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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

domenica 15 marzo 2009

Un indignato lettore ci scrive...

la lettera che segue.


Siete deliranti e mi vergogno, guardando il vostro sito, di essere accomunato a voi come cattolico. Il vostro è un formalismo becero di scadente livello culturale e teologico, ma la Chiesa purtroppo nella sua storia ha dovuto fare sempre i conti con persone e istituzioni oscurantiste come la vostra. E' molto difficile, in questi tempi così secolarizzati, predicare il Vangelo alla gente e persuaderli del cammino cristiano con perbenisti cattolici e integralisti come voi altri.


VERGOGNATEVI!!!!


un fervente cattolico


Poiché questa lettera pare rivolta, più che a noi specificamente, a tutti coloro che condividono le nostre stesse idee in materia di liturgia e, più in generale, di dottrina e tradizione nella Chiesa, ci sembre giusto pubblicarla. Perché? Ma perché scrivere una lettera anche di insulti è pur sempre un modo come un altro (beh, un po' meno urbano degli altri) per cercare un dialogo, o comunque per confrontarsi e mettere alla prova le proprie convinzioni. Giusto, quindi, dare una risposta pertinente, motivata (e misurata) all'indignato lettore, o a coloro che la pensano come lui: e sono ancora tanti, specie nel clero e tra i "laici impegnati" di una certa età.
Ci diverte l'accusa di oscurantismo, molto Dix-neuvième siècle (ricordate il balletto Excelsior?); quella di formalismo, invece, ci ricorda che, in questo sito, abbiamo finora parlato troppo poco di rubriche, chiroteche e pianete plicate: dovremo recuperare al più presto (magari pubblicando per iniziare un florilegio dei responsi liturgici che il nostro Cerimoniere continua a dispensare ai numerosi richiedenti).
Ma la risposta migliore dovrebbe venire, pensiamo, dai nostri colti e forbiti lettori. Chi meglio di voi può dar ragione delle motivazioni che ci fanno tanto amare la Tradizione della Chiesa, o perché mai zelus domus tuae comedit me? A voi, quindi, di scrivere nei commenti una breve risposta, un'apologia, un contra hereses, per permettere al nostro contraddittore di formarsi un'opinione un po' meno caricaturale del prossimo suo.

32 commenti:

  1. di fronte a persona sclerotizzata sulle dottrine sessantottine dopo ormai 40anni è difficile un dialogo.
    se uno e' chiuso su se stesso ed incapace di confrontarsi con la realtà prendendo atto de "i frutti del concilio" certi pregiudizi se li trascinerà nella tomba. speriamo che l'intelligenza e la lungimiranza del papa riesca, con l'aiuto dello Spirito santo, ad ammorbidirgli il cuore

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  2. Carissimi amici,

    il vero problema è che molti interpretano la Chiesa e l'esser cattolici come qualcosa di determinato e univoco. Paradossalmente poi in una Chiesa abituata all'eccentricità ed al modernismo, chi ama la tradizione finisce per apparire come un rivoluzionario, un giovane rifondatore del cattolicesimo, quindi un'entità pericolosa. Il paradosso è dunque in questo capovolgimento dei fronti. Normalmente infatti il cattolico amante della tradizione e della forma (diteglielo al lettore che forma in latino significa bellezza!) è stato così marginalizzato negli ultimi 40 anni da apparire oggi come un extraterrestre, o un fungo del sottobosco ecclesiale. Perciò alla fine i più beceri e intolleranti finiscono per essere proprio i riformatori, i progressisti, ovvero coloro che sono stati educati nella nouvelle vague del cattolicesimo che ha tagliato i ponti con la tradizione. Il nostro Pontefice - che i ponti li costruisce letteralmente - sta cercando di legare per sempre antico e moderno e di farlo nonostante i limiti di posizioni opposte e conflittuali. Il problema - e noi cristiani antiprogressisti l'abbiamo capito da tempo - è che la Chiesa è variegata e poliedrica e così come può ospitare i preti sposati ed eretici di Linz, può anche accogliere i semplici amanti della forma del sacro come noi, formali si, ma molto più ortodossi di altri.

