Leggiamo sul nostro profilo di FaceBook, segnalata dal caro amico Roberto D.A. questa bella notizia, tratta dal Cantuale Antonianum blog di Padova. E la riportiamo con estremo piacere e gioia.
Si tratta di una conversione di un giovane indù, figlio di una ricca famiglia appartenente ad una alta casta indù (e totalmente a digiuno di latino e di canti cristiani), grazie all'ascolto del canto gregoriano.
Il seme dell'interesse verso la religione cattolica prima, e della conversione al cattolicesimo poi, è stato piantato nel cuore di Gaurav Shroff dall'ascolto del canto gregoriano durante la partecipazione ad una Messa nella cappella del suo college di Mombai, il giorno dell'Assunta 1990.
Quei canti hanno smosso qualcosa nella sua anima, e lo hanno spinto a svolgere delle ricerche spirituali. Fino a fargli scoprire la fede cattolica durante i riti del Sacro Triduo nel 1991.
Convertitosi, è stato battezzato nel 1994. Nel 2007 entra in seminario e ora è diacono; una volta ordinato sacerdote, partirà missionario per suscitare nuove conversioni e vocazioni.
Eleviamo un canto (gregoriano, bien sûr) di lode a Dio!
Quei canti hanno smosso qualcosa nella sua anima, e lo hanno spinto a svolgere delle ricerche spirituali. Fino a fargli scoprire la fede cattolica durante i riti del Sacro Triduo nel 1991.
Convertitosi, è stato battezzato nel 1994. Nel 2007 entra in seminario e ora è diacono; una volta ordinato sacerdote, partirà missionario per suscitare nuove conversioni e vocazioni.
Eleviamo un canto (gregoriano, bien sûr) di lode a Dio!
(... ma il gregoriano, non era un genere di canto incomprensibile?)
Riportiamo qualche brano della notizia. Il sottolineato è nostro.
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Riportiamo qualche brano della notizia. Il sottolineato è nostro.
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Mumbai (AsiaNews) – [...] Questo giovane gujarati si è convertito alla fede cristiana perché rapito dalla musica cristiana del Medioevo e del Rinascimento: la musica corale ha svegliato in lui la ricerca della bellezza.
Gaurav Shroff è nato il 30 dicembre 1972 all’ospedale dell’Holy Family di New Delhi [...].
Gaurav Shroff è nato il 30 dicembre 1972 all’ospedale dell’Holy Family di New Delhi [...].
La sua prima infanzia l’ha passata a Bethesda, MD (un quartiere residenziale di Washington DC), [...].
Quando lui aveva 6 anni, la famiglia è ritornata in India e lui ha studiato presso la St. Xavier’s Loyola Hall, Ahmedabad, dove è stato membro del coro. [...]
Gaurav spiega così la sua educazione religiosa: “Mio padre ha lavorato alla Banca mondiale e poi come redattore dell’Economic Times; mia madre è stata la prima donna esattrice del distretto del Gujarat. Avevano una certa enfasi sui valori indiani della tradizione, ma mi hanno introdotto soprattutto a valori laici e ideali umanisti. È stata mia nonna a introdurmi alle antiche storie della religione indù: l’epica dei Mahabharata, i Ramayana e la Bhagavad Gita”.
“È stato l’elemento estetico – spiega ancora – che mi ha rapito, la bellezza della musica sacra nella mia prima partecipazione a un’eucaristia al collegio St. Xavier di Mumbai, il 15 agosto, festa dell’indipendenza dell’India e giorno dell’Assunta.
“È stato l’elemento estetico – spiega ancora – che mi ha rapito, la bellezza della musica sacra nella mia prima partecipazione a un’eucaristia al collegio St. Xavier di Mumbai, il 15 agosto, festa dell’indipendenza dell’India e giorno dell’Assunta.
La musica sublime della messa, mi ha dato la certezza della presenza di Dio; il canto gregoriano faceva elevare il mio spirito, creando in me un senso di meraviglia per il Sacro. [...]”.
Così, il giovane 18enne, idealista, occidentalizzato, di alta casta indù, che studiava musica classica dell’Hindustan, ha cominciato a studiare la storia della Chiesa cercando di comprendere “cosa aveva ispirato il genio dei grandi musicisti per comporre alcuni dei più grandi lavori classici in onore della divinità e porre la loro arte a servizio della liturgia”.
[...]
