E' nata La Bussola Quotidiana (BQ), un quotidiano online di opinione, il cui scopo è offrire «una prospettiva cattolica nel giudicare i fatti del giorno, certi del fatto che l’esperienza cristiana è in grado di abbracciare e rispettare pienamente la dignità dell’uomo». La nuova testata (www.labussolaquotidiana.it) nasce dall'amicizia di alcuni giornalisti cattolici consolidatasi intorno all’esperienza del mensile «Il Timone». Direttore editoriale è Vittorio Messori, autore di bestseller come "Ipotesi su Gesù" e "Rapporto sulla fede", considerato il maggiore scrittore cattolico vivente, mentre direttore responsabile è il vaticanista de "Il Giornale" Andrea Tornielli (nella foto), il caporedattore è Riccardo Cascioli, i redattori Marco Respinti e Antonio Giuliano. Tra i collaboratori figurano Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior, Luigi Negri, vescovo di San Marino, Robi Ronza, Massimo Introvigne, Giorgio Torelli, Gianfranco Fabi, Rino Cammilleri, Paolo Rodari, Claudio Risè, Vincenzo Sansonetti, Saverio Gaeta, Francesco Agnoli, Carlo Bellieni, Bernardo Cervellera, Giacomo Samek Lodovici, Piero Gheddo, Giorgio Carbone, Roberto Marchesini, Jacopo Guerriero.
«Non abbiamo posizioni ideologiche da difendere, fossero anche cattoliche: nel fluire quotidiano delle notizie - spiegano i promotori del quotidiano online - vogliamo difendere e promuovere una concezione dell’uomo adeguata alla sua dignità. Per questo nessun aspetto della realtà ci sarà estraneo: dalla politica alle relazioni internazionali, dalle emergenze sociali all’economia, dalle espressioni culturali allo sport, tutto sarà giudicato cercando di cogliere nel particolare della cronaca il destino di ogni singolo uomo». All’insegno del motto «In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas» (Unità nell’essenziale, libertà in ciò che è dubbio e discutibile, la carità in ogni cosa), dal lunedì al venerdì ogni giorno saranno inseriti nell’home page del quotidiano alcuni articoli che intervengono tempestivamente sui fatti di maggiore attualità o proponendo notizie e approfondimenti su fatti ignorati dai grandi mezzi di comunicazione sociale. Nel fine settimana, invece ci sarà un numero speciale che conterrà alcuni articoli di approfondimento e alcune rubriche di servizio, dedicate soprattutto alla famiglia. Notevole il dossier sugli anglicani, con statistiche, approfondimenti, schede ecc., vero valore aggiunto del sito.
La Bussola presterà particolare attenzione al dibattito sul nuovo movimento liturgico auspicato da Benedetto XVI per un recupero della sacralità del rito. Tornielli e Messori non sono tradizionalisti, lo sappiamo, ma, bisogna riconoscere che il giornalista del Giornale è l'unico vaticanista italiano a seguire con attenzione e senza preconcetti il movimento che cerca di salvaguardare la liturgia di sempre.
Tanti AUGURI alla nuova rivista NEOCON, politicamente aggiustata, ops..."corretta"!
RispondiElimina'' liberta in cio' che è dubbio e discutibile ,, ....... solo questo mi fa rabbrividire .......
RispondiElimina...... discutete pure . in bocca al lupo e buon divertimento !!!!!!!
Comunque la scelta del nome "BUSSOLA" ha il suo perchè!... "SUPER CONCILIO: ORIENTACI TU!"
RispondiEliminaDon Camillo ci ha stupito nuovamente tirando fuori un potere incredibile: la lettura del pensiero! 8-)
RispondiEliminaFunziona soprattutto con quelli che sostengono il papa e cercano di preservare la continuità della Chiesa, senza fratture pre o post 1962. :-D
don CAMI '
RispondiEliminaci vogliono mettere sotto una campana di vetro ......... . se ci riescono ????? ...... tanto la musica l' abbiamo capita ....... e che ci sara' mai da discutere ??? .........
si cerca il pelo sull' uovo , si fa salotto , quando DIO è ridotto ad una bazzecola !!!!!! .......
