Ieri sera su Raitre (la mitica Telekabul!) è andato in onda un documentario sul Grandeconcigliovaticanosecondo-primaveradellachiesa-nuovapentecoste. Alla regia: Melloni; sceneggiatura: Melloni; credits: Melloni (e il fu Alberigo).
Insomma un'opera di propaganda, obbiettiva e sincera quanto può esserlo una lapide di cimitero. A suo modo, un documentario interessante: certo non per capire il Concilio, ma per verificare in corpore vili con quale coltre di retorica, pregiudizi, disinformazione e manipolazione esso è stato sepolto e travisato. Perché una cosa va ricordata: gli ortodossi, ossia i conservatori, i tradizionalisti, hanno sostanzialmente vinto al Concilio (niente collegialità da sinodo di Pistoia, né contraccezione, né ordinazione femminile o di sposati, né sovvertimento della liturgia o emarginazione del latino, né evoluzionismo dogmatico); ma il postconcilio l'han vinto gli altri.
Il documentario è stato una vera e propria operazione nostalgia, già a partire dalle colonne sonore scelte. Roba da seniores, insomma; ma anche il tentativo di rivitalizzare nella memoria collettiva la mitologia di un evento che, tranne per quelli che l'hanno attivamente vissuto (preti, seminaristi e sacrestani), non dice molto di più oggi, che so, dei moti popolari contro il governo Tambroni o, a tutto concedere, di Woodstock. La speranza dei Melloni? Creare un'opinione pubblica contraria al necessario revisionismo antipostconciliare, che sta per iniziare grazie alle discussioni teologiche coi lefebvriani. Funzionerà? Oggi che idee di buon senso e verità si fan strada perfino nelle sacrestie più ispessite da coltri di ideologia, dubitiamo che possa bastare l'appello a quel che gli stessi progressisti han sempre considerato il profanum vulgus. Dopo che il mio parroco, all'omelia di domenica scorsa, ha parlato bene della San Pio X, dicendo che se loro hanno i seminari pieni, c'è da riflettere... beh, mi stupirò altrettanto solo il giorno in cui Fellay diventerà cardinale!
Leggete una recensione de Il Foglio al programma di ieri sera a questo LINK
Qui giace "la fantasia al potere":
RispondiEliminala ricreazione è finita.
Settembre 2007:
Motu Proprio Summorum Pontificum.
Ho visto il programma di Melloni. Ovviamente un documentario dalla tesi precostitutita, quella dell'autore. In buona sostanza secondo Melloni, l'unica vera chiesa è quella uscita dal concilio, la sola basata sulla "comunione" e non sulla Tradizione, nel senso del portato, della consegna del deposito della fede di Cristo agli apostoli. Per Melloni in effetti la chiesa che ha superato venti secoli di storia, innumerevoli persecuzioni, quella dalla quale è nata l'europa del monachesimo, il rinanscimento, quella che ha di fatto forgiato la civiltà occidentale è "farlocca", un abbaglio, uno svarione che solo il provvedenziale Vaticano II nella visione dell'ermeneutica della rottura che ne da la scuola di Bologna ha potuto riportare sulla retta via, quella cioè degli epigoni del cattocomunismo post sessantottino chè è tra questi che Melloni è reclutato.
RispondiEliminaIl problema non è tanto o solo che vadano in onda simili mistificazioni, ma il fatto che i media cattolici non possano opporvi nulla, anzi che nemmeno sentano il dovere di replicare o almeno precisare.
grande commento!
RispondiEliminaQuoto:
Insomma un'opera di propaganda, obbiettiva e sincera quanto può esserla una lapide di cimitero. [graffiante!]
A suo modo, un documentario interessante: certo non per capire il Concilio, ma per verificare in corpore vili con quale coltre di retorica, pregiudizi, disinformazione e manipolazione esso è stato sepolto e travisato. Perché una cosa va ricordata: gli ortodossi, ossia i conservatori, i tradizionalisti, hanno sostanzialmente vinto al Concilio (niente collegialità da sinodo di Pistoia, né contraccezione, né ordinazione femminile o di sposati, né sovvertimento della liturgia o emarginazione del latino, né evoluzionismo dogmatico); ma il postconcilio l'han vinto gli altri.
Molto, di alcuni dettagli, abbiamo già detto nell'altro thread, ma qui c'è l'esatta sintesi
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi permetto di riportare qui i commenti che ho già scritto, dopo aver visto l`emissione di Melloni e ringrazio la Redazione per la sua sintesi perfetta! Sono stata molto stupita nel leggere che Tornielli, rispondendo ad un blogger, dice che il documentario di Melloni di ieri sera sul Vaticano II
RispondiElimina" è stato un pezzo di grande televisione e di servizio pubblico"
Ecco la mia reazione:
È veramente far prova di servizio pubblico offrire quella ricostruzione ideologica nel più puro spirito dossettiano, scuola di Bologna e spirito del Concilio conforme? È servire l`opinione e rispettare la verità fare l`introduzione che ha fatto Melloni che già indicava la piega che avrebbe preso il documentario… una Chiesa all`agonia che non avrebbe preso cura dei poveri, che non si sarebbe diffusa nel mondo intero e altre inesatezze del genere se non ci fosse stato il Concilio Vaticano II? È rispettare la verità fare quella descrizione sprezzante della Liturgia, del rito celebrato dai padri conciliari, è corretto dire che era un rito spiccio col sacerdote che celberava da solo e i fedeli dietro che facevano le loro devozioni? Un vergognoso ma conosciuto cliché diffuso dai modernisti, che mostrano così il loro disprezzo per il Rito che è stato ed è sacro per generazioni e generazioni di santi di fedeli?
Tutto in quel documentario, anche la musica scelta, rifletteva l`ideologia, la visione di Melloni e dunque della scuola di Bologna, del resto bastava guardare la bibliografia finale : Alberigo… Melloni… Alberigo…
Rendere un servizio pubblico è essere obiettivo nell`informazione, non è di certo ad un`informazione obiettiva che abbiamo assistito ieri sera. Non abbiamo visto la storia del Concilio, ma la storia del Concilio Vaticano II rivista e corretta da Alberto Melloni .
Aggiungo anche che Melloni conferma che i progressisti, Bea, Lercaro Suenens Willebrands, hanno preso in mano la direzione dei lavori (grazie alla riorganizzazione su suggestione di Dossetti e all`influenza da lui esercitata su Paolo VI), anche se poi i "cattivi" conservatori (questo lo dico io...) hanno impedito loro di andare fino in fondo nei loro disegni rivoluzionari....
ANONIMO DELLE 17,35
RispondiElimina"In buona sostanza secondo Melloni, l'unica vera chiesa è quella uscita dal concilio..."
Errore. Per Melloni la vera Chiesa sarebbe stata quella uscita dal Vaticano II ove LG non fosse stata corretta, sia pur alquanto equivocamente, dalla Nota praevia e la Madonna non fosse stata definita Madre della Chiesa.
Due grosse macchie sull'adamantino spirito del concilio, tarpato da papi paralefebvriani nella sua evoluzione insita nei documenti.
Grande trasmissione per me.
RispondiEliminaLa grande storia della Chiesa.
Su Ratzinger poche ma molto BUONE parole. La Chiesa va avanti la vita va avanti.
