Si è spento il 23 dicembre scorso alla bell'età di 95 anni il teologo domenicano olandese Edward Schillebeeckx. Dopo essere stato allievo dei corifei della nouvelle théologie Congar e Chenu, suoi confratelli (all'epoca ancora tenuti a bada e sanzionati dal Sant'Uffizio), aderì con convinzione al verbo progressista e antidogmatico e divenne uno dei teologi che con i loro scritti più influenzarono il Concilio, pur non rivestendo l'incarico ufficiale di perito: era il ghost-writer del nefasto card. Alfrink.
Partito da una ricostruzione storica dei dogmi, naturalmente soggetti a 'evoluzione' e storicamente condizionati, quindi mai immutabilmente veri, arrivò alla negazione di una buona fetta della fede cattolica: fu richiamato ai primi anni '80 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede per aver negato la verità oggettiva della risurrezione di Gesù, ma molte sono le sue affermazioni incompatibili con la fede cattolica (se non cristiana tout court): fautore di una collegialità che esclude ogni ruolo effettivo del papa; assertore di una sostanziale equivalenza delle religioni come segni o sacramenti di salvezza; negatore della pena eterna, e così via. Da ultimo, è stato l'ispiratore del famigerato libello dei domenicani olandesi Kerk & Ambt (Chiesa e Ministero) per cui dev'essere la comunità ecclesiale a scegliere "dal basso" chi presieda l'eucarestia (e “non fa differenza che sia uomo o donna, omo o eterosessuale, sposato o celibe"), e tutta la comunità deve poter pronunziare le parole, espresse in forma libera, di consacrazione: in pratica la negazione del sacerdozio ministeriale.
Insieme a Chenu, Congar, Rahner e Küng, fondò la rivista di teologia ultraprogressista Concilium.
Che dire? De mortuis nisi bonum. Quindi meglio tacere.
Partito da una ricostruzione storica dei dogmi, naturalmente soggetti a 'evoluzione' e storicamente condizionati, quindi mai immutabilmente veri, arrivò alla negazione di una buona fetta della fede cattolica: fu richiamato ai primi anni '80 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede per aver negato la verità oggettiva della risurrezione di Gesù, ma molte sono le sue affermazioni incompatibili con la fede cattolica (se non cristiana tout court): fautore di una collegialità che esclude ogni ruolo effettivo del papa; assertore di una sostanziale equivalenza delle religioni come segni o sacramenti di salvezza; negatore della pena eterna, e così via. Da ultimo, è stato l'ispiratore del famigerato libello dei domenicani olandesi Kerk & Ambt (Chiesa e Ministero) per cui dev'essere la comunità ecclesiale a scegliere "dal basso" chi presieda l'eucarestia (e “non fa differenza che sia uomo o donna, omo o eterosessuale, sposato o celibe"), e tutta la comunità deve poter pronunziare le parole, espresse in forma libera, di consacrazione: in pratica la negazione del sacerdozio ministeriale.
Insieme a Chenu, Congar, Rahner e Küng, fondò la rivista di teologia ultraprogressista Concilium.
Che dire? De mortuis nisi bonum. Quindi meglio tacere.
In Toscana dicono "da vivo era un gran budello. Da morto un santo!". Come dire? Meglio da morto!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
beh, ne avete dette comunque molte...
RispondiEliminaIn ogni caso "Ambt" significa ufficio o ministero, non ambito...
Ma non mi pare sia l'unica cosa un po' superficiale di questo post
Ma allora non è vero che sono sempre i migliori quelli che se ne vanno!!?
RispondiEliminaE' ora davanti ad un giudice più imparziale di noi
RispondiEliminaE che cosa ci sarebbe di superficiale?
RispondiEliminaA parte che non è semplice approfondire in qualche riga l`influenza nefasta che Schillebeeckx ha avuto nella Chiesa (posso dirlo senza temere di essere superficiale e religiosamente incorretta?), ci sarebbe forse qualcosa di falso e non provato nel contenuto del thread?
REQUIEM AETERNAM.
RispondiEliminaMarco Stazzu ha ragione: il post è superficiale, ma in perfetta sintonia con la superficialità dell fede cattolica del defunto e come superficiale è la fede cattolica oggi diffusa in questa Chiesa conciliare.
W i frari domenicani in giacca e cravatta (ma almeno che usino per le giacche dei tessuti più moderni e per le cravatte delle fantasie meno lugubri).
Antonello
Quello che Dio ha operato e manifestato nell’uomo Gesù di Nazareth
RispondiEliminasembra far scoppiare i nostri presuntuosi contenitori dogmatici.
Ormai, dalle accademie teologiche alle realtà ecclesiali di base, teologi
e teologhe in grande numero, spesso sospettati più che incoraggiati,
emarginati più che non invitati a parlare con coraggio e libertà, compiono
un servizio prezioso i cui frutti saranno visibili solo più tardi.
