Il sito ufficiale della diocesi di Evreux ha pubblicato tre comunicati di sostegno al vescovo Nourrichard, copertosi di ridicolo in relazione ai fatti di Thiberville, che hanno ormai fattoil giro del mondo (ne ha scritto Damian Thompson in Inghilterra, Kath net in Germania, ecc.).
Si tratta di tre piccoli pezzi di antologia, che vale la pena che vi traduciamo.
Il primo è del Consiglio Presbiterale e si distingue per un'asciuttezza vicina alla reticenza:
"Domenica scorsa (3 gennaio) la nostra diocesi ha vissuto a Thiberville ore dolorose che mettono in causa la comunione della Chiesa diocesana. I membri del Consiglio presbiterale tengono a dire al Vescovo e alla sua squadra la loro fiducia e fraterno sostegno. A Evreux il 5 gennaio 2010".
Il secondo comunicato è invece del Comitato dei diaconi permanenti e qui la prosa si fa veramente da teatro dell'assurdo: ricordate Ionesco, che scriveva le sue pièce teatrali mettendo insieme le frasi fatte dei manualetti multilingue?
"I diaconi permanenti della diocesi di Evreux sono stati indignati per l'attitudine delle persone presenti domenica a Thiberville. Tengono a ricordare il loro attaccamento al loro vescovo mons. Christian Nourrichard che [qui viene il bello] si fa prossimo di tutte le donne e di tutti gli uomini della diocesi [tutti? e i fedeli, anzi le fedeli e i fedeli di Thiberville che sono?]. Questo nella dritta linea del Vangelo permette alla diocesi di vivere pienamente la sua missione che è di annunziare la Buona Novella. La diocesi di Evreux malgrado le tempeste ha saputo testimoniare d'essere una Chiesa dinamica, aperta sul mondo, accogliente e prossima dei poveri e di coloro che soffrono [Senza competizione: Premio Aria Fritta 2010!]. I diaconi che hanno fatto voto di obbedienza al vescovo e ai suoi successori, come i preti, non comprendono le manifestazioni ostili alle decisioni episcopali".
E chiudiamo in bellezza con il comunicato del terzo ente inutile diocesano, il Consiglio Pastorale:
"Noi, membri dell'Ufficio del Consiglio pastorale diocesano della Diocesi di Evreux, profondamente siamo in profonda sofferenza per l'atteggiamento delle persone presenti domenica a Thiberville. Non riusciamo a comprendere! Come si fa a dirsi cristiani e rifiutare di accogliere un fratello? Come dirsi cattolici e respingere il proprio vescovo che viene con parole di pace [di pace???]? Siamo indignati! Sappiamo gli sforzi che Ella ha messo in opera per tentare di risolvere la situazione nel modo migliore, per l'insieme della Diocesi, per i cristiani di Thiberville e per l'abbé Michel. Di fronte a questi eventi, vogliamo esprimere il nostro impegno e il nostro sostegno incrollabile. Ella sa farsi prossimo di tutte le donne e gli uomini della Diocesi. Nella dritta linea del Vangelo Ella permette alla diocesi di vivere pienamente la sua missione che è di annunziare la Buona Novella. La diocesi di Evreux malgrado le tempeste ha saputo testimoniare d'essere una Chiesa dinamica, aperta sul mondo, accogliente e prossima dei poveri e di coloro che soffrono [Replay: evidentemente a Evreux diaconi e trafficoni di curia hanno lo stesso ghost writer]. È su questa strada che con Lei lavoriamo e lavoreremo ancora. Grazie per essere il nostro pastore".
<span>potevamo forse aspettarci qualcosa di diverso ?
RispondiEliminaIl soccorso ai prepotenti !
L'incubo d'iniquità continua...
=-O -- :( </span>
sua missione che è di annunziare la Buona Novella
RispondiElimina=-O =-O =-O ....
invece, il compito del parroco è completamente contrario a tale missione e dunque egli va combattuto e cacciato perchè antievangelico...,
vero, egregio consiglio pastorale???? :-E
Logos ucciso !
---> buio nelle menti
("Astro del Ciel...luce dona alle menti..."chi lo canta più, ormai? già.... il presepe del dio-senza-nome...notte senza cometa, nè Angeli col Gloria....gloria a chi? ai "potenti sui troni", ancora per quanto....?)
con parole di pace<span style="color: #ff0000;"></span>.....
RispondiElimina"Avvicinati, cara Cappuccetto!"
disse la nonna-lupo con tono benevolo e mellifluo, ben travestita e sistemata placidamente tra i cuscini....
