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domenica 24 novembre 2019

Comunione in ginocchio negata: la casta modernista si diverte a umiliare i devoti fedeli

Solidarietà cristiana e umana al fedele (v.articolo sotto)  che è stato di recente vittima dell'arroganza e dell' abuso di potere di un novello dittatoriello che evidentemente fa parte della potente casta clericale di quelli che , pensando di avere vinto, si approfittano della bontà e dell'arrendevolezza dei fedeli ignari delle norme canoniche e liturgiche: è "facile" fare i "dittatori" con quel tipo di fedeli...
Non sempre però ai prepotenti va tutto liscio: talvolta si scontrano con quei fedeli che, essendo perfettamente a conoscenza del Catechismo della Chiesa Cattolica e delle norme liturgiche, controbattono garbatamente e con il rispetto dovuto ai loro diktat.
E' ora che tutti noi fedeli , ad imitazione dell'ammirabile fermezza di quello descritto nell'articolo, si adoperino per far rispettare la legge della Chiesa  avvalendosi del nostro sacrosanto dovere/diritto  di denunciare alle Autorità Ecclesiastiche i preti che disobbediscono alla legge della Chiesa!
Quanti di noi  hanno conosciuto dei preti-dittatori-novatori che violando le norme della Chiesa ed ogni concetto di educazione umana hanno provocato dei danni incalcolabili alla fede dei fedeli?
Non ci arrendiamo:  stiamo con i gattini fedeli al Magistero e con i preti devoti!

AC  

Comunione negata perché è inginocchiato: 
il fedele non ci sta e chiede udienza al vescovo 
di Alessandra Clementi 

MONTEPRANDONE - Si inginocchia per ricevere la comunione ma il prete gliela nega. 

È quanto accaduto al santuario di San Giacomo della Marca a Monteprandone. 
L’episodio ha visto protagonista Tullio Galluzzi, console della Repubblica del Senegal, che si è visto negare dal parroco l’eucarestia per poi essere invitato ad alzarsi per poter riceve il corpo di Cristo. Tutto è avvenuto nel corso della celebrazione liturgica delle 18,30 presso il santuario di San Giacomo della Marca, dove Galluzzi si reca saltuariamente, quando si trova nelle vicinanze, essendo un gran devoto di San Giacomo, pur non risiedendo a Monteprandone. Ha deciso così di seguire la messa e di partecipare alla comunione. 
Prima ha fatto defluire la fila davanti a sé, poi quando è stato il suo turno si è inginocchiato per prendere l’ostia dalle mani del prete, a quel punto il parroco della parrocchia Regina Pacis don Gian Luca Pelliccioni, lo ha invitato ad alzarsi di fronte allo stupore dello stesso Galluzzi e degli altri fedeli. 
Non ci sarebbe stata alcuna comunione se il fedele fosse rimasto in ginocchio, così per non perdere l’eucarestia il devoto si è alzato e ha preso il corpo di Cristo. «Non mi era mai accaduta una vicenda simile – spiega Galluzzi – da sempre ricevo la comunione in ginocchio, da quando ero ragazzo e non ho mai avuto problemi. A termine della messa mi sono recato in sacrestia per ricevere spiegazioni, ma anche gli altri parroci erano d’accordo sul fatto che in ginocchio non può essere accolta la comunione. 
Mentre ho avuto tutto il sostegno degli altri fedeli presenti alla liturgia». 
Ma la vicenda non è finita qui visto che Galluzzi si è recato ieri mattina in diocesi per ottenere un incontro con il vescovo Carlo Bresciani ma non è stato possibile visti gli impegni da parte del pastore diocesano. 
Quanto avvenuto però è stato riferito alla segretaria particolare che sarebbe rimasta attonita. «Siamo di fronte a un abuso del potere episcopale- tuona Galluzzi – ma non finirà qui, perché voglio essere ricevuto dal vescovo. Siamo di fronte a un fatto gravissimo. In questo modo si allontanano i fedeli dalla chiesa». 
Il parroco «Ho semplicemente invitato il fedele ad alzarsi con molta tranquillità e affetto – spiega don Gian Luca Pelliccioni parroco di Regina Pacis – gli ho detto “il Signore ti vuole bene, tirati su”. 
Va puntualizzato che nel rito della comunione ci sono regole da rispettare e non viene previsto di mettersi in ginocchio. 
Senza dimenticare che tutto va contestualizzato, nel rito antico ci si metteva ( e ci si mette tuttora N.d.R.) in ginocchio ma non era questo il caso.  
Non ho redarguito il fedele, anche se lui ha reagito male, l’ho solo invitato a tenere una posizione diversa e lui ha reagito male». 
Insomma un richiamo alle regole ecclesiastiche e alla forma da rispettare anche durante una celebrazione eucaristica. ( infatti secondo le norme in vigore il fedele può legittimamente ricevere la Santa Comunione anche in ginocchio! Nessun Vescovo o nessun Sacerdote può impedire al fedele di comunicarsi in ginocchio! N.d.R.)

