Ave Maria!
N.B. Avvertenze preliminari anche per le traduzioni future:
Inno
Primo die, quo Trinitas
di S. Gregorio Magno
Domenica a mattutino
(quando non indicato diversamente dal proprio del tempo)
Primo die, quo Trinitas | Nel primo giorno, in cui la Trinità |
Pulsis procul torporibus, | cacciati via i torpori |
Nostras preces ut audiat, | affinché ascolti le nostre preghiere |
Ut quique sacratissimo huius diei tempore horis quietis psallimus, donis beatis muneret. | In tal modo che quanti nel sacratissimo |
Iam nunc, Paterna claritas, te postulamus affatim: absint faces libidinis, et omnis actus noxius. | Già ora, Padre della luce (lett. "splendore paterno") |
Ne foeda sit, vel lubrica | Nè insozzato sia, o vacillante |
Mundi Redemptor, quaesumus, Tu probra nostra diluas: nobisque largus commoda vitae perennis conferas. | O Redentore del Mondo, [Ti] preghiamo, tu dissolvi le nostre azioni vergognose: e a noi generoso i profitti delle vita eterna conferisci. |
Praesta, Pater piissime, | Concedi, Padre piissimo, unico[Figlio] uguale al Padre, con lo Spirito Paraclito regnante per tutti i secoli |
Da dopo l'ottava di Pentecoste all'ultima settimana di settembre
Nocte surgentes vigilemus omnes, semper in psalmis meditemur atque viribus totis Domino canamus dulciter hymnos, | Sorgendo la notte siamo tutti vigilanti, |
Ut, pio regi pariter canentes, | di modo che, al pietoso Re unitamente cantando, |
Praestet hoc nobis Deitas beata Patris ac Nati, pariterque Sancti Spiritus, cuius resonat per omnem gloria mundum. Amen. | Conceda questo a noi la Divinità beata |
Testo più antico (vedi sopra nota 3)
Primo dierum omnium,
quo mundus exstat conditus
vel quo resurgens conditor
nos, morte victa, liberat.
Pulsis procul torporibus,
surgamus omnes ocius,
et nocte quaeramus pium,
sicut Prophetam novimus.
Nostras preces ut audiat
suamque dexteram porrigat,
et hic piatos sordibus
reddat polorum sedibus,
Ut quique sacratissimo
huius diei tempore
horis quietis psallimus,
donis beatis muneret.
Iam nunc, Paterna claritas,
te postulamus affatim:
absit libido sordidans,
omnisque actus noxius.
Ne foeda sit, vel lubrica
compago nostri corporis,
per quam averni ignibus
ipsi crememur acrius.
Ob hoc, Redemptor, quaesumus,
ut probra nostra diluas:
vitae perennis commoda
nobis benignus conferas.
Quo carnis actu exsules
effecti ipsi caelibes,
ut praestolamur cernui,
melos canamus gloriae.
Praesta, Pater, piissime,
Patrique compar Unice,
cum Spiritu Paraclito
regnans per omne saeculum.
sarebbe bello che tale lavoro confluisse poi in questo bellissimo e gratuitissimo programma
RispondiEliminahttp://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl
posso contribuire inviando a questo bravo sacerdote, IL VOLUME: ore Diurne del Breviario Romano con già la traduzione (discreta degli inni, ma un po' pessima dei salmi) di Mistrorigo:
pius.quinto@gmail.com
E basta con questo latino! Io sono contrario al latino, a priori! Lo dico apertis verbis e todo corde! E' roba da laudatores temporis acti, un vero e proprio vulnus, il non plus ultra del vecchiume; la liturgia andrebbe riformata ex novo, per essere più adatta al modus vivendi odierno; credo che se si facesse un referendum, allora sì che che si arriverebbe a un redde rationem, gli si potrebbe intonare, coram populo, il de profundis... (Omissis)... Ergo, va abolito, è una conditio sina qua non per un vero progresso. Lo ribadisco, perché repetita iuvant, nemmeno un tot ne salverei. E, nota bene, lo stesso varrebbe anche, mutatis mutandis, per il greco. Vade retro!
RispondiEliminaPost scriptum: Se ho sbagliato qualcosa, mea culpa, errare humanum est...
Immagino che ospite sopra abbia voluto essere ironico... :-D (spero di si!)
RispondiEliminabattute a parte, ringrazio don Alfredo per questo lavoro che sto salvando...
Ricordo a tutti che i salmi non possono essere gustati assolutamente nella loro purezza se non da traduzioni puntuali dagli originali ebraici, la vulgata latina della Sacra Scittura oggi è stata ampliamente rivista, da una commissione di studiosi benedettini che , a partire dagli anni sessanta, hanno purificato sugli originali ebraici, greci e aramaici i testi biblici, cose simili già successero sotto i pontificati di Sisto V e di altri papi del XVII secolo.
