«Si è ormai giunti a una nuova concezione del potere, a brutali condensazioni dagli effetti immediati. Per opporsi ad esse è necessaria una nuova concezione della libertà, ben lontana dagli sbiaditi concetti che oggi vengono associati a questa parola. Ma ciò presuppone che non ci si accontenti di salvare la pelle, e anzi si sia disposti a rischiarla».(Ernst Jünger)
Sospeso il Parroco "tridentino" in Costarica.
"ritual prohibido"... manco fosse una messa nera.
E QUI si narra che verrà inviato ad una rieducazione psicologica per celebrare il NOM.
Come cattolici abbiamo il dovere di aiutare anche economicamente, se occorre, questo Sacerdote di Cristo Signore torturato dal regime ecclesiastico progressista del Costarita. E' un nostro preciso dovere morale circondare questo prete perseguitato di affetto e di aiuto concreto.
RispondiEliminaStavo per dirlo.
RispondiEliminaPotete contattarlo?Come si puo' aiutare concretamente?Tramite chi?Anche per via breve?
Elle
Ad oggi non sappiamo come
EliminaL'obbedienza, tanto di un fedele laico quanto di un sacerdote ordinato, è doverosa, ma non è mai pronta, cieca ed assoluta, se non per la propria coscienza informata dalla fede in dio e dalla preghiera. Penso che il sacerdote costaricano debba rifiutare la rieducazione, in nome della propria fedeltà al rito che celebra. Il vescovo lo scomunicherà? Può darsi, ma ci vuole una procedura canonica e anche in quel caso se ne farà una ragione e continuerà a celebrare il Santo Sacrificio. Buona Domenica a tutti e continuiamo a pregare.
RispondiEliminaHanno fatto bene, spero lo facciano anche in Italia
RispondiEliminaSi vergogni per quello che ha scritto
EliminaW la misericordia.
EliminaBravo, hai gettato la maschera da agnello!
EliminaNon l'avete detta tutta; negli articoli si dice che il parroco aveva acconsentito a non celebrare la Tridentina e aveva iniziato a celebrare il Novus Ordo in latino, ed è stato sospeso per quello. Dunque non è un prete pienamente corrispondente ai vostri canoni: lui accetta il rito di Paolo VI e sarebbe disposto a celebrarlo nella sua editio typica in latino, cosa per voi inconcepibile.
RispondiEliminaGuardi che il sito si chiama messainlatino (in ambedue le forme) e abbiamo fatto post sull'argomento. Si informi per favore
EliminaIl Revendo in questione aderisca alla FSSPX e continui a prendersi cura delle sue pecorelle.
RispondiEliminaLeggete qui: https://rorate-caeli.blogspot.com/2021/08/francis-cruelty-costa-rica-fr-varela.html#more.
RispondiEliminaA questo sacerdote (no, scusate, “presbitero”, per carità!) è stato proibito non solo di celebrare la messa di san Pio V, ma anche quella di san Paolo VI in latino, definita (come la celebrazione “ad orientem”, notoriamente tuttora permessa) una “forma ibrida”. E il cànone 928, allora? “Eucharistica celebratio peragatur lingua latina aut alia lingua, dummodo textus liturgici legitime approbati fuerint”: sicché la celebrazione in latino è sempre lecita.
Si resta stomacati: è il trionfo dell’arbitrio! Codesti chierici incólti han perso ogni senso della misura, del limite, della decenza.
Madonna santa, aiutaci tu.
Scusate, vorrei solo farvi una domanda: perché per molti post di Messa in Latino non prevedete la possibilità di commentare? Attendo una risposta, grazie.
RispondiEliminadon Andrea Mancinella
Solidarietà al sacerdote in questione. Ringrazio Luigi per l'informazione.
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