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domenica 4 aprile 2010

Un sacerdote ci scrive sulla preghiera dei fedeli

Sul tema della preghiera dei fedeli che abbiamo pubblicato ieri, ci è pervenuta questa bella lettera che ben volentieri pubblichiamo. Ricordiamo che alla preghiera cosiddetta universale o dei fedeli avevamo dedicato l'anno scorso un post che trovate a questo link.

Cari amici,

sono un sacerdote, affezionatissimo lettore di "Messainlatino" nonchè suo "Propagatore". Per gli amici più cari e per qualche mio studente di teologia il sito è ormai una quotidiana lettura. Vi ringrazio per quanto fate a gloria di Dio e per la Sua santa Chiesa. grazie per il prezioso appunto circa la preghiera dei fedeli. Sarebbe ora che qualcuno provvedesse a controllare i testi propinati ogni domenica ai nostri fedeli. Se guardiamo in particolare a quelli prodotti dalla S. Paolo, si può pensare che le intenzioni siano redatte da qualche sindacalista o, peggio ancora, da qualche nostalgico della primavera culturale del 1968. Si prega perchè le famiglie educhino i giovani ai valori universali, per l'integrazione dei diversi, ecc. ecc. Non manca mai la trasposizione delle cronache politiche, tanto da far pensare che l'ideale di governante descritto sia l'esatta contapposizione di chi ci governa. Insomma, la cassa di risonanza di certi programmi televisivi e di una certa ideologia. Come se si volesse strumentalizzare la cosa più sacra che abbiamo, rendendo la Messa l'occasione per amplificare una certa linea editoriale. Disgustoso! Non mi soffermo sulle note teoriche e sugli archeologismi del recupero della preghiera dei fedeli. Va tuttavia evidenziato che essa diventa la cartina di tornasole della presunta "comprensione" della Messa. Una volta dissi ai miei fedeli: "Se in questo momento io dicessi: -Signore, la nostra chiesa ci crolli addosso e ci seppellisca. Preghiamo-, voi rispondereste: -Ascoltaci, Signore". Come chiedere ad un catechista qualificato cosa significhi: "Pregate perchè il mio e il vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente". Vi assicuro che le risposte sono davvero esilaranti! Non è questione di lingua, ma di cuore. Questo lo sappiamo bene. Le preghiere dei fedeli ne sono una settimanale riprova (quando le elaborazioni del solito sindacalista non diventino il quotidiano tormento delle nostre comunità).

Per non parlare dei testi prolissi, sgrammaticati ed eterodossi che ad ogni piè sospinto vengono ad arricchire le intenzioni "ufficiali". e per tacere delle intenzioni "spontanee".

Grazie per l'attenzione. Vi prego di non segnalare il mio nome. Auguri cordiali a voi tutti.

46 commenti:

  1. La preghiera dei fedeli è una stravagante innovazione già presente nel Messale del 1965. Una volta soppresso il NOM non se ne serberà più memoria. ;)

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  2. "la preghiera dei fedeli" è uno di quegli elementi liturgici arcaici che, in teoria, sono un qualcosa di bellissimo; una volta però che questo elemento bellissimo in teoria, viene concretizzato ed inserito nella vita liturgica pratica  manifesta fin da subito i suoi limiti che arrivano ormai ad essere insopportabili e dannosi.

    Questo significa che non tutti gli elementi validissimi in teoria lo sono anche una volta messi in pratica.

    La preghiera dei fedeli ha due strade davanti a sè: o si utilizza un testo unico sulla cui ortodossia non c'è dubbio, oppure la si elimini dalle messe.

    Nel messale nuovo ci sono dei formulari alcuni dei quali sono bellissimi e concisi.

    ecco un esempio:

    per coloro che sono in viaggio in terra, in cielo e in mare, per i prigionieri e per i carcerati, preghiamo. Ascoltaci o Signore.

    Ecco questo deve essere l'archetipo della pregiera: concisa, quasi laconica, e concreta.

    Ma una preghiera del genere oggi non piace a nessuno.

    L'uso poi di un forrmulario immodificabile fa inorridire.Il destino della preghiera universale è allora segnato: essere messa per la seconda volta nel dimenticatoio dove venne messa più di mille anni fa e da dove i liturgisti postconciliari l'hanno presa.

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  3. Come Catechista e come fedele avrei non una, ma mille "esiliranti" scenette da raccontare durante e con la Preghiera dei Fedeli, diciamo esiliranti per non piangere, giacchè poniamo sempre il concetto della buona fede e mai la cattiveria di voler far ridere durante la Messa...

