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martedì 10 marzo 2009

Comunicato del Nunzio Apostolico in Svizzera

Il Nunzio, dopo avere insieme ai vescovi elvetici "deplorato gli errori" della Curia romana (v. il nostro post qui), deve aver ricevuto da quest'ultima un bel cicchetto ed ora, chissà quanto spontaneamente, stima opportuno redimersi con questo comunicato che traduciamo (grazie a Luisa per avercelo segnalato):


A seguito della dichiarazione della Conferenza episcopale svizzera il Nunzio Apostolico a Berna, Francesco Canalini, comunica:
"In occasione della manifestazione di domenica 8 marzo 2009 a Lucerna, dal titolo: "Resistere anziché andarsene: noi siamo una Chiesa aperta", la Nunziatura Apostolica in Svizzera dichiara:
Il fatto che diversi gruppi di cattolici tanto ‘conservatori’ quanto ‘liberali’ interpretino il Concilio Vaticano II come una rottura con la tradizione è motivo di molta pena e di una profonda sofferenza.
La formazione di gruppi di pressione che vogliono imporre pubblicamente la loro interpretazione concernente diversi punti della dottrina e della disciplina ecclesiastica non è in armonia con la vita della Chiesa cattolica.
Il Papa Benedetto XVI così come i suoi predecessori Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II sono – in senso alla Chiesa cattolica – i garanti della visione corretta e fedele del Concilio Vaticano II.
Nella situazione attuale, è più che mai urgente che i fedeli della Chiesa cattolica manifestino la loro piena fiducia al Santo Padre, preghino senza sosta per Lui (Atti, 12, 15) e vivano in comunione col successore di Pietro, al quale il Cristo Signore ha affidato la guida visibile della Sua Chiesa nel corso della storia (Mt 16,17-19)".


La manifestazione a Lucerna (nella foto a lato), cui il Nunzio reagisce, ha raccolto 1.500-2.000 persone che si sono raccolte dinanzi alla Chiesa dei Gesuiti ed hanno poi sfilato per la città. Lo scopo: protestare contro l’apertura del Papa ai lefebvriani e, più in generale, contro una Chiesa divenuta autoritaria e di spirito chiuso. Tra i partecipanti di spicco: l’inviato della Conferenza episcopale svizzera (eh sì, proprio così!), l’abate del monastero di Einsiedeln Martin Werlen, che ha ricevuto in dono una maglietta con lo slogan "la Chiesa si muove" e il cui discorso, molto applaudito, è stato su questo tenore: "Viviamo tempi molto duri. Restano molte cose da mettere in opera in relazione al Vaticano II".
Ancor più duro il cappuccino Anton Rotzetter, figura di punta della contestazione, che ha concionato la folla entusiasta esprimendo tutta la sua indignazione: "Benedetto XVI ha rimesso in questione le acquisizioni del Vaticano II. Eppure ci furono 4500 voti al Concilio Vaticano II per stabilire questi avanzamenti della Chiesa cattolica. Oggi, la revoca delle scomunica dei vescovi integristi è uno scandalo". E ancora: "No, il Concilio Vaticano II non è negoziabile, né la tolleranza, né la nuova liturgia, né l’ecumenismo, né il dialogo con gli Ebrei o con altre religioni" [fonte: 24heures.ch]

15 commenti:

  1. Doverosa (seppur alquanto tardiva) la precisazione del Nunzio Apostolico, ma, giusto per amore di Verità ed obbligo di coerenza, a quando le sanzioni canoniche nei confronti di quegli indegni sacerdoti e religiosi che si sono prestati a testimoniare una scandalosa prossimità ideale ad una manifestazione che non esiterei a ravvisare come tecnicamente "blasfema"?

    O, forse, il Concilio Vaticano II, in una delle sua più recondite interpretazioni, ha mutato la natura della Chiesa Cattolica da "società perfetta istituita da Cristo" ad assemblea sindacal-sessantottina, basata sul consenso di una non meglio identificata ed identificabile "maggioranza relativa" (ciò giacché, pur in un periodo assai doloroso e travagliato per la Fede, mi parrebbe alquanto azzardato il poter sostenere che mille e cinquecento persone, riescano a rappresentare altro, se non poco più di loro stesse)?

    Cordialmente.

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  2. Mi agghiaccia un po' quel cartello con scritto "amate i vostri nemici" sopra una caricatura del papa...

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  3. Almeno hanno l' "onestà" di dirlo apertamente.

    Magari i sovvertitori avessero il "coraggio" di venire tutti allo scoperto! Ma poi come farebbero a lavorare per la distruzione della Chiesa?

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  4. infatti questi moderni sovvertitori sono dei dilettanti rispetto alla prima generazione di modernisti. forse sarà èpropio questo dilettantismo a decretare il fallimento di questa chiesa in movimento. certo prima che fallisca i danni che lascerà non saran pochi

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  5. J`ai mal à mon Eglise!

    Uno slogan che vedo molto usato da chi contesta il magistero petrino e il Papa stesso.
    Anch`io ho male alla mia Chiesa, ma non per le stesse ragioni.
    Mi fa male vedre l`abate di Einsiedeln partecipare ad una manifestazione che contesta con violenza il Santo Padre.
    Gli altri partecipanti non mi stupiscono, tutti svizzeri-tedeschi e sappiamo in che situazione di anarchia si muovono.
    E dove ha avuto luogo questa manifestazione? Davanti alla Chiesa dei gesuiti....insomma un benedettino influente, un francescano conosciuto e i cui propositi non mi stupiscono, una chiesa tenuta dai gesuiti, le telecamere compiacenti della televisione, i microfoni compiacenti dei giornalisti e di nuovo la Chiesa e il Papa aggrediti da coloro che di cattolico non hanno più nulla.
    Contestano la dottrina, contestano, la Tradizione, contestano il Magistero petrino, contestano il Papa...ma che ci fanno nella Chiesa cattolica?
    Ah sì vogliono cambiarla!
    Come quel prete austriaco che lo ha ammesso senza problemi, vedi il blog di Rodari.

