Il cardinale Alfons Maria Stickler, di venerata memoria, lo ha definito "grande pensatore e uomo d'azione" (Prefazione a Roberto de Mattei, Il crociato del XX secolo. Plino Correa de Oliveira, Piemme, 1996, p. 5); ne ha esaltato la dottrina e la vita: "[...] l'eminente pensatore brasiliano, mantenendo alta [...] la sua fedeltà irremovibile al Magistero e alle istituzioni della Chiesa." (Ibidem, p. 6); lo difese dalle calunnie: "Tutti i fondatori e le personalità di spicco nella storia della Chiesa, hanno patito incomprensioni e calunnie. Non meraviglia dunque che anche Plinio Correa de Oliveira sia stato oggetto, e possa continuare ad esserlo in futuro, di campagne di denigrazione, alimentate ad arte da chi si oppone al suo ideale di ricristianizzazione della società. Tali campagne diffamatorie hanno colpito, nel nostro secolo, anche tante altre associazioni cattoliche, che si sono volute demonizzare come "sette". E' interessante notare che queste campagne si fanno tanto più aggressive quanto maggiore è la fedeltà cattolica delle associazioni colpite. [...] Dispiace che a queste campagne di denigrazione promosse dai nemici della Chiesa si prestino talvolta cattolici che si pretendono ortodossi. Mi auguro che questa biografia di Plinio Correa de Oliveira possa dissipare critiche e imcomprensioni [...]. Quest'opera al servizio della Chiesa non esige solo rettitudine dottrinale, ma anche vita interiore e speciale spirito di penitenza e di sacrificio, proporzionato alla gravità dell'ora presente. Plinio Correade Oliveira ce ne offre, con la sua vita e la sua opera, un chiaro esempio" (Ibidem, pp. 6-7).
Il card Stickler ne ha presentato i libri con queste parole: "Ricordo ancora con soddisfazione di essere stato tra i presentatori in Italia, dell'opera magistrale [...] Nobiltà ed élites tradizionali analoghe nelle allocuzioni di Pio XII, che costituisce a mio avviso, assieme a Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, uno dei prodotti più alti dell'ingegno del pensatore brasiliano" (Ibidem, p. 6).
Il card Stickler ne ha presentato i libri con queste parole: "Ricordo ancora con soddisfazione di essere stato tra i presentatori in Italia, dell'opera magistrale [...] Nobiltà ed élites tradizionali analoghe nelle allocuzioni di Pio XII, che costituisce a mio avviso, assieme a Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, uno dei prodotti più alti dell'ingegno del pensatore brasiliano" (Ibidem, p. 6).
le biografie della sua vita:
Ecco un filmato della Messa da requiem tridentina del card. Stickler in suffragio di Plinio Correa de Oliveira, celebrata a Roma in Santo Spirito in Sassia.
Sabato 21 novembre prossimo un convegno all'Augustinianum di Roma, organizzato da Alleanza Cattolica e da Tradizione, Famiglia, Proprietà celebra il cinquantenario della sua opera principale "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione" e l'uscita della nuova edizione di essa, curata da Giovanni Cantoni, per i tipi della SugarCo:
Cinquantenario della pubblicazione di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione
21 novembre 2009
Istituto Patristico Augustinianum,
Via Paolo VI (piazza San Pietro), 00193 Roma, 06 8417603
21 novembre 2009
Istituto Patristico Augustinianum,
Via Paolo VI (piazza San Pietro), 00193 Roma, 06 8417603
Programma:
15,30: I Sessione, presieduta da
S.A.I.R. Dom Bertrand de Orléans e Braganza
Principe Imperiale del Brasile
15,30: I Sessione, presieduta da
S.A.I.R. Dom Bertrand de Orléans e Braganza
Principe Imperiale del Brasile
Massimo Introvigne
«Rivoluzione e Contro-Rivoluzione» nel
contesto brasiliano del 1959: la bellezza della
Cristianità contro la volgarità del moderno
Julio Loredo
«Rivoluzione e Contro-Rivoluzione»:
sintesi d'una vita
Pausa caffè
17,45: II Sessione, presieduta da
Caio Xavier da Silveira
Mauro Ronco
Il diritto e le istituzioni in
«Rivoluzione e Contro-Rivoluzione»
Giovanni Cantoni
«Rivoluzione e Contro-Rivoluzione»
eco fedelissima del Magistero della Chiesa
Nel corso del Convegno sara' presentato il volume: "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione" - Edizione del cinquantenario a cura di Giovanni Cantoni, Sugarco, Milano 2009.
