Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

mercoledì 9 dicembre 2009

Sulle polemiche intorno al card. Tettamanzi e alla Curia ambrosiana

Non è vocazione del nostro blog inserirsi in battaglie politiche o parapolitiche. Visto però che sono nate molte polemiche su alcuni articoli de La Padania contro il card. Tettamanzi, frutto - ci pare - anche di riassunti d'agenzia poco fedeli all'originale, ci permettiamo di pubblicare in integro l'editoriale di ieri del quotidiano, anche per stimolare un sano dibattito sulla differenza tra libertà religiosa e relativismo culturale. L'articolo ci è stato inviato a tal fine dall'Autore, che tra l'altro ha il grande merito ed onore d'essere traduttore delle opere di Ratzinger per le edizioni italiane, nonché (merito, se possibile, ancora maggiore...) nostro affezionato lettore e amante della liturgia tradizionale.

«Erano come un gregge senza pastore ...»

di Giuseppe Reguzzoni, per La Padania 8 dicembre 2009


«Vox populi, vox Dei», diceva un bel motto latino, che, certo, non si riferiva all’urlo rabbioso delle cosiddette masse, inventate dalla sinistra sessantottina, ma alla profonda e innata sensibilità verso il bene e il giusto che i popoli, finché sono tali, portano dentro di sé e che fa loro quasi istintivamente cogliere da che parte sta la verità. La voce del popolo è la voce di Dio, perché il popolo, se non è ancora guastato dalle ideologie o dall’edonismo, spesso “sente”, quasi a pelle, verso dove scorre il fiume del Sacro; lo sente con una saggezza che non è frutto di accademia, ma perfettamente in linea con quella splendida idea, così invisa alle menti aperte della Curia milanese, che si chiama Tradizione. Il Sacro scorre nelle vene della storia da quando è entrato nella storia e ciò che è ignoto ai sapienti è stato rivelato agli umili, che non sbagliano quando difendono ciò che è stato loro tramandato. Non sbagliano perché, forse, è questo l’ultimo istinto di sopravvivenza prima di essere spazzati via da un mondialismo astratto e malvagio. Astratto, perché frutto di un’immagine dell’uomo costruito a tavolino. Malvagio, perché non ha a cuore il bene degli uomini, nemmeno quello degli immigrati, considerati solo come pedine per fare il proprio gioco di potere. Guarda lontano questo istinto profondo che scorre nelle vene dei popoli e in un umile presepe di cartapesta, di legno lavorato a mano, di gesso o finanche di plastica coglie quello che i cardinali e i teologi dell’astrazione si sono fatti sfuggire di mano. La loro spocchiosa considerazione della religiosità popolare è andata di pari passo con la demolizione della fede del popolo in favore del “dialogo”. Ma, solo se tu sei te stesso, se ami la tua storia e le tue tradizioni, allora puoi parlare con chi è altro da te, allora il dialogo non è cedimento. Per questo la voce del popolo, così umile e così semplice anche quando magari si esprime con concetti mai troppo elaborati, finisce per coincidere con la voce, potente e austera, del magistero della Chiesa di sempre, quello con cui a essere in conflitto sono, semmai, gli alfieri del pensiero “postconciliare”. Quasi che ciò che era vero ieri non possa più essere vero oggi. E questo magistero di sempre è unanime nel condannare tanto la cosiddetta “libertà di religione” che l’indifferentismo religioso che ne deriva. Le polemiche inaugurate dalla Curia di Milano riflettono oggi la profonda spaccatura esistente all’interno della Chiesa Cattolica tra chi interpreta il Concilio come una rottura con la Tradizione e chi lavora per interpretarlo alla luce dell’insegnamento di tutti i pontefici e di tutti i concili precedenti. Ora, per la tradizione dogmatica della Chiesa Cattolica la libertà religiosa non può essere confusa con il relativismo e nemmeno con l’incoraggiamento ad altre fedi, men che meno da parte di chi ha l’autorità pastorale di guidare una comunità ecclesiale. Tanto più che tutelare la libertà religiosa è un compito che spetta alle autorità civili, non alla gerarchia cattolica che, invece, dovrebbe occuparsi del proprio “gregge” e della sua salvezza spirituale. La confusione, evidentemente, è tanta e - non nascondiamoci dietro un dito - a essere inquietante è l’apologia dell’indifferentismo religioso che certi prelati spacciano per libertà religiosa, idea che da Pio IX a Benedetto XVI è stata unanimemente condannata, anche se negli ultimi decenni il politicamente corretto dominante anche nella Chiesa ha portato a troppi silenzi su questo argomento. Una cosa è rispettare la libertà religiosa sul piano soggettivo (quel che fa il singolo con coscienza retta), altra è essere indifferenti a quel che accade a livello storico e oggettivo, dunque anche a livello politico-sociale. Del resto è lo stesso insegnamento che si può leggere in un testo conciliare come la “Dignitatis humanae”, dove si afferma che «la libertà religiosa, che gli esseri umani esigono nell'adempiere il dovere di onorare Iddio, riguarda l'immunità dalla coercizione nella società civile», ma che «essa lascia intatta la dottrina tradizionale cattolica sul dovere morale dei singoli e delle società verso la vera religione e l'unica Chiesa di Cristo». È evidente che il divieto dei minareti in Svizzera o l’opposizione alla proliferazione delle moschee a Milano non è una forma di coercizione, ma solo la limitazione di aspetti architettonici simbolici e, dunque, carichi di significati ostili alla nostra cultura (e alla nostra democrazia), se non apertamente in conflitto con essa. È altrettanto evidente che certi vescovi dovrebbero essere preoccupati di lasciare «intatta la dottrina tradizionale cattolica» circa il dovere «delle società verso la vera religione», evitando posizioni che possono essere interpretate come una manifestazione di indifferentismo religioso. Si tratta, ancora una volta, di lasciare a Cesare ciò che è di Cesare e, dunque, permettere che siano le società a rispondere, affermativamente o negativamente. Certi ambienti curiali siano piuttosto preoccupati di difendere il patrimonio divino che è stato loro affidato. Diversamente la loro non sarà che una semplice politica umana, alleata con le idee di moda in certi ambienti, rispetto alla quale, per parte nostra non dimenticheremo certo che «bisogna ubbidire a Dio, piuttosto che agli uomini», per di più corroborati dall’insegnamento della tradizione per cui, appunto, «vox populi, vox Dei».

113 commenti:

  1. profonda spaccatura esistente all’interno della Chiesa Cattolica
    ..................
    Certi ambienti curiali siano piuttosto preoccupati di difendere il patrimonio divino che è stato loro affidato. Diversamente la loro non sarà che una semplice politica umana, alleata con le idee di moda in certi ambienti
    ...............
    PAROLE sante!
    è giunta l'ora che la Chiesa di Cristo si svegli da questo torpore mortale, che la sta precipitando nella sua rovina, nell'assordante silenzio delle coscienze di tanti cattolici, moltissimi inconsapevoli di ciò che sta accadendo sulle nostre teste, ma molti responsabili, negli alti vertici, col gravissimo compito di vigilare sulle deviazioni e adulterazioni distruttive che la Dottrina e la Fede bimillenaria sta subendo -DENTRO la stessa Chiesa, ad opera di sedicenti catechisti e formatori- dovrebbero aprire gli occhi e la bocca per prendere atto e denunciare la deriva generale della Barca, che ormai pare senza più freni, verso quel naufragio possibile (sempre più vicino...) che Pio XII presentì e predisse così:

    "il suicidio di alterare la sua Fede nella Liturgia, Teologia e Anima"
    Sta accadendo ora:

    http://neocatecumenali.blogspot.com/

    "Gesù sapeva di essere cristiano?"
    (domanda di un fedele "formato" da vari anni al neo-catechismo NC !!!!!)

    RispondiElimina
  2. Incredibile che questi articoli debbano uscire sulla Padania, ossia su un giornale politico.

    RispondiElimina
  3. un articolo allucinante sia per lo stile ma soprattutto per quello che prova a dire...

    RispondiElimina
  4. Invece secondo me è un ottimo articolo che vorrei vedere più frequentemente su testate religiose.
    Il fatto che per leggere cose "sane" di religione dobbiamo affidarci a giornali di partito è cosa simpatica.

    Comunque, dato che a noi piace discorrere, come mai lo consideri "allucinante"?

    RispondiElimina
  5. «Vox populi, vox Dei», diciamo che, con questo saggio motto oggi lo si usa spesso in modo distorto, leggasi la "voce del dopo Concilio e la sua creatività" i danni apportati...^__^ infatti l'articolista dice a ragione:
    La voce del popolo è la voce di Dio, perché il popolo, se non è ancora guastato dalle ideologie o dall’edonismo
    ...ecco: se non è ancora guasto....
    purtroppo siamo guastati, siamo nell'apostasia, siamo infedeli...siamo DIVISI su tutto...basti ricordare QUALE POPOLO ha voluto la legge sul divorzio e sull'aborto, un popolo che vantava il 90% di cattolicità e qui mi fermo...

    Il problema sta spesso nei MEDIA e di come mandano in onda le notizie...proprio ieri il Pontefice, davanti all'Immacolata ha richiamato proprio questo modo di fare notizia definendola PERVERSIONE...dice:

    "Ogni giorno - ha denunciato Benedetto XVI - attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose piu' orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perche' il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula.

    Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono". "Nella citta' vivono o sopravvivono - ha continuato il Pontefice - persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all'ultimo, finche' la notizia e l'immagine attirano l'attenzione.
    E' un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La citta' prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pieta', o con una falsa pieta'".


    certo il Papa si riferiva ad altro ma il meccanismo usato contro il cardinale Tettamanzi è stato il medesimo e con la medesima perversione atta ad evitare un sereno dialogo ed una pacifica lettura dei problemi che non risparmiano nessuno, neppure la Diocesi Ambrosiana e il tutto viene usato invece come una chiassata che chiude ogni confronto...

    E' infatti paradossale, tanto per fare un esempio, che nel concetto di LIBERTA' religiosa difesa dalla Curia di Milano, ci sia stato infatti IL DIVIETO OBBLIGANTE di ricevere la comunione alla bocca in Duomo mentre, nella domenica stessa il Santo Padre a Brescia dimostrava esattamente il contrario continuando a distribuire la comunione alla bocca davanti, per altro al card. Tettamanzi con lui concelebrante...

    Allora di quale libertà si vuole discutere?
    ^__^

    A ragione il cardinale Bertone in visita a Milano sulla questione ha detto due parole sagge per suggerire come affrontare la questione di Milano: RISPETTO E VERITA'...

    nel primo caso, il rispetto credo sia venuto meno da parte degli organi della stampa...perchè hanno manipolato sia il testo di partenza, sia la posizione del card. Tettamanzi USANDOLO contro la verità stessa di fatti che sono assai dibattuti ogni giorno...

    Non dunque il testo in sè era contro il card. Tettamanzi, MA CIO' CHE E' STATO RIPORTATO ;-)
    Se leggo la frase dell'articolo dove dice:
    Certi ambienti curiali siano piuttosto preoccupati di difendere il patrimonio divino che è stato loro affidato.
    è la verità...^__^ perchè qualcuno se la dovrebbe prendere?

    C'è un significativo articolo sul blog di padre Scalese senza peli sulla lingua che invito a meditare:

    http://querculanus.blogspot.com/2009/11/porgere-laltra-guancia.html

    ^__^

    RispondiElimina
  6. articolo che dice il vero e, propio per questo, fastidioso.

    L'apostasia silenziosa di cui parlò Giovanni Paolo II (senza per altro far nulla per ostacolarla!) riguarda i fedeli, digiuni di dottrina e che ignorano perfino il significato del termine apostasia, o riguarda i Pastori?

    Oggi come ieri è drammaticamente vero il detto di un Padre della Chiesa: le orecchie di certi fedeli sono più cattoliche delle lingue di certi Pastori.