    Avendo girato in molte Parrocchie il "bello" è che ognuno agisce come vuole, NON esiste affatto una normativa comune a tutti, ognuno INVENTA E CREA a seconda della propria comunità...
    E' imbarazzante, anzichè dire esilirante, che quando il sacerdote LANCIA la sfida ai fedeli invitandoli a dire LA PREGHIERA CHE SENTONO NEL CUORE, ascoltare i desideri più reconditi fra file di parole incomprensibili ai più....o preghiere sbrigate in due parole sconnesse fra di loro...
    Una volta un fedele disse: "PEREGHIAMO PER I NOSTRI PASTORI PERCHE' SI ADEGUINO ALLE ESIGENZE DEL MONDO DI OGGI".... tutti, tutti, compreso il sacerdote risposero: ASCOLTACI SIGNORE! io guardai la mia amica e le dissi: "MA CHE SI SONO TUTTI ROBOTTOMIZZATI?" *DONT_KNOW*

    Non mi stupisce pertanto quanto ha detto il sacerdote nella sua lettera, ma dirò di più...durante la Messa Vespertina, all'inizio del Canone di Consacrazione, prima del Sanctus, il sacerdote a braccio disse: " oggi è un annivesrario speciale, finalmente il Concilio Vaticano II dopo anni  DI INCOMPRENSIONI E PRIVAZIONI, HA LIBERATO LA MESSA DAL LATINO DANDOLA AI FEDELI NELLA PROPRIA LINGUA VOLGARE, OFFRIAMO QUESTA LODE A DIO..." *DONT_KNOW*

    La Messa sarebbe stata dunque privata per duemila anni della "lingua volgare"... mi chiedo se questo sacerdote sia consapevole che lingua parlassero gli italici abitanti prima dell'unità d'Italia e prima ancora del Rinascimento...e se vogliamo ai tempi dei Romani e di Costantino...e dello stesso sant'Ambrogio... non sarà invece accaduto esattamente il contrario? ma il popolo è invitato ad esprimere a Dio, come preghiere, ESATTAMENTE CIO' CHE CRISTO HA NEGATO METTENDOCI IN GUARDIA DALLE VAQUE PAROLE E DALLE VANE RICHIESTE....è l'apostolo che ci rammenta che NON veniamo esauditi perchè chiediamo male e ciò che chiediamo NON è ciò che vuole il Signore...
    La Messa è il veicolo attraverso il quale il Signore vuole santificarci attraverso LA SUA DI PREGHIERA AL PADRE alla quale la Chiesa ci ha sempre insegnato AD UNIRCI con la nostra vita, la Messa NON è  il "pozzo dei desideri" dove gli sciocchi buttano la monetina e sperano in cose terrene...la Messa non è un FAR SFOGARE I FEDELI dei desideri reconditi che portano nel cuore, questi semmai si depongono ai piedi dell'Altare IN SILENZIO, affidandoci ALLE SCELTE DI DIO che sa cosa è meglio per noi!
    Ho visto anche con piacere che in alcune parrocchie ci si limita alle TRE Preghiere dei Fedeli stabilite universalmente dalla Chiesa, senza alcuna aggiunta ulteriore... ma ciò che è stato liberalizzato nella Messa, con la sua CREATIVITA' è duro a farsi correggere, ed è letto come intolleranza alla propria libertà...

    Il Signore continui a mandarci sacerdoti come questi della Lettera aperta, li benedica, e li protegga dagli attacchi interni alla Chiesa stessa...
    Santa Pasqua a tutti!

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  4. un sacerdote che nun se firma
    o che a paura de firmarse
    fijo mio n'te offennè
    nun è un sacerdote

    pecchè se Stefano, Pietro, Paolo
    e li altri Santi Martiri
    e tutti li Santi pesseguitati dà storia
    nun se fossero "firmati"
    te nun saresti sacerdote

    detto questo e m'addispiace assai
    davè dovuto rompe er silenzio da Settimana Santa così,
    auguro a tutti  Bona Pasqua

    er tripparolo, servo vostro

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  5. un sacerdote che legge assiduamente questo blog?

    E che fa propaganda a questo blog?

    Adesso ho capito perchè questo blog ha un così elevato numero di lettori quotidiani, anche dentro le sacre mura! I più interessati alle tematiche trattate qui son propio i preti, quelli che celebrano il novus ordo e che non possono, per vari motivi, celebrare il rito di sempre, ma in fondo al loro cuore lo vorrebbero fare.

    Paradossalmente la feroce opposizione alla messa di sempre che anima molti nostri vescovi e che impedisce, di fatto, il propagarsi delle celebrazioni vetus ordo, alla lunga farà del bene immenso al rito antico, perché quei preti che oggi, "pro bono pacis" reprimono le loro "voglie" tradizionaliste un domani esploderanno; e i vescovi, senza nemmeno sapere il perché, si ritroveranno uno stuolo di giovani preti che non avevano mai dato segni di tradizionalismo, tutti fare "outing" riguardo alle loro inclinazioni tradizionali.