Tornielli e Messori non sono tradizionalisti, lo sappiamo, ma, bisogna riconoscere che il giornalista del Giornale è l'unico vaticanista italiano a seguire con attenzione <span>e senza preconcetti</span> il movimento che cerca di salvaguardare la liturgia di sempre.
RispondiEliminaBha! micatanto!
un OT, ti ho visto ad un salotto mediatico con Paglia... certo è dura! più passa il tempo e conservatori come voi (Paglia più Luterano che cattolico... si ricorda Ecc.za qualche giorno prima della sua nomina a Santa Maria in Trastevere le sue con-celebrazioni con pastori luterani??? ) non sanno come salvare la capra (la chiesa CEIsta mondanizzata) e i cavoli (della spietata Verità del tradimento che è sotto gli occhi di tutti).
suvvia non essere velenoso .... ognuno si sceglie la DOTTRINA che vuole .......... quando mai !!!!!
RispondiEliminache bella cosa, il gotha della tfp, alleanza cantonica, e delle peggiori cloache conservatrici: se ne sentiva fortemente il bisogno
RispondiElimina"cercano di preservare la continuità senza fratture", di questo passo, a furia di introdurre leggende e mitologie nel deposito della fede, i cattolici crederanno anche al mito di prometeo e agli amori di Zeus.
Sono basito da certi commenti: invece di essere contenti della nascita di una nuova rivista con giornalisti ortodossi, conservatori e in qualche caso (Agnoli?) tradizionalisti, i nuovi farisei dell'ultratradizionalismo cattolico da pc si stracciano le vesti. Forse si dovrebbero vergognare e fare di più opera di apostolato "vero" andando ad aiutare i Francescani dell'Immacolata in qualche loro parrocchia. Ma la madre degli stupidi è sempre incinta.
RispondiEliminaMi chiedo inoltre - e lo faccio anche ai moderatori - se la dizione "le peggiori cloache etc" sia cattolica e degna di questo benemerito blog.
Calma a stracciarti le vesti, un giorno dai queli blog, PROPRIO DA QUELLI, verremmo condannati a morte perchè tradizionalisti FEDELI! Preferisco il sito: vivailconcilio a questi!
RispondiEliminanon ci piove !!!!!!!!
RispondiEliminaCorreggo: le migliori cloache. D'altronde c'è anche CL.
RispondiEliminaahahah ...... sei un raffinato !!!!!!!!
RispondiEliminaDon Camillo ha anche la capacità di vedere il futuro! :-D
RispondiEliminaNon capisco neppure io ,signor luigi questa avversione preconcetta verso giornalisti che,in un mondo dell informazione dominato dall anticattolicesimo,hanno saputo difendere ed argomentare le ragioni della chiesa,quando per convenienza e capacità potevano comunque fare come i molti giornalisti pecoroni che si vendono al miglior offerente. IPolemizzare in questi tempi tribolati per la chiesa, su quanto sia tradizionalista un individuo ,un giornale, un blog,mi sembra fuori luogo;l importante è che il giornalista esprima senza piaggeria la stessa ortodossia del Santo Padre, tutto il resto sono chiacchere inutili buone per valorizzare qualche ultratradizionalista presuntuoso che sa solo disprezzare, svilire ,denigrare,come se quarant anni di danni si potessero sistemare in cinque.Senza l attuale pontefice ,senza le nostre preghiere e senza questi giornalisti che lo sostengono, la santa messa antica sarebbe ancora un sogno irrealizzabile,i per pochissimi, mentre da qualche anno se non sbaglio, i fedeli ,i sacerdoti crescono in maniera importante.