Così, il giovane 18enne, idealista, occidentalizzato, di alta casta indù, che studiava musica classica dell’Hindustan, ha cominciato a studiare la storia della Chiesa cercando di comprendere “cosa aveva ispirato il genio dei grandi musicisti per comporre alcuni dei più grandi lavori classici in onore della divinità e porre la loro arte a servizio della liturgia”.
[...]
Ne ’91, Gaurav partecipa alla messa in Coena Domini del Giovedì santo nella cattedrale. “Nessuno mi aveva preparato alla visione della lavanda dei piedi.
Osservavo con meraviglia l’arcivescovo Pimenta che deposte le vesti liturgiche e inginocchiatosi, comincia a lavare i piedi di 12 uomini.
Non avevo mai assistito a una umiltà simile in un leader spirituale”. [...]
Alla celebrazione del Venerdì santo – dato che i suoi amici gli avevano detto solo di non accostarsi alla comunione – si mette in coda per venerare la Croce. “Non appena mi sono inginocchiato e ho baciato la Croce, è sorta una voce nel mio cuore che diceva: Io sono morto per te. Sono scoppiato in un pianto senza freno, e sebbene non capivo il significato, ero certo che il Cristo crocifisso mi amava. Non era più questione di musica ormai: volevo conoscere chi era Gesù. O Gesù era un pazzo o era Dio”.
Gaurav comincia a studiare di tutto sulla fede cattolica, la Bibbia e partecipa alla messa della domenica.
Gaurav comincia a studiare di tutto sulla fede cattolica, la Bibbia e partecipa alla messa della domenica.
Nel 1993, mentre è a un ritiro tenuto dai gesuiti e prega di notte davanti al Santissimo sacramento, sente “la presenza di Dio, il Suo profondo amore per me e nel buio sono stato illuminato: la mia vita appartiene a Gesù, per conoscerlo, amarlo e servirlo. È questa la mia missione e vocazione: mi sentivo chiamato al sacerdozio”. [...]
Il 15 agosto del ’94, festa dell’Assunzione, Gaurav è stato battezzato nella chiesa di St. Peter’s a Bandra, circondato da 20 suoi amici, indù, cristiani, musulmani.
Due settimane dopo, Gaurav va negli Stati Uniti a studiare, in un clima intellettuale pieno di sospetti verso la Chiesa cattolica.
Due settimane dopo, Gaurav va negli Stati Uniti a studiare, in un clima intellettuale pieno di sospetti verso la Chiesa cattolica.
"[...] Per discernere e comprendere il piano di Dio sulla mia vita, nel ’98 ho iniziato un corso di studi superiore in religione presso l’università della South Carolina. Mi sono laureato nel 2001, con una specializzazione nel Nuovo Testamento”. [...]
Nel 2006 il suo desiderio di evangelizzare lo porta ad entrare nel noviziato dei padri Paolisti (Paulist Fathers, un ordine religioso americano), andando a vivere a Washington DC.[...]
Nel 2007 Gaurav discerne che Dio lo chiama la sacerdozio diocesano e chiede di entrare nel seminario dell’arcidiocesi di Atlanta. Dopo un periodo di lavoro pastorale nella diocesi, nel 2008 egli viene accolto nel seminario di Mount St Mary a Emmitsburg, (Maryland).
Nel 2007 Gaurav discerne che Dio lo chiama la sacerdozio diocesano e chiede di entrare nel seminario dell’arcidiocesi di Atlanta. Dopo un periodo di lavoro pastorale nella diocesi, nel 2008 egli viene accolto nel seminario di Mount St Mary a Emmitsburg, (Maryland).
Ad oggi ha concluso il primo anno di studi teologici e “se Dio vuole – aggiunge – sarò ordinato diacono nel 2012 e sacerdote nel 2013 per l’arcidiocesi di Atlanta”.
“L’intervento di Dio ai piedi della Croce, nel 1991, ha davvero cambiato il corso della mia vita per sempre…. L’evangelizzazione e il sostegno alla missione dei laici saranno la mia preoccupazione centrale.
“L’intervento di Dio ai piedi della Croce, nel 1991, ha davvero cambiato il corso della mia vita per sempre…. L’evangelizzazione e il sostegno alla missione dei laici saranno la mia preoccupazione centrale.
