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lunedì 28 dicembre 2009

Messa tridentina a San Remo


Ecco un video fotografico della S. Messa di Ognissanti realizzata dai maghi informatici di Maranathà



Prossimo appuntamento:
Domenica 3 gennaio 2010 ore 17.00
Santuario Madonna della Costa - San Remo
Ss.mo Nome di Gesù.
Messa Te Deum laudamus di L. Perosi

eseguita dal Coro "Amici della Musica - Città di Taggia"
diretti dal Mo. Federico Brezzo

18 commenti:

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  2. Ho notato c he il Sacerdote officiante non usa il manipolo che è richiesto dalle rubriche del Messale 1962 e quindi non è facoltativo come nel NO. Questo fa deporre per una certa sciatteria del celebraNTE.

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  3. anche il S. Evangelo dall'ambone mi lascia perplesso. Avranno officiato il rito del 65???

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  4. beh, a dire il vero le rubriche del Missale 1962 non nominano più il manipulo - che però NON vuol dire che sia stato abolito ;)

    Ma non è nominato più

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  5. Non è solo il cattolicesimo belga che è in fae di estinzione, ma anche le anticaglie cerimoniali di un rito giustamente sostituito dalla chiesa del Concilio.

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  6. Ci estinguiamo tutti insomma, Celestino... Ma andate avanti voi!

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  7. Cari Amici volevo comunicare per la gioia di tutti che nella festa di Santo Stefano ho celebrato la Santa Messa tridentina nella mia Parrocchia e oggi pomeriggio in un'altra piccola parrocchia dove è stata la prima volta dopo 40 anni. Più vado avanti e più mi convinco della preziosità del rito tradizionale e del bene che fa a me sacerdote e ai fedeli. La sacralità, il senso di Dio, la bellezza della lingua latina che ti porta in un'altra dimensione, fuori dalla piattezza del quotidiano, sono beni enormi....
    Grazie Papa Benedetto.
    E dopo la Messa provo sempre una grande felicità e una forza, un senso di onnipotenza.... è Gesù che vive in me....
    Grazie Gesù....
    don Bernardo

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  8. Olttre ai gatti, quanti eravate?
    Ah, dimenticavo, la messa ideale per voi è quella sine populo.

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  9. No, caro Celestino V. la messa ideale per noi tradizionali non è quella sine populo ma quella senza cretini.

    Celestino sesto

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  10. è quella sine populo solo se tra i fedeli ci sono persone come te Celestino. (scherzo!)

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  11. da uno sguardo veloce delle foto posso notare:

    1) l'aspersione dell'acqua benedetta fatta con la pianeta anziché col piviale non è prevista;

    2) in assenza di diacono e suddiacono la messa è detta in forma "cantata" e pertanto l'epistola deve cantarla il sacerdote all'altare (e invece mi pare sia stata letta o cantata da un inserviente); similmente il sacerdote non avrebbe dovuto sedersi.

    3) il Vangelo è letto o cantato non all'altare, come le rubriche prevedono, ma al leggio.

    Insomma, forse è necessaria una maggiore attenzione alle rubriche per evitare di crearne di nuove in maniera estemporanea.


    Antonello

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  14. Ogni esegesi del Vangelo ci convince della ragione dell'esegeta opposto.

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  15. Inopportuno, guarda che ti stai scoprendo troppo: se continui con argomenti così strampalati si accorgeranno tutti che sei uno dei nostri che vuole prendere per il "cerimoniale" gli amanti delle piermarinate

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  16. Il post di Inopportuno è stato cancellato per una frase irrispettosa verso il celebrante. Lo riportiamo, depurato (ma non dagli errori di ortografia, ai quali egli ama viziosamente indulgere) qui di seguito:

    Io credo che no dovrebbero essere fatte sproporzioni, da voi, nelle terminologie. Come si fa a definire semplicemente un "inserviente", un che agisce un ministero liturgico, uno che proclama il Dei Verbum?
    Questo è fare autogol, come quando dite 'amministrare i sacramenti' e no dite, come sarebbe giusto che dire, 'celebrare i sacramenti'.
    Jo no dico che Kiko ha 100% ragione a far portare il Lezionario in processione col velo omerale, ma almeno questo è rispetto cerimoniale per il Dei Verbum, mentre no è rispetto dire Epistola e Vangelo in silenzio e volti alla parete.
    Visto che ci sono, perchè no dite a don Pastorelli che tutti esegeti viventi, anche di Lefebvre, danno ragione all'Anonimo e torto a lui e Jacopo?

    Pace e bene

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  17. portare il lezionario col il velo omerale significa considerare la Scrittura alla STESSA stregua della Sacre Specie, il che sta solo a significare che vi si considera lo stesso 'modo' di Presenza del Signore, non considerando che nella Scrittura la Presenza è sempre mediata dal testo, mentre nelle Sacre Specie è Reale e non simbolica ed inoltre è duratura e non si limita alla calebrazione, come viene erroneamente insegnato nel contesto di inopportuno

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  18. Coro Amici della Musica - Città di Taggia4 gennaio 2010 alle ore 14:55

    Abbiamo cantato con molto piacere alla S.Messa del 3 gennaio; siamo senz'altro disponibili per future collaborazioni. Cogliamo l'occasione per ringraziare dell'ospitalità a nome di tutti i coristi e del nostro direttore, M° FABRIZIO BREZZO (e non Federico, come stato erroneamente indicato). Grazie ancora e buon lavoro!

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