E che cosa si può aspettare da chi è impregnato da un`ideologia cieca e arrogante, attraverso laquale tutto è visto, vissuto e analizzato ?
RispondiEliminaIn quella diocesi sinistrata, dove la clerizzazione dei laici e la laicizazzione dei chierici (quei pochi che restano)è posta in modello di nuova Chiesa postconciliare, dove la sola parrocchia fiorente e dinamica, era ed è quella condotta da un parroco da loro inviso perchè capace di riuscire là dove loro hanno fallito, che cos`altro potevano e potranno dire?
quando si parla di un prete in odore di tradizionalismo tutti i consigli e i consiglietti vari accorrono sempre.
RispondiEliminaQuando invece qualche prete si protende troppo in avanti, nessuno dice nulla!
E' normale: diocesi occupate dai neomodernisti si occupano e preoccupano solo dei "pericoli" tradizionalisti.
Ed han ragione, perché noi siamo propio un pericolo per loro.
I consigli diocesani di Evreaux però potevano almeno essere più fantasiosi nei loro comunicati anziché fare copia incolla.
Scusate la voce fuori del coro: io posso capire e anche approvare le ragioni del parroco e dei parrocchiani di Thiberville, ma quello che si vede nei video è effettivamente poco cristiano. Vi prego di ricordare il Vangelo e il fatto che i Vescovi canonicamente eletti sono vicari di Cristo e Pastori della diocesi loro affidata: si può contestare l'uomo e le sue scelte, ma sempre nel rispetto dovuto allo Spirito Santo che han ricevuto per il suo ministero. Vi prego quindi di smetterla nel continuo e martellante spregio denigratorio contro questo e molti altri vescovi per il fatto di non essere all'altezza della loro chiamata. Non è un comportamento cristiano. Sarebbe meglio spiegare perchè sbaglia, aiutare i lettori a capire i punti, e con carità cristiana pregare per la sua conversione. Vi rendete conto di quanta gente si sta ogni giorno scandalizzando per i commenti feroci (e anche i post a volte) che si trovano su questo blog? Questo non aiuta certo la nostra causa. Solo la mitezza e la gioia di celebrare Nostro Signore in comunione con la Chiesa di tutti i tempi potrà mettere pace e far vedere che chi desidera il rito tradizionale non è uno scalmanato esagitato. Vi prego, oltre al Messale, ricordatevi del Vangelo. E non iniziate a dire: "hanno cominciato gli altri a insultare!". Nostro Signore ci ha insegnato a pregare per i nemici, non a insultarli, mi pare.
RispondiEliminaBeh la cosa era abbastanza scontata.
RispondiEliminaLa frase migliore però secondo me è questa:
Come si fa a dirsi cristiani e rifiutare di accogliere un fratello?
Giusto! come si fa a dirsi cristiani (ed essere pure vescovi) e rifiutare un povero prete che vuole solo esercitare il suo ministero?!
Chi ha tutti i mezzi stabilisce tutti i fini...ma prima o dopo ( Roma imperiale ed il Tempio ebraico ce lo insegnano) cadono!
RispondiEliminaAccetto scommesse! Grazie al gesto dei fedeli ci saranno sempre più fedeli a Thiberville e sempre meno lecchini che indorano questi quattro untuosi zerbini privi di coscienza, dignità ma intrisi solo di formalismo democratico! Escatologia marxista!
Vandea!
Matteo Dellanoce
PS Ma sia chiaro. Si fa la "guerra" non per sedere sugli scranni occupati dagli untuosi ma per eliminare gli scranni! Vescovo, parroci, sacerdoti, diaconi ( con le precisazioni di BXV!) operano in Chiesa e si danno da fare per i sacramenti, le conversioni, le vocazioni, i laici stanno nel mondo!
3 comunicati "ricchi" (sic!) di spessore...
RispondiEliminaHo l'imbarazzo della scelta, non so quale eleggere come miglior comunicato dell'anno! :'(
blitz--->
RispondiEliminaOKKUPAZIONE (pugno di ferro in guanto di velluto):
--->pacifica persuasione (=o ti adegui alla<span style="text-decoration: underline;"> mia linea evangelizzatrice </span>o te ne vai)
=
libera interpretazione ed attuazione (in diocesi moderna applicante il superdogma-concilio)
del comando evangelico del
FARSI PROSSIMI !
Caro amico,
RispondiEliminanon è cristiano nascondere la VERITA'!
Non è cristiano orizzontalizzare la Verità!