Oggi, riferendoci alle formulazioni dei primi concili, diventa evidente
che: “Quei padri conciliari parlavano da cristiani, ma pensavano da
greci”, ma “noi non siamo obbligati ad accettare i presupposti filosofici
e antropologici di quei concili greci come condizione di una fede
viva… In essi l’uomo Gesù, ebreo di Nazareth, scomparve… . Inoltre,
ciò che quei concili intendevano dire fu essenzialmente indurito e spesso
distorto nella catechesi, nella predicazione e nella teologia”. Ecco
perché diventa antistorico mantenere ossessivamente, prosegue
Schillebeeckx, l’intangibilità di quelle formulazioni: “Il modello di
Calcedonia non parla più in termini umani ed è di solito incomprensibile”.
Basti pensare alla distanza che esiste tra l’attuale concetto di persona
rispetto all’ipostasi del passato. Oggi, nella mutata costellazione dell’esperienza
umana soggettiva e oggettiva, la dottrina cristiana delle
due nature dà luogo ad una vera “fallacia ipostatica” con “il rischio di
ridurre Gesù a un semplice manichino guidato da un burattinaio invisibile.
In tale modo la cristologia dei vangeli viene inserita in un modello a
lei estraneo e di fatto la figura umana di Gesù è completamente falsata”.
Oggi, riprendendo un contatto mai completamente interrotto con molte
cristologie di tutti i secoli passati, fiorisce una ricerca cristologica che
non parte più dalla questione del rapporto tra le due nature in Gesù,
ma da ciò che è centrale nella testimonianza dei vangeli: Gesù è vissuto
in una comunicazione profonda con Dio e , per noi cristiani, in forza
della chiamata che Dio gli ha rivolto, in forza della missione particolarissima
che Dio gli ha affidato, egli è il testimone, la sapienza di Dio, la parabola di Dio, il “figlio amato”, il Profeta.
Egli
è cresciuto in totale obbedienza e dedizione al regno di Dio. Gesù non
ha mai fatto della sua persona la realtà ultima e centrale…Gesù addita
oltre se stesso, a un mistero carico di senso…, che egli chiama “Padre
più grande di me”.
In questa prospettiva, Gesù non è un semidio o un essere
metastorico, una persona con due nature. Egli è esclusivamente
uomo “e non ha alcuna maggiorazione che lo faccia diverso da noi.
Gesù, perciò non ha rivelato Dio perché nella sua natura umana
fosse divino, ma perché era stato reso così umano da diventare traduzione
del progetto che Dio ha dell’uomo, era diventato così trasparente
alla presenza di Dio da consentirne la piena manifestazione
nella carne”.
Il thread non è affatto superficiale, dà l'idea più che chiara di cosa abbia voluto fare l'illustre scomparso: predicare una nuova religione che con il cattolicesimo nulla ha a che vedere (se non il nome mantenuto per approfittare dell'ambiguità). Quali siano i dogmi di questa nuova religione a noi interessa pochissimo, anzi per niente: lasciamo volentieri queste cose ai suoi adepti.
RispondiEliminaQuanta fatica inutile, caro Don Concilio!
RispondiEliminaBastava dire: sapete qual è la "novità"? che aveva ragione Ario e torto il Concilio di Nicea. La verità risiede nell'arianesimo, con uno spruzzetto di Basilide. Firmato: Don Concilio, schillebeecksiano doc.
Preghiamo per l'anima di questo poveretto. Che il Signore abbia misericordia di lui!.
RispondiEliminaTout à l’heure, à propos d’un autre «post», quelqu’un citait le grand penseur colombien Nicolás Gómez Dávila, eh bien, voici une autre réflexion de Gómez Dávila qui me paraît s’appliquer parfaitement à la «théologie» de Schillebeeckx:
RispondiElimina«Las teologías modernas suelen ser contorsiones del teólogo para confesarse a si mismo su incredulidad.»
La cosa più carina, nel lungo e doppio intervento di Don Concilio, è nella frase: "una ricerca cristologica che non parte più dalla questione del rapporto tra le due nature in Gesù, ma da ciò che è centrale nella testimonianza dei vangeli:". E che cosa sarebbe davvero "centrale"? Ma naturalmente il rapporto fra le due nature in Gesù così come - per l'appunto - era descritto dall'eresiarca Ario.
RispondiEliminaGentile Andria: se quelli che rimangono sono come i vari Don Concilio, è verissimo che i migliori sono quelli che se ne vanno...
per essere meno superficiali, per esempio (ammesso e non concesso che si voglia esserlo), si potrebbe leggere FRANCO G. BRAMBILLA, La Cristologia di Schillebeeckx. La singolarità di Gesù come problema di ermeneutica teologica, Morcelliana, Brescia 1989
RispondiEliminaCaro Marco Statzu,
RispondiEliminanon hai tutti i torti, a richiamare gli intervenuti a uno studio più attento e documentato. Il problema, però, io ritengo sia un altro. Un teologo che nega la divinità di Gesù Cristo potrà essere anche un pensatore originale e degno di pubblicare le sue opere dove ritiene opportuno, ma - per me - non è un teologo cattolico, e nemmeno cristiano. In questa fase della mia vita non voglio sprecare un centesimo per acquistare i suoi libri, e non voglio sprecare più di dieci minuti del mio tempo a occuparmi di lui. Pensa che non ho ancora letto tutti i libri del teologo cattolico Joseph Ratzinger, figurati se spreco tempo e denaro per tener dietro a un apostata. Sarò superficiale, non discuto, e te ne chiedo scusa. Ma seguo il precetto evangelico sul "sì sì no no".