Vedo la mia missione come uno che guida, santifica, insegna ai laici, ma non come a dei passivi recipienti… Io li aiuto a far emergere i loro doni e carismi, così che essi stessi siano pronti a portare il Vangelo nel mondo e condividere la missione della Chiesa”.
[...]
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fonte: Cantuale Antonianum blog
Dio sia lodato per averci donato il canto gregoriano.
RispondiEliminaMa pensate per un attimo se nel collegio dove stava questo giovane indiano si fossero sentite le solite schitarrate...cosa lo avrebbe attratto? Sarebbe tornato per seguire i riti del triduo che poi lo hanno portato alla conversione? E ciò succede anche con tanti bambini e ragazzi delle nostre parrocchie, che loro malgrado sono costretti a "partecipare" a Messe in cui l'unico canto è quello profano, contro ogni indicazione conciliare.
Questo è il mio tormento: perché non si dice ancora una parola forte, un NO deciso al profano e un ritorno al sacro da parte delle Congregazioni delegate, almeno a partire dalla musica liturgica? Come ci dimostra la storia di questa conversione, dalla musica e dalla vera bellezza del rito il Signore parla all'anima.
..la Musica, quella con la maiuscola è un veicolo privilegiato per avvicinarsi a Dio che è anche bellezza e elevazione dal materiale. Il Canto liturgico che noi chiamiamo per convenzione "gregoriano" è un punto d'arrivo per la Musica Sacra: la parola e il suono si fondono e l'uno è funzionale alla bellezza dell'altra e viceversa. Questo repertorio con una monodia riesce in una espressività sublime, in una continua meraviglia nei suoi intervalli sempre contenuti, nei suoi melismi giocati sul fiato, sulle liquescenze....
RispondiEliminaUn tesoro medievale che -nella tradizione e con le varie incrostazioni del tempo- le precedenti generazioni ci hanno tramandato e che la nostra sensibilità ... ha, con scelte pastorali evidentemente ineccepibili, sostituito con bonghi e chitarre.
<span>Infatti qui non si tratta soltanto di conservare nell'Ufficio corale la lingua latina - indubbiamente degna, non è cosa da poco, di essere custodita con cura, essendo nella Chiesa Latina sorgente fecondissima di cristiana civiltà e ricchissimo tesoro di pietà -, ma anche di custodire indenni la qualità, la bellezza e l'originario vigore di tali preghiere e di tali canti: si tratta infatti dell'Ufficio corale, espresso «con le voci della Chiesa che dolcemente canta» (Cf S. AGOSTINO, Confessiones, 9, 6: PL 32, 769), e che i vostri fondatori e maestri e Santi del Cielo, luminari delle vostre Famiglie religiose, vi hanno tramandato. Non vanno sottovalutate le tradizioni degli antenati che lungo i secoli costruivano la vostra gloria.</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>Quale lingua, quale canto vi sembra che possa nella presente situazione sostituire quelle forme della pietà cattolica che avete usato finora?</span>
<span></span>
<span>gli uomini desiderosi di sentire le sacre preci entreranno ancora così numerosi nei vostri templi, se non vi risuonerà più l'antica e nativa lingua di quelle preghiere, unita al canto pieno di gravità e bellezza?</span>
<span></span>
<span>Del resto quelle preghiere permeate di antica grandezza e nobile maestosità continuano ad attrarre a voi i giovani chiamati all'eredità del Signore; in caso contrario, una volta eliminato il coro in questione, che supera i confini delle Nazioni ed è dotato di mirabile forza spirituale, e la melodia che scaturisce dal profondo dell'animo, do ve risiede la fede e arde la carità, il canto gregoriano cioè, sarà come un cero spento che non illumina più, non attrae più a sé gli occhi e le menti degli uomini. </span>
<span></span>
<span></span>
<span>Brani tratti dalla Lettera Apostolica Sacrificium Laudis di Sua Santità Paolo VI</span>
La notizia non mi stupisce punto: già Mons. Olgiati rilevava come proprio l'emozione estetica offerta dalle creazioni artistiche riuscisse a costituire un tramite, idoneo a suggerire l'esistenza di una dimensione trascendentale.
RispondiEliminaIn questo stesso senso, mi sorgerebbe naturale la curiosità di poter apprendere quante conversioni siano state invece propiziate dagli svolgimenti artistici indotti dal "Novus Ordo"...
