Vi diamo un'anticipazione. Non sicura, ma probabile. Si sta preparando in San Pietro una solenne Messa papale per la data del 21 novembre, domenica, solennità di Cristo Re (nel novus ordo). Questa Messa del Papa non era in calendario e la spiegazione più probabile è che si tratterà della Messa che tradizionalmente il Papa concelebra con i novelli cardinali, subito dopo la consegna degli anelli cardinalizi, nel giorno che segue il concistoro (che normalmente è di sabato)
Da tempo si ripete che un concistoro in autunno sarebbe probabile, essendovi vacanti nel collegio cardinalizio una ventina di posti (che diverranno 25 entro primavera), rispetto al tetto, peraltro non vincolante, di 120 cardinali elettori, ossia di età inferiore ad 80 anni.
Certo, il toto-nomine è un gioco avvincente. Ma ci limiteremo per ora ad una piccola valutazione. Nella scelta dei cardinali il Papa influenzerà in maniera diremmo decisiva il futuro corso della Chiesa. Direttamente, poiché i nominati saranno gli elettori di un futuro (e speriamo remoto) conclave e perché l'investitura conferisce loro un'autorità affatto peculiare nella gerarchia ecclesiastica. Ma ancor maggiore appare l'influenza indiretta di queste nomine: se Benedetto XVI riuscirà finalmente a premiare solo chi si è mostrato leale nei suoi confronti, l'effetto a catena sull'alto clero sarà dirompente: l'innato carrierismo e il diffuso conformismo faranno sì che molti presuli scoprano un animo ortodosso e tradizionale, che finora sfuggiva perfino alla loro autocomprensione.
Facciamo solo due nomi, tra i molti 'cardinabili', che definiranno l'orientamento complessivo delle future nomine. Uno in positivo, l'altro in negativo. Il primo è l'arcivescovo di Colombo, ed indimenticato ex Segretario al Culto Divino: mons. Ranjith Patabedinge, colui che si è rivelato come il più acceso sostenitore della riforma liturgica cara a questo Papa. Colombo, capitale dello Sri Lanka, non è sede cardinalizia: la nomina quindi, oltre che un doveroso (ci permettiamo di dirlo) gesto di stima del Santo Padre ed anche un dovuto 'risarcimento' per l'allontanamento dalla Curia, sarebbe un segnale inequivocabile.
Il secondo nome, in negativo, è quello dell'arcivescovo di Palermo, mons. Paolo Romeo. Settantadue anni, notorio oppositore del motu proprio Summorum Pontificum e a suo tempo (quand'era Nunzio in Italia) organizzatore di un discutibile 'referendum' consultivo tra i vescovi italiani per scegliere il successore di Ruini alla CEI (allorquando la nomina spetta esclusivamente al Pontefice), l'arcivescovo palermitano ha già dovuto 'saltare un turno' nel 2007. La spiegazione ufficiale fu che Palermo aveva già due cardinali elettori, gli emeriti De Giorgi e Pappalardo; ma tutti, invece, videro nell'episodio una sanzione per l'opposizione al motu proprio; tanto che per un certo tempo le persecuzioni antitradizionali si affievolirono. Se anche questa volta il galero dovesse sfuggirgli, significherebbe che Benedetto fa davvero sul serio.
Enrico
Allora ci provocate, a parlare di Romeo... ;-)
RispondiEliminaComunque io sono dell'idea che ormai nemmeno i cardinali li fa più il papa; così come di liturgia decide la Cei. Sono già decisi da tempo. Il papa non può fare altro che firmare, e alla minima obiezione mossa con libertà verrà tenuto sotto il severo comando di coloro che hanno già deciso.
Ne più ne meno come Paolo VI.
RispondiElimina<span>Benedetto XVI ha detto come il rinnovamento della Chiesa "non si ottiene con “cambi di strutture,ma con la penitenza”; è necessario dunque un “cammino operoso di conversione”. (Udienza generale del 8 sett.)
RispondiElimina</span>
Non diamo troppi significati a queste nomine, quasi da momento epocale "dentro o fuori!" pena la catastrofe totale.
Nessun scandalismo o catastrofismo banalmente giornalistico.
Su questo sito troppo spesso questa verità si dimentica e si fossilizza il vescovo o cardinale di turno nel suo essere tradizionalista o progressista come uno dei morti di Spoon River: irrimediabilmente perduto.
Ma non è così.
<span>Anche il peggior cardinale, con le preghiere di fedeli devoti e ardenti si può trasformare in un grande santo.</span>
Siamo chiamati a questo, non ai giochini sul toto-cardinale.
Quelli lasciamoli ai fanatici del superenalotto.
Ho una richiesta da fare, anche se non riguarda la notizia pubblicata.
RispondiEliminaQUALCUNO SA CHI E' O CHI SONO I CURATORI DEL BLOG UNA FIDES?
Scusate e grazie!
Effettivamente, anche san Carlo Borromeo ebbe una "conversione" proprio con la sua nomina cardinalizia ad Arcivescovo di Milano. Che il Buon Dio doni vita e salute al Santo Padre, e doni dociltà filiale ai vescovi, sacerdoti, diaconi e tutto il popolo cristiano.
RispondiEliminaDalle nomine vedremo di che pasta è fatto il Papa.
RispondiEliminaRomeo DEVE RESTARE FUORI. Andrà ora a impetrare favori e raccomandazioni nel viaggio del Pontefice a Palermo. Io ebbi modo di definirlo pappone, secondo il primo significato che appare nel vocabolario.
Non solo da questo si misurerà il corso del Pontificato ma anche da due nomine chiave, Torino e Milano.
Per l'annuncio si attendono dunque 3 settimane. Tanto decide tutto il pagliaccio Bertone.
Colombo nello Sri Lanka è già stata una volta sede cardinalizaia (che brutta definifione, quasi che una sede automaticamente fosse cardinalizia e un'altra no) col card. Cooray O.M.I., creato e pubblicato cardinale da Paolo VI.
RispondiEliminaQuanto a Romeo ... speriamo che il papa si decida a ridurre ancor più il numero dei cardinali italiani
IL Santo Padre avrà grande attenzione per coloro che non amano il carrirismo.
RispondiEliminaQuanto a Romeo. Non si salverà avendo sul capo la berretta cardinalizia. La storia ha già dato il suo verdetto! Cardinale o no darà ricordato come uno dei peggiori pastori della diocesi siciliana.
La Porpora viene concessa all'Arcivescovo del nobile popolo palermitano e siciliano (a cui non appartengo) e non alla persona di Mons. Romeo. ERGO, malgrado tutto, l'Arcivescovo di Palermo spero venga CREATO Cardinale di Santa Romana Chiesa.
