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giovedì 23 agosto 2018

«Si pensa di poter difendere la rocca della Dottrina cedendo la spianata davanti, che è la Liturgia; ma è proprio sulla spianata che si deciderà la battaglia»

Una testimonianza "liturgico-musicale" che sta "girando"  su un social che condividiamo con i nostri Lettori ribadendo la nostra orgogliosa fierezza di essere  figli obbedienti e devoti di Santa Madre Chiesa che, per quanto momentaneamente offuscata a causa dei nostri peccati, rimane ora e sempre la splendente portatrice di Verità e di salvezza.
AC




«Si pensa di poter difendere la rocca della Dottrina 
cedendo la spianata davanti, che è la Liturgia; 
ma è proprio sulla spianata che si deciderà la battaglia. 
Da quando per la Chiesa la bruttezza è diventata pedagogica? 
Perché il brutto è diventato bello?»

"Ieri a Salisburgo sono andato a messa: ore 9, chiesa dei francescani. 
Per me è un avvenimento perché in materia religiosa sono agnostico. 
Ma si eseguiva la Missa brevis in do maggiore K258 di Mozart, quella che una volta si chiamava Spaur-messe e adesso è nota come Piccolomini-messe, e vabbè, non di questo voglio parlare ma dell’effetto che mi ha fatto la celebrazione. 
Intanto, una chiesa ben tenuta, pulita, ordinata, senza orrendi cartelli, appunti scritti a mano, disegni di bambini e altre baggianate. 
Francescani vestiti da francescani. 
Liturgia ordinata, begli arredi, bei paramenti. 
Navate gremite, nessuno che cazzeggiasse al telefonino, arrivasse in ritardo, parlasse ad alta voce. 
Assemblea composta che canta con il suo libretto degli Inni in mano e in perfetto unisono. Perfino Mozart dignitosamente eseguito (organista un po’ troppo esuberante, magari). 
In generale, molta bellezza: dell’arte, della liturgia e della musica. 
Ad maiorem Dei gloriam, certo, ma anche a ristoro dei presenti. 
Anche chi non è religioso e perfino chi non ha in grande simpatia la Chiesa cattolica deve riconoscerle un merito storico: ha sempre difeso e accresciuto e divulgato il bello. (Sottolienatura nostra N.d.R.)
A beneficio di tutti, anche di chi non appartiene al suo gregge, considerando giustamente che ciò che è bello spesso è anche buono e in ogni caso al buono avvicina più del brutto. Quindi mi chiedo per quale insensata ragione negli ultimi decenni la Chiesa in generale e quella italiana in particolare (ma anche in Francia, tanto per dire, non scherzano) abbia sviluppato un’estetica del brutto che mi sembra controproducente: chiese inqualificabili, arredi orrendi, liturgie fra l’assemblea di condominio e la riunione di cellula, musiche atroci, celebranti straccioni. 
A me mai viene voglia di andare a messa in Italia, sapendo quel che mi aspetta in termini di inquinamento acustico e oculare. 
E allora mi chiedo e soprattutto vi chiedo, perché non ho risposta: da quando per la Chiesa la bruttezza è diventata pedagogica? Perché il brutto è diventato bello?"

4 commenti:

  1. Sono assolutamente d'accordo ma non sono ottimista circa la possibilità che le cose cambino a breve.
    Come credente vorrei davvero un ritorno all'antica bellezza.

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    1. A breve no, ma alla lunga sì. Una minoranza arrogante ha fatto svuotare le chiese, prima o poi dovranno fare i conti con questa realtà: il popolo non ne vuol sapere di cose strampalate e vuole che si riaffermi ciò che è sempre stato cattolicamente affermato.

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    2. speriamo di tornare all'antica Liturgia...

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  2. La guerra dell'ideologia modernista che riunisce in se tutte le eresie e apostasie dal XVII secolo in poi (vedi il famigerato Sinodo di Pistoia ), non per nulla ha avuto per primo bersaglio la liturgia, prima sotterranea ( vedi le sperimentazioni di Montini con la FUCI )poi manifesta con la riforma del CVII, allo scopo di manomettere la vera dottrina e la morale della Chiesa cattolica. Li riconosciamo dai loro frutti marci che continuano a propinare al popolo di Dio!

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