    Francesco Colafemmina

    p.s. credo ad ogni modo che quel lettore sia solo un ignorante.

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  3. Che mai dire circa l'estensore del messaggio?

    Sul fatto che sia "fervente" non v'è alcun dubbio: il tono della sua missiva ce ne offre un'evidente dimostrazione, ma sull'autocertificata "cattolicità" del nostro mi permetterei di nutrire numerosi dubbi.

    Posto anche che un fratello nella Fede inavvertitamente cada nell'errore, costituisce forse esplicazione di Carità il limitarsi a vergognarsene, aggiungendo a tale sentimento talune generiche invettive dal tenore un poco sgangherato?

    O è forse la mia ben nota limitatezza intellettiva, prima ancora che culturale e teologica, che m'impedisce di cogliere appieno il senso evidente del messaggio?

    Probabilmente, se meglio mi sforzassi di superare lo svantaggio datomi dal mio scarso livello d'istruzione, riuscirei a comprendere come, in realtà, le invettive di cui sopra, provenendo da "un fervente cattolico", corrispondono, in realtà, ad un'applicazione esemplare di Carità (ovviamente, a seconda del canone di questa Virtù - da me ignorato - rinnovatosi ai lumi dello "spirito non scritto" del Concilio Vaticano II).

    Se mi riuscisse questa immane impresa intellettuale, quanto meno,
    la smetterei (finalmente!) di sospettare che l'estensore della missiva sia uno dei partecipanti alla manifestazione che, proprio oggi, Don Gallo ha presieduto in Friuli, in favore di un "uso responsabile" delle sostanze psicotrope e contro i disegni di Legge del Governo che intenderebbero, invece, ulteriormente disincentivare il ricorso all'uso degli stupefacenti.

    Chissà che il nostro "fervente cattolico" non venga ancora a donarci qualche frutto di quell'unica versione accettabile della Verità evangelica della quale si dimostra così fiero detentore, permettendo così, anche a noi, poveri illetterati, di riporre nel solaio manipoli, stoloni e filatteri ...

    Cordialmente.

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  4. del breve messaggio del "fervente cattolico" colpisce la genericita' della condanna.
    Mi sembra strano che il nostro si preoccupi o si vergogni per quello che scrivono alcuni cattolici che aderiscono ad un Magistero bimillenario. Cosa scrive a coloro che negano apertamente Gesu' Cristo? Ricordando che Egli e' la Via, la Verita' e la Vita e che non ce ne sono date altre?

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  5. Però... mica male come livello di fervenza dare del "delirante" ai propri fratelli nella fede... Un certo Gesù (chissà se l'indignatissimo fervente sa chi egli sia... mah...è nato prima del 1965…) diceva che chi insulta il proprio fratello merita la geenna.
    Quello che ho sempre notato in questo blog è la straordinaria pacatezza nella segnalazione, esposizione e commento di FATTI ecclesiali. Non mi sembra che qualcuno sia mai trasceso all'insulto generalizzato: non ho mai letto frasi del tipo... chessò... «i modernisti sono dei poveri imbecilli, con il cervello in stato atrofico da 44 anni».
    L'eventuale disappunto rispetto a certi FATTI è sempre esposto con ARGOMENTI, non con pretestuosi slogan. E gli argomenti sono quelli del magistero infallibile di Santa Romana Chiesa, della sua storia, gloria e tradizione.

    Forse il vero guaio consiste nel fatto che ci sono persone che considerano come anno di nascita della Chiesa il 1965 e che, quando parlano di "Chiesa nella sua storia", intendono proprio gli ultimi 44 anni. Che di gloria ne hanno collezionata pochina in verità: le chiese deserte, i seminari vuoti, gli ordini religiosi soppressi (o in via soppressione) per mancanza di vocazioni, il pullulare di movimenti deviati che di cattolico hanno solo il nome... come definire tutto ciò? Opera dello Spirito Santo forse???