E' per evitare "problemi" di questo tipo che gli uffici per la pastorale giovanile continuano a considerare i giovani dei decerebrati degni solo di essere ammanniti con schitarrate e testi al limite del ridicolo. Non sia mai che compito dell'educatore cattolico sia di elevare gli spiriti a qualcosa di bello seppur difficile.
RispondiEliminaGuardate cosa faranno cantare ai "giovani" davanti al Papa il 2 maggio, un insulto doppio: all'intelligenza dei giovani e alla sensibilità liturgica del Santo Padre Benedetto XVI.
http://www.hopeonline.it/santovoltodeivolti/1.Santo%20Volto%20dei%20volti.mp3
----------------------------------------
SANTO VOLTO DEI VOLTI
(Testo di Marco Brusati
Musica di Massimo Versaci)
Eravamo tutti li
Nel tuo abbraccio spalancato a chiodi, sì
Eravamo li
Noi, quel venerdì:
Nel più flebile respiro
E nel grido dell’addio:
“Lemà sabactanì”!
Eravamo insieme a te
Nella pietra che ti chiuse dentro sé
Che via rotola e in eredità
Da quell’alba in poi la vita ha
L’energia dell’eternità.
Alleluiah! Mani si aprono
cercando luce per le nostre città.
Alleluiah! Cuori cantano:
Nei milioni di sguardi
Santo volto dei volti
Tu sei!
Ora vivi insieme a noi
E ci guardi dentro gli occhi di chi ormai
Più non ce la fa
Oppure che non sa
Che per te, per noi la vita ha
L’energia dell’eternità
Alleluiah! Mani si aprono
cercando luce per le nostre città.
Alleluiah! Cuori cantano:
Nei milioni di sguardi
Santo volto dei volti
Tu sei!
Ed ogni vita che è per te, con te e in te
Si apre al mondo mentre si libera
Trova il tuo volto
E in ogni volto
Ora i tuoi occhi vedrà.
Alleluiah! Mani si aprono
cercando luce per le nostre città.
Alleluiah! Cuori cantano:
Nei milioni di sguardi
Santo volto dei volti
Tu sei!
Addendum: le note dell'autore
RispondiElimina---------------------------------
Santo Volto dei volti
Note introduttive alla lirica
di Marco Brusati
Nell’occasione dell’ostensione della Sindone, il testo si concentra sul volto di Cristo, nella sua valenza reale (l’immagine del Santo volto, cui è dedicata la Cattedrale di Torino), simbolica (il volto “buberiano” come ambito dell’incontro io-tu), metaforica (l’esperienza di Cristo evoca l’esperienza umana, anche per il non credente) e teologica (l’uomo creato a immagine di Dio ha per modello Cristo, uomo perfetto, il “Volto” che ri-assume gli altri “volti”).
Il testo, con la sintesi “Santo Volto dei volti” vuole mettere in evidenza che “Cristo (…) proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione. (…) Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo a ogni uomo (…)” (Gaudium et Spes, 22).
Ed è la condivisione di Cristo della natura umana, nel suo “ricapitolare” in lui “ogni cosa” (Ef 1,10), che può far dire alla lirica “eravamo tutti li”, sulla croce, presenti a Cristo e, in quanto uomini, in lui; “eravamo tutti li”, nel sepolcro, ma eravamo e siamo tutti li quando la pietra tombale rotola via lasciandoci in “eredità” la consolante certezza che la morte è vinta, certezza che illumina e dà senso al tempo che ci è dato vivere: senza questa “energia”, la vita dell’uomo sarebbe irrimediabilmente votata al non senso, alla inutilità e, ultimamente, alla morte senza rimedio. In questo senso, «chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, si fa lui pure più uomo» (Gaudium et Spes, 41), ovvero vive con una marcia in più.
E cosa significa seguire Cristo? La lirica si focalizza su due punti: significa riconoscere il volto di Cristo per conoscere quello di Dio “Colui che vede me, vede colui che mi ha mandato " (Gv 12,44); e significa vedere Cristo nei fratelli, specialmente gli ultimi (“chi non ce la fa”) avendo presente quello che Gesù stesso ci ha detto: “Tutto quello che avete fatto a uno dei più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40).
La gioia di averlo incontrato, la “gioia” che “giunge in pienezza” (Gv 15, 11), si può così esprimere nell’incipit del ritornello, che richiama l’annuncio pasquale, un annuncio valido ieri, oggi e sempre: Alleluiah!