Per informazioni: Segreteria organizzativa 06 8417603.
Mons. Castro Mayer vescovo di Campos condannò la TFP come setta. All'internò dell'associazione tra le altre cose si recitavano le litanie di mamma Lucilia (la mamma di Plinio) che il vescovo definì blasfeme e eretiche.
RispondiEliminaNon mi sembra il caso di commemoralo.
Mi spiace, ma è una delle fonti alle quali non mi nutro, che non ritengo faccia bene alla causa di chi ama la Tradizione
RispondiEliminaSon del tutto d'accordo con Maria
RispondiEliminaAiga ae corde
Bresca
Peccato che Castro Mayer sia stato scomunicato.
RispondiEliminaTra l'altro una buona parte degli aderenti alla TFP fanno parte di una nuova organizzazione di diritto Pontificio: gli Araldi del Vangelo.
AMDG
Luigi C
PS: non per ritornare su un argomento trito e ritrito, ma le cosidette Litanie furono sconfessate da Plinio Correa di Oliveira (erano state composte da un giovane aderente). La calunnia, partita da un certo Fedeli (poi approdato alla FSSPX, poi al sedevacantismo, poi all'Istituto Buon Pastore, poi, espulso da esso - di nuovo al criptosedevacantismo), fu ripresa dai vescovi brasiliani vicini alla Teologia della Liberazione. La TFP dedicò un libro di grossa mole a smentire questa bugia che gira ancora, purtroppo, anche in ambienti legati alla FSSPX. Il card. Stickler - ma anche molti altri amici della Tradizione - continuarono a difendere Plinio e la TFP da queste calunnie. Rileggete le frasi de nostro cardinale a riguardo delle calunnie.
RispondiEliminaInvito però tutti a leggere almeno Rivoluzione e Contro-Rivoluzione per vedere se c'è qualcosa che non va.
AMDG
Luigi C
Caro LuigiC grazie per le precisazioni.
RispondiEliminaIo non mi riferivo a nessun fatto in particolare, ma - è un mio personale atteggiamento - diffido e mi ritraggo dai contesti suscitati da cosiddetti 'profeti' del nostro tempo, forse perché ho incontrato e riconosciuto alcuni 'falsi profeti', che mi rendono refrattaria a qualunque tipo di intruppamento, tenendo poi anche conto che mi sono sempre sentita un 'elettrone libero' ab origine dovrebbe essere nel mio DNA spirituale ;) se ne abbiamo uno...
L'unica realtà concreta che sono riuscita a 'sposare' nella mia lunga ricerca è la Chiesa di Cristo Signore (la cui visibilità attualmente è piuttosto scarsa, ma c'è ed è VIVA), senza entrare in alcun tipo di aggregazione. Mi è capitato di conoscere, frequentare, collaborare anche con diverse realtà cosiddette ecclesiali; ma non sono mai riuscita a identificarmi o ad affidarmi totalmente a nessuna di esse
Comunque vorrei ricordare a Luigi C. che Castro Mayer è stato scomunicato al Pari di Lefebvre e nelle stesso contresto di necessità quindi giudicare Castro Mayer sulla base di questa scomunica mi sembra un colpo basso.