    Chissà... a leggere le righe del sig. Fervente Indignato mi viene quasi il sospetto che egli sia uno dei tanti che da buon cattolico ha veramente faticato nella vigna, gli hanno detto che era quella del Signore e -in buona fede- ci ha creduto. È dura cominciare a sospettare di essere stati ingannati da cattivi maestri per 44 anni. Niente di meglio che mettersi il paraocchi e tirare avanti, proseguendo a farsi ingannare. Per qualcuno è sempre meglio questo, piuttosto che ammettere coerentemente di aver profuso il proprio zelo nella vigna sbagliata... o nella vigna giusta ma agli ordini di un caposquadra disonesto e sleale verso il Padrone.

    Il Santo Padre Benedetto XVI° sta sudando sette talari per cercare di spiegare a tutti, con bontà e carità, che l'epopea conciliare non va considerata rottura con il passato, ma continuità. Ne riceve in cambio sberleffi, manifestazioni di astio e disubbidienza, proprio da tanti "ferventi" cattolici... chissà come mai, eh??? Mah...

    Esprimo alla Redazione -oltre al mio personale compiacimento per il lodevole lavoro chesvolgono- la mia solidarietà per certi attacchi: se arrivano vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta!

    Paolo

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  6. Ciò che consola in questi messaggi e il constatare che i nostri blog sono letti anche dagli avversari e che a loro da estremamente fastidio constatare che la Tradizione è viva, non è cosa da mummie e che il WEB, poco frequentato dagli ottuagenari, è invece pieno di attestazioni di "fervore" molto diverse dalle loro.

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  7. Non ragioniam di lor ma guarda e passa.

    Ricordo che forma non è tanto e soltanto bellezza, quanto sostanza, nel linguaggio filosofico-teologico.
    E sempre citando Dante (Paradiso)ricordo:
    Quest'è forma che l'universo a Dio fa simigliante...
    Anzi è formale ad esto beato esse / tenersi dentro alla divina voglia...
    E potrei continuare a lungo.

    I modernisti non sono imbecilli, anzi sono astutissimi: semplicemente sono eretici, la summa delle eresie e giacciono sotto la condanna di S.Pio X.

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  8. A voi, quindi, di scrivere nei commenti una breve risposta, un'apologia, un contra hereses, per permettere al nostro contraddittore di formarsi un'opinione un po' meno caricaturale del prossimo suo.

    Purtroppo il "fervente cattolico"non pensa affatto essere caricaturale, è convinto che sia chi scrive qui ad esserlo.
    La sua reazione scomposta e piena di rabbia è tipica di chi si sta rendendo conto che l`epoca del pensiero unico dominante spiritodelconcilioconforme è terminata, che chi era costretto al silenzio da questa egemonia intellettuale, anche grazie ad Internet ha ritrovato la parola, può finalmente esprimersi e così mostrare di esistere .
    A ciò si aggiungono il Magistero petrino, le parole e i gesti di Benedetto XVI, che con forza e chiarezza indicano che la Tradizione è viva, che non è stata sepolta dal Vaticano II, che la Liturgia deve ritrovare la sua sacralità, che il CVII deve essere interpretato alla luce di questa Tradizione, che non ha segnato l`inizio di una nuova Chiesa.
    Orrore di tutti gli orrori, ma non è questo che mi è stato detto da 40 anni in qua!
    Non è questo che mi è stato insegnato!
    Non è questo ciò a cui ho creduto!
    Non può essere vero, non deve essere vero!
    Logico dunque scagliarsi con codesta finezza e agressività, è la reazione di chi ha paura, di chi sente le proprie certezze messe in dubbio, vacillare, è meglio aggredire piuttosto che mettere in discussione le proprie granitiche certezze!
    Mi domando che cosa pensa il fervente cattolico di Benedetto XVI, del suo Magistero, di certe
    sue decisioni...anche recenti.
    PS: di cattolici ferventi come il "nostro" ne incrocio parecchi su un blog francese di un giornale cattolico francese, che si vergognano della "loro" Chiesa, che hanno male alla "loro" Chiesa ....in fondo li capisco, il risveglio è duro, deve essere un vero incubo ciò che stanno vivendo, le loro esternazioni corrispondono alle manifestazioni di cui parla il Santo Padre nella sua lettera ai vescovi di tutto il mondo.

