Almeno non avremo il presepe di sabbia del 2018 (QUI e sotto) o quello con palestrato seminudo del 2017 (QUI e sotto), ma quello di quest'anno (QUI e QUI, a fianco e sotto) non invita certamente a baciare il Bambin Gesù.
Stranamente nel 2019 non si erano inventati nulla di strano...
Ma qualcosa di normale mai ("nel Presepe abruzzese si trovano forti richiami alla storia dell’arte antica, dall’arte greca a quella sumerica, passando per la scultura egizia")?
Luigi
30 ottobre, 2020 (ACI Stampa).-
Ci sarà un presepe monumentale, prodotto dalla provincia di Teramo, in ceramica, a stagliare nel centro di piazza San Pietro durante le festività natalizie. E, a fianco, come di consueto, un albero di Natale, che arriverà quest’anno dalla Slovenia Sudorientale, e si staglierà per 28 metri di altezza. Il governatorato dello Stato di Città del Vaticano ha reso noto chi sarà quest’anno a decorare piazza San Pietro per le festività natalizie.
Non si sa ancora come saranno le celebrazioni natalizie, e si sa solo con certezza che non ci saranno ambasciatori accreditati presso la Santa Sede alle celebrazioni natalizie del Papa. Si pensa, piuttosto, a celebrazioni con un numero ristretto di fedeli, ma sarà tutto da vedere. La certezza, però, resta la decorazione di piazza San Pietro.
Spiega il Governatorato dello Stato di Città del Vaticano che “quest'anno ancor di più del solito, l'allestimento del tradizionale spazio dedicato al Natale in Piazza San Pietro vuole essere un segno di speranza e di fiducia per il mondo intero. Vuole esprimere la certezza che Gesù viene in mezzo al suo popolo per salvarlo e consolarlo. Un messaggio importate in questo tempo difficile a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19”.
Presepe ed albero saranno inaugurati l’11 dicembre. Una cerimonia in tono minore, che seguirà le norme anti-Covid, e che vedrà comunque la presenza del Cardinale Giuseppe Bertello, e dal Vescovo Fernando Vérgez Alzaga, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. In mattinata, le delegazioni di Castelli e di Kočevje saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni.
Castelli, in provincia di Teramo, è un luogo rinomato per la sua produzione di ceramiche dal XVI secolo. Il suo Presepe Monumentale che sarà installato a piazza San Pietro è formato da statue di ceramica a grandezza maggiore di quella naturale, ed è considerato un simbolo culturale dell’Abruzzo. L’opera è stata realizzata dagli alunni e dai docenti dell’Istituto d’arte “F.A. Grue”, attuale liceo artistico statale per il design, che, nel decennio 1965-1975, dedicò l'attività didattica al tema natalizio.
La collezione è composta da 54 statue, ma solo alcune saranno esposte in piazza san Pietro, collocate a fianco ad una pedana luminosa di circa 125 metri quadrati che circonda in leggera pendenza parte dell’obelisco.
Le sculture rappresentano i Magi, l’angelo con le ali aperte e sotto di lui Gesù, Maria e Giuseppe.
Secondo il governatorato, il Presepe presenta “forti richiami alla storia dell’arte antica, dell’arte greca, di quella sumerica, e di quella egizia”, ma anche all’arte della ceramica locale. Il Presepe fu esposto per la prima volta a Castelli nel 1965, e poi nel 1970 ai mercati di Traiano a Roma, ma anche a Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv.
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L’albero ed il Presepe rimarranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 10 gennaio 2021.
La tradizione del presepe in piazza San Pietro è iniziata nel 1982, quando San Giovanni Paolo II volle l’allestimento di fronte l’obelisco, facendo così entrare le tradizioni popolari nella più popolare piazza del mondo. Prima, solo gli ambienti interni vaticani avevano tradizioni natalizie.
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Come noto, è stato invece San Francesco d’Assisi a dare inizio alla tradizione del Presepe – tradizione che Papa Francesco ha voluto omaggiare quest’anno con una lettera apostolica, la "Admirabile Signum".
I presepi di piazza San Pietro (disegnati da personale qualificato del Vaticano) sotto Giovanni Paolo II si sono ispirati alla classica capanna con tetto a falde, mentre con Benedetto XVI si sono arricchiti di personaggi e attività. Con Papa Francesco, ci sono stati anche presepi più particolari, come quello di sabbia nel 2018.
2018
2017
Piu'che bizzarro buzzurro:sembrano tanti tappi di bottiglia.
RispondiEliminaRiusciranno mai a partorire una cosa che non sia una porcheria? Certo che, quando si abbandona la Fede, cosa ci si può aspettare?
RispondiEliminaSiete talmente bigotti da non leggere l'arte!
RispondiEliminaBeh, almeno con l'angelo "termosifone" finalmente il Bambinello starà al caldo. Scusate l'ironia, ma non ho resistito.
RispondiEliminaPresepe riciclato dal cartone. In stile "Laudato sii"
RispondiEliminaBen rappresentano le persone disagiate che le hanno pensate.
RispondiEliminaho visto presepi fatti con materiali di riciclo (es bottiflie) molto più belli di questo
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