    RispondiElimina
  6. Egregio tripparolo, condivido la sostanza del suo disappunto. Se le ho dato scandalo, chiedo umilmente perdono a lei e a quanti si ritrovassero nella sua posizione. Sono indegno di essere accostato ai martiri da lei citati, ma non le nascondo che non esiterei un istante a dare fino all'ultima goccia del mio sangue per la Chiesa e per la fede. Tuttavia credo che il nostro martirio sia oggi quello della fedeltà nel quotidiano e dell'annuncio forte, franco, impavido e cattolico. Lei crede davvero che esporsi non possa comportare delle ritorsioni? Intendiamoci: non arretrererò mai di un millimetro nell'ortodossia della fede. Però, se lei consente, preferisco espormi dal pulpito, durante le lezioni e gli incontri, sulle riviste. Per la coerenza nella fede ho già pagato il mio piccolo scotto. E le assicuro che non c'è esperienza più bella e gratificante. Se non fosse altro, almeno per riparare i propri peccati. Mi aiuti anche con la sua preghiera. Un sacerdote grato ai martiri.

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  7. DATI DI UN MINUTO FA:

    visitatori del sito  "VIVAILCONCILIO":        46
    visitatori del sito "MESSAINLATINO" :       896


    E siamo di domenica pomeriggio, e per giunta la domenica di Pasqua.

    Evidentemente le tematiche trattate dal sito "vivailconcilio" interessano a pochi, mentre le tematiche trattate da questo sito interessano a molti.

    Ma allora perché nella vita di tutti i giorni le percentuali sono al rovescio? Semplice, perché su internet uno (laico o prete che sia) è libero e guarda ciò che gli piace, mentre nella vita reale delle diocesi tale libertà non c'è.............


    INTELLIGENTI PAUCA

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  8. Ho visto che i sacerdoti di Comunione e liberazione hanno risolto in modo diverso, cioè con le preghiere telegrafiche. Preghiamo per il Papa: ascoltaci Signore. Preghiamo per la santa Chiesa: ascoltaci Signore. Preghiamo per le vocazioni: ascoltaci Signore. Così non perdono tempo e non dicono corbellerie da foglietto domenicale.

    RispondiElimina
  9. evviva !
    grazie per il monitoraggio, Ospite !
    :)

    Si avvera sempre che "La Verità vi farà liberi" : e qui vengono i prigionieri del Regime di menzogna, lieti finalmente di  
    aver trovato un'oasi per disintossicarsi dallo smog di mistificazioni e patenti inversioni (giusto/ingiusto, vero/falso) sempre più soffocante!
    .....purchè siamo pronti a pagarne il prezzo: quello di testimoniarLa = martyrein,
    parlando  secondo lo stile indicato come SI' SI'-NO NO, dove non si può in alcun modo ammettere una par condicio tra Verità e menzogna (o abbraccio di falsa carità, nefasto per la Prima...) !

    RispondiElimina
  10. <span>evviva ! 
    grazie per il monitoraggio, Ospite ! 
    :)   
     
    Si avvera sempre che "La Verità vi farà liberi" : e qui vengono i prigionieri del Regime di menzogna, lieti finalmente di   
    aver trovato un'oasi per disintossicarsi dallo smog di mistificazioni e patenti inversioni (giusto/ingiusto, vero/falso) sempre più soffocante! 
    .....purchè siamo pronti a pagarne il prezzo: quello di testimoniare la Verità = martyrein, 
    parlando  secondo lo stile indicato come SI' SI'-NO NO, dove non si può in alcun modo ammettere una par condicio tra Verità e menzogna (o abbraccio di falsa carità, nefasto per la Prima...); </span>
    e siamo dunque pronti, nel mare di menzogne da cui siamo sommersi, a rifiutare il modello di Pilato, e a dire sempre, nella stretta di una decisione cruciale come quella,

    AMICUS    PILATUS,    SED    MAGIS    AMICA    VERITAS   !

    (...non è un errore di digitazione, come ho già chiarito in un post tempo fa, ma una parafrasi : infatti c'è sempre un limite massimo di decenza morale a qualsiasi compromesso, che bisogna riconoscere e rifiutare, in omaggio alla Verità....)