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  9. Da poco ho scoperto il vostro sito e trovo quanto espresso da chi ha scritto prima di me talmente aderente al mio pensiero che mi sembra saggio non aggiungere altro.
    Buona domenica a tutti.

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  10. Papa Ratzinger stesso ha ripetuto in innumeri occasioni che il ambito liturgico la forma è sostanza.

    Potremmo aggiungere: chi ritiene che l'antiformalismo sia assenza di forma, si inganna; esso è invece una forma, solo impropria (e, nella fattispecie, illegittima).

    All'Anonimo indignato, però vorrei drie: il nostro Pontefice ci ha appena chiesto di non azzannarci come bestie feroci. Vogliamo prestargli ascolto o no? Ci sono cose che non le sono piaciute, in questo blog e nei nostri di solito sereni confronti? Ce le indichi con garbo e, se vuole, ne discuteremo con lei. Ma, di grazia, si astenga dagli insulti, e soprattutto dagli insulti generici e diffusi.

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  11. La disgrazia maggiore, dopo l'avvento dell' "ideologia pot-conciliare", è la riduzione alla mera forma di OGNI COSA.

    Si è arrivati ad un "opportunismo" incredibile. Machiavelli, in questo caso, sarebbe uno scolaretto! Il famoso "fine" per cui è giustificato OGNI MEZZO è la cosiddetta "nuova evangelizzazione", che non a caso è definita "nuova" perchè spesso è nuovo il contenuto.

    Ne ho diretta esperienza, avendo vissuto i problemi che essa provoca nella mia Parrocchia e nella mia vita di fedele.

    Dopo aver subito i gravi problemi di "opportunismo" che abitano la Chiesa e molti "fedeli", a volte ignari, mi sono fatto molte domande.

    Anzitutto se quando partecipavo ai Santi Sacramenti, incontravo DAVVERO Dio, Vivo e Vero.

    La domanda nacque dalla reale CONFUSIONE in cui vivevo in ogni "Messa"... In ogni attimo della vita di Fede...

    Ho 30 anni, e qualche anno fa scoprii il Rito Gregoriano... MAI ABROGATO.

    Siccome l'Incontro con Dio di cui tanto si riempiono la bocca i "neo-evangelisti" non riuscivo a trovarlo, mi sentivo "monco". Mi sentivo come una specie di "figlio" che sa che il Padre viene ad Incontrarlo e dà i suoi Doni, ma che non riesce a distinguerlo bene, in mezzo ad una marea di CASINO!

    Poi ho capito che i "neo-evangelisti" dicono Dio e intendono Io! Il "dio" dei "neo-evangelisti" (o dovrei dire "evangelici"?) è l'Uomo! Che si fa dio!

    Vado alla Santa Messa Gregoriana e avviene ciò che non era mai avvenuto. Vedo il Volto del Signore SENZA VELI. Senza i "veli umani" che lo SCIMMIOTTANO ma che non l'Adorano! Rientro in ME, "separandomi" dal CHIASSO del Mondo e dalle false luci che lo popolano. Vedo realizzata la Parola "nel mondo ma non DEL mondo". "Segno di Contraddizione".

    Trovo il Luogo Sacro come davvero tale. Ovvero, Casa di Dio in mezzo agli uomini. Luogo dell'Accoglienza del Figlio Prodigo...

    Altro che "forme"! La Forma, nel Cattolicesimo ma nella religione in genere, SOTTENDE LA SOSTANZA DELLE REALTA' DI FEDE. A diversa forma, diversa fede. Per questo la veemenza dei "fedeli adulti" è così emersa. Perchè tutti sanno benissimo quanto la Forma di sempre, sviluppata (per carità!) secondo quanto è possibile, abbia in sè la Forza della Fede intatta! Segno di contraddizione.

    Incontrai il Signore Dio. Non il suo simulacro. E capii meglio le locuzioni dei Papi, che dicevano la Santa Messa fosse "fonte e culmine" dell'Evangelizzazione. Appunto. Ma non di quella dei "neo-evangelisti".