Non è cristiano trasformare la Chiesa in un mercato
Cristo ci insegna a pregare per la conversione del nemico non ad accogliere il nemico come se fosse cristiano.
Cristo i mercanti, quelli che fanno del tempio un luogo del mondo e non nel mondo, li scaccia a bastonate ( o frustate)!
Gianfranceschi dice:" La bontà è il lato viscido della cattiveria". Quanto siete buoni....
Matteo Dellanoce
cari amici chiariamo una cosa:
RispondiEliminaun vescovo è chiaro che ha il diritto di spostare i parroci; nel nuovo codice di diritto canonico non c'è più la figura di parroco a vita; e credo sia un bene, perché una parrocchia non è un feudo, (ma neppure una diocesi lo è).
La questione pertanto non è sul diritto del vescovo di sostituire l'abbè Michel, che non si può discutere, ma sulle motivazioni poco limpide e punitive di tale sostituzione e più ancora sul il destino di una parrocchia floridissima in assoluta controtendenza rispetto alle altre parrocchie diocesane. Sostituire a un parroco tradizionale uno progressista avrebbe condannato a morte la parrocchia. Ecco il punto: una parrocchia può accettare la propia condanna a morte oppure ha il diritto e più ancora il dovere di proteggersi da decisioni chiaramente dannosissime? (mi riferisco all'aspetto spirituale non all'accorpamento di più parrocchie in unità pluriparrocchiali).
Ecco, i fedeli, forse in maniera sgraziata, hanno difeso il loro diritto a continuare ad essere una parrocchia floridissima.
E l'atteggiamento del vescovo però non è più aggraziato di quello dei fedeli: peché presentarsi con due chierichette (portate da un'altra parrocchia progressista e ridotta ad essere piena di chierichette ma vuota di tutto il resto, frequenze alla messa, al catechismo e ai Sacramenti in primis)in una parrocchia dove si sa esserci uno stuolo di chierichetti e dove si sa che i fedeli non vogliono chierichette?
I fedeli non si son comportati bene, ma il vescovo s'è comportato meglio? E' vescovo per servire le diverse e legittime sensibilità oppure
è vescovo per imporre a tutti la propia sensibilità e quella dei consigli diocesani?
Non si possono prendere le persone a pesci in faccia e poi scandalizzarsi se non ci stanno a farsi prendere a pesci in faccia.
Comunque, il vescovo di Evreaux ha commesso un incredibile passo falso.
Evidentemente non ha letto bene il manuale dei progressisti, altrimenti avrebbe fatto tutto sommessamente, silenziosamente, furbescamente, come fan tutti i progressisti.
Anche tra i progressisti comunque c'è qualcuno che ogni tanto la fa fuori dal vasino. E coll'internet oggi è più difficile fare tutto nascostamente.
per questi "benevoli" tiranni e i loro untuosi fiancheggiatori vale la parola identificatrice di Gesù:
RispondiElimina"serpenti, razza di vipere....sepolcri imbiancati!"
o forse Gesù non è caritatevole quando parla così ?
In realtà Egli svela l'interno dei cuori, le segrete intenzioni nascoste dietro tante facce di
"benevoli, benpesnanti e politically e religiously ...correttissimi" !
Gesù, Verità in persona, fa cadere tutte le maschere!
La chiesa di Orwell...
RispondiEliminaIl vescoo ha il compito di dirigere e guidare nella retta dottrina la comunità a lui affidata, d'esser padre e maestro, ed il rispetto che si deve alla sua funzione ed alla sua persona non può e non deve venir meno. Quando però un vescovo diventa, come in questo caso, un vero e proprio provocatore ed un satrapo, è responsabile delle reazioni che suscita. I fedeli non l'hanno provocato, hanno soltanto reagito dinnanzi ad eccessiva protervia. Questo nulla toglie al potere del vescovo ed alla sua funzione che deve esercitare per unire e non per dividere la Chiesa. Nel caso in esame il rimprovero e la resistenza pubblica sono doverosi come insegnano S. Tommaso ed altri grandi teologi, perché egli mette a repentaglio l'unità della Chiesa ch'è un gravissimo delitto.
RispondiEliminaOra lui si è rivolto a Roma. Mi auguro che non succeda come a Port Marly vent'anni fa, quando, come altra volta ho ricordato, il vescovo mandò la gendarmerie a cacciare da una chiesa i fedeli che assistevano alla Messa celebrata da un prete della Fraternità S. PIO X tirato giù dall'altare e trascinato con violenza per istrada, fedeli che poi con la forza occuparono quella chiesa.