RispondiEliminacosì Kiko Arguello potrà essere di nuovo presente in prima fila alla prima messa dopo la nomina, come fu per il suo insediamento a Palermo. Questo già dice molto...
RispondiEliminaCredo che Romeo sarà fatto comunque cardinale. Temo che in certi casi si tratti di scelte quasi obbligate. Se fosse "saltato" un'altra volta si direbbe che c'è una persecuzione contro la chiesa siciliana, contro i cattolici di una regione ove forse le chiese sono più frequentate che altrove e bla bla bla bla...D'altronde sarebbe curioso (per quanto giusto) che il Papa lo estromettesse dalla lista a pochi giorni dalla visita a Palermo!!!
RispondiEliminaSe arriva la porpora a Romeo allora finalmente si capirà che per ricevere onorificenze e promozioni da B16 occorre insultare e bellamente osteggiare la Tradizine e il ruolo del Santo Padre.
RispondiEliminaSono dei fedelissimi e acritici incensatori della Fraternità San Pio X pur facendo finta d'essere imparziali
RispondiElimina<span>"se Benedetto XVI riuscirà finalmente a premiare solo chi si è mostrato leale nei suoi confronti, l'effetto a catena sull'alto clero sarà dirompente: l'innato carrierismo e il diffuso conformismo faranno sì che molti presuli scoprano un animo ortodosso e tradizionale, che finora sfuggiva perfino alla loro autocomprensione".</span>
RispondiEliminaLam 1,4
<span>Le strade di Sion sono in lutto,
nessuno si reca più alle sue feste;
tutte le sue porte sono deserte,
i suoi sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono afflitte
ed essa è nell'amarezza.
</span>
Lam 1,6
<span>Dalla figlia di Sion
è scomparso ogni splendore.
I suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo;
camminano senza forze
davanti agli inseguitori.
</span>
a volte alcuni articoli che incensano la Fraternità oltremodo e in maniera ideale e acritica lascia pensare che ci siano dietro dei sostenitori della Fraternità San Pio X che hanno o fanno finta d'avere larghe vedute.
RispondiEliminaVerissimo che <span><span>Anche il peggior cardinale, con le preghiere di fedeli devoti e ardenti si può trasformare in un grande santo, </span> ma non ci capita mai un Cardinale santo che con le nostre preghiere possa diventare ancora più santo?</span>
RispondiEliminail<span> nobile popolo palermitano e siciliano, come tutti i popoli, si merita un cardinale santo e obbediente; anche perché poi al conclave non vota "i</span><span>l nobile popolo palermitano e siciliano": è vero che poi lo Spirito Santo rimedia, ma aiutati che il ciel t'aiuta</span>
RispondiEliminaCon buona pace di tutti e da siciliano residente nell'Isola, vi posso tranquillamente assicurare che a nessuno di noi siciliani interessa di avere l'arcivescovo di Palermo come cardinale. A noi interessa avere vescovi fedeli e obbedienti al Santo Padre anche e soprattutto per ciò che riguarda il Motu Proprio. Avrei concesso la berretta cardinalizia all'ex arcivescovo di Catania, mons Luigi Bommarito, solo per il fatto che con una sua "ispirata" lettera pastorale mise sulle righe le comunità neocatecumenali tanto diffuse nell'Isola. E poi, non sono tanto convinto che si debba per forza premiare la sede palermitana con un cardinale, primato che spetterebbe alla sede di Siracusa. Che Roma ci dia vescovi santi per favore!
RispondiEliminaCi sono dei momenti, come questo delle Nomine cardinalizie, in cui davvero ringrazio Dio del ruolo che mi ha assegnato... :)
RispondiEliminama senza alcun dubbio le responsabilità che ho nel mio ruolo non sono da meno di quelle del Pontefice, ed è per questo che possiamo offrire i nostri sacrifici affinchè il lavoro del Santo Padre possa portare copiosi frutti!
Premesso questo, lo confesso, tanti anni fa giocavo al Lotto, quando era ancora una estrazione settimanale e seria.... non superavo mai il badget che potevo usare e vincevo sempre....non ci ho mai rimesso.... vincevo perfino con qualche sogno, piccole somme, che - Dio mi è testimone quanto il marito - ci permettevano di pagare le bollette a fine mese....
Senza demonizzare o idolatrare il gioco, ho sempre riconosciuto alla Divina Provvidenza un aiuto alle nostre piccole necessità....
perchè vi racconto questo?
Perchè quando il gioco cominciò a farsi duro: due, tre estrazioni settimanali, e ora il superenalotto, e il bombardamento mediatico, e il correre per andare a giocare, ecc... smisi di giocare....
Le Nomine cardinalizie sono davvero un "gioco duro"..... lo sono sempre state, l'immagine dei "Principi della Chiesa" hanno finito sempre per riempire i rotocalchi di ieri e di oggi, e non potrebbe essere diversamente perchè Essi sono L'AIUTO DEL PAPA..... e non so perchè penso a san Roberto Bellarmino... ;) ma anche ad un Henry Newman, ad Merry Del Val, penso ad un cardinale Pacelli e dell'immane lavoro che portò avanti quando era Nunzio Apostolico e poi come Segretario di Stato quando cominciò davvero a girare il mondo del suo tempo DISPIEGANDO E PORTANDO A COMPIMENTO IL MINISTERO PETRINO che gli era stato affidato in qualità appunto di espressione, cioè, di attualizzazione... penso a ciò che fu di importanza vitale per la Chiesa la nomina a cardinale dell'allora Joseph Ratzinger....
Insomma, quando penso ad un PRINCIPE DELLA CHIESA, vedo davvero il rosso porpora, simbolo di martirio, ma anche di fuoco ardente per aiutare il Pontefice nel suo Ministero petrino....
Senza dubbio da 40 anni a questa parte anche queste Nomine hanno subito gli influssi della crisi della Chiesa.... hanno subito COMPROMESSI, hanno messo a dura prova la Divina Provvidenza....hanno portato noi, piccolo gregge, davvero a SCOMMETTERE E A GIOCARE sulle Nomine volgendo lo sguardo "a Colui che hanno trafitto"......