    L'importante è andare avanti e pensare alla festa dei popoli che il prossimo 6 gennaio vedrà sculettamenti e ondeggiamenti di poppe nella Metropolitana (il Duomo) di Milano. I

    RispondiElimina
  7. "Per questo la voce del popolo, così umile e così semplice anche quando magari si esprime con concetti mai troppo elaborati, finisce per coincidere con la voce, potente e austera, del magistero della Chiesa di sempre, quello con cui a essere in conflitto sono, semmai, gli alfieri del pensiero “postconciliare”. Quasi che ciò che era vero ieri non possa più essere vero oggi. E questo magistero di sempre è unanime nel condannare tanto la cosiddetta “libertà di religione” che l’indifferentismo religioso che ne deriva." ... questo è allucinante:libertà religiosa = indifferentismo...la Chiesa che ha sempre condannato (fino al Concilio Vaticano II?) la liberta' di religione ??? Se dovesse essere vero questo concetto i popoli non cristiano dovrebbero correttamente respingere sempre coloro che vanno a parlare del Vangelo...

    RispondiElimina
  8. Caro maggio55 è sempre necessario non spezzare un testo quando continua con la spiegazione di ciò che vuole dire, infatti sulla libertà religiosa nella Chiesa, continua e dice:

    " Ora, per la tradizione dogmatica della Chiesa Cattolica la libertà religiosa non può essere confusa con il relativismo e nemmeno con l’incoraggiamento ad altre fedi, men che meno da parte di chi ha l’autorità pastorale di guidare una comunità ecclesiale. Tanto più che tutelare la libertà religiosa è un compito che spetta alle autorità civili, non alla gerarchia cattolica che, invece, dovrebbe occuparsi del proprio “gregge” e della sua salvezza spirituale.

    La confusione, evidentemente, è tanta e - non nascondiamoci dietro un dito - a essere inquietante è l’apologia dell’indifferentismo religioso che certi prelati spacciano per libertà religiosa, idea che da Pio IX a Benedetto XVI è stata unanimemente condannata, anche se negli ultimi decenni il politicamente corretto dominante anche nella Chiesa ha portato a troppi silenzi su questo argomento.

    Una cosa è rispettare la libertà religiosa sul piano soggettivo (quel che fa il singolo con coscienza retta), altra è essere indifferenti a quel che accade a livello storico e oggettivo, dunque anche a livello politico-sociale. Del resto è lo stesso insegnamento che si può leggere in un testo conciliare come la “Dignitatis humanae”, dove si afferma che «la libertà religiosa, che gli esseri umani esigono nell'adempiere il dovere di onorare Iddio, riguarda l'immunità dalla coercizione nella società civile», ma che «essa lascia intatta la dottrina tradizionale cattolica sul dovere morale dei singoli e delle società verso la vera religione e l'unica Chiesa di Cristo» " .

    ^__^
    mi pare abbastanza chiaro che la Chiesa NON ha mai negato l'esprimere la propria religione, qui il problema è ben diverso e si sta confondendo il concetto di libertà religiosa dal DOVERE DI PREDICARE IL CRISTO il quale per altro frequentò solo il Tempio, ma non diede mai ad intendere che tutte le religioni fossero uguali o peggio, che compito degli Apostoli fosse quello di difendere la fede NON cattolica...
    ;-)

    RispondiElimina
  9. Su Tettamanzi dico tre cose:
    a) si è ben guardato dal parlare lo scorso anno quando una folla di musulmani pregò davanti al Duomo. Paura? Opportunismo?
    b) difesa dei rom. Va bene. Ma come la mettiamo con don Verzè, presidente dell'Ospedale s. Raffaele, suo prete, e che ha ampiamente dimostrato di essere embriofobo? Anche su questa questione ha taciuto;
    c) conclave del 2005. Tettamanzi s'è dato da fare per essere eletto. Si è mosso esattamente come fece Roncalli cui assomiglia fisicamente e intellettualmente. Lontanissimo dall'umiltà di Luciani, da Pacelli, da Wojtyla, da Ratzinger che non trafficarono. Nel 21005 fra gli italiani non di Curia era l'unico ad avere qualche chances. E ci rimase male a non aver preso il volo per Roma. Se questi sono i cardinali di S.R.C. Dio ce ne scampi e liberi. Uno così o cambia radicalmente nell'animo sposando l'uniltà o non diventerà mai Papa. Mi ricordo delle parole di Siri del 1978: "Uno deve proprio essere stupido ad avere voglia di fare il Papa".
    Che Tettamanzi mediti le parole di Siri.
    Alessandro

    RispondiElimina
  10. GESU' IMBAVAGLIATO E OSCURATO

    i relativisti come il sig. maggio si dovrebbeero chiedere come siamo arrivati all'orribile SOVRAPPOSIZIONE di culti neo-pagani frivoli e sincretisti al Cristianesimo che aveva permeato di sè la civiltà occidentale che tramite la chiesa Cattolica doveva diffonderlo nel mondo intero su MANDATO DI CRISTO SIGNORE !

    COME è potuto accadere, con quale silenzio cindifferente o complice, che l'Epifania di Nostro Signore fosse seppellita sotto la Festa dei popoli?

    Nello stesso modo accadrà che il Natale ridiventerà la pagana festa della luce, la Chiesa, che favorisce, approva e partecipa al culto degli DEI FALSI E BUGIARDI, compirà la sua propria distruzione, facendo sì che i Cristiani si scordino del tutto di
    CHI ERA GESU': UN BRAV'UOMO QUALUNQUE, tra poco un semi-ignoto tra tanti bravi annunciatori di "volersibene", tanti sai-baba et similes....
    Noi cattolici saremo complici con questi pastori indegni del loro Mandato, perchè si rifiutano apertamente ormai di annunciare GESU' DIO VIVO E VERO, agli uomini che non lo conoscono-
    noi tutti assisteremo impotenti o conniventi all'oscuramento di Gesu' Figlio Dio, Unico Vero Dio Salvatore con la Sua Chiesa, fuori della quale non c'è salvezza, come Lui ha detto!

    Tra poco (anni o decenni non importa...) nessuno più si ricorderà CHI E' GESU' !!!!!

    RispondiElimina
  11. L'accusa è chiara e non offensiva. Maggio legge solo ciò che gli aggrada.
    Usiamo parole con un significato chiaro.
    Cosa dice la Chiesa da sempre? Che il Logos viene prima dell'ethos!
    Che cosa è successo da Lutero in poi. Che l'etos ( solo scriptura) è diventato preminente sul logos. Cosa ci ha portato questo? A Hengels, Marx e Nietzsche e storicamente a Marxismo, Nazismo e Fascismo.
    Oggi hanno cambiato il modello di etos. Non più un NOI stato che dice che cosa è etico ( di qui la differenza tra nazismo comunismo e fascismo!), ma un stato che si fa IO e stabilisce che cosa è etico e di conseguenza l'agire umano. Quindi al sola scriptura luterano contrappongono la sola prassi marxista! Tradotto. Quid est Veritas? Non più Vir qui adest...ma la prassi/istruzione Stato decide come debba agire Io ( sostanzialmente Pilato è veritas). Quindi è una nuova utopia ancor più cancerosa di quelle del secolo scorso perchè dicono che l'uomo si relaziona solo con lo stato e che lo stato permette all'uomo di fare ciò che vuole di sè. negazione dello stato sociale da un lato e negazione della libertà dall'altro. socialismo in salsa buonista.Questa è ERESIA! Lo era quella luterana lo è quella post-conciliarista!
    Il car. tettamanzi ( a differenza del card martini) democristianamente mette l'etos prima dello stato e trasforma il Logos in un qualcosa di non-divino. Il logos diventa un non-luogo perchè non è più educatore di una Persona non fornisce più una identità ( identità= capacità di relazione) sostituita da un agire istruttivo e non educatico , non più libero e comunitario.
    Alla faccia , della Chiesa e di Cristo, della Libertà!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  12. vogliamo affermare e proclamare pari opportunità" fra gli dèi ????
    in nome del rispetto per l'uomo?

    ... scusi maggio55, lei che dice di essere catechista, che cosa insegna ai suoi sventurati allievi...
    forse che Gesù è uno dei tanti capi di religioni di ieri, oggi e domani, con pari natura e pari "diritto" di essere ascoltato e adorato ?

    RispondiElimina
  13. non credo che il vescovo Tettamanzi venga meno alla sua vocazione (e dovere) di predicare Cristo anche quando afferma che ogni uomo ha il diritto di pregare Dio secondo la propria religione. Cristo non si è mai spostato dal Tempio (dove andare a pregare ma quasi mai a parlare del suo evangelo) pero' ci ha anche parlato nella parabola del samaritano anche di un modo diverso di rapportarsi con gli altri...

    RispondiElimina
  14. Correggerli, aiutarli, soccorerli di fronte al loro errore. Cristo non si è spostato dal tempio perchè LUI E' IL TEMPIO!
    Non la sua volontà ma la volontà del " Padre suo che è nei cieli è quella da seguire...".
    Fra un po' ci dirà che in Cristo è presente la volontà di potenza di Nietzsche!e che cristo ha ucciso il Padre ecc ecc ecc e che dopo aver ammazzato il Padre si è suicidato così ci rimane lo Spirito Santo che non proveniendo da nessuno sarà un cardinale ha stabileire che cosa è! Marxismo in salsa buonista! La vergogna del mondo sulgi altari!
    Ma c'è una giustizia divina... ed allora sarà bello nei giorni dell'apocalisse di fronte a Cristo, con le mani nude, sperare nella sua misericordia...
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  15. parole magiche:

    "rapportarsi agli altri", frase- ritornello che è tutto un (nulla)programma...

    RispondiElimina
  16. Caterina è ovunque...
    Intervengo solo per dire di non abusare di citazioni di Dignitatis Humanae. Potrebbero essere usate contro di voi.(altre citazioni dello stesso documento che paiono dire il contrario)

    RispondiElimina
  17. Cristo dice che ogni persona è Tempio e che lo ricostruirà in tre giorni!
    Roba da matti, da non credere siamo arrivati al punto della non difesa nemmeno della ragione giàumiliata dal sola scriptura luterana!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  18. come mai quasi tutti quelli che conosco, quando incominciano a sentir parlare di ecumenismo e di salvezza sine ecclesia, cominciano a dubitare della loro fede? tanto varrebbe credere in manitù, se una religione è salvifica come un'altra!

    RispondiElimina
  19. io temo che neanche il sig. maggio si ricordi più di chi è Gesù, dal momento che ha raccontato di aver pregato il Padre Nostro in una moschea, e di essere felice di averlo fatto!
    ....egli è un povero semi-inconsapevole partecipe del CAOS che sta avvolgento e soffocando la Chiesa, accecando per primi i Pastori, (che dovrebbero ANNUNCIARE L'UNICO VERO DIO RIVELATOSI IN GESU' CRISTO, Luce per illuminare le genti, che invece stanno ritornando nel buio grazie ad essa Chiesa smemorata!)
    ...egli è un esempio lampante di vittima-complice dell'attuale
    OSCURAMENTO della Persona Divina di Cristo Signore, ABOMINIO mai accaduto prima nella Chiesa, che avanza a passi da gigante, come la Madonna aveva avvisato a La Salette:
    "Roma perderà la Fede e diventerà la sede dell'anticristo"
    e a Fatima:
    Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi.
    Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà.
    La Chiesa sarà offuscata…

    ecco, ci siamo:
    OSCURAMENTO DELLA CHIESA E DI CRISTO

    Ciechi che guidano altri ciechi, e il Signore lascia ormai andare tutti all'accecamento generale:
    Gesù, Luce del mondo è venuto in mezzo ai suoi, che non lo vogliono riconoscere più come il solo vero Dio, annunciato nel Vecchio Testamento, l'Unico che deve essere adorato come Signore del Cielo e della Terra!

    ma i prelati preferiscono applaudire, cantare e danzare con tutti i festevoli pagani, nascondendo in cantina Nostro Signore, credendo così di "amare" l'umanità !!

