Non ci piace mettere come "foto di copertina" immagini brutte e deprimenti soprattutto nel post delle ore 6:30 che da il "LA" alla giornata, come una specie di "buongiorno!"
Chiediamo per questo scusa ai nostri Lettori se abbiamo fatto un'eccezione: la foto a destra ritrae il "povero" parroco don Massimo Biancalani che, disobbedendo al diniego del suo Vescovo, al termine della Messa della festa di Cristo Re nella chiesa parrocchiale di Vicofaro alle porte di Pistoia ha intonato e fatto cantare"O bella ciao" come aveva polemicamente preannunciato.
Non si è trattato solo di un gesto provocatorio, che come tale è stato ovviamente ripreso dalle TV, da "mamma" RAI chissà perchè è accorsa e dalle agenzie di stampa, ma soprattutto è stata un'azione fortemente irriverente verso la sacralità del luogo e della liturgia.
Una provocazione che il Vescovo di Pistoia, infrangendo il linguaggio unilateralmente diplomatico (leggasi timoroso) che i vescovi usano nei confronti dei chierici ribelli modernisti/progressisti, di cui hanno tanta paura, ha obiettivamente definito "una sfida".
Cosa potrebbe fare il "povero" don Biancalani senza i suoi giovani"chiedenti asilo/ex migranti"?
Fare il prete non pare abbia tanta voglia tant'è che si suoi parrocchiani con fermezza ribadiscono: «vogliamo un parroco nuovo a Ramini, il vescovo ci sta ignorando». Tornano a tuonare contro la gestione della chiesa da parte di don Massimo Biancalani trecento residenti di Ramini che lo scorso anno con una lettera e successivo incontro avevano presentato formali lamentele al vescovo Fausto Tardelli sulla situazione della comunità parrocchiale. Se prima si chiedevano maggiori attenzioni alle attività religiose da parte di don Massimo, ora i fedeli che disertano da mesi la messa della domenica, vogliono un nuovo prete alla guida. L’esasperazione è cresciuta nell’ultimo periodo per la totale assenza e la cancellazione di numerosi servizi. «Non vengono più fatte le estreme unzioni, il coro è stato cancellato, i pochi bambini che seguono il catechismo sono costretti a stare in chiesa o nei locali della Misericordia. Altri si sono trasferiti in altre parrocchie. Non solo, nel corso di un funerale, lo scorso luglio, l’acquasantiera della chiesa si presentava come un posacenere. Le biciclette spesso vengono lasciate appoggiate all’altare della sacrestia». ( Cfr. La Nazione 20/10/19 QUI )
Una situazione davvero insostenibile per i parrocchiani abbandonati dal loro "povero"parroco che dedica attenzione, risorse e tempo solo ai cosiddetti giovani"richiedenti asilo/ex migranti" che tralaltro vengono esposti di continuo ai riflettori della stampa come se fossero merce pubblicitaria.
"Cara Eccellenza- ha scritto un fedele rivolgendosi al suo "amareggiato" vescovo - pur capendo la misericordia, non posso scordare la giustizia. Se è amareggiato le sono accanto, ma tra i doveri di un Padre c'è anche quello di CORREGGERE il figlio errante...... Perché la misericordia non diventi scusa per il lassismo, o peggio, la pietà del medico che fece la piaga infetta...
"
Osservando le foto e i filmati pensiamo che il "povero" don Biancalani abbia bisogno urgentemente di un buon periodo di riposo e di raccoglimento spirituale magari in un monastero lontanissimo dai riflettori delle TV che tanto ama per trovare pace e refrigerio spirituale all'ombra del Crocifisso da cui viene la nostra salvezza.
Solo la disintossicazione dal protagonismo mediatico può salvare la santa dignità sacerdotale di cui è insignito mediante il Sacramento dell'Ordine sacro .
Oremus!
AC
"Bella ciao" in chiesa, il vescovo: "Amareggiato da don Biancalani"
Monsignor Tardelli: "Mi risulta incomprensibile come un sacerdote possa disattendere così tranquillamente e quasi a mo' di sfida quanto il vescovo dice"
PISTOIA. "Amarezza, grande amarezza".