Con affetto (tanto) e considerazione (scarsina).
Giuseppe
http://books.google.it/books?id=6bM84_Kdw5QC&pg=PT408&lpg=PT408&dq=schillebeeckx+verbo+figlio+di+dio&source=bl&ots=kScnTirBez&sig=PzjEJZosc7MQpGDZgeLwQ0XxtZs&hl=it&ei=E082S5ngI9WMsAaMp_y7Bw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CBgQ6AEwBQ#v=onepage&q=schillebeeckx%20verbo%20figlio%20di%20dio&f=false
RispondiEliminaGiuseppe, posso sempre sbaglairmi, ma non mi pare che Schillebeeckx abbia mai rinnegato la divinità di Cristo.
RispondiEliminaEcco perché ci vuole approfondimento, altrimenti è bene tacere.
Sarò felice di essere smentito con citazioni serie che vadano oltre il blog di Raffaella
"Laudato sii mi Signore per sora nostra morte corporale dalla quale nullo homo vivente pò skappare.
RispondiEliminaGuai a quelli ke morranno ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà nelle tue sanctissime voluntati
ka la morte secunda nol farà male"
San Francesco Cantico delle creature
Anonimo delle 19.01: basterebbe leggere l'introduzione a Gesù. La storia di un vivente per conoscere l'intento di Schillebeeckx e vedere se è vero che nega la divinità di Gesù Cristo. A me non pare proprio
RispondiEliminaGesù non è....
RispondiEliminauna persona con due nature. Egli è esclusivamente uomo....
? ? ? ? ? ?
come...come...? ! ?
Gesù esclusivamente uomo?
povero me, come sono rimasto "indietro"!...
...sto arrivando adesso e ho perso l'inizio della lezione: aggiornatemi, vi prego, su questa svolta epocale....
La Chiesa non aveva sempre insegnato che Gesù è vero Dio e vero Uomo, con unione inscindibile delle due nature?
Che cos'è che devo leggere di nuovo, che non era stato mai detto fino al 1960....? ?
^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^
Sarò un eretico se mi inginocchio davanti a Gesù Presente nel SS.mo Sacramento, nell'ostensorio sull'altare e Lo adoro...e Gli dico:
"Benedetto Gesù Cristo Vero Dio e Vero Uomo?"
?
Sono analfabeta della Dottrina cristiana, anzi un povero eretico da "rieducare", "re-istruire",
....
anzi: sono da rievangelizzare?
? ? ?
Caro Marco,
RispondiEliminala fonte dell'Anonimo delle 19.01 parla - mi pare - dell'ultimo Schillebeecks; tu citi invece un libro del 1974, edito in italiano nel '76.
beh, si può sempre leggere Brambilla, allora, che ha difeso la sua tesi nel 1989...
RispondiEliminaIn ogni caso vorrei davvero leggere una tale affermazione in un'opera di Schillebeeckx... anche dell'ultimo Schillebeecks, come dici tu Giuseppe
....e queste sarebbero le grandi conquiste teologiche del Concilio Vaticano II? davvero... questi sarebbero i nuovi insegnamenti che un certo megafono NC proclamava dicendo (qui pochi post addietro) che "bisogna assolutamente portare il Concilio nelle parrocchie, perchè dopo 45 anni non c'è ancora entrato..."??
RispondiEliminaDa chi dunque dobbiamo oggi andare a scuola per imparare ciò che insegna il Concilio?
Scolaretto, fratello mio, temo di sì. Sembri ancora legato al principio aristotelico-fascista (marcuse dixit, col la m volutamente minuscola)di non contraddizione
RispondiEliminanun khre methysthen kai tina per bian
RispondiEliminaponen, epei de kathane Myrsilos
Alceo
Ma dài, Areki & c., fatemi il piacere!
è proprio vero che gli errori si propagano facilmente. "Sanzionare" significa "approvare e mandare in vigore ufficialmente", dunque "sanzionato dal Sant'Uffizio" vuol dire: ordinato dal S.U.
RispondiEliminaLuca
Ma no, Luca, dài!
RispondiEliminaNel nuovo Zingarelli il verbo "sanzionare" viene presentato con due significati. Il secondo è spiegato così: "fare oggetto di sanzioni punitive".
Requiescat in pace.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il pensiero modernista, tutto era già stato ampiamente detto, denunziato e condannato.
Nell'attuazione pratica, il modernismo segue la prassi maoista.
Abolire e far sparire tutta la dottrina precedente, educare l'uomo nuovo, rieducare il vecchio, che in più dovrà fare pubblica ammenda e per farsi "perdonare" contribuire fattivamente all'eradicazione del passato.
FdS
Per don Marco.
RispondiEliminaA dire il vero, anche il nostro defunto conterraneo padre Giovanni Marchesi s.j. (Gesù di Nazaret: chi sei? Lineamenti di cristologia - ed. San Paolo) espresse forti perplessità sulla cristologia del Nostro e con forti e documentati riscontri. E dubbi vennero anche alla Congregazione della Dottrina della Fede ...
