Esempio uno
Esempio due
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre ...
Grazie per questi dieci minuti di serenità dopo tante profilattiche grevi disquisizioni.
RispondiEliminaIl futuro della chiesa è la ventata di novità spirituale venuta con Giovanni XXIII; allora si è vista la chiesa semplice e fiduciosa come i poveri di spirito, carica di senso (naturale o soprannaturale) di carità e grautità; chiesa che non condanna e che non ha paura delle novità, né di apparire in controtendenza rispetto a se stessa. oggi invece sembra tornanta la chiesa di cui di raccontano il nostro Parroco e i nostri Catechisti: piena di dogmi complicati e di pesi assurdi, che attacca etichette e non riconosce il carisma altrui. Troniamo a papa Giovanni, lasciamo i papi mediatici e i papi libreschi, torniamo al Vangelo, senza commenti.
RispondiEliminaQuando c'erano difficoltà, ai miei figli piccoli cantavo: basta un poco di zucchero e la pillola va giù, la pillola va giù..... :-D
RispondiEliminaa volte basta davvero poco, ossia un pò di buona volontà e i problemi si risolvono e davvero gustiamo ogni fatica...
Dobbiamo solo avere la pazienza di fare tutto senza rabbia, astio o rancori vari.... ed anche i fedeli comprenderanno la ricchezza, la grandezza e il valore della sana Tradizione Liturgica....
Bellissima idea quella presentata dai due video, si può offrire questa idea come DONO DI NATALE o per l'Immacolata, ai nostri buon Parroci... ;)
Brava "Redazione"!
Un plauso alla inventiva veloce nel procedere alla ricostruzione originale di un altare. Vedete l'abito talare come viene considerato anche da giovani sacerdoti? Basta la buona volontà per aderire alla vera tradizione. Bravi!!!
RispondiEliminail futuro, voi dite ? ... :)
RispondiEliminamagari !....che Dio vi ascolti !
....ma....QUANTO è lontano questo futuro ?
e quante cose diverse da queste filmate accadranno <span>prima</span> che TUTTI GLI ALTARI RITORNINO COSI' ?
?
RispondiEliminaEcco, senza questi, di commenti, "ministrante" caro, e lasciamo stare il Beato Giovanni XXIII che non voleva celebrare i riti della Settimana Santa riformati da Pio XII, mica da Ravasi, figuriamoci che avrebbe detto dell'attuale desolazione dell'altare!
RispondiEliminaTroniamo, Troniamo!
RispondiEliminaCredo che questo sedicente e presunto Ministrante sia un cartone animato: non è cattivo, lo disegnano così! A parte che dimostra di non sapere nulla di Giovanni XXIII, tranne le fole che gli raccontano in suoi mitici "Catechisti" (e, come direbbe Totò, ho detto tutto), non ha proprio capito nulla del Cattolicesimo, che non è un supermarket in cui prendere quel che ci aggrada, questo del Papa X e quello del Concilio Y, ma un corpo unico di Tradizione che arriva dagli Apostoli a oggi e finché il Signore vorrà. I dogmi sono sempre gli stessi, il fatto è che (GGGioia, gggioia) lui neanche li conosce.
I modernisti hanno avuto 40 anni per finire con le ruspe l'opera di demolizione iniziata già nel 1789, ma per ripristinare la Verità e la Bellezza ci vogliono solo 15 minuti...quando ci si muove nel solco della Tradizione, tenendo fermo lo sguarda su Dio, nulla è impossibile! Dovessimo sopportare anche altri 400 anni di altari protestanti nelle nostre chiese non ci abbattiamo, sappamo già che alla fine non praevalebunt!
RispondiEliminaL'importante è cominciare e che ognuno con le proprie capacità e possibilità rispetti la Tradizione (quella Di N.S.G.C. e degli Apostoli ...) non pensiamo agli altri salvo nel denunciare gli scandali e le blasfemie, ma lottiamo nei nostri ambienti per restaurare omnia in Cristo ...