RispondiEliminaDico questo solo per amore di verità, non dall'interesse a difendere Castro Mayer e spero che il discorso finisca qui
Sarebbe interessante sapere peché gran parte degli aderenti alla TFP hanno lasciato il movimento TFP per gli Araldi del Vangelo movimento tradizionale e riconosciuto dalla Santa Sede. Mons. Castro Mayer condannò la TFP quando era nacora vescovo di Campos e solo dopo la condanna ci furono le ritrattazioni circa le litanie. Quanto al Vescovo la sua opera continua nella Fraternità di S. Giovanni Maria Vianney prelatura territoriale di Campos riconosciuta dalla Santa Sede.
RispondiEliminaConfesso che so ben poco di TFP, salvo che in Francia è sorvegliata da vicino, si è parlato di derive settarie, ma in Francia appena tre persone si mettono insieme per pregare....la deriva settaria non è lontana.
RispondiEliminaSon andata dunque su Google e c`è un pò di tutto, anche il sito di un Miguel Martinez che accusa di tutti i mali del mondo la TFP.
Mah!
C'è da ricordare che il card. Oddi, il quale aveva scritto una lettera di presentazione per Luci Dall'Est, filiazione della TFP, conosciuti i retroscena, ritirò il suo appoggio che continuò per qualche tempo ad esser sbandierato.
RispondiEliminaIo torno sempre a ribadire: c'è un libro sull'argomento del magistrato C.A. Agnoli: perché gl'italici seguaci del Crociato non l'han mai querelato?
A Luisa.
RispondiEliminaMiguel Martinez è un ex aderente ad un movimento di estrema destra argentino filonazista diventato nuova religione (Nuova Acropoli). Poi, sembra, stpendiato da alcuni servizi segreti di un paese vicino all'Italia si è dedicato a tempo pieno ad attaccare non solo la TFP ma anche l'Opus Dei, CL, Alleanza Cattolica, il rinnovamento nello spirito e tutti quei gruppi che potevano essere assimilati - secondo lui - a sette. Tutto per favorire la legge antisette in Francia voluta dalla massoneria e dai laicisti.
Per Mic: grazie per la risposta. In dubiis libertas. Una precisazione su mons. Castro Maier. Nessuna offesa al vescovo. Solo che - ma è lungo a spiegarlo in un commento ad un post e consiglio la lettura di "Una battaglia nella notte" pubblicizzato sul nostro sito - tutta la vicenda della rottura della grande amicizia tra Plnio e Castro Majer (che aveva messo nel suo stemma vescovile il logo della TFP) avviene per due motivi:
1- la decisione di Castro MaJer di consacrare i vescovi dell''88 e la decisione di Plinio di rimanere fedele al Papa e a Roma.
2- la "concorrenza" della TFP sulla sua decisione di direzionare le moltissime sue vocazioni verso la consacrazione laica e non verso i seminari della FSSPX (questo soprattutto dopo il 1988).
Il punto centrale delle questioni NON erano le litanie od altro, ma la decisione di seguire il Papa o no. Plinio decise che l'essere "vir romanus" era più importante di tutto e in alcuni colloqui con l'amico fraterno Castro Maier e con lo stesso mons. Lefebvre li mise al corrente della sua decisione: giusto o sbagliato - per me giusto - di questa presa di posizione.
Come scrive Stickler, ho l'impressione che l'operazione di disinfomacjia predisposta da ambienti modernisti brasiliani abbia raggiunto e sia stata accolta - inconsapevolmente - da ambienti "buoni" non rendendosi conto della strumentalizzazione in atto.
A Rex: lo scisma all'interno della TFP avviene per motivi economici e di "carisma". Ricordo però che gli Stessi Araldi, almeno fino a poco tempo fa, avevano una rivista interna nominata "Plinio" e hanno comprato le tombe vicino a dove è sepolto Plinio per seppellire i loro aderenti. So per certo invece che la Segreteria di Stato impose agli Araldi - come prezzo del riconoscimento ecclesiale - l'eliminazione di ogni riferimento a Plinio nei loro statuti....Questo su pressione di molti vescovi modernisti brasiliani.
Ripeto, in dubiis libertas, ma cerchiamo di non propagare calunnie nei nostri buoni ambienti. I modernisti, soprattutto quelli latino-americani - dove la TFP li contrastava - sarebbero felicissimo!.