Sulla deriva olandese in generale e sull'intervento delle 17.42, credo che anche tu voglia stendere un velo pietoso.
caro Lyco! io non discuto sulla criticità di alcune sue affermazioni (ci mancherebbe: nessuno è perfetto!), per quanto mi pare che egli abbia offerto spiegazioni (peraltro ritenute insufficienti dall CdF).
RispondiEliminaA me dispiace che articoli come quetsi dicano in sostanza: finalmente costui è morto!
io non mi sognerei mai di dire: "Finalmente Lefebvre è morto!". mai.
Comunque penso che Schillebeeckx sia morto cattolico e questo mi basta.
Le difficoltà della chiesa olandese non saranno tutte colpa di Schillebeeckx...
Sarebbe come dire che se ora la Turchia è popolata da musulmani, è colpa dei vescovi di Bisanzio
I PADRI DI NICEA PENSAVANO DA GRECI?
RispondiEliminaSe tale espressione è una considerazione "sine amore neque odio", possiamo certamente condividerla: erano greci!
Ma poiché tale espressione è un modo per dire che i Padri hanno "ellenizzato" il Cristianesimo non possiamo che sorridere.
Suvvia, quest'idea ormai è assolutamente sorpassata... solo Oddifreddi e qualche idiota come lui possono sostenerla!
Al contrario i grandi concili dell'antichità hanno inteso esporre la fede "piscatorie et non aristotelice". Furono gli ariani a tentare un'ellenizzazione del Cristianesimo riducendo Gesù Cristo ad un eone intermedio strappato al fantasiosio mondo neo-platonico e gnostico.
A quanti poi ritengono che il concetto di "PERSONA" sia sorpassato rispondiamo, insieme a Rahner -il quale è sempre chiamato in causa tranne quando dice qualcosa di sensato!-, che il termine non è affatto superato e tuttavia esige di essere compreso nella propria specificità tecnica. Provatevi voi a trovare un concetto migliore se ci riuscite. Sant'Agostino studiò molto il problema e alla fine dovette ammettere che "diciamo persona non per dire qualcosa, ma per non tacere". Sant'Anselmo non amò il termine,si sà: e tuttavia sono noti i problemi che affliggono la dottrina trinitaria dell'insigne Vescovo. San Tommaso mise a punto il concetto di persona giungendo ad una sintesi perfetta (per quanto umanamente possibile)e superando le aporie agostiniane. Poi arrivarono i contestatori. K. Barth propose di usare il termine "modo" al posto di persona...egli non è "modalista" ma ci va assai vicino!
Ora tocca a voi novelli teologi!Proponete dunque! Come definire il Padre e il Figliolo e lo Spirito Santo nel rispetto delle esigenze della fede e della ragione?
...gara aperta: don Concilio ha qualche proposta?
Don Luca.
La teologia tradizionalista, quale espressa da don Luca, ha definito Gesù una persona in due nature
RispondiElimina(Calcedonia, 451), ma questo è linguaggio filosofico.
Ma chi può conoscere queste cose con qualche accettabile certezza? Rispetto al tempo del
Concilio di Calcedonia noi abbiamo altri
problemi,
per esempio qual è la natura della divinità unita all’uomo
Gesù.
Oggi parlare ingenuamente di “divinità di Cristo” significa non rendersi conto
che si tratta di un linguaggio filosofico: è cosa che non ha più senso, rischia di
portarci nella confusione e nell’astrazione.
Noi non possiamo rinchiudere
il divino in formulazioni umane.
Abbiamo invece bisogno di un ripensamento della cristologia, che
veda il Gesù storico, non quello mitico, come un essere umano pienamente consapevole, capace di soffrire,
di adirarsi, di essere tentato, di morire fu ucciso a causa dell'opposizione sacerdotale e imperiale alla radicalità della
sua vita e del suo messaggio.
Il Gesù storico non è diverso dal Gesù Figlio di Dio, che non è un mito, ma una realtà innegabile: e chi ciò nega, don o senza don, è più che un eretico, un ignorante, perché i veri eretici son intelligenti, come il defunto del post.
RispondiEliminaQui tutto diventa un mito, una leggenda, una favola.
La teologia è un ramo della filosofia: è la filosofia che si sforza di comprendere il fatto divino. Ma oltre alla filosofia a Cristo ci porta il Vangelo, e la Sacra Tradizione, in cui Cristo non è semplicemente un uomo, perché è lui che continuamente afferma d'essere Figlio di Dio, che lui è nel Padre ed il Padre in lui ecc.
Dei morti si deve parlar bene E perché? Se eretici e distruttori della Chiesa sono stati in vita, tali restano anche in morte.
Se poi questi nemici interni della Chiesa alla fine si pentono dei loro misfatti, ci penserà Dio ad aver pietà delle loro anime. E' il vivo che si giudica, non il destino del morto.
Ed il morto, purtroppo, continua a vivere nelle sue opere malefiche.
Scusate se intervengo da ignorante, ma non ho mai trovato confusione nè astrazione nel considerare la divinità di Cristo e contemporaneamente la sua umanità. Anzi l'idea che il Divino si è fatto uomo come me mi da un senso sconfinato di consolazione.