Benedetto XVI nel suo piccolo sta "giocando" la sua partita..... le denuncie al carrierismo, le denuncie ad una "pseudo-pastorale" lontana dal Magistero ecclesiale, Egli le ha fatte e continua a farle, ora spetta a Lui mettere in pratica, dare vita, alle sue stesse ammonizioni, preghiamo tanto per questo, siamo pronti a dare qualcosa di nostro affinchè il Signore conceda alla Sua Chiesa Cardinali SANTI, autentici PRINCIPI della Chiesa pronti non semplicemente ad indossare la porpora, ma a donare questo sangue per il bene della Chiesa e delle sue Membra...
In questi due mesi, ottobre e novembre, ci sono molte Feste importanti: dagli Angeli Custodi alla Madonna del Rosario, dalla Festa di TUTTI i Santi a tanti altri.... in questa COMUNIONE supplichiamo Dio di mandarci Santi lavoratori nella Sua Vigna e, docilmente, non perdiamo la fiducia nè la speranza.... sosteniamo il Santo Pontefice!
La nobilissima e fiorente comunità cristiana palermitana merita il cappello cardinalizio a prescindere dell'Arcivescovo pro tempore che ha fatto danni irrimediabili nella mia regione quando era nunzio apostolico.
RispondiEliminaUn nome fra tutti : Mons. Luigi Conti dapprima creato vescovo di Macerata, per far completare l'incipiente seminario dei neocatecumenali e poi catapultato a Fermo sempre con il solo scopo di proteggere la nidiata neocatecumenale.
Il solo interesse che l'ex nunzio in Italia, amico personale di Mons. Conti, ha mostrato per la regione Marche è stato per i neocatecumenali.
Sono contento che porterà la porpora : perchè si addice con il colore che dovrebbe portare in volto .
Rosso per la vergogna per quello che ha provocato in una piccola e fedele regione !
Visto che ci sono perchè non danno la porpora anche a Mons. Conti promovendolo a prefetto di qualcosa nella Curia romana?
Penso anch'io che in molti casi si tratti di "scelte obbligate"; nomine a dicasteri, pontifici consigli o sedi cardinalizie già fatte tempo addietro che aspettano la porpora. La qualità dei cardinali dipende dalla qualità dei vescovi, prenderne atto e tirare fuori il rosario.
RispondiEliminaAhinoi, Caterina, non basta dire che da 40 anni a questa parte "anche queste Nomine hanno subito gli influssi della crisi della Chiesa", in molti casi hanno determinato e acuito la crisi stessa.
RispondiEliminaA Palermo ci meritiamo di meglio, Oliveri per esempio.
RispondiEliminaSono contento per Ranjith!
non è piaciuto a Ospite
RispondiEliminaSperiamo che Sua Santità sia illuminato dallo Spirito Santo nelle imminenti nomine.
RispondiEliminaAbbiamo bisogno di Cardinali Santi che eleggano (quanto più tardi possibile) un Sommo Pontefice che ricalchi le orme del mai dimenticato e Santo Giovanni Paolo I (Papa Luciani)
All'Amico: perseverare diabolicum...
RispondiEliminaRiscrivi il tuo intervento SENZA i due insulti e cancellati da solo l'originale.
Raccomando in ciò estrema sollecitudine.
Enrico
Aiutati che Dio t'aiuta, vecchio saggio proverbio.
RispondiEliminaChe anche i peggiori papi, cardinali, vescovi, preti e laici con le preghiere possan diventare (non che automaticamente diventino) migliori è una verità lapalissiana che nessuno nega. Ma perché portare nel "senato della Chiesa" elementi che non han dato buona prova della loro fede, della loro lealtà verso il Papa, della loro disposizione a versar per la Chiesa il sangue che la porpora rappresenta? Perché nominar cardinali con calcoli puramente umani come i motivi diplomaitici o equilibri fra corrrenti? Cos'hanno a che fare questi calcoli con la trasmissione della Fede? Io inviterei a pregare perché il Papa elevi al cardinalato coloro che effettivamente hann'acquistato meriti dinnanzi alla Chiesa e a Dio.
Non mi sembra che questo blog, come superficialmente è stato detto, dimentichi certe verità a fini scandalistici e catastrofici: sì, non mancan alcuni accenti di millenarismo, che certo i tempi che viviamo sembran giustificare: ma la sostanza è sempre realistica e aperta al soprannaturale.
DEVE RESTARE FUORI. Lo imponi tu? Il Papa nomina chi vuole, noi esprimeremo onerstamente le nostre valutazioni su queste nomine.
RispondiEliminaDi popoli nobili ce ne son tanti. Perché alcuni avranno il loro cardinale ed altri no? Un'offa al meridionalismo d'accatto? E perché non far cardinali il vescovo di Cosenza, di Nardò, di Oria, di Trapani, di Prato, di Pescia, di Fiesole ecc. ecc.? Son nobili decaduti? Cerchiamo d'esser seri.
RispondiElimina<span>DEVE RESTARE FUORI. Lo imponi tu? Il Papa nomina chi vuole, noi esprimeremo onestamente le nostre valutazioni su queste nomine.</span>
RispondiEliminace lo so Peter.....e Don Morselli citando le Lamentazioni ha ben sottolineato il problema.... ;)
RispondiEliminaNon mi sembra proprio vi siano incensazioni acritiche.. è un'insinuazione un po' meschina.
RispondiEliminaSe le scelte sono obbligate non ici sarebbe bisogno di una scelta pontificia. Se obbligo esiste il Papa non è libero. Un Papa in cattività non può governar la Chiesa.
RispondiEliminaE perché non pensionarli anticipatamente? Perché non spedirli in qualche lontana nunziatura? Da cardinali avran sempre la loro cerchia affaristica. E continueranno a far danni.
RispondiElimina....desideriamo una Chiesa che VADA AVANTI e non indietro.....certe nostalgie che riflettono o si riflettono esclusivamente su di una persona nella sua personalità, offendono la Provvidenza stessa che se avesse voluto avrebbe mandato avanti quel Pontificato...
RispondiEliminaDelle volte si legge tristemente più fede nell'Uomo che non nella PROVVIDENZA....
Le "orme del mai dimenticato" restano nel passato, ciò che va portata avanti non è un ombra MA LA TRADIZIONE VIVA e bimillenaria....diversamente continueremo con le faziosità, con le classifiche dei Papi più gettonati dimenticando che Pietro è UNO SOLO....
;)
Prefetto alle pulizie?
RispondiEliminaMa scusate.. la vera persecuzione non è non dare la pummarola a Romeo.
RispondiEliminaLa vera persecuzione è dare Romeo alla chiesa siciliana. Levando il diritto ai fedeli siciliani di lanciarne.
Ranjith è, indipendentemente dalle sue posizioni sul MP, un uomo di grande fede, umile ed obbediente.
