Homer Simpson parla con Dio in sogno |
L'Osservatore romano riferisce di un approfondito commento della Civiltà Cattolica sui noti cartoons. Un tema che non ci si aspetta di leggere su quelle paludate testate. Si vede che siamo in campagna acquisti: perché dunque non aggiungere alle divise dell'Osservatore, dopo Non praevalebunt e Unicuique suum, questa frase di Homer Simpson: "once you go to Vatican you never go back again"? Ma allora, visto che Bart, in una puntata in cui s'iscrive ad una scuola cattolica, prega in refettorio: "In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti", diteci tutta la verità: non solo è cattolico, è tradizionalista...
Enrico
Homer e Bart sono cattolici
di Luca M. Possati
Pochi lo sanno, e lui fa di tutto per nasconderlo. Ma è vero: Homer J. Simpson è cattolico. E se non fu vocazione - complice un'ammaliante pinta di "Duff" - ci mancò davvero poco. Tanto che oggi il re della ciambella fritta di Springfield non esita a esclamare che "il cattolicesimo è mitico". Salvo poi ricredersi in un catartico "D'oh!".
La battuta - tratta dall'episodio "Padre, Figlio e Spirito Pratico", in cui Homer e Bart si convertono grazie all'incontro con il simpatico padre Sean - è lo spunto dell'interessante articolo I Simpson e la religione di padre Francesco Occhetta comparso nell'ultimo numero di "La Civiltà Cattolica". L'autorevole rivista dei gesuiti italiani traccia una raffinata analisi antropologica ed etica del cartoon cogliendo al contempo l'occasione - questo l'aspetto più notevole - di dare qualche consiglio pratico a genitori e figli.
È fuori discussione che la serie creata da Matt Groening ha portato nel mondo del cartone animato una rivoluzione linguistica e narrativa senza precedenti. Abbandonata la tranquillizzante distinzione tra bene e male tipica delle produzioni "a lieto fine" della Disney, Homer&Company hanno aperto un vaso di Pandora. Ne è uscita comicità surreale, satira pungente, sarcasmo sui peggiori tabù dell'American way of life e un'icona deformante delle idiosincrasie occidentali. Ma attenzione, ci sono anche altri livelli di lettura. "Ogni episodio - scrive Occhetta - dietro la satira e alle tante battute che fanno sorridere, apre temi antropologici legati al senso e alla qualità della vita" (p. 144). Temi come l'incapacità di comunicare e di riconciliarsi, l'educazione e il sistema scolastico, il matrimonio e la famiglia. E non manca la politica.
Pomo della discordia, la religione. Che dire al cospetto delle sonore ronfate di Homer durante le prediche del reverendo Lovejoy [e quanti ce ne sono anche tra i cattolici, di reverendi Amoreggioia! Una delle sue migliori esortazioni è: fai la tua offerta come se avessi addosso gli occhi del tuo vicino]? E che dire delle perenni umiliazioni inflitte al patetico Neddy Flanders, l'evangelico ortodosso? Sottile critica o blasfemia ingiustificabile? "I Simpson - sostiene Occhetta - rimangono tra i pochi programmi tv per ragazzi in cui la fede cristiana, la religione e la domanda su Dio sono temi ricorrenti" (p. 145). La famiglia "recita le preghiere prima dei pasti e, a suo modo, crede nell'al di là" ed è lei il mezzo attraverso cui la fede viene trasmessa. La satira, invece, "più che coinvolgere le varie confessioni cristiane travolge le testimonianze e la credibilità di alcuni uomini di chiesa".
Sia chiaro, i pericoli esistono, perché "il lassismo e il disinteresse che emergono rischiano di educare ancora di più i giovani a un rapporto privatistico con Dio" (p. 146). Ma cum grano salis occorre separare l'erba buona dalla zizzania. I genitori non debbono temere di far guardare ai loro figli le avventure degli ometti in giallo. Anzi, il realismo dei testi e degli episodi "potrebbe essere l'occasione per vedere alcune puntate insieme, e per coglierne gli spunti per dialogare sulla vita familiare, scolastica, di coppia, sociale e politica" (p. 148). Nelle storie dei Simpson prevale il realismo scettico, così "le giovani generazioni di telespettatori vengono educate a non illudersi" (p. 148). La morale? Nessuna. Ma si sa, un mondo privo di facili illusioni è un mondo più umano e, forse, più cristiano.