Il vescovo Tardelli torna sul caso di don Massimo Biancalani, noto per il suo impegno a favore dei migranti nella chiesa di Vicofaro, che domenica scorsa, come annunciato, ha
cantato con i fedeli "Bella ciao" alla fine della messa nonostante l'accorato appello del vescovo a non farlo.
"Purtroppo l'amarezza - dice il vescovo Fausto Tardelli - è il mio sentimento prevalente in questo momento, non riesco proprio a capire come dei fedeli cattolici possano non tener conto nella celebrazione liturgica di quelle che sono le indicazioni della Chiesa".
"Mi risulta incomprensibile - ancora le parole del vescovo Tardelli - come un sacerdote possa disattendere così tranquillamente e quasi a mo' di sfida quanto il vescovo dice. Rimango stupito e amareggiato.
E tutto per una cosa davvero sciocca che la capiscono anche i bambini: 'O bella ciao' è un bellissimo canto che anch'io ho cantato mille volte e sempre con gioia.
Tra l'altro, mio padre ha fatto parte delle formazioni partigiane che operarono sulle Alpi Apuane e io ne vado oltremodo fiero.
Che però 'O bella ciao' non sia un canto liturgico è talmente ovvio che mi pare superfluo persino dirlo". ( Quindi Eccellenza? Come andrà a finire la vicenda di questo "povero" parroco che trascura fin troppo la comunità affidata alle sue cure spirituali? Per non parlare della chiesa parrocchiale ridotta a dormitorio dei giovani richiedenti asilo/ex migranti: scandalo perfino per i musulmani che hanno espresso il loro disappunto vedendo le immagini della chiesa/dormitorio... infatti quando la possederanno loro... N.d.R.)
Fonte: Il Tirreno Pistoia QUI
Il video
Più che "l'ira" espressa, giustamente, da un partito politico si potrebbe parlare del "pianto" di Dio su come è ridotto un Consacrato che porta allo sbando le poche pecorelle ancora rimaste in una parrocchia desacralizzata ed ideologizzata. Vogliamo parlare del Crocifisso della parete dietro l'altare? " Ovviamente" è senza la croce... Vogliamo parlare della bandiera con l'arcobaleno che si intravvede sopra e davanti l'altare? Anche di queste cose l'amareggiato Vescovo Mons. Tardelli dovrebbe parlare con il "povero" parroco! Povera chiesa!
"Periodo di riposo e raccoglimento spirituale "? Ma quando vi renderete conto che si tratta di manifestazioni psicopatologiche da gestire in un ambulatorio di salute mentale? Dal CVII in poi la Chiesa è divenuto il ricettacolo di psichicamente instabili, deliranti senza freni inibitori, narcisi, paranoici etc. etc., istigati da una gerarchia violentemente protestataria e aggressiva che scimmiotta le rivolte di piazza, contro coloro che difendono la tradizione e la morale cristiana. I fedeli sono sconvolti e nauseati di continue profanazioni che i signori mitrati ' adeguati',fingono di ignorare, guidati dall'ideologia tipicamente pretesca che vuole sia " urgente aspettare",, ora ufficializzata dalla dottrina nuova del " chi sono io per giudicare ?".
RispondiElimina@Anonimo 10:23 " periodo di riposo" può significare anche un ricovero per coloro che sono affetti da manifestazionie psicopatologiche con la variante che Lei lo può scrivere tranquillamente ( più o meno...) mentre per i gestori del blog e anche per gli autori dei post ( che sono tutti controllabili perchè sono "registrati" potrebbe essere ( se va bene) preludio di denuncia e di sospensione del blog.
EliminaAnonimo 20.41.Osservi bene i comportamenti di tanti preti e poi vada a confrontarli con quelli decritti sui manuali di psicopatologia. Si vuole solo dire la verità e difendere i fedeli disorientati e scandalizzati da quei folli. Se i signori mitrati ascoltassero, come loro dovere pastorale, le denunce dei fedeli, e magari occultare, o peggio, giustificare i fatti, non ci sarebbe bisogno di dire queste cose pubblicamente. La Chiesa è ormai soffocata da manifestazioni sovversive, nell'indifferenza totale della gerarchia ' adeguata'. Già, scusate: "Chi sono io per giudicare ?" ( E.F.)