    RispondiElimina
  11. un domani ??
    e quando, all'incirca ?...
    e quanti  di noi saranno ancora vivi ?....
    *DONT_KNOW*

    RispondiElimina
  12. <span><span>evviva !   
    grazie per il monitoraggio, Ospite !  </span></span>
    <span><span>  :)   
       
    Si avvera sempre che "La Verità vi farà liberi" : e qui vengono i prigionieri del Regime di menzogna, lieti finalmente di     
    aver trovato un'oasi per disintossicarsi dallo smog di mistificazioni e patenti inversioni (giusto/ingiusto, vero/falso) sempre più soffocante!   
    .....purchè siamo pronti a pagarne il prezzo: quello di testimoniare la Verità = martyrein,   
    parlando  secondo lo stile indicato come SI' SI'-NO NO, dove non si può in alcun modo ammettere una par condicio tra Verità e menzogna (o abbraccio di falsa carità, nefasto per la Prima...); </span>  
    e siamo dunque pronti, nel mare di menzogne da cui siamo sommersi, a rifiutare il modello di Pilato, e a dire sempre, nella stretta di una decisione cruciale come quella sua,  
     
    AMICUS    PILATUS,    SED    MAGIS    AMICA    VERITAS   !  
     
    (...non è un errore di digitazione, come ho già chiarito in un post tempo fa, ma una parafrasi : infatti c'è sempre un limite massimo di decenza morale a qualsiasi compromesso, che bisogna riconoscere e rifiutare, in omaggio alla Verità....)</span>

    RispondiElimina
  13. annivesrario? esiliranti?? vaque???

    RispondiElimina
  14. Antonello ha scritto:
    Nel messale nuovo ci sono dei formulari alcuni dei quali sono bellissimi e concisi. 
    ecco un esempio: 
     
    per coloro che sono in viaggio in terra, in cielo e in mare, per i prigionieri e per i carcerati, preghiamo. Ascoltaci o Signore. 

    Concordo co l'intervento ma vorrei precisare che nemmeno l'esempio sopra riportato è "farina" del NOM, in realtà si tratta delle preci che nel Messale preconciliare Ambrosiano si leggeveno  ogni domenica del periodo quaresimale,concise ed intelligenti a differenza di molte di quelle odierne

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  15. Molto spesso i sacerdoti legati a Comunione e Liberazione non la recitano proprio la preghiera dei fedeli, almeno alle Messe celebrate per i soli membri della Fratrnità.

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  16. Buona Pasqua a tutti e in particolare al mio confratello anonimo. Vorrei dire al Tripparolo di non essere tanto severo nel giudicare, perché ho sperimentato in prima persona che firmarsi con nome e cognome comporta una notevole esposizione. A me è capitato di trovare in Google, digitando il mio nome, tutti i miei interventi più polemici, con le frasi che potevano essere fraintese e non ho mai capito come mai? Alla fine non ho più messo il cognome per non quello che non sono. Quindi, caro Tripparolo impara dal vangelo: Non giudicare e non sarai giudicato!

    Circa la Preghiera dei Fedeli, condivido il mio confratello, alcuni foglietti domenicali sono di una banalità disarmante e, a volte pure eterodossi, ma sono sicuro che anche per questa novità il tempo sarà galantuomo.
    don gianluigi braga

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  17. Ricordo nei campi scuola o nei gruppi quando ci costrigevano a dire ''spontaneamente'' la nostra preghiera dei fedeli. Tutte le domeniche file di donne , uomini e bambini che si susseguono al microfono per dire queste preghiere dettate dalla formalità contemporanea. Nessuno più fa celebrare una messa con l'intenzione per un malato, tutti pregano quando la chiesa è vuota: la liturgia è troppo frastornante e non si può avere un minimo di raccoglimento. 
    Ieri, sono stato alla veglia pasquale: il prete ha tagliato un'unzione ai piccoli neofiti, ha omesso di far accendere le candele al cero, perchè prima c'era stato il rito del fuoco, ma non ha omesso la preghiera dei fedeli, per non parlare dei tamburi, delle chitarre, dei paramenti che sembravano dei sacchi di juta e dei ministri e ministre straordinari, il ''turiferaio'' in tuta sportiva e chi più ne ha più ne metta. Sul fatto dell'orientamento se è quello atto a schierarsi accanto ai poveri ed agli ultimi lo condivido pienamente, la fede in Gesù ci spinge a queto amore.

    RispondiElimina
  18. Non si scoraggi... continui così, ha tutta la mia solidarietà, povera in sè, ma ricca per compartecipazione, per aver subito diffamazioni esponendomi con il mio nome e cognome che continuo a non cambiare...Le sia di conforto il quadro descritto dalla Caterina, beata, Emmerich sulla fedeltà dei "pochi sacerdoti rimasti" quando le tenebre avanzeranno maggiormente...e per quei giorni, mi auguro di avere accanto sacerdoti come lei... :)
    ed anche con qualche sacerdote titubande, così da incoraggiarci vicendevolmente e con gioia andare incontro all'autentico martirio...
    è giunto il momento di aiutarci e di sostenerci nella Buona Battaglia, con Carità vera e spirito di sacrificio!
    Santa Pasqua!

