Post in evidenza

“Tanti auguri di buon Natale!”

  BUON NATALE!  La Redazione

sabato 3 settembre 2022

BREAKING NEWS: Decreto papale sull'Ordine di Malta

Dopo le tribolate vicende che da qualche anno agitano l'Ordine di Malta (QUI e QUI), la Sala Stampa della Santa Sede ha appena pubblicato un decreto del Santo Padre, che entra immediatamente in vigore e:
- revoca le alte cariche e scioglie il Sovrano Consiglio, installando un Sovrano Consiglio provvisorio;
- promulga la nuova Carta Costituzionale e il Codice Melitense;
- convoca il Capitolo Generale straordinario per il 25 gennaio 2023.
Di seguito il testo del decreto pontificio:

Decreto per il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta (S.M.O.M.), 03.09.2022

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta ha sempre goduto di particolare tutela da parte della Sede Apostolica.
I Romani Pontefici in numerose occasioni – a partire dal Papa Pasquale II, che con la Bolla Pie postulatio voluntatis ha approvato detto Ordine, assicurandogli protezione e concedendogli diritti e privilegi – sono intervenuti per affermare l’identità, per mantenere l’operatività, per aiutare a superare le crisi, nonché per garantire l’esistenza e lo sviluppo dell’Ordine gerosolomitano, anche nelle sue prerogative di sovranità nell’ambito internazionale.
A tenore della Sentenza del 24 gennaio 1953, emessa dal Tribunale Cardinalizio istituito il 10 dicembre 1951 con chirografo del mio predecessore Papa Pio XII, di venerata memoria, le “prerogative inerenti all’Ordine […] come soggetto di diritto internazionale […], che sono proprie della sovranità, […] non costituiscono tuttavia nell’Ordine quel complesso di poteri e prerogative, che è proprio degli Enti sovrani nel senso pieno della parola”. Infatti, l’Ordine è “un Ordine religioso, approvato dalla Santa Sede […]. Esso persegue, oltre la santificazione dei suoi membri, anche fini religiosi, caritativi e assistenziali”. Inoltre, “Le due qualità di Ordine sovrano e di Ordine religioso […] sono intimamente connesse tra di loro. La qualità di Ordine sovrano della Istituzione è funzionale, ossia diretta ad assicurare il raggiungimento dei fini dell’Ordine stesso e il suo sviluppo nel mondo” (Acta Apostolicae Sedis 45 [1953], 765-767).

Quindi, essendo un Ordine religioso, dipende, nelle sue diverse articolazioni, dalla Santa Sede.

Con paterna sollecitudine e premura ho seguito in questi anni il cammino dell’Ordine, apprezzando le opere realizzate in varie parti del mondo, anche grazie al generoso contributo di Membri e Volontari, e constatando altresì la necessità di avviare un profondo rinnovamento spirituale, morale e istituzionale di tutto l’Ordine, specialmente e non solo dei Membri del Primo Ceto, ma anche di quelli del Secondo Ceto.

A tal fine ho affidato al mio Delegato Speciale, Cardinale Silvano Maria Tomasi, c.s., quest’importante opera di riforma, come pure la revisione della Carta Costituzionale e del Codice Melitense e la preparazione del Capitolo Generale Straordinario. Molti sono stati i passi compiuti, ma altrettanti gli impedimenti e difficoltà incontrati lungo il cammino.

Dopo aver ascoltato e dialogato con vari rappresentanti dell’Ordine, è giunto il momento di portare a termine il processo di rinnovamento avviato, nella fedeltà al carisma originario. Per tutelare l’unità ed il maggior bene del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta:

PROMULGO

la nuova Carta Costituzionale ed il relativo Codice Melitense, da me approvati, disponendone l’immediata entrata in vigore, e

DECRETO

1. La revoca delle Alte Cariche;

2. lo scioglimento dell’attuale Sovrano Consiglio;

3. la costituzione di un Sovrano Consiglio provvisorio, formato dai seguenti membri:

- S.E. Fra’ Emmanuel Rousseau - Gran Commendatore

- S.E. Riccardo Paternò di Montecupo - Gran Cancelliere

- S.E. Fra’ Alessandro de Franciscis - Grand’Ospedaliere

- S.E. Fabrizio Colonna - Ricevitore del Comun Tesoro;

e da:

- S.E. Fra’ Roberto Viazzo

- S.E. Fra’ Richard Wolff

- S.E. Fra’ John Eidinow

- S.E. Fra’ João Augusto Esquivel Freire de Andrade

- S.E. Fra’ Mathieu Dupont

- S.E. Antonio Zanardi Landi

- S.E. Michael Grace

- S.E. Francis Joseph McCarthy

- S.E. Mariano Hugo Windisch-Graetz;

4. la convocazione del Capitolo Generale Straordinario per il 25 gennaio 2023, festa della Conversione di San Paolo, il quale si svolgerà in ottemperanza al nuovo Regolamento da me approvato. Il Capitolo Generale Straordinario sarà preparato dal mio Delegato Speciale e dal Luogotenente di Gran Maestro, coadiuvati dal Sovrano Consiglio provvisorio;

Confermo tutte le facoltà attribuite in passato al mio Delegato Speciale fino alla conclusione del Capitolo Generale Straordinario, che sarà co-presieduto da Lui e dal Luogotenente di Gran Maestro.

Ciò, nonostante qualsivoglia norma o disposizione di legge contraria, come pure qualsiasi privilegio o consuetudine, anche degni di nota, che possano essere contrari a questa mia decisione.

Infine, dispongo che il presente Decreto entri in vigore oggi stesso e che sia notificato a tutto l’Ordine.

Dal Vaticano, 3 settembre 2022


FRANCESCO


Fonte: Sala Stampa della Santa Sede

3 commenti:

  1. piu che Ordine di Malta direi un gran disordine !

    RispondiElimina
  2. Bene che sono stati giubilati finalmente quei tedeschi che tanto casino avevano provocato. Bene aver ricordato le parole di Pio XII " “prerogative inerenti all’Ordine […] come soggetto di diritto internazionale […], che sono proprie della sovranità, […] non costituiscono tuttavia nell’Ordine quel complesso di poteri e prerogative, che è proprio degli Enti sovrani nel senso pieno della parola”. Infatti, l’Ordine è “un Ordine religioso, approvato dalla Santa Sede "

    RispondiElimina
  3. Mio padre diceva: se vuoi comandare, devi stare a casa tua. (parole ovvie quanto sagge). Va da sé che il gioco è durato finché ce l'hanno permesso. Il papa è stato chiarissimo: manteniamo la sovranità senza dimenticare che esistiamo perché la santa sede ce lo permette (in quanto ordine religioso). Pertanto siamo sempre in casa d'altri e ricordando questo, possiamo "comandare". Ci sta e forse ci voleva per abbassare un po' le mire di quanti si son dimenticati la vera fraternità.

    RispondiElimina