Da L'Osservatore Romano 17 ottobre 2010
Verissimo, in quella meravigliosa puntata si vede che Bart non solo frequenta una scuola cattolica, ma addirittura si confessa, prega con il Rosario, si segna prima dei pasti...un vero Cattolico!!
RispondiEliminaIn ogni caso, Cattolici o non cattolici...per i Simpson...respect!!! :-D
Faccio notare, comunque, che anche il protagonista dei Griffin, Peter, sarebbe formalmente cattolico, così i suoi figli (non così la moglie, che è episcopale, se ben ricordo)...il padre di Peter, poi, è cattolico tradizionalista, e addirittura sedevacantista (a giudicare da come accoglie il Papa in visita a <span><span></span></span>Quahog) :-D
Bah! All'Osservatore Romano si sentiva proprio la mancanza di quest'articolo...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=hhPCNuuTAU8 : ECCOLO L'ATTIVISTA!!!
RispondiEliminae di che vi meravigliate? Non sapete che l'Osservatore ha sdoganato anche U2 e Beatles e qualcos'altro ancora?
RispondiEliminaSe i SIMPSONS sono cattolici io sono PAPERN DE' PAPERONI!
RispondiEliminaSe il futuro cardinale Ravasi è cattolico io sono NAPOLEONE BONAPARTE!
RispondiEliminaDiamo la caccia a Paperoga.
RispondiEliminaSONO SEMPLICI CARTONI...
RispondiEliminaCara Caterina purtroppo a forza di dare "pacche sulle spalle" e di "comunque vada sarà un successo" abbiamo abbassato il livello della nostra capacità di vigilanza. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Non si tratta di essere seriosi, si può e si deve ridere e scherzare, ma ciò non significa definire "cattolico" Homer Simpson.
Forse Dinamite Bla, Fred Flinstone e Lil'Abner scrivono sull'OR?
RispondiEliminacos'è un gioco? allora... Se Palombella è un musicista io sono Lorenzo Perosi!!!! ahahhaha!!!
RispondiEliminanon si dimentichi Michael Jackson...............
RispondiEliminaNel cartone animato è presente volgarità, violenza, paganesimo (Halloween, Wicca, ecc.) e blasfemia (rappresentazioni di Dio negative, Homer che "suona" una Croce come chitarra e fa altro nella "chiesa protestante" di appartenenza, ecc.).
RispondiElimina....come volevasi dimostrare:
RispondiEliminail fondo della china è BEN lontano dall'essere raggiunto....
e l'OR mostra l'accelerazione progressiva discendente della cultura..... cristiana (?)
*DONT_KNOW*
(finchè Nostro Signore lascia fare e dire di tutto e di più, infangando il suo Santo Nome e la sua Dottrina Divina, e finchè la Chiesa "Docente" resta a guardare, e accenna una risata compiacente, chissà......tutto fa brodo)
;) ...è la conclusione a cui sono arrivata anch'io, con la mia famiglia.... spero si sia capito!
RispondiElimina<span></span> <span>......come volevasi dimostrare:
RispondiEliminail fondo della china è BEN lontano dall'essere raggiunto....
e l'OR mostra l'accelerazione progressiva discendente della cultura..... cristiana (?)
*DONT_KNOW*
(finchè Nostro Signore lascia fare e dire di tutto e di più, e che venga infangato il suo Santo Nome e sbeffeggiata la sua Dottrina Divina, e finchè la Chiesa "Docente" , dietro i media d'alto loco vaticano, resta a guardare, e accenna magari una risata compiacente, pensando chissà......tutto fa brodo....)</span>
Non resta che "ciucciarci" il calzino!
RispondiEliminae che ssè pò dire?
RispondiEliminanulla
Onestamente, i Simpson sono un cartone sopratutto satirico: sulla politica e l'economia, ma anche sui costumi. Trattano ovviamente anche di religione, e la trattano come la può capire la maggior parte degli americani. *DONT_KNOW*
RispondiEliminassò io se era capito credo.
RispondiEliminaI Simpson mi stanno simpatici. L'Osservatore Romano e chi scrive queste cretinate meno.
RispondiEliminaIl Possati aveva già scritto dei Simpson sull'Osservatore due anni fa. Ma io mi domando (e scusate se sono rude): ma all'Osservatore Romano non hanno un ca..o da fare se si permettono di perdere tempo con queste idiozie?
