....il Papa la concessione l'ha fatta.... se ci sono problemi dipendono dai vescovi e non da lui....
La Messa poi è stato veramente un incontro ECCLESIALE E DI PROFONDO CARISMA LITURGICO....l'articolo è davvero ben fatto e risponde al vero....
<span>Alle ore 8 di domenica mattina io ho preso la Santa Messa celebrata da padre Konrad E ABBIAMO PREGATO PER IL PAPA, poi padre Konrad si è subito affrettato per raggiungere il Papa a Mestre.... la Chiesa è rimasta chiusa quindi è una strumentalizzazione VERGOGNOSA della Chiesa san Simon Piccolo!!
RispondiEliminaSi tenta, così facendo, di screditare l'opera faticosa ma fruttuosa di padre Konrad e della stessa FSSP....
a quelli che hanno esposto il cartellone direi di VERGOGNARSI!!!!
e magari di meditare attentamente i richiami alla conversione che il Papa ha fatto in questi due giorni, e di come, con il suo carattere mite, ha davvero usato parole in sè anche forti....
Con Miserere e mia figlia siamo stati dietro al Papa in questi due giorni.... e non abbiamo affatto notato alcuna contestazione.... c'era FESTA a Venezia.... perfino i gondolieri che hanno portato il Papa si sono detti entusiasti per l'onore ricevuto e per la paternità del Papa...
La contestazione, che è di per sè legittima poteva fermarsi ad una richiesta AI VESCOVI E AL CARDINALE, semmai, per una più ampia CONCESSIONE del Summorum Pontificum, ma non di scrivere che il Papa "non è ben accetto" questa non è contestazione, ma pura maleducazione....il Papa la concessione l'ha fatta.... se ci sono problemi dipendono dai vescovi e non da lui....
La Messa poi è stato veramente un incontro ECCLESIALE E DI PROFONDO CARISMA LITURGICO....l'articolo è davvero ben fatto e risponde al vero....</span>
Ero a San Giuliano e devo dire che sono stata sorpresa dal silenzio e la compostezza dei fedeli. Mi sembrava incredibile tenendo conto che si trattava di 300.000 persone. Stupenda liturgia!!!! Speriamo serva di esempio!
RispondiEliminaDietro di me avevo un gruppo di neocat. Quando hanno visto dal libretto che i canti erano in latino, qualcuno ha detto: "ma chi li conosce?" Prima della Messa il coro faceva le prove. Erano voci bellissime. Purtroppo i neocat, allo stesso tempo, si mettevano ad urlare con i loro canti e le chitarre privandomi di sentire il coro perché, nonostante i microfoni, i neocat coprivano comunque le splendide voci. :-((((((
Sabato pomeriggio all'incontro con il Papa in piazza san Marco, mons. Guido Marini ci è passato davanti, ho gridato: "Mons. Marini!!" e lui si è girato chidendo: "Si?" ed io non sapevo più che dire, l'ho ringraziato di cuore: "Grazie per quello che fa!!" e lui: "GRAZIE A VOI!!"
RispondiElimina:)
:) se mi fosse possibile dare un consiglio a mons.Guido Marini o a chi è addentro a queste cose, suggerirei quanto segue:
RispondiEliminadopo le solite polemiche dei costi....(250mila euro per i paramenti sacri dei Vescovi....38mila euro quello solo del Papa e dei Diaconi...) un milione di euro il tutto, specialmente per l'allestimento della Messa.... visto che tutto l'ambaradam del Luogo Liturgico è stato davvero ECCELLENTE ED IMPECCABILE e finirà chissà dove perchè non verrà più riutilizzato....perchè non lo smontano e non lo tengono FISSO PER LE MESSE DEL PAPA ALL'APERTO? :-[
Non solo ci sarebbe un enorme risparmio, ma il materiale, in questo caso davvero il migliore che si sia visto fino ad oggi, e rifacimento della Basilica san Marco.... risponderebbe ad ogni esigenza futura... idem per il vestiario liturgico.... o al limite quello si può anche rifare per l'occasione....
Preferisce l'italiano colui che parla della decadenza clerico-sacrale- accidenti quanto e' durata cotesta decadenza ! ci sono voluti quasi duemila anni per ricevere lo "spirito " del concilio e capire tutto cio' che nessuno prima aveva capito, santi papi ...- , preferisce l'italiano e poi lo scrive errato e meno male che non ha parlato delle vecchiette che storpiavano il latino. E circa lo spirito del concilio, evidentemente non conosce le parole del papa ( al convegno del pontificio ateneo S. Anselmo ) secondo il quale la liturgia della chiesa va oltre la riforma stessa del concilio il cui fine non era stato principalmente di cambiare riti e testi quanto invece un rinnovamento mentale...( le parole del papa si trovano proprio in questo sito).