RispondiEliminaAttendo con ansia le norme di attuazione del Motu Proprio Summorum Pontificum Cura. Questi video nella loro brevità danno tanta speranza, tuttavia dinanzi ai secchi "no" dei vescovi alla Messa antica e agli attacchi durissimi subiti al solo nominarla...uno si scoraggia e ancora di più quando vedi che ad attaccarti sono gli stessi credenti della comunità parrocchiale nella quale si vive. Poi penso pure all'attuale rinnovamento del Messale di Paolo VI e alla cocciuta volontà di non considerare per nulla "la riforma della riforma" e se si vanno a vedere i nomi degli arcivescovi entrati in questa commissione rinnovatrice della CEI, davvero non c'è più nulla in cui sperare. Aggiungiamo le affermazioni del Papa nel libro appena uscito che la Chiesa e il Papa non impongono nulla con autorità ma si decide collegialmente......stiamo proprio freschi. Ma tutti sti sacerdoti che seguono il rito straordinario dove sono? Voi li avete visti? Si parla tanto di loro e delle loro numerose vocazioni, ebbene dove vanno, dove trovarli? Le regioni del Sud Italia non li hanno ancora visti questi sacerdoti. Ma non vengono manco se gli si paga il biglietto dell'aereo! S vede proprio che noi dei Sud dobbiamo per forza ingoiare la Messa di Paolo VI e....il prossimo nuovo Messale, magari con un Pater Noster cambiato e più moderno.
RispondiEliminasimpatico il sacrista che si genuflette davanti al tabernacclo vuoto
RispondiEliminaun sacerdote che non ha cura dell' ALTARE non è un vero sacerdote ......... lo ricordava anche MONSIGNORE !!!!!!!!
RispondiEliminabelle immagini, una cosa che non riesco a capire è che senso ha avere un crocifisso sul tabernaccolo quando ce n'è già uno bello e a grandezza naturale?
RispondiEliminaSe non vado errato i Laici genuflettono anche davanti al Crocefisso anco con il Tabernacolo vuoto. Il Consacrato fa invece semplice inchino...dovrei controllare. Comunque è simpatico, è vero. La dimostrazione pratica di come certi "allestimenti" post -moderni dei presbiteri annullino il Senso del Sacro favorendo indifferenza o peggio irreverenza. Anonimi artisti ed architetti,mossi da Fede e senso pratico, invece creavano autentici capolavori e che in maniera del tutto naturale e innata favorivano il Fedele nella preghiera e nell'adorazione del Signore
RispondiEliminasplendido, uno che ci crede veramente!!!!!!
RispondiEliminatorniamo al vengelo!!! ma quale vangelo?? quello di Cristo o quello dei preti pusillanimi postconciliari che lo falsano? perchè la tensione comune a tutto questo blog verte verso il centro della nostra religione: <span>il Cristo</span>, non lo spirito di questo mondo(e del suo principe)... invece sono quelli come te che mi sembrano un po' centrifughi...
RispondiEliminaUno che crede sia sempre '68, e che le sessantottate siano ancora una novità: come certi ragazzotti che vanno in piazza a ripetere slogan vecchi di quarant'anni e credono di essere i primi ad avere avuto la bella pensata. Ma troniamo pure a papa Giovanni, e al suo messale del 1962, hai ragione!
RispondiEliminaQualcuno conosce titolo e autore del canto che si sente nel primo video?
RispondiEliminaGrazie
ministrante un consiglio: si faccia regalare per natale il libro "come andare a messa senza perdere la fede".
RispondiEliminama come si fa a dire cose come "una chiesa che non condanna e che non ha paura delle novità"
uno deve proprio aver perso la testa...
è senz'altro un "Te Deum", per quel che si capisce dalle parole... ad orecchio mi sembra una composizione di area francese, se non mi inganno..
RispondiEliminajeanne barbey infatti... bastava leggere i commenti su utube
RispondiEliminaPresumo che lei sia giovane, forse più giovane di me.
RispondiEliminaPerciò molto è da attribuirsi ai suoi "catechisti" ed al suo parroco: se le raccontano questo della Chiesa, non ci resta che pregare per lei.
Forse la Provvidenza l'ha portata a sfogliare questo blog, visto che non è la prima che lascia commenti. Ecco, allora continui a sfogliare, non potrà che farle bene se non altro perché vedrà come stanno davvero le cose, a differenza, mi dispiace dirlo, di come gliele dipingono in parrocchia.