    RispondiElimina
  20. un articolo allucinante sia per lo stile ma soprattutto per quello che prova a dire...

    la riprova, qualora ce ne fosse bisogno, della grave e seria spaccatura nella Chiesa: maggio55 trova l'articolo allucinante, noi ci riconosciamo perfettamente nelle sue affermazioni
    ed è strano che esse vengano da una testata politica e non da una cattolica!

    RispondiElimina
  21. Il card. Tettamanzi non è affatto un relativista. Le sue idee le ha ben ferme e non è disposto a cedere di un pollice. Per esempio, la chiusura totale e senza appello nei confronti del Vetus Ordo. Sarebbe disposto a soprassedere solo se la celebrazione di messe tradizionali assicurasse partecipazioni a tramissioni televisive, preferibilmente laiciste, o elogi da parte di politici preferibilmente non cattolici.

    RispondiElimina
  22. Ineccepibile l'articolo de "La Padania", direi che si distingue per chiarezza e franchezza dal solito "ma-anchismo" tipico di alcune testate cattoliche. L'articolista si smarca però anche da alcuni toni eccessivamente rozzi di alcuni esponenti leghisti, che quando se ne escono con certe boutades sembrano degli elefanti in un negozio di cristalli. E inevitabilmente finiscono per attirarsi gli strali di tutto il mondo politico e non, anche di quello che alla luce del sole difende "la Chiesa da chi vuole dividerla in buoni e cattivi", ma poi esalta come progressisti i "vari" Tettamanzi e condanna come retrogradi e ottusi coloro che restano nel solco della dottrina tradizionale della Chiesa. Spero di essermi spiegato. Matteo

    RispondiElimina
  23. maggio55 ha detto...
    non credo che il vescovo Tettamanzi venga meno alla sua vocazione ...
    **************************

    in parte concordo però mi perdoni, lei ha esposto prima un problema diverso sul concetto di leibertà religiosa definendo, parte dell'articolo, allucinante...^__^
    mi dia almeno un segnale di aver compreso la risposta che le ho dato e non certo per me stessa, ma anche per aiutare chi legge a non fare l'errore che fanno i Media e che proprio ieri il Papa ha denunciato, ossia nel modo di riportare certe notizie...a non fare l'errore di interpretare malamente e su questi errori costruire poi pensieri che diventano opinioni e finiscono per diventare dottrine...^__^


    lei dice:
    "ogni uomo ha il diritto di pregare Dio secondo la propria religione "

    ma questo non è messo in discussione dall'articolo, visto che di questo si sta parlando;-)
    avrò dunque anch'io il diritto di ricevere la comunione alla bocca al Duomo di Milano? Ebbene, questo al momento mi è impedito perchè qualcuno lo ha vietato, ma si difende poi la libertà religiosa altrui...comprende dove si annida il problema?

    La parabola del Samaritano non scavalca l'onere della predicazione del Vangelo e dell'unicità del Cristo nella sua Chiesa e non c'entra nulla nè con l'articolo, nè con la strumentalizzazione fatta dai Media contro il card. Tettamanzi...
    La prima vera Carità E' LA VERITA'...
    se assistiamo ad un continuo SCOLLAMENTO di quanti si dicono Cattolici (autorità ecclesiali comprese) contro il passato della Chiesa a favore di una sorta Chiesa NUOVA ed esclusivamente Samaritana, comprenderà bene che questo non è ciò che ha chiesto Cristo nè quello che sta facendo e dicendo il Pontefice...

    Era la festa di Sant'Ambrogio, mi dica quante comunità e quanti cattolici lombardi hanno vissuto LA DOTTRINA DI QUESTO SANTO in questo giorno di festa perchè sollecitati dai propri pastori A DIVULGARE LE SUE CATECHESI?

    Evitiamo certamente il gossip mediatico lanciato contro il cardinale Tettamanzi che, sinceramente, in linea generale non merita certi attacchi brutali, ma come dice l'articolo, perchè è di questo che si parla, non nascondiamoci neppure dietro il dito...i problemi ci sono e sono DENTRO LA CHIESA prima ancora che fuori...

    al momento mi appare evidente che gli unici luoghi di culto PERSEGUITATI sono quelli Cattolici in tutto il mondo... due giorni fa nel Congo sono morti un prete ed una suora, in Iraq le suore domenicane sono state assalite e la Casa colpita gravemente, la chiesa di rito melchita-cattolica completamente rasa al suolo, si fa volantinaggio per cacciare i cattolici dal paese...in India i Media tacciono sulla persecuzione contro i cattolici dove altre due chiese sono state rase al suolo e l'Eucarestia depredata...i fedeli vengono costretti ad abiurare...
    In Terra Santa la situazione E' DRAMMATICA a causa del muro i cattolici non possono recarsi alla propria parrocchia da questo muro divisa altrimenti perdono il passaporto... questi cristiani-cattolici stanno chiedendo AIUTO A NOI...lanciano appelli, chiedono risorse E SOSTEGNO MORALE...DOVE STANNO LE NOSTRE INIZIATIVE GRIDATE DAI TETTI?

    Certamente difendiamo il diritto del samaritano non cattolico, ma non dimentichiamoci di DIVULGARE QUESTE INFORMAZIONI mentre sembra evidente che ai pastori in Italia ciò che accade nella Chiesa nel mondo interessi poco o nulla...non è possibile essere continuamente sollecitati alla difesa delle altre religioni quando la nostra Madre Chiesa è attaccata in tutto il mondo e I FEDELI NOSTRI PRIMI FRATELLI CI CHIEDONO AIUTO...

    Questo è il problema, ogni giorno veniamo chiamati al rispetto della fede altrui come se in Italia ci fosse una minaccia per i non credenti o i non cattolici...questo ci dipinge spesso malamente mentre nella quotidianità risultano esserci miglia e migliaia di samaritanni soccorsi, mentre ci si dimentica dei samaritani cattolici sparsi nel mondo...

    eh!

    RispondiElimina
  24. se quando un uomo prega diventa un "povero semi-inconsapevole"...non riesco allora neanche ad immaginare cosa tu pensi delle giornate fatte ad Assisi di preghiera per la pace: un avanzamento delle tenebre?
    Vittima e COMPLICE perchè uno prega in una moschea? Le moschee sono allora anticamere dell'inferno?...preferisco pensare di no e preferisco pensare che la preghiera è sacra più del luogo in cui viene fatta.

    RispondiElimina
  25. talenti seppelliti:

    Quelli che promuovono il nuovo ecumenismo conciliare non ricordano
    mai ai non-cattolici la necessità di convertirsi alla Chiesa cattolica per salvarsi.

    Ma questa necdessità i teologi e prelati conciliari e post- l' hanno archiviata....e dimenticata essi per primi:
    perchè il TALENTO sotterrato non dà più frutto !!!

    RispondiElimina
  26. Excellent article.
    Pour ce qui regarde le fond de la question (la fameuse "liberté religieuse") Mgr Lefebvre et la FSSPX n'ont jamais dit autre chose.
    Un point, cependant, demande correction: l'origine de l'actuelle "décomposition du catholicisme" (P. Louis Bouyer) n'est pas à chercher dans une interprétation erronée du Concile Vatican II, mais dans le Concile lui-même.
    C'est le Concile qui a provoqué la rupture avec la Tradition doctrinale de l'Église, sur le point en question comme sur d'autres.
    Il ne peut donc pas y avoir d'interprétation, dans la ligne de la Tradition, d'une doctrine fausse, sauf à manipuler les textes. Il ne peut y avoir que la reconnaissance de cette même fausseté — et son rejet.
    Le retour à la Tradition de l'Église (la reconstruction de ce qui a été détruit par les doctrines erronées professées par le Concile) ne pourra s'effectuer que par la réforme (correction et, même, abjuration) de tout ce qu'il y a de faux dans le Concile lui-même.
    C'est, du reste, l'enjeu des discutions actuelles entre la FSSPX et les représentants du Vatican.

    RispondiElimina
  27. Ricordo Assisi....
    giornata storica in 2000 anni!
    .....sì, maggio55 ha ragione: ricordiamo tutti la giornata storica di incontro inter-religioso di Assisi, dove il papa Vicario di Cristo, pregava in mezzo ai capi di tutte le varie religioni, (tutte false!) a pari livello, senza nessun segno distintivo della sua unica Dignità di rappresentaare Cristo-Dio : io lo ricordo con grande rammarico e sconcerto, perchè tra noi ragazzi di allora cominciò a circolare la convinzione che tutte le religioni fossero uguali e rispettabili,
    e che la Chiesa non aveva più nè il diritto nè il Mandato di annunciare il Vangelo a tutte le genti...
    Ci trovammo ad un tratto con le certezze si sempre che cominciavano a crollare!

    RispondiElimina
  28. Tettamanzi è l'anti Albino Luciani.
    L'altra sera, al tg1, Tettamanzi parlando di se stesso dice al giornalista : "Ma dove lo si trova uno in alto loco che sta così vicino alla gente?".
    Uno in alto loco? Ma se sai di stare così in alto taci e smettila di compiacerti. Alessandro

    RispondiElimina
  29. C.C ha detto...
    Caterina è ovunque...
    Intervengo solo per dire di non abusare di citazioni di Dignitatis Humanae. Potrebbero essere usate contro di voi.(altre citazioni dello stesso documento che paiono dire il contrario)

    ********************

    ^__^ ovunque come lei, altrimenti non potrebbe fare questa constatazione!

    Dice bene: "potrebbero essere usate contro di voi", ma occorre specificare che ciò non dipenderebbe dal testo ma dall'interpretazione che si vuole dare scollata dagli insegnamenti della Chiesa di prima del Concilio...
    L'articolo infatti sottolinea il problema della rottura con la Chiesa del passato il che non è denuncia nuova, ma perfino di Benedetto XVI alla Curia per il Natale del 2005 ed anche li si disse che il Papa aveva "attaccato" i cardinali della Curia...
    ergo?

    Ogni interpretazione del Concilio deve tener conto, come dice il Papa nella Lettera ai vescovi, del patrimonio dottrinale e magisteriale della Chiesa di ogni tempo...SENZA SPACCATURE...

    Continuo pertanto a sostenere che non fu mai nelle intenzioni del Concilio emanare documenti di spaccatura, ma queste furono causate dalle interpretazioni arbitrarie diventate quasi una sorta di nuova dottrina: le proprie opinioni diventano la verità...

    e i fatti ci dicono come questa spaccatura non solo c'è, ma che è diventata una vera voragine e che se non si rimette il Cristo al centro CON LA SUA CHIESA DI SEMPRE, essa non si chiuderà mai perchè si tende a mettere al centro Cristo si ma privato DEL MAGISTERO ecclesiale di tutti i tempi...
    un Cristo accomodante, samaritano, pietoso, equiparato agli altri, equiparato alle altre fedi o religioni...

    RispondiElimina
  30. tante verità...vere9 dicembre 2009 alle ore 11:57

    "L'ecumenismo il Nemico dell'Immacolata"
    così ha detto San Massimiliano Kolbe.
    In altre parole -insisteva San Massimiliano- non c' peggior nemico
    dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti.
    Noi dobbiamo realizzare il più rapidamente possibile l'obiettivo
    della Milizia Immacolata, cioè conquistare all'Immacolata, ed attraverso lei al Sacratissimo Cuore di Gesù, il mondo intero ed ogni singola anima che
    vive oggi o che vivrà domani, fino alla fine del mondo."
    Padre Edward Hanahoe, un grande teologo degli anni '50 smaschera il male intrinseco del nuovo ecumenismo. Spiega che esso reca l'effetto nefasto di perpetuare lo status di separazione, di tenere le persone fuori dalla Chiesa Cattolica piuttosto che farvele confluire.

    ECUMENISMO: PORTA attraverso la quale i cattolici sono diventati relativisti!

    RispondiElimina
  31. maggio55 ha detto...
    se quando un uomo prega diventa un "povero semi-inconsapevole"...non riesco allora neanche ad immaginare cosa tu pensi delle giornate fatte ad Assisi di preghiera per la pace: un avanzamento delle tenebre?
    Vittima e COMPLICE perchè uno prega in una moschea? Le moschee sono allora anticamere dell'inferno?...preferisco pensare di no e preferisco pensare che la preghiera è sacra più del luogo in cui viene fatta.