RispondiEliminasi potrebbe avere una copia della lettera?
RispondiEliminaOspite: grazie d'esistere..!
<span>La nobilissima e fiorente comunità cristiana palermitana merita il cappello cardinalizio a prescindere dell'Arcivescovo pro tempore</span>
RispondiEliminaIo riformulerei così, mi perdoni:
<span>La nobilissima e fiorente comunità cristiana palermitana merita un Arcivescovo degno di ricevere il cappello cardinalizio. </span>
Romeo, Romeo.. perchè sei tu, Romeo?!?!
<span>La nobilissima e fiorente comunità cristiana palermitana merita il cappello cardinalizio a prescindere dell'Arcivescovo pro tempore</span>
RispondiEliminaIo riformulerei così, mi perdoni:
<span>La nobilissima e fiorente comunità cristiana palermitana merita un Arcivescovo degno di ricevere il cappello cardinalizio. </span>
Romeo, Romeo.. perchè sei tu, Romeo?!?!
Beh, è un po' azzardata come richiesta..e lascia qualche perplessità, visto il pontificato "de brevitate lunae".
RispondiEliminaMa si sa, ognuno ha le sue:)
A quale ospite? Ne ne son troppi, indistinguibili.
RispondiEliminaAle, non credo che fuori d'Italia le faccende vadan meglio. Forse si dovrebbe tornare al limite di 70.
RispondiElimina<span>Se le scelte sono obbligate non ci sarebbe bisogno di una scelta pontificia. Se obbligo esiste il Papa non è libero. Un Papa in cattività non può governar la Chiesa.</span>
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p><span><span><span>Volesse il Cielo, ma utopistico!</span></span></span>
</p></span>
Inasomma, un Papa che se ne vada dopo un mese?
RispondiElimina<span>Insomma, un Papa che se ne vada dopo un mese?</span>
RispondiEliminaAllora l'ho scritto tante volte e lo ripeto. Non necessariamente palermo deve essere sede di Cardinale.
RispondiEliminaCerto la "madre " di tutte le chiese di Sicilia è SIRACUSA. A Siracusa spetterebbe la porpora. Dopo Antiochia fu la prima comunità cristiana, fondata per volere di Pietro inviando il vescovo Marciano.Proprio in quella città, Maria si mostrò in pianto, quasi a voler suggellare così la sua attrenzione per quel popolo che con il titolo di Immacolata la aveva elevata a Patrona del regno di Sicilia.
Un predecessore di Romeo, non fu fatto cardinale nè dal beato Pio IX nè tanto meno da Leone XIII. Morì da Arcivescovo. Ebbene perchè ciò non può essere per Romeo?
Noi ci auguriamo di cuore che l'ipocrita ospitalità dell'acese Romeo, meriti tutt'altro che la porpora ma una sua rimozione di una Chiesa che langue e piange per i suoi pastori.
Cosa?
RispondiEliminaSan Carlo Borromeo aveva dato segni di Santità e Carità già all'età di 12 anni quando fu creato abate dallo zio!
Per favore, scherzate coi fanti ma lasciate stare i Santi!
Beh...il papa nomina chi vuole...direi che potremmo onestamente esprimere le nostre valutazioni anche su questo.
RispondiEliminaPer don Cristiano, la porpora è un'onorificenza (e anche un onere) personale; quindi non c'entra la carica, c'entra la persona
il link alla lettera di Bommarito
RispondiEliminail link alla Lettera di Bommarito
RispondiEliminae che facesse sul serio, in questa e altre questiooni più importanti e decisive per la Chiesa. Ma tutto, ahimé è già scritto. I contentini, questo è oramai il galero post conciliare, è come un caffé: non si nega...
RispondiEliminaA Don Morselli,
RispondiEliminaReverendo, non ci faccia la morale della preghiera che conosciamo e cerchiamo d'applicare come possiamo. La necessità della preghiera non toglie nulla alla necessità di nominare con prudenza gli uomini.
E' un peccato mortale nominare qualcuno conosciuto per indegno ad un posto di grande importanza. E' un'imprudenza in materia grave, come lo è tapparsi gli occhi davanti alla realtà e agire insensatamente perchè tanto poi ci pensa la Provvidenza. Un re non governa sperando nei miracoli, ma agendo saggiamente. Poi i miracoli si possono chiedere e anche ottenere....chissà.....
Si ricordi della scrittura: "se qualcuno vi chiede del pane, dategli del pane. non ditegli:pregate"....troppo comodo!
NON STRUMENTALIZZATE LA PREGHIERA per non rispondere e per non prendere posizione!
CON L'IPOCRISIA QUASI DISGUSTATE LA GENTE DALLA PREGHIERA (che non è un modo di non prendere posizione.....)
La Redazione sa qualcosa circa Una fides?
RispondiEliminaGrazie!
<span>Caro Cajétan,</span>
RispondiElimina<span></span>
<span> non mi pare d'essere stato meschino, ma realista, poi se dietro non c'è nessuno della Fraternità tanto meglio, ma gli articoli non sono mai firmati...</span>
<span>Poi mettere una frase come questa per fare una postilla al recente articolo di Gherardini mi pare un pò forzare la realtà delle cose....</span>
<span>Non è l'unico esempio caro Gaetano:</span>
<span></span>
<span>"Le idee nella Fraternità sono chiare e le fila sembrano davvero compatte "per la propria e l’altrui eterna salvezza".</span>
<span>http://unafides33.blogspot.com/</span>
<span></span>
<span>"Fila compatte"? ma se lo sanno anche i muri che all'interno ci sono mille opposizioni e che tanti la pensano diversamente dai vertici..... </span>
"per la salvezza propria e altrui"
<span>Usciamo dal mito e teniamo i piedi per terra, fa sempre bene.</span>
Ma prima di attaccare qualcuno perché non cerca di capire quello che è scritto?
RispondiEliminaLei ha travisato totalmente quello che ha scritto don Morselli
Io ho sempre saputo che le sedi che chiamiamo "cardinalizie" lo sono per tradizione, perché è usanza nominarne cardinale il presule; ma quella sede o diocesi non può vantare alcun diritto sulla nomina a cardinale del suo ordinario.
RispondiEliminaCon questo non volevo affatto essere un buffone.
Qualcuno può degnarsi di rispondere alla gentile domanda fatta due volte da Introibo in questo post? Ci stiamo dimostrando dei gran maleducati e lo dico con amarezza. Redazione, se ci sei fatti sentire!
RispondiEliminaAmici, preghiamo perchè un altro strenuo progressista, Ravasi, nn venga fatto Cardinale. Sarebbe una sciagura.
