Per chi avesse ancora dei dubbi sulla reale natura e gli scopi di una religione intrinsecamente perversa...
Un giovane missionario polacco, Padre Marek Rybinski, è stato trovato morto questa mattina nella scuola salesiana di Manouba.
Il sacerdote, 33 anni, a Manouba dal 2007, è stato rinvenuto con la gola tagliata, rituale sistema islamico di uccisione degli animali.
Il sacerdote, 33 anni, a Manouba dal 2007, è stato rinvenuto con la gola tagliata, rituale sistema islamico di uccisione degli animali.
"Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava"
(Manuele Paleologo Imperatore, citato da Benedetto XVI, Discorso all'Università di Ratisbona 12.9.2006)
(Manuele Paleologo Imperatore, citato da Benedetto XVI, Discorso all'Università di Ratisbona 12.9.2006)
Ecumenici di tutto l'orbe, non avete sempre sostenuto che i nemici della "nuova Pentecoste" Non sono i "fratelli Islamici", ma i fedeli alla Tradizione?
RispondiEliminaMi dispiace per questo povero sacerdote e per la sua famiglia. Morire così nel 2011 è davvero segno di disumanità e terribile ignoranza. Certi eccesiastici modernisti, con la testa sotto la sabbia, continuano a negare che l'islam è una religione pericolosissima e che non è mai stata in grado di integrarsi con nessuna altra religione (specie con quella cristiana). Il problema è che loro parlano dai loro tronetti e poltrone dorate del Vaticano e dei vari episcopi, mentre chi invece lavora sul campo si ritrova come questo povero sacerdote. Mandate una epigrafe di questo missionario a qualche esponente della Chiesa del dialogo così che possa spiegarci come mai i pacifici musulmani hanno fatto questo in nome di Allah, Dio della pace.
RispondiEliminaQuesto giovane sacerdote è martire di Cristo. Il suo sacrificio però deve scuoterci! Basta subire, dobbiamo difenderci!
RispondiEliminaSarebbe il caso di inviarla a quel cardinale che è stato considerato "l'italiano dell'anno" da famiglia cristiana, il quale ha, come esigenza primaria, quella di consentire la costruzione di moschee a Milano e p.c. la invierei anche a don Sciortino
RispondiEliminaI fanatici, islamici e non, esistono a prescindere dall'Ecumenismo. Io penso che ci sia troppa gente sulla Terra e che dovrebbero riprodursi solo coloro che possono garantire ai figli un'educazione ed un'istruzione adeguata all'epoca in cui viviamo. Certi tipi di "scimmie" si riproducono di più e vivendo nella miseria economica e culturale non possono far altro altro che fissarsi con la religione e magari proclamare guerre "sante". Anche da noi ci sono molte "scimmie", meno che in passato, ma ci sono( come i piccolo-borghesi, i mafiosi etc.). L'Universo non esiste in funzione dell'essere umano. Basta fare figli. W l'Eugenetica.
RispondiEliminaUn "fuori argomento": mi sapete spiegare il perchè oggi anche i fedeli musulmani possono frequentare (o comunque si iscrivono volontariamente) collegi e università Cattoliche?
RispondiEliminaperché al di là di tutto funzionano e sono affidabili e, soprattutto, non c'è neanche il rischio che possano convertirli!
RispondiEliminaTu vuoi una Moschea in Italia,io voglio una Chiesa al tuo paese.Tu uccidi un cristiano a casa tua,io mando un tuo credente a casa sua.
RispondiEliminaSento tanto parlare di Evangelizzazione di Carità, di Amore, vedo che per coloro che vengono in Italia, i vertici di parecchie diocesi stravedono in modo particolare per i mussulmani, non pensano che visto che non sono riusciti a conquistare ed imporsi in tutta Europa, il venire da emigranti è il metodo che hanno scelto per potersi imporre? Non cambiano i loro costumi, pensano che tutto le sia dovuto, non rispettano la religione Cristiana , vanno in piazza Duomo e con i loro deretani rivolti al Duomo si inginocchiano per pregare. Ma come ci sono dei diritti, così ci sono anche dei doveri, e chi dirige la diocesi deve pretendere che rispettino la dignità dei Cristiani e i loro simboli. O è il volersi sentire dire buono e amico dei maomettani ,senza far rispettare quella che dovrebbe essere la sua Fede? Saremo giudicati sull'amore e la carità, ma quale scusante avremo se non abbiamo Testimoniato Gesù Cristo e la fede che diciamo di professare?
