Palermo. Natale 2019. "Compito
in classe" natalizio per
Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo e Primate
della Sicilia, dopo l'approvazione della legge finanziaria del Governo giallo-rosso che, come ha notato il vaticanista Sandro Magister "nell’articolo 28 bis del chilometrico emendamento alla legge finanziaria approvata il 17 dicembre dal senato italiano, c’è un passaggio a prima lettura incomprensibile, ma che è interessante mettere in chiaro.
Vi si legge che “è autorizzata la spesa di 1 milione di euro annui a decorrere dall’anno 2020” a carico del ministero dell’istruzione, “allo scopo di potenziare le infrastrutture europee delle scienze umane e sociali”. ...Mentre lo “spazio” dedicato alle scienze religiose che “nel Mezzogiorno” beneficerà del finanziamento non può essere che la “Biblioteca e Centro di Ricerca La Pira” di Palermo, che è la branca siciliana della “Biblioteca Dossetti” di Bologna, entrambe della FSCIRE. L’attuale arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che nel 2018 ha inaugurato la biblioteca, è anche lui allievo di questa
“scuola di Bologna” e ha dedicato un libro proprio al suo fondatore, don Giuseppe Dossetti." ( Cfr. Settimo Cielo QUI )
“scuola di Bologna” e ha dedicato un libro proprio al suo fondatore, don Giuseppe Dossetti." ( Cfr. Settimo Cielo QUI )
C'è bisogno di quei doni statali per "rimanere umani"?
Non siamo soliti fare giammai dei processi alle intenzioni ma, basandoci sull'articolo che abbiamo postato, constatiamo purtroppo che Mons. Corrado Lorefice, nello svolgere il compito in classe assegnatogli, ha strumentalizzato, con la punta di supponenza che contraddistingue i novatori/progressisti, il sacro significato di una statua di Gesù Bambino che la fede genuina e la pietas dei nostri amatissimi fratelli cristiani della Tanzania aveva rappresentato. Una volta avrebbero detto "non c'è più religione"; oggi invece prende corpo l'amarissima constatazione che "non siamo nella cristianità...perchè la fede...spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata". Esattamente quello che sta facendo con i suoi "compiti in classe" Mons. Lorefice fra una pedalata e l'altra di bicicletta nel presbiterio della sua storica Cattedrale.
AC
Non siamo soliti fare giammai dei processi alle intenzioni ma, basandoci sull'articolo che abbiamo postato, constatiamo purtroppo che Mons. Corrado Lorefice, nello svolgere il compito in classe assegnatogli, ha strumentalizzato, con la punta di supponenza che contraddistingue i novatori/progressisti, il sacro significato di una statua di Gesù Bambino che la fede genuina e la pietas dei nostri amatissimi fratelli cristiani della Tanzania aveva rappresentato. Una volta avrebbero detto "non c'è più religione"; oggi invece prende corpo l'amarissima constatazione che "non siamo nella cristianità...perchè la fede...spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata". Esattamente quello che sta facendo con i suoi "compiti in classe" Mons. Lorefice fra una pedalata e l'altra di bicicletta nel presbiterio della sua storica Cattedrale.
AC
Palermo, alla messa di Natale il piccolo Gesù è di colore.
Lorefice: "Rimaniamo umani"
di Francesco Palazzo
Un Bambino Gesù nero, sull'altare della cattedrale di Palermo.
È l'iniziativa dell'arcivescovo Corrado Lorefice nel segno dell'accoglienza ai migranti. (L'articolo esclude a priori qualsivoglia significato devozionale o di venerazione della statua del Santo Bambino che è stata posta su un tronetto nei pressi del presbiterio - anche Avvenire farebbe molto meglio ad informarsi prima di scrivere - leggere sotto N.d.R.)
La sorpresa ( ma quale sorpresa? Era stata chiarissimamente preannunciata dall'Ufficio Stampa dell'Arcidiocesi di Palermo QUI N.d.R. ) nel corso della messa di Natale celebrata a mezzanotte dal presule nel duomo arabo-normanno della città, che ospita anche le spoglie di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia e proclamato beato.
Dal corridoio centrale ( un tempo era chiamato "navata centrale" N.d.R.), procedendo silenziosamente verso l’altare, si è fatta avanti una piccola processione di otto bambini e bambine vestiti di bianco e di blu, sei italiani e due stranieri,( non esistono nella Santa Chiesa Cattolica italiani o stranieri: quelle sono solo delle divisioni geograficamente politiche "poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù" Galati 3,28 N.d.R.) che portavano candele e composizioni floreali.
Dal corridoio centrale ( un tempo era chiamato "navata centrale" N.d.R.), procedendo silenziosamente verso l’altare, si è fatta avanti una piccola processione di otto bambini e bambine vestiti di bianco e di blu, sei italiani e due stranieri,( non esistono nella Santa Chiesa Cattolica italiani o stranieri: quelle sono solo delle divisioni geograficamente politiche "poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù" Galati 3,28 N.d.R.) che portavano candele e composizioni floreali.
Dietro di loro un uomo italiano e una donna di colore ( traducendo nella lingua cattolica: due fedeli: marito e moglie N.d.R.) reggevano e mostravano una statuetta di Gesù di carnagione nera.
Il Bambinello è stato portato sino alla postazione ( sic! un tempo era chiamata "cattedra" o "seggio" arcivescovile N.d.R.) dell’arcivescovo Lorefice, che l'ha preso in braccio, lo ha mostrato ai fedeli che riempivano la cattedrale, lo ha baciato (questo è un gesto squisitamente devozionale! N.d.R.) e poi lo ha consegnato a uno dei sacerdoti concelebranti, che guidando lo stesso piccolo corteo iniziale, lo ha deposto vicino all'altare.