RispondiEliminaMa, ripeto, sono ignorante. Sicuramente mi sfugge qualcosa.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaA criticare il pressapochismo del Professore si viene censurati dall'amministrazione. Invece vanno benissimo gli sproloqui con tanto di bibliografia di brambillone.
RispondiEliminaChe bello il mondo tradizionalista.
Ma don Concilio è un prete per davvero?! :-X
RispondiEliminaCredo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
RispondiEliminaCredo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
...................
ora, io esterrefatta(eufemismo),
chiedo a don Concilio:
(se)quando lei recita questo Credo, crede in queste parole?
Ma -che lei sia o non sia un sacerdote- prima di ogni altra cosa non si riesce a capire qual è la sua fede: lei lo accetta questo Credo, o lo rifiuta?
Secondo lei, tutti i milioni di cristiani, dal 33 d.C. fino al Concilio, con tutti i Santi e martiri, piccoli e grandi, hanno creduto in una bufala?
E il Concilio (che lei col suo nick sembra mettere al di sopra del Vangelo) ci ha insegnato che "Gesù è solo uomo"?
Se veramente lei è un sacerdote, sta in scienza e coscienza insegnando ai suoi fedeli a non credere che Gesù è Dio?
Dobbiamo allora rifare -più di quanto non siano stati già rifatti- il Messale e la Messa, imponendo ai cistiani cattolici(?) un nuovo Credo, in cui NON SI DICA PIU':
"Signore Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, della stessa sostanza del Padre" ?
? ? ?
Spero molto che don Concilio non sia un sacerdote, o che almeno sia uno dei tanti preti a non essere in cura d'anime, perchè se quanto sostiene nei suoi commenti è ciò che insegna ai suoi fedeli, c'è solo da affidarlo alla misericordia divina. Usando termini molto semplici, e sperado di non apparire superficiale al buon Satzu, che dal cognome mi sembra almeno di origine conterraneo isolano, credere che Gesù è veramente uomo e veramente Dio, è il discrimine tra chi è cristiano e chi non lo è. Fortunatamente non ho mai letto alcun libro della novella "buon'anima", ma mi sembra che le sue affermazioni, o almeno il riassunto contenuto nel post, abbiano ben poco a che fare col cristianesimo, e niente col cattolicesimo. E' uno dei numerosissimi pseudo-teologi che, assetati di originalità, hanno trascorso la loro vita accademica ad elaborare nuove teorie, cadendo inevitabilmente in eresie per niente originali. Come si sa infatti, le posizioni eretiche sono come quelle erotiche, poche e ripetitive.
RispondiEliminaSono il primo ad avere i brividi quando leggo certi commenti dei tradizionalisti duri e puri, ritengo che , rispettando il Catechismo, nella Chiesa Cattolica ci sia posto per tutte le sensibilità spirituali, ma i commenti di don Concilio, che oltraggiano sia il "don" che il "Concilio", mi fanno venir voglia di aderire alla Fraternità San Pio X. Ora vi lascio, devo andare a servir Messa.
Lycopodium ha detto...
RispondiEliminaPer don Marco.
A dire il vero, anche il nostro defunto conterraneo padre Giovanni Marchesi s.j. (Gesù di Nazaret: chi sei? Lineamenti di cristologia - ed. San Paolo) espresse forti perplessità sulla cristologia del Nostro e con forti e documentati riscontri. E dubbi vennero anche alla Congregazione della Dottrina della Fede ...
Pace alla'anima sua. Solitamenente sono stato criticato perchè reputo che le critiche rivolte ad aspetti di moralità personale siano delle cadute di stile e, pertanto, dico che, su chicchesia, le osservazioni si debbano rivolgere solo agli atti pubblici ed alle posizioni dottrinali. Senza contare che, sapendo che, nei miei 50 anni di vita cristiana (oggi è il giubileo del mio battesimo) ne ho combinate di cotte & di crude, ho calpestato 35 grazie al secondo, la mia vita e la mia giornata sono piene di azioni incoerenti(spero di avere la grazia almeno che ciò non riguardi anche la giornata di oggi, che, però, già temo che resterà senza Sacramenti, come ci sono rimasto l'altro ieri che era NATALE) etc., insomma di cose di cui chiedere perdono ne ho "MIETANTO ASSAJE"(come recita il mio vernacolo). Dato che, quando sarà la nostra ora, la misericordia che ci sarà concessa sarà in rapporto con quella che avremo avuto per gli altri, e temendo che Cristo Giudice mi dica:"Avrò per te un MILIONE di volta la pietà che hai avuto per Schillebeeck" mi tramano/tremano le ginocchia ed i polsi (un milione, per zero, sempre zero fa) pertanto invoco su di lui e su tutti i defunti invoco la Divina Misericordia e, quando non si può parlare bene, è meglio tacere. Premesso tutto ciò,però, e per inquadrare il personaggio, ricordo che, il defunto di cui sopra, non è un segreto che, oltre alla cosa più grave, ovvero le posizioni dottrinali eretiche, azioni anche moralmente non proprio esemplari (anche con conseguenze legali) le ha commesse.
ma che parlare! come è possibile confondere pietà cristiana e speranza di salvezza per Schillebeeckx con il giudizio sui suoi scritti? Una sana teologia porta con sé una sana morale e favorisce la vita battesimale. Purtroppo i frutti di questa nuova teologia si vedono in Olanda e in Belgio. A che cosa si sono attaccati preti e vescovi di quei paesi per sovvertire i fondamenti della teologia e della morale?
