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venerdì 25 febbraio 2011

Rodari: l'inglese poco conciliare del Nuovo Messale non piace (a qualcuno)

La fedeltà alla Tradizione, l'aderenza al testo latino, il ritorno all'ortodossia e la serietà dei contenuti sono contrastati anche se espressi nei testi e racchiusi nel Nuovo Messale in lingue inglese, con una traduzione ritenuta da alcuni troppo "poco conciliare" e troppo "tradizionalista". Addirittura "disastrosa".
E questo solo perché più aderente al testo in latino? Provassimo a tradurre liberamente Shakespeare o Blake, griderebbero allo scandalo. Ma tradurre fedelmente il Messale no, questo "sarebbe un disastro".
Non poteva mancare la corsa tra i media (pseudo) cattolici a pubblicare le proteste di parte del clero e ad ospitare i malcontenti di coloro che gridano al tradimento del Concilio (e ridaie).
Leggiamo nello scritto di Paolo Rodari come hanno reagito in Inghilterra parte dei cattolici di fronte al nuovo testo del Messale ri-tradotto, ri-visto e (e meno male) corretto.
Roberto
*
Se l’inglese poco conciliare del nuovo Messale fa litigare il clero ingleseda Il Foglio, di P. Rodari - 24 febbraio 2011 -

La nuova traduzione inglese del Messale – entrerà in vigore per volere del Papa il prossimo settembre – spacca in due il cuore della chiesa cattolica di lingua inglese. Sono le anime più liberal ad accusare il Vaticano di aver voluto una traduzione di parte, un testo fedele ai voleri della chiesa più tradizionalista. Vox Clara, il comitato di vigilanza che ha sovrinteso ai lavori di traduzione, è accusato di aver favorito una stesura troppo dissonante rispetto al testo usato dopo il Vaticano II, una traduzione che segue “in modo pedissequamente letterale” il testo latino, con una sintassi “involuta” ed espressioni “elitarie” difficilmente comprensibili dai fedeli.

Cassa di risonanza delle proteste sono diversi media cattolici. Tra questi la rivista The Tablet che nell’ultimo numero ha pubblicato la lettera del benedettino Antony Ruff indirizzata ai vescovi degli Stati Uniti. Ruff, dell’abbazia di Saint John a Collegeville in Minnesota, era fino a poco tempo fa a capo della divisione musica per la traduzione del Messale. Nella lettera annuncia il suo ritiro da ogni impegno di promozione del Messale, perché “sono convinto che i vescovi vogliono un oratore che sappia mettere in luce positiva il nuovo Messale, ma ciò richiederebbe per me fare delle affermazioni che non condivido”.
Oltre a quello di Ruff, altri pareri negativi: un prete di Collegeville aveva chiesto tempo fa al suo vescovo cosa pensasse della traduzione. Risposta: “Credo proprio che sarà un disastro”. Scrive The Tablet: “Ai cristiani cattolici viene richiesta l’obbedienza ai loro vescovi, ma quando i membri della chiesa sono costretti ad accettare ciò che non vogliono, è necessario che sappiano almeno che tutto ciò viene da un luogo ricolmo di Spirito Santo”. Se questo luogo non c’è occorre che ricolmi di Spirito Santo siano almeno “i nostri superiori”. Solo “una leadership di questo tipo può permetterci di crescere e cambiare attraverso la scomodità. In sua assenza, l’obbedienza dei cristiani potrebbe degenerare verso uno stadio di immaturità e di non responsabilità”.

Qualche mese fa il comitato Vox Clara è stato ricevuto dal Papa. Poco dopo ha diramato un comunicato in cui esprime “soddisfazione per l’accoglienza che il completamento della nuova traduzione del Messale ha ricevuto in tutto il mondo di lingua inglese”.
Anche secondo The Catholic Herald le autorità della chiesa in Inghilterra e Galles “non si aspettano resistenze alla nuova traduzione del Messale”. E, infatti, è stato il segretario in qualità di rappresentante della commissione liturgica dei vescovi a dire: “Ci sono persone che lo apprezzano e altre no e alcune che non ne sono sicure. Ma io sono convinto che tutto il clero sia un gruppo di persone abbastanza pragmatico alla fine”. Sulla pragmaticità degli inglesi e della chiesa inglese tutti sono pronti a scommettere.
Ma di certo la battaglia sul testo è destinata a continuare anche oltre il prossimo mese di settembre.