AMDG
Luigi C
I conti tornano. Miguel Martinez a dire poco è originale e comunque non sempre attendibile ma che c'entra con la questione?
RispondiEliminaLa decisione di Mons. Castro Mayer nei confronti di Plinio e della TFP è del 1983 e cioè 5 anni prima della consacrazione dei vescovi della fraternità quando ancora era vescovo di Campos in Brasile.
E' Alleanza Cattolica e gli amici di Plinio che hanno attacato duramente gli araldi del Vangelo con coumicati apparsi su Cristianità.
Circa Plinio occorre documentarsi il libro di Agnoli è veramente interessante.
Certo che ancora su Google digito "C.A.Agnoli TFP" e ritrovo Martinez e il suo sito, che aggiunge una dose di informazioni o desinformazioni, ivi compreso un suo profilo...
RispondiEliminaMah!
Oggi è la festa dei Santi, Frati Minori, Nicola Tavelic, Deodato Aribert da Ruticinio, Stefano da Cuneo e Pietro da Narbona, morti martirizzati.
RispondiEliminaSono questi i veri crociati di ogni secolo.
Coloro che hanno abbracciato la croce, fino al martirio, massimo gradino della testimonianza cristiana.
La nostra è religione dei martiri, non dei crociati.
Dal seme purpureo del sangue dei martiri, nasce la vera rivoluzione.
Qualcosa non quadra. C.A. Agnoli scriveva per Alleanza Cattolica eCristianità: un pentito o si era accorto di qualcosa.?
RispondiEliminaChe strazio. Per certi auto-incoronati tradizionalisti DOC vale proprio quello che Pietro Nenni diceva della sinistra: c'è sempre un puro più puro che ti epura. Appena vedono una buona notizia subito devono riempire le combox di lamentele, piccinerie e pettegolezzi da ballatoio (ballatoio barocco, per carità, e chiacchere in graduale triplex e coi candelabri della lunghezza giusta, ma sempre chiacchere da comari incartapecorite nella bile).
RispondiEliminaBenedetto XVI riaddrizza le storture post-conciliari? Eh, ma non liberalizza la Messa. Liberalizza la Messa? Eh, ma non toglie la scomunica ai lefebvriani. La toglie? Eh, ma non la celebra lui,la Messa. Quando la celebrerà diranno che non la celebra abbastanza bene e che è la prova definitiva che solo loro sono rimasti cattolici davvero.
E così con questi convegni. Non vi piacciono? E statevene a casa! No, devono parlar male di chi li organizza e di chi viene commemorato. Invece di unire le forze a stringerci intorno al Papa e ricostruire l'Occidente, tutti a bersi le balle di qualche scoppiato su internet e godere del 'tanto peggio tanto meglio'.
Come diceva mio nonno: potevamo vince 'a guera co' 'sta ggente?!?!
Gentile quirinus da " comare incartapecorita nella bile" (senza capire veramente ma immagino non sia un complimento) con sincerità e semplicemente le dico, che quando non si conosce una realtà ci si informa, dolente se girando sulla rete si trovano anche informazioni non tutte positive, anzi di sito in sito viene fuori una serie di informazioni che non dico siano esatte e veritiere ma che mi danno, questo sì, una gran voglia di continuare ad essere quell`elettrone libero che son sempre stata, anche professionalmente, lontana da ogni sorta di "cappella", di gruppo o movimento, con tanto di fondatore carismatico, anche se stimo ad esempio San Josemaria Escrivà.
RispondiEliminaLa condanna delle litanie è del 1983.
RispondiEliminaQuesto per correttezza di
La condanna delle famose quanto ereticali e farneticanti litanie da parte di mons. DE CASTRO MAYER è del 1983.
Al 1988 mancano ancora 5 anni. Va bene che Plinio era il profeta, ma che avesse previsto la partecipazione del presule brasiliano alle ordinazioni di mons.Lefebre è un po' troppo.
povera Chiesa,
RispondiEliminasiamo davvero in una Babele. Ditemi pessimista, mi sbaglierò, ma nelle difese degli aderenti a TFP riconosco stile e comportamenti di aderenti a una setta della quale posso parlare con più cognizioni di causa.