RispondiEliminaIl mondo del cattolicesimo casual e modernista mi ha deluso da decenni. Il mondo del cattolicesimo tradizionalista mi sta deludendo. Troppo fanatismo, troppa aggressività, troppo fondamentalismo. Così non si approderà a nulla di buono. Non è questa la linea del Papa.
RispondiEliminaSaluti
ma allora, Saluti, lei segua la linea del Papa e stia tranquillo. O no? Dov'è il problema?
RispondiEliminaSaluti.
Uno in meno!
RispondiEliminaLAICO,
RispondiEliminahai capito molto bene e molto meglio degli pseudo cattolici di varia estrazione modernistica. E queso consola.
Non ho capito a chi si riferisca il solito anonimo quando parla di attacchi sulla moralità delle persone.
Forse mi son perso qualche post,che non è difficile, ma in genere qui si scrive, ed io scrivo col pre4ssapochismo che qyualcuno mi addebita dal'alto della sua cattwedra di fumoo parolaio, della distruzione della dottrina ad opera di moderni eresiarchi, che tali restano nei loro scritti, qualunque sia il giudizio divino su di loro, che noi non possiamo conoscere.
Semmai si dovrebbe insistere sul nostro overe di suffragare queste anime.
Egli è stato il padre della nuova teologia scramentaria,con un suo studio del 1959, sarebbe bello poter spiegare a voi tutti, al di là delle esagerazioni, il movente dei suoi pensieri. Oggi voi vedete tutto deformato dalla mentalità teologica contemporanea, egli vide, come Congar,le fonti più antiche del cristianesimo, deformate, secondo lui dalla lente della teologia tridentina, il suo sforzo è stato quello di tornare alle fonti con purezza. Ad fontes, ad fontes.
RispondiEliminaLe fonti sono la Scrittura e la Sacra Tradizione: vale a dire l'insegnamento costante della Chiesa che interpreta infallibilmente la Sacra Scrittura e ne prsenta la Verità in tutto il suo splendore e continuamente l'approfondisce attraverso l'esplicitazione di ciò ch'era implicito.
RispondiEliminaLa sana teologia serve la Chiesa, non la distrugge. La vera teologia è ancella della Verità non la crea. La santa teologia unisce la Chiesa non la divide.
Il resto son pozzanghere.
Le fonti sono la Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione, cioè il Magistero ecclesiastico infallibile che interpreta, senza nulla inventare, la Sacra Scrittura e via via ne approfondisce il significato implicito esplicitandolo.
RispondiEliminaLa sana teologia serve la Verità, non la distrugge. La vera teologia è l'ancella del Magistero, non lo stravolge. La santa teologia dal Magistero parte ed al Magistero ritorna.
Il resto è lutulento pantano.
"Rispetto al tempo del
RispondiEliminaConcilio di Calcedonia noi abbiamo altri
problemi,
per esempio qual è la natura della divinità unita all’uomo
Gesù"
Discutendo con "Don Concilio" credevo di avere di fronte un teologo, insomma un cervellone progressista con il quale confrontarsi seriamente in un discorso teologico ampio e specifico...ma una simile espressione ha distrutto le mie illusioni!!!
Peccato, sarà per un'altra volta.
Don Luca
P.S. Io sono veramente prete; spero che don Concilio vorrà rivelarsi qual'è veramente, visto la comune curiosità!
L'Anonimo delle 12.17 dovrebbe sapere che nel libro del 1959 E.S. si muoveva ancora all'interno dell'ortodossia, anche se interpretata con un approccio diverso dai manuali, come dice l'Augè nel suo sito: "Egli interpreta i sacramenti come incontro di Dio e degli uomini in Cristo. Mettendo in evidenza il concetto biblico-patristico di mysterion e partendo dall’idea che la religione è essenzialmente un incontro, Schillebeeckx afferma che questo incontro tra Dio e l’uomo ha il suo centro e la sua pienezza in Cristo. Questo è il mysterion: Dio realizza il suo disegno sull’umanità con un’azione divina visibile, l’incarnazione del suo Figlio. L’uomo Gesù, allora, è manifestazione personale della grazia redentiva divina, è il sacramento “primordiale”, perché quest’uomo, Figlio di Dio, è voluto dal Padre come l’unica via di accesso alla salvezza. La Chiesa, poi, è il sacramento "fondamentale" di Cristo, nel senso che il Signore risorto ci raggiunge nella Chiesa mediante le azioni sacramentali che essa pone. I sacramenti sono, di conseguenza, azioni del Signore glorioso nella Chiesa. "
RispondiEliminaPoi invece ha deviato completamente, arrivando a negare in maniera più o meno esplicita tutti i principali dogmi della Chiesa.
Tutto qui.