"Nel Natale di Gesù la via di Dio è l'uomo - ha detto l'arcivescovo Lorefice - Natale ci ricorda che dobbiamo ripartire dall'uomo. Noi non possiamo avere altra via per rimanere umani, per alimentare la fede cristiana e condividerla in questo nostro tempo che conosce il travaglio della custodia del volto autentico dell'uomo".
"Nel Natale di Gesù la via di Dio è l'uomo - ha detto l'arcivescovo Lorefice - Natale ci ricorda che dobbiamo ripartire dall'uomo. Noi non possiamo avere altra via per rimanere umani, per alimentare la fede cristiana e condividerla in questo nostro tempo che conosce il travaglio della custodia del volto autentico dell'uomo".
I bambini hanno posato le luci e le corone natalizie nei pressi del piccolo Gesù appena nato e proveniente simbolicamente dall’altra parte del Mediterraneo. (??? Non proviene dalla Tanzania, come è scritto nell'articolo? Che c'entra il mar Mediterraneo? N.d.R.)
Ai piedi del Bambino è stato posto il libro del Vangelo, aperto alla pagina che annuncia la nascita di Gesù in una mangiatoia.
La statua del bambinello Gesù di colore proviene dalla Tanzania. (Che non è bagnata dal mare Mediterraneo... N.d.R.)
Sono stati alcuni missionari che operano nel Paese africano a donarla al parroco della Cattedrale, monsignor Filippo Sarullo, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
È stato l'arcivescovo Lorefice a volere che la statua venisse portata in processione in Cattedrale e deposta davanti all'altare, in segno di accoglienza verso i migranti e verso tutta la comunità di stranieri che vive a Palermo. ( Quella statua del Santo Bambino è divenuta dunque preda delle fredde argomentazioni demagogiche che offuscano la doverosa venerazione che va invece tributata ad un simulacro, benedetto, che esprime la comune fede dei fratelli cattolici della Tanzania. L'Arcivescovo sa che al di sopra della retorica mondana esiste il salutare "culto delle sacre immagini -che- è fondato sul mistero dell'incarnazione del Verbo di Dio"? Infatti le immagini sacre"servono a raffigurare il Dio incarnato. Ora, il moto che si volge all'immagine in quanto immagine, non si ferma su di essa, ma tende alla realtà che essa rappresenta". Catechismo della Chiesa Cattolica 2131; 2132 e 2141 N.d.R.)
A più riprese, negli ultimi anni, l'arcivescovo di Palermo ha posto l'accento sui temi dell'accoglienza e dell'apertura ai migranti, che in Sicilia trovano spesso il primo approdo.
Fra le iniziative più significative, l'ospitalità data a una donna migrante, col suo bambino, nei locali della Curia. ( Questa è la vera e bella notizia di cui, come cristiani, siamo "lieti nel Signore"! N.d.R.)
Fonte: Repubblica QUI con video relativo: " Palermo, alla messa di Natale il piccolo Gesù è di colore: il corteo in cattedrale" (corteo? N.d.R.)
Fra le iniziative più significative, l'ospitalità data a una donna migrante, col suo bambino, nei locali della Curia. ( Questa è la vera e bella notizia di cui, come cristiani, siamo "lieti nel Signore"! N.d.R.)
Fonte: Repubblica QUI con video relativo: " Palermo, alla messa di Natale il piccolo Gesù è di colore: il corteo in cattedrale" (corteo? N.d.R.)
I prodotti del modernismo e della cerchia magica dei super sponsor delle nuove nomine vescovili ( Ciotti, Galantino e Melloni) hanno prodotto il letale scollamento del popolo, che anela alle certezze di fede. I pastori chiusi nel loro arrogante mondo fatto di logge, di clubs e di circoli sono sempre più distaccati dalla genuità della gente che ovviamente in assenza dei veri pastori è costretta a volgersi alle favole. Rivogliamo semplicememte la fede... niente di più
RispondiEliminaLorefice: per tutti quelli come lui le parole per qualificarli non esistono. hanno superato di gran lunga lo squallore umano. Sono super squallidi.
RispondiEliminaCi troviamo di fronte ad una blasfema strumentalizzazione di stampo marksista-leninista del Vangelo, rigurgitata da Bergoglio e compari ' adeguati', che la Chiesa dei tempi di Pio XII che aveva fermato, dove aveva potuto, l'offensiva comunista, come poi GPII e Benedetto XVI, papi che l'avevano respinta mettendo in guardia i fedeli, come vigili cani pastori,dell'arrivo dei lupi.Non ci meravigliamo della fede che crolla con le chiese e i seminari che si svuotano, se i pastori hanno abbandonato il gregge loro affidato per avventure socio-politiche in collusione con i poteri umani, lontani da Cristo.
RispondiEliminaLorefice deve guadagnarsi in qualche modo il cardinalato
RispondiEliminaIl vescovo di Palermo ha dimostrato di essere razzista. I colori distintivi di altre razze dove sono? Se solo avesse osservato la verità (che il Bambinello era di razza bianca), non avrebbe fatto torto a nessuno.
RispondiEliminaL'adeguamento smaccato e cortigianesco di tanta gerarchia, appositamente selezionata, ormai priva di dignità, alle deliranti ideologie bergogliane sta riducento la Chiesa ad un teatrino dove si calpesta il sacro ridotto a far da subdolo puntello alla sovversione demagogica, stravolgendo la dottrina e morale cattolica, alla profanazione dello spazio sacro delle chiese e degli altari ed ad una ignobile strumentalizzazione della liturgia e delle pratiche devozionali. Evangelizzazione e fede addio !
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