RispondiElimina<span><span>Ricordo al zelante biblista che l'unica versione della Sacra scrittura che Dio ha dato alla sua Chiesa (quella cattolica romana, "onde Cristo è romano"!) è quella tramandata fedelmente conservata e definitivamente divulgata nella versione latina <span><span>Vulgata sisto-clementina! (quella che viene letta da secoli nel Messale del 1962)</span></span>
RispondiEliminaLa versione ebraica dei Salmi è corrotta, l'unica versione corretta è di San Girolamo, che come Padre e Dottore della Chiesa ha non solo avuto sotto le mani una versione più fedele all'originale (III sec. Dopo Cristo) ma ha saputo tradurla divinamente ispirato.
La RIFORMA BIBLICA nefasta che fu di quei Benedettini negli anni 60, è paragonabile all'orrore che fu operato sul Messale ROMANO di Paolo VI!
e poi
L'unica traduzione italiana che è certa ed esatta è quella di Mons. Antonio Martini, l'unica approvata dal PAPA, alla quale prego don Alfredo di fare riferimento!(rimando tuttavia alla traduzione che Pio X incoraggiò, grazie al Pontificio Istituto Biblico da Lui voluto (prima della deriva modernista) che è quella di p. Marco Sales </span></span>
http://www.maranatha.it/Miscel/docum/nt.htm
Grazie ancora per questo lavoro.
RispondiEliminaAccessit latinitas, recessit pietas.
RispondiEliminaperseverare diaboliucum OVEST
RispondiEliminaAperi, Domine, os meum
RispondiEliminaAnnibale Bugnini, subito dopo la guerra, iniziò la sua opera di
banalizzazione della Lex Orandi cattolica, abolendo la seguente ORAZIONE, da
recitarsi prima dell'Uffizio (in pratica si recitava in apertura delle 7 Ore
Canoniche):
Oremus. Aperi, Domine, os meum ad benedicen-dum Nomem Sanctum tuum: munda
quoque cor meum ab omnibus vanis, perversis, et alienis cogi-tationibus;
intellectum illumina, affectum inflamma: ut digne, attente ac devote hoc
officium recitare valeam, et exaudiri merear ante cospectum Divinae
Maiestatis tuae. Per Christum Dominum nostrum. Amen
Domine in unione illius divinae intentionis, qua ipse in terris laudes Deo
persolvisti, has tibi Horas persolo
Versione Italiana:
Preghiamo. Aprite, o Signore, la mia bocca, affinché io degnamente benedica
il vostro santo Nome: purificate inoltre il mio cuore da tutti i vani,
perversi e profani pensieri: illuminate l'intelletto, infiammate la volontà,
perché degnamente, attentamente e devotamente io possa recitare
quest'uffizio e meriti di essere esaudito davanti il trono della vostra
Divina Maestà. Per i meriti di Gesù Cristo Nostro Signore. Amen
Signore, unendo la mia alla vostra divina intenzione, con la quale voi in
terra lodaste il vostro divin Padre, io pure vi lodo e per sempre vi
benedico.
Aperi, Domine, os meum
RispondiEliminaAnnibale Bugnini, subito dopo la guerra, iniziò la sua opera di
banalizzazione della Lex Orandi cattolica, abolendo la seguente ORAZIONE, da
recitarsi prima dell'Uffizio (in pratica si recitava in apertura delle 7 Ore
Canoniche):
Oremus. Aperi, Domine, os meum ad benedicen-dum Nomem Sanctum tuum: munda
quoque cor meum ab omnibus vanis, perversis, et alienis cogi-tationibus;
intellectum illumina, affectum inflamma: ut digne, attente ac devote hoc
officium recitare valeam, et exaudiri merear ante cospectum Divinae
Maiestatis tuae. Per Christum Dominum nostrum. Amen
Domine in unione illius divinae intentionis, qua ipse in terris laudes Deo
persolvisti, has tibi Horas persolo
Versione Italiana:
Preghiamo. Aprite, o Signore, la mia bocca, affinché io degnamente benedica
il vostro santo Nome: purificate inoltre il mio cuore da tutti i vani,
perversi e profani pensieri: illuminate l'intelletto, infiammate la volontà,
perché degnamente, attentamente e devotamente io possa recitare
quest'uffizio e meriti di essere esaudito davanti il trono della vostra
Divina Maestà. Per i meriti di Gesù Cristo Nostro Signore. Amen
Signore, unendo la mia alla vostra divina intenzione, con la quale voi in
terra lodaste il vostro divin Padre, io pure vi lodo e per sempre vi
benedico.
<span>¿En qué estás pensando...?La nova Vulgata è una provera revisione della Sixto Clementina. Non ha pulito che qualche errori. L'unica versione valida è l'originale ebreo. E l'unica versione approssimata a l'ebreo è la Piana, sull'autoritate di Pio Xii, che abbiamo usato per più di un quarto di secolo. Tutti di noi che siamo di 70 e piu anni abbiamo cresciuto cantando ed ascoltando la Piana, nella sua purezza e belleza. È una menssogna quallo che dicono, che non è cantabile. Ho il Liber Usualis fatto dai monaci di Solesmes tutto con la Piana. E una vera vergogna che la chiesa l'ha dimenticata. Io uso la Liturgia delle Ore latina ma ho scritto la Piana in un libro aparte fatto da me e cosi posso pregare Iddio come mi sento più vicino a Lui! </span>
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