RispondiEliminama quel motto era "de medietate lunae", mi pare.
RispondiEliminaRagazzi, chiedo scusa per l'intromissione. Ho conosciuto da poco tempo il portale 'Petrus', che raggiungo attraverso il link www.papanews.it , ed ero curioso di sapere se appartenga o meno all'ala conservatrice dell'informazione cattolica in rete. Grazie
RispondiEliminain questo momento sono ben 187 (elettori e non elettori). Col prossimo concistoro salirebbero a oltre 200 DUECENTO. Troppi, troppi, troppi. Ok tornare al limite di 70 però per alemno 15 anni bisognerebbe non nominarne alcuno ... gli appetiti cardinalizi sono però fortissimi
RispondiEliminaInteressante la notazione di storia ecclesiale della stupenda Siracusa.
RispondiEliminaNella situazione attuale, essendo Palermo, l'indiscussa Capitale ( anche per bellezza e opere d'arte) di quella fetta di paradiso che è la Sicilia perchè si dovrebbero infastidire i siciliani negando il cappello cardinalizio alla sede più importante dell'Isola?
Già fu fatto un imperdonabile errore togliendo l'antichissima sede Metropolitana all'Arcidiocesi di Monreale, speriamo che non ne facciano altri ...
Se si debbono ridurre le sedi cardinalizie in Italia che le forbici colpiscano anche il Nord e non il Sud fin troppo penalizzato dall'avversa storia post unitaria !
Il Sud è fatto soprattutto di storia e di tradizioni, la maggior parte delle quali sono vive e vegete, i fedeli del Sud ancora sono contenti, a differenza del nord, delle loro radici e dei privilegi antichi , alcuni dei quali di antichissima origine.
Se governate bene le popolazioni del sud, assai generose nei confronti della Chiesa, potrebbero essere vessillifere di nuovi corsi ecclesiali legati alla tradizione !
bisogna prima capire che cosa intende lei per "ala conservatrice".
RispondiEliminaNon lo so ma mi piace leggere spesso gli articoli su Una fides soprattutto quelli del Dott. Francesco Agnoli.
RispondiEliminaCANTORE, la competenza di queste nomine è esclusivamente del Papa. Su questo non c'è niente da dir da parte nostra. Faccia lui. Spero che si consigli con persone a buon motivo fidate. Le scelte potranno esser discusse, perché non impegnano l'infallibilità.
RispondiEliminaPersonalmente non lo so.
RispondiEliminaFrancesco
Direi di sì.
RispondiEliminaFrancesco
Conidivido. Don Morselli si è espresso con grande correttezza.
RispondiEliminaGradualmentre, grazie anche a sorella morte e all'età, il numero degli elettori scenderebbe.
RispondiEliminaPer me sarebbe un'opera di sano realismo, cioè presa di coscienza della realtà.
RispondiEliminaEccone un altro che vuole insegnare il mestiere al Papa, indicandogli addirittura quali suoi atti potrebbero essere peccato mortale. Mai nick name è stato più appropriato: ma mi faccia il piacere!!?
RispondiEliminaCaro professore, s'è dimenticato l'arcivescovo di Cagliari!!?
RispondiEliminaIo sì. Ma quel segreto è chiuso in me e il nome lor nessun saprà...
RispondiEliminaEnrico
Mmm... prevedo ritorsioni in sede d'esame (in materia 'scolastica') per il buon Cajetan...
RispondiEliminaEnrico
In effetti don Morselli la pensa precisamente come il secondo "ospite", che per errore l'attacca: basta rileggere il suo intervento in risposta al primo ospite che invita a tacere e pregare.
RispondiEliminaI guasti del fuoco amico.
Enrico
Ma Andrea, nessuno dice di declassare la sede palermitana. Si tratta di attendere ancora un tre anni, pensionare l'attuale e nominare un nuovo arcivescovo cui dare subito la berretta
RispondiEliminaEnrico
Già. In questo momento i più accaniti conservatori dello status quo sono i neoterici conciliaristi.
RispondiEliminaEnrico
Chiedo scusa per il fraintendimento, non avevo capito che anche Don Morselli spera che Romeo non sia nominato Cardinale.
RispondiElimina<span>questo per corretteza è quel che ho scritto e che rettifico in relazione all'errato destinatario che evidentemente non piò essere Don Morselli, ma l'altro ospite: </span>
<span></span>
<span> non ci faccia la morale della preghiera che conosciamo e cerchiamo d'applicare come possiamo. La necessità della preghiera non toglie nulla alla necessità di nominare con prudenza gli uomini.
E' un peccato mortale nominare qualcuno conosciuto per indegno ad un posto di grande importanza. E' un'imprudenza in materia grave, come lo è tapparsi gli occhi davanti alla realtà e agire insensatamente perchè tanto poi ci pensa la Provvidenza. Un re non governa sperando nei miracoli, ma agendo saggiamente. Poi i miracoli si possono chiedere e anche ottenere....chissà.....
Si ricordi della scrittura: "se qualcuno vi chiede del pane, dategli del pane. non ditegli:pregate"....troppo comodo!
NON STRUMENTALIZZATE LA PREGHIERA per non rispondere e per non prendere posizione!
CON L'IPOCRISIA QUASI DISGUSTATE LA GENTE DALLA PREGHIERA (che non è un modo di non prendere posizione.....)</span>
Chiedo scusa, non avevo afferrato che Don Morselli fosse con noi d'accordo sull'inopportumità di dare la porpora a Romeo.Avevo frainteso.
RispondiEliminaMe ne scuso e chiedo perdono
Propongo Mons. Filoni Nunzio Apostolico al Polo Nord!
RispondiEliminaE un giorno eleggeranno il futuro Papa!
RispondiElimina<span>"Se anche questa volta il galero dovesse sfuggirgli, significherebbe che Benedetto fa davvero sul serio."
RispondiEliminaScrive Enrico.E se non dovesse sfuggirgli, che cosa significherebbe?
</span>
Non un Papa che se ne vada dopo un mese ma un papa come Albino Luciani che governi la Chiesa così come Egli avrebbe fatto rinnovandola sin dalle fondamenta.
RispondiEliminaRicordiamo anche le parole del Card. Benelli: "E' vero che lo Spirito Santo opera in conclave ma.. bisogna che i Cardinali gli diano una buona mano"
Questo anche per rispondere alla gentile LDCaterina63, che pare in disaccordo con me. Assicuro che non avevo la più pallida intenzione di offendere la Divina Provvidenza!!
???