Ti dai il nick "re unico", ebraico giudaizzante, ecco perché per te è una GRANDE trasmissione.
RispondiEliminaSiete nati con lo spirito del concilio, purtroppo!
Chi è il Re Unico? Il solito Kiko?
RispondiEliminaRe unico dde che?
RispondiEliminaHahaha, che idiozia! Un vero kikiano!
Stupirò tutti affermando pubblicamente che anche secondo me l'unica vera Chiesa è quella uscita dal Concilio; ma aggiungo che è la stessa vera Chiesa che ci è entrata! ( piccola battuta per alleggerire il tono del nuovo ' Re Unico ' appena arrivato :))
RispondiEliminaAndando sempre avanti si può andar oltre. E si cade nell'abisso.
RispondiEliminaLa nostra dottrina è immutabile.
Il programma di Melloni appare veramente come una lapide sepolcrale: pronta per il momento in cui la chiesa conciliare che nei decenni scorsi s'è tentato di costruire, verrà sepolta dalla Chiesa, quella vera, quella di Cristo, quella unam sanctam catholicam et apostolicam.
RispondiEliminaIl tempo è galantuomo.
Antonello
L'articolo sul Foglio non mi è piaciuto.
RispondiEliminaLa signora è inviperita. Spieghiamo il nick a chi vede giudei dappertutto:
RispondiEliminadunque
M>artin
L>uter
K>ing
I>
H>ave
A>
D>ream
Non sono evangelico ne protestante.
Mi è venuto così.
Nervi tesi???
camomilla!!!!!
P.s. Se copia MLK IHAD e lo incolla nel motore di ricerca di google, i risultati sono solo su Martin Luter King.
RispondiEliminaDella serie passa la vita su blog e internet ........ e NON SA NULLAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
La speranza dei Melloni? Creare un'opinione pubblica contraria al necessario revisionismo antipostconciliare
RispondiEliminaE' tutto da vedere.
Ma scusate...questa nostra gente, l'opinione pubblica ha dimenticato Dio, volete che pensi ad un "concilio"...?
L'opinione pubblica di quanti ruotano attorno alle nostre parrocchie - tutta gente indottrinata da "preti" mercenari, clericalizzati al massimo = secondo loro laici pensanti e adulti - beh su quiesti si, è necessario fare presa, perché in fondo è la loro voce che "conta" presso le autorità, è a questa gente che si guarda nei sondaggi sulla primavera conciliare!
La signora è inviperita. Spieghiamo il nick a chi vede giudei dappertutto:
RispondiEliminadunque:...
qui nessuno è inviperito: MLK EHAD potrebbe essere benissimo "Re unico". Se permette bisognava avere la sfera di cristallo per indovinare il suo acronimo!
E c'era anche un'altra equazione correlata al suo post, scevra da inviperimenti di sorta: molti novatores e molto di moda sono di fatto giudaizzanti oltre che nati dal concilio... ergo, nessuna meraviglia né necessità di inviperimento (il suo!) ;)
P.s. Se copia MLK IHAD e lo incolla nel motore di ricerca di google, i risultati sono solo su Martin Luter King.
RispondiEliminaDella serie passa la vita su blog e internet ........ e NON SA NULLAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!
sta semplicemente dimostrando che la mia conoscenza non viene da internet ;)
E' grazie allo "spirito del concilio", quello alla Melloni style, che oggi ci ritroviamo "preti" (absit iniuria verbis) tipo giorgio de capitani.
RispondiElimina...infatti hanno voluto la libertà di pensiero? la tengano cara! anzi li tengano cari per quanto danno costano!
RispondiEliminaQuel gran genio del Concilio
RispondiEliminalui saprebbe cosa fare,
lui saprebbe come aggiustare
con un assemblea straordinaria ha fatto miracoli.
Ti ha relegato al minimo
umiliandoti un po'
e non picchiandoti in testa
così forte no
e facendo ripartire la Chiesa
certamente non volare
ma viaggiare.
Sì viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore
dolcemente viaggiare
rallentare per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi alla dottrina.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare .
Con coraggio gentilmente, gentilmente
dolcemente viaggiare.
Quel gran genio Concilio,
ha capito molto meglio;
meglio certo di buttare, riparare
Ha Pulito il filtro
soffiandoci un po'
riunendo poi la gente
quella chiara quella si
e la Chiesa è ripartita
certamente non volare ma viaggiare.
Si viaggiare…
Episodio riportato da Madame Elisabeth di Francia, che era particolarmente affezionata a suo fratello Louis XVI...il quale picchio sul tavolo su cui sedeva dicendo: "Libertà, libertà, quanti crimini si commettono in nome tuo!
RispondiEliminaQuanti crimini sono stati commessi in nome del Concilio...e Melloni vul fare credere altro...e poi ci richiamano le crociate...l'inquisizione... E I CRIMINI RECENTI MASCHERATI DI LUCE CHI LI PAGA?
Quanti De Capitani danno scandalo! Sono d'inciampo ai fedeli, ai piccoli!
Paghiamo anche per loro! Preghiera e penitenza!
don gianluigi, l'epoca è finita.
RispondiEliminaCi sono sempre vincitori e vinti, Il Concilio ha vinto.
La Chiesa è il corpo mistico di Cristo. E Maria è Madre della Chiesa.
Il Papa re, fortunatamente non ci sarà MAI PIU'.
Il Regno è nei Cieli, non quì in terra.
Il che non significa che non si debba creare una società cristiana.
RispondiEliminaQuesto è il grande auspicio.
RispondiEliminaSocietà però non è.......
a buon intenditor..........
mi permetto di correggere don LUIGI
RispondiElimina' O Liberta' quanti delitti si commettono nel tuo nome ,,
fu pronunciata da MADAME ROLAND salendo al patibolo , acerrima nemica di M. ANTONIETTA .
MADAME ELIZABETH invece ha scritto questa bellissima preghiera al TEMPIO con approvazione ecclesiastica .
'' QUEL CHE MI ACCADRA' OGGI , MIO DIO , NON LO SO .
TUTTO QUELLO CHE SO E' CHE NULLA MI ACCADRA' CHE VOI NON ABBIATE PREVEDUTO E DIRETTO AL MIO MAGGIOR BENE DA TUTTA L' ETERNITA' .
QUESTO SOLO MI BASTA .
ADORO I VOSTRI SANTI DISEGNI ETERNI E IMPENETRABILI , MI SOTTOMETTO CON TUTTO IL CUORE PER VOSTRO AMORE .
VI FACCIO SACRIFICIO DI TUTTO E UNISCO IL MIO SACRIFICIO A QUELLO DEL MIO SALVATORE .
VI DOMANDO IN SUO NOME E PER GLI INFINITI SUOI MERITI LA PAZIENZA NELLE MIE PENE , LA PERFETTA SOMMISSIONE CHE VI SI DEVE , PURCHE' TUTTO QUELLO CHE VOI VOLETE E PERMETTETE CHE ACCADA , RIESCA A VOSTRA GLORIA .
COSI SIA ,,
Lore, il Foglio è quel che è. Ogni tanto tira su una costola al conservatorismo cattolico, ma per lo più si tratta di sortite un po' dandy. Per un articolo filoratzingeriano c'è una profluvie di inutilia d'andamento ora ca..eggiante ora radicallaicheggiante. No, non ne farei davvero un punto di riferimento per il tradizionalismo cattolico.