L’Autore
-------------------------
pensate quante conversioni avremmo avuto senza CVII e senza NOM. I responsabili renderanno conto a Dio anche di questo!
RispondiEliminaQuanto sono d'accordo! La musica può 'agevolare e soddisfare' quella amata ricerca dell'uomo con Dio, e proprio il canto gregoriano eleva l'anima a Lui. Ma quante e quale sono le diocesi e/o regioni che danno la possibilità di conoscerlo? Credo si debba promuovere.
RispondiElimina@redazione, perchè non dedicare uno spazio dove inserire e far conoscere le varie iniziative?
Abominio
RispondiEliminaPsicologia dell'evangelizzazione!
RispondiEliminaMusica che 'identifica' i giovani ... che lo mette 'al suo agio' ... ma, non è che piuttosto che avvicinarlo ad abbracciare Gesù lo porti a ricordare l'abbraccio della/del ragazzino del ballo lento della sera prima?
caro "Piccolo", precisiamo:
RispondiElimina<span>Psicologia della <span>nuova </span> evangelizzazione! </span>
<span>"...e come potevamo noi cantare
RispondiEliminacol piede vescovile sopra il cuore....
....Alle fronde dei salici<span>, per Ordo,</span>
<span>anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento."
(parafrasando "Alle fronde dei salici" di S. Quasimodo)
</span></span>
Chi tende al bello tende a Dio! Cari i miei Vescovi baluba- modernisti.
RispondiElimina----- Original Message ----- From: <Rafminimi13@libero.it> To: <tradizionecattolica@yahoogroups.com> Sent: Thursday, April 15, 2010 12:25 AM Subject: Re: Sciopero dell'otto per mille "DIO ha visitato il suo popolo"(Luca VII,16)
RispondiEliminaCHIEDIAMO LA GRAZIA DI SEMPRE COMPATIRE E CONSOLARE I SOFFERENTI E DI
GIAMMAI FARCI SEDURRE DALLE MENTALITà DI QUESTO SECOLO
Il regime dell'8 per mille è una vera e propria presa in giro. Si fa credere
che vadano alla Chiesa Cattolica, in realtà vanno alla COnferenza
Episcopale.
Premesso ciò, chi scrive ha un record: lui ed i suoi familiari, sono gli
unici, tolti fORSE i TdG e qualche vecchio socialista
utopista-romantico-"umanitario", che non hanno MAI dato l'8 per mille alla
CEI.
Per chi può obbiettare che così vanno al finanziamento di film
pornografico-anticattolici e/o a campagne per i preservativi a scuola,
faccio notare che il regime funziona più o meno così:
a) i soldi (già comunque pagati) di chi non sceglie, NON vanno per intero
allo Stato, ma sono divisi tra tutti i soggetti aventi diritto all'accesso,
in parti proporzionali alle quote di coloro che hanno scelto. Es: se il 50%
sceglie la CEI, il 30 lo Stato ed il 20 gli altri soggetti, l'8 per mille di
coloro che non hanno scelto, va per il 50% Comunque (sigh!) alla CEI, per il
30 allo Stato e per il 20 agli altri soggetti. In definitiva, la scelta
dell'8 per mille è una sorta di surrettizio "suffragio", più o meno come se
fosse il voto in un referendum;
b) Tutti i confessori che leggono il presente sito, conoscono (o, almeno, si
presume che dovrebbero conoscere) la differenza tra il dare volontariamente
ed il non poter impedire che altri prendano;
c) ho volutamente fatto riferimento a TdG e vecchi socialisti umanitari e,
per di più, preceduto dal "fORSE", poiché, almeno al mio paese, anche le
barbe dei vecchi pepponi, stalinisti puri & duri (ed anche qualche
bordighista), per non parlare dei sessantottini, nel suffragio pro
assegnazione dell'8 per mille, solitamente preferiscono la CEI,
nell'illusione di starli dando alla Chiesa.
Per color che hanno chiesto come finanziare la Tradizione, mi fa piacere
rendere edotti il colto e l'inclita che mi leggeranno, circa come aiutare i
principali istituti presenti in Italia. Ovvero che:
1) la FSSPX PUò ESSsere finanziata tramite offerta deducibile dall'IRPEF,
versando i soldi tramite bonifico intestato a
"Beneficiario: ASSOCIAZIONE SAN GIUSEPPE CAFASSO - ONLUS
Banca UNiCREDIT Banca, via Valturio, 47/a- Rimini.
