Ricordiamo che la Santa Chiesa a motivo dei gravissimi fatti delittuosi accaduti , ovvero la profanazione delle specie eucaristiche mediante asportazione e furto delle stesse dal tabernacolo;Visti i cann. 1367,1376 del Codice di Diritto Canonico
DICHIARA
che il reo (o i rei) è incorso (sono incorsi) nella scomunica latae sententiae e tale pena comporta di conseguenza:
- il divieto di ricevere i sacramenti (cann. 1331 § 1, 2°; 915 del CIC);
- l'esclusione dall'incarico di padrino per il Battesimo e la Confermazione (cann. 874 § 1; 893 § 1 del CIC); - la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di pentimento (can. 1184 § 1,1° del CIC);
- la necessità della licenza dell'Ordinario del luogo per l'ammissione al matrimonio canonico (cann. 1071 § 1, 5°; 1124 del CIC).
Foto: dalla pagina pubblica di un social
AGGIORNAMENTO
Le Forze dell'Ordine hanno arrestato due giovani che " ... alla vista dei poliziotti, a bordo della stessa, si sono dati a precipitosa fuga per le vie del centro storico. Gli agenti della squadra mobile si sono posti al loro inseguimento notando che i fuggiaschi si sono disfatti dell'involucro, poi recuperato."una spilla in oro, una teca di ostie consacrate, un contenitore di olio santo e numerose monete di vario taglio, per un importo complessivo di 161 euro. ...dopo aver danneggiato la porta d'ingresso della biblioteca, si sono introdotti all'interno della stessa danneggiando un distributore automatico di bevande e snack, asportando le monete. Analogamente, hanno danneggiato il distributore automatico dell'adiacente liceo musicale e, infine, si sono introdotti all'interno della chiesa, dove si sono abbandonati a razziare oggetti sacri e commettere atti vandalici. In particolare, hanno violato la teca in vetro della Madonna dormiente, alla quale hanno staccato un braccio e rubato la spilla in oro che chiude la veste. Hanno danneggiato l'altare, asportando la teca delle ostie consacrate e il contenitore dell'olio santo, hanno divelto e razziato tutti i candelabri della chiesa, nascondendoli dietro una porta, probabilmente per tornare a prenderli in un secondo momento. ..." Cfr. La Sicilia QUI