Un quotidiano della Santa Sede non può essere un giornale da baraccone, per quanto il Vaticano spesso somigli al circo Togni! Perché questo non è un modo per "aggiornare" il quotidiano del Papa, ma un modo per menarsela alla grande, per far vedere che loro sono aperti ad una interpretazione contemporanea del cattolicesimo e a coglierne ogni sua sfaccettatura nella complessa e articolata realtà che ci circonda... ma hanno perso la bussola!
Caspita, perché nessuno scrive sull'Osservatore degli ostacoli che deve affrontare chiunque voglia richiedere una messa in rito antico? Perché non scrivono della prepotenza di Vescovi e sacerdoti che Cristo l'hanno scordato a casa assieme alla loro carità? Perché non fanno inchieste all'Osservatore sul marcio che aleggia ancora fra quei sacri palazzi?
E poi un'altra domanda. Che vuol dire questa frase: "<span>La morale? Nessuna. Ma si sa, un mondo privo di facili illusioni è un mondo più umano e, forse, più cristiano." </span>
Forse nello sforzo di trovare frasi ad effetto hanno perso il senso delle parole?
Adesso aspettiamo lo sdoganamento di Penthouse!
RispondiEliminaCaro Colafemmina, se all'OR facessero le cose che dici tu, farebbero dell'ottimo giornalismo, per quanto cattolico o vaticano o di parte o quello che volete. Il problema è che preferiscono proprio menarsela alla grande, un po' più alla grande di come se la menano i settimanali diocesani, che hanno preso a discettare di tutto (le strade provinciali, la sagra del folpo, l'immigrazione ovviamente) tranne che delle questioni ecclesiastiche e diocesane. Mah, chissà dove andremo a finire...
RispondiEliminaLa sagra del polpo mi piace da morire... Ma lo sapete che alla BBC il produttore dei Simpson ha detto che "i Simpson non sono cattolici"?
RispondiEliminahttp://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2010/10/21/tv_simpson_produttore_osservatore_romano_non_sono_cattolici.html
E in aggiunta il gesuita che ha scritto il suo lungo articolo su Civiltà Cattolica ha detto di essere stato frainteso:
http://www.bworldonline.com/main/content.php?id=19862
"non penso affatto che siano cattolici, ma aperti alla fede"
Premesso che non è assolutamente un titolo di demerito, bisognerebbe sapere che l'autore del fumetto, Matt Abram Groening, nato da una famiglia ebraica, si autoidentifica come <span>agnostico. Il precedente disegnatore dei Simpson si chiama David Cohen. Il produttore che ha scoperto e lanciato Matt Abram nel suo fortunato lavoro si chiama James Lawrence Brooks, pure di famiglia ebraica.</span>
RispondiEliminaAl Jean, attuale producer, ha subito smentito la matrice cattolica della serie televisiva. Meno male! Perchè l'OR aveva intravvisto tale "luminosa" possibilità prendendo spunto da una blasfemia: "Padre, Figlio e Spirito Pratico", in cui un paio di protagonisti della strampalata famigliola si "convertono" grazie all'incontro con il simpatico padre Sean.
Purtroppo non è assolutamente vero che "i Simpson sono tra i pochi programmi televisivi per bambini nei quali la fede cristiana, la religione e le domande su Dio, sono temi ricorrenti". E soprattutto non è quella cristiana l'eventuale fede che ricorre.
In una parrocchia lo scorso Natale qualcuno ha sostituito i protagonisti del Presepe con i Simpson. Ecco, forse qualcuno che credeva -in anticipo- all'OR c'è già. Ma come non è mancato chi ha tirato le orecchie a simili creativi ed al sacerdote che non ha impedito questo sciocco scempio, c'è da augurarsi che non manchi di tirarle anche a chi sull'OR scrive simili scemenze.
<span> </span>
Per fortuna che l'Osservatore Romano mi ha chiarito questo dubbio amletico che mi durava da 30 anni, non ne potevo più, me lo chiedevo tutti i momenti, a letto in compagnia, al ristorante, in macchina... Me la sono fatta addosso più volte per il dolore. Ma ora che l'Osservatore ha chiarito tutto potrò dormire sonni tranquilli. Perché queste sono quelle che io chiamo le questioni fondamentali della vita.