RispondiEliminaANONIMO delle 22,16
RispondiEliminatanto coraggioso che sbraiti da dietro i paraventi ........
nessuno qui si sogna di sostenere ideali per ingrandire le fila di un partito .......
Le cose che appartengono a DIO sono eterne ed immutabili ..... e cosi' sara' anche fra tremila anni quando andremo a fare i nostri weekend sul pianeta MARTE .
che cosa è in fondo il CVII se non un super dogma voluto dagli uomini e per i propri comodi ed i frutti marci infatti sono caduti a terra ancor prima di maturare ......
l' albero del concilio ha avuto da sempre la rogna !!!!!!!! ...
"Ci sono sempre vincitori e vinti, Il Concilio ha vinto".
RispondiEliminaNo anonimo amico, ci sono vincitori e vinti se c`è una battaglia, allora ammettiamo che il Vaticano II è stato una drammatica battaglia fra conservatori e progressisti, sembrerebbe che tutte le armi siano state utilizzate per vincerla questa battaglia, io non so chi l`ha vinta questa battaglia, già immaginare che un Concilio sia stato una battaglia mi sgomenta, ma lo so sono un`ingenua e la storia mi direbbe che è sempre stato così ....quello che è certo è che i progressisti ce l`hanno messa tutta per vincerla la battaglia del Vaticano II, le cose non sono andate proprio come lo volevano allora sembrerebbe che se la sono sbrigliata per vincerla dopo questa battaglia!
Perchè per il dopo Concilio non ho dubbi, so chi l`ha vinta quella battglia purtroppo.
Poi sembrebbe anche che le cose stiano cambiando che i vinti stiano rialzandosi, dopo 40 anni .
Dopo 40 anni misuriamo il prezzo di certe vittorie.
La questione della creazione di una società cristiana è estremamente complessa. Comunque la si voglia impostare, allo stato attuale è in molti paesi, tra cui l'Italia, una prospettiva puramente accademica. Molto meno accademica, invece, la prospettiva di un riaffioramento del Vetus Ordo, ed è soprattutto questo ciò che qui mette conto trattare. L'acquisto del "pacchetto sillabico" è interessante, ma non indispensabile.
RispondiEliminaSullo
Anonimo, e la J di junior dove l'hai lasciata? MLKJ IHAD. Vaìa, burlone!
RispondiEliminaPrima di tutto: Viva il Papa re!
RispondiEliminaSoprattutto: Viva Cristo Re!
Che poi la temperie storica sia questa misera contingenza è un altro discorso.
Il programma su Raitrè era una penosa mistificazione tanto spudorata da rasentare il ridicolo.
Il target degli spettatori -a parte noi che abbiamo la coda di paglia sull'argomento (e a buona ragione)- era quello dei pochi nostalgici vecchi ragazzoni da ingiallito bianco e nero e da gara a chi fa la pipì più lontano (la grande trasgressione).
Andreas Hofer
PIUTTOSTO .........
RispondiEliminail 3 agosto 1979 moriva il CARDINALE OTTAVIANI ,
MAGNIFICO GUERRIERO , DIFENSORE DELLA NOSTRA DOTTRINA ...........
qualche cane in giro , se ne è forse ricordato !?!?!?!?!?
.....
vi risulta !?!?!?!? ........
ad Anonimo delle 22.16
RispondiEliminasei tanto confuso nella tua adorazione del concilio et post che confondi le persone. chi ha scritto prima è don Luigi non don Gianluigi. Stai attento altrimenti prenderai sempre lucciole per lanterne.
Molti altri hanno chiarito - e meglio di come potrei fare io - limiti, imprecisioni, faziosità ecc. d'ordine "teologico" o "ecclesiologico" di questa trasmissione e direi in genere del famigerato spirito del concilio. Io voglio essere più prosaico e più materialista e mettere l'accento su un aspetto per nulla spirituale ma direi sociologico, un aspetto che è in bilico tra l'essere ridicolo e l'essere inquietante (per la sua assurda e sclerotizzata contraddizione).
RispondiEliminaQuesto era un documentario su quel concilio che avrebbe finalmente introdotto la modernità nella Chiesa, il concilio quindi del trionfo del nuovo sull'antico, del vento di riforma sulla stantia tradizione e bla bla bla...
ora vi è qualche cosa di più tristemente datato di vedere l'esaltazione del "Nuovo", del sempre giovane, del perennemente al passo con i tempi, sulle note di cantantucoli (oggi ultrasessantenni) di moda più di 40 anni fa? Questi liturgisti del DIO NOVITA' non hanno nemmeno la necessaria furbizia per restare al passo minimo con i tempi... scusate mettete in sottofondo una canzone dei Jona's Brother, se dovere rifarvi a dei miti tirate in ballo qualche politico del XXI secolo... invece no... rispuntano i sogni di MLK (Martin ecc.) I soliti Kennedy... il Che... ci mancava Capanna che ci ricordava quanto erano formidabili quegli anni.
Ammesso e assolutaente non concesso che fossero formidabili, sono però senza dubbio assolutamente PASSATI!!!
Ora per uno come me che non si scandalizza dei 17 secoli o giù di lì trascorsi dal Concilio di Nicea tanto da ritenerlo ancora valido e attuale (sicuramente più del datatissimo perchè contingentissimo Concilio Vaticano II, il meno universale dei concili), la cosa potrebbe pure non dar fastidio... ma per i seguaci deI SEGNI DEI TEMPI, del nuovo a tutti i costi ecc. ecc. come accettare la cosa?
Salvo che loro credano - e temo sia così - di avere una sorta di copyright della novità... cioè non è nuova ogni cosa sia qui e ora (quindi anche la messa in latino celebrata grazie al motu proprio del 2007) ma solo ciò che è avvenuto negli anni '60... così se si deve cercare del nuovo lo si deve cercare lì, se si devono cercare dei segni dei tempi i segni sono quelli... poco importa se di fatto oramai quei segni sono delle profondissime e antiestetiche rughe che sfigurano non solo i volti dei sempre-giovani di allora... ma pure tutte le iniziative che qua e là vengono pateticamente prese, ad esempio in tante parrocchie, per "rinnovare" sull'onda di quegli... antichi novatori. Nulla di iù anacronistico che assistere nel 2009 a certe patetiche messe beat o pseudo beat strimpellate in mostruose (e vecchie!) chiese in cemento anni '60!!!
Quei signori del "vietato vietare", della lotta contro i padri, volevano seppellire il mondo dei "vecchi" con una risata... loro oggi che non sono nemmeno riusciti a diventare vecchi ma sono ammuffiti pateticamente ostinandosi a credersi giovani... non ci possono nemmeno più far sorridere... e per seppellirli basterà solo un velo pietoso.. quello del tempo.
PS
Non è una battuta: tempo fa vidi un documentario sul Concilio di Trento... mi sembrò davvero attuale, vedendo quelle scene sentii chiaramente il senso di universale voglia di riscossa della Chiesa...
Ieri, invece, ho provato l'amara sensazione dell'amarcord stile grande freddo, di quando si vedono le foto delle medie e si pensa: "ma con che faccia andavo in giro vestito così??! Ma quanto ero fesso???!"
Prima di tutto: Viva il Papa re!
