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venerdì 30 gennaio 2009

Intervista al Card. Hoyos: Mons. Fellay ha già accettato il Concilio!

Importante intervista al negoziatore di parte vaticana nelle trattative con la FSSPX, card. Castrillòn Hoyos, pubblicata sul Corriere della Sera del 29.1 (segnalato dal Papa Ratzinger blog)


Città del Vaticano - "Guardi, noi eravamo i dialogo con le autorità della fraternità Pio X. Abbiamo sempre parlato con monsignor Fellay, il superiore. E fino all'ultimo momento di tale dialogo non abbiamo saputo assolutamente niente di questo Williamson, non se ne è mai parlato, penso proprio che nessuno ne fosse a conoscenza". Il cardinale Darìo Castrillòn Hoyos, presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", ha condotto le trattative con i lefebvriani verso la revoca della scomunica. Il giorno prima che fosse resa pubblica, sabato scorso, nelle agenzie internazionali sono rimbalzate le parole e poi il video dell'intervista tv nella quale il vescovo antisemita negava l'esistenza delle camere a gas e della Shoah. Molti si sono chiesti perché non si sia fatto qualcosa, "congelato" il provvedimento o altro. Ma a quel punto, dice il cardinale, era già tutto fatto: "Quando ho consegnato il decreto firmato a monsignor Fellay non sapevamo niente dell'intervista, era stato giorni prima". E a quel punto? "Evidentemente a quel punto il decreto era in mano agli interessati. Preferisco non entrare nei dettagli, perché vanno al di là delle mie competenze. Ma noi abbiamo fatto quello che si doveva fare". Di una cosa è certo: "La piena comunione arriverà. Nelle nostre conversazioni, monsignor Fellay ha riconosciuto il Concilio Vaticano II, lo ha riconosciuto teologicamente. Restano solo alcune difficoltà...". Magari sulla Nostra Aetate, la dichiarazione che ha rappresentato una svolta nel rapporto con gli ebrei? "No, quello non è un problema. Si tratta di discutere aspetti come l'ecumenismo, la libertà di coscienza...". Meno male che nel frattempo ha parlato il Papa: "Le parole del Santo Padre hanno messo in chiaro il pensiero della Chiesa anche rispetto a quel crimine orrendo che è la Shoah"

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