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  19. Reverendo, mi permetta di ringraziarLa, dal più profondo del cuore, per la Sua preziosa testimonianza di reale pietà cristiana; La prego di ricordarmi nelle Sue devozioni, così come io farò nelle mie.

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  20. <span>Reverendo, mi permetta di ringraziarLa, dal più profondo del cuore, per la Sua preziosa testimonianza di reale pietà cristiana; La prego di ricordarmi nelle Sue devozioni, così come io farò nelle mie. Non abbiamo certamente bisogno di declinare pubblicamente i nostri nomi: li conosce già Iddio nella Sua infinita Sapienza.</span>

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  21. Casomai doveste trovarvi a leggere (o meglio ancora improvvisare) una preghiera dei fedeli durante la funzione domenicale, consiglio di mandare a memoria una formuletta standard del tipo "Per la restaurazione della Messa Tridentina e della Santa Chiesa Cattolica - Ascoltaci o Signore".
    Effetto garantito!

    RispondiElimina
  22. QUI SI CITA  SPESSO IL 68.  E DICO ALMENO I GIOVANI DEL 68 CONTESTAVANO E PROPONEVANO. OGGI NELLA MIA PARROCCHIA A MESSA DI PASQUA I GIOVANI  ERANO ASSENTI L'80%. PERCHE' OGGI NON SI CONTESTA PIU'. OGGI SI E' INDIFFERENTI.ED E' PEGGIO.ED E' INUTILE SOFFERMARSI E FARE UN ARTICOLO  SULLA PREGHIERA DEI FEDELI QUANDO I BUOI SONO TUTTI FUORI.TUTTI SCAPPATI.PIUTTOSTO FACCIAMOCI LA DOMANDA: NOI CRISTIANI CHE ESEMPIO DIAMO.?....COSA FACCIAMO PER FARE RIENTRARE I BUOI....?   NOI CI RITIRIAMO NEL TEMPIO, POCHI MA BUONI,SICURI FRA LE MURA... AD EMETTERE VERDETTI... SICURI DI POSSEDERE LA  SOLA  E VERA VERITA'  .....  E INTANTO LA GENTE FUORI ............E' DA TUTT'ALTRA PARTE

    RispondiElimina
  23. @caterina63

    "PREGHIAMO PER I NOSTRI PASTORI PERCHE' SI ADEGUINO ALLE ESIGENZE DEL MONDO DI OGGI"...
    La trovo una preghiera giusta.

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  24. per franco
    I preti hanno una responsabilità grande . Per I preti al giorno d'oggi la cosa primaria non è incontrare la gente per parlare di Dio,seguire e accogliere gli ammalati e cose del genere, ma emettere e pubblicare documenti. Stare ore ed ore sul computer. pubblicare articoli    ed intanto giustamente la gente fuori aspetta che il parroco faccia il primo passo....Ma,dicono, il prete è in crisi, è lasciato solo,ci sono pochi preti  mah.......

    RispondiElimina
  25. Redazione di Messainlatino.it5 aprile 2010 alle ore 00:07

    Tripparolo: tu, io, noi, quasi tutti qui siamo anonimi. E allora?

    RispondiElimina
  26. er tripparolo stanco ddè le solfe5 aprile 2010 alle ore 00:22

    e gli e se deve di allora pure ar don anonimo
    Non giudicare e non sarai giudicato

    e visto che me ce arritrovo
    te ce lo dico ppure a te

    Non giudicare (le intenzioni) e non sarai giudicato (sulle tue intenzioni)

    a don te arricordi
    er sor Fabrizi, bonanima
    quanno recitava da prete che addiceva?

    RispondiElimina
  27. Non è la stessa cosa...
    Matteo

    RispondiElimina
  28. <span><span><span>"Se dunque siete risorti con Cristo cercate le cose di Lassù, non quelle della terra"</span><span> </span></span></span>
    <span><span><span></span>(Col. 3,1)<span> </span></span></span>

    RispondiElimina
  29. <span><span>
    <p><span><span>"Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poichè non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò  il mondo vi odia."
    </span></span> (Giovanni 15:19)
    </p><p>"<span>Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me."</span>
    </p></span></span>

    ---------------
    Lo "spirito del mondo" è contrario allo Spirito di Cristo, Lo combatte strenuamente, perchè ha paura di esserne illuminato: il mondo preferisce le tenebre alla Luce di Cristo.
    E' sempre accaduto questo dal 33 ad oggi, e sarà così fino alla fine del mondo.