RispondiEliminaPer carità! Lo stato pontificio era uno dei peggio amministrati di tutta Europa, un vero disastro. Normale: mettere al governo dei preti... non vediamo anche oggi, nel loro piccolo, quel che combinano molti vescovi?
Non solo: i Papi (anche ante concilium) si accorsero presto che la perdita del potere temporale aveva tolto un poderoso argomento ai nemici della Chiesa e si era tradotto in un aumento enorme dell'autorevolezza internazionale della Santa Sede.
Grande Scipione!
RispondiEliminaRiguardo alla questione del potere temporale dei Papi, non sono affatto d'accordo con l'opinione della Redazione ( spero non sia piemontese).
RispondiEliminaPer il resto penso che .... la "Chiesa Conciliare" sia il fantasma di sè stessa, perchè è nata già cadavere . Infatti se il Cattolicesimo ancora non si è estinto del tutto , non è grazie al Vaticano II, bensì perchè le generazioni di oggi continuano a vivere della rendita lasciata dalla Chiesa Cattolica fino al Vaticano II. Secondo me Montini ed il Vaticano II hanno arrecato un vulnus,un processo di autodemolizione che sarà difficile sanare.
Melloni o dei ragionamenti cintolari produttori di riflessioni cinofalliche!
RispondiEliminaMatteo Dellancoe
Il Papa Re va benissimo, ma non nel senso in cui lo intendono i nostalgici dello Stato pontificio, i quali - se vi fossero davvero vissuti - con la loro improntitudine avrebbero quasi certamente fatto una pessima fine (la ghigliottina romana, con la lama ricurva, era un obsoleto ferrovecchio). Se c'è un modo per screditare la causa della liturgia tradizionale e farla passare per una buffonata da sessantottini dell'Ottocento è quello di appoggiarla con argomenti tipo la restaurazione dello Stato pontificio, del S.R.I. o dell'Ancien Régime.
RispondiEliminaGrande Redazione!
RispondiEliminaTesi di Melloni:
RispondiElimina- tutti i papi del '900 volevano un Concilio per riformare;
- G. XXIII ha finalmente il coraggio di annunciarlo e promuoverlo;
- la Curia romana intende metterlo sui binari perché è reazionaria;
- il papa invece, sornione e diplomatico, frega la Curia e lascia mano libera ai vescovi, pardon: allo Spirito;
- ciò nonostante, la minoranza conciliare briga e fa il gioco sporco, come in una qualunque assise parlamentare, per annullare la voce dello Spirito;
- alla fine, nonostante qualcosa qua e là, la Spirito la vince;
- dopo il Concilio, la Chiesa ha vissuto una nuova primavera dello Spirito, e sorti magnifiche e progressive.
In ognuno di questi punti è contenuta almeno una fandonia:
- i papi del '900 avevano avvertito la necessità di un rinnovamento, ma avevano sempre scartato l'opzione conciliare, specialmente Pio XII, prima per la guerra, poi perché avvertiva che ciò avrebbe portato grande confusione nella Chiesa;
- G. XXIII si ritrova papa con una Chiesa che avverte che sta cambiando qualcosa di molto importante nella società, che in Francia i preti ordinati cominciano a essere meno di quelli morti, che l'opinione pubblica è fieramente contraria al cattolicesimo: perciò decide di convocare un concilio pastorale per "mettere l'orecchio a terra" e chiedere ai vescovi di individuare vie d'uscita pragmatiche;
- la Curia ottempera ai suoi compiti e giustamente si prepara a un concilio che non deve cambiare la dottrina, ma trovare un linguaggio nuovo per esprimere quella di sempre: per esempio, lo schema sulla liturgia preparato dalla curia divenne quasi identico la Sacrosantum Concilium; per esempio, c'era abbastanza accordo sulla necessità di semplificare alcuni cerimoniali, divenuti incomprensibili anche agli stessi liturgisti;
- il papa, di fronte all'ondata di entusiasmo proveniente dall'episcopato, accetta che saltino gli schemi precostituiti, soltanto per poter meglio ascoltare la voce che viene dal basso, ma ciò non significava che poi non dovesse essere lui a prendere le decisioni, secondo tradizione: in effetti, durante la sede vacante, il concilio è sospeso, perché mancava il suo capo, e di questo tutti erano coscienti;
- fu Dossetti e la maggioranza conciliare a usare per prima i metodi parlamentari e l'opinione pubblica per influenzare la massa dell'assemblea: la minoranza vi arrivò in seguito e c on mezzi molto minori. Mentre la maggioranza disponeva di amicizie nei maggiori giornali, la minoranza, aveva soltanto un ciclostile con cui preparare libretti da distribuire ai padri;
- lo spirito del concilio è un'invenzione che serve a nascondere una realtà: i testi sono il risultato di una mediazione e perciò sono ambigui, non decisivi: ma alla fine fanno fede i tersti, non la loro interpretazione, ed è per questo che, alla lunga, i novatori, sono rimasti col fiato corto;
- sulla primavera della Chiesa nel post-conclilio, be' è tanto grossa questa panzana, che fa quasi tenerezza... Occorre risponderle?
cara REDAZIONE
RispondiEliminaspero che fra voi non vi sia qualcuno con simpatie PIEMONTESI E DERIVATI ......
fandonie che si imparano alle scuole .
guarda un po' , il REGNO DELLE DUE SICILIE , LO STATO PONTIFICIO , il DUCATO DI PARMA erano fra i piu' ricchi ni un ITALIA divenuta miserabile subito dopo la sua unione , voluta da chi ?????
dai SAVOIA secondo voi ???
voluta da da chi ??
E vvai con la massoneriaaaa!
RispondiEliminaMa mi faccia il piacere! Adesso ci mettiamo a esaltare il Regno delle Due Sicilie o quella cacatura di mosca che fu il Ducato di Parma, già retto dall'ex moglie di Napoleone (e chi gliela diede in moglie? I massoni?)! Che assurdità!
Erano stati ricchi? Anche l'Arabia Saudita e la Nigeria sono stati ricchi. Peccato però che i loro ordinamenti prevedano sperequazioni distributive e giuridiche che fanno dei loro sudditi una gran massa di diseredati. Redazione?! Ma che dobbiamo leggere queste scemenze? Siamo qui per parlare di messeinlatino o per magnificare quella pezzenteria che fu il Regno delle Due Sicilie?
Presente! AVANTI SAVOIA! Evviva le Leggi Siccardi!
RispondiEliminaSì, ma prima che si bevessero il cervello.
RispondiEliminaIo non l'ho visto perchè ero all'Adorazione Eucaristica della Fraternità...sapete se lo danno sul sito della Rai?
RispondiEliminaIo dico solo una cosa...prima del Concilio si sarebbero accettari professi nel Terzo Ordine Francescano che non sentono il minimo scrupolo a saltare per due settimane la Santa Messa per il mare della Sardegna (come se lì non ci fossero chiese)? Si celebravano matrimoni con intere famiglie che se ne fregano di Dio e della Chiesa ma che ricevono indegnamente un Sacramento solo perchè la Chiesa come edificio è pià stimonante e piace quel pizzico di sacralità che dona? I Vescovi, davano cresimavano ragazzini che non sapevano neppure dire il Credo?