Dopo una prima ritrosia iniziale, si riescono a sconfiggere i paraocchi del post-Concilio (o del Concilio stesso, mi si conceda il dubbio) e si vede ciò che i modernisti non vorrebbero far vedere.
C'est toujours mieux que de ne pas s'agenouiller devant un tabernacle plein…
RispondiEliminaLa spinta tradizionalista ha in sè stessa una fortissima istanza di esteriorità,si vogliono : simmetria, decoro, fasto baroccheggiante, ricchezza degli ornati, monumentalità e c'è il rifuto dell'arte contemporanea perchè considerata brutta. LaChiesa post conciliare vuole essere battuta sul terrenodell'estetica come a dire: a voi il brutto a noi l'appalto ontologico del bello. Esteriorità ed estetica, diciamolo pure si toccano, per Tommaso anche la Bellezza è ontologica, una cosa universalmente bella comunica meglio il mistero di Dio, che è IL BELLO. Certo, l'altare è quello delle visioni tridentine originate dal vescovo Giovanni di Verona che fu il primo, all'inizio del XVI sec., a relizzare, nella cattedrale veronese, il prototipo di altare così come lo immaginiamo, con il tabernacolo al centro, i gradini sopra elevati dietro la mensa ed i monumentali candelieri.
RispondiEliminaCarissimo, recentemente mi sono scontrato con il mio parroco perché dice che la chiesa, dalla Lumen gentum, è diventata più collegiale e io sostengo che questo non può essere, perché va contro l'idea stessa di Chiesa. Il luogo evangelico che mi è stato portat ad esempio per l'interpretazione sessantottina è il discorso della montagna (tutti intorno a Cristo) ma confesso che la descrizione trasudava più Woodstock che Cristo!
RispondiElimina.....fino quando la Santa Messa....non sara'....il Santo Sacrificio...ma solo una cena....il futuro sara' sempre lontano.....in questi due casi, abbiamo nel prebisterio un'Altare......e qundi la trasformazione ci sta'........ma nelle chiese dove nel prebisterio ci sono due Altari.....che si fa'??????????????????? Distruggeremo di nuovo le chiese??????????
RispondiEliminal'altare è quello delle visioni tridentine originate dal vescovo Giovanni di Verona che fu il primo, all'inizio del XVI sec.,
RispondiEliminaquindi non è un " altare di sempre"?
io sono del parere che la Messa VO vada celebrata su di un altare antico e vero non posticcio e la dove non vi fosse eviterei questi "altarini" ...
prova allora a studiare il Catechismo
RispondiEliminaPerò ci sono delle incompatibilità. Davanti a Crocifissi belli e a grandezza naturale ( nel secondo video, addirittura c'è il calvario) che senso ha ri-mettere un altro crocifisso.Ecco dove poi si viene condannati dai conciliaristi progressisti nell'eccedere ........ bisogna avere quel la nobile bellezza da tanti invocata che va a bracetto con la nobile semplicità.... evocata dalla Sacrosanctum Concilium
RispondiEliminadurante la MESSA per I DEFUNTI l' anno scorso , fu fatto notare al SACERDOTE che mancava la CROCE sull' ALTARE ....... in mezzo o da una parte , comunque mancava ......
RispondiEliminaebbene , come risposta è stata data che bastava , come presenza , il CROCEFISSO appeso alla parete da una parte !!!! ........
Grazie mille! Ho visto il video dal blog senza accedere su youtube...
RispondiEliminaper i fedeli effettivamente va benissimo il grande crocifisso........ ma, lo dico per esperienza personale, per il sacerdote celebrante onde essere più concentrato e raccolto nella preghiera è meglio posizionare un crocifisso anche sull'altare.
RispondiEliminadon Bernardo
P. S. meglio sbagliare mettendo un crocifisso in più che quegli altari con croci sghembe ai lati (quando pure ci sono)
Caro ministrante nel tuo intervento non è tutto da buttare, quando dici ad es. lasciamo i papi mediatici, i papi libreschi, torniamo al Vangelo, come diceva San Francesco al Vangelo sine glossa.