E' un'equazione che torna alla perfezione.
Mi limito a dire quello che vedo e che posso dedurre, ma quello che vedo (commento 16:07 di un certo Quirinus) non mi piace per nulla
Un'altra cosa che ho notato hanno in comune con la setta di cui parlavo è un considerevole potere economico, che non tarda a divenire potere tout court, (gran dispiegamento mezzi e iniziative nei paesi dell'est: discorsi ascoltati a tavola durante il Convegno sul Motu proprio) che nulla ha che fare con la 'diakonia', il 'servizio', per intenderci, del quale il Signore ha investito i Suoi...
RispondiElimina1) la condanna di mons. Castro Mayer riguardava le litanie (che sicuramente non erano scritte su commissione di Plinio bensì da un aderente della TFP un po' esaltato, come se ne possono trovare in qualsiasi gruppo); essa non riguardava né Plinio né l'operato della TFP;
RispondiElimina2) a mons. Castro Mayer era stato chiesto un parere su quel testo e il presule ha dato un giudizio negativo che avrebbe dato lo stesso Plinio;
3) siamo ancora in attesa di argomentazioni più serie delle litanie, quindi criticate nel merito gli scritti di Correa de Oliveira, se in essi trovate qualcosa che non va.
Altrimenti continuiamo a discutere di fantagossip, che non fa bene a nessuno...
(ballatoio barocco, per carità, e chiacchere in graduale triplex e coi candelabri della lunghezza giusta, ma sempre chiacchere da comari incartapecorite nella bile).
RispondiEliminaironia veramente fuori posto... qui ci sono persone che con serietà e consapevolezza e col senso del dramma che ha investito la Chiesa e il mondo, rim-piangono e desiderano sia ripristinato il vero culto a Dio, nella Liturgia e quindi anche nella vita
e comunque tutti citano Castro Mayer, ma tutti sorvolano sul card. Stickler...
RispondiEliminaAltrimenti continuiamo a discutere di fantagossip, che non fa bene a nessuno...
RispondiEliminaper quanto mi riguarda non ho più nulla da dire e questo thread per me è chiuso, come istintivamente fin da subito (se non altro per la denominazione, che include la parola "proprietà", che non vedo cosa c'azzecchi con una realtà ecclesiale e da usare semmai in politica) era chiuso qualunque interesse nei confronti della realtà in questione
e comunque tutti citano Castro Mayer, ma tutti sorvolano sul card. Stickler...
RispondiEliminae questa è davvero l'ultima...
non posso far a meno di notare che Castro Mayer era stato chiamato in causa da Cesare - se non sbaglio e in termini inappropriati -, mentre le benemerenze illustri non mi sembrano argomenti convincenti
Semi di vita: la Croce, l'amore oblativo, la comunione ecclesiale, ricordava Mons. Athanasius Schneider durante il recente convegno sul Motu proprio.
RispondiEliminaPurtroppo ho verificato che anche in ambiente tradizionalista la comunione è diventata un'optional...
Signore, da chi andremo? Da Te solo... ma Maranatha!
Scusate se dico un`idiozia, ma ho come l`impressione che oggi per essere Chiesa, nella Chiesa, essere considerati degni di stima e rispetto, bisogna appartenire ad un movimento, ad un`associazione, o sei dentro o sei fuori, o sei per o sei contro,un`associazione qui, un movimento là, e tutti "bien entendu" con il loro fondatore o capo carismatico, tutti espressione di un carisma particolare, io che non appartengo a nessun movimento, non mi considero tradizionalista, progressista, adulta, matura...ma semplicemente cattolica, ho ancora il mio posto?
RispondiEliminaÈ ancora possibile oggi definirsi cattolica tout court senza dover aggiungere un qualificativo?
Che cosa significa oggi essere cattolico?
Chi è cattolico?