    <p>(Giovanni 15:18)
    </p><p><span><span><span>"Voi siete la luce del mondo."</span></span></span>
    </p><p><span><span> (Matteo 5:14)</span></span></p>

    RispondiElimina
  30. <span><span>"Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poichè non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò  il mondo vi odia."  
    </span></span> (Giovanni 15:19)  
    "<span>Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me."</span>  
    <span>

    (Giovanni 15:18)  
    <span><span><span>"Voi siete la luce del mondo."</span></span></span>  
    <span><span> (Matteo 5:14)</span></span>
    ---------------  
    Lo "spirito del mondo" è contrario allo Spirito di Cristo, e contro di Lui combatte strenuamente, perchè ha paura di esserne illuminato: il mondo preferisce le tenebre alla Luce di Cristo.  
    E' sempre accaduto così dal 33 ad oggi, e sarà così fino alla fine del mondo.
    </span>

    RispondiElimina
  31. <span><span><span>"Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poichè non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò  il mondo vi odia."    
    </span></span> (Giovanni 15:19)    
    "<span>Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me."</span>     <span>
    (Giovanni 15:18)    
    <span><span><span>"Voi siete la luce del mondo."</span></span></span>    
    <span><span> (Matteo 5:14)</span></span>  
    ---------------    
    Lo "spirito del mondo" è contrario allo Spirito di Cristo, e contro di Lui combatte strenuamente, perchè ha paura di esserne illuminato: il mondo preferisce le tenebre alla Luce di Cristo.    
    E' sempre accaduto così dal 33 ad oggi, e sarà così fino alla fine del mondo. 
    </span></span>

    RispondiElimina
  32. <span><span><span><span>"Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poichè non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò  il mondo vi odia."      
    </span></span> (Giovanni 15:19)      
    "<span>Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me."</span><span></span></span></span>
    <span><span><span> (Giovanni 15:18)      
    <span><span><span>"Voi siete la luce del mondo."</span></span></span>      
    <span><span> (Matteo 5:14)</span></span>    
    ---------------      
    Lo "spirito del mondo" è contrario allo Spirito di Cristo, e contro di Lui combatte strenuamente, perchè ha paura di esserne illuminato: il mondo preferisce le tenebre alla Luce di Cristo.      
    E' sempre accaduto così dal 33 ad oggi, e sarà così fino alla fine del mondo.  </span></span></span>

    RispondiElimina
  33. <span>Effetto garantito</span>
    ? ? ?
    ....quale effetto ?
    ....effetto su chi..... ?

    - sull'assemblea,
    - su chi ascolta in "alto",
    - o su Chi ascolta in Alto ?
    ..................
    :(

    RispondiElimina
  34. Ostap,
    lei ha dimenticato il  meglio:
    <span>"TUTTI ROBOTTOMIZZATI?"...</span>
    bisogna dire che, risultando il termine (mai udito prima) dalla fusione inconsapevole e istintiva della blogger tra ROBOTIZZATI e LOBOTOMIZZATI (fusione dovuta alla recezione auditiva abituale e acritica dei due distinti termini), la sintesi arbitraria operata da Caterina63 nel participio-neologismo risulta....
    felicissima nel rendere l'idea della massa inerte e passiva dei fedeli che rispondono a pappagallo (sacerdote compreso, purtroppo.....)
    ;)

    RispondiElimina
  35. I che forma del rito romano si celebra in detta parrocchia?

    RispondiElimina
  36. caro reverendo disgustato dalla tanto famigerata Preghiera dei Fedeli,  le consiglio dato che non le piacciono le intenzioni che trova nei foglietti, di farsele lei le preghiere da aggiungere lal preghiera di Cristo Totale che celebra il santo sacrificio.
    capisco che questo sia faticoso e che costi un po' di impegno. meglio invece prendere la pappa pr0nta e recitare... !??
    si in effetti questo concilio vat III ha fatto dei disastri, una fra tanti è quello di aver dato la possibilità ai fedeli dipoter esprimere la propria opinione e peggio di aver dato la libertà di parola alle donne che sepur con mandato di Catechiste fanno poi come volgiono loro... poveri ragazzi... e povera chiesa disattesa nei suoi comandamenti magisteriali.

    RispondiElimina
  37. <span>

    La preghiera diventa la voce che tende a colmare la distanza
    tra l’annuncio e il compimento, la promessa e la realizzazione. Al ritmo di questa danza,
    trascina tutti con sé, avvolgendo la Chiesa sparsa nel mondo, i poveri e i sofferenti, i
    malati e gli emarginati. Ogni uomo e ogni donna viene raggiunto dalla voce della
    preghiera per essere trascinato davanti al volto Dio. Questa preghiera è il sacrificio che il
    popolo sacerdotale offre a Dio perchè la Parola affretti la sua corsa e porti a tutti gli
    uomini la salvezza.
    Purtroppo, troppo spesso, essa viene delegata a testi pre-stampati, sussidi o proposte
    offerte su internet che, anche se ben preparate, scadono facilmente in luoghi comuni,
    intenzioni generiche e astratte. Allo stesso risultato rischiano di giungere le preghiere
    improvvisate, là dove la comunità non è educata ad un respiro universale ed ecclesiale.
    La preghiera dei fedeli, invece, richiederebbe l’impegno della comunità parrocchiale che
    saprà ispirarla per un verso, alla liturgia della Parola del giorno e, nello stesso tempo,
    concretizzarla alle reali necessità del momento presente. Va sottolineato, inoltre, come
    la preghiera dei fedeli deve mantenere sempre il suo carattere invocativo.
    </span>