    ********************

    ??????????????????????
    ???????????????????
    ??????????????????

    ma che c'entra?

    innanzi tutto alla prima riunione di Assisi l'allora card. Ratzinger si rifiutò di andarci e chiese al Papa di fare un Documento opportuno che chiarisse il concetto di vera religione, nasce la Dominus Jesus...
    ergo?

    L'articolo non giudica le moschee, ci si attenga al testo perchè è di questo che si parlava...è lei che ora insinua il dubbio di un giudizio negativo inutile ed insensato...in tal modo siamo OT

    Le ho specificato dei grossi problemi contro i Cristiani Cattolici nel mondo e lei come mi risponde? sulle moschee....ma cosa vuole che mi importi delle moschee quando ieri i cattolici di Terra Santa hanno GRIDATO l'ennesimo appello di aiuto...hanno chiesto solidarietà e aiuti economici e che si sentono abbandonati...

    ma lei è cattolico o musulmano?

    RispondiElimina
  32. x Caterina

    si può sapere una volta per tutte
    COME è potuto accadere che le affermazioni del Concilio subissero false interpretazioni ??
    Erano forse EQUIVOCABILI?
    Se un discorso è chiaro e netto NON SARA' MAI CONTROVERTIBILE, non ti pare?

    La Parola di Gesù non è materia per sofisti,
    ESSA è SI' SI' NO NO !

    RispondiElimina
  33. eh cara Caterina...

    OBIEZIONE 1
    (a parziale difesa di maggio...
    come attenuante della sua confusione, e di gran peso, vedi un po'...)

    POTENZA delle immagini:
    secondo te, il cattolico medio è rimasto colpito in modo netto e profondo dalla SCENA del Papa-uno-tra-tanti (con scene annesse di riti pagani di sgozzamenti di galli sull'altare di Cristo !)...
    oppure da quel documento "Dominus Iesus", che nessun parroco si è mai sognato di nominare ?

    hai mai provato a chiedere a un fedele medio se ha mai sentito (altro che letto!) la Dominus Iesus??
    e chiedi invece QUANTI HANNO VISTO IN TV l'incontro "paritario" tra i leader religiosi!
    (prova, eh!)

    RispondiElimina
  34. Anonimo ha detto...
    x Caterina

    si può sapere una volta per tutte
    COME è potuto accadere che le affermazioni del Concilio subissero false interpretazioni ??
    Erano forse EQUIVOCABILI?
    Se un discorso è chiaro e netto NON SARA' MAI CONTROVERTIBILE, non ti pare?

    La Parola di Gesù non è materia per sofisti,
    ESSA è SI' SI' NO NO !

    *******************************

    da 15 anni cerco di comprendere i testi del Concilio e lo confesso, diventa difficile leggerli IN CONTINUITA' con il Magistero passato... difficile dunque ma non impossibile..^__^

    Ciò che appare equivocabile sta più nel linguaggio e nelle terminologie usate che non nella sostanza dei testi... non sono una esperta e non saprei dunque valutare in quale modo si possa o si potrà superare questo ostacolo, ma è certo che con Benedetto XVI l'aiuto che ci è stato donato è immenso ^__^

    ti faccio un esempio concreto...

    in un’opera di S. Vincenzo Lirinense, scrive:

    “Dirà forse qualcuno: Non si dà, dunque, progresso alcuno della religione nella Chiesa di Cristo? Altroché se si dà, e grandissimo! Chi vorrà essere tanto ostile agli uomini e tanto odioso a Dio da tentare di impedire un simile progresso? Però avvenga in modo tale da esser veramente un progresso della fede e non un’alterazione.
    Progredire, infatti, significa che una cosa si amplifica rimanendo se stessa; mutamento, invece, significa che una cosa passa a diventare un’altra cosa
    .
    È necessario, dunque, che crescano — e crescano molto gagliardamente — col passare delle generazioni e dei tempi l’intelligenza e la scienza e la sapienza della fede sia nel singolo sia presso la comunità, sia in ciascun cristiano sia in tutta la Chiesa: però la crescita della fede avvenga soltanto ferma restando la sua propria natura, cioè entro l’ambito dello stesso dogma, nel medesimo significato e nella medesima sentenza — in suo dumtaxat genere, in eodem scilicet dogmate, eodem sensu eademque sententia” (Commonitorium,23 -PL50,667)


    Mi colpiscono due aspetti di questo quadro che riporto dal libro "Nova et Vetera di mons. Luigi Maria Carli del 1969, che tratta appunto di questo TRADIMENTO alla Tradizione ed al vero Progresso da dopo il Concilio Vaticano II:

    1) il primo aspetto è la serenità attraverso la quale tale san Vincenzo espone, meravigliosamente, una verità talmente logica, talmente razionale da farla diventare davvero divina (come il Verbo era Dio ma anche veramente Uomo!) di cui, per altro, era già frutto maturo della conoscenza della Chiesa, altrimenti tale santo non avrebbe potuto esprimersi così chiaramente, ossia, ciò che scrive è leggibile chiaramente già come pensiero assunto e maturato dalla Chiesa....^__^
    Mi appare pertanto una gravissima REGRESSIONE ciò che stiamo vivendo da 40 anni a questa parte...un tradimento al vero senso del Progresso...

    2) il secondo aspetto è quello della FEDE, la sua progressione associata indissolubilmente alla Tradizione....anche questo aspetto, così magnificamente espresso nell'Anno Domini 434 è stato grandemente tradito ed assistiamo ad una regressione della fede come non si era mai visto neppure al tempo dell'arianesimo, perchè Ario almeno in qualcosa credeva!

    In entrambi gli aspetti da me analizzati, e senza pretesa alcuna, la Fede non è più associata alla Tradizione ma al "GESU' SOLO", slogan di protestante memoria...non importa a quale Cristo si faccia poi riferimento, non importa se Egli ha il viso induista, musulmano o di Simba, o di Gandhi....l'importante è che NON abbia il volto PURAMENTE CATTOLICO...

    E' QUESTO IL VERO PROGRESSO DELLA FEDE NELLA TRADIZIONE creduta sempre dalla Chiesa come ci dimostrano le parole di san Vincenzo?
    e per quanto mi sforzi non ho trovato nei testi del Concilio insegnamenti volti a questo regresso...
    ;-)

    RispondiElimina
  35. ...e la scena del Buddha posato sull'altare,
    sempre ad Assisi, QUALE messaggio veicola (verbo di moda) al povero fedele cattolico (e al poco-credente e al forse-credente) che allibito assiste a ciò ?
    Non è forse un suggerimento eloquente -senza parole- che il culto a Cristo e quello agli dèi falsi e bugiardi siano di pari verità e dignità e quindi rispettabili, mescolabili e intercambiabili ??

    RispondiElimina
  36. Anonimo ha detto...
    eh cara Caterina...

    OBIEZIONE 1
    (a parziale difesa di maggio...
    come attenuante della sua confusione, e di gran peso, vedi un po'...)

    ****************

    ^__^
    la mia era una battuta sull'onda della sua risposta: vengono riportati gli appelli di cattolici che chiedono aiuto, e lui mi risponde con le moschee...ebbè!

    RispondiElimina
  37. L' articolo preso in esame è molto equilibrato rispetto alle polemiche precedenti (http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=2302) anche se gli inviti a limitarsi al Vescovo ad esprmersi, non mi piacciono, inoltre anche le milgiori ntenzioni devono rispetttare la gerarchia e i ruoli, mi sembra che l' invasione di campo ci sia.
    Sempre utile rimarcare il rischio di indifferentismo religioso, ma a me sembra essere questo un pretesto per battaglie politiche.
    Riguardo il referendum svizzero non dimentichiamoci che la Svizziera ha più a che fare con la clinica "Dignitas" che con la Dignitatis Humanae.
    Perchè non riportare l' omelia completa di Sant' Ambrogio del Cardinal Tettamanzi?
    A me non sembvra per nulla male:
    ho trovato solo questo estratto http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/8-dicembre-2009/tettamanzi-vigilo-gregge.shtml
    "Non sono forse da paragonare a codesti lupi gli eretici, i quali stanno in agguato presso gli ovili di Cristo, e fremono attorno ai recinti più di notte che di giorno?"
    Ma sull' ultima uscita di Calderoli che si paragona a Giordano Bruno?

    RispondiElimina
  38. ECUMENISMO: PORTA attraverso la quale i cattolici sono diventati relativisti!

    E' verissimo!

    Si aprlava di testimoni di Geova. Una catechista esordisce: "...che fa! Alcuni sono tanto buoni, esemplari...etc...basta che si fa il bene, non sono diversi da noi!"
    Allibito e senza parole.
    La catechista 65enne, molto in buona fede, dice tutto.

    RispondiElimina
  39. Caterina dice
    più nel linguaggio e nelle terminologie usate che non nella sostanza
    -------
    appunto !!
    POTENZA della parola, nel Bene e nel male!
    Il LINGUAGGIO è stato il cavallo di Troia per introdurre nella Chiesa di sempre il modernismo, scatola magica di tutte le eresie !
    Cavallo di Troia, usato da chi voleva (come i Greci fecero a Troia)
    dare l'assalto alla Città non ben difesa, evidentemente, contro simili cavalli !!

    RispondiElimina
  40. Anonimo ha detto...


    POTENZA delle immagini:
    secondo te, il cattolico medio è rimasto colpito in modo netto e profondo dalla SCENA del Papa-uno-tra-tanti (con scene annesse di riti pagani di sgozzamenti di galli sull'altare di Cristo !)...
    oppure da quel documento "Dominus Iesus", che nessun parroco si è mai sognato di nominare ?

    hai mai provato a chiedere a un fedele medio se ha mai sentito (altro che letto!) la Dominus Iesus??
    e chiedi invece QUANTI HANNO VISTO IN TV l'incontro "paritario" tra i leader religiosi!
    (prova, eh!)


    *************************

    francamente non lo direi con tono giulivo, ma con sommo dolore...
    ne parla anche il cardinale Biffi nel suo libro memorie di un cardinale italiano, sottolineando proprio nella lettera al futuro Papa, IL DRAMMA della disobbedienza a questo Documento...

    Se devono essere le immagini a farla da padrone, in questo senso e non in altro, non lamentiamoci allora se giustamente c'è chi preferisce materiale pornografico alle immagini sacre...

    Io credo che l'incontro ad Assisi andava fatto in altra maniera...resta palese che il Prefetto della CdF non vi andò e come allora stavo con Ratzinger a maggior ragione sto oggi con Benedetto XVI che agisce infatti in altri modi più consoni al ruolo della Chiesa...
    ;-)

    RispondiElimina
  41. x Caterina
    domanda clou:
    CHI ha voluto che i documenti conciliari usassero tale LINGUAGGIO soggetto ad interpretazioni opponibili o rovesciabili(cioè da sofisti), dunque linguaggio ambiguo?

    domanda diramata:
    nei 20 precedenti concilii della Chiesa era mai stato usato un simile LINGUAGGIO AMBIGUO ?

    RispondiElimina
  42. come a Troia ha detto...
    Caterina dice
    più nel linguaggio e nelle terminologie usate che non nella sostanza
    -------
    appunto !!
    POTENZA della parola, nel Bene e nel male!
    Il LINGUAGGIO è stato il cavallo di Troia per introdurre nella Chiesa di sempre il modernismo, scatola magica di tutte le eresie !
    Cavallo di Troia, usato da chi voleva (come i Greci fecero a Troia)
    dare l'assalto alla Città non ben difesa, evidentemente, contro simili cavalli !!