Ad fontes? I novatores hanno il brutto vizio di prestare agli altri le proprie tendenze: così pensano che i teologi ortodossi del passato abbiano (come fanno loro) distorto e manipolato le "fonti". In realtà se in questi duemila anni si fosse agito come spesso e volentieri si è fatto negli ultimi quaranta, di "fontes" a cui ritornare non ci sarebbe nemmeno più l'ombra.
RispondiElimina---
RispondiEliminaChe i morti seppelliscano i morti.
RispondiEliminaIl mondo del cattolicesimo tradizionalista mi sta deludendo.
RispondiEliminaMa va a ciapà i ratt! Ne abbiamo le scatole piene di queste piazzate!
L’Anonimo delle 23.55 di ieri sera sbotta senza riguardi contro “don concilio, Marco Statzu e compagnia”, dando loro dei “pazzi scatenati”.
RispondiEliminaNon mi trova del tutto concorde, mi sembra che rischi di mescolare la merda e il risotto, come recita un proverbio piemontese. Marco Statzu è prete e studioso, sa quel che dice e anche quando uno non condivide il suo pensiero (a me capita spesso) fa venir voglia di andarlo a trovare e discutere da uomo a uomo e da cristiano a cristiano, innaffiando i dissensi con un buon cicchetto di acquavite casalinga. Il presunto “Don Concilio” è invece – a quel che appare dai suoi interventi – un povero mentecatto, il cui evidente peccato di apostasia (preghiamo per lui, cari amici) deve essere considerato veniale per altrettanto evidente incapacità di “piena avvertenza”: cosa vuoi “avvertire”, a quel livello di estraniata estraneità?
(Fra l’altro, credo di riconoscere il suo stile: se non vado errato, “Don Concilio” non è affatto prete e rappresenta, in questa sede, un modello pressoché perfetto di “troll”).
(O sbaglio? Lycopodium, don Marco: non sembra anche a voi di riconoscere, nei suoi interventi, una cert’aria – ohinoi – non incognita? Certo, per avere certezze occorrerebbe il parere filologico del grande Leonardo!).
il defunto di cui sopra, non è un segreto che, oltre alla cosa più grave, ovvero le posizioni dottrinali eretiche, azioni anche moralmente non proprio esemplari (anche con conseguenze legali) le ha commesse.
RispondiElimina27 dicembre 2009 08.54
E' Chiaro. E.S. buonaniam, oltre alle mancanze più gravi, cioè le eresie, si rese anche responsabile di azioni moralmente non esemplari, anche con conseguenze di fronte alla legge dello Stato. Non è un segreto
ho paura che Nux vomica soffra ancora di problemi di digestione perchè in quasi dodici ore nessuno gli ha chiesto quali sono questi reati commessi da Schillebeeckx... E siccome gli prude di mestare il fango vi prego: chiedeteglielo!
RispondiElimina@ Giuseppe,
Ma tu mi conosci da altri blog? perchè qui non è che io intervenga spesso... :-)
Comunque io amo discutere da uomo a uomo e da cristiano a cristiano (eccettuata la grappa e i liquori, che non mi piacciono! :-) ).
Per il resto non so se don Concilio sia un trholl...
In generale io amo firmarmi nome e cognome. Non ho nulla da nascondere.
Ciao e grazie.
Vado a sentire una rassegna di canti natalizi in parrocchia... che è meglio!
Caro don Marco: mi è bastato cliccare col mouse sul tuo nickname, per scoprire rapidamente il tuo blog ("maioba"), leggere alcune tue omelie e capire senza problemi con chi avevo a che fare.
RispondiElimina(Risposta corretta ma un po' reticente. In realtà ho frequentato per un annetto il "pianerottolo" e ho avuto modo di confrontarmi con te in svariate occasioni. Ciao e buona ottava della Natività)
Uno in meno?
RispondiEliminaChe idiozia!
Dieci in più, non te ne accorgi?
Grande teologo e figura controversa. Merita la nostra attenzione. Schillebeeckx ha dato un contributo fondamentale nell’ambito sacramentario. Egli interpreta i sacramenti come incontro di Dio e degli uomini in Cristo. Mettendo in evidenza il concetto biblico-patristico di mysterion e partendo dall’idea che la religione è essenzialmente un incontro, Schillebeeckx afferma che questo incontro tra Dio e l’uomo ha il suo centro e la sua pienezza in Cristo. Questo è il mysterion: Dio realizza il suo disegno sull’umanità con un’azione divina visibile, l’incarnazione del suo Figlio. L’uomo Gesù, allora, è manifestazione personale della grazia redentiva divina, è il sacramento “primordiale”, perché quest’uomo, Figlio di Dio, è voluto dal Padre come l’unica via di accesso alla salvezza. La Chiesa, poi, è il sacramento "fondamentale" di Cristo, nel senso che il Signore risorto ci raggiunge nella Chiesa mediante le azioni sacramentali che essa pone. I sacramenti sono, di conseguenza, azioni del Signore glorioso nella Chiesa.
RispondiEliminamatteo dellapira
max ha detto...
RispondiEliminaPreghiamo per l'anima di questo poveretto. Che il Signore abbia misericordia di lui!.