RispondiEliminaUna sede cardinalizia per il Sud (Napoli) è più che sufficiente. Il Nord Italia ha, alle spalle, una gloriosa e millenaria storia di città-stato che ha dato origine alla civiltà comunale, all'Umanesimo e al Rinascimento e che il Sud non ha. Inoltre, se devo essere onesto, la religiosità meridionale è spesso piagnona e superstiziosa e non ha quella profondità spirituale che caratterizza, invece, il Nord Italia, il quale, non a caso, ha dato molteplici Papi negli ultimi secoli.
RispondiEliminaTemo che a noi tradizionali si prepari l'ennesima doccia fredda: Romeo cardinale e Ranjith dimenticato. D'altra parte, pareva che Ratzinger papa i neocat e il loro mons. Cordes non avrebbero avuto vita facile, e invece i primi approvati e il secondo porporato.
RispondiEliminaDove sarà Arguello a farsi baciar la mano dal neo cardinale?
RispondiEliminaNon conterei tanto su novembre, quanto su febbraio prossimo per il Concistoro. Per quanto riguarda Mons. Romeo, sarà Cardinale a Palermo per essere sostituito al termine del 75° anno da Mons. Calogero La Piana SDB, attuale Vescovo di Messina.
RispondiEliminaL'ho taciuto di proposito perché toscano.
RispondiEliminaSenz'altro lo Spirito Santo opera, ma non è detto che tutti i cardinali ne seguano il soffio.
RispondiEliminaQuanto a G.P.I non credo che si possano esprimer molti giudizi fondati. Come sarebbe stato il suo pontificato chi lo può dire?
Io non capisco tutto questo lustro derivante da una nomina cardinalizia. Firenze era Firenze anche quando i suoi vescovi non eran cardinali. La "tradizione" cardinalizia è recente.
RispondiEliminaUllallà! Dio Po e cardinali.
RispondiEliminaI Vespri siciliani...
RispondiEliminaPer cortesia, il superenalotto è una cosa seria ! Cerchiamo di non mischiare il sacro col profano! Grazie
RispondiEliminaAnche io vorrei convertirmi. Per il bene della mia anima domando umilmente a Sua Santità di impormi il sacro galero !
RispondiEliminaDon Cristiano, ma che c....o dici?
RispondiEliminaIl Papato sta vivendo la sua seconda cattività, la "cattività modernista".
RispondiEliminaA Palermo, come altrove, ci vorrebbe....................Torquemada!
RispondiEliminaInfatti sono stati i "civilissimi" piemontesi ad invadere lo Stato Pontificio ed a farsi scomunicare.
RispondiEliminaAvevamo già il cattorazzista, ci mancava il cattoleghista. Come mai non ha proposto di sostituire la Croce col sole celtico ed il rosso porpora col verde lega?
RispondiEliminaegr. ospite,
RispondiEliminachi la autorizza a dare (tranciare) questo giudizio massificante, estremamente superficiale, nonchè palesemente razzista ? su quali argomenti inconfutabili si fonda ?
In verità esso appare equivalente alle note becere definizioni del tipo: "i meridionali sono tutti ignoranti, terroni, primitivi".... e dunque incapaci di vita intellettuale e/o culturale e spirituale" ?
Dal suo ragionamento si dovrebbe anche evincere che Cristo non ama farsi conoscere a sud di una certa latitudine d'Italia, e che da quel parallelo, da lei determinato, opite nordico, NON SIANO mai nati e cresciuti Santi, nè mai potrà fiorire la santità !
Dunque: a <span>Nord tutti profondi, colti e intelligenti,</span> e -dunque- spirituali e idoei alla santità;
a Sud tutti negati alle realtà soprannaturali !
Chi nasce "a Sud del ***parallelo" NON CONOSCERA' mai il Signore Gesù Cristo !
Questo giudizio, egr. Ospite, le è stato suggerito direttamente dallo Spirito Santo ?
se è così, me lo spieghi più dettagliatamente : e con profondità di dottrina, come lei dice di possedere, per cortesia.
GRAZIE.
<span>egr. ospite,
RispondiEliminachi la autorizza a dare (tranciare) questo giudizio massificante, estremamente superficiale, nonchè palesemente razzista ? su quali argomenti inconfutabili si fonda ?
In verità esso appare equivalente alle note becere definizioni del tipo: "i meridionali sono tutti ignoranti, terroni, primitivi".... e dunque incapaci di vita intellettuale e/o culturale e spirituale" ?
Dal suo ragionamento si dovrebbe anche evincere che Cristo non ama farsi conoscere a sud di una certa latitudine d'Italia, e che da quel parallelo in giù, da lei determinato, opite nordico, NON SIANO mai nati e cresciuti Santi, nè mai potrà fiorire la santità !
Dunque: a <span>Nord tutti profondi, colti e intelligenti,</span> e -dunque- spirituali e idoei alla santità;
a Sud tutti negati alle realtà soprannaturali !
Chi nasce "a Sud del ***parallelo" NON CONOSCERA' mai il Signore Gesù Cristo !
Questo giudizio, egr. Ospite, le è stato suggerito direttamente dallo Spirito Santo ?
se è così, me lo spieghi più dettagliatamente : e con profondità di dottrina, come lei dice di possedere, per cortesia.
GRAZIE.</span>
<span><span>egr. ospite,
RispondiEliminachi la autorizza a dare (tranciare) questo giudizio massificante, estremamente superficiale, nonchè palesemente razzista ? su quali argomenti inconfutabili si fonda ?
In verità esso appare equivalente alle note becere definizioni del tipo: "i meridionali sono tutti ignoranti, terroni, primitivi".... e dunque incapaci di vita intellettuale e/o culturale e spirituale" ?
Dal suo ragionamento si dovrebbe anche evincere che Cristo non ama farsi conoscere a sud di una certa latitudine d'Italia, e che da quel parallelo in giù, da lei determinato, opite nordico, NON SIANO mai nati e cresciuti Santi, nè mai potrà fiorire la santità !
Dunque: a <span>Nord tutti profondi, colti e intelligenti,</span> e -dunque- spirituali e idonei alla santità;
a Sud tutti negati alle realtà soprannaturali !
Chi nasce "a Sud del ***parallelo" NON CONOSCERA' mai il Signore Gesù Cristo !
Questo giudizio, egr. Ospite, le è stato suggerito direttamente dallo Spirito Santo ?
se è così, me lo spieghi più dettagliatamente : e con profondità di dottrina, come lei dice di possedere, per cortesia.