    ****************************

    ^__^ comprendo il paragone e concordo ma fino ad un certo punto...un conto è il quadro in cui avviene l'inghippo del cavallo di Troia, altra cosa è se parliamo della Chiesa GUIDATA DALLO SPIRITO SANTO...
    e allora o si diventa più onestamente sedevacantisti dichiarati oppure, se si riconoscono i recenti Pontefici da dopo Pio XII lo si faccia con rigor di logica...e di onestà intellettuale ^__^

    Credo anch'io ad una sorta di cavallo di Troia ma NON volutamente studiata a tavolino attraverso il supporto dei testi forniti dal Concilio, per me tale cavallo sta in quella NEBBIOLINA SPARSA DA SATANA atta a confondere e a NON far comprendere volutamente la sostanza di questi testi ;-)

    Ciò che infatti accadde subito dopo il Concilio fu UN FUMO DI CONFUSIONE...non si capiva nulla, io ricordo benissimo gli anni dal 1972/73 in poi...^__^

    RispondiElimina
  43. Il ven. Padre Allegra, biblista, citato da P. Manelli al convegno sul motu proprio...faceva eco al Beato pio IX che alla vigilia del concilio vaticano disse: un concilio lo fa lo Spirito Santo, gli uomini e il diavolo...
    La citazione è più lunga...se la ritrovate è illuminante.

    RispondiElimina
  44. cara Caterina,
    se nel discernimento su ciò che accade può aiutare (spero molto...) noi frastornati fedeli del 3. millennio iniziato con tanto smog,
    ...ripeto la
    domanda diramata:
    nei 20 precedenti concilii della Chiesa era mai stato usato un simile LINGUAGGIO AMBIGUO ?
    Quella "nebbiolina di satana" che tu descrivi, c'era mai stata nei 20 concilii?
    E lo Spirito Santo non è stato in grado di dissiparla nel 1962-65?
    come mai?

    RispondiElimina
  45. ...correggo e preciso: come mai dopo il Concilio non hanno predominato le interpretazioni giuste, ma quelle fuorvianti ? Perchè non c'è stato un intervento deciso dall'alto a promuovere le RETTE interpretazioni del Concilio, che aveva detto e scritto cose giuste e buone ?
    ...da tempo rifletto e mi pongo domande su questi accadimenti oscuri e gravidi di conseguenze penose di disorientamento per noi piccoli fedeli, che da 40 anni ci chiediamo:
    Non dovevano forse le Gerarchie della Chiesa prevenire e raddrizzare le interpretazioni fuorvianti e pericolose, IMPONENDO la GIUSTA LETTURA del Concilio, UNIVOCA, per impedire sul nasceere ogni confusione?
    Capisco che è ancora molto difficile dare risposte adeguate e valutazioni obiettive....

    RispondiElimina
  46. all'anonimo delle 13,05: hai ragione. Ad esempio, il catechismo olandese non doveva essere emendato ma Roma doveva imporre che fosse riscritto da cima a fondo. Alessandro

    RispondiElimina
  47. AMBROGIO CELEBRATO E RIMOSSO

    Perché si può criticare Tettamanzi senza malizia

    A Milano la fede autorizzata dal clero (e da Cacciari) si spiritualizza ogni anno di più

    Giuliano Ferrara

    Ambrogio è imparagonabile, si sa, non per niente è santo e dottore della chiesa.
    Ma una questione ambrosiana esiste, e pesa nel mondo cattolico come un segno di contraddizione, un segno che avrà anche i suoi significati positivi, non c’è da dubitarne, ma non manca di lati negativi, fiacchi, ipocriti, insipidi, tiepidi.
    Se fosse possibile criticare la curia milanese e i suoi recenti titolari, senza malizia e senza vedersi attribuire malanimo, ragioneremmo così. Partendo, per esempio, dal fatto storico che Ambrogio era un santo statista, un facitore di civiltà e rito e territorialità felice, come i suoi successori della Riforma cattolica cinquecentesca, e così occupava con estrema autorevolezza uno spazio pubblico di cui la chiesa, divenuta religione di stato nella sua era, non aveva paura.
    Quella bella ma fragile persona che è Dionigi Tettamanzi, invece, in una con testimoni altrettanto autorevoli, per esempio il cardinal Martini, per esempio il priore di Bose Enzo Bianchi, dello spazio pubblico della religione diffida. Non importa che gli ultimi due papi si siano consacrati anima e corpo alla riaffermazione della libertà di culto e di pensiero e di prassi cristiana; a Milano la fede autorizzata dal clero (e da Massimo Cacciari) si spiritualizza ogni anno di più, la materialità anche civile della presenza religiosa, così corposamente e sapidamente evocata nelle splendide memorie del cardinale Giacomo Biffi, uno straordinario parroco lombardo e un grandissimo italiano, si dissolve in prediche solidaristiche, sociologiche, pauperistiche, povere di visibilità cristiana e ricche di suggestioni tipiche dell’establishment politico cattolico-democratico, ma senza più il genio religioso e politico dei Lazzati.
    Così Tettamanzi è e resta quello del convegno di Verona, che cita contro Ruini e Benedetto XVI Ignazio d’Antiochia per affermare il bello di un cristianesimo che preferibilmente ha pudore nel dire sé stesso, e infatti il sagrato del Duomo di Milano è ospite solitario e muto delle bottiglie d’acqua per Eluana Englaro, ma tribuna possente e recettiva per le preghiere islamiche di protesta religiosa e politica.
    Bianchi addirittura vuole tenere il Crocefisso nel cassetto, perché appeso a un muro gli sembra un’arma brandita dai finti devoti che vogliono disfare Cristo e agitarlo come clava nel nome di una religione civile. L’ideologia liberale ambrosiana avrebbe radici serie e profonde, specie nel grande apostolato moderno di un Montini, poi Paolo VI, che fece della contraddizione e della complessità, da arcivescovo della città e poi da Papa, una ricchezza teologica ed umana da coltivare di fronte alla grande deriva della seconda metà del secolo scorso.
    Ma anche lui, come Ambrogio, sebbene nel pieno della secolarizzazione e della rottura dell’antico patto costantiniano della cristianità, agiva, diceva e significava qualcosa, non si limitava a ostentare il pudore di una cultura sociale spesso debole, banale.

    © 2009 - FOGLIO QUOTIDIANO

    © Copyright Il Foglio, 8 dicembre 2009

    RispondiElimina
  48. In difesa dell’articolo sulla Padania
    ( ma quanti lo hanno letto?)
    Egregio Direttore,
    A mo' di cronaca vorrei ricordare che dare il primato all'ethos sul Logos è eresia. E' in buona sostanza rispondere alla domanda "Quid est veritas?" non con un CHI libero e relazionale, ma con un Quod legislativo e coercitivo. La battaglia per la libertà tout court ( quindi di religione) la si combatte vivendo la lectio di Ratisbona non imponendo un nuovo stato etico dialettizzato ( o hegelizzato) da un mix di religioni indifferenti ma purificando i comportamenti individuali. E’ questione di educazione(Benedetto XVI) o di istruzione ( card. Tettamanzi)?E’ questione di educazione, come ricorda Benedetto XVI ( cui va obbedienza) e del primato di Cristo su Pilato che non va disgiunto, ad esempio, dalla presenza del Crocifisso ( che si scrive maiuscolo perché riferito non al legno ma alla Persona di Cristo) sui muri delle strutture statali. E’ in discussione non solo la libertà religiosa ma il ruolo dello stato e del suo utilizzo da parte di qualunque ideologia fosse anche di matrice religiosa. Da un lato c’è chi sostiene la separazione dello stato dalla Chiesa ( Benedetto XVI) dall’altro chi vuole usare lo stato per imporre un unico modello istruttivo e, di conseguenza, burocratizzare, l’agire umano (card. Tettamanzi et simila, con la solidarietà impositiva e coatta). Ora chi è il medioevale e chi il liberale e moderno? Ora che cosa aspetta il variegato mondo ecclesiale a combattere la battaglia per una piena libertà di educazione seguendo le indicazioni del Santo Padre? Che cosa aspettano i politici di area cattolica a chiedere che venga posto il primo tassello della libertà autentica che è quello della scelta educativa? C’è da chiedersi come mai nell’epoca delle libertà individuali nessuno vuole liberare l’educazione. Che ci sia una cosi sfrenato rincorrere alla parola libertà solo per mascherare,in realtà, una pericolosa volontà di potenza?
    Cordialità,
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  49. All'Anonimo delle ore 12,52 ^__^

    Guarda ti rispondo con un esempio concreto:

    Concilio di Calcedonia Anno 451 dai Canoni:

    XV.
    Delle diaconesse.
    Non si ordini diacono una donna prima dei quarant'anni, e non senza diligente esame. Se per caso dopo avere ricevuto l'imposizione delle mani ed avere vissuto per un certo tempo nel ministero, osasse contrarre matrimonio, disprezzando con ciò la grazia di Dio, sia anatema insieme a colui che si è unito a lei.

    ***********************

    dunque c'erano le diaconesse ^__^
    sabgliò quel Concilio, fu equivoco, oppure fu appositamente modernista per il suo tempo? ^__^


    e ancora:

    XIX.
    Due volte all'anno bisogna celebrare i sinodi in ciascuna provincia.
    E’ giunto alle nostre orecchie che nelle province non si tengono i sinodi dei vescovi stabiliti dai sacri canoni, e che, di conseguenza, vengono trascurati molti degli affari ecclesiastici che avrebbero bisogno di riforma. Pertanto il santo concilio stabilisce, in conformità ai canoni dei padri, che due volte all'anno i vescovi di ciascuna provincia si riuniscano nel luogo scelto dal vescovo metropolita e trattino le questioni in sospeso. 1 vescovi che non prenderanno parte alle riunioni, standosene nelle loro città pur essendo in buona salute e liberi da impegni urgenti e necessari, siano fraternamente ripresi.

    ************************

    ^__^ perchè allora si da la colpa al Concilio Vaticano II per l'autorità dei SINODI attraverso i quali anche oggi come allora i vescovi sono chiamati a riunirsi per trattare le cose in sospeso e per risolvere i problemi della Chiesa? e si parla di RIFORMA...^__^

    Questo Canone potrebbe rientrare tranquillamente in un testo di questo ultimo Concilio che nessuno si accorgerebbe della sua datazione...

    Ripeto il problema sta in quella rottura procurata NON dai testi del Concilio, ma dalle loro interpretazioni e dall'aver preso alla lettera la raccomandazione di Giovanni XXIII che non era più il tempo delle scomuniche e degli anatemi, dimenticando però che lo stesso Pontefice aveva ribadito poco prima che il Concilio NON doveva trattare la dottrina della Chiesa MA TROVARE I MODI PER ESPORLA PIU' EFFICACEMENTE...

    questo leggo nei documenti non il contrario...
    ^__^

    RispondiElimina
  50. x Caterina63: io non avevo nessuna voglia di parlare di moschee, stavo semplicemente rispondendo a Cecità : "io temo che neanche il sig. maggio si ricordi più di chi è Gesù, dal momento che ha raccontato di aver pregato il Padre Nostro in una moschea, e di essere felice di averlo fatto!"

    RispondiElimina
  51. credo che ognuno di noi abbia una sensibilità diversa: io quando ho assistito al 1° evento di Assisi mi sono emozionato come la prima volta che ho sentito da giovane la Messa Pontificalis II in una chiesa di Pistoia...

    RispondiElimina
  52. Lo sconcerto di maggio55 di fronte al Cattolicesimo e' quello di chiunque sia stato immerso nelle divagazioni conciliari. Mi metto anch'io ovviamente tra questi.
    Si esclude orami che la Verita' sia quella del Logos, e della sua incarnazione ergo della Divinita' di Cristo Signore e che di fronte a tale verita' tutte le pseudo-verita' (che quindi sono menzogne) abbiano a cadere. Oggi, invece, i Vescovi cattolici, successori degli Apostoli, fanno l'apologia del "fenomeno" religioso, senza assolutamente distinguere CHI si prega, e come, e dove.
    E' nell'abolizione e divieto della "Discriminazione" e quindi della scelta razionale, ma basata sugli elementi evidenti, ovvero la rivelazione che abbiamo ricevuto, che si sostanzia lo sfacelo della nostra civilta' cristiana.

