Milano. Il 23 novembre scorso la "regina del pop" Giorgia ha cantato all'interno del Duomo per un evento organizzato dalla neonata associazione “Per Milano” presieduta dall'ex presidente della RAI Anna Maria Tarantola, composta da "cittadini, imprenditori e manager italiani ... che si sono dati l’obiettivo di sfruttare la loro capacità organizzativa e imprenditoriale per promuovere eventi di raccolta fondi e finanziare nel prossimo triennio iniziative e progetti a favore di chi ha più bisogno" (Cfr.Milanoevents QUI).
L'esibizione della nota cantante pop, accompagnata dalla sua "storica" Band e dall’Orchestra
Roma Sinfonietta ha avuto uno scopo nobilissimo: raccogliere fondi per sostenere le famiglie più povere che hanno dei figli disabili. Bravissimi!
Il Quotidiano La Repubblica nell' articolo, a dir poco entusiasta, dedicato all'esibizione di Giorgia ha sentenziato con la presuntuosa infallibilità che gli è propria: "Una voce divina in una chiesa ci sta benissimo. Ma che voce, quella di Giorgia, e che chiesa, il Duomo di Milano". (v.sotto)
Lo stesso giornale ha riportato le parole della Signora Tarantola che commentando la riuscita dell'iniziativa della nuova associazione ha definito l'evento in Duomo:"un potente strumento di raccolta fondi per collaborare con associazioni benefiche già esistenti come la Caritas e col Comune di Milano".
Il debutto del nuovo sodalizio, preceduto da una poderosa macchina informatica che evidentemente ha incantato i danarosi salotti della "Milano buona" "è stato coronato sicuramente da un ottimo incasso, considerato anche che il biglietto più economico veniva 600 euro e che sono stati occupati un buon migliaio di posti."
Nella nostra popolana miopia ci chiediamo che bisogno c'è di una famosa cantante pop - con tutte le contingenti spese vive relative - impianto d'amplificazione, luci, musicisti, SIAE, Enpals ecc.ecc.-per raccogliere i fondi necessari per aiutare le famiglie più bisognose con dei bambini disabili.
Anche la scelta irriverente della location del Duomo (v.sotto) è stato un gesto fortissimamente provocatorio perchè sono state infranti gli insegnamenti del Magistero i quali raccomandano che all'interno una Chiesa venga eseguita esclusivamente " ... musica sia sacra o religiosa. Questo è il principio di fondo che deve animare ogni scelta. In particolare «non è legittimo programmare l'esecuzione di una musica che non è di ispirazione religiosa e che è stata composta per essere eseguita in contesti profani precisi, sia essa classica o contemporanea, di alto livello o popolare» le musiche debbono essere « consone alla sacralità del luogo» secondo le indicazioni del Codice di Diritto canonico (cf can. 1222, §2). (Cfr. Lettera della Congregazione per il Culto Divino del 5 novembre 1987 «Concerti nelle chiese» ripresa dalle Diocesi italiane e citata anche QUI)
Anche la scelta irriverente della location del Duomo (v.sotto) è stato un gesto fortissimamente provocatorio perchè sono state infranti gli insegnamenti del Magistero i quali raccomandano che all'interno una Chiesa venga eseguita esclusivamente " ... musica sia sacra o religiosa. Questo è il principio di fondo che deve animare ogni scelta. In particolare «non è legittimo programmare l'esecuzione di una musica che non è di ispirazione religiosa e che è stata composta per essere eseguita in contesti profani precisi, sia essa classica o contemporanea, di alto livello o popolare» le musiche debbono essere « consone alla sacralità del luogo» secondo le indicazioni del Codice di Diritto canonico (cf can. 1222, §2). (Cfr. Lettera della Congregazione per il Culto Divino del 5 novembre 1987 «Concerti nelle chiese» ripresa dalle Diocesi italiane e citata anche QUI)
Il documento continua in modo chiaro ed inequivocabile: "Le disposizioni della lettera della Congregazione non si limitano a regolare le eventuali concessioni, ma indicano anche in che modo i concerti debbano svolgersi nelle chiese. Il rispetto per la sacralità del luogo si mostra sia nella preparazione dell'ambiente (p. es., se possibile, il Santissimo Sacramento deve essere portato in luogo diverso) che nella disposizione del coro o dei musicisti (p.es., evitando di occupare il presbiterio durante l'esecuzione del concerto e soprattutto dando il massimo rispetto all'altare)." (Art.cit.)
