Cominciamo oggi una rubrica in vista dell’11º Pellegrinaggio internazionale a Roma Populus Summorum Pontificum (QUI l’annuncio su MiL).
Come sapete, il pellegrinaggio romano annuale ad Petri Sedem è organizzato dal Coetus internationalis Summorum Pontificum (CISP) che oggi riunisce dodici associazioni o organizzazioni.
Per rafforzare i legami che li uniscono, Christian Marquant, presidente del CISP, ha chiesto a ciascuna di queste organizzazioni di presentare la sua storia passata e le sue attività. Iniziamo ora con un’intervista rilasciata da Diana Catalan Vitas, presidente dell’associazione Nuestra Señora de la Cristiandad - España.
L.V.
- Potrebbe presentarci la sua associazione/movimento/organizzazione?
Nuestra Señora de la Cristiandad - España, una piccola associazione fondata poco più di un anno fa, e che è stata creata con lo scopo di realizzare un pellegrinaggio penitenziale in Spagna il cui punto centrale sarebbe stata la Messa tradizionale, nello stile del pellegrinaggio di Paris-Chartres o quello di Lujan (Argentina). Ecco perché abbiamo deciso di dargli lo stesso nome. Non siamo associati a nessun altro movimento, comunità tradizionale… anzi, l’associazione è composta da un gruppo di laici indipendenti uniti dall’amore per la Messa tradizionale.
- Perché sono legati alla liturgia tradizionale?
La liturgia secondo il suo usus antiquior ci mostra la bellezza del culto gradito a Dio, riflettendo in modo sublime la sacralità di questo culto. Ogni gesto, ogni momento di silenzio, mostra la dignità con cui dobbiamo adorare Dio nostro Signore. In tutti questi dettagli si riflette in modo particolare la centralità del sacerdote come mediatore tra Dio e il popolo cristiano.
Inoltre, siamo testimoni che la crescente diffusione della Sacra Liturgia secondo l’usus antiquior è una realtà che sta portando molti frutti spirituali e vocazionali.
- Perché diventare un membro del CISP?
Vogliamo collaborare il più possibile per far conoscere la liturgia tradizionale e crediamo che non possiamo perdere questo evento annuale a Roma, in modo che l’associazione non solo adempia la sua missione in Spagna, ma possa anche attraversare i confini e far conoscere e lodare la Messa tradizionale a livello internazionale. Non possiamo fare a meno di dare il nostro sostegno a tutto ciò che è vero, buono e bello.
- Qual è la sua visione dell’attuale situazione nella Chiesa riguardo alla Messa tradizionale?
Nonostante le difficoltà che possono sorgere dopo la pubblicazione di Traditionis Custodes, la nostra visione è di speranza. La crescita della Messa tradizionale è inarrestabile. I fedeli che la frequentano fanno anche parte della Chiesa, la amiamo come Madre nostra quale è, e non la abbandoniamo. Man mano che la liturgia tradizionale diventa più ampiamente conosciuta, più cattolici – sia fedeli che clero – cominceranno ad amarla e molti abbandoneranno i pregiudizi che avevano finora nutrito contro di essa.
Per saperne di più, in particolare sul prossimo pellegrinaggio da Oviedo a Covadonga, che si svolgerà dal 23 al 25 luglio 2022: https://nscristiandad.es/
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