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mercoledì 5 agosto 2020

Římov. Anche la Boemia ha il suo pellegrinaggio tradizionale

Un nostro affezionato lettore, N.V., originario di Pordenone ma residente a Praga da qualche tempo, ci ha fatto pervenire questo bel resoconto di un recente pellegrinaggio ŘímovRepubblica Ceca,  in qualche modo connesso con l'Italia.
Ci viene riferito che in Boemia la  Tradizione sta galoppando alla grande: la FSSP si sta espandendo e i fedeli accorrono sempre più numerosi.
Bene così!
Sul tema si veda anche il nostro post QUI.
AZ 






Sabato primo agosto si è svolto il pellegrinaggio del circolo cattolico praghese Club S. Atanasio [1] (Klub sv. Athanasia) da České Budějovice a Římov, nella Boemia Meridionale, tutti luoghi più connessi con l’Italia di quanto possa a prima vista sembrare. 

Il Club, attivo nell’organizzare regolari conferenze, catechesi per adulti, messe e pellegrinaggi, è operativo sopratutto a Praga ma è presente anche a Brno ed Olomouc. 

Sosta a Doudleby
Per le note ragioni sanitarie il pellegrinaggio primaverile non si è potuto organizzare e così si è svolto il primo agosto, 16 km attraverso la campagna Budovicense, da České Budějovice a Římov. 


České Budějovice [2] è una antica città boema, [3] sorta alla confluenza dei fiumi Moldava e Malše,[4] rimase sempre cattolica e quindi non subì le distruzioni e saccheggi patiti dai territori boemi che caddero sotto il controllo degli hussiti prima e dei protestanti poi, nei movimentati secoli XV-XVII. Il centro storico è prevalentemente barocco e la città, nota anche col suo nome tedesco di Budweis, è rinomata per la sua birra, la Budweiser appunto. I pellegrini, congregati sul sagrato della cattedrale di S. Nicola (sv. Mikuláše), guidati da don Jakub Václav Zentner FSSP, parroco di Římov e don Bernhard Hirschberger FSSP, sacerdote bavarese da poco ordinato a Wigratzbad, si sono incamminati verso SE risalendo il fiume Malše, raggiungendo infine Římov, paesino di neanche un migliaio di anime ma importante per i cattolici. Nel XVII sec., su iniziativa del gesuita boemo Jan Gurre, divinamente ispirato, vi venne costruita una copia della Casa Santa di Loreto, una Via Crucis, 25 cappelle barocche, molte con statue lignee, la cosiddetta Passione di Římov che si snoda per circa 5 km e la parrocchiale del S. Spirito. Římov divenne così un importante centro di pellegrinaggi anche se già da secoli era frequentato da pellegrini. Il toponimo, attestato fin dal 1395 è infatti una corruzione del latino medievale Pellegrinus. [5] La decadenza iniziò con la soppressione dell’ordine dei Gesuiti nel 1773 e la politica anticattolica di Giuseppe II d’Asburgo-Lorena († 1790). Con la costituzione della Cecoslovacchia [6] iniziò il processo di sistematica ateizzazione del centro di pellegrinaggi, con il culmine nel periodo comunista. [7] Ora la situazione è differente e dall’anno scorso la parrocchia è diventata pure parrocchia personale affidata alla FSSP

Il sole del pellegrino dardeggiava, per fortuna spirava anche un fresco refolo e così la camminata, recitando rosario, litanie, inni mariani in latino e ceco, si è snodata serenamente lungo il fiume, attraversando boschi, prati e campi. A circa metà tragitto c’è stata una tappa nella parrocchiale di Doudleby, dedicata a S. Vincenzo di Saragozza. 

Nello stesso paesino, pie donne hanno offerto acqua fresca con menta di campo agli assetati pellegrini. Davvero era il caso di cantare Vidi aquam… 

A Římov si è celebrata la Messa votiva di S. Atanasio, dato che il promotore del pellegrinaggio era il club S. Atanasio; per la FSSP altrimenti sarebbe stata la messa di S. Pietro in Vincoli (come era del resto prima delle rubriche del 1960), perché è come una festa patronale per la Fraternità. [8] La messa era in terzo, [9] officiata da don Bernhard Hirschberger che, in quanto novello sacerdote, ha impartito poi la benedizione individuale ai fedeli. La predica di don Zentner era ovviamente incentrata su S. Atanasio ma sappiamo bene quanti spunti di riflessione tale vita eroica possa fornire anche per i problemi del presente. 

Alla sera, nella corte della canonica è seguita un’agape fraterna, vulgo una grigliata, innaffiata, ovviamente, dall’ottima birra locale. 

AMDG 


Natale Vadori 





[2] Protettore della città è S. Auraziano martire (II-III sec. d.C.), le cui reliquie vennero donate da papa Urbano VIII nel 1643 a Ludovico di Rosenheim, provinciale dei Cappuccini di Boemia e Moravia. Le reliquie, inizialmente collocate nella chiesa conventuale di S. Anna, nel 1670 vennero trasferite a S. Nicola, dal 1785 cattedrale. 

[3] Fondata nel 1265 dal re Přemysl Otakar II, noto in italiano come Ottocaro di Boemia (1230-1278). 

[4] Il Malše è un affluente di destra della Moldava (Vltava in ceco), che nasce come Maltsch in Alta Austria. 

[5] Hřimov, ovvero Hřimův dvůr. Hřim è una variante locale per Pelhřim, cioè Pellegrinus. 
Vedi Profous, Antonín, Místni jména v Čechách : https://mjc.ujc.cas.cz/search.php

[6] Già la Prima Repubblica (1918-1938) si caratterizzò subito con una politica anticattolica. 

[7] Maggiori informazioni storiche sul sito parrocchiale: http://www.farnostrimov.cz/index.php/historie/

[8] Secondo le rubriche del 1960 è invece feria con memoria dei Santi Martiri Maccabei; secondo il Messale del 1969 memoria di s. Alfonso dei Liguori, vescovo e dottore. 

[9] La messa si può seguire qui: https://www.youtube.com/watch?v=geGkjOee57M




Il Malse (in tedesco Maltsch) a Rimov 

Una stazione della Via Crucis 








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