Io penso di NO. Questi sono alcuni dei frutti del Concilio a mio parere.
Prima del Concilio si è torturata la gente a tratti di corda e si è fatta cadere più di una testa. Non dimentichiamolo. E che cos'erano quelli? Frutti di Trento? Certo che no! Dunque anche questi non è detto che siano tutti e solo frutti del V.2.
RispondiEliminaFrutti di Trento?? Certo che no! Frutti semmai della società per come era strutturata allora :) Non dimentichiamocelo appunto.
RispondiEliminaSul suo blog, Andrea Tornielli esprime la sua opinione sul doc di Melloni.
RispondiEliminaanonimo delle 10,58 e savoiia e company
RispondiEliminache poi sei sempre lo stesso .....
non sono stato IO a mettere in tavola per primo certi argomenti ...... tanto per chiarire ......
di scemenze ne potremo sempre fino alla noia ...... ma in altro luogo .......
trovo un po vigliacchetti a dir la verità , questi anonimi che sbraitano da dietro le quinte .......
l' arabia saudita e nigeria .......
RispondiEliminae si che noi ......
Ben detto, Francescana!
RispondiEliminaLasciamo perder il Ducato di Parma che fu il centro d'irradiazione del sensismo condillacchiano, e lasciamo pure da parte lo Stato Pontificio. I Papi non son capaci neppure di tenere a bada i cardinali, figuriamoci se dovessero anche governare uno Stato.
RispondiEliminaLa società cristiana è ipotesi di accademia? Io dico che dev'essere un impegno dei cattolici in politica e dei cattolici cittadini:
e questo impegno è realtà doverosa non esercitazione d'accademica.
Che poi non si realizzi, non siamo noi a doverlo dire.
Chiedere a Melloni di parlare del Concilio vaticano secondo è come chiedere a Bertinotti di commentare la rivoluzione di ottobre oppure a rauti la marcia su Roma...viva l'obbiettività.
RispondiEliminaA qualcuno potra' dispiacere ma il Regno delle due Sicilie era di gran lunga lo Sato piu' ricco e prosoero d'Italia, seguito dallo Stato Pontificio. Inoltre, sempre nel Regno 2/3 delle proprieta' appartenevano alla Chiesa o a Congregazioni religiose.
RispondiEliminaIl Regno di Sardegna era invece lo stato piu' povero, e ricorse alla cara Albione per sanare le sue disastrate sostanze (grazie alla nota setta) a spese del meridione.
Molti hanno parlato delle visite di Cavour a Napoleone III, pochi della vista di Vittorio Emanuele II alla Regina Vittoria nel 1855 (solo per discussioni venatorie o per la Crimea?).
Comunque lo tenevano in pugno per la sostituzione di neanato.
Quanti sanno che Carlo Alberto era alto 2 metri?
Dopo di lui pero' la statura sabauda, almeno nel ramo Carignano, si ridusse drasticamente.
Il Regno delle Due Sicilie è stato una iattura per le popolazioni meridionali. La ricchezza dei regnanti non significa alcunché ed è una bestialità proporlo come un luminoso esempio di regno cristiano. Una bestialità. Lasciamo perdere che è meglio.
RispondiEliminaUna veloce replica all'Anonimo del 27 settembre 2009 ore 11.57 che ha detto...
RispondiEliminaPrima del Concilio si è torturata la gente a tratti di corda e si è fatta cadere più di una testa. Non dimentichiamolo. E che cos'erano quelli? Frutti di Trento? Certo che no! Dunque anche questi non è detto che siano tutti e solo frutti del V.2.
Mi pare che torture, tratti di corda e sevizie varie (fisiche e non solo...) accompagnino la storia umana da sempre e nemmeno oggi siano un capitolo chiuso, quindi sinceramente non vedo come si possa anche solo per fare un esempio, mettere in relazione questi fatti con il Concilio di Trento: ovvio che non c'entri nulla quel concilio visto che si torturava da ben prima e si è continuato a farlo anche dopo... Ma questo argomento non serve assolutamente a smontare quell'altro argomento... quello che vuole trovare una chiaa relazione fra il Concilio Vaticano II e un preciso e determinato stato di degrado della Chiesa (messe beat, crisi di vocazioni, contestazioni generalizzate dell'autorità, tentativo spesso riuscito di rompere con la tradizione e di sconvolgere la liturgia, licenze d'ogni tipo, "sinistrizzazione" e "protestantizzazione" dei cattolici e le tante altre cose elencate da Francescana). Scusate ma tutto ciò non esisteva prima di quel "formidabile" Concilio anzi... prima dell'ancor più formidabile post-concilio (non che non ci fossero state magagne nella storia bimillenaria della Chiesa... ma non queste!) quindi a rigor di logica non e così insensensato o riprovevole o ingiusto voler ricavare una relazione di tipo causa-effetto tra i due eventi.
E poi ci meravigliamo se c'è gente che crede che a portare la vita sulla Terra siano stati gli alieni... Redazione, giustiziare le castronerie di pseudostoria dietrologica e complottista, please! Grazie.
RispondiEliminaL'idea che il Concilio Vaticano II sia stata una panacea è ingenua e irrealistica. L'idea che sia stato la causa di ogni male della Chiesa lo è altrettanto. Occorre equilibrio. A Melloni, ma anche a molti suoi censori.
RispondiEliminaL'argomento che nella società del tempo era normale torturare, comunque, non regge: il cristiano non è certo chiamato a uniformarsi ai cattivi costumi del mondo! Giusta invece l'osservazione che la proporzione impostata dall'Anonimo delle 11,57 non regge. Tra il dissesto liturgico e la cattiva interpretazione del Vaticano II c'è sicuramente un nesso causale, che manca invece tra Trento e l'uso della tortura nelle carceri del Sant'Uffizio.
Forse sarebbe più corretto dire che i disastri li ha prodotti il cosiddetto "spirito del Concilio" e la mancata ricezione della lettera del Concilio. Se questa fosse stata seguita avremmo ancora le nostre brave messe in latino e nelle chiese non ci sarebbe traccia di tavolacci e chitarre.
RispondiEliminaGià, lo spirito del concilio ha soffiato perniciosamente sulla Chiesa facendola ammalare, un po' come certe nocive correnti d'aria che irrompono da certe finestre lasciate incautamente troppo aperte... La causa diretta della malattia è da identificarsi senza dubbio nell'aria fredda ma causa indiretta può considerarsi anche la finestra lasciata incautamente troppo aperta, o no?
RispondiEliminaFuor di metafora... mi chiedo se comunque anche il concilio - parlo di alcune parti della sua "lettera" - non abbia fatto incaute aperture che hanno poi permesso e facilitato il soffiare pernicioso del "gas asfissiante" del concilio...
Non dimentichiamo che alcuni dei principali "manovratori" delle "finestre" conciliari (inutile fare i nomi...) sono gli stessi che poi... nel post concilio, più si sono adoperati per "gassificare" la Chiesa con il famigerato "spirito del concilo"...
RispondiEliminaEd è quella la mia domanda, visto che le innovazioni hanno cominciato subito dopo il Concilio, che la tempesta è soffiata subito dopo il Vaticano II spalancando porte e finestre... insomma chi le ha applicate queste innovazioni?