RispondiEliminaSono contento per una volta tanto di andare daccordo con una parte del tuo intervento, proprio io che in altre occasioni ti ho "bastonato"....... Torniamo alla santità, alla verità, alla bellezza che per me hanno un unico nome: Tradizione...... ti auguro di scoprire la Tradizione come è capitato a me...... se sei in buona fede ci arriverai da solo.......
ti benedico
don Bernardo
"Torniamo al vangelo senza commenti." hai ragione ma guarda che i preti libreschi e gli stucchevoli commenti al vangelo si sono MOLTIPLICATi proprio dopo il Concilio vaticano II!!
RispondiEliminaE' allora che l'IDEOLOGIA è entrata ( il fumo di Satana sentito da Papa Paolo VI )nella Chiesa. prima , nella Chiesa , c'era un po' di tutto santi e peccatori, mediocri ed eccelsi , furbi e puri di cuore, ma persone autentiche , genuine, senza tante sofisticherie , dopo si sono avuti delle categorie mostruose che il Vangelo non aveva neppure contemplato: i preti operai, i teologi della liberazione, i teologi della morte di DIO, i cattolici "adulti", gli atei devoti ecc. ecc. !!!!!
Entrando in una famosa e antica Chiesa della mia città ( Milano) un giorno feriale sono arrivato fin sotto l'altare e mi sono chiesto "Ma stanno facendo dei lavori o cosa? L'altare era completamente spoglio , non c'era ne' una croce , ne' una candela, ne' un fiore, era solo un blocco di marmo nudo e spoglio, intorno dei tralicci e delle transenne. ho chiesto a una mia amica che va lì alla Messa la domenica. No mi ha detto , l'altare è sempre così. solo la domenica per le celebrazioni tolgono i tralicci e le transenne ci mettono una tovaglia e un cero....
RispondiEliminaDite quel che volete, ma il secondo 'altarino' con quelle statuette penosamente convenzionali che sembrano di cartapesta è proprio brutto. E di bruttezze 'tradizionaliste' me ne ricordo parecchie. Se volete ritornare a prima del Concilio Vaticano secondo bisogna decisamente far meglio
RispondiEliminaGrazie davvero. Cominciavamo a pensare che "gold one" fosse diventando l'omphalos dell'ortodossia tradizionalista.
RispondiEliminamultinick, melius abundare...
RispondiEliminamultinick, meiius abundare... (con i crocifissi, non con le occlusive sorde intervocaliche dei tabernacoli)
RispondiEliminaL'abito talare viene considerato anche daila cei... nella pubblicità del sostentamento al clero... ("eh, la talare ha sempre il suo appeal").
RispondiEliminaappena posso ti faccio vedere la foto della mia parrocchia, dove di crocefissi ce ne sono tre... a chi niente a chi troppi, mah...
RispondiEliminamultinick, non dirmi che scrivi "tabernacolo" in modo sistematicamente sbagliato a fine di dileggio, perché se fosse così, il tuo sarebbe un biglietto da visita da vero id... =-X . Ma mi auguro che così non sia.
RispondiEliminaSe si asporta la mensa-tavolaccio moderna non si distruggono le chiese, ma le si ripristinano.
RispondiEliminaOltre alle incompatibilità ci sono anche i tiri mancini del caso, come il Crocifisso della Sistina, il cui capo sembra costantemente sotto il tiro del remo sollevato di Caronte.
RispondiEliminaPer capire la situazione di Milano e diocesi bisogna leggere e meditare per almeno un annetto "The waste land".
RispondiElimina<span>multinick, non dirmi che scrivi "tabernacolo" in modo sistematicamente sbagliato a fine di dileggio! Il dileggio del sacro è il biglietto da visita del perfetto idiota. Voglio sperare che la tua sia soltanto sbadataggine.</span>
RispondiElimina<span>Come scrive più sotto anche Areki, melius abundare con i crocifissi (non però con l'occlusiva sorda intervocalica di "tabernacolo").</span>
RispondiEliminaesatto ! al seguito dell'invito accattivante di nome "pluralismo": ovvero tutto è permesso dire e fare, ogni interpretazione del Vangelo e della Liturgia, sganciati dalla Verità eterna e dal Magistero immutabile; nessun errore sarà corretto, all'insegna della creatività senza freni....quot capita tot sententiae, un "rompete le righe" che si è tradotto in ANARCHIA dottrinale, liturgica e pastorale/morale: il caos !