Certo il clima è cambiato. Giov. Paolo II che girava il mondo e non governava, si lasciò andare alla solidarietà contro un vescovo ipso facto scomunicato per quella violenza ad un ministro e per giunta impegnato nella celebrazione del sacro mistero, ma Benedetto XVI conosce meglio la situazione. Indubbiamente inviterà alla pace, com'è logico e come tutti noi vogliamo, ma speriamo anche che sappia dare un esempio che sia di monito ai vescovi che colpiscono i preti per colpire lui.
A Prato, qualche mese fa, fu presentato, nel teatro del Liceo Cicognini gremito sino all'inverosimile, il libro sul Concilio di mons. Gherardini. Il Vescovo, invitato, era seduto in prima fila. Non passò molto tempo che si alzò e sostenendo che quelle non erano le sue idee se ne andò ostentatamente fra il mormorio della folla che gli organizzatori tennero a bada perché non degenerasse. Ora il vescovo Simoni dovrebbe ben conoscere il concittadino Gherardini che forse gli è stato anche Maestro: perché partecipare ad un evento che già sapeva opposto alle sue posizioni? E' chiaro che ha voluto fare la sceneggiata e i fedeli han reagito. Chi è il provocatore?
Mi viene in mente un'impressionante profezia della Beata Caterina Emmerich riferita ai nostri giorni (dice:Satana sarà sciolto dalle catene 60/50 anni prima dell'anno del Signore 2000):"Fra le cose più strane che vidi, vi erano delle lunghe processioni di vescovi. Mi vennero fatti conoscere i loro pensieri e le loro parole attraverso immagini che uscivano dalle loro bocche. Le loro colpe verso la religione venivano mostrate attraverso delle deformità esterne. Alcuni avevano solo un corpo, con una nube scura al posto della testa. Altri avevano solo una testa, i loro corpi e i cuori erano come densi vapori. Alcuni erano zoppi; altri erano paralitici; altri ancora dormivano oppure barcollavano". (1 giugno 1820)
RispondiElimina"Quelli che vidi credo che fossero quasi tutti i vescovi del mondo, ma solo un piccolo numero era perfettamente retto"( beata Caterina Emmrich-Profezie per il terzo millenio)
Avete notato la finezza si parla di '' Buona Novella'', quindi del messaggio non di Colui con il quale il messaggio coincide, è questo un modernismo subdolo, simile a quello della teoria del teologo Bultmann del 1926. Tutto questo linguaggio li condanna. Tutti noi siamo schierati dalla parte dei povari, nessuno che può dirsi cristiano è ostile a questi, questi sono importanti perchè Gesù il Cristo si è identificato in essi e noi li amiamo. Questa carità senza Cristo è folle e schizzofrenica. Preghiamo sempre per i neoterici perchè possano tornare a più evangelici sentimenti di unione teandrica.
RispondiEliminaCaro Giuseppe non sono affatto daccordo con te .... e non perdo tempo neppure a spiegartelo ....
RispondiEliminain pace
don bernardo
il Pastorelli ha come sempre egregiamente riassunto i termini della questione, ed ha ricordato, a noi e ai fratelli progressisti che di fronte a una persona che di fatto danneggia la Fede si ha il dovere di reagire: foss'anche un vescovo o anche un papa. Qualcuno si chiederà: ma come si fa a stabilire se un vescovo o un papa fanno o dicon cose dannose per la Fede?
RispondiEliminaSemplice: si confronta il tutto con quanto la Chiesa ha sempre detto, insegnato, creduto, ovunque, in tutti i tempi. E i progressisti al potere di cose non in sintonia con quanto la Chiesa ha sempre detto e creduto, ne han dette e fatte e ne dicono e ne fanno molte.
La Beata Emmerik!
La sua canonizzazione non ha di certo approvato le sue visioni nè le ha autenticate; Ma il fatto che una persona che ha avuto tutta quella serie di visioni viene beatificata, indirettamente si dà una certa autorevolezza alle visioni stesse; se non sono autenticate la beatificazione le ha sicuramente le ha certamente ritenute molto plausibili.
E queste visioni sono rabbrividenti per le profezie riguardo all'epoca in cui ci troviamo; con interi episcopati che insegnano l'errore o non lo combattono, o lo tollerano e quasilo favoriscono.
La situazione è certamente straordinaria e richiede una risposta straordinaria.
