Ancora due articoli di oggi (05.03.2019) sul caso del Vescovo di Cremona (Mons. Napolioni) che ha di fatto vietato (senza apparenti giustificati motivi) la celebrazione della S. Messa in latino non solo ai suoi sacerdoti come Messa "pubblica", ma anche ad un barnabita, nel proprio convento, come Messa "privata".
Su La PROVINCIA (Cremona), la brava giornalista Francesca Morandi (qui il suo articolo di ieri) ha centrato il vero problema: ad essere avversato dal vescovo non è tanto il latino (tant'è che, come giustamente rileva l'autrice, le letture nella Messa antica possono essere lette in OGNI lingua nazionale") ma è la liturgia (più sacra e ieratica) e l'ideologia (più seria ed ortodossa) sottesa.
Proprio per questo l- come riporta la Morandi - il gruppo stabile non vuole cedere e poggia le proprie istanze ai sensi degli art. 5 e 7 della Legge "Summorum Pontificum" che li legittima ad insistere.
L'art. 5 che impone ai sacerdoti a cui venga fatta richiesta da un gruppo di fedeli di celebrare la Messa in rito antico (salvo evidenti e comprovanti contrasti pastorali), e l'art. 7 che dispone che, in caso di inerzia da parte dei sacerdoti, è il Vescovo ad essere tenuto a soddisfare in qualche modo le richieste dei fedeli e che in caso negativo essi possono rivolgersi alla Commissione Ecclesia Dei, dal momento che i loro diritti non mettono affatto in discussione la "communio ecclesiae".
Ed è quello che i fedeli sembrano disposti a fare se il Vescovo non dovesse trovare una soluzione a questo impasse.
https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2019/03/05/news/la-messa-in-latino-e-stata-vietata-ordine-del-vescovo-1.30067932?refresh_ce
La notizia dell'ingiustificato (e decennale) veto imposto dalla Diocesi Cremonese alla celebrazione di una Messa autorizzata dal massimo legislatore (il Papa), non solo è giunta sulle pagine del Corriere - Lombardia, ma si sta diffondendo anche a livello più che capillare: il caso di Cremona è stato riportato anche su La GAZZETTA di Mantova (dal momento che un luogo indicato dai fedeli per la celebrazione della Messa antica era stato individuato in Bozzolo, comune in diocesi di Cremona ma in provincia di Cremona).
La notizia dell'ingiustificato (e decennale) veto imposto dalla Diocesi Cremonese alla celebrazione di una Messa autorizzata dal massimo legislatore (il Papa), non solo è giunta sulle pagine del Corriere - Lombardia, ma si sta diffondendo anche a livello più che capillare: il caso di Cremona è stato riportato anche su La GAZZETTA di Mantova (dal momento che un luogo indicato dai fedeli per la celebrazione della Messa antica era stato individuato in Bozzolo, comune in diocesi di Cremona ma in provincia di Cremona).
I fedeli ripetono che la loro non è una "nostalgia" (la maggior parte ha un'età compresa tra 20 e 50 anni) ma che sono mossi dal desiderio/diritto di coltivare la loro sensibilità liturgica secondo il proprio carisma, così come tanti altri gruppi laicali dopo il CVII fanno nelle proprie realtà e con proprie peculiarità pastorali e liturgiche: si veda CL, i focolarini, Rinnovamento dello Spirito, S. Egidio, la comunità di Taizé, i Cursillos , ecc).
Saremmo curiosi di sapere cosa ha da dire Mons. Napolioni su questa disparità di trattamento tra fedeli di serie A (tutti - tranne i tradizionalisti -, di recente "creazione) e quelli di serie B (i "tradizionalisti che seguono una liturgia che è stata celebrata, come minimo, per 500 anni, santificando, fino a 50 anni fa, generazioni di cattolici in tutto il mondo).
Proprio a fronte di questo strabismo pastorale della Curia, stiamo valutando l'opportunità di pubblicare TUTTA la corrispondenza in nostro possesso sulla vicenda (tra il Vescovo, il Gruppo Stabile e la Commissione Ecclesia Dei) per spiegare all'opinione pubblica come sono andate effettivamente le cose.