Pubblicato sul Foglio giovedì 24 febbraio 2011 via Palazzo Apostolico di P. Rodari

15 commenti:

  1. Stefano78(giustificazionista...ma non troppo)25 febbraio 2011 alle ore 10:18

    ...ecco appunto.

    Sommosse e rifiuti (tra l'altro ampiamente preventivate), addirittura solo per una TRADUZIONE più fedele all'Originale Latino del Messale di PAOLO VI!!!!

    E questi rifiuti ovviamente fanno capo ad un annacquamento generale della dottrina che sottende alle traduzioni più "tradizionaliste"! Il che si riscontra concretamente nella vita di quelle parrocchie "annacquate", nella migliore delle ipotesti. Protestantizzate, in quella peggiore e più diffusa...

    C'è da sradicare un'eresia di fatto radicata nel cuore e nella mente di milioni e milioni di fedeli deformati... installata da Gerarchi dimentichi di chi sono..E VI PARE FACILE?

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  2. Ecco la dimostrazione che "i disobbedienti ribelli" non sono (e non siamo) noi tradizionalisti, ma coloro che da 50 anni fanno da padroni e pretendono di comandare persino il Santo Padre: Conciliaristi, progressisti e modernisti...,non se ne può più!

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  3. Ma è anche la prova di come sia difficile barcamenarsi per il Santo Padre con una barca di Pietro così sballottata
    E che spesso certe decisioni sono obbligate, avete notato che gli attacchi dei primi anni di pontificato si sono rarefatti negli ultimi periodi più "conciliaristi"?

    Le critiche al pontefice sono legittime (siamo cattolici, non papisti), però a volte (non sempre, ma a talvolta sì), qui su blog un po' ingiuste.

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  4. E intato in Italia si dorme!!! Vedremo che bel pasticcio sarà la nuova traduzione del Messale!! Ecco, secondo le mie indiscrezioni quale sarà la nuova traduzione della Narratio Institutionis e della Consacrazione: "la notte che giuda lo tradisce lui è a cena coi suoi amici, prende in mano il pane, lo fa a a tocchi, lo da' da mangiare ai suoi amici e gli dice: <<prendete>> poi dopo che hanno ben mangiato, prende in mano una coppa di vino, e ringrazia Iddio -che era anche vino buono- e dice << prendetene un sorso tutti che questo è vino talmente buono che l'ho pagato caro come il sangua, ma vi lascio la bottiglia da finire, per voi e per tutti, -ma proprio tutti tutti eh!-che così quando siete insieme vi berrete un bicchiere alla mia salute:fate questo in memoria di me.>> e il popolo risponde: AAAMEEN!!!</prendete>

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  5. Se non piace la traduzione possono sempre celebrare in Latino.

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  6. A mio avviso il Cattolicesimo implica il Papismo. Altrimenti appunto magari si diventa una specie di "protestanti".

    A mio avviso i suggerimenti (fatto con umiltà) al Papa sono legittimi, le critiche praticamente mai. Una volta che una decisione è stata presa la si accetta, almeno fintanto che non viene mutata.

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  7. <span>A mio avviso il Cattolicesimo implica il Papismo. Altrimenti appunto magari si diventa una specie di "protestanti".  
     
    A mio avviso i suggerimenti (fatti con molta molta molta umiltà) al Papa sono legittimi, le critiche praticamente mai. Una volta che una decisione è stata presa la si accetta, almeno fintanto che non viene mutata.</span>

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  8. ah, la si accetta, certo; ma è esattamente quello che il popolo cattolico ha fatto da Paolo VI in poi: ha accettato TUTTO senza fiatare !
    ed è per quello che siamo finiti su questo blog, dopo 40 anni, o no ?
    ma allora, di che stiamo parlando, e A CHE PRO discutere di  Messa/non -Messa antica  ? o di Dottrina perenne/mutabile/ognuno-come-gli-pare ?