RispondiEliminaOrmai mi sembra sempre di più che
Vaticano=pagliacci
E' ASSOLUTAMENTE ABOMINEVOLE QUESTO GIUDIZIO E COME CANONZZARE IL DIAVOLO perchè in un esorcismo ha parlato bene della Madonna. Conosco tutte le puntate, non si può.. L'Osservatore NON può dare questo giudizio così per qualche scena, il relativismo religioso nei Simpson regna sovrano... il relativismo morale, un po' meno quello sessuale... (veramente stile bacchettoni americani però)....sono disgustato... faccio tanto per insegnare che i Simposon NON SONO un modello per loro e il giornale del PAPA me li mette sul piedistallo...
RispondiEliminaMa il PAPA da che parte sta? chi è il suo principale?
concordo con il professor colafemmina
RispondiElimina:-D questa gaff dell'OR spiegherebbe molte cose....
RispondiEliminaper una volta tanto Homer è davvero innocente!!
Secondo me gli autori dell'articolo e dei commenti dovrebbero prendersi una bella tisana rilassante e farci una bella dormita sopra. Sono semplici cartoni e fanno ridere. Sono cattivi? Willie Cojote che cerca in ogni modo di uccidere Beep Beep lo è di più. Però magari quello la brava Caterina glielo lasciava vedere da soli ai suoi figli...
RispondiEliminaSecondo me gli autori dell'articolo e dei commenti dovrebbero prendersi una bella tisana rilassante e farci una bella dormita sopra. Sono semplici cartoni e fanno ridere. Sono cattivi? Willie Cojote che cerca in ogni modo di uccidere Beep Beep lo è di più. Però magari quello la brava Caterina glielo lasciava vedere da soli ai suoi figli...
RispondiEliminaIL doppiatore (anzi, esattamente è una doppiatrice) che da la voce a Bart negli USA, è una scientologa.
RispondiEliminaSecondo me gli autori dell'articolo e dei commenti dovrebbero prendersi una bella tisana rilassante e farci una bella dormita sopra. Sono semplici cartoni e fanno ridere. Sono cattivi? Willie Cojote che cerca in ogni modo di uccidere Beep Beep lo è di più. Però magari quello la brava Caterina glielo lasciava vedere da soli ai suoi figli...
RispondiEliminaSecondo me gli autori dell'articolo e dei commenti dovrebbero prendersi una bella tisana rilassante e farci una bella dormita sopra. Sono semplici cartoni e fanno ridere. Sono cattivi? Willie Cojote che cerca in ogni modo di uccidere Beep Beep lo è di più. Però magari quello la brava Caterina glielo lasciava vedere da soli ai suoi figli...
RispondiEliminaSecondo me gli autori dell'articolo e dei commenti dovrebbero prendersi una bella tisana rilassante e farci una bella dormita sopra. Sono semplici cartoni e fanno ridere. Sono cattivi? Willie Cojote che cerca in ogni modo di uccidere Beep Beep lo è di più. Però magari quello la brava Caterina glielo lasciava vedere da soli ai suoi figli...
RispondiEliminaQuando si ordinare pastore per corrispondenza e si mette a dare benedizioni nuziali a gay e quant'altro? Persino a se stesso e la sua Bibbia. LO avete dimenticato?
RispondiEliminaI Griffini, quanto a volgarità, superano ogni limite. E forse non è un caso, che i protagonisti sia presentati come cattolici. Nei fumetti Marvel, gli unici cattolici dichiarati e praticanti (mostrati mentre si confessano e pregano in latino) sono Matt Murdock ("DEVIL") e il muntante Lombrico. Entrambe figure strane, "diaboliche", almeno nell'aspetto. Anzi, Matt, proprio quando, dopo molti anni ritrova la prima fidanzata, la bella Karen Page e la redime dal fango in cui era caduta (pornostar, tossicomane all'ultimo stadio e spia al servizio del capomafia Kingpin), non trova di meglio che cornificarla subito. Ed anche sulla religione nei fuemmti americani, avrei da scrivere un piccolo saggio.
RispondiEliminaLa scena di sesso, in cui Homer fa l'amore con la moglie, mutata in pantera? Ti a chi la faresti vedere?
RispondiElimina'Sta faccenda del calzino è una cosa legata ad una pratica talmente abominevole, che anche solo parlarne su queste pagine, mi sembra sacrilego. Se proprio volete sapere a cosa fa riferimento, scrivetemi in privato.
