Importantissime rivelazioni e novità sul Traditionis Custodes in Polonia. Su PCH24 del 22.10.2021
Roberto
Il cardinale Nycz (foto) su Traditionis Custodes: in Congregazione si è ammesso che la questione è stata risolta troppo duramente.
Il cardinale Kazimierz Nycz ha riferito così sui colloqui sulla "Traditionis custodes" tenuti nei giorni scorsi presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Il metropolita di Varsavia ha detto che "in Congregazione è stato ammesso che la questione è stata risolta troppo duramente e invece di servire l'unità, in singoli casi, potrebbe portare qualcuno a lasciare la Chiesa".
Al suo ritorno dalla visita Ad Limina in Vaticano, il cardinale Kazimierz Nycz ha condiviso le sue osservazioni sul suo soggiorno in Vaticano in una conversazione con KAI. Ha anche risposto a domande riguardanti lo svolgimento degli incontri, così come a questioni che sono state sollevate durante molte conversazioni con i funzionari della Curia Romana, così come con le singole Congregazioni. Il primate ha ammesso che, durante la sua visita in Vaticano, i vescovi polacchi hanno anche discusso il motu proprio di Papa Francesco "Traditionis custodes", che ha radicalmente limitato la possibilità di celebrare la messa nella forma straordinaria del rito romano.
"C'è stata una discussione molto interessante nella congregazione liturgica riguardo alla liturgia tridentina. I vescovi hanno posto domande, soprattutto in relazione alle chiese parrocchiali, in cui questa liturgia potrebbe essere ancora celebrata, così come per espandere la possibilità di celebrarla, in conformità con il motu proprio 'Traditionis custodes', se ci fosse una tale necessità in Polonia in futuro". -
La volontà di interpretare in senso ampio il motu proprio si è invece espressa, più nello spirito che nella lettera della legge emanata. “Stiamo aspettando le linee guida promesse su questo argomento” ha affermato il Cardinale Kazimierz Nycz. Il metropolita di Varsavia ha aggiunto che la regola generale è che i sacerdoti che, durante il pontificato di Benedetto XVI, "avevano il permesso di celebrare la liturgia tridentina" dovrebbero ancora poter celebrare la messa nella forma straordinaria del rito romano. “D'altra parte, i nuovi, giovani sacerdoti che vogliano celebrare questa liturgia devono rivolgersi alla Santa Sede con una richiesta scritta di consenso per essere bilitterali” – ha indicato il porporato.
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