RispondiEliminapreghiamo per questo fratello morto per mano di assassini, figli di una religione fondata sulla violenza ,dove la ragione non è altro che un vocabolo inutile.Spero di trovare unimmagine di questo giovane per inviarla a famiglia cristiana chissà che capiscano chi sono i veri cattolici degli di essere chiamati uomini dell anno.
RispondiEliminapardon per l ultima frase, degni non degli!
RispondiEliminaL'islam è un veleno mortale, al momento il nemico per eccellenza. Bisogna avere la forza di combattere, anziché crogiolarsi nell'esaltazione del martirio collettivo.
RispondiElimina<span>a qualche esponente della Chiesa del dialogo ....</span>
RispondiEliminanon capisco: a quale o quanti esponenti ?
la Chiesa del dialogo non è esattamente quella, a cui tutti apparteniamo, che ha aperto l'era dei dialoghi fin dal 1962, culminando con il grande meeting storico di Assisi1, dove si ammetteva di poter chiedere la pace proprio ad allah, ritenuto divinità pacifica ?
e allora ?....
il blogger "uno che tenta di essere cristiano" potrebbe cortesemente spiegare chi sarebbe contrario alla Chiesa del dialogo, dentro la Chiesa cattolica, dal CV2 ad oggi (a parte alcuni dei presenti bloggers) ?
Vi è un disegno preordinato dal Maligno che si serve degli schiavi di una falsa religione (ISLAM =MALIS) per compiere il suo obiettivo che è quello di annientare i credenti in Cristo. Eliminare i cristiani in terra di islam e, nel contempo, provvedere all'invasione del Continente Cristiano, cioè l'Europa (o almeno, quel che resta dell'Europa cristiana) attraverso le migrazioni, clandestine e non.
RispondiEliminaIl tutto col placet dei governi buonisti, del Vaticano, e delle organizzazioni pseudoumanitarie foraggiate dalla Grande Capitale. Da sud gli stati del maghreb e da est la turchia: salvaci Signore.
Perchè, spesso, non sono cattoliche.
RispondiEliminaLa questione di fondo è quella dello STATO LAICO. Dal documento conciliare sulla libertà religiosa e dall'atmosfera postconciliare che vi ha trovato alimento, a ragione o a torto, sembra si possa evincere che, in un'epoca dichiarata "post-costantiniana", la situazione istituzionale più adeguata per i Cattolici sia la democrazia laica e agnostica, a cui essi possono aggiungere un "supplemento d'anima". Da qui l'accondiscendenza a rivedere i Concordati, come in Italia e in Spagna con la riduzione dei "privilegi ecclesiastici" e la spinta alla loro eliminazione totale da parte dei "Cattolici adulti". C'è da chiedersi però se i padri conciliari non abbiano letto i fatti del mondo con occhiali troppo rosa. Secondo la dottrina tradizionale, così mi pare, lo Stato DI FATTO non può reggere senza l'apporto della Chiesa, che fornisce alla società il sistema di valori corrispondenti alla giustizia e al diritto naturale, ad esempio nel campo del matrimonio e dell'educazione, ispirando la relativa legislazione. Sotto Pio XI era propugnato fortemente il concetto della REGALITA' DI CRISTO, esattamente il contrario del maritainismo estremo sfuggito al suo stesso autore nel '68. Ora ci si trova ( quasi ) fermi a metà del guado: la gerarchia della Chiesa non vuole rinunciare al residuo dei cosiddetti privilegi ( come il crocifisso negli uffici pubblici e l'ora di religione cattolica retribuita dallo Stato), ma non riesce nemmeno a recuperare l'egemonia culturale necessaria per rievangelizzare l'Italia e riqualificare confessionalmente lo Stato. Così non si può nemmeno attuare nemmeno una politica di compensazioni ( qua una moschea, là una chiesa ). Bisognerebbe rivedere tutta la questione, chiedendosi: PUO' UNO STATO ESSERE COMPLETAMENTE LAICO, RINUNCIANDO AL SUPPORTO IDENTITARIO E VALORIALE DELLA SUA RELIGIONE TRADIZIONALE? Certo non si può rifare integralmente lo stato confessionale con tanto di inquisizione, nè riprendere il "cujus regio, ejus religio":bisogna lasciare spazi di tolleranza ai diversi. Tuttavia tolleranza più o meno larga non coincide con indifferenza e mancanza di identità.