    In questo Incontro, vidi chiaramente la "cura" degli Uomini a rimanere UOMINI. A non farsi dio! Il Signore è Colui che Viene. Nessuno è più grande.

    Finalmente ho avuto la cognizione dell'Adorazione e dell'AIUTO che da Essa viene a me, povero peccatore.

    Ogni volta è la "questione delle forme" che "anima" questi "fedeli adulti". Il fatto che siano fedeli credo sia indubbio.. Ma a chi? E' la domanda che mi feci anche io... E chissà che un giorno se la facciano anche loro... E forse li torveremo agli ultimi banchi di una Chiesa Rivolta al Signore...

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  12. "...e sono ancora tanti, specie nel clero e tra i "laici impegnati" di una certa età."

    Si', di una certa eta'. speriamo che siano solo di una certa eta'

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  13. Ma chi è questo tizio che non ha neache il coraggio di firmarsi??? Se una persona deve fare una critica o deve offendere è bene che si firmi... altrimenti a chi si dovrà rispondere???
    M.

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  14. ...concordo con i precedenti commenti. Peccato che proprio tra questi cosiddetti ferventi ci siano tizi che del Concilio, della pluralità/pluralismo, della cattolicità...abbiano capito ben poco.
    Superflua ogni altra parola. Ormai si sanno come vanno (molto male) le cose.

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  15. Come rispondere a un attacco di così scadente livello culturale e teologico? Non ne vale la pena. Scommetto solo una cosa: di sicuro non è un giovane. Sento puzza di ammuffite stanze sessantottine...
    Andate avanti così. Se i nostri nemici sono così, significa allora che siamo sulla buona strada.

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  16. Un "fervente cattolico" come si autodefinisce non può scrivere tali cose nei confronti dei suoi stessi fratelli nella fede che , in puro volontariato ecclesiale, stanno spendendo soldi e tempo per promuovere la riflessione sulle piaghe che affliggono la nostra Santa Madre Chiesa.
    Si può anche non condividere la nostra scelta liturgica ne' il nostro rigore dottrinale ( che è di gran lunga minore rispetto alle chiusure a cui siamo stati abituati da decenni dai modernisti ) ma non si può non dare atto dell'impegno umano ed ecclesiale per traspare da questo blog.
    Se il nostro amico mi legge lo supplico di non creare inutili divisioni attorno all'unico altare di Cristo Signore.
    Dal punto di vista umano soltanto uno affetto da preconcetta miopia non vedrebbe nell'impegno dei nostri fratelli di questo stimato blog, e di altri consimili, come uno "zelo per la casa del Signore" di cui parlava il Vangelo di oggi, nella Messa nella forma ordinaria.
    Anche per questo i Sacerdoti di cui ho ascoltato l'omelia hanno preferito non commentare questo ottimo passo...
    Con affetto nel Signore.
    Andrea Carradori

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  17. "Contentiamoci di conoscere i misteri e le Verità con la semplicità e la certezza con cui ce li propone la Chiesa."San Giovanni della Croce

    Coraggio alla cara Redazione, uniti nella preghiera.
    Bruno64

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  18. ma lo sa l'indignato lettore che un bicchiere di bicarbonato di sodio prima e dopo la lettura del sito - cosa tra l'altro non obbligatoria sotto pena di sanzione canonica - risolverebbe un sacco di problemi di acidità? Al limite uno aggiunge un pò di magnesia bisurata prima di coricarsi.

    Duro "tollerare" e "dialogare" con chi si odia eh? Meglio, molto meglio i laicisti con cui non c'è mai da litigare, tanto siete già d'accordo su tutto!

    Ma, ripeto, se proprio uno deve, bicarbonato di sodio! E magari qualche rosario, va'. In italiano va bene lo stesso eh? O è troppo integralista pure il rosario?