EliminaDenuncia e sospensione di un blog che, giustamente, non ha mai avuto paura di classificare con la frase: " i matti non sono solo in manicomio" personaggi di Chiesa con psiche senza freni del tutto lontani dalla fede che non si esprime di certo con avanspettacoli ? Ma, come si diceva una volta :' il pesce puzza dalla Testa'.
EliminaIl vescovo 'amareggiato'? Perché lui e tutti i suoi confratelli quando stanno alle riunioni CEI, invece di inveire contro chi rifiuta, in nome della dottrina e morale cristiana, l'ideologia bergogliana, non prendono provvedimenti contro certi preti i quali, bisogna riconoscerlo a loro pur parziale discolpa, sono stati allevati nei Seminari, con una pseudoteologia, al populismo, al relativismo e, all'ideologia del tutto sbagliato prima del CVII e, peggio, puniti se mostrano qualche perplessità quando vedono interpretare in modo strumentale le Scritture e la tradizione della Chiesa ? La Chiesa dell'ultimo mezzo secolo ha creato tante frustrazioni nei sacerdoti che hanno visto la loro missione non più così come la Chiesa l'aveva praticata da sempre. Bergoclio sta ufficializzando, millantandolo come magistero, il rifiuto della dottrina cattolica come prova, ad es. la distruzione di un prestigioso Istituto, fondato da GPII che insegnava su basi teologiche e filosofiche l'autentica dottrina cattolica su matrimonio e famiglia e, più ampiamente, sull'etica di una società cristianamente ordinata,
RispondiEliminaTante chiacchiere per quattro gatti intorno a due telecamere, vada a fare il parroco in cima ad una montagna.
RispondiEliminaVa fiero, il mitrato locale della lotta partigiana? Se quella canzonetta l'ha cantata lui perché non dovrebbe cantarla anche un semplice parroco ? E' fiero anche degli assassini di sacerdoti e chierici eseguiti dai partigiani ? Le sue" amarezze" sono poco credibili e nominali visti i precedenti che spiegano chiaramente tutto e quale è l'atmosfera ideologica di quella diocesi.
RispondiEliminaVorrei fare arrivare a Mons.Fausto tutta la mia vicinanza, in questi momenti bui, attraverso questo post.
RispondiEliminaLo faccio anche da ex parrocchiano di Mons.Tardelli del quale ne ho potuto vivere la sincera e ferma fede.
Per questo sono sicuro che anche lui soffre come me per quanto già illustrato nell'articolo.
D'altra parte, vedo nei fatti succitati una strana coincidenza con quello che avverrà proprio nella mia Parrocchia sabatao prossimo.
Infatti, in questo clima di "sfida" come sottolineato da Mons.Tardelli, la mia parrocchia (che è stata guidata anni fa proprio da Mons.Tardelli con autorevolezza, competenza, fede, amore)ha avuto il pessimo gusto di invitare Massimo Biancalani per la Messa (Messa ? Biancalani ? buah! buah! buah!), poi, non contenti, so fermerà per la cena e riprenderà dopo cena quello che sarà un lavaggio di cervello preparato ad hoc per quella sparuta pattuglia di disperati sessantottini attualmente "dittatori pastorali".
Il dolore è grande, il cuore lacerato, ma la fede è possente.
Fede che mi fa affermare che sono gli ultimi disperati tentativi del drago di sottomettere la cristianità.
Ma non ci riusciranno, per loro è giunta l'ultima ora, coraggio !
Sarebbe ora di omettere il "don" davanti ai cognomi dei rinnegati. Biancalani è un sovversivo comunista, esattamente come Martin è un sovversivo sodomita. Questi non sono sacerdoti. Sono operatori-agitatori sociali.
RispondiEliminaMa vi stupite ancora???
RispondiEliminaViene data un'eccessiva importanza a certi elementi, sembrano di più di quanti in realtà siano (e non sono seguiti da molti fedeli).
RispondiEliminaIl vescovo amareggiato ? Il pastore veglia sulle sue pecore per avvertire quando il lupo sta per arrivare. Non è il caso di quello in causa che, invece dormiva o faceva finta di....
RispondiElimina