RispondiElimina'Sta faccenda del calzino è una cosa legata ad una pratica talmente abominevole, che anche solo parlarne su queste pagine, mi sembra sacrilego. Se proprio volete sapere a cosa fa riferimento, scrivetemi in privato.
RispondiEliminaConcordo pienamente con Francesco Colafemmina e "quale 'osservatore'". Forse gli autori del triste articolo, non hanno visto l'episodio in questione. Io l'ho visto e me lo ricordo molto bene: Bart viene convinto a convertirsi quando gli viene presentato un fumetto su S. Sebastiano presentato come una specie di horror splatter, e Homer quando il prete (giustamente un irlandese coi capelli rossi) gli dice che si finisce con pane e vino (!). È vero che Bart tira fuori una specie di Rosario a tavola (tra l'altro sembra più una corona di preghiera musulmana, in quanto non si vede la separazione delle decine), ma è anche vero che tale "corona" viene buttata per terra e profanata da Marge subito dopo. Splendida poi la rappresentazione del "paradiso": per i protestanti un compassato campo di bocce, mentre per i cattolici (solo italiani e messicani), una specie di parco di divertimenti, dove gli italiani sono rappresentati vestiti da mafiosi a tavola, mentre uno sbaciucchia una donna e un altro si prepara ad azzuffarsi, e i messicani che ballano con tanto di sombreri! Alla fine, Bart riappacifica tutti: "Perché litighiamo? Non siamo forse tutti cristiani?"...insomma una vera ventata di aria conciliare ed indifferentista.
RispondiEliminaIo ho visto tutti gli episodi dei Simspon, li ho guardati già in età adulta. Sono ben fatti? Certo. Sono una rappresentazione sagace della nostra malata società occidentale? Sicuramente...ma da qui a farli passare come spettacolo per bambini ce ne corre, non parliamo poi come emblema del cattolicesimo!
con un simiile articolo, col suo giudizio compiacente di promozione, che attribuisce a quegli allegri (orridi e repellenti a mio avviso) dissacratori del cristianesimo e della fede-tout court, nientemeno che la patente di cattolicità,
RispondiEliminal 'articolista, e con lui -puirtroppo- l'OR si sono (de)qualificati da sol quanto alla <span> loro cattolicità !</span>
(applausi al "cattolico" OR !...l'antico edificio continua a crollare sulle nostre teste, macerie su macerie ci sommergono ovunque guardiamo....)
*DONT_KNOW*
<span>con un simiile articolo, col suo giudizio compiacente di promozione, che attribuisce a quegli allegri (orridi e repellenti a mio avviso) dissacratori del cristianesimo e della fede-tout court, nientemeno che la patente di cattolicità,
RispondiEliminal 'articolista, e con lui -purtroppo- l'OR si sono (de)qualificati da soli quanto alla <span> loro cattolicità !</span>
(applausi al "cattolico" OR !...l'antico edificio continua a crollare sulle nostre teste, macerie su macerie ci sommergono ovunque guardiamo....)
*DONT_KNOW* </span>
Veramente mi sembra che Homer decida di convertirsi quando il sacerdote gli dice che "tutti i peccati possono essere cancellati, se sei cattolico", allora si confessa per ore :) .
RispondiEliminaE Marge è terrorizzata dal fatto che Homer e Bart cambino religione, sopratutto verso il cattolicesimo.
Secondo me non dobbiamo guardare i singoli esempi proposti, morali e politici, ma il modo in cui sono proposti: perchè satira è, non puro divertimento. Infatti non capisco perchè siano considerati un cartone per bambini, i Simpson sono un cartone indirizzato agli adulti ( perchè altrimenti farebbero continue battute su Nixon, Reagan, avvocati,industriali, la guerra in Vietnam, gli hippie, ecc...?) Se un bambino li guarda si diverte senza capire il senso di quello che succede. E magari ne trae un insegnamento sbagliato. Ma d'altronde su italia 1 trasmettono spesso cartoni non per bambini ( anche i griffin e american dad) in orari per bambini. Pazzie del marketing, forse.
Ma perchè oggi i Gesuiti non provano più, almeno qualche volta, a fare davvero i Gesuiti?! Credono che se Ignazio di Loyola e Francesco Saverio fossero vissuti ai nostri tempi avrebbero perso il loro tempo a queste cose?!
RispondiElimina