A me sembra molto più violento il vescovo che il popolo di Thiberville. Prima ha provocato, poi ha gridato aiuto a Roma e, da ultimo, ha lasciato che tutta la corte presbiteriale si ergesse a sua difesa, con le penne sguainate. Esser cristiani vuol dire esser uomini che parlano con la Parola=Verbo. Ma perchè, dopo l'incidente, non se ne è andato, zitto zitto, a parlare con quel popolo che l'aveva tanto osteggiato? Bel capolavoro, Sua Eccellenza: ha creato una sacca di "eresia"( Thiberville agli occhi di tutta la diocesi) e ha acceso l'odio.
RispondiEliminaConcludo dicendo: ma che sono, poi, tutti questi "consigli presbiteriali e &"? C'è troppa gente non di chiesa che vuol dire alla Chiesa quel che vuol fare! Pensasse a star più in famiglia! E lasciate che chi è competente in una materia tanto delicata sia l'unico autorizzato a parlare.
I pretoriani si stringono a coorte (forse sono anche pronti alla morte). Il linguaggio del Consiglio Presbiteriale è ormai del tutto mondano, vicini al "Vescovo e alla sua squadra" (il team, già questa frase dice tutto). Chissà che comunicati hanno rilasciato in difesa del Santo Padre quando è stato vilmente attaccato.
RispondiEliminaFdS
COmunicati ridicolo, direi pietosi...
RispondiEliminaL'unico Parroco della Diocesi che fa il Cattolico trattato in modo tanto vergognoso...
Ridicolo il comportamento del Vescovo...
W l'Abbè Michel!!!
W il Papa!!!
Abbasso i Vescovi disobbedienti!!!
E no!!!!! non si puo' attendere dal Pontefice una semplice pacificazione.
RispondiEliminaNon puo' continuamente abdicare a se' stesso ed alla propria autorita' ed ai propri compiti.
Se anche questa vicenda finira' a favore del vescovo, vorra' dire che la riforma di Benedetto XVI val poco. Vale solo sulla carta.
Il comportamento del vescovo di Prato va preso come esempio: quando un modernista spara le solite cavolate, alzarsi ed uscire. Peccato che disposti a farlo sarebbero pochi e pochi pure quelli che san distinguere una opinione ortodossa da una eterodossa.
RispondiElimina40 anni di lavaggio dei cervelli non si possono certo superare dall'oggi al domani.
mi meraviglio del coraggio dei fedeli di Thiberville. L'abbè Michel dovrebbe veramente aver fatto un ottimo lavoro formando laici adulti che sanno ragionare con la loro testa.
I comunicati degli organismi inutili della diocesi di Evreux mi sembran tanto mosciarelli. Mi sarei aspettato una difesa più forte e convinta del vescovo. e soprattutto meno fotocopiata.
Nel caso in esame il rimprovero e la resistenza pubblica sono doverosi come insegnano S. Tommaso ed altri grandi teologi, perché egli mette a repentaglio l'unità della Chiesa ch'è un gravissimo delitto"
RispondiEliminaUna standing ovation per il prof. Pastorelli per aver ricordato questo pilastro della testimonianza cristiana (oggi poco noto, in un Gregge dove essere pecore è arrivato a significare "bere passivamente di TUTTO E DI PIU'", qualunque cosa i superiori impongano con le ragioni della forza!); l'obiezione di coscienza in nome della vera Fede, secondo il Magistero apostolico bimillenario inalterato!
(...e la richiesta ai posteri di un monumento a Pastorelli come defensor fidei nell'epoca più buia e tempestosa di tutta la storia di S. Madre Chiesa)
Grazie, prof. Pastorelli
(in Veritate summa Caritas)
Pieno sostegno al vescovo di Evreux e agli organismi diocesani che lo stanno sostenendo in questo momento di persecuzione da parte di coloro che vogliono dividere e distruggere la chiesa attraverso la ideologica nostalgia per un passato che, grazie a Dio, non ritornerà più
RispondiEliminaprof. Pastorelli grazie di cuore...come al soliti del caso di prato non si è parlato....
RispondiEliminaMatteo Dellancoe
Quello che feci io quando il nuovo parroco durante la messa per la presentazione del catechismo trasformò la messa nello zecchino d'oro: mi alzai e me ne andai senza rimettere più piede in quella chiesa.
RispondiEliminaQuando si tratterà di fare la dichiarazione dei redditi non indicherò la Chiesa Cattolica e invierò una lettera al Vescovo e al parroco per spiegare perché per la prima volta non devolverò l'8 per mille alla Chiesa; ma sono veramente stanco di sostentare un clero che almeno nella mia diocesi (a causa del Vescovo) è in anarchia totale.
Certo, una visione (??) è un argomento molto stringente....poveri noi....