RispondiEliminama mons marini non è un divo ...cateriuna cosa combina????
RispondiEliminae non illudetevi per due candelieri ci vuole altro..........
L'ineffabile ospite forse conosce il rito ma non la liturgia.. se c'è l'aspersione essa sostituisce il kyrie! Tra l'altro è stata cantata l'antifona Vini aquam, che volete di più? incolonnarsi a treno... vedendo certi commenti viene da dare ragione a chi ritiene noi tradizionalisti "tutti pizzi e merletti"...
RispondiEliminaNo no, vi sono molti preti giovani seri, sono loro la speranza!
RispondiEliminaChe vergogna! Altro inchiostro per le penne che non vedono l'ora di martellare...
RispondiElimina=-O Ringraziare il Cerimoniere Pontificio per le Liturgie del Pontefice, non è farne un divo!!!
RispondiEliminase quello era l'unico modo per ringraziarlo pubblicamente, ben venga!
Siete "voi" che vi fermate ai due candelieri, ai pizzi e merletti.... è vero, ci voleva dell'altro e il Papa con mons. Guido Marini, l'hanno fatto, l'hanno apportato.... DOMANI DIO VEDE E PROVVEDE, al momento è questa la nostra Chiesa, e se non siete capaci di VEDERE IL BUONO della situazione, me ne dispiace per voi perchè davvero non sapete cosa vi state perdendo....
L'aspetto più paradossale della vicenda è che una certa fascia tradizionalista invece di appoggiare e sostenere il Papa, proprio dall'uscita del Summorum Pontificum, non fa altro che ATTACCARLO, CRITICARLO E BASTONARLO e senza alcuna ragione....
e questo non fa altro che penalizzare ogni sforzo verso l'applicazione stessa del MP, non fa altro che rinchiuderlo IN UN FANATISMO che usa la Tradizione pretendendo di essere più tradizionali del Papa....
ma fatela finita!!!
Purtroppo abolito. Comunque alla Messa Papale il "Prete assistente" era, in realtà, il "Vescovo assistente" e tale compito spettava al Cardinale Decano.
RispondiEliminaAh ah ah ! "Vini aquam!" scusa ma il refuso è sollazzevole!
RispondiElimina<span>Ah ah ah ! "Vini aquam!" scusa ma il refuso è sollazzevole!</span>
RispondiElimina<span>Scusate la mia ignoranza nel NOM: l'aspersione sostituisce il Kyrie? O questa? Si sostituisce un chilo di marmo con un chilo di patate?</span>
<span>"L'aspetto più paradossale della vicenda è che una certa fascia tradizionalista invece di appoggiare e sostenere il Papa, proprio dall'uscita del Summorum Pontificum, non fa altro che ATTACCARLO, CRITICARLO E BASTONARLO e senza alcuna ragione....
RispondiEliminae questo non fa altro che penalizzare ogni sforzo verso l'applicazione stessa del MP, non fa altro che rinchiuderlo IN UN FANATISMO che usa la Tradizione pretendendo di essere più tradizionali del Papa....
ma fatela finita!!! "
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<span>DA INCIDERE A CARATTERI DI FUOCO.</span>
<span><span>"L'aspetto più paradossale della vicenda è che una certa fascia tradizionalista invece di appoggiare e sostenere il Papa, proprio dall'uscita del Summorum Pontificum, non fa altro che ATTACCARLO, CRITICARLO E BASTONARLO e senza alcuna ragione....
RispondiEliminae questo non fa altro che penalizzare ogni sforzo verso l'applicazione stessa del MP, non fa altro che rinchiuderlo IN UN FANATISMO che usa la Tradizione pretendendo di essere più tradizionali del Papa....
ma fatela finita!!! "
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..Da incidere a caratteri di fuoco!</span>
l'unica macchia è avere PALOMBELLA ALLA SISTINA e Frisina presto alla Cappella Giulia e al PIMS.......e nel 2015 andrà alla SISTINA
RispondiElimina........................questo è gravissimooooo
Congratulazioni agli organizzatori, al Card. Scola in primis. Abbiamo gustato la bellezze del Cristo risorto presente in mezzo alla Sua Chiesa!!! Abbiamo sperimentato la cattolicità della Chiesa, la sua dimensione universale, in comunione col Papa. Bellissima la celebrazione.
