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venerdì 4 dicembre 2009

Il Vescovo di Copenaghen pontificherà more antiquo nella sua cattedrale

Cattedrale Cattolica di Copenaghen
navata centrale
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Dal sito Rorate-Caeli apprendiamo con piacere questa bella notizia, che riproponiamo con nostra traduzione.

"Il gruppo di S. Carlo Borromeo in Copenaghen, Danimarca, ha il piacere di annunciare che domenica 10 gennaio 2010, Sacra Famiglia (secondo il Calendario V. O.) nella Cattedrale Cattolica di Copenaghen, dedicata a S. Ansgar, sarà celebrata una Solenne Messa Pontificale al trono.
A celebrare sarà il Vescovo di Copenaghen S. E. Czeslaw Kozon, assistito dal clero diocesano e da quello della F.S.S.P.
Quella sarà la prima Solenne Messa Pontificale secondo il Messale antico celebrata in Scandinavia dai tempi della riforma liturgica del 1969.
L’evento è ancor più significativo giacchè a celebrarla sarà l’Ordinario del luogo nella propria cattedrale.
Qualche settimana fa, alcuni sacerdoti della Diocesi di Copenaghen si erano scagliati malignamente contro la Messa Tradizionale in latino con attacchi vergognosi, che il Vescovo Mons. Kozon aveva pubblicamente respinto e condannato.
Il gruppo stabile di Copenaghen per la celebrazione della Messa in latino desidera esprimere la sua più sincera gratitudine al proprio Vescovo, Mons. Kozon per la difesa da lui sostenuta in favore della tradizione liturgica cattolica e per la sua generosità pastorale nei riguardai coloro tra i suoi fedeli che desiderano trarre nutrimento spirituale per le proprie anime dalla Messa celebrata secondo la forma straordinaria del Rito Romano.

Attualmente la Messa del 1962 è celebrata due volte al mese nella diocesi di Copenaghen, alla prima e alla terza domenica del mese presso la chiesa del Sacro Cuore in Copenaghen da un sacerdote diocesano.
Il gruppo stabile danese gentilmente chiede di pregare per il Vescovo, Mons. Kozon, e per il rifiorire della vita liturgica e spirituale della Chiesa in Danimarcha e nel resto della Scandinavia.
In particolare esso incoraggia tutti i suoi amici cattolici della Scandinavia a recarsi alla Cattedrale di Copenaghen il 10 gennaio prossimo per questo importantissimo evento e per testimoniare che è attuale e concreto nella società odierna il desiderio per la Messa nell’antico rito. "
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Fonte: Rorate-Caeli

7 commenti:

  1. E' la notizia con la quale spero che ogni giorno apra il sito quando ne digito l'indirizzo sul mio pc.
    che dire, son felice, ma indignato dai soliti vescovi "conciliari" con gli anticristici maomettani, ed intoleranti e livorosi con i cattolici, quelli veri e non quelli a chicchiere, della tradizione.

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  2. a quando un vescovo metropolita in Italia celebrerà "sdoganandola" la messa V. O.?

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  3. alle calende greche!
    (sotto "il brutto poter che ascoso a comun danno impera"..., e che tutti tiene soggiogati con pugno di ferro, è solo una pia illusione...)
    Se la Provvidenza stessa piloterà questo sacro dietro-front, è certo però che l'Italia sarà l'ultima in tutto l'orbe cattolico!

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  4. Se poi è vero che anche in danimarca si vuol fare il referendum sui minareti...buone notizie dalla Cara e Vecchia Europa!
    Matteo Dellanoce

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  5. Sono costernato nel leggere delle belle notizie solo dall'estero.
    In Italia , fatta eccezione per la Diocesi di Albenga, nessun Presule, o tanto meno un Capitolo o un Parroco di una Cattedrale, sente il bisogno di elevare alla Maestà di Dio il Santo Sacrificio della Messa nel rito dei nostri Padri e nella forma solenne.
    Mettendo da parte le mie "simpatie" per la forma antica della Messa io credo, alla stessa stregua dei simpatici montanari dei paesi dell'Appennino, che almeno in alcune solennità vada celebrata la Messa, solenne, nell'antico rito romano così come fanno i fratelli Anglicani, che ora stanno per perfezionare la loro unione con Roma, ed addirittura alcune comunità Luterane scandinave.
    Cosa c'è di male se un Parroco o un Capitolo Cattedrale in occasione di una solennità avvertano i fedeli " la settimana prossima la Santa Messa sarà celebrata nella forma solenne dell'antico rito della chiesa"?
    Siamo arrivati al paradosso che vengono annunciate, non solo nella settimana dell'unità dei Cristiani, le Liturgie orientali, con molta enfasi, ma l'antico rito romano, ben più antico e fonte ed ispirazione di tutte le Liturgie "ad orientem" viene disprezzato e ignorato anche dopo il Motu Proprio.
    Nella mia Regione , le Marche, hanno persino usato la parola " concentrati" per noi fedeli.
    Un Parroco, che celebra, nascostamente, per noi mi ha detto che i Vescovi hanno pensato che i fedeli legati all'antica Liturgia è meglio che siano concentrati in un unico posto : Campocavallo di Osimo.
    Ovvio che io inorridisco alla parola "concentrati" perchè evoca in me cupi ricordi : dal ricordo dei marchigiani fedeli al Papa che vennero concentrati , dopo la cossidetta unità d'Italia, in campi di "rieducazione" in Piemonte fino ai più tristemente noti esempi del secolo scorso delle concentrazioni di massa.
    Mentre all'estero di Pastori stanno dando esempio di intelligente azione pastorale in Italia,il Paese delle chiese-cubo e delle chiese-panettone, rispolverano sinistre terminologie dall'orrido sapore razzista.
    Preghiamo perchè lo Spirito Santo illumini anche i nostri amati e miopi Pastori.
    A.C.

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  6. Complimenti al vescovo danese! Vediamo in quanti l'imiteranno!

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  7. Speriamo lo imiti l'Ordinario di Oslo

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