RispondiEliminaEra già successo addirittura nell'agosto 2010 a Marsiglia. Si é parlato di un forse-suicidio ma il sacerdote é stato sgozzato e la ferita da arma da taglio andava a orecchio a orecchio... ne hanno parlato a lungo solo i blog cattolici tradizionali...
RispondiEliminahttp://www.lejdd.fr/Societe/Faits-divers/Actualite/Marseille-Un-pretre-egorge-188009/
Era già successo addirittura a Marsiglia nell'Aprile 2010. Si é parlato di un forse-suicidio ma il sacerdote é stato trovato sgozzato e la ferita da arma da taglio andava a orecchio a orecchio... ne hanno parlato a lungo solo i blog cattolici tradizionali.
RispondiEliminahttp://www.lejdd.fr/Societe/Faits-divers/Actualite/Marseille-Un-pretre-egorge-188009/
Credo che bisogna vivere in Francia o in Inghilterra per capire a che punto l'Europa sia già musulmana.
RispondiEliminaCome per la liturgia l'italia ha (deo gratias) 15 anni di ritardo...
Gilly (France): l'église Saint-Lambert accueille la communauté musulmane
RispondiEliminahttp://gloria.tv/?media=75790
<p><span>Gent. Memory, il credo di nicea-costantinopoli dice: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica”. Nel 1962 nessuno ha aggiunto “dialogante”. Questo per dire non che io rifiuto il dialogo come mezzo di incontro e di scambio reciproco di opinioni e di esperienze (sia dentro sia fuori la Chiesa) ma per dire che non è scritto da nessuna parte che Chiesa Cattolica = Chiesa del dialogo. Da tempo ho constatato (e con me anche altri) che il tanto acclamato “dialogo” non è sinonimo di incontro della Chiesa nella sua universalità-cattolicità che sarebbe una cosa positiva, ma significa altro. La Chiesa del dialogo raggruppa, invece, tutte quelle persone che si sentono molto aperte e disponibili verso tutto ciò che sminuisce il “troppo cattolico” vissuto da alcuni e si apre a un universale sincretismo religioso dove regna il “vogliamoci bene generale” , il <span> </span>“Dio è unico per tutti” e sostanzialmente “tutte le religioni sono uguali”. Dialogo, quindi, si può lodevolmente associare alla parola “svendita” di tutto ciò che Tradizionalmente e storicamente la Chiesa Cattolica ha recepito essere identitario per essa. Gli esponenti della Chiesa del dialogo sembrano essere tantissimo simpatizzanti per tutto ciò che non è cattolico e che umilia, distrugge, e ridimensiona (fino a soffocare) tutto ciò che invece è identitario della Chiesa Cattolica. La Chiesa del dialogo, paradossalmente, è anche quella che non gradisce tutti coloro che non la pensano come ella vorrebbe si pensasse. Mi sembra che gli autori di “Messa in latino” ce ne diano costantemente prova di questo soffocamento di idee della Chiesa del dialogo nei confronti dei “troppo cattolici”. Non mi pare, quindi, che tutta la Chiesa abbia piacere di sentirsi definire “Chiesa del dialogo” se per dialogo si intende ciò che ho appena descritto. In teoria potrebbero coincidere Chiesa Cattolica e Chiesa del dialogo ma in realtà si fa fatica a farle combaciare. Nel caso dell’ islam, ci sono pastori che simpatizzano per esso e che difendono i loro esponenti a spada tratta, anche di fronte a episodi lampanti di odio come questo verso i cristiani. E tutto in nome della Chiesa del dialogo.</span></p>