RispondiEliminaMandate Scola a Milano!!!!!
Eh eh, lapsus freudiani...
RispondiEliminaSì, nel NO i riti di ingresso sono intercambiabili, l'aspersione sostituisce il Kyrie (non mi si chieda perché...soprattutto in tempo di Pasqua, quando perde il suo significato penitenziale, non avrebbe senso, ma tant'è...) e finita questa si riprende col Gloria... vi pare che in una liturgia così curata si siano fatte le cose alla carlona? Tutto secondo rubriche, NO, ma sempre rubriche sono...
La "giovane fedele" ha detto una emerita cretinata ed anche bugia perchè a TUTTI i fedeli partecipanti è stato dato il LIBRETTO DELLA LITURGIA dove è scritto in latino e IN ITALIANO.... e dove sono spiegate le parti liturgiche....
RispondiEliminamala fede o solo pigrizia? spero sia la seconda!
:-D ...no scusa....e a Venezia chi ci volete dare poi?? Scola deve ancora lavorare con la Marcianum.... anche se spetta alla Provvidenza decidere, preghiamo piuttosto perchè anche a Milano giunga un NOVELLO simile a Scola o magari a Burke.... o magari a Schneider ;)
RispondiEliminaNon dobbiamo augurare i traslochi di uno all'altra parte, ma LA LORO MOLTIPLICAZIONE.... :-D
Lo striscione era vergognoso, ma altrettanto vergognoso il trattamento subito da quel povero contadino accorso ad assistere alla S. Messa papale a seguito della sua mucca, con l'unico intento di ricevere la benedizione ma è stato cacciato fuori. Non si tratta così la pietà popolare e men che meno lo spirito semplice del fedele.
RispondiEliminaCapisco fosse entrato in Basilica con la mucca, ma la Messa era all'aperto!!! Non so cosa possa aver pensato quel povero Cristo e se passando accanto al vergognoso striscione non abbia dato loro ragione. Spero di no, ma una cosa è certa se ha pensato di dar loro ragione e con lui qualche altro, di certo si può dire a chiare lettere chi è causa del suo male pianga se stesso.
Per quel che concerne i molti soldi spesi per il palco altare voglio sperare in bene e che venga riutilizzato fino alla consunzione, altrimenti mi è lecito dire che se da qualche parte verranno delle critiche non posso che dar loro ragione. Il buon esempio deve partire dall'alto specie in un momento di vacche magre e dove sempre più, le nostre bellissime Chiese e i loro arredi artistici sono lasciati in totale abbandono per mancanza di fondi.
Grazie Federico del puntuale chiarimento.
RispondiEliminaMi lascia assai perplesso che il NOM consideri intercambiabile l'aspersione e il rito penitenziale che son cose assai diverse (marmo e patate, dicevo); comunque hai ragione, se così è previsto, così è stato fatto.
......voci dicono che tutto questo è solo per medicare un pò le ferite ma il prossimo successore di Pietro porterà la barca al largo con le innovazioni appena intraviste e noi saremo oscurati o allontanati..................
RispondiElimina"é più importante vivere con Cristo prima che giudicare il vestito che ha scelto per venirci a trovare."
RispondiEliminaIl problema è che dal vestito che ci mettiamo noi si capisce se ci si rende conto o meno di Chi sia Colui con Cui abbiamo a che fare.
Detto questo, la critica mi pare ragionevole: non guardiamo troppo la forma, andiamo alla sostanza; e questa -purtroppo- ci parla di una Messa NOM detta bene, sì, ma che non sarà mai l'offerta di Abele.
Si sa che la ratio del NOM è "finiamo il prima possibile"...
RispondiEliminaLeggetevi questo: http://sacrissolemniis.blogspot.com/2011/05/il-papa-venezia-troppo-latino-e-poco.html
RispondiEliminaBRAVISSIMA!!!!! ;)
RispondiEliminaNOOOOOOO!!!!! SCOLA E' NOSTRO!!!!!!! CE LO TENIAMO NOI!!!!! ;)
RispondiEliminaIo mi chiedo, caro placentinum, se stai scherzando o fai sul serio... Boh..
RispondiEliminaSUPERBRAVISSIMA!!!
RispondiEliminaCerto che di matti al mondo ce n'è tanti... mamma miaaaaaaaaaaa
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