Santuario della Madonna di Roverano
Nel prestigioso sito New Liturgical Movement è stato riportato un evento particolarmente significativo riguardo alla silente ma costante (e, a quanto pare, proficua e vincente) opera di Riforma della Riforma Liturgica di S. S. Benedetto XVI.
L'autore dell'articolo, Gregor Kollmorgen riporta della Solenne Messa Pontificale celebrata dal Vescovo di La Spezia, presso il Santuario della Madonna di Roverano (a Carrodano, La Spezia).
L'autore dell'articolo, Gregor Kollmorgen riporta della Solenne Messa Pontificale celebrata dal Vescovo di La Spezia, presso il Santuario della Madonna di Roverano (a Carrodano, La Spezia).
Da rimarcare alcuni punti: il Vescovo è relativamente giovane (1953), è stato ordinato Sacerdote dal Cardinal Siri, nel 1977; la Messa in oggetto è stata celebrata nella sua Diocesi.
"La Liguria, la regione costiera del nord-ovest d’Italia con capoluogo Genova, sotto la benefica influenza del grande Arcivescovo di questa città, il Cardinal Giuseppe Siri, ha in più luoghi preservato uno spirito di continuità [con la tradizione] nonostante l’implemento della riforma liturgica postconciliare. In questo senso è anche fra le aree dove il diffondersi del Summorum Pontificum sta facendo il suo più grande avanzamento, come ben si può vedere, ad esempio, nella Diocesi di Albenga-Imperia. A tal riguardo, ecco molte foto che ho trovato per caso di una Santa Messa Pontificale nella Forma Ordinaria recentemente celebrata da S. E. Mons. Francesco Moraglia, Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, presso il Santuario Mariano di Roverano, in provincia di La Spezia, nella parte più orientale della Liguria. Si noti che la Messa è stata celebrata ad orientem all’originario altar maggiore, a che il Vescovo ha indossato la dalmatica pontificale così come le chiroteche (guanti episcopali): due dei paramenti liturgici tradizionali, ancora permessi anche nella Forma Ordinaria, ma al giorno d’oggi, per lo più sfortunatamente omessi. " (traduzione a cura della Redazione di messainlatino.it)
Preparatio ad Missam
Gloria
Offertorio
Processione finale
" il Vescovo è relativamente giovane (1954), è stato ordinato Sacerdote dal Cardinal Siri, nel 1965 "
RispondiEliminaa 11 anni???????????????
In realtà è nato nel 1953 ed è stato ordinato nel 1977.
RispondiEliminaDobbiamo essere grati al Cardinale Siri per aver formato preti di questa tempra.
l' ho datto già tante volte ma lo ripeto, così mi sfogo.
RispondiEliminaChe differenza tra Liguria e Piemonte, beati loro!
Da loro i Siri, Oliveri, Moraglia, da noi Pellegrino, Bettazzi, Dho.
Guido
In Piemonte spira aria milanese, ahinoi. E' necessaria una bonifica. Più di un vescovo è in dirittura d'arrivo al fatidico termine dei 75 anni o ci è già arrivato ed è dunque in partenza. Per Benedetto XVI e i suoi più fidati collaboratori è un'occasione d'oro per sanare le diocesi e l'intera provincia, a partire dal confine orientale con la diocesi ambrosiana, anch'essa da sottoporre massicciamente a bonifica.
RispondiEliminaNon son tutte rose e fiori in Liguria. Mons. Oliveri è assediato da Levante e da Ponente da vescovi che passeremmo volentieri ai piemontesi.
RispondiEliminasoprattutto a ponente...mons Carreggio è il peggio che ci si potesse augurare!
RispondiEliminamons. Lupi non si è ancora "espresso"
caro Guido, io aggiungerei anche Charrier (Alessandria) e Giustetti (Biella). Alessandro
RispondiEliminacirca un due mesi fa ho scritto a un vescovo (non il mio) del Piemoonte, che non è vicino ai 75 anni, chidendogli di celebrare la messa col rito romano straordinario UNA VOLTA L'ANNO. Mi ha risposto che non lo riteneva opportuna. "Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno". Alessandro
RispondiEliminaall'anonimo delle 11,30: se per confine orientale si intende diocesi di Novara dissento. Da quanto ho letto sul blog esiste una lettera del card. Bertone che riconosce la legittimità dell'operato di mons. Corti. Suum cuique tribuere. Alessandro
RispondiEliminaComunque mons. Careggio è ligure d'adozione, ma in realtà è piemontese.
RispondiEliminaPoi il vento del progressimo ad oltranza, è spirato da Ovest ad Est, da Piemonte a Lombardia, non viceversa.
Mi ricordo che anni fa un prete di Torino mi disse, temo compiaciuto, che i sacerdoti di Milano definivano quelli torinesi "preti metallurgici".
Guido
si, l'episcopato di Pellegrino a Torino non è stato esaltante (volendo essere eufemistici). Alla fine persino Paolo VI ne prese le distanze avvicinandosi a Siri. Ballestrero e Saldarini cercarono di porre rimedio ai guasti di quell'episcopato trovando enormi difficoltà. Quando Ballestrero nominò degli esorcisti nel 1986, dopo che per anni si era negata l'esistenza del demonio, fu deriso. Alessandro
RispondiEliminaDalle foto sembra un Pontificale un pò pasticciato...comunque lodevole iniziativa!
RispondiEliminaAvanti così!
pasticciato? perche?
RispondiEliminala dalmatica si usa regolarmente nei pontificali (ahime...anche mons. Careggio l'ha usata)
meno usuali le cheroteche ma il Card. Siri era solito usarle...per cui....
le chiroteche: ci mancavano proprio i guanti da dandy primo novecento. anticaglie. per fare l'eucaristi ci vuole la materia, la forma e la chiroteca.
RispondiEliminaVisto da destra, visto da sinistra: per qualcuno il pontificale è "pasticciato" e troppo innovatore, per qualcun altro è irrimediabilmente fuori moda. In medio stat virtus?
RispondiEliminaLe foto pubblicate sul blog le vedo adesso, ma le conosco bene perchè... le ho scattate io.
RispondiEliminaNon mi sembrano proprio "guanti da dandy".
Ricordo che nella medesima Diocesi i guanti li utilizzava anche mons. Silvestri, però da quel che mi viene in mente si trattava di semplici guanti bianchi e non di vere chiroteche ricamate.
Altre precisazioni: non si trattava di un Pontificale ma di una S. Messa celebrata dal Vescovo, con numerosi concelebranti.
Al Santuario, da parecchi anni ormai, l'altare "Coram Deo" è l'unico in uso (non è mai esistito un vero altare "coram populi", per un po' ci fu un semplice tavolo mobile che poi venne rimosso.