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  19. Coraggio fervente cattolico. Ancora uno sforzo! Il travaglio è evidente.
    Un bel respiro e presto sarai con noi. Forse ancor più tradizionalista di noi.
    Mazzarino

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  20. Caro fervente,capisco la tua stizza nel constatare che ,poco a poco, il mondo della chiesa catto-demo-lutero-progressista, sta finendo,con le sue messe abusate, i suoi vescovi e preti disobbedienti al Papa e devoti ad altri idoli, i suoi laici creativi e desiderosi di protagonismo e trasgressione.Pero' un consiglio posso dartelo. Cerca, con animo privo di pregiudizi, qual'e' il modo migliore di amare e onorare il Signore, di celebrarlo come si merita,di vivere in maniera adeguata la divina gloria del Suo sacrificio nella Santa Messa, e allora potrai risponderti da solo su tante cose.Ti affido nella preghiera alla materna intercessione di Maria e alla custodia di S. Michele Arcangelo,che ti conducano alla via della salvezza.

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  21. Una volta ho sentito dire (e, pensandoci bene, credo proprio sia vero) che dietro ogni ateo che urla e bestemmia c'è in realtà il desiderio inconfessato che dall'altra parte qualcuno risponda. Il concetto vale, mutatis mutandis, anche per i cattolici "antitradizionalisti". Caro amico, forse volevi vedere che cosa ti avremmo risposto. Forse hai alzato la voce per non ascoltarne un'altra dentro di te. Ti rispondiamo che nella tradizione troverai le risposte che cerchi, se solo avrai la bontà di prestare orecchio. Se sei un fervente cattolico non sei affatto lontano, devi solo abbattere un piccolo diaframma.

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  22. Concordo con il commento di Messa in latino che risponde alla lettera:

    scrivere una lettera anche di insulti è pur sempre un modo come un altro (beh, un po' meno urbano degli altri) per cercare un dialogo, o comunque per confrontarsi e mettere alla prova le proprie convinzioni. Giusto, quindi, dare una risposta pertinente, motivata (e misurata) all'indignato lettore, o a coloro che la pensano come lui: e sono ancora tanti, specie nel clero e tra i "laici impegnati" di una certa età.

    ***************************

    possiamo anche dire che il modo con il quale codesta persona si è scagliata contro il blog, è lo stesso metodo usato da chi, criticandolo, ha mosso il Pontefice a scrivere quella Lettera....^__^

    Io posso comprendere l'indignato lettore quando dice che :
    "..ma la Chiesa purtroppo nella sua storia ha dovuto fare sempre i conti con persone e istituzioni oscurantiste come la vostra."...

    perchè se non ci fossero problemi nella Chiesa non esisterebbe questo blog, non ci sarebbe stata la Lettera del Papa ai vescovi, nè l'indignato lettore avrebbe dovuto farsi venire la bile per scrivere queste cose...il problema non sta nell'essersi indignato, ma nell'essersi SPECCHIATO ^__^

    Si, lui si è specchiato in questo blog e si è reso conto dell'oscurantismo in cui lui vive ed è naturale che lo rifiuta...
    ^__^

    Che poi certi commenti o certi testi si possono presentare da questo Blog in modo che possano sodisfare più gusti, bè nessuno è perfetto ^__^ credo che i moderatori ce la mettano tutta...
    e poichè la perfezione non è di questo mondo e per dirla con san Paolo "ora qui vediamo come opaco"...fregiarsi di essere:
    " un fervente cattolico".... stona un tantino con quella INTOLLERANZA testè dimostrata...a dispetto della Lettera del Papa che dice:

    A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio.


    forse non sono fervente come il nostro amico, ma più semplicemnte una "innamorata" cattolica...e frateramente lo saluto...
    ^__^

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  23. l'unica cosa che mi sento di proporre a codesto cattolico intollerante della Tradizione, è la lettura del libro "Introduzione allo spirito della liturgia" del card. Ratzinger. Se invece vuole avere una visione un po' più ampia, che spazi oltre la liturgia, è altamente raccomandato il libro "Rapporto sulla fede" di Messori - Ratzinger, edito 25 anni fa ma i cui contenuti sono a tal punto validi che è come se fosse stato scritto ieri. Fraternamente. Alessandro

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  24. Caro fervente cattolico e' purtroppo vero: lei e' sotto gli effetti della Terzana!