RispondiEliminaI vescovi che erano al Vaticano II, dunque conoscevano i documenti, dunque mi dico che forse, dico forse, sapevano perfettamente quello che facevano, forse la lettera del Vaticano II non era poi cosi chiara...o allora non contenti della lettera le hanno sostituito lo spirito del Concilio, più malleabile?
Per la Liturgia sappiamo che cosa è diventata la Sacrosanctum Concilium dopo essere passata fra le mani di Bugnini.
Non del tutto infondato il dubbio di Scipione. Quella che qua e là nel dettato dei documenti conciliari - la S.C., per tenerci al tema che ci preme maggiormente - siano stati disseminati germicelli suscettibili di sviluppi non proprio salubri è più che un'impressione: a volte basta una parentetica, un inciso, un commino, un sottocorollario e si pongono le basi per distorsioni anche gravi. Nel testo della S.C., per esempio, di siffatti tibicines ce ne sono diversi. Per completezza tengo ad aggiungere che non condivido l'opinione di quanti vedono nel Concilio Vaticano II soltanto una iattura in cui nulla di buono è stato prodotto.
RispondiEliminaPer quanto riguarda, invece, la società cristiana, trattasi, come altrove ho già detto, di questione assai complessa. Bisognerebbe in primo luogo intendersi sul significato che a tale espressione si intende conferire. Se si allude a una teocrazia di carattere analogo a quello conosciuto in epoche passate, l'ipotesi è oggi puramente (e innocuamente) accademica. Ma non è l'unico modo di intenderla, e in altro senso la prospettiva di una società cristiana è non un'ipotesi ma un impegno e un mandato per ogni discepolo di Nostro Signore Gesù Cristo.
Sullo
(Luisa, non per pedanteria, ma visto che si è emancipata dal dialettaccio nasalizzato dei transalpini ed è approdata alla terza lingua classica, che brandisce in modo impeccabile, vale la pena di favorirle l'indicazione: "le innovazioni sono cominciate", non "hanno cominciato".)
RispondiEliminaS.
Certamente, i testi del Concilio sono tutt'altro che esenti da pecche: soprattutto da una perniciosissima ambiguità (sconosciuta ai 20 concili ecumenici precedenti): delle finestre appena accostate, che hanno consentito l'ingresso di venti maligni che, poi, hanno scardinato e fatto volare via quelle stesse finestre.
RispondiEliminaQuanto ai burloni che han nostalgia del Re Bomba (Ferdinando delle Due Sicilie), o degli infami centurioni di Gregorio XVI, ecco la risposta: VIVA V.E.R.D.I.
D'altro canto, possiamo anche capire il reazionarismo di Vittorio che, essendo di Assisi, avrebbe tutto da guadagnare con la restaurazione dello Stato pontificio, poiché verrebbe governato da un saggio ed illuminato autocrate come l'arcivescovo Sorrentino...
E ora torniamo on topic.
"a visto che si è emancipata dal dialettaccio nasalizzato dei transalpini ed è approdata alla terza lingua classica,"
RispondiEliminaNon so che cosa sia il dialetaccio nasalizzato dei transalpini...so che ho tradotto letteralmente dal francese e so anche che devo spesso fare male ai vostri occhi quande leggete i miei francesismi...io mi applico al massimo per non troppo storpiare la lingua così cara al mio cuore...non sempre ci riesco, purtroppo!
Comunque grazie per la lezione, veramente!
Il dialettaccio è generalmente noto con il nome di francese. Per carità, tra i dialettacci della Romània è il migliore, ma in confronto alla lingua di Dante è una patologia dell'apparato rino-sinuso-faringeo. Parola di otorino, mi creda.
RispondiEliminaS.
Consiglio alla Redazione di essere più prudente nei giudizi storici sul risorgimento italiano.
RispondiEliminaNon si creda che chi ha scritto a favore dei cosiddetti staterelli sia un burlone. Al contrario.
Che il Regno di Sardegna si sia impadronito con l'astuzia e con la forza degli Stati confinanti, nessuno lo può negare.
Don Bosco chiamava i Savoia "ladri di Dio" e la sua profezia si è inesorabilmente realizzata.
Io mi accontento di definirli "ladri di stati" ( e non di staterelli come prapagandato dagli storici dei vincitori).
E per pareggiare i conti: abbasso VERDI.
Non sono un nostalgico di epoche passate nè di teocrazie, ma non posso non pretendere dai cattolici lo sforzo di creare una società basata su principii cristiani e conseguenti leggi.
RispondiEliminaIl Tridentino non ha colpa di torture o condanne a morte.
I protestanti, specie i calvinisti, continuarono a uccider le streghe molto più a lungo, e non eran tridentini. O sbaglio?
All'Anonimo (sti anonimi) "Il Regno delle Due Sicilie è stato una iattura per le popolazioni meridionali." 14.39
RispondiElimina-----------------------------------
Caro Anonimo, tu parli solo perché indottrinato dalla storia scritta dai Savoia e loro estimatori. Napoli era la città più ricca d'Italia, la prima ad avere ferrovia e porto intercontinentale, acciaierie di prim'ordine. Era meta di emigranti della mia diocesi, dalla Bassa Valtellina numerose famiglie vi trovavano lavoro e agiatezza, come del resto anche Palermo era sede di un nutrito gruppo di emigranti dell'alto Lario che arricchivano le loro chiese montane con preziose opere di orificeria come il famoso reliquiario di S.Rosalia che si trova in un paesino della provincia di Como.
Altro che miseria. La miseria la portarono i Piemontesi e con l'Italia unita i meridionali furono così contenti che fuggirono in massa in America e i Milanesi stavano così bene che il gen. Bava Beccaris per tranquillizzarli li prese a cannonate, solo perché protestavano per il prezzo del pane.
Con questo rimpiangere i Borboni o gli Austriaci, ma nemmeno lasciar passare le menzogne che anche la stimata Redazione mi pare avallare.
Ops, scusate, volevo dire: Non voglio rimpiangere Borboni e Austriaci, ma....
RispondiEliminaQualche dato su venerdì: la puntata è stata seguita da 1.361.000 spettatori con il 5,86 % di share. Insomma un mezzo flop, o quasi. Da tener presente che Melloni, nella sua propaganda sul Concilio come "rottura", può contare su sponde laiche di un certo peso: Politi, Augias con la sua striscia televisiva quotidiana, Flores d'Arcais con la sua rivista dove trovano accoglienza gli inesausti promotori di appelli Farinella & C. Spetterà a costoro, piuttosto che all'epigono di Alberigo, "ungere", come si dice dalle mie parti, certa opinione pubblica dimodoché si senta in dovere di "difendere il Concilio" dai presunti attacchi del regnante Pontefice. Resta da vedere se tale operazione giungerà in porto: fra i giovani ne dubito (e qui la redazione ha ragione), visto che del CVII nulla sanno e tendono a vedere la Chiesa come un'associazione di decrepiti intenta a maneggiar denaro e porre divieti sul sesso.
RispondiElimina@Francescana:
RispondiEliminaSe vuoi vedere la puntata prova sul sito di Raitre o magari su Youtube in vari spezzoni; oppure, se hai pazienza, aspetta un paio d'anni ché le puntate de "La grande storia" le replicano sempre.