RispondiEliminacredo che la chiesa come intende lei non esisterà più: i vostri seminari sono vuoti, chi farà il prete? i laici? e con quale preparazione teologica tra il lavoro e la famiglia? seguirete la volontà del Papa o continuerete ad allontanarvi da lui ognuno in una direzione diversa sino a frantumarvi in centinaia e centinaia di chiese, magari a carattere nazionale?
RispondiEliminaChomer un parroco riempie la diocesi soddisfa sia gli amanti del nuov e del vecchio...chi separa chi? Va bene l'ideologia ma la menzogna è diabolica! Siete diabolici!
RispondiEliminaIndifferenziare per unire è una azione falsa nel merito e nel merito! Differenziare per unire, feram restando la Verità, è Verità nel merito e nel metodo!
Matteo Dellanoce
Infatti la cosa grave non è il fatto di aver spostato questo parroco, ma che lo ha sollevato dall'incarico e se non era per le proteste non gli avrebbe neanche concesso di dire una (e una sola) Messa a Thinberville.
RispondiEliminaAlla fine, ben venga che un buon prete venga spostato in una altra parrocchia per migliorarla così come ha fatto con la vecchia (che possibilmente va lasciata in buone mani però), la cosa innamissibile e che venga rimosso da parroco senza un nuovo incarico solo perché celebra la Messa tradizionale. Certo ai parrochiani quando un parroco viene spostato può dispiacere ma cmq la cosa rimane un problema locale, qui invece dispiace perché si è di fronte ad un provvedimento ideologico, che come tale il vescovo non può motivare per il fatto che i fedeli avrebbero potuto scrivere a Roma che poi lo avrebbe costretto ad assicurarsi che si continui a celebrare la Messa gregoriane nella sua diocesi, mentre facendo sembrare la cosa come un suo ordine che non c'entra con la Messa, può rimuovere il parroco senza possibilità di appello, che infatti non potrà esserci, l'unica cosa a questo punto rimane infatti solo un suo ripensamento per via del malcontento che il caso a generato tra i suoi fedeli e visto che il problema è ideologico anche al resto dei cattolici tradizionalisti e non...
Bisogna sempre avere massimo rispetto per un Successore degli Apostoli, ma questa è un azione "temporale" sul quale anche i fedeli possono dissentire.
prego, Chomer...
RispondiEliminalasci che sia la Provvidenza a dir l'ultima parola su CHE COSA DOVRA' tornare al suo giusto posto nella Chiesa, tutto ciò che oggi è storto e dovra essere RADDRIZZATO,...foss'anche tra cent'anni, non crede?
Si continua a equivocare sulle realtà del passato e presente-futuro : la Chiesa va SEMPRE avanti con la Tradizione DI SEMPRE, che è immutabile, perchè trasmette il depositum fidei inalterato, consegnato da Nostro Signore stesso alla custodia di S. Pietro, con i dodici, e dei suoi successori, NON SOGGETTO ad alcuna evoluzione di mode o manipolazioni umane.
La parola di Dio è eterna, non si può mutare di essa un solo iota, come Gesù ha detto!
La Chiesa di Cristo è una realtà vivente nel tempo, MA NON sottoposta al PANTA REI, è sottratta alle alterazioni del tempo e delle mode: la Verità non è figlia del tempo, bensì eterna e creatrice Essa stessa del tempo.
<span style="text-decoration: underline;">La Chiesa è nel (non del) mondo; è nel (non del) tempo!</span>
Possibile che oggi è così difficile capire che SOLO le creazioni umane sono mutevoli e caduche, ma una istituzione divina quale la Chiesa NON PUO' MUTARE nei suoi fondamenti, perchè Dio non contraddice mai se stesso?
(ma posso immaginare che lei ha tutt'altri maestri riguardo alla Verità eterna....)
Stando a internet, la Beata Emmerich vide che la messa di prima della Fine aveva perduto l'Ultimo Vangelo, ovvero il RPologo di san Giovanni.
RispondiEliminaCosa che è regolarmente accaduta nel 1969/1970...
E aggiunse che la vera fede sarebbe rimasta in poche parrocchie rurali e poco più.
Purtroppo non sono in grado di verificare la veridicità di tali testi.
Per il resto mi limito a notare che quando venne impedito al Papa di entrare alla Sapienza, non vi fu altrettanta solidarietà verso il Papa; e che neppure la ebbe l'Abate di Montevergine, che volle sollevare don Vitaliano Della Scala dalla sua parrocchia.
Finalmente dei fedeli contestano in senso tradizionale il loro vescovo, esattamente come durante la riforma gregoriana all'inizio del secondo millennio... che sia un segno?