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  25. De minimis non curat praetor....
    data la pochezza culturale della missiva, penso ad una boutade di cattivo gusto di qualche ammuffito cattolico adulto....

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  26. La sieropositivita' al virus HIV in Italia, così come in tutti i Paesi occidentali, grazie alle terapie ufficiali (haart) e ad uno stile di vita adeguato, è oggigiorno una condizione cronica che permette al paziente di vivere una vita degna di essere vissuta e pressocche' simile a quella di un soggetto sieronegativo.

    I successi della scienza, finora ottenuti, lasciano ben sperare nella risoluzione del problema HIV grazie alla ricerca, con la sempre piu' auspicabile messa a punto di un trattamento preventivo e curativo che ponga definitivamente la parola " fine " alla pandemia.

    Bisognerebbe ribadire pero' che la Chiesa che ostacola costantemente l'uso del PRESERVATIVO (CONDOM) e' complice del dilagarsi delle malattie sessualmente trasmesse in tutto il mondo! E' assurdo che oggigiorno ancora il PAPA e i vari porporati non se ne rendano conto!

    Gli Amici del Sierone.it ( www.sierone.it ) si domandano cosa consiglierebbe la Chiesa ad una coppia "siero-discordante" ...di utilizzare il preservativo o no????

    ...sono gradite anche le RISPOSTE IN LATINO!

    www.sierone.it

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  27. La risposta fornita in tal proposito dal magistero di Santa Romana Chiesa è nota ed inequivocabile.
    Da cattolici non ci viene chiesto di elucubrare ipotesi o opinioni in tal senso, ma accettare ciò che la Chiesa ci propone.
    Le leggi della Chiesa non si discutono, si accettano (tutte) e basta. Far parte o meno della chiesa è comunque una LIBERA SCELTA individuale.

    Le persone che ora come ora stanno pagando con la malattia le conseguenze di comportamenti disordinati del passato hanno la ns. solidarietà e vicinanza nella preghiera. Altra cosa è -da parte di chi di fede pare proprio non ne abbia- porre questioni provocatorie. Probabilmente la vera malattia non è l'AIDS ma la miseria umana e spirituale.

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  28. Al cattocomunista fervente basterebbe ricordare che è sempre attiva la Scomunica valida non solo per i comunisti, ma anche per chi si allei con essi.

    Agli amici del sierone, ha pensato il Santo Padre dall' Africa.

    http.//santosepolcrosplinder.com

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  29. "Gli Amici del Sierone.it (www.sierone.it) si domandano cosa consiglierebbe la Chiesa ad una coppia "siero-discordante" ...di utilizzare il preservativo o no????".

    E' come chiedere se uno scippatore fa bene o no a prendere di mira solo le signore con pelliccia e borsa di coccodrillo invece delle vecchiette che hanno appena ritirato la pensione minima. Possiamo anche dire che fa del male in misura minore, non che sia un modello da imitare.

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  30. Il preservativo non e' sicuro per difendere dal contagio delle malattie veneree( sifilide ed AIDS).
    Che il "sierone" provi per cosi'credere sia al contagio che al Papa.

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  31. Eh no, amici del Sierone, non è così che si conducono i ragionamenti. Le cose vanno considerate nel loro insieme. Pensiamo ad esempio quale sarebbe la situazione se tutti gli uomini seguissero gli insegnamenti della Chiesa, nel caso specifico il sesto comandamento, che è d'altronde lex naturalis. L'aids avrebbe mai potuto diffondersi? Chiaro che no, e si sarebbero evitati milioni di morti. Giudicate voi adesso se gli insegnamenti della Chiesa sono contro l'uomo o in suo favore.

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  32. Gli  atei  e  gli  agnostici  preferiscono  mille volte  i  cattolici tradizionalisti  rispetto ai progressisti.
    Se qualcuno d'essi  si  converte,  lo fa'  provocato dalla vita  (e dai dogmi) dei primi.  Dei secondi non sa' che farsene. Li giudica -  giustamente - dei cavalli di troia nella Chiesa.   

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