La Congregazione del Culto Divino, infine, si preoccupa di sottolineare la necessaria gratuità di ogni evento musicale, per i quali si dice esplicitamente che l'entrata debba essere libera e gratuita (disposizione ripresa con forza anche dalla CEI) poichè" Il senso proprio di ogni chiesa è l'edificazione del popolo di Dio attraverso il culto liturgico. L'intera vita della comunità cristiana, poi, si è spesso sviluppata intorno a questo luogo, intrecciando i ritmi della vita civile con quelli religiosi. La musica sacra è un tesoro che testimonia come la fede cristiana posa promuovere la cultura umana. Nel suo messaggio rivolto agli artisti, il Concilio Vaticano II ricorda come, insieme alla verità, «la bellezza mette la gioia nel cuore degli uomini».
Il nuovo sodalizio "Per Milano”, associazione senza scopo di lucro presieduta da Anna Maria Tarantola e composta da cittadini, imprenditori e manager italiani che si sono dati l’obiettivo di sfruttare la loro capacità organizzativa e imprenditoriale l’obiettivo di sfruttare la loro capacità organizzativa e imprenditoriale" (Ibidem) non poteva dunque cercare un'altro spazio per la sua nobilissima iniziativa magari in uno dei tanti "luoghi-simbolo" della metropoli meneghina rispettando, come chiede il Magistero, la sacralità del Duomo? Per il benemerito scopo benefico della nuova Associazione c'era bisogno di piazzare la "regina del pop" all'interno del Duomo?
Se proprio non si poteva o si voleva fare a meno del Duomo milanese sarebbe stato molto più opportuno organizzarvi un Concerto della sua prestigiosa Cappella Musicale e dell'Organista titolare : il buon senso cristiano, umano e culturale imporrebbe questo!
La carità non ha bisogno di vip o di protagonismi presi a prestito dal mondo dello spettacolo "laico"( anche se fossero professionalmente bravi nel loro genere) .
La carità non ha bisogno di vip o di protagonismi presi a prestito dal mondo dello spettacolo "laico"( anche se fossero professionalmente bravi nel loro genere) .
Non ci aspettavamo davvero a Milano, la Città di Sant'Ambrogio e di San Carlo Borromeo, questo tipo di "provincialismo" dissacrante... evidentemente i tempi sono cambiati...
AC
Fonte: l'articolo del Quotidiano La Repubblica QUI
Immagine 1, che NON fa parte dello spettacolo da noi commentato, QUI
Immagine 1, che NON fa parte dello spettacolo da noi commentato, QUI
Camillo Procaccini (Parma, 3 marzo 1561 – Milano, 21 agosto 1629)
Sant' Ambrogio scaccia l'imperatore Teodosio dalla basilica maior.
Milano, Basilica di Sant'Ambrogio.
Ha cantato l'Ave Maria di Schubert e altri canti cattolici.
RispondiEliminaState a guardare il capello e nascondete Bergoglio e la statua di Lutero in Vaticano...dove l'ha conservata?
Scusate perché vi meravigliate ?. Dopo cinque anni di "metodo Bergoglio" ancora non vi siete assuefatti ?. Tranquilli siamo ancora agli inizi. Finora abbiamo visto vescovi in bici, parroci che cantano mamma maria, monaci che ballano sull'altare, , sagrestie come lupanari, gay che ricordano il proprio marito, ma il meglio della rivoluzione bergogliana deve ancora arrivare. Ludi circensi, Cafè chantant, Filmini a luci rosse, ehh. c'è ancora tanto da presentare, con grande soddisfazione del pubblico. Visto come s'è riempito il duomo di milano ?. Vedrete come si riempiranno le chiese in tutto il mondo.
RispondiEliminaRosicata un po' sconclusionata, ma di mattina può andare. A proposito, ma ce l'hai un lavoro??? Ih! Ih!
EliminaPerché "sconclusionata"? Al contrario: una buona sintesi.
EliminaCon il subdolo pretesto della carità e della misericordia, il bergoglianesimo conduce la sua battaglia seminascosta per scardinare la dottrina e la tradizione della Chiesa cattolica come vuole l'ideologia modernista e massonico-marksista già strisciante nella Milano di Montini, Tettamanzi e Martini. Una manovra sovversiva e ormai diffusa, i cui agenti sono oscuri prelati 'adeguati', accuratamente scelti, che dubitano della parola di Cristo tramandata di Vangeli, alla maniera del generale dei Gesuiti; anche di quella che gridò quando cacciò i profanatori del Tempio, che continuano la loro opera malefica, come avvenuto nel Duomo di Milano.
RispondiEliminaSe gli organizzatori di quel banale spettacolo di rivista fossero in buona fede e non dei profanatori consapevoli, avrebbero utilizzato, non un luogo consacrato al culto di Dio e vegliato dalla sua divina Madre, costruito dalla fede cattolica, ma un qualsiasi teatro o piazza.
RispondiEliminaSe chiedevano di celebrare una Messa Tridentina di sicuro avrebbero negato il permesso perché "divisiva".
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