RispondiEliminaForse la polemica preventiva è fuori luogo, ma è sempre bene guardarsi assai dalla categoria dei giornalisti... e parimenti è bene non nutrire aspettative circa il loro operato. .... Gioiremmo assai se ne fossimo smentiti.
RispondiElimina"Quanta fretta ma dove corri? Do-ve-vai?"
Astio preconcetto
RispondiEliminaSappiamo come sono i cattolici della carità senza verità.
Questo però non ci autorizza a fare i cattolici della verità senza carità. Dove carità non significa irenismo, quando c'è da combattere si combatte. Ma questo astio preconcetto verso giornalisti che nel loro campo cercano di fare un pò di controinformazione, seguendo il Papa, non fa onore al mondo tradizionalista, di cui anch'io mi sento parte.
Mi aspettavo una valanga di commenti negativi da parte delle vestali dell'ortodossia. Non so chi siano, ma speriamo si mettano a lavorare. Per esempio segnalando alla Bussola come "orientare" bene certi argomenti
RispondiEliminaChi si dice «indissolubilmente vincolato» a Benedetto XVI dovrebbe seguire filialmente il suo insegnamento, quando piace e quando non piace. Quando condanna l’ermeneutica della discontinuità ma anche quando le contrappone nel citato discorso del 22 dicembre 2005 non una semplice «ermeneutica della continuità» – questa espressione nel discorso del 2005 in realtà non c’è – ma una «“ermeneutica della riforma”, del rinnovamento nella continuità», insegnando che il Concilio va sì interpretato senza discontinuità, ma accogliendone lealmente gli elementi di riforma e di rinnovamento. Quando insiste – nello stesso discorso – sul fatto che la «discontinuità» fra la Dignitatis humanae e il Magistero precedente è solo «apparente», o quando afferma che non c’è discontinuità fra tale precedente Magistero e la Dei Verbum nell’esortazione apostolica Verbum Domini.
RispondiEliminaQuando insegna che della modernità vanno rifiutati gli errori, ma accolte le istanze, e che il Concilio ha giustamente preso in considerazione queste istanze. Quando, soprattutto, alla Fraternità Sacerdotale San Pio X fondata da mons. Lefebvre ricorda che per esercitare un ministero nella Chiesa «in modo legittimo» e in piena comunione con il Romano Pontefice occorre «l’accettazione del Concilio Vaticano II e del magistero post-conciliare dei Papi» (Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei 4 vescovi consacrati dall'Arcivescovo Lefebvre, del 10-3-2009). Continuare a chiedere al Papa «un approfondito esame del Concilio Vaticano II», e rifiutare poi le sue conclusioni ogni volta che parti di questo esame sono compiute, significa non prendere sul serio Benedetto XVI, per quanto gli si moltiplichino le manifestazioni di un ossequio che rischia di rimanere puramente formale.
Introvigne dixit!
MD
Magistrale, Bartimeo! Grazie.
RispondiEliminaLe vestali dell'ortodossia ultratradizionalista si sono un pò spostati - felicemente - in altri blog. Io spero che invece di parlar male di ogni virgola che non va nella Bussola o in altre in iziative analoghe, occupino il tempo in modo migliore con opere di carità corporale e spirituale :-)
RispondiEliminaTornielli mi piace sempre di meno...
RispondiEliminale prime opere di Misericordia spirituale sono:
RispondiElimina1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti
3. Ammonire i peccatori,
+ le altre 4 (penso ben note a tutti).
Ma queste prime 3 con tutta evidenza la Chiesa Docente le ha messe in soffitta, fin dal 1962, quando disse: "La Chiesa non vuole più usare l'arma del rigore, ma la medicina della misericordia".
Da allora "misericordia" passò a significare: "non correggere gli errori, nell'attesa che si correggano da soli"; abbiamo visto tutti poi come in 45 anni il/i medici pietosi ha/hanno reso le piaghe cancrenose.
In Veritate summa Caritas.