    Vista la vicinanza dell'anniversario e la connessione d'argomento, desidero concludere con una citazione dall'enciclica Quanta cura del Beato Pio IX :
    "Colla quale idea di sociale Governo, assolutamente falsa, non temono di caldeggiare l'opinione sommamente ruinosa per la cattolica Chiesa e per la salute delle anime, dal Nostro Predecessore Gregorio XVI di venerata memoria chiamata delirio, cioè «la libertà di coscienza e dei culti essere un diritto proprio di ciascun uomo, che si ha da proclamare e stabilire per legge in ogni ben costituita società, ed i cittadini avere diritto ad una totale libertà che non deve essere ristretta da nessuna autorità o ecclesiastica o civile, in virtù della quale possano palesemente e pubblicamente manifestare e dichiarare i loro concetti quali che si sieno, ossia con la voce, ossia coi tipi, ossia in altra maniera». E mentre ciò temerariamente affermano, non pensano e non considerano che essi predicano la libertà della perdizione, e che «se alla umana persuasione sempre sia libero il
    disputare, non mai potranno mancar quelli che ardiscono resistere alla verità, e confidare nella loquacità dell'umana sapienza, mentre quanto la cristiana fede e sapienza debba evitare questa nocevolissima vanità, lo conosce dalla stessa instituzione del Signor Nostro Gesù Cristo»."

    Cordialmente,

    FdS

    RispondiElimina
  53. maggio55 ha detto...
    credo che ognuno di noi abbia una sensibilità diversa:

    **************************

    Non si tratta di sensibilità questa è indiscutibile, stiamo parlando di DOTTRINA E DI DOVERI...
    La Dominus Jesus fu scritta non per discutere sulle sensibilità degli spiriti vari, ma per ribadire la Verità della Chiesa Cattolica e per ricordare ai Cattolici i propri doveri...
    ^__^

    Fu forse meno sensibile di lei l'allora card. Ratzinger per non aver accolto quello spirito di Assisi senza prima aver scritto la Dominus Jesus?
    E' meno sensibile di lei Cristo stesso che ha scelto questo cardinale quale successore di Pietro che sta continuando a denunciare le errate interpretazioni del Concilio sull'ecumenismo e sulla libertà religiosa sostenendo che il nostro primo dovere è quello di proclamare il Cristo prodigiosamente concepito, nato, morto e risorto per tutti?

    E' meno sensibile di lei chi chiede con onestà di voler vedere difesa la nostra cultura CRISTIANA offuscata per mettere in risalto la difesa delle altre fedi?

    E' meno sensibile di lei chi in questi giorni avrebbe voluto ascoltare (solo il Papa ne ha parlato) i propri pastori denunciare le persecuzioni in Terra Santa dei nostri Fratelli nella fede costretti a scappare e a fuggire, mentre li sentiamo difendere i minareti?

    E' meno sensibile di lei chi vuole essere sostenuto nella propria cattolicità?

    Ovvio che no....e certi paragoni non sono belli ^__^
    ma spero che abbia compreso il perchè le ho risposto così...

    RispondiElimina
  54. io non sono sconcertato (l'unico mio grande dramma è il non poter ricevere il pane eucaristico), al mia fede in Dio è ancora salda e sento di amarLo sempre di più ogni giorno che passa. E secondo me i tempi sono segnati da tanti avvenimenti positivi anche nella Chiesa...un po' più di collegialita (speriamo) ci aiuterà a evitare errori come quello della sostituzione impositiva della liturgia tridentina con la nuova liturgia...

    RispondiElimina
  55. Cara caterina,
    non confondiamo lo spirito di Assisi con il significato che il Papa volle dare a quell'incontro.
    Ci hanno messo le mani come al solito i relativisti che non ci hanno capito nulla.
    GPII e BXVI sono per una religiosità incarnata dal Cristo. Le culture, le religioni vanno "incarnate" va cioè mantenuto ciò che è cristiano/cattolico ed eliminato tutto ciò che non lo è. Ad esempio Dio in punta di spada, la divisione in caste induista, il fariseismo statale ebraico lo spiritualismo del nulla buddista e così via.
    Mai GPII parlò di relativismo ma sempre operò per la saldezza della barca Chiesa portata nei vari porti.
    La preghiera una volta che è rivolta a Dio è preghiera. E' il fine della preghiera che va guardato. I monaci dicevano che basta annunciare il nome e questo è preghiera. Bene! E' comune alle spiritualità diverse l'annuncio del nome. Bisogna mantenere lo strumento e cambiare il nome: non buddah ma Cristo. Poi lo spirito Santo muoverà i suoi passi.
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  56. un po' più di collegialita (speriamo) ci aiuterà a evitare errori come quello della sostituzione impositiva della liturgia tridentina con la nuova liturgia...
    -----------------------------------
    A dire il vero fu proprio la collegialità ad imporre quella sostituzione obtorto collo.
    La collegialità è operativa e non direttiva. L'autorità indica le diverse realtà applicano a secondo dei contesti le migliori modalità. senza stravolgere il contenuto. Ma la collegialità è oggi intesa come negazione del primato petrino.
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  57. caro maggio55,
    Gesù ha detto:
    "Non sono venuto ad abolire la Legge, ma a completarla"
    "Chi mi ama osserva i miei comandamenti".
    Non so se per lei questa Parola è ancora valida....
    o se lei pensa che abbiamo facoltà di rispettarli solo parzialmente, e seguendo ognuno la propria interpretazione!

    RispondiElimina
  58. Bisogna mantenere lo strumento e cambiare il nome
    ??????

    ma che vuol dire questa roba?
    sig. Matteo, questa è una sorta di intercambiabilità...e di che cosa?
    di uno "strumento" ?
    sta scherzando, forse ?

    RispondiElimina
  59. ...forse Matteo vuole dire che si può ricordare come disse S. Paolo, quando predicando ai Greci, che avevano costruito una statua dedicata al "dio ignoto", volendo svelare il fine di quella loro ricerca (dopo che si erano stancati di quegli dèi falsi e pieni di magagne...):
    "Quel Dio che voi cercate, io vi annuncio che è Gesù Cristo, vero Dio fatto Uomo!"
    (Ma quelli, molto legati ai propri ragionamenti, non lo vollero ascoltare...)

    RispondiElimina
  60. "nei 20 precedenti concilii della Chiesa era mai stato usato un simile LINGUAGGIO AMBIGUO ?
    Quella "nebbiolina di satana" che tu descrivi, c'era mai stata nei 20 concilii? "

    Ma sempre sul Vaticano II si va a parare? L'ambiguità è comunque fenomeno diffuso nei documenti conciliari, che anche in passato nascevano dalla mediazione fra tesi anche molto differenti. Faccio un esempio dal Concilio di Trento, dove si discusse a lungo sul problema dell'obbligo di residenza per i vescovi. La formula che i padri più rigorosi chiedevano era che l'obbligo di residenza fosse dichiarato "di diritto divino", quindi indiscutibile. Come si può facilmente capire, i vescovi che di diocesi ne avevano due o tre (con i relativi benefici...) non ne volevano sapere. Alla fine si raggiunse un compromesso appunto su una formula ambigua, che dichiarava la residenza "precetto divino", dunque stabilendo che era cosa buona e giusta ma di fatto non impedendo che i vescovi ancora per un pezzo continuassero a cumulare diocesi. La pratica cessò molto più tardi, quando la Chiesa la vietò espressamente. Altro compromesso (ma se ne potrebbero citare a iosa restando a Trento) fu raggiunto sui seminari, che vennero istituiti ma non si sancì l'obbligo per i futuri preti di frequentarli. Le ambiguità e le incompiutezze (cosa diversa dagli errori e dalle eresie) insomma sono fisiologiche in ogni concilio. Tocca poi alla Chiesa porvi rimedio quando ne ha la possibilità.

    RispondiElimina
  61. ...ma S. Paolo in quell'occasione ha fatto un annuncio a chiare lettere e ad alta voce, non ha detto ai Greci:
    "Bene, preghiamo davanti a questa statua, voi il vostro dio ignoto e io il mio, noto solo a me!"
    Ha annunciato Cristo Signore, Seconda Persona dell'unico vero Dio!
    Non è rimasto in silenzio davanti a quei poveri cercatori del vero Dio...

    RispondiElimina
  62. Scusami ma non ho capito cosa vuoi dire: ..."Gesù ha detto:
    "Non sono venuto ad abolire la Legge, ma a completarla"
    "Chi mi ama osserva i miei comandamenti".
    Non so se per lei questa Parola è ancora valida....
    o se lei pensa che abbiamo facoltà di rispettarli solo parzialmente, e seguendo ognuno la propria interpretazione!"

    RispondiElimina
  63. Ha detto bene Caterina: mai che questi prelati si preoccupino di denunciare le persecuzioni che i Cattolici devono subire in tutto il mondo, cristiani uccisi, addirittura crocifissi, ma qui nessuno ne parla, si pensa a difendere i musulmani o altri...ma da che cosa? chi gli ha mai negato i giusti diritti?
    In realtà si favorisce il loro espansionismo: e non mi si venga a dire che c'è reciproco rispetto.
    Io vorrei sapere se è accettabile per noi cattolici osservare e sentirci propinare lezioni di rispetto per i diverso-credenti, cioè:
    -io cristiano posso (o devo? per fratellanza) andare a pregare Dio insieme con loro nelle moschee, aiutarli coi miei soldi a costruire moschee, introdurre l'ora di Corano nelle scuole, non fare il presepe se li disturba, e questo è "dialogo" (!) e accoglienza caritatevole...
    -ma si è mai visto il musulmano che entra nelle nostre chiese a pregare il "Dio comune a tutti"?
    Ve lo immaginate?
    Io, per niente.
    Il musulmano ci darebbe soldi per costruire chiese cattoliche?
    Che significa "reciprocità"?
    vorrei che qualcuno me lo spiegasse!

    RispondiElimina
  64. "Quale accordo tra Cristo e Beliar?"
    (Lettera di San Paolo ai Corinzi)

    RispondiElimina
  65. Anonimo 15,16 perfetto! Grazie.
    La preghieera è strumento, il nome è oggetto. Quindi la conversione è pregare pronunciando Cristo e non Buddah!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  66. Annuncio!
    Non può rileggere il post nella sua completezza?
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  67. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  68. maggio55 ha detto...
    io non sono sconcertato (l'unico mio grande dramma è il non poter ricevere il pane eucaristico), al mia fede in Dio è ancora salda e sento di amarLo sempre di più ogni giorno che passa. E secondo me i tempi sono segnati da tanti avvenimenti positivi anche nella Chiesa...un po' più di collegialita (speriamo) ci aiuterà a evitare errori come quello della sostituzione impositiva della liturgia tridentina con la nuova liturgia...

    **************************

    Non so cosa le impedisca di ricevere l'Eucarestia, ma naturalmente in questo le assicuro tutta la mia com-passione (che non è pietismo, ma partecipazione della sua passione) e mi unirò a lei volentieri nella Comunione Spirituale...

    e quando lei dice:

    un po' più di collegialita (speriamo) ci aiuterà a evitare errori come quello della sostituzione impositiva della liturgia tridentina con la nuova liturgia...

    *****

    non posso che concordare con lei: la NUOVA liturgia in tal caso ha sostituito CON IMPIETOSA IMPOSIZIONE QUELLA ANTICA DI SEMPRE...
    e non lo dico io, ma è una denuncia del Pontefice nel MP Summorum Pontificum quando scrive che FU UN ABUSO AVERLA ELIMINATA IMPONENDO CON LA NUOVA UNA CREATIVITA' AI LIMITI DEL SOPPORTABILE...^__^

    Ed è il Papa stesso che cerca infatti in questa collegialità autentica SOSTEGNO DA PARTE DEI VESCOVI che ahimè è latitante...un sostegno proprio a rammentare che non esiterebbe una liturgia NUOVA se si eliminasse l'antica...
    l'Antica Liturgia è il nostro PATRIMONIO SUL QUALE SI FONDA IL NOM, attenzione, quello che sta celebrando il Pontefice....non quello dove continuamente si crea e ci si inventa...