IBAN : IT 86 L 02008 24 210000 100902464
BIC / SWIFT : UNICRITB1MS1". Basta allegare alla dichiarazione dei redditi
la ricevuta del bonifico;
2) riguardo la MATER BONI CONSILII ONLUS, espressione dell'IMBC, per
coloro cui interessano le attività dell'Istituto Mater Boni Consilii, gli si
può devolvere il 5 per mille.Su tutti i modelli per la dichiarazione dei
redditi (Modello Unico, 730, CUD ecc.) compare un riquadro appositamente
creato per la destinazione del 5
per mille. Nel riquadro sono presentate tre aree di destinazione del 5 per
mille. Si Scelga quella dedicata al "Sostegno delle organizzazioni non
lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e
delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all' art.
10,c. 1, lett. a) del D. Lgs. n. 460 del 1997" (la prima in alto a
sinistra). È sufficiente la firma e il numero del Codice fiscale della
MATER BONI
CONSILII ONLUS (91 00 60 50 016).
Se i rappresentanti di altre realtà mi vogliono informarre circa come
possono essere aiutati,sappiano che sto qua.
DIO ci benedica
vostro
UomochenonfuMAI
----- Original Message ----- From: <Rafminimi13@libero.it> To: <tradizionecattolica@yahoogroups.com> Sent: Thursday, April 15, 2010 12:25 AM Subject: Re: Sciopero dell'otto per mille "DIO ha visitato il suo popolo"(Luca VII,16)
RispondiEliminaCHIEDIAMO LA GRAZIA DI SEMPRE COMPATIRE E CONSOLARE I SOFFERENTI E DI
GIAMMAI FARCI SEDURRE DALLE MENTALITà DI QUESTO SECOLO
Il regime dell'8 per mille è una vera e propria presa in giro. Si fa credere
che vadano alla Chiesa Cattolica, in realtà vanno alla COnferenza
Episcopale.
Premesso ciò, chi scrive ha un record: lui ed i suoi familiari, sono gli
unici, tolti fORSE i TdG e qualche vecchio socialista
utopista-romantico-"umanitario", che non hanno MAI dato l'8 per mille alla
CEI.
Per chi può obbiettare che così vanno al finanziamento di film
pornografico-anticattolici e/o a campagne per i preservativi a scuola,
faccio notare che il regime funziona più o meno così:
a) i soldi (già comunque pagati) di chi non sceglie, NON vanno per intero
allo Stato, ma sono divisi tra tutti i soggetti aventi diritto all'accesso,
in parti proporzionali alle quote di coloro che hanno scelto. Es: se il 50%
sceglie la CEI, il 30 lo Stato ed il 20 gli altri soggetti, l'8 per mille di
coloro che non hanno scelto, va per il 50% Comunque (sigh!) alla CEI, per il
30 allo Stato e per il 20 agli altri soggetti. In definitiva, la scelta
dell'8 per mille è una sorta di surrettizio "suffragio", più o meno come se
fosse il voto in un referendum;
b) Tutti i confessori che leggono il presente sito, conoscono (o, almeno, si
presume che dovrebbero conoscere) la differenza tra il dare volontariamente
ed il non poter impedire che altri prendano;
c) ho volutamente fatto riferimento a TdG e vecchi socialisti umanitari e,
per di più, preceduto dal "fORSE", poiché, almeno al mio paese, anche le
barbe dei vecchi pepponi, stalinisti puri & duri (ed anche qualche
bordighista), per non parlare dei sessantottini, nel suffragio pro
assegnazione dell'8 per mille, solitamente preferiscono la CEI,
nell'illusione di starli dando alla Chiesa.
Per color che hanno chiesto come finanziare la Tradizione, mi fa piacere
rendere edotti il colto e l'inclita che mi leggeranno, circa come aiutare i
principali istituti presenti in Italia. Ovvero che:
1) la FSSPX PUò ESSsere finanziata tramite offerta deducibile dall'IRPEF,
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"Beneficiario: ASSOCIAZIONE SAN GIUSEPPE CAFASSO - ONLUS
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IBAN : IT 86 L 02008 24 210000 100902464
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coloro cui interessano le attività dell'Istituto Mater Boni Consilii, gli si
può devolvere il 5 per mille.Su tutti i modelli per la dichiarazione dei
redditi (Modello Unico, 730, CUD ecc.) compare un riquadro appositamente
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mille. Si Scelga quella dedicata al "Sostegno delle organizzazioni non
lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e
delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all' art.