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RispondiElimina<p><span style="">«… un passato che, grazie a Dio, non ritornerà plù… » (Chomer, 13:39).</span>
<p><span style="">C’est curieux, chez les modernistes, cette haine du passé.</span>
<p><span style="">Le monde commence avec eux, c’est évident. Et c’est à eux qu’il incombe de conduire la nouvelle humanité vers le bonheur — à coups de pied au cul et à la schlague, si besoin est.</span>
<p><span style="">Regardez l’évêque Pican, de Bayeux, par exemple ; écoutez-le, ce bon apôtre, vous parler de la «tendresse de Dieu», les larmes aux yeux (voir le post de “Messainlatino” d’hier).</span>
<p><span style="">N’est-ce pas, en effet, vraiment attendrissant?</span>
<p><span style="">On le lui donnerait sans confession, ce Dieu-là à cet homme-là. On irait presque jusqu’à lui baiser la patte (je parle de l’évêque).</span>
<p><span style="">Mais quand on sait par ailleurs comment ce crocodile gouverne son diocèse et traite, en particulier (et publiquement!), les catholiques fidèles, on préfère prendre ses jambes à son cou et se mettre à l’abri de ses mandibules.</span>
<p><span style="">Dans le marigot qu’est aujourd’hui l’Eglise conciliaire en France, Pican n’est pas, hélas! le seul de son espèce. On vient d’en avoir une nouvelle preuve avec son congénère d’Évreux.</span>
<!--EndFragment-->
eppure quel vescovo è stato fortunato. Un tempo in Sardegna sarebbe stato rimandato a dorso di somaro....
RispondiEliminadice Atalaia che mons. Pican è facile a commuoversi, ma le sue sono lacrime di un coccodrillo
RispondiElimina(e i fedeli che lo conoscono bene preferiscono scappare e mettersi al riparo delle sue "mandibole"!)
ma che bella fauna! Questo flash su certi personaggi messi a far da pastori dà ragione di quella visione della beata Emmerich dove le furono mostrati appunto i cuori degli esponenti del clero corrotto, nella loro verità profonda, a somiglianza di varie specie di animali, e la mistica ne fu grandemente turbata!
<p><span style="">Bisogna conoscere la strategia episcopale per ridurre al silenzio un sacerdote che rifiuta la disastrosa pastorale che si fa nelle diocesi moderniste : lo si nomina in una parrocchia già devastata da un precedente parroco.</span>
RispondiElimina<p><span style="">L`arrivo di un sacerdote"classico","tradizionale" come ad esempio padre Michel, in una parrocchia abituata ad avere delle messe molto animate... messe spettacolo, non mancherà di provocare delle proteste, delle quali si servirà il vescovo per rimproverare al nuovo parroco di non inserirsi nella pastorale di gruppo organizzata dalle équipes interparrocchiali di laici responsabili...e sì bisogna abituarsi a questo linguaggio....</span>
<span style=" color: #3a3a3a; line-height: 22px;">Le monde commence avec eux, c’est évident. </span>
RispondiElimina.................
precisiamo, Atalaia:
Secondo questi signori la Chiesa inizia la sua vera storia (magnifica e progressiva) nel 1962, meglio: 1965, meglio ancora: 1968, con la fantasia al potere! (vietato vietare, rompere gli schemi, trasgredire ogni regola ecc.)
La Chiesa, dal 33 al 1962 è tutta da rottamare!
Ma che strano, oggi costoro non accettano più che siano altre voci nuove a dire:
"rompiamo questi schemi vecchi di 40 anni!"
Non accettano più trasgressioni alle loro regole....come mai?
Non avevano detto essi stessi che si dovevano abbattere tutte le barriere?
Ora è vietato restaurare la Chiesa picconata e ben demolita da loro!
Vietato ricostruire ciò che con tanto entusiasmo hanno distrutto !
come al solito....si dà per scontato che ormai l'ambiente-Chiesa sia pari ad un teatro o palcoscenico di spettacoli mondani: si parla di equipes, animatori liturgici, registi...
RispondiEliminae naturalmente tutti vengono sollecitati alla vanitosa partecipatio per diventare ATTORI della Liturgia, TUTTI devono assaporare l'onore e la gloria di essere protagonisti di quella ACTIO (scenica, non più liturgica) tutti...tranne che il vero Protagonista,
<span style="text-decoration: underline;">Gesù Cristo, l'Agnello senza macchia</span>, che NON sta producendo uno spettacolo per distrarre, divertire e rallegrare, ma si sta immolando
come Vittima Divina del Sacrificio perfetto di espiazione e Redenzione.