RispondiEliminailludendo il popolo di Dio che lo Spirito Santo volesse questo caos, perchè "soffia dove vuole" e i carismi non si devono disprezzare e inibire e ogni idea balzana viene definita "carisma", il popolo è sacerdote, profeta e re, va "dove lo porta il cuore".....chissà dove (=il cuore è uno zingaro e va....) dietro ai mille venti di dottrina, che seducono le anime private del retto discernimento, ILLUSE su quello "spirito indefinito" da cui si ritengono sospinte verso una "verità" tutta da scoprire, SEMPRE NUOVA, sempre più seducente.....
:(
....si credeva che fosse un potente vento di primavera foriero di "nuova pentecoste": ed ecco la dura realtà del <span>buio e della tempesta invernale,</span> di cui -troppo tardi- prese atto Paolo VI....
Non hai tutti i torti. Alle chiese sconciate si può tentare di mettere una pezza, ma ripristinare nella sua interezza la disposizione tradizionale è un lavoro lungo e costoso.
RispondiEliminaWow!...Redazione, è la prima volta che mi capita di vedere quattro sacerdoti tutti con il colletto e addirittura la talare!!!...Incredibile!
RispondiEliminaCerto, sarebbe meglio usare un bell'altare more antiquo, magari artistico... ma se non c'è? Ricordati che distruggere è più facile che ricostruire!
RispondiEliminasono daccordo
RispondiEliminaSono d'accordo con l'Ospite (di 2 days ago, 23.41.19). Passi celebrare messa di Pio 5°, ma profanare l'altare consacrato con appendici spurie e veramente brutte, inutili anche da vostro punto di vista, dimostra quello che ha sempre pensato: no amate la Tradizione, ma vostre piccole miserrime tradizzioni.
RispondiEliminaNo c'è nemmeno quanto paventava l'Ospite (di 2 days ago, 19.51.11). Altro che <span>simmetria, decoro, fasto baroccheggiante, ricchezza degli ornati, monumentalità e c'è il rifuto dell'arte contemporanea perchè considerata brutta. Altro che <span>fortissima istanza di esteriorità</span></span>
RispondiElimina<span>Volendo fare prototipo di altare finite per farlo così come lo immaginate, senza gusto se no gusto kitsch!!!!!!!!!!</span>
<span>Pace e bene.</span>
Che dire di un laico, sposato, con figli, che partecipa alla S.Messa Solenne in rito tridentino celebrata a Jesi il 4.novembre come suddiacono e legge l'epistola, indossa la dalmatica, la talare con fascia e la berretta.
RispondiEliminaIl suddiaconato, mi pare, era un ordine sacro, che veniva conferito ai chierici seminaristi.
Poi parliamo degli abusi postconciliari? Ciò che rovina tutto sono questi gravi abusi che non si conciliano con l'esaltazione della Tradizione
Mai troppi.
RispondiElimina"gravi abusi" anche sotto il profilo morale
RispondiEliminaStia attento a parlar male del papa futuro: sarà costretto in questo sito a pubbliche professioni di ermeneutica della continuità!
RispondiEliminaDue video testimonianze dell'ermeneutica della continuità: ovvero come passo dall'ordinario alla straordinario in 5 minuti primi ( record mondiale da Guiness dei primati); ho atteso, vanamente, la comparsa di Ridolini per farmi finalmente due grasse risate; ma anche senza di lui la comicità è assicurata!
RispondiEliminaSperiamo sia validamente ordinato almeno il prete!
RispondiEliminaVi segnalo questo articolo di Baronio:
RispondiElimina"Nihil est innovandum, nisi Novus Ordo"
http://opportuneimportune.blogspot.com/2010/11/nihil-est-innovandum-nisi-novus-ordo.html
Non pensavo di poter rivalutare, un giorno, i preti....operai!!! Bravi questi sacerdoti che trasformano un altare nell'altare.
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