10,c. 1, lett. a) del D. Lgs. n. 460 del 1997" (la prima in alto a
sinistra). È sufficiente la firma e il numero del Codice fiscale della
MATER BONI
CONSILII ONLUS (91 00 60 50 016).
Se i rappresentanti di altre realtà mi vogliono informarre circa come
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DIO ci benedica
vostro
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RispondiEliminaCHIEDIAMO LA GRAZIA DI SEMPRE COMPATIRE E CONSOLARE I SOFFERENTI E DI
GIAMMAI FARCI SEDURRE DALLE MENTALITà DI QUESTO SECOLO
Il regime dell'8 per mille è una vera e propria presa in giro. Si fa credere
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Episcopale.
Premesso ciò, chi scrive ha un record: lui ed i suoi familiari, sono gli
unici, tolti fORSE i TdG e qualche vecchio socialista
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CEI.
Per chi può obbiettare che così vanno al finanziamento di film
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faccio notare che il regime funziona più o meno così:
a) i soldi (già comunque pagati) di chi non sceglie, NON vanno per intero
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in parti proporzionali alle quote di coloro che hanno scelto. Es: se il 50%
sceglie la CEI, il 30 lo Stato ed il 20 gli altri soggetti, l'8 per mille di
coloro che non hanno scelto, va per il 50% Comunque (sigh!) alla CEI, per il
30 allo Stato e per il 20 agli altri soggetti. In definitiva, la scelta
dell'8 per mille è una sorta di surrettizio "suffragio", più o meno come se
fosse il voto in un referendum;
b) Tutti i confessori che leggono il presente sito, conoscono (o, almeno, si
presume che dovrebbero conoscere) la differenza tra il dare volontariamente
ed il non poter impedire che altri prendano;
c) ho volutamente fatto riferimento a TdG e vecchi socialisti umanitari e,
per di più, preceduto dal "fORSE", poiché, almeno al mio paese, anche le
barbe dei vecchi pepponi, stalinisti puri & duri (ed anche qualche
bordighista), per non parlare dei sessantottini, nel suffragio pro
assegnazione dell'8 per mille, solitamente preferiscono la CEI,
nell'illusione di starli dando alla Chiesa.
Per color che hanno chiesto come finanziare la Tradizione, mi fa piacere
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principali istituti presenti in Italia. Ovvero che:
1) la FSSPX PUò ESSsere finanziata tramite offerta deducibile dall'IRPEF,
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coloro cui interessano le attività dell'Istituto Mater Boni Consilii, gli si
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redditi (Modello Unico, 730, CUD ecc.) compare un riquadro appositamente
creato per la destinazione del 5
per mille. Nel riquadro sono presentate tre aree di destinazione del 5 per
mille. Si Scelga quella dedicata al "Sostegno delle organizzazioni non
lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e
delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all' art.
10,c. 1, lett. a) del D. Lgs. n. 460 del 1997" (la prima in alto a
sinistra). È sufficiente la firma e il numero del Codice fiscale della
MATER BONI
CONSILII ONLUS (91 00 60 50 016).
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DIO ci benedica
vostro
UomochenonfuMAI
No, non sono d'accordo di mischiare la psicologia nella evangelizzazione, ne vecchia, ne nuova che sia, implica uso della STRATEGIA. La strategia psicologica evangelizza per abbaglio , coinvolge, ma non personalizza l'incontro. Evangelizzare è FAR CONOSCERE , nella sua semplicità, poi sarà il Signore a fare il resto. senza identificare con niente, perché si tratta di incontro NUOVO e UNICO, e non simile o identificabile con nient'altro. Infatti, Lui diceva semplicemente '...prendi la tua cosa e seguimi' ... non attirava la gente regalando fichi freschi o secchi, o cercava di attrarre con qualche identificazione. A questo mi riferisco. Far conoscere Lui senza usare mezzi strani, contorti e di ingenio.
RispondiEliminaUna cosa è certa, prima chi era alla ricerca bastava entrare in Chiesa. Ora invece, siamo al punto che tante volte non la si riconosce dal di fuori ... e purtroppo, a volte... nemmeno dal di dentro.