Fonte: Corriere Adriatico QUI

12 commenti:

  1. Nella chiesa della miserikordia avviene di sovente anche questo: i guardiani della rivoluzione se potessero userebbero pure le armi con scariche elettromaagnetiche pur di creare dei nuovi cervelli rassettati secondo le proprie voglie e i propri desideri.
    Dovendosi per momento accontentare dei poteri dell'umiliazione e della vessazione hanno piacimento nell'umiliare pubblicamente i pochi fedeli rimasti alle loro squallide cerimonie.

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  2. Ricordo che anche papa Francesco, con mia somma sorpresa, tempo fa ha detto che non bisogna negare la comunione in ginocchio, purtroppo non riesco a trovare il riferimento. Potreste cercarlo? Grazie

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  3. Dal CVII i 'novatori', grandi e piccoli, non trovano di meglio, per imporre le proprie trovate che assumere un atteggiamento persecutorio e repressivo contro coloro che non accettano il disordine creato dalla riforma liturgica, ovviamente rincuorati da Bergoglio che caccia via tutti quelli che non sono 'amici' delle sue confuse ideologie relativistiche. Papa benedetto, da par suo, aveva più volte spiegato il profondo significato teologico dello stare in ginocchio davanti al Sacramento, ma coloro che, in Seminario sono stati istruiti con una teologia inquinata da un minestrone di sociologia, psicologia, populismo e relativismo, sono ben lontani dal comprenderlo.

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  4. Il novus horro è una cena protestante, mi pare logico.

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  5. Questo commento che leggo mi sembra esagerato, ma a mio avviso, i preti attuali sembrano un po' troppo menefreghisti e rinunciatari. Contenti loro!

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  6. Io sarei rimasto in ginocchio a costo di provocare un caos. Nessuno può impedire di ricevere la santa Comunione in ginocchio,fosse pure il Papa.

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  7. È bene che venga alla luce dove sta la vera intolleranza. Nessun passo indietro contro questi violenti: non ce la faranno mai, il popolo santo sa dove sta la verità.

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  8. Ritengo imprudente accostare in questo modo una triste notizia di attualità ecclesiale con il manifesto propagandistico (seppur oscurandone il simbolo) di un noto partito politico. L'allusione ai "gattini" e la foto c'entrano davvero poco con la faccenda. Poi non si abbia a lamentarsi se la stampa ostile parla di "alleanze segrete tra sovranisti e conservatori nella Chiesa"... se noi stessi fomentiamo queste supposizioni

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  9. Qualcuno sa cos'è il programma vaticano di "adeguamento liturgico delle cattedrali"?, un bando di concorso dal quale sono uscite 6 diocesi assegnatarie di questo strano adeguamento; ma cosa si nasconderà dietro questa fumosa ed ambigua dicitura? da quanto ho letto sembra che l'intento sia di adeguare le cattedrali-modello (quelle scelte) allo spirito del CV II ed alle direttive di papa Francesco. Dopo le cattedrali dormitorio, pizzeria-ristorante, sale per balletti discinti, case del popolo PD, della propaganda Lgbt, del sincretismo religioso, cosa verrà fuori adesso?

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  10. Non dare la Comunione a chi si inginocchia, proibire il presepe, cantare Bella ciao in Chiesa non ha niente a che vedere con destra sinistra o altre storie; trattasi di tarati mentali. Ma forte. Guido Tesi

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  11. Ma che vergogna ! Invece di invitare ,coloro che possono, ad inginocchiarsi lo '' vietano''.Che tempi tristi!

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