"qui ci sono persone che con serietà e consapevolezza e col senso del dramma che ha investito la Chiesa e il mondo, rim-piangono e desiderano sia ripristinato il vero culto a Dio, nella Liturgia e quindi anche nella vita"
RispondiElimina..............
il resto è spazzatura!
E' facile per un laico non essere scomunicato! Non deve certo reggere seminari e preservare i sacramenti dall'estinzione!
RispondiEliminaOgni qual'volta sento gente che si proclama semprefedele al Papa, mi chiedo: ma voi cari ultrapapisti crontrorivoluzionari.....cosa avete fatto, in tutto questo tempo, per difendere, tra le altre cose, la Liturgia Romana ed in particolare la Santa Messa Romana, dagli attacchi , dall'odio, dal disprezzo propagato dagli stessi vertici ecclesiastici?
Sapete solo dire che voi siete stati sempre fedeli al Papa a differenza di quegli "scismatici" , per poi usufruire a cose fatte, del Summorum Pontificum. A certe persone interessa condurre battaglie per conservare un certo status quo che privilegia certi ceti sociali. Lo dice lo stesso nome Tradizione (quale?), Famiglia e....... Proprietà!!! La proprietà di chi?....Quella dei latifondisti sud-americani contrari alle rifome agrarie. E poi il Comunismo non è certo caduto grazie alla TFP.
Nel libro di Agnoli si cita una confutazione di un rapporto negativo su TFP, confutazione opera di Atila Sionke Guimaraes, a cui ne seguì un'altra "Servitudo ex caritate".
RispondiEliminaIn queste opere, stando ad Agnoli - mai querelato ribadisco - si ammettono molte delle cose riportate in quel rapporto scritto dai genitori della scuola S. Benedetto di Chateauroux nel 1979(i cui responsabili pliniani furono condannati per indebita azione psicologica sui giovanisimi collegiali.
Fra le altre pratiche religiose la consacrazione di schiavitù alla Vergine di S. L. di Monfort attraverso Plinio, per cui risultava una consacrazione di schiavitù anche a Plinio. Si parla dell'inerranza profetica di Plinio. Si esclude l'esistenza di una preghiera a dona Lucilia con gli stesi termini dell'Ave Maria, ma si ammette l'esistenza delle famose litanie e l'applicazione a dona Lucilia del Memorare indirizzato alla Vergine da S. Bernardo.
Il volume cita anche le pagine di questa difesa della TFP.
Insomma di materia di dubbi, perplessità per l'esistenza d'un mondo settario con articolazioni interne misteriose ce n'è abbastanza.
La magistratura avrebbe potuto far chiarezza.
Un'osservazione di buon senso (spero) da chi nulla o quasi sa della T.F.P. e, sinceramente, poco è interessato alla sua storia. E che pur "a pelle" condivide alcune perplessità in merito al nome tradizione, famiglia, proprietà, che ha un sapore sgradevole di latifondo e governi militari.
RispondiEliminaOra, l'ultima cosa che serve al diviso e debole mondo di chi ama la Tradizione e si vuol mettere al servizio del progetto di questo Papa per recuperarla e riportarla al posto che le spetta nella Chiesa, è di adagiarsi in sterili querele del passato. Tutti coloro che si fanno alfieri della Messa tridentina (e molti esponenti di Alleanza Cattolica, lo fanno), sono i benvenuti. Abbiamo riserve e opposizioni solo su chi si pone in posizioni sedevacantiste.
Per il resto, c'è bisogno di quel che i francesi chiamano tradioecuménisme. O vogliamo riprendere le guerre di cappella tra S. Pio X e S. Pietro, tra puri e ralliés, tra Unavoce e Unavox?
Giudichiamo le persone, e i gruppi, da quello che fanno oggi e faranno domani. O dovremo invece, ad es., deprecare in aeternum i legionari per il loro fondatore?
