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martedì 23 novembre 2010
Santa Messa a Mirano (Venezia)
Un gentile lettore del blog ci comunica che:
Sabato 27 novembre, alle ore 16.30, presso la chiesa parrocchiale di San Leopoldo Mandic a Mirano (provincia di Venezia, diocesi di Treviso), verrà cantata una Santa Messa in Rito Romano antico in onore della Beata Vergine Maria (Messa votiva in Sabbato). Ad officiare sarà don Konrad Zu Loewenstein, della Fraternità Sacerdotale S. Pietro, attualmente cappellano presso la chiesa di S. Simeon Picolo a Venezia. All'organo ci sarà il giovane e bravo maestro Nicola Lamon, organista titolare a S. Simeon Picolo e, in passato, presso la stessa chiesa miranese di S. Leopoldo Mandic.
In questa parrocchia istituita di recente (una ventina d'anni), un paio di anni fa un certo numero di fedeli aveva richiesto al parroco la celebrazione regolare della Messa Tridentina, per la quale erano state raccolte una sessantina di firme. Il parroco, pur non avendo acconsentito di officiare personalmente, si è reso tuttavia disponibile a prestare la chiesa per eventuali celebrazioni "more antiquo".
Ora, a distanza di due anni, questa prima celebrazione solenne ha lo scopo soprattutto di far conoscere ed apprezzare a tutti i parrocchiani la bellezza, la sacralità e la profondità spirituale della Messa di sempre e, pur rimanendo, per il momento, un evento straordinario, noi auspichiamo che in futuro la Messa di sempre possa essere celebrata in questa parrocchia con maggiore regolarità, anche sulla base dell'apprezzamento che essa otterrà tra i fedeli.
Vorrei ricordare che la chiesa di S. Leopoldo è un edificio moderno (costruito negli anni novanta), tuttavia abbastanza armonico e relativamente tradizionale nella sua architettura esterna, tutto sommato rispettoso dei canoni estetici del "bello" e di un'arte sacra "autenticamente cattolica", come direbbe Francesco Colafemmina e come dovrebbe essere per tutte le chiese cattoliche che vengono attualmente costruite (ma così non è). Sarà molto interessante vedere come il rito romano antico riuscirà a "sposare" l'architettura religiosa moderna, in uno spazio presbiteriale che, ovviamente, accoglie tutte le innovazioni della riforma liturgica (altare privo di tabernacolo, assenza di balaustre, ecc...).
Ci risulta essere la prima celebrazione in Rito romano antico ad avvenire in diocesi di Treviso al di fuori della città capoluogo, escludendo, naturalmente, il centro di Messa della Fraternità S. Pio X nel comune di Silea (Treviso).
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L'altare senza tabernacolo non è affatto un'innovazione conciliare. Fu la regola almento sino al 1500 e anche successivamente non sempre e non ovunque gli altari vennero costruiti con il tabernacolo. Innovazione fu semmai il relegare il ciborio in angoli più o meno nascosti o reinventarne le forme in maniera più o meno stravagante.
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