GRAZIE.</span></span>
secondo il grande intellettuale nordico ospite, dotato di profonda spiritualità, OVVIAMENTE, anche San Padre Pio è un piagnone superstizioso, senza alcuna profondità di Fede e vita spirituale, non è vero ?
RispondiEliminae così dicasi per tutti i Santi e Beati che si venerano dal.... (?.....da quale fiume, mi dica, ospite? dal Tronto? dal Sangro ? dal trigno ? oppure dal Po ?....) fino alla Sicilia:
TUTTI I SANTI che nella storia della Chiesa sono nati e vissuti in 1/3 (o metà? o 2/3?) dell'Italia non sono altro che persone piagnone, superficiali e superstiziose: perchè la religiosità di quella ampia parte dell'Italia che in delimitazioni diverse molti chiamano "SUD" non è altro che superficiale, piagnona e superstiziosa !
Viva il NORD, che <span>per definizione</span> fa tutti buoni coloro che vi nascono !
<span>secondo il grande intellettuale nordico ospite, dotato di profonda spiritualità, OVVIAMENTE, anche San Padre Pio è un piagnone superstizioso, senza alcuna profondità di Fede e vita spirituale, non è vero ?
RispondiEliminae così dicasi per tutti i Santi e Beati che si venerano dal.... (?.....da quale fiume, mi dica, ospite? dal Tronto? dal Sangro ? dal Trigno ? oppure dal Po ?....) fino alla Sicilia:
TUTTI I SANTI che nella storia della Chiesa sono nati e vissuti in 1/3 (o metà? o 2/3?) dell'Italia non sono altro che persone piagnone, superficiali e superstiziose: perchè la religiosità di quella ampia parte dell'Italia che in delimitazioni diverse molti chiamano "SUD" non è altro che superficiale, piagnona e superstiziosa !
Viva il NORD, che <span>per definizione</span> fa tutti buoni e "profondamente religiosi" e santi coloro che vi nascono !</span>
Erano proprio i leghisti, anni fa, che volevano l'indipendenza della "Chiesa padana" da quella romana. L'ignoranza di queste persone per quel che concerne le questioni religiose è un fatto conclamato. Che poi al sud ci sia molta superstizione ed ignoranza è pure vero, ma non credo manchino in una certa misura neppure al nord. Ho l'impressione che per certi partiti( forse tutti), sia nel Meridione quanto nel Settentrione, la religione sia solo un pretesto per ammantare di una qualche pseudo-sacralità le proprie ideologie ed irretire le menti meno acute. Purtroppo però, anche se forse non è sincera la fede cattolica ostentata da taluni, è solitamente più autentica quella non espressa a parole ma nei fatti, ovvero la fede nel dio denaro. Ma non temete, cari cattolici apostolici padani, potete tranquillamente secedere da Roma e farvi una vostra Chiesa. Potrete anche scegliere di venerare solo i santi nordici; i vostri preti potranno portare delle sottane verdi e battezzare i vostri pargoli immergendoli nelle sacre acque del dio Po. Potrete fare tutto questo e tanto altro perché verrà il giorno in cui Roma vi chiederà perdono per le incomprensioni del passato e vi riaccoglierà a braccia aperte, permettendovi di conservare le vostre nobili ed antiche tradizioni spirituali e liturgiche.
RispondiEliminaOspite più che leghista sembra essere uno dell'Azione Cattolica! Moralismo a go go!
RispondiEliminaMD
Così come non deve essere scontata per nessun vescovo la porpora, non dovrebbe essere altrettanto scontato che ad una determinata sede vescovile venga assegnato un vescovo proveniente dalla medesima area geografica. Il prossimo arcivescovo di Palermo non deve necessariamente provenire dalla Sicilia o da altre regioni del Sud. Il papa può mandare chiunque, basta che lo reputi degno di tale incarico. I campanilismi, i regionalismi ed i nazionalismi, non fanno bene alla Chiesa e sono contrari al Vangelo. Se i meridionali non vogliono essere vittima del razzismo, devono essere loro, per primi, a dare dimostrazione di apertura mentale.
RispondiElimina<span>Così come non deve essere scontata per nessun vescovo la porpora, non dovrebbe essere altrettanto scontato che ad una determinata sede vescovile venga assegnato un vescovo proveniente dalla medesima area geografica. Il prossimo arcivescovo di Palermo non deve necessariamente provenire dalla Sicilia o da altre regioni del Sud. Il papa può mandare chiunque, basta che lo reputi degno di tale incarico. I campanilismi, i regionalismi ed i nazionalismi, non fanno bene alla Chiesa e sono contrari al Vangelo. Se i meridionali non vogliono essere vittima del razzismo devono essere loro, per primi, a dare dimostrazione di apertura mentale.</span>
RispondiElimina.....Che ci sta prendendo per il....
RispondiEliminaCristo si è fermato a... Massa Carrara?
RispondiEliminaEvidentemente, per il nostro ospite San Pio da Pietralcina era imbevuto di "religiosità meridionale piagnona e superstiziosa", senza quella "profondità spirituale" che caratterizza il Nord e i papi che ha espresso.
Enrico
L'ospite trolleggia. Non coglierei l'occasione per dare la stura ai soliti diverbi tra polentoni e terroni.
RispondiEliminaSe la nomina del Rom va a segno, più che altro sarà il crepuscolo siciliano. E romano...
RispondiEliminadie Roemendaemmerung
RispondiEliminaGià. Ma anziché con sottofondo wagneriano, con le lagne dei Gen-Gen
RispondiEliminaEnrico
Forse staresti meglio in una non sacra galera.
RispondiEliminaFiloni eletto?
RispondiEliminaChi lo elegge se ne assume la responsabilità. Non mi si venga poi a parlar di papa assediato.
RispondiEliminaHo letto recenti reportages che affermano superiore nel centro e nel nord il ricorso a maghi e astrologi.
RispondiEliminaE tu in un armadio di sacrestia :-D
RispondiEliminaGià! A causa dell'immigrazione .... :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
RispondiEliminaMD
PS per coloro che di solito si stracciano le vesti è una battuta!
In media ne muoiono otto all'anno... sorella morte dovrà fare gli straordinari...
RispondiEliminaSì, però se sarà cardinale, sarà anche papabile!
RispondiEliminaAnche Vingt-Trois dovette aspettare; poi si oppose al motu proprio Summorum pontificum e venne punito con la porpora.
RispondiEliminaMa non auguriamoci la morte di nessuno...
RispondiEliminaFrancesco
=-O >:o =-X
RispondiEliminaAllora per don Camillo, che identifica il Sommo Pontefice con una sigla da "vitamina" almeno il "monsignorato" è garantito!