Quando... e ... quando! Quando... e ... quando! Quando... e ... quando! Quando... e ... quando! Sembra di stare su una barca con il mare in tempesta, un po' di qua ma anche un po' di là! giusto per rimanere in tema "bussola".
RispondiEliminaMi è stato insegnato che se un uomo dice una cosa e subito dopo dice l'esatto contrario, beh questo uomo o lo si cura con le pasticche e lo si ricovera in un buon centro, mi spiace anziché seguire questi modelli bipolari, preferisco "lo stantio" (per alcuni) principio di identità e di non contraddizione, forse sarà un po' demodè ma almeno non mi fa venire il mal di mare!
Stimo e rispetto Andrea Tornielli, uno dei rari vaticanisti a seguire con lealtà il Magistero e l`attività del Papa, capace di analisi e sintesi molto fedeli e corrette, apprezzo molto meno la corsa agli scoop ma questa è un`altra storia.
RispondiEliminaNon condivido il vostro ottimismo sulla sua assenza di preconcetti sul " movimento che cerca di salvaguardare la liturgia di sempre". Mi ricordo di avergli più di una volta testimoniato il mio dissenso su certi
suoi apprezzamenti non veramente positivi e benevoli, è vero invece che lascia grande libertà a chi esprime la sua sensibilità tradizionalista.
Per quel che concerne la Bussola, vedremo che spazio darà a chi rappresenta ed esprime opinioni non allineate al religiosamente corretto.
<span>Stimo e rispetto Andrea Tornielli, uno dei rari vaticanisti a seguire con lealtà il Magistero e l`attività del Papa, capace di analisi e sintesi molto fedeli e corrette, apprezzo molto meno la corsa agli scoop ma questa è un`altra storia.
RispondiEliminaNon condivido il vostro ottimismo sulla sua assenza di preconcetti sul " movimento che cerca di salvaguardare la liturgia di sempre". Mi ricordo di avergli più di una volta testimoniato il mio dissenso su certi
suoi apprezzamenti non veramente positivi e benevoli, è vero invece che lascia sul suo blog grande libertà a chi esprime la sua sensibilità tradizionalista.
Per quel che concerne la Bussola, vedremo che spazio darà a chi rappresenta ed esprime opinioni non allineate al religiosamente corretto.</span>
...non concordo evidentemente il significato di "preconcetto" né quello di "controinformazione"; ciononostante vediamo.
RispondiEliminaPer contro nessun astio, anzi, molto realismo.
Poteva mancare tra i collaboratori l'emerito Introvigne? :)
RispondiEliminaUn bel minestrone! Non manca nulla: sedani, finocchi, patate, carote, zucchine, pomodori, piselli etc. etc.
RispondiElimina........ nel minestrone i finocchi non ci stanno bene , si vede che non sai cucinare !!! ...........
RispondiEliminacaro don Camillo capisco le sue riserve dettate da anni di soprusi di tradimenti ,tuttavia non siamo figli di quella religione che ci invita a non abbandonarci al pessimismo?Dobbiamo essere ottimisti attraverso un ragionevole realismo ,solo così riusciremo a capire veramente dove sta il bianco e dove sta il nero.Se anche questa esperienza mediatica risulterà il classico minestrone tiepido, pazienza, non son certo le opinioni degli uomini che mineranno la nostra fede.
RispondiEliminaPiuttosto che criticare, facciamo capire agli amici de La Bussola quanto è importante - come ci ha ricordato decine di volte il card. Ratzinger - il problema liturgico, causa principale della crisi della Chiesa. Scriviamogli facendo presenti le nostre ragioni e abbandoniamo i tromboni dell'ultratradizionalismo che vorrebero essere in due a parlare male del Papa pensando che l'ex sedeprivazionisa don Curzio Nitoglia sia il nuovo card. Ottaviani (il povero prefetto del S. Uffizio si sta rivoltando nella tomba :-) )
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