S. Matteo 6,
"[1]Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. [2]Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. [3]Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, [4]perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà."
Per decenza ci eravamo FINORA astenuti dal commentare, ma il disgusto della ripugnante vicenda e del ripugnante filmato QUI (del Vescovo Ausiliare di Roma Lojodice dove ha paragonato le azioni di Gesù a questa azione miserabile e afferma che rientra nella mens del S. Padre Francesco) è veramente troppo.
Come ha scritto un amico: "Devo immaginare si sia ritenuto che un congruo (e legale) bonifico a saldo del dovuto - magari emesso raccomandando la opportuna riservatezza “perché non sappia la tua sinistra quel fa la destra” - non avrebbe garantito altrettanta dignità evangelica e caritatevole quanto l’ intrepida (ed illegale) manomissione dei sigilli."
La notte è fonda e non si sa se si trasformerà in tragedia o in farsa.
Luigi
PS:
Il Messaggero (QUI e QUI) e Tempi danno queste notizie sui "poveri" inquilini:
1) lo stabile fu occupato dagli antagonisti di Action nel 2013 poco prima della sua vendita. Fatto che comportò per il proprietario dell’immobile un mancato incasso di 50 milioni di euro.
2) Le persone che vivono nello stabile «versano ad Action una quota di affitto».
3) Gli assistenti sociali del Comune hanno contattato le famiglie che vivono nel complesso, proponendo a chi ha «bambini, anziani e vive in situazioni di fragilità» di trasferirsi nelle
abitazioni gestite dal Campidoglio. Hanno rifiutato. Hanno preferito rimanere nello stabile occupato. «Evidentemente – scrive il Messaggero – i “rischi igienico-sanitari” strombazzati fino a poco prima, erano evaporati, giusto il tempo di rimandare indietro gli operatori comunali. Poi sono ricomparsi, nella propaganda della protesta. E hanno riecheggiato anche negli show allestiti negli ultimi giorni. Almeno quelli, gratuiti. Molti altri no».
4) All’interno del complesso occupato si trovano: una discoteca (capienza 1000 persone, senza uscite di emergenza e impianto antincendio); un ristorante (aperto dal martedì al sabato, dalle 19 alle 24), una scuola per birrai (a pagamento), sala cinematografica, sale in cui si tengono corsi di tango (iscrizione: 80 euro). C’è anche un’osteria «con una trentina di coperti, prezzi più bassi della media dei ristoratori per il cibo (fettuccine 6 euro, totani e patate a 8, braciole di maiale 6). La cantina è curata e i prezzi, qui, possono anche lievitare».
5) Nello stesso stabile in cui si dice di dare rifugio ai poveri, in cui si dice che non si hanno i soldi per pagare le bollette, si fanno attività commerciali illegali, in barba alla legge: non si battono scontrini (si paga solo cash), non si permette all’Asl di accedere nei locali e figuratevi alla polizia, alla Siae o a qualsiasi altro ente preposto al controllo del rispetto delle regole.
6) Secondo i calcoli del Messaggero, nel palazzo si sono svolti nel 2018 ben 125 eventi, nei primi mesi del 2019 altri 60, alcuni a pagamento, alcuni gratuiti (come i dibattiti col vicesindaco Luca Bergamo). A pagamento sono certamente le serate di musica in cui «l’alcol scorre a fiumi» ed è «venduto anche ai minorenni» e in cui «il “fumo” si trova facilmente».
7) Tra “affitti” e attività c’è un giro «di denaro superiore a 250 mila euro l’anno». Duecentocinquantamila euro l’anno: praticamente il costo delle bollette.
Il Messaggero (QUI e QUI) e Tempi danno queste notizie sui "poveri" inquilini:
1) lo stabile fu occupato dagli antagonisti di Action nel 2013 poco prima della sua vendita. Fatto che comportò per il proprietario dell’immobile un mancato incasso di 50 milioni di euro.
2) Le persone che vivono nello stabile «versano ad Action una quota di affitto».