(tutto questo che fino a 40 anni fa era valido e venerato è sparito all'orizzonte dei bravi pastori aggiornati, che sono diventati produttori di lieti spettacoli sullo scenario della
Messa, ormai celebrazione della fantasia dell'uomo e della sua convivialità, che non tollera di sentir nominare "sacrifici" di sorta:
umanità (cristiana?) divenuta allergica alla stessa parola SACRO E SACRIFICIO, che in tutti i modi si vuol abolire dalla lingua e dalla coscienza!
Pieno sostegno all'abbé Michel, ai parrocchiani di Thiberville e a tutti quelli che si impegnano per la fede cattolica e non per le seghemoderniste.
RispondiEliminaLa provocazione del Nourrichard è dettata da empietà che non ha solo ragioni ideologiche, ma probabilmente anche personali; si sa che la gelosia nel clero è diffusissima.
Appoggiando il malvagio vescovo fai apologia del peccato!
Se il vescovo è in contrasto con le disposizioni del Papa, i fedeli devono guardare al Papa. Questo è chiaro.
RispondiEliminaPersonalmente noto una identità tra questi superapostoli laici francesi, e i loro piccoli imitatori-troll italiani: ragionano esclusivamente sulla base di slogan e offese a chi non la pensa come loro. Quando li si invita alla discussione si limitano alle offese, e non portano argomentazioni. Con ciò si rivelano fondamentalmente nemici del confronto e del dibattito democratico. Come scrisse Orwell nella Fattoria degli animali: tutti gli animali sono uguali, ma alcuni lo sono più di altri!
RispondiEliminaCaro Nike,
RispondiEliminacondivido appiena la tua riflessione.
Se non si prova in qualche modo un certo "gusto erotico" per le discussioni che gusto c'è a ritenersi vivi?
Matteo Dellanoce
1) COMER dice una vistosa sciocchezza: è l'ideologia modernista il cancro che devasta la Chiesa ed ha prodotto, produce e produrrà, ahimé, ancor per molto tempo, la divisione. Guarda caso, dove i vescovi si comportano da padri anche nei riguardi di coloro che son legati alla liturgia tradizionale, non c'è divisione, c'è reciproco rispetto e, da parte nostra, devozione filiale. Io sono in ottimi rapporti coll'arcivescovo Betori, mio ordinario, eppure egli sa benissimo chi io sia, dove e come svolga la mia opera, e mi dimostra stima e affetto paterno, ricevendone il doveroso e sincero affetto filiale. I nostri incontri son ricchi di umanità.
RispondiElimina2) Ragazzi, lasciate perder certe eccessive espressioni di stima, sempre che non voglian essere una presa per il bavero. Quello che dico è quel che pensa ogni persona di buon senso.
3) Non ho capito se Bartimeo e Matteo son la stessa persona
Il vero problema, a mio avviso, non è l'esistenza del Modernismo cosi come di qualunque altra eresia. E' un cane che si morde la coda. Il principio di autorità non regge più semplicemente perchè con i pontificati successivi a quello di Papa Pacelli, nei fatti, di riforma in riforma e soprattutto con le nuove dottrine sulla collegialità, libertà religiosa ed ecumenismo, non esiste più nulla di certo agli occhi dei semplici fedeli e dei preti. La Chiesa anzichè combattere la "Dittatura del Relativismo" ne è diventata sponsor. Forse hanno ragione loro quando dicono che la Chiesa di oggi è più evangelica, ma allora quella di prima cos'era? Oggi non è più possibile mettere in discussione la dottrina sulla Libertà religiosa, dottrina un tempo condannata dai Papi. La nuova liturgia è l'espressione della nuova ecclesiologia.
RispondiEliminasoviet è la parola giusta.
RispondiEliminaNo!
RispondiEliminaL'insegnamento della Chiesa è sempre il medesimo: non ci sono divisioni nel Corpo Mistico di Cristo, nemmeno in senso diacronico.
La Chiesa combatte la dittatura del relativismo. Ci sono Sante Messe di Paolo VI celebrate con devozione e reverenza e a me 22enne, che solo una volta ha assistito alla Messa di san Pio V, hanno fatto sempre comprendere quale fosse il mistero che si stava compiendo sull'altare.
Il problema non è la Chiesa, che è sempre assistita dallo Spirito Santo, ma i suoi figli degeneri, inclusi certi pastori, che non hanno più fede.
Un seminarista un po' abbattuto, ma fiducioso.