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è èiù certo che il Singore ha misericordia di lui, speriamo ne abbia anche per te che dubiti della grandezza della sua misericordia.
michel
MATTEO DELLA PIRA, perché spacciar per farina del tuo sacco quella che è del sacco altrui?
RispondiEliminasemplicemente perchè condivido tutto
RispondiEliminamatteo lapira
"Tutto questo esige secondo il parere degli esperti, un lavoro tanto grande quanto diuturno; e perciò è necessario che passino molti anni, prima che questo, per così dire 'edificio' liturgico ... riappaia di nuovo splendente nella sua dignità e armonia, una volta che sia stato come ripulito dallo squallore dell'invecchiamento" (MP Abhinc duos annos, 23.10.1913).
RispondiEliminaCaspita che bella idea, caro Matteo (del)la Pira!
RispondiEliminaA proposito, vorrei che esprimessi un tuo parere su un mio poema che ho appena finito di scrivere: lo condivido appieno, più lo rileggo più mi sento di condividerlo. Dice così:
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita...
Ti piace? Questo è solo l'incipit. Se vuoi possiamo fissare un appuntamento e incontrarci: potrei farti leggere un mio romanzo molto bello dal titolo "La montagna incantata" e mostrarti un mio dipinto che ho intitolato "La tempesta", un altro dal titolo "Déjeuner sur l'herbe", più una statua che ho chiamato - chissà perché - "David di Donatello"...
Lo stupido istruito ha un campo più vasto per praticare la sua stupidità.
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RispondiElimina@ DANTE PASTORELLI ha detto...
RispondiEliminaMATTEO DELLA PIRA, perché spacciar per farina del tuo sacco quella che è del sacco altrui?
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Signor Dante, non ho spacciato per farina del mio sacco quella altrui! Ho riportato, come Lei ben sa, il pensiero di uno studioso serio e preparato, che non ho citato volutamente per evitargli le solite rappresaglie che spesso ho letto in questi interventi. Resta tuttavia la sostanza di quanto riportato, che condivido totalmente, e che ho voluto proporre, come “voce di altra campana” all’attenzione dei lettori, non fosse altro perché risponde a verità. E la verità che piaccia o no va proclamata a piena voce e in ogni modo possibile.
Se ha notato bene nel brano riportato non si fa ricorso ad aggettivi offensivi nei riguardi di una persona che, nel bene e nel male (chi è senza colpa scagli la prima pietra) e in buona fede ha speso tutta la sua vita per la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo!
matteo dellapira
(evitate di giocare con il mio nome grazie)
Egr. sig. Dellapira,
RispondiEliminale polemiche teologiche non sono "rappresaglie" e dom Augé poco ha da temere dai commentatori di questo blog.
La questione non è il pensiero sacramentario dell'olandese negli anni '50 e inizio '60: è un pensiero criticabile (e infatti molti teologi "conciliari" come Giuseppe Colombo e "conciliarissimi" come Edoardo Benvenuto ne hanno criticato l'inflazione del termine sacramento a danno dei sacramenti veri e propri) ma ancora in linea con la dottrina cattolica.
Ma l'olandese è noto non solo e non tanto per la sua pubblicistica preconciliare, ma per l'opera dannosa nel Concilio e nel dopo Concilio: e se su quest'ultima
dom Augé non si è espresso significa che è proprio indifendibile.
bravi bravi, noto che si parla di perone che n questo blog manco ci son passati.
RispondiEliminacomplimenti egr. sig. Ef Cid
saluti da effegi
Come non si può citare uno che scrive libri e tiene un blog pubblico?
RispondiEliminaMi sembra un parlare un po' etimologicamente idiota e, sempre etimologicamente, pirla!Una sorta di "chi tocca il re muore"!Domanda fra il serio ed il faceto:"Ma fuma?"
Matteo Dellanoce
caro matteodellanoce le rispondo solo per educazione. lei si intromette semopre a sproposito su argom,entazioni nelel quali non è tirato in ballo ne le è stato chioesto il parere.
RispondiEliminarisposta fra il serio e il faceto: si fumo da oltre 50 anni. Quindi?
saluti e felice anno
effegi
Caro Effegi,
RispondiEliminaNo si capisce se lei è d'accordo o no con El Cid.
Per educazione si potrebbe fare gli affari suoi visto che chiede a me di farmi i miei! Non le pare di essree un tantino aggrovigliato in se stesso? dice a me di non intervenire e Lei invece si arroga il diritto di intervenire? Mah! Anzi Boh! si decida e non faccia il fenomeno ne il fascistello ditoalzatino! Si prenda il suo come io ed altri ci prendiamo il nostro! Se ha qualcosa da dire la dica se non ha nulla da dire non la dica! Fine della discussione.
RispondiEliminainfine signor fumatore risponda nel merito e non faccia tanto l'offeso!
Lei ha detto ciò che ha detto! Qualcuno non ha capito cosa ha detto io ho capito qualcosa che a Lei sembra dare fastidio. Smetta di fumare! Così magari la si capirà meglio!
Dei suoi falsi auguri non me ne faccio niente!
Buon anno
Matteo Dellanoce