3) Gli assistenti sociali del Comune hanno contattato le famiglie che vivono nel complesso, proponendo a chi ha «bambini, anziani e vive in situazioni di fragilità» di trasferirsi nelle
abitazioni gestite dal Campidoglio. Hanno rifiutato. Hanno preferito rimanere nello stabile occupato. «Evidentemente – scrive il Messaggero – i “rischi igienico-sanitari” strombazzati fino a poco prima, erano evaporati, giusto il tempo di rimandare indietro gli operatori comunali. Poi sono ricomparsi, nella propaganda della protesta. E hanno riecheggiato anche negli show allestiti negli ultimi giorni. Almeno quelli, gratuiti. Molti altri no».
4) All’interno del complesso occupato si trovano: una discoteca (capienza 1000 persone, senza uscite di emergenza e impianto antincendio); un ristorante (aperto dal martedì al sabato, dalle 19 alle 24), una scuola per birrai (a pagamento), sala cinematografica, sale in cui si tengono corsi di tango (iscrizione: 80 euro). C’è anche un’osteria «con una trentina di coperti, prezzi più bassi della media dei ristoratori per il cibo (fettuccine 6 euro, totani e patate a 8, braciole di maiale 6). La cantina è curata e i prezzi, qui, possono anche lievitare».
5) Nello stesso stabile in cui si dice di dare rifugio ai poveri, in cui si dice che non si hanno i soldi per pagare le bollette, si fanno attività commerciali illegali, in barba alla legge: non si battono scontrini (si paga solo cash), non si permette all’Asl di accedere nei locali e figuratevi alla polizia, alla Siae o a qualsiasi altro ente preposto al controllo del rispetto delle regole.
6) Secondo i calcoli del Messaggero, nel palazzo si sono svolti nel 2018 ben 125 eventi, nei primi mesi del 2019 altri 60, alcuni a pagamento, alcuni gratuiti (come i dibattiti col vicesindaco Luca Bergamo). A pagamento sono certamente le serate di musica in cui «l’alcol scorre a fiumi» ed è «venduto anche ai minorenni» e in cui «il “fumo” si trova facilmente».
7) Tra “affitti” e attività c’è un giro «di denaro superiore a 250 mila euro l’anno». Duecentocinquantamila euro l’anno: praticamente il costo delle bollette.
In effetti non si capisce cosa c'entri Gesù con questa pagliacciata. Comunque se si tratta di nuocere agli italiani sono sempre in prima linea, se invece qualche provvedimento nuocesse economicamente a loro...
RispondiEliminaA cinquant'anni tutto ciò che mi hanno insegnato i miei genitori e che mi ha guidato fin'ora lo vedo sconfessato da una Chiesa che mi lascia sempre più smarrito davanti alle ingiustizie sociali che alimenta. Ma nel Vangelo non sta scritto: date a Cesare quel che è di Cesare???? Quando arriva una bolletta a casa mia, prima la si paga e poi, se avanzano soldi, si pensa al resto ma, a quanto pare, abbiamo sbagliato tutto!!!! Chissà se un Vincenzo de Paoli, un Cottolengo, il Frassati o la Canossa avrebbero agito come l'ormai noto cardinale? Ve la immaginate madre Teresa calarsi nottetempo da una botola col trancetto? Se l'8 per mille serve a finanziare certi reati non mi voglio rendere complice: suggeritemi a chi dirottarlo nella imminente dichiarazione dei redditi.
RispondiEliminaStucchevole, squallida, arrogante, stupida azione cardinalizia.
RispondiEliminaMa cosa volete che ci sia da commentare?! Chi ha un minimo di intelletto, leggendo anche la cronaca e la storia antecedente a questo fatto, saprà capire e valutare l'attuale situazione
RispondiEliminaQualcuno è rimasto folgorato....ma da mo’.....
RispondiEliminaL'Elemosiniere risolve un'altra bega: "Sposerò io Pamela Prati."
RispondiEliminaCarissimi, voglio ringraziare qui sua Emminenza l'Elemosiniere Pontificio per il suo gesto di carità evangelica che mostra a tutti, in modo se vogliamo anche provocatorio cosa vuol dire seguire il Vangelo. E' bello vedere come un sacerdote legato chiaramente all'azione liturgica (non solo perché sacerdote e vescovo, ma in passato anche Cerimoniere pontificio) abbia compreso come il sacramento dell'altare si fonda con il sacramento del povero (S. Giovanni Crisostomo). Il Vangelo da sempre è scandalo per il mondo e ben venga se anche oggi c'è chi scandalizza i pubblicani e i farisei di questo mondo!
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