RispondiEliminaCaro ovvero, probabilmente l'ospite cattoleghista sarà figlio o nipote di emigranti borbonici, e lo dico da meridionalissimo. Pensa che quì in Sardegna è pieno di persone che disprezzano i senegalesi, dimenticando che cinquant'anni fa a Torino i bar vietavano l'ingresso a cani, negri e sardi. Ma si sà che la definizione più esatta di "oppresso" è: colui che, appena può, diventa oppressore. Detto questo ti prego: San Pio da Pietrelcina, non San Padre Pio. Altrimenti lunedì non festeggeremo San Francesco d'Assisi ma San Diacono Francesco, ti pare? Scusami per la pedanteria!
RispondiEliminaPosso dire, al termine di tutta questa discussione, di come sia stato censurato ingiustamente proprio io che sono un moderato... dicendo peraltro cose che pensano tutti.
RispondiEliminaChe miseria, che tristezza. Ho letto certe scemenze qui dentro che offendono la dignità dell'intelletto umano: discorsi del tipo "il papa deve concedere la porpora perché Palermo non meriterebbe di essere sguarnita come sede cardinalizia".
Sapete qual è il mio auspicio? Ascoltare la rosa dei "papabili" e non sentire l'infausto nome pronunciato, allora sì che saranno risate, e grasse...
Ma tanto è solo una pia illusione.
Ditemi, peraltro, se vi secca tanto che stia qui a commentare, proprio io che ho dato il materiale per uno dei post che ha raccolto più commenti in assoluto, il famoso "bordello laterano", diffuso in tutto il mondo attraverso i principali mezzi di comunicazione. Che amarezza.
La censura non è stata ingiusta, perché il commento conteneva termini offensivi.
RispondiEliminaLa tua presenza non ci secca affatto, anzi è benvenuta, fin tanto che decidi di non usare un linguaggio inappropriato.
Ma tutte queste cose le sai benissimo.
Francesco
Non condivido affatto alcune affermazioni, purtroppo anche di consacrati, riguardo all'arc. Paolo Romeo.
RispondiEliminaQuesto astio nei confronti, non dico di un Vescovo, ma di un cristiano la dice molto lunga riguardo alla carità evangelica che si deve ad ogni persona.
Secondo il vostro metro, quello ciò dell'olio di ricino a chi la pensa diversamente, che succede se il prossimo Papa non è un tradizionalista?
Mette alla berlina tutti i vescovi tradizionalisti?
A mio avviso, far trapelare all'opinione pubblica una "politica" della ritorsione attuata dal Papa è squalificante e fuorviante nello stesso tempo.
Che messaggio diamo a chi legge?
Che un Papa punisce un arcivescovo perchè non è tradizionalista?
Riguardo alla presunta dissubbedienza di Romeo al Papa per il famoso ripristino del "Vetus ordo", anche questa è una bufala.
Mons. Romeo espresse pubblicamente il suo pensiero, lo motivò ma da subito obbedì e ancora oggi applica le disposizioni del Papa: a Palermo, vi sono parrocchie che stabilmente celebrano una messa nel V.O.
Dissentire è un reato? O un peccato?
Mons. Romeo ha attuato in pieno le dispozioni del Papa verificando tutte le condizioni chieste nel "Summorum" per evitare gli abusi o le richieste sentimentalistiche.
I risultati, comunque, sono l'immensa folla che il 3 ottobre ha accolto il Papa a Palermo.
Se mons. Paolo Romeo e i palermitani avesssero avuto un astio non avrebbe accolto il Papa come l'hanno accolto: un apoteosi dal punto di vista pastorale e umano.
Spero che a mons. Paolo Romeo venga data la berretta cardinalizia come collaboratore del Papa e in onore al glorioso popolo siciliano.
E credo proprio che al prossimo concistoro questo avverrà.
Se non avverrà... sia gloria a Dio ugualmente.
Accolito Rosario Di Paola - Bagheria (Pa)
Sia gloria a Dio per il cardinalato di mons. Paolo Romeo.
RispondiEliminaAccolito Rosario Di Paola - Bagheria (Pa)
Ma e' possibile che ancora oggi 2010 si discute su problemi relativi a toto-cardinali e altre sciocchezze/ Non vi pare forse che la Chiesa abbia altre rogne da cui scrollarsi?/ Intanto Mons ROMEO e' diventato alla faccia dei tanti CARDINALE/ il Papa lo doveva quasi nobbligatoriamente fare. La augusta sede palermitana e' storicamente SEDE CARDINALIZIA e non poteva essere di certo Benedetto XVI a darsi la classica "zappa sui piedi". Auguro alla Chiesa Cattolica una piu' luminosa strada ed una piu' mite posizione. Bene dunque ha fatto Benedetto XVI ad anteporre a facili strumentalizzazioine l'elezione di Mons PAOLO ROMEO. Auguri EMINENZA
RispondiEliminaQuando andai a trovare a Roma monsignor ENRICO BARTOLETTI Segretario Generale della C.E.I., il TRAGHETTATORE della Chiesa in Italia dopo il CONCILIO e grande amico di PAOLO VI (andai, come lui mi aveva detto di fare con la sua lettera 1° Novembre 1974 e già pubblicata anche su FACEBOOK), ad un certo punto della discussione, quasi un po' risentito, così mi disse dopo aver fatto un breve accenno alla sua amicizia con papa Montini che mi coinvolgeva fin dalla data in cui, per il Natale dell'alluvione, Paolo VI era venuto a Firenze.
RispondiElimina"Qui, il Direttivo della C.E.I. darebbe cento volte la vita per Cristo e inoltre è disposto ad ascoltare. Cosa si può volere di più!!!!". Si trattava per lui di volere una Chiesa PROFETICA e POVERA. Morto PAOLO VI fu fatto papa l'amatissimo e stimatissimo monsignor Albino Luciani del direttivo della C.E.I. Poi Luciani morì ed allora, per non eleggere un'altro papa del direttivo della C.E.I., alcuni (Mons. Benelli già contrario alla Legge sul divorzio e il Cardinale di Vienna?) furono costretti a puntare su un papa straniero: e fu la fine dell'indirizzo profetico bartolettiano. Credo che papa Ratzinger senta un po' la nostalgia dei valori tanto amati dal Bartoletti, dal suo allievo mons. Albino Luciani, e da una certa fetta dei Padri conciliari.
Per me le cose stanno così. Speriamo che col presente Concistoro si ritorni a quei tempi.
Con un saluto.
Giovangualberto Ceri