    Oui j`ai mal à mon Eglise, ho male alla mia Chiesa ma non per le stesse ragioni di chi ha manifestato a Lucerna.

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  6. Il comunicato "riparatorio" mi rammenta un saggio consiglio: collegare la lingua al cervello prima di dire cose delle quali poi dover rettificare...
    ^__^

    quanto alla foto sono in Quaresima, eviterò ulteriori commenti, sto facendo dei fioretti...^__^

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  7. Scomunica immediata a quanti hanno partecipato a questa vile manifestazione anticattolica.
    Chi contesta il Papa non e' piu' cattolico non fa piu' parte della chiesa, e non e' piu' degno di riceverne i Sacramenti,almeno fino a quando non si ravvede e si confessa. Per i partecipanti ordinati sacerdoti, oltre alla scomunica, ci vuole anche la sospensione 'a divinis'.
    Fuori dalla Chiesa Cattolica i Protestanti di fatto.

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  8. Dice il Vangelo: pregate per non cadere in tentazione. Chi prega molto difficilmente si farà distrarre dalle lusinghe e dalle tentazioni del divalo.
    Preghiamo contro le azioni del grande avversario, in modo particolare il questo periodo di Quaresima.

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  9. E' SCANDALOSO.scandaloso che un nunzio debba fare un comunicato così...scandaloso che abbia fatto un comunicato a seguito di una sua ASSENZA come rappresentante del PAPA,scandaloso che il comunicato non sia nemmeno farina del suo saccoe che per sua fortuna e per sua vergogna personale gli è stato evidentemente dettato parola per parola dalla Segreteria di Stato,scandaloso che a LUCERNA non ci sia stata una preghiera riparatoria e di affetto per il Papa,scandaloso che un Abate benedettino si rotoli in questo fango dietro a quello zelo cattivo che gli ricorda san Benedetto Suo Padre,conduce all'inferno...ci andasse da solo,macchè trirati dietro 2000 persone,scandaloso che un capuccino si scalmani a gridare e aizzare i lupi contro il dolce Cristo in terra,e san Francesco che spazzava le chiese di campagna dalla sporcizia per onore alla santissima Eucarestia...Scandaloso che questi due e altri papaveri non abbiano ancora capito l'ermeneutica esatta del Vaticano II la chiesa,la Chiesa di Cristo è la stessa che c'era prima,che è venuta dopo e che sarà sempre sua sposa.Nunzio,abate e capuccino farebbero meglio ad andare a Roma a piedi a chiedere perdono al PAPA E A NOI,AI PICCOLI CHE SI SCANDALIZZANO,GUAI!!!Un parroco di campagna.

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  10. Attenzione però a non alimentare idee bislacche. Gesuita è pure padre Marucci, che fa il contropelo a Mancuso, benedettini sono anche i monaci di Solesmes, che - come del resto quelli di Einsiedeln (giusto lo stupore di Luisa) - tengono in vita gli splendori del canto gregoriano, francescani, sia pure sui generis, sono anche i frati dell'Immacolata, che onorano l'antica liturgia.

    Ciò detto, la lettera del Nunzio è un'autocaricatura vagamente farisaica e la manifestazione di Lucerna è un'insensata impudenza, figlia di un perverso senso della collegialità ecclesiale, di una maldestra apertura alla modernità e di uno squallido gusto della spettacolarizzazione.

    Avrei voluto esserci anch'io a Lucerna, su una delle torri della Jesuitenkirche... con la fionda.

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  11. La S. Sede come ha reagito? Ci son dichiarazioni in merito? Provvedimenti? E' stato sostituito il Nunzio?
    Gira e rigira si torna sempre al punto.

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  12. Per il Sig. Dante Pastorelli
    La Santa Sede, così come è nel sio stile non rilascerà alcuna dichiarazione.
    Certamente,penso io, agirà a tempo debito.

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  13. Strano. Quando Williamson ha parlato a sproposito tutti han chiesto un intervento immediato della S. Sede, e la S. Sede s'è espressa. Ora invece parlerà a suo tempo. Perché mai? Se vien tirata in ballo la Shoà in tono riduzionista si condanna subito, se c'è ribellione al Papa, se si negano verità, se si mira alla divisione e si sbeffeggia la Chiesa, bisogna pendersela calma.
    E' davvero un bel mondo.

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  14. Stavo proprio pregando perché il Papa faccia qualcosa! Non si può più tollerare questo scandalo!
    SE NE VADANO SUBITO DALLA CHIESA CATTOLICA QUESTI FIGLI DEL DIAVOLO!!!!

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  15. Diavolo? Ma esiste sempre? E se esiste, l'inferno non è vuoto? E Mancuso (teologo cattolico in comunione) cosa dice? La S. Sede gli dà lo scappellotto su Civiltà Cattolica e poi?
    Ahimé, non avete mai sentito parlare di teologia della salvezza universale?
    Lasciamoli, dunque, divertire a negar le basi stesse del cristianesimo: ma di divertimenti piacevoli gli restan solo questi? Devon esser ridotti proprio male.
    Qui farebbero cilecca pure le Urì.

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La Redazione