RispondiElimina<p><span>Gent. Memory, il credo di nicea-costantinopoli dice: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica”. Nel 1962 nessuno ha aggiunto “dialogante”. Questo per dire non che io rifiuto il dialogo come mezzo di incontro e di scambio reciproco di opinioni e di esperienze (sia dentro sia fuori la Chiesa) ma per dire che non è scritto da nessuna parte che Chiesa Cattolica = Chiesa del dialogo. Da tempo ho constatato (e con me anche altri) che il tanto acclamato “dialogo” non è sinonimo di incontro della Chiesa nella sua universalità-cattolicità che sarebbe una cosa positiva, ma significa altro. La Chiesa del dialogo raggruppa, invece, tutte quelle persone che si sentono molto aperte e disponibili verso tutto ciò che sminuisce il “troppo cattolico” vissuto da alcuni e si apre a un universale sincretismo religioso dove regna il “vogliamoci bene generale” , il <span> </span>“Dio è unico per tutti” e sostanzialmente “tutte le religioni sono uguali”. Dialogo, quindi, si può lodevolmente associare alla parola “svendita” di tutto ciò che Tradizionalmente e storicamente la Chiesa Cattolica ha recepito essere identitario per essa. Gli esponenti della Chiesa del dialogo sembrano essere tantissimo simpatizzanti per tutto ciò che non è cattolico e che umilia, distrugge, e ridimensiona (fino a soffocare) tutto ciò che invece è identitario della Chiesa Cattolica. La Chiesa del dialogo, paradossalmente, è anche quella che non gradisce tutti coloro che non la pensano come ella vorrebbe si pensasse. Mi sembra che gli autori di “Messa in latino” ce ne diano costantemente prova di questo soffocamento di idee della Chiesa del dialogo nei confronti dei “troppo cattolici”. Non mi pare, quindi, che tutta la Chiesa abbia piacere di sentirsi definire “Chiesa del dialogo” se per dialogo si intende ciò che ho appena descritto. In teoria potrebbero coincidere Chiesa Cattolica e Chiesa del dialogo ma in realtà si fa fatica a farle combaciare. Nel caso dell’ islam, ci sono pastori che simpatizzano per esso e che difendono i loro esponenti a spada tratta, anche di fronte a episodi lampanti di odio come questo verso i cristiani. E tutto in nome della Chiesa del dialogo.</span></p>
RispondiEliminaSe qualcuno conosce la straordinaria figura della veggente francese Maria giulia Jahenny, non ignora che già un secolo fa profetizzò così:
RispondiElimina"La Francia diventerà tutta Maometto (=musulmana)".
A quei tempi poteva sembrare una fantasia.
Un'altra volta riferì di vedere che nel futuro avrebbero modificato la Santa Messa, ma che a Gesù non sarebbe piaciuta...
ributtiamoli in mare tutti perche' fra poco sara' troppo tardi
RispondiEliminaE' il necessario prologo ad Assisi: ermeneutica della continuità!
RispondiEliminaUna benevola precisazione per FRANCO:
RispondiEliminaE' vero che la gerarchia della Chiesa non vuole rinunciare ai suoi privilegi.... ma i privilegi non sono il crocifisso nelle scuole e l'ora di religione che ormai non è quasi più insegnata dai preti e perciò a loro non rende niente. L'unica cosa che interessa è l'8 per mille.
continuità dell'ermeneutica...
RispondiEliminaiNFATTI...AI SUOI SACROSANTI DIRITTI e non privilegi ci ha rinunciato da un po':QUANDO HA FIRMATO IL CONCORDATO! Privando i cattolici della loro Città Santa. I cattolici sono gli unici a non aver più una città Santa!
RispondiEliminaMi vien inoltre da pensare, che in Egitto ed altrove sia scoppiato simultaneamente ciò che vediamo, per una manovra occulta (forse degli USA?) per spedire in Europa un fiume di profughi islamici....chissà perchè mi vengono certi pensieri!
facciamo anche 1000 credenti a casa loro...
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