La Redazione fa bene ad avallare la realtà storica e a non assecondare i revisionismi fantasiosi di qualche burlone, per i quali ci sono a disposizione molti blog di fantastoriografia. Napoli ebbe la prima ferrovia, verissimo, un bel gingillino per il regnante. Ma lasciamo perdere, perché rispondere a argomenti siffatti non merita. Questi rigurgiti antisavoiardi e queste nostalgie del Regno di Re Bomba offrono solo un formidabile argomento dileggio ai nemici della tradizione liturgica tridentina.
RispondiEliminaCmq Viva V.E.R.D.I.
Purtroppo non posso pensare che tu sia un burlone, ma piuttosto uno sprovveduto specializzato in salti logici.
RispondiEliminaInutile proseguire. Viva Puccini.
STIMATA REDAZIONE
RispondiEliminasoltanto ora rientrando ho potuto leggere la vostra e le altre e con piacere , sorridendo , posso constatare di aver sollevato un bel polverone ...... non entro in particolari , altrimenti non si finisce più con questa tiritera che ci vedrebbe ognuno fermo nelle proprie posizioni .
DEO GRATIAS !!!!!!!!!
definirmi reazionario ?? non lo rinnego , ma più per disprezzo verso il mondo che viviamo che per convinzione .......
forse c' è da sostenere qualcosa del mondo di oggi ??
nostalgico ??..... non ha senso poichè non ho conosciuto ne vissuto i bei tempi del RE BOMBA ma quello che è venuto dopo di LUI però lo conosciamo BENE !!!! .
e ancora esiste qualcuno disposto a tirarsi fuori le budella per la vergognosa sagra RISORGIMENTALFASCISTA !?!?!?!?
EBBENE SI , poichè , NON VI E' DISTINGUO .......
abbasso V.E.R.D.I. ED I SUOI DISCENDENTI massoni , atei e razzisti .
non sono le ideologia a dare il progresso ma la scienza ......
c' è chi ha definito il retrogrado PIO IX un metro cubo di letame ,
ebbene dopo quasi due secoli la linea ferroviaria ANCONA ROMA da lui messa in opera , è percorsa in molti tratti su un solo binario ,
NESSUNO dopo di lui vi ha mai aggiunto un solo bullone .
forse è convinzione che la vita oggi vale veramente qualcosa di piu rispetto il passato ??
Anonimo del Viva Verdi,
RispondiEliminaquello che ho postato non sono fantasie ma fatti storici. Gli emigranti che dal Nord andavano al Sud non li ho inventati io, sei tu piuttosto un sognatore che crede alle panzane del Risorgimento, aurora di ideali popolari. Il popolo aveva ben altri problemi che correre dietro a un bischero che chiamava il papa regnante un metro cubo di letame e che si beccava una rendita di due milioni l'anno, tanto da essere chiamato dalla civiltà cattolica l'Eroe dei due milioni.
Capisco che insistere sul fuori tema può risultare sgradevole, ma credo che se un discorso con tanta insitenza si innesta in un altro, non possa essere così semplicemenente cassato perchè definito fuori tema. Si discute per giumngere alla verità e della verità si segue il filo... se il filo ci porta in zone apparentemente fuori percorso che fare? Spezzarlo e tornare indietro?
RispondiEliminaVorrei solo fare qualche osservazione. Trovo poco sensato che si definiscano posizioni revisioniste e burlonesche quindi poco serie, quelle di tanti e seri studiosi (almeno contando i titoli accademici: mi riferisco alla prof.ssa Pellicciari, allo scrittore Cammilleri, al prof. Cardini e al prof. Viglione... solo per citarne alcuni dei quali ho avuto il piacere di leggere in prima persona le ponderose e ben documentate opere) che stanno, dati alla mano, tentando di dare finalmente una lettura storica non totalmente succuba e asservita alla volontà dei vincitori (chè, piaccia o meno, i Savoia nella vicenda risorgimentale, sono tali...).
Questa più equanime lettura storica di quegli anni (ma anche quelle parallele dei momenti storici appena precedenti il risorgimento e in qualche modo prodromici ad esso come la famigerata Rivoluzione francese) non può definirsi semlicemente una buffonata reazionaria, perchè è basata su documenti, testi di archivio, ed è svolta con tutto il rigore storico scientifico del caso.
Alle prove si risponde con le prove, ai dati con i dati e non con la semplice delegittimazione a priori... come dire: chiunque cerca di riabilitare gli Stati Pre Unitari è un folle razionario e non va ascoltato.
In fondo per questo non mi piace lo spiacevole termine... revisionismo con cui, subdolamente, si bollano, per delegittimarle o comunque per presentarle negativamente, tutta una serie di attività storiografiche che, guarda caso, mettono il naso in territori che per qualche ragione sono considerati feudi intoccabili del pensiro dominante.
Pensiamoci bene: tutta la storiografia è revisionista a rigor di termini... quando a metà '800 Mommsen riscrisse la storia di Roma antica non fece un'opera di revisionismo rispetto a quella di Tito Livio? Quando uno storico afferma che contrariamente a quanto sostiene Erodoto l'esercito Persiano di Serse non era composto da 1 milione di soldati ma al massimo da 5 o 600 mila e tutti gli altri erano solo serventi, donne ecc, non fa revisionismo? No, quelli fanno semplice ricerca storica.
Ma se uno storico dice che forse la Rivoluzione francese non è stata quell'alba di civiltà che si vuol far credere, o che il Risorgimento è stata più che altro una guerra di rapina astuta e e senza scrupoli e dalle finalità anche anticattoliche, oppure che la Resistenza non è stata solo un'eroica lotta per liberare un popolo oppresso.. o infine che magari i morti nei lager non sono stai 6 milioni ma 5 e mezzo... apriti cielo... si parla nel migliore dei casi di bieco revisionismo, nel peggiore di complicità con i crimini nazisti! (si badi accusa quest'ultima che in certi stati può portare alla galera sulla base di questo assurdo sillogismo: se io asserisco che i morti ebrei sono stati il 10% in meno significa che... sono favorevole all'olocausto!!!)
Questo significa voler censurare la storia e impedire la ricerca della verità.
Quanto poi al timore che asserire certe cose possa sminuire l'onorabilità dei "tridentini"... scusate ma non ne vedo il nesso: la storia è storia, la ricerca storica ha come fine la verità e non altro e non riguarda - o non dovrebbe riguardare - questa o quella religione, questa o quella ideologia...
Cosa sia stato il Risorgimento è una questione che - messa da parte la retorica - in qualche modo gli storici prima o poi dovranno cercare di capire... indipemndentemente che siano storici che vanno alle messa di San Pio V a quelle post CVII o che non ci vadano proprio.
Scusate ancora.
....mmmha! Certo che spirito! Uno dice viva il Papa re e lo tacciano di buffone nostalgico.
RispondiEliminaChe topponi che siete! Oltre a non capire lo spunto polemico con l'intervento anticlericale cui rispondevo, vi siete messi a fare lo stesso -e peggiore errore- che mi si attribuiva: Viva V.E.R.D.I.? Questo è vero nostalgismo. Difendetela pure la casa regnante più gretta d'Europa, spietati invasori e mistificatori della storia. Per loro Don Bosco predisse bene che non avrebbero regnato oltre la quarta generazione: anche troppo per il macello (in senso etimologico) di cui son responsabili.