    RispondiElimina
  38. @Lux: " ... Va sottolineato, inoltre, come la preghiera dei fedeli deve mantenere sempre il suo carattere invocativo ... "
    ____________________________

    Affinché la "preghiera dei fedeli" possa presto essere espunta dalle sequenze della Santa Messa, Ti preghiamo:
    ascoltaci oh Signore !!!

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  39. ...ut falsam lucem fugare digneris, Te rogamus audi nos!

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  40. Preg.mo/a LUX, sono il "reverendo disgustato". Vorrei semplicemente assicurarle che non ritengo affatto gravoso preparare le intenzioni. A volte succede, specialmente in determinate celebrazioni. Personalmente preferisco che qualsiasi preghiera venga approvata dalla competente autorità, perchè la Messa non è "mia", ma della Chiesa. E per competente autorità non intendo certamente questo o quel vescovo, la cui giurisdizione si estende soltanto alla propria chiesa particolare e mai ad  una chiesa locale (più regioni o una nazione). A meno che non si tratti, appunto, di un determinato evento, e si si rispetti comunque quanto l'autorità suprema ha stabilito per la Chiesa universale. Esiste un apposito formulario della CEI che può venire agevolmente incontro.
    Non so da dove lei abbia estrapolato il testo aggiunto al suo commento. E' vero che un testo va sempre letto nel con-testo, pena il travisamento possibile dei suoi contenuti. Tuttavia alcuni rilievi mi sembrano doverosi:
    La distanza tra l'annuncio e il compimento è colmata dalla Persona stessa del Figlio di Dio, che già ora rende presente quanto sarà donato in pienezza. Tanto la Lettera agli Ebrei quanto l'Apocalisse possono aiutarci a comprendere questa modalità di presenza di Cristo e a definire compiutamente cosa significhi vivere nell'attesa della Sua venuta.
    Noi non dobbiamo colmare proprio un bel niente. Nè tanto meno dobbiamo lasciarci prendere da una "danza". La preghiera, fondata sui meriti di Cristo, presenta -con umiltà e fede- ogni uomo alla misericordia e alla potenza salvifica di Dio.  Il verbo "Trascinare" mi lascia pensare ad un'azione forzata, mentre la fede è un dono che l'uomo accoglie nella libertà. Pregare per tutti significa sperare che tutti si salvino, non costringerli a contemplare il volto di Dio.  Diverso è l'atto di Trascinare del santo o di chiunque voglia strappare una grazia al Cuore del Padre, ma non mi pare che il testo da lei riportato consideri questa stupenda espressione della Comunione dei santi.
    Mi sembra, infine, che la Parola non debba affrettare la sua corsa. Il riferimento sembra desunto dalle splendide suggestioni dell'Antico Testamento. Allora, però, aveva senso invocare che questa "Parola" corresse. Ma da quando la Parola si è fatta CARNE, la corsa di Dio è terminata. Semmai è iniziata, per così dire, la "corsa" dell'uomo. I possibili riferimenti neotestamentari alludono proprio a questo incontro con la Parola, che adesso altro non è che il Vangelo predicato dagli Apostoli, dalla Chiesa (a proposito dei comandamenti magisteriali...). In ogni caso, se la parola dovesse affrettare la sua corsa per la preghiera del popolo sacerdotale, io e lei saremmo perduti! Perchè nè io nè lei saremmo capaci di tanto. E neppure l'intero popolo sacerdotale. Semmai la Chiesa, che nei suoi membri eletti, tanto in terra quanto in cielo (e soprattutto in cielo), intercede per me e per lei. E' Cristo che offre se stesso al Padre. La Parola Stessa diventa preghiera; anzi, la Sola Preghiera. E in questa preghiera Cristo unisce a Sè le membra del Suo Corpo mistico. La preghiera del Corpo ha senso ed efficacia solo in virtù della preghiera del Capo. Ora, molto spesso le preghiere dei fedeli tendono ad esprimere un'autoreferenzialità che è fine a se stessa. Credo che questa tentazione soggiaccia anche alla proposta di un'elaborazione comunitaria. Le prerogative richiamate nel testo sembrano più convenienti all'omelia, la quale è esercizio di un ministero che non compete assolutamente alla comunità nel suo insieme e neppure ad alcuni suoi membri, ma soltanto a chi nel sacramento dell?Ordine è stato configurato a Cristo Capo.
    In conclusione: si possono elaborare preghiere? Sì. Ma soltanto nella luce della fede, della [...]