    RispondiElimina
  69. Anonimo ha detto...
    Cara caterina,
    non confondiamo lo spirito di Assisi con il significato che il Papa volle dare a quell'incontro.
    Ci hanno messo le mani come al solito i relativisti che non ci hanno capito nulla.
    GPII e BXVI sono per una religiosità incarnata dal Cristo

    **********************

    esatto ^__^ sono le difese a certi "spiriti" che si deve chiarire...non al contesto del rapporto fra le PERSONE...
    a tal riguardo suggerisco, per approfondire il concetto di libertà religiosa, quanto ho postato qui:

    http://www.oriensforum.com/index.php?topic=1599.msg15221#new

    quando la Chiesa del 1600 autorizzava i cattolici in Cina la venerazione di Confucio ^__^
    la risoluzione del problema detta dei "riti cinesi" venne risolta a partire da Pio XI e fino a Pio XII...

    ^__^

    RispondiElimina
  70. Da ciò che vediamo accadere
    pare proprio che la Chiesa faccia di tutto per compiacere il mondo, più che Gesù Cristo, suo Sposo.
    E' sempre più Chiesa DEL mondo.
    ..............

    "Scomparsa la fermezza apostolica di Paolo nell’escluder ogni rapporto equivoco fra Cristo e qualunque altra divinità o qualunque altra religione pagana, perché il vero Dio non ha nulla a che fare con “gli dèi falsi e bugiardi” (Dante Alighieri), s’avverte - più strisciante che stridente - la contraddizione che emerge quando si studiano documenti come Nostra aetate, la dichiarazione conciliare sul dialogo interreligioso.

    Al tempo del Concilio la Chiesa tutta parve improvvisamente dimentica di sé e pervasa dalla febbre d’un inguaribile ed ingenuo ottimismo. Si parlò di provvidenziali contatti con l’induismo ed altre religioni, nel senso non tanto della missione e della conversione, bensì dell’avvicinamento e dell’assimilazione. Riconoscimenti gratuiti ed ingenui, nell’assoluta reticenza delle radicali differenze oggi drammaticamente sotto gli occhi di tutti.

    L’immagine prevalente che la Chiesa diede di sé nel post-concilio, grazie allo “spirito conciliare” o - come lo chiamò Benedetto XVI - al “Konzils ungeist”, fu di una
    Chiesa bella, giovane, aperta, comprensiva, misericordiosa, aliena da ogni condanna, desiderosa di perdono, nemica dell’intransigenza e della discriminazione:
    la Chiesa-spettacolo, che fa il suo storico ingresso nella Sinagoga di Roma e nelle Moschee del mondo,
    porta sul podio delle Nazioni Unite la sua più alta Autorità, stringe rapporti diplomatici coi propri nemici e carnefici. Si fa insomma non più la Chiesa-nel-mondo, ma la Chiesa-del-mondo.

    Il richiamo di San Paolo ai Corinzi - nel bi-millenario della sua nascita - si fa oggi più che mai vivo per una sana resipiscenza ed un ritorno a Cristo, Unico Salvatore del mondo."
    ---------
    recensione del libro di
    mons. Brunero Gherardini
    "Quale accordo fra Cristo e Beliar?:
    Osservazioni teologiche sui problemi, gli equivoci ed i compromessi del dialogo interreligioso"

    http://fedecultura.com/QualeaccordofraCristoeBeliar.aspx

    RispondiElimina
  71. Esodo 20,1 Dio allora pronunciò tutte queste parole:
    2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3 non avrai altri dèi di fronte a me. 4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso....

    RispondiElimina
  72. Giov. Paolo II ha la responsabilità di non aver vigilato sul convegno di Assisi, con il Budda sull'altare accanto al SS.mo Sacramento ben evidenziato dal lumino, e dai prelati che al Budda s'inchinavano; coi preti ed i vescovi che si facevan benedire dagli sciamani; con i polli sgozzati, stando a quanto scritto da messori, sull'altare di S. Chiara.
    Del resto abbiamo visto G.P.II baciare il Corano e farsi segnare dalla sacerdotessa di Shiva.

    Dinnanzi a tali esempi si spiega perché certi cattolici vadano in moschea e si rivolgano ad Allah col Pater noster.

    RispondiElimina
  73. e dinanzi a tali esempi...santo subito?=??

    RispondiElimina
  74. ...io in una moschea mi ci sonon trovato per curiosità in Albania ove ero in vacanza (vistia archeologica ad Apollonia e Butrinto): ho pregato come io so pregare perchè il luogo mi ispirava a pregare e ho pregato con il Padre Nostro perchè questa è la mia preghiera preferita...lo farei anche in un tempio visnu..."Tale esempi non c'entrano nulla" : mi pare che ci sia la tendenza a criticare sempre i pastori del passato e a lodare sempre quelli del momento (è stato anceh detto che Giovanni XXIII e Paolo VI erano massoni...): il rispetto vale solo per il presente?

    RispondiElimina
  75. e dinanzi a tali esempi...santo subito?=??

    -------
    Anonimo, non chiedere coerenza dove non c'è!

    RispondiElimina
  76. Vermnte certe cose le ho scritte in pubblico anche quando erano in vita, certi papi dl passato.
    Quanto ai rapporti con la massoneria di Giov. XXIII e Paolo VI, chi lo sostiene porti le prove.
    Altro è dire che in loro possa esserci stato uno spirito massonico, che naturalmente va adeguatamente dimostrato.

    Francamente io il Pater preferisco recitarlo guardando il cielo, un bel paesaggio, in cui vedo la bellezza del creatore. Ed anche per strada, estraniamndomi dalla confusione, e, naturalmente in chiesa.
    Quando sono entrato in una moschea, ovviamente sino al punto consentitomi, l'ho fatto soltanto per interesse artistico-storico: Dio non l'ho sentito presente.

    RispondiElimina
  77. OT Fonte oriens forum
    Ogni prima domenica del mese a San Benedetto del Tronto : Messa Tradizionale

    RispondiElimina
  78. Quel che dice Dante è vero: certe volte Giovanni Paolo II ha forse un po' esagerato col dialogo religioso, compiendo certo dei gesti "forti", ma che potevano essere compiuti con più accortezza e con un'adeguata spiegazione.
    Al di là di questa piccola nota sul metodo, non ho alcun dubbio sull'ortodossia e la buona fede di Giovanni Paolo II e dei suoi immediati predecessori (non posso però dire lo stesso di certi loro collaboratori), però poi è ovvio che fedeli e purtroppo anche chierici volendo seguire l'illustre esempio "sbrachino" per più papisti del Papa!

    A tal proposito, mi viene in mente un gesto recente dell'Arcivescovo di Westminster Vincent Nichols (tenendo ben presente che nel clero cattolico inglese è uno dei meno peggio, quindi tutto dire): presenziando alla celebrazione di una importante festa indù in un grande tempio londinese, come gesto di "dialogo" interreligioso ha posto ossequiosamente dei fiori sull'altare, accompagnato dal bramino capo. Insomma, sembrava proprio un gesto di devozione a degli dèi fino a prova contraria pagani!
    A questo punto mi chiedo: tu vescovo vuoi portare un dono simbolico a una importante comunità di altra fede religiosa con cui dialoghi? Bene, fai pure. Penso che non si offendeva nessuno se quei fiori invece di metterli TU sull'altare li consegnavi al bramino e lasciavi che si arrangiasse per i fatti suoi cosa farne.
    Si può (e si deve) essere dialoganti, ma discernendo meglio come è opportuno farlo. Come già detto, sia da laici credenti che dal clero, a qualsiasi livello, non sono sempre arrivati esempi particolarmente accorti, purtroppo.

    RispondiElimina
  79. A Maggio 55 (post delle 22,05): è storicamente accertato che la famiglia materna di Paolo VI aveva avuto aderenti alla Massoneria. Lui volle che si iniziassero i colloqui con la Massoneria italiana ed il suo (di Paolo VI) rapprsentante era il gesuita Caprile, scrittore a La Civiltà Cattolica, colloqui che nelle intenzioni di Paolo VI dovevano portare alla quadratura del cerchio. P. Caprile era convinto (e lo scrisse) della conciliabilità fra Massoneria e Cristianesimo. Poi con l'avvento di Giovanni Paolo II si lasciò cadere il tutto. Grazie a Dio. Alessandro

    RispondiElimina
  80. ho pregato in una moschea non in un tempio degli adoratori di satana e ho pregato con le parole della mia fede: a me viene spontaneo ringraziare e pregare Dio quando sento un'emozione (di gioia e di dolore). Non credo che esistano indicazioni conciliari sul dove è lecito pregare...poi una moschea è per molto uomini un luogo dedicato a Dio

    RispondiElimina
  81. Maggio 55, quale Dio? Il Dio Uno e Trino? Il Dio che è Essere ed Amore come insegna l'apostolo Giovanni? Il Dio che è padre? Questo è il Dio dei cristiani. Alessandro

    RispondiElimina
  82. li consegnavi al bramino e lasciavi che si arrangiasse....

    bravo Burighel!
    questo si chiama buon senso o senso comune, che una volta avevano tutte le persone semplici, anche di bassa cultura, ma normalmente ragionanti.
    Ma i Vescovi l'hanno messo in soffitta?

    RispondiElimina
  83. ...si è persa anche (nella notte dei tempi pre-conciliari) la virtù cardinale della PRUDENZA, virtù di grande peso, (soprattutto per chi deve dare ESEMPI dall'alto), virtù tra le quattro di antica sapienza, che la Dottrina Cristiana aveva fatto sue, accanto alle Virtù Teologali!

    RispondiElimina
  84. a me non interessa sapere, quando devo pregare, se sono in un luogo dedicato al Dio della Trinità...a me viene spontaneo di pregare con le preghiere che conosco e basta. Quando qualcuno (cattolico) prega davanti al muro del pianto o in una moschea commette qualche stranezza? Lo hanno fatto i pontefici che sono i servi dei servi...

    RispondiElimina
  85. Appunto, si dimostra rispetto per altri dei mentre a casa nostra Nostro Signore viene spostato, e noi piccoli fedeli navighiamo in mezzo a queste confusioni.

    RispondiElimina
  86. x maggio 55

    "Se non si vive come si pensa,
    si finisce col pensare come si vive"
    (Paul Bourget)

    ...lei la sapeva questa?
    ed equivale al sempre valido:

    "Chi va con lo zoppo impara a zoppicare" !

    RispondiElimina
  87. x pietra della strada: io in Albania ci vado ogni due anni in vacanza quindi l'eventuale mio ingresso in una moschea avviene in tale occasione. Effettivamente ora zoppico un po' ma solo perchè ho un problema al menisco. Qui in Italia spesso mi invitano alla festa di fine ramadan e ci vado volentieri (gli ultimi due anni è venuto anche il parroco)...e molti musulmani accettano anche il discorso di essere 600 anni indietro rispetto a noi per quanto riguarda la tolleranza e il rispetto poichè il loro Maometto è nato 600 anni dopo l'inizio del cristianesimo (ci sono comunque anche tante teste di c.... integralisti fin dentro le ossa fra di loro)

    RispondiElimina
  88. pienamente condivisibile quanto ha detto dante pastorelli. pretendere di accostare una moschea ad un qualsiasi altro luogo in cui poter pregare il proprio Dio, è relativismo puro e semplice. maggio 55 la moschea è il simbolo dell'anticristianità, leggiti il corano la vita di maometto, la storia, documentati suli massacri scientificamente commessi dai maomettani in danno dei seguaci di Cristo. la moschea è il tempio di satana, negarlo è relativismo puro e semplice, ergo, la prossima volta puoi pregare il tuo dio annacquato in un tempio in cui si fanno le messe nere, è la stessa identica cosa. sei visibilmente confuso e disorientato caro maggio 55, o forse sei sono un anticristiano

    RispondiElimina
  89. x maggio 55: ma allora che problema c'è? quando andrò in Sicilia, andrò nella valle dei templi e lì dirò il rosario: Intanto fra luogo di culto cristiano e cattolico, moschea, tempio buddista o sinagoga non c'è alcuna differenza. Maggio 55, hai mai sentito parlare dell'ontologia del nostro unico e Vero Dio,? Alessandro

    RispondiElimina
  90. forse mi sono espresso male: io non vado in una moschea di solito a pregare ne ho mai partecipato alle riunioni dei musulmani, la liturgia in cui credo si celebra in Chiesa o in casa. Per favore non bestemmiamo parlando di "dio annacquato": Dio è il Mistero. Che la moschea sia "il tempio di satana" fa un po' ridere:è una grullaggine genetica o è un calo di zuccheri momentaneo? Mettiamo tutto su un piano di guerra aperta per difendere la verità? Confuso e disorientato...non segue l'ontologia...sono anticristiano? ...credo proprio che quello di cui non c'è bisogno di questi tempi sono LEGIONARI ma persone che vivono e annunciano il Vangelo. Non tiriamo in ballo i massacri: sia i musulmani che i cristiani sono stati bravissimi a perpetrarli nei secoli in egual misura non è il caso di fare una gara a chi ne ha fatti di più...