Dunque se non volete il Papa re tenetevi pure il ruzzino V.E.R.D.I. zum pa-pa! zum pa-pa!
AndreasHofer
I Savoia erano degli usurpatori. E comunque nessuno in terra ha diritto di togliere al Papa ciò che gli spetta per divina disposizione.
RispondiEliminaA quanti credono che i cattolici siano capaci da soli di agire in politica a favore dei princìpi cristiani...vorrei ricordare che: in Italia aborto , divorzio , libera pornografia ed altre schifezze sono state riconosciute come pratiche legittime dallo stato italiano , proprio in un epoca in cui governavano i "cattolici".
Credete che sarebbe accaduto lo stesso nello Stato Pontificio???
non è una questione di nostalgia giacchè nessuno di noi ha vissuto sotto il Papa re.
Per un Cattolico è logico e conseguenziale dover ritenere che il potere temporale dei Papi sia legittimo e sacrosanto. Certo era uno stato teocratico, senza libertà di religione, di stampa..senza divorzio, aborto,contraccezione, pornografia......non c'erano nemmeno i transessuali. Alla fine mi sa che non conviene a nessuno che ritorni!!!! Credete che la Chiesa senza il potere temporale si sia dedicata maggiormente alla cura delle anime??? Ahahahahahahaha , lo vediamo ogni giorno quanto siano solerti nel promuovere pietà e devozione presso il popolo.
Così abbiamo scoperto che fra i tradizionalisti cattolici ci sono anche meridionalisti spinti che si abbeverano a Camilleri e Cardini come alle Sacre Scritture e che danno degli impostori al 99,9 per cento degli storici di tutto il pianeta.
RispondiEliminaIl meridione non è povero, anzi misero, per via dei Savoia, ma per via di una tessuto sociale compromesso da secoli e che per secoli ha impedito e per secoli impedirà lo sviluppo civile, prima ancora che economico. E' una triste realtà anche se a tutti noi piacerebbe cambiarla. Se tradizionalismo cattolico significa sostenere queste tesi e professare nostalgie assurde per regni di sovrani parassiti, nominalmente cattolici e praticamente diabolici, si capisce come abbia potuto prodursi l'avversione generale contro il tradizionalismo cattolico. Se le cose stanno così, se il Vetus Ordo deve portare con sé la nostalgia dello Stato Pontificio o del Regno delle Due Sicilie in quanto regno cattolico, allora, per citare Carlo Verdone, "sapete che cosa vi dico, sapete cosa vi dico?... che ve lo ecc.".
Mi sembra riconoscere lo stile dell`ultimo anonimo che ogni tanto scrive senza riprendere il suo usuale nick....
RispondiEliminaCome riconosco un certo sprezzo per chi ama ed è fedele alla Tradizione.
Così non si perde una sola occasione per procedere a generalizzazioni gratuite.
Come quella sul tradizionalismo cattolico che ci ha a offerto il nostro anonimo.
Non entro nel merito, è perfettamente inutile.
FILIPPO, ma credi davvero che la Roma dei Papi fosse il regno di Cristo in terra, che la vita morale dei sudditi fosse angelica, che i Papi e la gerarchia fossero moralmente ineccepibili? Che a corte vigesse la castità, la povertà, l'obbedienza? Che la moralità fosse salvaguardata dappertutto, anche nei bordelli?
RispondiEliminaLasciamo perdere questi argomenti.
Se lo stato pontificio, come qualcuno ha detto, s'è formato per divina disposizione, chi può negare che sia crollato per la stessa volontà?
Siamo sicuri che i papi impugnassero le armi per divina volontà?
Restiamo coi piedi in terra. Il passato va giudicato storicamente, con le sue luci e le sue ombre.
E non oconfondiamo la missione del Pontefice con la sua attività politica.
C'è da chiedersi se tutta questa inutile coda ai commenti sul documentario di Melloni non sia in realtà parto del solito troll neocat, che ha dibattuto in solitudine in forma anonima ed eteronima, sfruttando i nick di vari commentatori. Direi anch'io di lasciare perdere. Si rischia di difendere il sacrosanto con argomenti quanto meno inadeguati. Paulo maiora canamus!
RispondiEliminaSullo
Ora basta con questi discorsi di pseudostoria, oziosi come... un barone borbonico.
RispondiEliminaLa Tradizione è cosa troppo importante per essere anche solo incidentalmente sfiorata da questioni di questo genere che, tra l'altro, squalificano tutti i tradizionalisti; cosa particolarmente ingiusta visto che la maggior parte (e noi per primi) non intende farsi mescolare con la "controinformazione" storica.
Io dico solo una cosa: a parte che il giudizio della redazione mi pare troppo netto, verso chi liberamente decide, dopo essersi informato, di abbracciare una particolare visione della storia.... siete stati davvero contenti di un'Italia unificata dai massoni, e che da prima ad oggi non ha mai saputo sentirsi veramente "patria"? Vi pare davvero così inaccettabile una critica a questo processo?
RispondiEliminaNon sono un nostalgico, non voglio fossilizzarmi ai tempi del Papa Re (anche se il suo lo considero uno stato legittimo, e non ho pregiudizi sulla capacità di governo di un Pontefice)... certo, l'unità d'Italia poteva essere realizzata... ma non così. Mi pare che fu Pio IX a proporre una federazione di regioni, una specie di USA in piccolo, in cui ognuna avrebbe mantenuto la propria relativa indipendenza e tradizione.
Certo meglio che creare uno Stato artificiale dal nulla, famoso al mondo perché oggi la sua gente, priva di spirito patriottico, campa solo su furberie e bassezze.
Lore, ma l'hai capita o no che bisogna piantarla lì?! E mollaci!
RispondiEliminaCara Redazione, la invito cortesemente a non banalizzare e ridicolizzare ed anche a rispettare l'opinione di chi la pensa diversamente da Lei. La "controinformazione" non la fanno certo i Legittimisti. Al Signor Dante Pastorelli vorrei replicare dicendo che non ho affermato affatto che quel regime politico fosse esente da macchie e difetti, nè che tantomeno i sudditi del Papa re fossero degli angeli. Se poi come dice lui, il potere temporale dei Papi è finito per Divina Volontà e pertanto dovremmo farcene una ragione.....beh allora lo stesso dovrebbe valere per il Vaticano II, la riforma liturgica e tutte le aberrazioni dottrinali, liturgiche, teologiche , pastorali e quant'altro è avvenuto ed avviene nella Chiesa, dal Concilio Vaticano II in poi. Siccome tutto ciò è avvenuto, e per giunta, per volontà e col sigillo papale , facciamocene una ragione ..... Dio lo vuole!!!! State perdendo il vostro tempo...non si possono portare all'indietro le lancette della storia!!
RispondiElimina"Se poi come dice lui, il potere temporale dei Papi è finito per Divina Volontà e pertanto dovremmo farcene una ragione...."
RispondiEliminaFILIPPO, non cambiar le carte in tavola. Io ho scritto:
"SE lo stato pontificio, come qualcuno ha detto, s'è formato per divina disposizione, chi può negare che sia crollato per la stessa volontà?"
Si dimostri che la formazione è stata voluta da Dio e la caduta no.
Ma piantala anche tu, Filippo, basta! Non l'hai ancora capito che stai mettendo alla berlina la tradizione? E piantala!
RispondiElimina