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  41. bellissimo !
    sottoscrivo !
    :)

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  42. caro don anonimo resta pure nella tua chiesuola anonima e continua a fare ciò che fai che va bene come lo fai. Però se hai tenmpo leggiti qualche volta le rubriche forse ti aiuteranno a capire meglio ciò che hanno fatto miglòiaia di pastori per noi poveri amministraori di piccole parti di Chiesa.

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  43. <p><span><span>San Giustino, nella sua <span>Apologia</span> I,65, (anno 150 circa): l’orazione (dei Fedeli) si fa prima della preparazione dei doni (chiamato poi offertorio); si prega “sia per noi stessi, sia per colui che sta per essere illuminato, sia per tutti gli altri, ovunque siano…” </span></span>
    </p><p><span><span>Ce ne danno testimonianza anche la <span>Tradizione Apostolica</span> e altri documenti nel corso dei secoli IV e V, fino a papa<span>  </span>Felice III, (+ 492). Papa Gelasio abolisce questo rito tradizionale e al suo posto introduce il <span>Kyrie eleison.</span></span></span><span> </span>
    </p><p><span><span>La preghiera comune o dei fedeli non era un rito specificamente romano, ma lo si trovava dappertutto, in Occidente e in Oriente. </span></span>
    </p><p><span><span>Il parallelismo più impressionante è l’Orazione dei Fedeli dei libri II e VIII delle <span>Costituzioni Apostoliche</span>, dove troviamo l’articolazione: “<span>pro… oremus… ut</span>” che ricorda la struttura delle <span>Orationes sollemnes</span> del Venerdì Santo della liturgia romana, unica testimonianza della preghiera dei fedeli rimasta nel libri romani.</span></span><span> </span>
    </p><p><span><span>La vogliamo abolire? Bene, aboliamola, ma con essa aboliamo pure la Sacrosanctum Concilium e già che ci siamo anche tutto il Concilio Vat. II. Tanto tutti quei Padri (tradizionalisti) che hanno voluto questo cambiamento, erano tutti fuori di testa e senza l’aiuto dello Spirito.</span></span></p>

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  44. Quest'argomentare è sbucciare un mandarino con la sega circolare...
    Se ti piacciono gli archeologismi vai a fare qualche scavo e forse troverai che c'era l'usanza di darsi dei nocchini sul capo prima di recitare una preghiera e a quel punto riterrai opportuno farlo. Però quanto dici non è tutto sbagliato, e questo è il lato più subdolo dell'errore: i padri volevano reintrodurre questo antico passaggio della liturgia? Bene, è stato fatto (assieme a tante altre belle cose). E', oggi come oggi, opportuno mantenerlo? Rebus sic stantibus, cioè con l'ambone che diventa lo speaker corner perché il fedele parli a braccio o dica -nel migliore dei casi- banalità, forse no. E allora con buona pace di tutti si può auspicare che quest'utile strumento della preghiera dei fedeli che ha dato in quarant'anni prova d'invincibile duttilità sia rimosso. E ciò senza offendere né il CV2 né i padri che lo costituirono.
    Insomma, non si può dire che il risultato sia buono perché ottime erano premesse, intenzioni e mezzi.

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  45. La preghiera dei fedeli? Mai lasciarla libera, neanche a noi sacerdoti! Deve essere preparata, in ginocchio, dopo aver meditato le letture. E devono essere quasi litaniche - proprio come le invocazioni presenti nelle litanie dei santi cum versiculis et orationibus! Se no facciamo come un sacerdote un po' "distratto" - è un fatto vero, non una barzelletta - che a conclusione della azione liturgica del Venerdì Santo, incitò i fedeli: "E ora diciamo tutti insieme tre l'eterno riposo a Gesù morto: l'eterno riposo..."!

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  46. sinceramente trovo tutti questi commenti e giudizi sulle preghiere dei fedeli e questa nostalgia della messa in latino, come tentazione, come pretesa di avere la veritàl'esclusiva della liturgia  e peggio ancora  la tentazione con queste "formule" di possedere Dio...
    forse è per questo che Gesù Cristo si è scagliato contro i dottori del Tempio...non chi dice Signore Signore ma chi fa la volontà del Padre mio
    Lui pregava nei luoghi comuni della vita...
    abbiamo la carità fraterna che siamo tutti limitati e parziali... 

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