    RispondiElimina
  91. E pensare che noi che frequentiamo la Messa in latino possiamo passare per integralisti....

    RispondiElimina
  92. ...solo che, maggio55, loro li fanno ancora i massacri in nome della religione, noi no...

    RispondiElimina
  93. Quando sono entrato in una moschea, ovviamente sino al punto consentitomi, l'ho fatto soltanto per interesse artistico-storico: Dio non l'ho sentito presente.

    Idem. E anche nelle sinagoghe. Sembrano più tribunali o parlamentini che templi. Religioni in cui domina il legalismo, non lo Spirito.
    Diverso nei templi orientali, ma è un'altra storia.

    RispondiElimina
  94. x maggio 55
    a) studia la storia prima di dire che i massacri avvennero in egual misura;
    b) chiedi all'Opera di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che soffre (piazza s. Calisto 16 - Roma) come vivono i cristiani nei Paesi a maggioranza musulmana. Se in Italia non ti trovi bene, perchè non ti trasferisci a Khartoum o a Medina o, meglio ancora a Bagdad o a Mossul o a Islamabad? Alessandro

    RispondiElimina
  95. ...fanno ancora massacri perchè forse sono 600 anni indietro rispetto al cristianesimo: anche i cristiani anche dopo l'anno mille sono stati bravini a spargere molto sangue...

    RispondiElimina
  96. scusami tanto Alessandro ma tutto questo batanio perchè ho scritto di avere detto un Padernostro in una moschea? Non è un gocciolino allucinante?...A me di integrale piace solo la cucina. E in Italia ci sto' benissimo...

    RispondiElimina
  97. Fino a quando non ci sarà la separazione Dio-stato il tempio sarà sempre di Satana.Ed è allegoria! Il mondo è di Satana e Satana è entrato nel Tempio ( Fumo di Satana di Paolo VI dice niente?). Cristo lo scaccia dal tempio ( episodio dei mercanti). La sinagoga e la moschea assomigliano ad un "comune" più che ad un luogo Sacro!
    Noi non abbiamo 600 anni in più noi abbiamo Cristo e fino a quando L'ISLAM non farà i conti con Cristo e con la scienza/tecnica nata nella cristianità rimarrà quel che è una religione civile ( come l'ebraismo. religioni chiuse)! Per la gioia del nuovo imam di Milano si intende. Chi è? Il distributore di pasti il Sig. Tettamanzi!I Cardinali distribuiscono Ostie non pasti!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  98. E' più impegnativo convertire un essere umano alla sequela di Cristo e seguire da vicino la sua anima verso la perfezione che consegnare sacchetti ripieni! Così i loro 'frutti' passano come visibili, e non sia caso che gli altri gli veda soltanto Dio ...

    RispondiElimina
  99. già...la "cura d'anime"!
    Ma questi prelati moderni, così indaffarati a gareggiare con opere socio-assistenziali, e pronti a dire con giocondo compiacimento "Dove lo trovate in alto loco un ministro della Chiesa che sta in mezzo alla gente come me?"...che ne sanno ancora della cura d'anime?
    Quella che faceva stare S. Padre Pio anche 10 ore al giorno nel confessionale, sapendo quanto è (o era...) prezioso quel Sacramento per salvare le pecorelle che tornavano ferite a chiedere soccorso al Buon Pastore, pronto tra mille fatiche fisiche e spirituali a ridonar loro la Grazia santificante e la certezza della vita eterna...
    E così del S. Curato d'Ars, se ne ricordano, come modello, per il suo amore all'Eucaristia, della sua costante adorazione, dalla quale traeva energia e fuoco di carità per amare le anime dello stesso amore di Cristo, che alimentava il suo cuore?
    E quando rivedremo sulla scena della Chiesa (milanese o italiana...) una figura come il card. Federigo Borromeo, o S. Carlo...?
    Ma fermiamoci... e non disperiamo: forse qualche santo Ministro di Dio che opera in carità sia materiale che spirituale, c'è, ma nascosto agli occhi delle TV e alla voracità mediatica, e nella sua umile fatica noto a Dio solo...
    ...e su tutti quegli umili santi sacerdoti nascosti -per pochi che siano- si reggono le sorti della Chiesa, che non crollerà.

    RispondiElimina
  100. ....pare che non si capisca più che la fame più grande dell'uomo è quella di conoscere e amare Dio, che si è rivelato in Gesù Cristo: portare Lui a tutte le anime e a tutti i popoli è la più grande carità, che li sazierebbe in eterno, quella che Nostro Signore comandò dicendo:
    "Andate, predicate, battezzate nel Nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo!"
    (non: "date loro panem et circenses e lasciate che si godano questa vita come possono e lasciateli nei loro falsi culti e moschee e sinagoghe"!...)

    Altrimenti, Gesù Cristo che cosa è venuto a fare?
    solo per risolvere la fame nel mondo e "le problematiche sociali"?
    (solo a queste ultime si è riferito tempo fa un sacerdote nell'omelia per spiegare l'episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci!!)

    RispondiElimina
  101. La scusa più frequente quando si richiede l'applicazione del motu proprio sono gli "impegni pastorali" che non lasciano tempo. I sacramenti son diventati un optional, anzi una perdita di tempo?

    RispondiElimina
  102. ..."impegni pastorali"? A quanto pare anche di questo si son 'liberati' regalandoli ai NC!

    RispondiElimina
  103. caro Matteo la battuta sul nuovo iman di Milano (il vescovo Tettamanzi) te la potevi anche risparmiare: è un vescovo, quindi lo si puo' criticare, ma merita rispetto infinito...pensa alla tristezza di quando si sente definire da qualche beota Benedetto XVI papa natzinger

    RispondiElimina
  104. Ecco Maggio, critichi una buttuta di Matteo per approfittare a sparare la tua, complimenti!
    Helen

    RispondiElimina
  105. ..."impegni pastorali"? A quanto pare anche di questo si son 'liberati' regalandoli ai NC!

    confermo vedi
    Campobasso
    e non solo!

    RispondiElimina
  106. Se si svuota il messaggio di cristo riducendolo a sociologismo, cioè ad un modella fare e non un modello essere si riduce Cristo ad un Maometto non violento o al più ad un Gandhi! Quindi il termine Imam è non provocatorio ma descrittivo di un essere.
    Non è una battuta ma una triste considerazione. Benedetto XVI (Papa) è colui al quale si deve obbedienza. Il cardinal Tettamanzi va per una strada dierettamente opposta. Uno primato del Logos l'altro primato dell'Ethos. Chi è l'eretico? Maggio sveglia la ricreazione è finita!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  107. Il problema non è il Pater Noster recitato nella moschea una sola volta, ma, alla luce di tutto quel che scrive Maggio55, lo spirito con cui l'ha detto.
    Gli è stato risposto a sufficienza. Sarebbe bene lasciamolo meditare un po'.

    Quanto alla partecipazione alla fine Ramadam è già cosa diversa, più mondana e socializzante anche se pericolosissima commistione interreligiosa. Mi auguro che non si sian associati, lui e il suo parroco, alle preghiere islamiche.
    Comunque, provi Maggio a invitare gl'islamici a recitare, che so, le Litanie del Sacro Cuore.
    "E se qualcuno vi porta un Vangelo diverso da questo, non lo salutate, non lo ricevete perché vi rendereste complici delle sue opere malvagie".
    Ma S. Giovanni è Parola del Signore? O "il Vangelo" islamico è quello di Cristo?

    RispondiElimina
  108. o Helen, sveglia: io mi incazzo in entrambi i casi se la vuoi sapere tutta

    RispondiElimina
  109. anche tu Pastorelli capisci tutto al volo vero? Con quel spirito l'ho detto? Io prego dove ho voglia di pregare, in chiesa, al cimitero. al mare, in un bosco, in una moschea...questo è lo spirito: la moschea è un luogo di culto e mi è venuta l'ispirazione di pregare. Esiste qualche norma conciliare che dice dove pregare? (la metto accanto a quella che dice che le decime vanno pagate prima dei tributi...). A me non piace mettere tutto in insieme di regole fisse che mi indicano come devo rivolgermi al Mistero di Dio. Certamente che il ramadan è un evento sociale e basta (per me) pero' rispetto il loro modo di fare festa: pericolosa commistione religiosa? Non so cosa tu pensi che sia il mondo oggi ma se pensi solo a cosa non dovrebbe essere puoi fare una frittata con 12 uova, mangiarla e andare a letto (e basta). Qualcuno ha definito le moschee come luogo demoniaco o simile: se sento un musulmano dire altrettanto della mia Chiesa lo mando a casa coi denti in un sacchettino ma mando volentieri a casa con i denti in tasca chi ha scritto quelle cazzate.

    RispondiElimina
  110. Maggio 55, con Dante Pastorelli non ce l'avrai tanto facile. Tienilo a mente. Pastorelli ne sa più lui di noi tutti quanti messi insieme. Se la moschea non è un luogo demoniaco, di grazia, puoi dirmi qual è la DIFFERENZA ONTOLOGICA fra il nostro Unico (Uno E Trino) e Vero Dio e quello dell'islam? Per par condicio scrivo islam con la i minuscola come i media scrivono cristianesimo con la c minuscola. Alessandro

    RispondiElimina
  111. chiedo scusa per lo scatto di rabbia: se uno ha la dentiera lo rispetto...ma penso sia noto a tutti il significato di demoniaco, è una parola pesante.
    Non capisco cosa c'entri l'idea di DIO Trino e Unico con i luoghi di culto chiese e moschee e altro? Dio rimane tale sempre e ovunque...i luoghi di culto sono NOSTRE esigenze per rivolgerci a Lui non sono istituzioni divine (altrimenti a vedere certi obbobri architettonici moderni si potrebbe perdere anche la fede).
    Lo so (anzi lo sento) benissimo che Pastorelli ha una grande formazione e una grande umanità pero' le sue parole mi sembravano quasta volta un po'..strane.

    RispondiElimina
  112. Maggio....il problema islamico è che mette insieme Dio e la Spada nel Corano! Questo è il problema. Stessa cosa presente anche nel Vecchio Testamento. Quando si dice che Cristo porta a compimento si intende che Cristo elimina la "matura" solo umana delle Sacre Scritture e quindi il Cristianesimo non è più di questo mondo. Questo è il punto! Nel momento in cui l'Islam ripulirà il Corona della violenza umana allora si pacificherà! O più semplicemente diventerà cristiano. Questa è la differenza che c'è tra un luogo di culto cristiano ed uno islamico. Da qui il concetto di demoniaco. Perchè c'è ancora dentro il mondo! Nelle moschee non si predica l'amore per il fratello ma l'aggressione al fratello e questo è chiaramente testimoniato dalle Fatwe, dalle moschee come luoghi di reclutamento per terroristi ecc ecc.
    Più chiaro di così!
    Matteo Dellanoce
    PS Redazione...la passione che Maggio ci ha messo giustifica il torpiloquio...ogni tanto si intende. E mi sembra che la sua correttezza lessicale non sia in discussione. Un piccolo incidente fra amici che discutono polemicamente.

    RispondiElimina