Noi, avrete notato, pubblichiamo volentieri tutto di tutti, purché sia ortodosso. Siamo (e per sincera convinzione non per convenienza), estremamente ben disposti verso tutti coloro che agiscono per la Tradizione, ciascuno a suo modo: solo oggi trovate un post su Lefebvre e uno su Correa de Oliveira, che pure furono in vita divisi da controversie.
Cerchiamo tutti di far nostro questo dictum di Nostro Signore: "Chi non è contro di noi, è per noi" (Mc., 9, 39)
I controrivoluzionari da operetta fiorentini, anche giovani, salvo qualche sporadica apparizione di uno o due magari in occasione di funerali, alla Messa non ne ho visto nessuno nel giro di 25 anni.
RispondiEliminaMa forse perché manca qualche Altezza Imperiale Brasiliana a cui devotamente inchinarsi.
Quanta vuota e retorica accademia: nessuno di loro s'è mai rimboccato le maniche per venirmi a dare una mano a mettere ordine nella confusione degli arredi, dell'archivio (che risale al 1414), a pulir la Chiesa, a coadiuvarmi in tutte le necessità che la conduzione di una chiesa e di una confraternita comporta.
Morti che rimpiangono i morti. Altro che costruttori i una nuova cristianità!
SCRIVE LA REDAZIONE:
RispondiEliminaChi non è contro di noi, è per noi" (Mc., 9, 39.
Bisogna vedere per quale scopo sono per noi. Bisogna conoscere La Maschera e il Volto.
Non ho conoscenze in Alleanza cattolica, Lepanto e associazionismo del genere. Non esprimo giudizi né sui movimentio né sulle persone.
Io ho esposto ciò una minima parte di ciò ch'è stato pubblicato.
Se io o la Confraternita di cui son Governatore si fosse statidipioneti sulla base di falsi documenti, come un setta, cripto-massonica, di stampo ereticale, dai riti foschi ecc. ecc. ci si sarebbe rivolti alla magistratura, per quanto scarsa sia la mia fiducia in essa (un processo durato oltre 10 anni più 2 per riavere indietro L. 30.000.000 da una ditta edile di persona quasi amica che s'era fatta anticipare la somma per affrontar le spese del materiale necessario alla ristrutturazione della mia casa in campagna.)
Io c'ero alla Messa Pontificale in suffragio dell'anima eletta del Prof. Oliveira.
RispondiEliminaAndrea Carradori
E' già cominciata la causa di beatificazione?
RispondiEliminaLasciamolo riposare in pace: in foro interno giudica Dio e lui dovrà dire se si tratta di un'anima eletta.
Il prof. Plinio è morto con la benedizione apostolica.
RispondiEliminaEd è morto, come si dice, a detta del popolo e delle persone a lui vicine, in cocetto di santità, come riferisce - inter alia - il prof de Mattei nella biografia citata nel post.
Grazie ad Andrea del ricordo del pontificale.
AMDG
Luigi C
Ed è morto, come si dice, a detta del popolo e delle persone a lui vicine, in cocetto di santità, come riferisce - inter alia - il prof de Mattei nella biografia citata nel post.
RispondiElimina------------
quante anime anche nel tradizionalismo!
Non abbiamo avuto il dono di conoscere personalmente il prof. Plinio, ma abbiamo avuto ed ancora abbiamo la grazia di approfondirne il pensiero attraverso la Sua opera principale, "Rivoluzione e Controrivoluzione", opera che concilia sovente l'attenta analisi della moderna temperie culturale al carattere di profezia. Il nostro piccolissimo gruppo di studio e preghiera ha tratto ed ancora trae grande giovamento spirituale dalla conoscenza di questo, che è più di un testo. Tutto il resto appare sterile polemica, di cui solo i modernisti possono gongolare, trovando inaspettati alleati proprio nei loro naturali nemici. La Chiesa si fonda sulle preghiere degli umili, non sugli alti e farisaici teoremi di certi intellettualismi, che -per grazia di Dio- non interessano al popolo dei fedeli. L'albero si vede dai frutti. Ed i frutti prodotti dal prof. Plinio sono stati, sono e saranno copiosi.