Forse è OPERA che, automaticamente, moltiplica per 3 i testi che superano un certo numero di battute e/o che stanno aperti molto a lugo prima dell'invio. Vi giuro che non ho MAI voluto mandare copie multiple e, oltre tutto, NON VISUALIZZO il tasto "DELETE"
RispondiEliminanon è colpa mia
Sempre detto: il BELLO, nell'Arte e nella Natura, sono il massimo vettore per giungere a Dio. L'assenza di bellezza o la sua minimizzazione sono indice sicuro di antisacralità. Lo ripeto anche ad alcuni amici "sostanzialisti", che ritengono accessoria la forma estetica: ravvedetevi! Il Bello non è guarnitura del sacro, ma sua componente essenziale, anzi quintessenziale! Se, per esempio, si eliminassero i canti da asilo infantile e si ripristinasse il grande patrimonio gregoriano, il Novus Ordo si incamminerebbe sulla via del decoro e della sensatezza.
RispondiEliminaMa se il più grande compositore di musica sacra del post-Vat II, Marcello Giombini ,era un "Contattista". Ovvero, non era il semplice iscritto ad un gruppo ufologico, che si limita ad avvistarli, i dischi volanti, ma era convinto di essere in contatto con gli alieni!
RispondiElimina<span><span><span><span> Far conoscere Lui senza usare mezzi strani, contorti e di ingenio.
RispondiElimina</span></span>
<span>bravo, "piccolo" ! è proprio così: fino al Concilio si portavano subito le anime dei bambini alla presenza del Signore, sia in famiglia che in chiesa, si andava davanti al Crocifisso, e Lui stesso si rivelava, sia mediante il silenzio, il raccoglimento e la preghiera del cuore, sia anche nelle semplici parole del parroco e dei catechisti, senza strategie complicate.e astruse che nascondono il suo Volto e la sua Voce..…</span>
<span>ed è una Grazia immensa che tu l'abbia capito, in mezzo a questo polverone che acceca tutti da 40 anni, e soprattutto i giovani: è miracoloso che tu abbia lo sguardo così lucido, non ti far mai rubare questa certezza luminosa, da nessun venditore di fumo o gruppo-movimento che con i suoi slogan entusiasmanti e frasi-mantra circa pseudo-nuove vie e illusori "incontri ravvicinati" ("mai visti" in 2000 anni ...) potrebbe rovinarti la Fede !</span>
<span>con la preghiera perseverante manterrai questa tua forte vigilanza, prudente e puro nel cuore : non consegnare a nessuno la tua lucerna ben accesa !</span>
</span></span>
Raf, provi a usare firefox !
RispondiElimina:)
Testo e sonorita' tipicamente da musica leggera, in stile sentimentaloide, roba da Festivalbar!!!
RispondiEliminaPovero Santo Padre! :'(
La Sacra Scrittura ed i Salmi sono testi troppo inadatti per confezionare canzonette, quindi l'autore ha preferito scriverli lui, mischiando sentimentalismo da quattro soldi e usando terminologie proprie delle canzonette per far presa sui giovani.
RispondiEliminaSancta Caecilia, ora pro nobis! :( :( :(
Evidentemente gli alieni sono alieni anche alla buona musica e il Giombini si è adeguato (e ci ha adeguati!) agli standard della loro civiltà. Dunque G.E.N. è l'acronimo di Generatori Extraterrestri di Nullità (musicali).
RispondiEliminaIl fatto è che la musica sacra del post-V2 è pura dissacrazione, un insulto a Dio, alla Religione e alla sacralità dell'Arte, oltre che all'intelligenza umana. Bisognerebbe spazzarla via tutta con il LANCIAFIAMME... anzi no, con il laser...
Tieni per certo 'evidenze' detesto slogan & C.! Se il mio sguardo è lucido (ora) è frutto di lunga sofferenza. Beata sofferenza!
RispondiEliminaI bambini nella loro innocenza sono davvero graffianti talvolta.
RispondiEliminaUn chierichetto di sette anni una domenica dopo una mega schitarrata che doveva accompagnare-stordire l'offertorio ,mi chiese candidamente : " Non possiamo mettere nel libretto dei canti anche, Le tagliatelle di Nonna Pina" che mi piace di più? Io giovane cerimoniere con un grazioso sorriso risposi : "Molto presto, non appena il parroco avrà imparato il testo".