Roberto
Chiedono appellandosi al WC2. Può darsi che troveranno un prete che predicherà modernista, dopo reiterate insistenze, verrà concessa il richiesto previo bruciare un po' di incenso sul braciere del modernismo. Contenti loro. Non può darsi che il buon Dio stia costringendo i suoi a fare una scelta netta di milizia cristiana usando il bastone di vescovi eretici che non vogliono averli tra i piedi? In fondo sono cresimati eccome tali non hanno bisogno di un decreto divino (che hanno già col Sacramento) per difendere la fede. Prendano esempio dal fedele che in piena omelia urlò contro Nestorio (vescovo legittimo) senza richieste alla curia e da lì si arrivò alla condanna in un concilio e alla morte di Nestorio con la lingua rosa dai vermi. Forse l'umanità cristiana di allora preferiva più le dispute teologiche che Sanremo e ora grazie al concordato arriverebbero i carabinieri ad internati, ma la sostanza non cambia;leggete Sant'Antonio (detto supremo martello degli eretici) o San Giovanni, agli eretici non dovete neanche stringere la mano, figurarsi il permesso di dire e avere la Messa. Buona quaresima a tutti.
RispondiEliminaVergognoso. Non ci sono parole, dove sono finiti i Vescovi cattolici?
RispondiEliminaNon si può non provare profonda tristezza e angoscia per il futuro della Chiesa cattolica che perde la fedeltà al mandato di Cristo testimoniato nei secoli, devastata dalle divisioni interne di Comunità, Movimenti, Associazioni, Cammini etc. etc. ognuna delle quali va per conto proprio, i vescovi, ormai privi di autorevolezza, per far vedere che nel loro territorio va tutto bene sono ridotti a perseguitare illegalmente i fedeli che non accettano il NO, spesso ridotto, con la facilità con la quale le permette, a carnevalate da loro approvate. Ora che il subdolo Bergoglio ha abolito apposta la Ecclesia Dei a chi si rivolgeranno i fedeli ?
RispondiEliminaDevono stare molto attenti, perché lo scisma può non essere così lontano. Noi non siamo pochi e siamo motivati, loro sono sempre meno e sono divisi. Devono stare molto attenti perché a tutto c'è un limite. Se noi abbandoniamo la barca faremo in modo che una barca non esista neanche più.
EliminaInserite la mail del vescovo cosi chi vuole puo' esprimere il disappunto
RispondiEliminaPerò questi cremonesi sono stati un po' pollastri a partire facendo domanda al vescovo. E' tanto difficile capire che Benedetto XVI ha emanato il Motu Proprio proprio per sottrarre la Messa tradizionale all'arbitrio spesso irrazionale dei vescovi? Avevano il prete, avrebbero dovuto mettersi d'accordo con lui e partire. Purtroppo troppo spesso il vizio dei tradizionalisti è quello di essere uomini d'ordine, fin troppo, tanto da degenerare nella gerarchiolatria.
RispondiEliminaEsatto nessuno può vietare la celebrazione Vetus Ordo
EliminaTergesticulus, ma ha letto bene come si è svolta la vicenda a Cremona?!?
EliminaEma - Cremona
"Tanti altri gruppi laicali dopo il CVII fanno nelle proprie realtà e con proprie peculiarità pastorali e liturgiche: si veda CL, i focolarini, Rinnovamento dello Spirito, S. Egidio, la comunità di Taizé, i Cursillos , ecc". Chiedo scusa, ma che hanno a che vedere questi gruppi con il Cattolicesimo. Suvvia, non scherziamo!!!!!
RispondiEliminaPapa Benedetto è stato costretto a ammonire tutte queste organizzazioni al limite delle sette, ognuna delle quali ha il suo personale Spirito Santo, che il Paraclito vuole unità, riecheggiando Paolo VI che rimproverava coloro che presumevano che fosse a disposizione dei singoli. E se ci chiedessimo il significato del termine " cattolico"?
EliminaNapolioni è uno dei tanti despoti democratico-ecumenisti che affliggono anticattolicamente la Chiesa Cattolica. E, fra le tante, c'è una Gallina che gli fa il verso.
RispondiEliminaPubblicare, pubblicare e pubblicare ancora!
RispondiEliminahttps://traditiocatholica.blogspot.com/2019/03/lo-zelotismo-amaro-una-delle-malattie.html
RispondiElimina