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  9. certo....
    non è facile, ma basterebbe che il Vicario di Cristo cominciasse ad usare il "bastone del pastore" di cui lui stesso ha parlato: per esempio per mettere in riga un gruppo eretico come il CNC, che invece ha di recente approvato, con tutte le idiozie e storture che quei signori vanno a propagare !
    Poteva correggerli con rigore, verificando, cioè ACCERTANDO l'esecuzione avvenuta delle sue correzioni, cioè l'obbedienza di fatto e non solo a parole, alle sue direttive ?
    La suprema autorità di governo il Papa dovrebbe usarla  APPIENO, ed è questo un dovere, mi pare,  altrimenti vuol dire che egli omette di farne uso : come un insegnante che decidesse di non correggere più gli errori gravi e gravissimi degli alunni ; e in tal caso gli alunni rimangono somari, e sempre nuovi alunni somari escono dalla stessa scuola dove l'insegnante non corregge mai, per anni e anni, non le pare ?
    Lo vogliamo dire, a onor del vero,  che questi lassismi non si erano mai visti fino al 1962 ?
    Mai i papi, in 19 secoli e mezzo avevano compiuto simili omissioni di atti d'ufficio, ( cominciando da Paolo VI...)
    Considerando poi che qui, lasciando proliferare eresie ed abusi di varia gravità, si rischia più che una bocciatura scolastica.... si tratta della salvezza dell'anima, e non mi pare cosa di poco conto....!

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  10. vede, Stefano, se il Papa usasse la sua Autorità con più fermezza,
    dando ordini perentori (che non ammettono deroghe) i lupi da lui menzionati 6 anni fa  lo rispetterebbero di più, e comincerebbero ad obbedire, rimettendosi un po' alla volta alla sua legittima volontà di pastore syupremo; ma se lui rinuncia ad essere autorevole, è chiaro che non lo rispettano, già prima che egli parli ....

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  11. <span>vede, Stefano, se il Papa usasse la sua Autorità con più fermezza, 
    dando ordini perentori (che non ammettono deroghe) i lupi da lui menzionati 6 anni fa,  lo rispetterebbero di più, e comincerebbero ad obbedire, rimettendosi un po' alla volta alla sua legittima volontà di pastore supremo; ma se lui rinuncia ad essere autorevole, è chiaro che non lo rispettano, già prima che egli parli ....</span>

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  12. <span>vede, Stefano, se il Papa usasse la sua Autorità con più fermezza, 
    dando ordini perentori (che non ammettono deroghe) i lupi da lui menzionati 6 anni fa  lo rispetterebbero di più, e comincerebbero ad obbedire, rimettendosi un po' alla volta alla sua legittima volontà di pastore supremo; ma se lui rinuncia ad essere autorevole, è chiaro che non lo rispettano, già prima che egli parli ....</span>

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  13. <span>La traduzione ritenuta da alcuni troppo "poco conciliare" e troppo "tradizionalista". Addirittura "disastrosa"...</span>
    Se a qualcuno da "fastidio" vuol dire che siamo sulla buona strada.

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  14. Caro Placentinum, ti risponde un Mutinensis. Quello che tu dici è tragico, ma è proprio così.
    Siamo al livellamento più becero. Una cosa deve essere per forza per tutti: Dimenticando che esiste anche chi legittimamente non la vuole. "Tutti" è il mantra dei comunisti o dei protestanti per cui non c'è distinzione di sacerdozio. Tanto lo siamo tutti, comprese  le donne. Molto clero pensa così: non so se perchè protestante o comunista.

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  15. A proposito della nuova traduzione del Messale ho letto il commento di un sacerdote inglese che ha detto che la maggior parte dei fedeli e dei sacerdoti è pronta ad accogliere la nuova traduzione più fedele. Ci sono solo alcuni nostalgici del linguaggio ecclesialese vaticano secondista che stanno facendo un po' di chiasso. Il diavolo quando è toccato fa sempre molto chiasso e strepito, ma in realtà è debole e perdente..... non occorre farsi impressionare da vecchi nostalgici sessantottini che fanno solo pena.
    Naturalmente io prego perchè il Signore li illumini e li aiuti a capire il grosso abbaglio che hanno preso........
    don bernardo

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