RispondiEliminaEd i frutti prodotti dal prof. Plinio sono stati, sono e saranno copiosi.
RispondiEliminafrutti prodotti dal prof Plinio o da Cristo Signore?
L' unione fa la forza, tutti per uno uno per tutti, (motto molto caro a noi Svizzeri..), c`è già tanta divisione perchè aggiungerne ancora, e peggio ancora fra di noi, le nostre divisioni sono del pane benedetto per i nostri nemici...ecc...ecc...
RispondiEliminaPremettendo che io non ho nemici, sono pur consapevole delle diverse sensibilità che esistono nella Chiesa, da alcune mi sento lontana come se ci fosse una differenza di religione che ci separa, quando leggo certi interventi di sedicenti cattolici mi dico che poco o nulla li distingue dai protestanti che conosco e frequento.
A me non interessa fare una coalizione vincente, difendere anche ciò che sento indifendibile, presentare un fronte unito contro il "nemico progressista", a me interessa la Verità, difendere, testimoniare, servire, non "contro" ma "per", non riesco proprio a trovare affinità con crociati che pensano di detenere una parcella della verità e molto potere per diffonderla, rifuggo da chi si dice investito da mssioni divine, la parola "carismatico" ha il dono di farmi fuggire, parola messa a tutte le salse.
Detto ciò, talvolta mi sento in sintonia, in simbiosi ed è sempre con chi difende la Tradizione e, tema per me centrale e prioritario, la sacralità della Liturgia.
È così che su questo blog devo molto a Dante Pastorelli e a mic!
Buona domenica!
E tu sorvoli sul card. ODDI.
RispondiEliminaTu hai fissato all'88, anno delle consacrazioni episcopali, la rottura tra Plinio e De Castro Mayer.
Le litanie sono state riconosciute come effettivamente recitate nell'asociazione in una difesa della TFP che ho sopra citato.
La condanna delle litanie (1983) è successiva all'allontanamento del vescovo di Campos.
E comunque, il libro di C.A. Agnoli che porta tanti altri argomenti, è lì a denuncia di errori e orrori di TFP. Carta canta.
E' vero, è falso? Questo è il dilemma.
Per ristabilire
la verità si sarebbe dovuti ricorrer serenamente alla Magistratura.
Non avendolo fatto, la TFP e le sue filiazioni fanno propender gl'ignari per il primo corno del dilemma, anche se vorrebbero propender per il secondo.
Di certo, ch'io sappia, C.A.Agnoli, magistrato, non ha mai parlato senza esser sicuro delle sue conoscenze. Si può o non si può esser d'accordo con certe sue posizioni (ho avuto l'occasione di ascoltare alcune sue conferenze informate e dotte, a volte di grande durezza da me non oondivisa): si dimostri il contrario. E chi meglio della Magistratura? Non credo che la Magistratura sia occupata da lefebvriani.
Quanto ai libri di Plinio o di qualche Altezza Imperiale lasciano il tempo che trovano: oltre i libri, nell'associazione, cosa accadeva veramente? Il nocciolo è tutto qui.
In ogni caso alla Magistratura delle implicazioni di natura teologica non gliene può fregare niente.
RispondiEliminaNè Mons. De Castro Mayer, nè Mons. Lefebvre, possono essere sospettati di aver calunniato la TFP per effettuare una qualche oscura forma di ritorsione. La rottura tra la TFP e Mons. De Castro Mayer , risale ad un periodo, nel quale ancora, delle eventuali Consacrazioni Episcopali non se ne parlava. Quindi qualcosa è successo.
Mons. De Castro Mayer non avrebbe avuto nessun interesse a dissocciarsi da un movimento cattolico e tradizionalista, nella sua stessa regione, dichiarandolo una setta eretica. Queste non sono sterili polemiche. Su certe cose bisogna far chiarezza. Che poi il "Dott. Plinio", abbia detto anche cose sagge e cattolicissime, non è un problema ammetterlo.....
Solo che nelle famose litanie di Donna Lucilia , la medesima sarebbe stata invocata come Madre del Principio Assiologico....